ITRN20070031A1 - Impianto di refrigerazione e impianto di spillatura comprendente detto impianto di refrigerazione. - Google Patents

Impianto di refrigerazione e impianto di spillatura comprendente detto impianto di refrigerazione. Download PDF

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ITRN20070031A1
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Goffredo Celli
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Celli Spa
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    • F25REFRIGERATION OR COOLING; COMBINED HEATING AND REFRIGERATION SYSTEMS; HEAT PUMP SYSTEMS; MANUFACTURE OR STORAGE OF ICE; LIQUEFACTION SOLIDIFICATION OF GASES
    • F25DREFRIGERATORS; COLD ROOMS; ICE-BOXES; COOLING OR FREEZING APPARATUS NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • F25D31/00Other cooling or freezing apparatus
    • F25D31/002Liquid coolers, e.g. beverage cooler
    • F25D31/003Liquid coolers, e.g. beverage cooler with immersed cooling element
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
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Description

DESCRIZIONE
annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:
“IMPIANTO DI REFRIGERAZIONE E IMPIANTO DI SPILLATURA
COMPRENDENTE DETTO IMPIANTO DI REFRIGERAZIONE.”
La presente invenzione ha per oggetto un impianto di refrigerazione di almeno una bevanda e di un primo fluido operativo. Oggetto della presente invenzione è altresì un impianto di spillatura comprendente detto impianto di refrigerazione. Tali impianti di refrigerazione sono di preferenza utilizzati in locali destinati alla distribuzione di bevande al pubblico come ad esempio pub, bar, ecc.
Sono noti impianti di spillatura bevande comprendenti un primo impianto di refrigerazione di un primo fluido operativo. Tale primo fluido operativo è costituito ad esempio da glicole. Il primo impianto di refrigerazione comprende un primo evaporatore ricavato internamente ad una prima camera in cui è presente un bagno del primo fluido operativo. Tale prima camera è inserita in un primo circuito tramite il quale il primo fluido operativo viene prelevato e inviato in un vano interno ad una colonna di dispensazione della bevanda e successivamente convogliato nuovamente nella prima camera. Tale primo fluido operativo rimane liquido anche a temperature minori di 0°C. Il primo impianto di refrigerazione consente dunque di raffreddare il primo fluido operativo a temperature c he p ossono r aggiungere a nche d iversi g radi a 1 d i s otto d i 0 °C e dunque p ermette d i r affreddare 1 a colonna a t emperature t ali d a p ermettere 1 a formazione di uno strato di ghiaccio sul rivestimento esterno della colonna. Inoltre in tal modo si permette il raffreddamento della bevanda fino in prossimità del rubinetto di spillatura.
L’impianto di spillatura bevande comprende anche un secondo impianto di refrigerazione comprendente una seconda camera in cui è posto un secondo evaporatore.
II secondo evaporatore è sagomato come un condotto tubolare avvolto a spirale. Internamente alla seconda camera è posta inoltre una serpentina in cui scorre la bevanda da refrigerare.
Internamente alla seconda camera, il secondo evaporatore e la serpentina in cui scorre la bevanda da refrigerare sono immersi in un liquido. Tale liquido, in corrispondenza del secondo evaporatore, può trovarsi ghiacciato. Il secondo evaporatore fa parte di un circuito in cui fluisce un secondo fluido operativo che sottrae calore internamente alla seconda camera e lo cede esternamente alla seconda camera. La spillatura della bevanda che fluisce in tale serpentina avviene mediante la sopraccitata colonna di erogazione raffreddata dal primo fluido operativo.
Gli impianti di spillatura sopradescritti sono particolarmente ingombranti. Ciò è penalizzante soprattutto se si considera che solitamente sono alloggiati al di sotto di un bancone del bar, occupando uno spazio prezioso che potrebbe essere vantaggiosamente sfruttato in altro modo dall’operatore.
Scopo della presente invenzione è quello di ovviare agli inconvenienti sopra lamentati, mettendo a disposizione un impianto di refrigerazione il quale sia estremamente compatto.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un impianto di refrigerazione che permetta di ottimizzare gli scambi termici consentendo dunque di ridurre il consumo energetico.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un dispositivo di spillatura bevanda comprendente detto impianto di refrigerazione.
Questi scopi ed altri ancora, che meglio appariranno nel corso della descrizione che segue, vengono raggiunti, in accordo con la presente invenzione, da un impianto di refrigerazione avente caratteristiche strutturali e funzionali in accordo con le allegate rivendicazioni indipendenti, forme realizzative ulteriori del medesimo essendo individuate nelle allegate e corrispondenti rivendicazioni dipendenti.
L’invenzione è esposta più in dettaglio nel seguito con l’aiuto dei disegni, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa.
Figura 1 mostra una vista schematica dell’impianto di refrigerazione secondo la presente invenzione.
- Figura la mostra un dettaglio ingrandito di figura 1.
Figura 2 mostra una vista schematica di una variante dell’impianto di figura 1.
Figura 2a mostra un dettaglio ingrandito di figura 2.
Con riferimento alle figure con il numero di riferimento 1 si è indicato un impianto di refrigerazione di almeno una bevanda e di un primo fluido operativo.
Tale impianto 1 di refrigerazione comprende una camera 2 parzialmente occupata da una sostanza 21 allo stato liquido o almeno in parte ghiacciata che funge da volano termico. Vantaggiosamente almeno una parete di detta camera 2 comprende mezzi termicamente isolanti, preferibilmente l’intera camera 2 è coibentata termicamente.
L’impianto 1 di refrigerazione comprende almeno un condotto 3 di passaggio della bevanda comprendente un tratto 30 ricavato internamente a detta sostanza 21 e a detta camera 2. Vantaggiosamente tale condotto 3 di passaggio della bevanda è idoneo a collegare fluidodinamicamente un fusto 10 di immagazzinamento della bevanda e un corrispondente rubinetto 11 di erogazione accessibile all’utente.
L’impianto 1 di refrigerazione comprende inoltre un percorso 5 che permette il passaggio del primo fluido operativo.
II percorso 5 comprende:
un condotto 53 di uscita dalla camera 2 del primo fluido operativo;
un condotto 55 di ritorno del primo fluido operativo nella camera 2;
una prima porzione 50 tubolare interposta lungo il percorso 5 tra il condotto 55 di ritorno e il condotto 53 di uscita.
Vantaggiosamente il percorso 5 è tracciato chiuso.
Il primo fluido operativo solidifica a temperatura minore di 0°C, è fluidodinamicamente separato dalla bevanda e dalla sostanza 21 ed è idoneo a raffreddare almeno un elemento esterno alla camera 2. Come meglio spiegato in seguito, tale elemento esterno alla camera 2 comprende ad esempio una colonna di spillatura della bevanda; alternativamente tale elemento esterno alla camera 2 comprende una superficie di scambio termico di uno scambiatore di calore per raffreddare, prima della spillatura, un liquido destinato ad essere bevuto. Opportunamente tale primo fluido operativo è allo stato liquido. Vantaggiosamente detto primo fluido operativo è costituito da glicole diluito. Tale primo fluido operativo ha una temperatura di solidificazione inferiore a -6°C.
In figura 1 è inoltre esemplificativamente rappresentato un circuito 4 comprendente una seconda porzione 40 tubolare, detto circuito 4 permettendo il passaggio al suo interno di un secondo fluido operativo che preleva calore internamente alla camera 2 e lo smaltisce esternamente alla camera 2, il secondo fluido operativo essendo fluidodinamicamente separato dal primo fluido operativo, dalla bevanda e da detta sostanza 21.
La p rima e 1 a s econda porzione 50, 40 t ubolare s ono r icavate i ntemamente a detta camera 2 e a detta sostanza 21. In particolare la seconda porzione 40 tubolare fa parte di un evaporatore 400 in cui circola il secondo fluido operativo. Vantaggiosamente la seconda porzione 40 tubolare coincide con l’evaporatore 400. Il secondo fluido operativo sottrae calore alTintemo della camera 2; in questo modo nell’evaporatore 400 il secondo fluido operativo riduce la propria fase liquida a favore della fase gassosa. Vantaggiosamente tale secondo fluido operativo è costituito da un fluido denominato R134a. Il secondo fluido operativo sottraendo calore internamente alla camera 2 si rende responsabile del raffreddamento del primo fluido operativo, della bevanda e della sostanza 21. Nella soluzione costruttiva illustrata in figura 1 il secondo fluido operativo raffredda la sostanza 21 che a sua volta raffredda la bevanda nel tratto 30 del condotto 3. Esternamente alla camera 2 il circuito 4 comprende mezzi 12 di ripristino del secondo fluido operativo nelle condizioni termodinamiche possedute prima dell’ingresso all’interno della camera 2. Tali mezzi 12 di ripristino comprendono mezzi 120 di dissipazione nell’ambiente esterno del calore acquistato internamente alla camera 2.
II volano termico permesso dalla sostanza 21 è molto importante permettendo la spillatura della bevanda a Ila temperatura desiderata anche in quei momenti in cui si ha un picco nella richiesta di erogazione della bevanda. Nei momenti di picco la riserva di freddo immagazzinata dalla sostanza 21 viene dunque a ridursi per aiutare il secondo fluido operativo a garantire il raffreddamento della bevanda e del primo fluido operativo. Tale volano termico permette dunque di non sovradimensionare in fase di progetto i mezzi 12 di ripristino del secondo fluido operativo.
A valle dell’evaporatore 400 il circuito 4 comprende un compressore 401, un condensatore 402 e un organo 403 di laminazione. A valle dell’organo 403 di laminazione il circuito 4 si chiude nuovamente sull’evaporatore 400. Lungo il circuito 4 si può trovare un filtro 404 per la pulizia del secondo fluido operativo. Vantaggiosamente il compressore 401, il condensatore 402 e l’organo 403 di laminazione fanno parte dei mezzi 12 di ripristino. In particolare il compressore 401 e il condensatore 402 fanno parte dei mezzi 120 di dissipazione.
II percorso 5 comprende mezzi 51 di pompaggio posti a valle della prima porzione 50 tubolare, detti mezzi 51 di pompaggio inviando il primo fluido operativo in corrispondenza dell’elemento che si vuole raffreddare collocato esternamente alla camera 2. Il primo fluido operativo viene poi ricircolato nella prima porzione 50 tubolare. Vantaggiosamente a valle della prima porzione 50 tubolare e prima dei mezzi 51 di pompaggio può essere posto un serbatoio 52 che mantiene un dislivello tra il pelo libero del primo fluido aH’intemo del serbatoio 52 e l’aspirazione dei mezzi 51 di pompaggio, tale pelo libero trovandosi a pressione atmosferica. Tale accorgimento permette di ridurre i rischi di cavitazione dei mezzi 51 di pompaggio.
Vantaggiosamente la prima porzione 50 tubolare si sviluppa in corrispondenza della seconda porzione 40 tubolare, la prima e la seconda porzione 50, 40 tubolare essendo in contatto termico l’un l’altra.
In particolare la prima porzione 50 tubolare si sviluppa seguendo sostanzialmente l’andamento della seconda porzione 40 tubolare. La prima e la seconda porzione 50, 40 tubolare hanno un andamento serpeggiante. Con andamento serpeggiante si intende un andamento tortuoso con ripetuti cambiamenti di direzione.
Opportunamente la prima e la seconda porzione 50, 40 tubolare hanno un andamento spiraliforme. L’andamento spiraliforme è interpretabile come un caso specifico di andamento serpeggiante. L’andamento serpeggiante e l’andamento spiraliforme consentono di aumentare la lunghezza del percorso compiuto dal primo e dal secondo fluido operativo in intimo contatto tra loro e internamente alla sostanza 21. Vantaggiosamente anche il tratto 30 del condotto 3 di passaggio della bevanda presenta un andamento serpeggiante, ciò per consentire un migliore raffreddamento della bevanda e per migliorare lo scambio termico.
La prima e la seconda porzione 50, 40 tubolare sono ricavate una internamente all’altra definendo in tal modo una porzione tubolare 45 interna e una porzione tubolare 54 esterna.
Nel dettaglio ingrandito di figura la il secondo fluido operativo transita nella porzione 54 tubolare esterna, mentre il primo fluido operativo transita nella porzione 45 tubolare interna. In questo modo il secondo fluido operativo è separato sia dal primo fluido operativo sia da detta sostanza 21 solo dallo spessore dei condotti tubolari 45, 54 corrispondenti. Alternativamente il secondo fluido operativo transita nella porzione 45 tubolare interna mentre il primo fluido operativo transita nella porzione 54 tubolare esterna. In questo caso il primo fluido operativo si trova interposto tra il secondo fluido operativo e la sostanza 21. Quest’ultima soluzione è comunque di interesse dal momento che la temperatura a cui deve essere raffreddato il primo fluido operativo per poter ghiacciare la colonna è minore rispetto alla temperatura necessaria alla sostanza 21 per poter esplicare la sua azione di volano termico.
Con riferimento alla soluzione esemplificativa e non limitativa illustrata in figura 1 , d etta s ostanza 21 1 ambisce s ia 1 a p orzione 54 t ubolare e sterna sia i 1 tratto 30 del condotto 3 di passaggio della bevanda.
Preferibilmente la prima e la seconda porzione 50, 40 tubolare sono coassiali. Il secondo fluido fluisce lungo la seconda porzione 40 tubolare in controcorrente rispetto al verso di flusso del primo fluido lungo la prima porzione 50 tubolare. Ciò permette di ottimizzare refficienza dello scambio termico tra il primo e il secondo fluido operativo.
Vantaggiosamente esiste almeno un segmento rettilineo immaginario lungo il quale tra la porzione 54 tubolare esterna e il tratto 30 di detto almeno un condotto 3 della bevanda è interposta solo detta sostanza 21.
Con riferimento alla soluzione costruttiva illustrata in figura 1, la sostanza 21 comprende glicole diluito avente una temperatura di solidificazione compresa tra -2°C e -4°C. Vantaggiosamente la sostanza 21 si trova in parte allo stato liquido in parte allo stato solido. Opportunamente la sostanza 21 così definita si trova allo stato solido in corrispondenza della seconda porzione 40 tubolare. Nel caso in cui la prima e la seconda porzione 50, 40 tubolare siano ricavate una internamente all’altra il glicole si troverà ghiacciato in corrispondenza della superfìcie della porzione 54 tubolare esterna. Alternativamente la sostanza 21 è vantaggiosamente costituita da acqua che potrebbe essere almeno in parte ghiacciata. Ad una certa distanza dalla seconda porzione 40 tubolare la sostanza 21 si trova a temperatura maggiore e solitamente allo stato liquido. La camera 2 comprende una prima e una seconda base 22, 23 almeno parzialmente contraffacciate e collegate da una superficie 24 laterale. La camera 2 internamente comprende una zona 25 laterale posta in prossimità di detta superficie 24 laterale e un nucleo 26 interno distale dalla superficie 24 laterale. Nella zona 25 laterale si sviluppa la seconda porzione 40 tubolare avente andamento spiraliforme, nel nucleo 26 si sviluppa il tratto 30 della bevanda avente andamento spiraliforme. Il fatto che la bevanda fluisca ad una predeterminata distanza dal secondo fluido operativo permette di evitare che si ghiacci la bevanda che fluisce nel tratto 30 del condotto 3 della bevanda posto internamente alla sostanza 21 (la birra, a temperatura inferiore a -2, -3°C potrebbe ghiacciare rendendo impossibile la spillatura).
L’impianto 1 di refrigerazione comprende dunque mezzi 13 di rilevamento della temperatura in un predeterminato punto aH’intemo della camera 2, detti mezzi 13 di rilevamento essendo associati ad un termostato che attiva o disattiva i mezzi 12 di ripristino del secondo fluido operativo esterni alla camera 2 (in particolare il compressore 401 del circuito 4).
Vantaggiosamente, internamente a detta camera 2, sono posti mezzi 6 di agitazione meccanica di detta sostanza 21. Tali mezzi 6 di agitazione termica comprendono ad esempio una ventola rotante. I mezzi 6 di agitazione termica di detta sostanza 21 svolgono un’importante funzione di miscelazione della parte liquida della sostanza 21 favorendo l’omogeneizzazione della temperatura della parte liquida della sostanza 21 stessa.
L’inerzia della sostanza 21 messa in movimento dai mezzi di agitazione meccanica aiuta a mantenere la sostanza 21 nella fase liquida.
Qualora siano presenti più condotti 3 della bevanda distinti e indipendenti ogni condotto 3 collega un distinto fusto 10 di immagazzinamento con un corrispondente rubinetto 11 di erogazione. Vantaggiosamente ciascun condotto 3 comprende un corrispondente tratto 30 tubolare interno a detta camera 2.
Una soluzione costruttiva alternativa è illustrata in figura 2. Tale soluzione comprende un circuito 9 addizionale a sua volta comprendente almeno una terza porzione 90 t ubolare p osta i ntemamente a d etta c amera 2 . In d etto c ircuito 9 addizionale transita un terzo fluido operativo avente una temperatura di solidificazione maggiore di quella del secondo fluido operativo e minore di 0°C. Il primo fluido operativo, il secondo fluido operativo e il terzo fluido operativo sono fluidodinamicamente separati. Almeno una tra la prima, la seconda e la terza porzione 50, 40, 90 tubolare contiene sia le rimanenti due porzioni tubolari sia detto tratto 30 di detto almeno un condotto 3 della bevanda, detto tratto 30 di detto almeno un condotto 3 della bevanda essendo immerso in detto terzo fluido operativo. In particolare la terza porzione 90 tubolare è ricavata esternamente rispetto al primo e al secondo condotto tubolare 50, 40. Il tratto 30 del condotto 3 della bevanda è ricavato internamente alla terza porzione 90 tubolare e lambito direttamente dal terzo fluido operativo. La sostanza 21 che funge da volano termico si trova esternamente alla prima, alla seconda e alla terza porzione 50, 40, 90 tubolare. Preferibilmente tale sostanza 21 si trova allo stato solido. In tal caso vantaggiosamente la sostanza 21 è costituita da acqua ghiacciata che presenta un calore latente di liquefazione maggiore di quello del glicole.
Preferibilmente la prima, la seconda e la terza porzione 50, 40, 90 tubolare sono a due a due contenute una internamente all’altra, vantaggiosamente tali tre porzioni tubolari 50, 40 , 90 sono coassiali
Oggetto della presente invenzione è altresì un impianto 100 di spillatura di almeno una bevanda. Tale impianto 100 di spillatura comprende:
- un impianto 1 di refrigerazione secondo la presente invenzione;
- almeno una colonna 7 di dispensazione della bevanda che permetta la spillatura della bevanda transitante nel condotto 3 di passaggio della bevanda. La colonna 7 comprende, almeno parzialmente, un vano 70 fluidodinamicamente collegato sia a detto condotto 53 di uscita dalla camera 2 del primo fluido operativo sia a detto condotto 55 di ritorno del primo fluido operativo nella camera 2. Il vano 70 in combinazione con detto percorso 5 definisce un tracciato chiuso, detto vano 70 essendo occupato dal primo fluido operativo.
Il p rimo fluido p resente n el v ano 70 r affredda 1 a c donna 7 p er p ermettere 1 a condensazione dell 'umidità atmosferica e quindi la formazione di uno strato di ghiaccio di rivestimento delle pareti esterne della colonna 7.
Il primo fluido presente nel vano 70 raffredda la bevanda fino in corrispondenza del rubinetto 11 di spillatura permettendo sia la dispensazione di bevanda a bassa temperatura sia di evitare il riscaldamento della bevanda intrappolata nella colonna 7 tra una spillatura e Taltra.
L’impianto 100 di spillatura comprende lungo il condotto 55 di ritorno dell’impianto 1 di refrigerazione, a valle della colonna 7, uno scambiatore di calore che p ermette 1 a r efrigerazione d i u n 1 iquido d a b ere m ediante i 1 p rimo fluido operativo. Tale liquido può essere la bevanda che fluisce nel tratto 30 della bevanda che subisce questo ulteriore raffreddamento a valle della camera 2 e prima di giungere nella colonna 7. Alternativamente lo scambiatore potrebbe essere utilizzato per raffreddare un altro liquido destinato alla spillatura.
L’impianto di spillatura comprende un contenitore 8 di immagazzinamento della bevanda da spillare, detto contenitore 8 essendo esterno a detta camera 2. Tale contenitore 8 è ad esempio costituito dal fusto 10 di immagazzinamento.
Infatti non necessariamente il contenitore 8 deve trovarsi in un vano refrigerato, la refrigerazione della bevanda avvenendo con il passaggio nella camera 2 che avviene prima o durante la spillatura. Impianti 100 di spillatura di questo tipo permettono ad esempio di spillare birra ad una temperatura di -2°C, -3°C.
Oggetto della presente invenzione è altresì un impianto di spillatura di almeno una bevanda comprendente:
- un impianto 1 di refrigerazione secondo la presente invenzione;
- uno scambiatore di calore posto esternamente alla camera 2, operativamente connesso al percorso 5 deH’impianto 1 di refrigerazione e interposto tra il condotto 53 di uscita dalla camera 2 e il condotto 55 di ritorno nella camera 2 per raffreddare mediante il primo fluido operativo un liquido da bere che fluisce internamente a detto scambiatore.
L’invenzione consegue importanti vantaggi.
Innanzitutto permette di minimizzare gli ingombri.
In secondo luogo permette uno scambio termico efficiente ed ottimizzato tra i fluidi operativi e la bevanda.
L’invenzione così concepita è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nel l’ambito del concetto inventivo che la caratterizza.
Inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti. In pratica, tutti i materiali impiegati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi, a seconda delle esigenze.

Claims (18)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Impianto di refrigerazione di almeno una bevanda e di un primo fluido operativo, detto impianto comprendendo: • una camera (2) almeno parzialmente occupata da una sostanza (21) allo stato liquido o almeno in parte ghiacciata che funge da volano termico; • almeno un condotto (3) di passaggio della bevanda comprendente un corrispondente tratto (30) ricavato internamente a detta sostanza (21) e a detta camera (2); • un percorso (5) che permette il passaggio del primo fluido operativo, detto percorso (5) comprendendo: - un condotto (53) di uscita dalla camera (2) del primo fluido operativo; - un condotto (55) di ritorno nella camera (2) del primo fluido operativo; - una prima porzione (50) tubolare interposta lungo il percorso (5) tra il condotto (55) di ritorno e il condotto (53) di uscita ; detto primo fluido operativo solidificando a temperatura minore di 0°C, essendo fluidodinamicamente separato dalla bevanda e da detta sostanza (21) ed essendo idoneo a raffreddare almeno un elemento esterno alla camera (2); • un circuito (4) comprendente una seconda porzione (40) tubolare, detto circuito (4) permettendo il passaggio ad un secondo fluido operativo che preleva calore internamente alla camera (2) e lo smaltisce esternamente alla camera (2), il secondo fluido operativo essendo fluidodinamicamente separato dal primo fluido operativo, dalla bevanda e da detta sostanza (21); caratterizzato dal fatto che la prima e la seconda porzione (50, 40) tubolare sono ricavate internamente a detta camera (2) e a detta sostanza (21).
  2. 2. Impianto di refrigerazione secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la prima porzione (50) tubolare si sviluppa in corrispondenza della seconda porzione (40) tubolare, la prima e la seconda porzione (50, 40) tubolare essendo in contatto termico l’un l’altra.
  3. 3. Impianto di refrigerazione secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che la prima porzione (50) tubolare si sviluppa seguendo sostanzialmente l’andamento della seconda porzione (40) tubolare.
  4. 4. Impianto di refrigerazione secondo la rivendicazione 1 o 2 o 3, caratterizzato dal fatto che la prima e la seconda porzione (50, 40) tubolare sono ricavate una internamente all’altra definendo in tal modo una porzione tubolare (45) interna e una porzione tubolare (54) esterna.
  5. 5. Impianto di refrigerazione secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che esiste almeno un segmento rettilineo immaginario lungo il quale tra la porzione (54) tubolare esterna e il tratto (30) di detto almeno un condotto (3) della bevanda è interposta solo detta sostanza (21).
  6. 6. Impianto di refrigerazione secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la prima e la seconda porzione (50, 40) tubolare sono coassiali.
  7. 7. Impianto di refrigerazione secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la prima e la seconda porzione (50,40) tubolare hanno un andamento serpeggiante.
  8. 8. Impianto di refrigerazione secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la prima e la seconda porzione (50, 40) tubolare hanno un andamento spiraliforme.
  9. 9. Impianto di refrigerazione secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il secondo fluido fluisce lungo la seconda porzione (40) tubolare in controcorrente rispetto al verso di flusso del primo fluido lungo la prima porzione (50) tubolare.
  10. 10. Impianto di refrigerazione secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che almeno una parete di detta camera (2) comprende mezzi termicamente isolanti.
  11. 11. Impianto di refrigerazione secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che internamente a detta camera (2) sono posti mezzi (6) di agitazione meccanica di detta sostanza (21).
  12. 12. Impianto di refrigerazione secondo la rivendicazione 4 o 5 o secondo una qualunque delle rivendicazioni da 6 a 11 quando dipende dalla 4, caratterizzato dal fatto che detta sostanza (21) lambisce sia la porzione (54) tubolare esterna sia il tratto (30) del condotto (3) di passaggio della bevanda.
  13. 13. Impianto di refrigerazione secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 11, caratterizzato dal fatto di comprendere un circuito (9) addizionale comprendente almeno una terza porzione (90) tubolare posta internamente a detta camera (2); in detto circuito (9) addizionale transitando un terzo fluido operativo avente una temperatura di solidificazione maggiore di quella del secondo fluido operativo e minore di 0°C, almeno una tra la prima, la seconda e la terza porzione (50, 40, 90) tubolare contenendo sia le rimanenti due porzioni tubolari sia detto tratto (30) di detto almeno un condotto (3) della bevanda, detto tratto (30) di detto almeno un condotto (3) della bevanda essendo immerso in detto terzo fluido operativo, detta sostanza (21) che funge da volano termico trovandosi esternamente alla prima, alla seconda, alla terza porzione (50, 40, 90) tubolare.
  14. 14. Impianto di refrigerazione secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che la prima, la seconda e la terza porzione (50, 40, 90) tubolare sono a due a due contenute una internamente all’altra.
  15. 15. Impianto di spillatura di almeno una bevanda caratterizzato dal fatto di comprendere: - un impianto (1) di refrigerazione secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 14; - almeno una colonna (7) di dispensazione della bevanda che permetta la spillatura della bevanda transitante nel condotto (3) di passaggio della bevanda, detta colonna (7) comprendendo almeno parzialmente un vano (70) fluidodinamicamente collegato sia a detto condotto (53) di uscita dalla camera (2) del primo fluido operativo sia a detto condotto (55) di ritorno nella camera (2) del primo fluido operativo, detto vano (70) in combinazione con detto percorso (5) definendo un tracciato chiuso, detto vano (70) essendo occupato dal primo fluido operativo.
  16. 16. Impianto di spillatura di almeno una bevanda secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto di comprendere lungo il condotto (55) di ritorno dell’impianto (1) di refrigerazione, a valle della colonna (7), uno scambiatore di calore che permette la refrigerazione di un liquido da bere.
  17. 17. Impianto di spillatura di almeno una bevanda secondo la rivendicazione 15 o 16, caratterizzato dal fatto di comprendere un contenitore (8) di immagazzinamento della bevanda da spillare, detto contenitore (8) essendo esterno a detta camera (2).
  18. 18. Impianto di spillatura di almeno una bevanda caratterizzato dal fatto di comprendere: un impianto (1) di refrigerazione secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 14; uno scambiatore di calore posto esternamente alla camera (2), operativamente connesso a detto percorso (5) dell’impianto (1) di refrigerazione e interposto tra il condotto (53) di uscita dalla camera (2) e il condotto (55) di ritorno nella camera (2) per raffreddare mediante il primo fluido operativo un liquido da bere che fluisce internamente a detto scambiatore.
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