ITRM980308A1 - Sistema per la trasmissione e la ricerca di programmi radiofinici associati ad un codice prefissato che ne consenta la ricerca - Google Patents

Sistema per la trasmissione e la ricerca di programmi radiofinici associati ad un codice prefissato che ne consenta la ricerca Download PDF

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ITRM980308A1
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Description

DESCRIZIONE
" SISTEMA PER LA TRASMISSIONE E LA RICEZIONE DI PROGRAMMI/BRANI RADIOFONICI ASSOCIATI AD UN CODICE PREFISSATO, CHE NE CONSENTA LA RICERCA AUTOMATICA, INDIPENDENTEMENTE DALLA RADIO EMITTENTE: PROGRAM LINK SYSTEM ( PLS )"
Il sistema consiste nella possibilità di trasmettere, ricevere ed ascoltare un programma/brano prefissato ed identificato da un codice, quale che sia la stazione radio che trasmette quel programma/brano, purché esso sia preceduto dall'emissione del codice di identificazione del programma/brano stesso.
La trasmissione del codice può essere fatta utilizzando i criteri per la trasmissione del segnale RDS/PAD, aggiungendo subito dopo il codice identificativo deiremittente ( che chiameremo RDSE/PADE ), un ulteriore codice per l'identificazione del programma/brano ( che chiameremo RDSP/PADP ), che sarà presente nel segnale trasmesso per tutta la durata del programma/brano stesso ( o poco più, se si vogliono far precedere o seguire degli spots pubblicitari ). Pertanto, la trasmissione del codice di identificazione del programma/brano non richiede sostanziali modifiche ai sistemi RDS/PAD usati, necessitando solo dell'accorgimento di legare l’inizio di un prefissato programma/brano airinserimento del suo codice in coda a! segnale RDS/PAD. Questo codice può avere due o più cifre in funzione di quanti programmi/brani si vogliano fare entrare nella rosa dei preselezionabili.
Ovviamente, una tabella CODICI/PROGRAMMI/BRANI dovrà essere concordata e stilata fra le varie emittenti interessate e, quindi, diffusa agli utenti attraverso i normali canali di comunicazione usati dalla stampa specializzata in programmi radiofonici.
Per quanto riguarda, invece, la ricezione è necessario dotare gli apparecchi radioricevitori di una apposita circuteria che consenta il corretto utilizzo del sistema.
Lo schema a blocchi di Fig. 1 riporta, in maniera molto schematica, quelli che sono oggi gli elementi fondamentali di un ricevitore radio; un tuner ( 1 ), un decodificatore del segnale RDS/PAD che, a sua volta, pilota il tuner ( 1 ), un amplificatore di media frequenza, un discriminatore per la rivelazione del segnale audio e, quindi, gli stadi di preamplificazione ed amplificazione di bassa frequenza che pilotano l altoparlante. Ovviamente, è presente un display luminoso per la visualizzazione delie informazioni correnti.
La stessa figura, nel riquadro tratteggiato, riporta i blocchi in più richiesti per ricevere ed utilizzare il sistema RDSP/PADP con le relative interconnessioni : un secondo tuner ( 2 ), un decodificatore del segnale RDS/PAD ( che avrà anche la capacità di decodificare il segnale RDSP/PADP ), un selettore di codice con la sua memoria ed un contatore, un comparatore ed un selettore di tuner.
All'accensione dell'apparecchio, il selettore di tuner sta in posizione di riposo e consente il passaggio verso i circuiti di Media Frequenza e di ascolto ( ed anche le indicazioni verso il display luminoso ) del segnale sintonizzato dal Tuner 1, come avviene normalmente negli attuali radioricevitori. Contemporaneamente, il Tuner 2 parte in posizione di ricerca automatica e comincia ad esplorare tutte le frequenze della banda selezionata. Ad ogni frequenza ricevuta, il sistema decodifica il segnale RDS/PAD, separa il segnale RDSP/PADP e lo presenta ad un comparatore che lo confronta con quello proveniente dal selettore di programmi/brani preselezionati. Questo confronto avviene, ovviamente, per ogni frequenza sintonizzata durante la ricerca automatica del Tuner 2. Solo quando i due segnali coincidono, il comparatore attiva un segnale di MATCH che, a sua volta, opera le seguenti funzioni:
1. interrompe la ricerca automatica del Tuner 2, bloccandolo sulla frequenza contenente in RDS/PAD il codice RDSP/PADP preselezionato; ovviamente, questa frequenza può essere relativa ad una emittente qualsiasi, indipendentemente da quello che si sta ascoltando attraverso il Tuner 1;
2. Fa commutare il selettore di tuner in modo da presentare al display luminoso le informazioni relative ai Tuner 2 ed ai circuiti MF ed Audio il programma/brano ricevuto dal Tuner 2 e corrispondente a quello prefissato dall'utente ed impostato attraverso il selettore di programma/brano, consentendone quindi l'ascolto in altoparlante.
Alla fine del programma/brano, l'emittente cesserà di trasmettere il segnale RDSP/PADP, per cui il comparatore disattiverà il segnale MATCH che determina:
1. Il ritorno in posizione di riposo del selettore di timer e, pertanto sul display ed in altoparlante ritorneranno i dati ed il programma/brano che l’utente stava precedentemente ascoltando;
2. Lo sblocco del Tuner 2 che così riprende la ricerca automatica;
3. L’avanzamento del contatore del selettore di programma/brano, presentando così al comparatore il secondo programma/brano selezionato dall'utente.
A questo punto, il processo si ripete come già descritto fino a che sul comparatore sarà presente un programma/brano selezionato. Ovviamente, in assenza di programmi/brani selezionati, il tutto funziona come un normale ricevitore sintonizzato sull emittente definita dal Tuner 1, mentre il Tuner 2 esplorerà continuamente tutta la gamma di frequenze, ma, non essendo presente alcun codice preselezionato nel comparatore, il segnale MATCH non verrà mai attivato e tutto rimane fermo in questa configurazione.
Va da se che, in dipendenza della fascia di mercato in cui il ricevitore va a posizionarsi, varia il numero di programmi/brani preselezionabili. All'aumentare di tale numero, occorre aumentare la capacità di memoria del selettore di programmi/brani e, di conseguenza, il fondo scala del contatore. Potendo questi codici essere trasmessi e ricevuti sotto forma di segnali digitali, si ricorda che con 2 bit si determinano 4 codici, con 3 bit se ne determinano 8, e così via, secondo la formula:
Pertanto il contatore deve avere un numero di bit pari a n, mentre la memoria del selettore deve avere una capacità pari a: C x n bit, organizzata in C parole, ciascuna lunga un numero di bit pari ad n.
Dal punto di vista pratico, la preselezione dei codici, relativi ai programmi/brani che si vogliono ascoltare, può effettuarsi mediante l'uso di tasti già disponibili nella maggior parte dei ricevitori radio presenti sul mercato ed equipaggiati con il sistema RDS/PAD. Infatti, esiste un tasto MODE, a cui può aggiungersi una ulteriore posizione ( elettronica ) che manda il ricevitore nella condizione di acquisizione codici preselezionati, consentendo di memorizzare i codici utilizzando i tasti già disponibili per sintonizzare le emittenti di ascolto più frequenti ( sono di solito presenti 6 o più tasti ).
Un unico comando aggiuntivo si rende necessario per azzerare il contenuto della memoria dei codici di programma/brano preselezionati ( tasto di RESET ); questo comando è da utilizzarsi nei due casi seguenti:
1. L’utente non vuole preselezionare programmi/brani, ma intende utilizzare il ricevitore in condizioni standard;
2. L'utente sta ascoltando un programma/brano preselezionato e vuole ritornare, per qualsiasi ragione, al funzionamento standard senza aspettare la fine del programma/brano .
In entrambi i casi, l’attivazione del tasto di RESET cancella la memoria, azzera il contatore e disattiva il segnale MATCH, facendo ritornare il ricevitore nella condizione standard, così come precedentemente descritto.
Il sistema, quindi, oltre a consentire il normale uso di un apparecchio radioricevente, ossia la sintonia su una qualsiasi emittente della banda selezionata ( in manuale o in ricerca automatica ), consente anche di sintonizzarsi su una qualsiasi emittente che stia trasmettendo un programma/brano desiderato e che sia stato preventivamente selezionato attraverso un codice prefissato, che viene trasmesso dall'emittente insieme al segnale RDS/PAD e che identifica, univocamente, il programma/brano stesso.
Ovviamente, in quest'ultimo caso, la sintonia può essere solo automatica, essendo sconosciuta a priori remittente che trasmette il programma/brano desiderato.
Naturalmente, il sistema non è destinato esclusivamente ai ricevitori mobili, per i quali è stato introdotto il concetto RDS/PAD, ma è estensibile anche alle installazioni fisse, consentendo di beneficiare di una ricerca automatica per programma/brano, anziché per frequenza.
Ovviamente, in funzione della fascia di mercato cui il ricevitore è destinato, la funzione PLS può essere attivata anche se l’utente sta utilizzando altre fonti sonore ( C. D. , cassette ) o se l'apparecchio stia in condizioni di stand - by.
Da notare, inoltre, che il PLS non deve essere associato, ne confuso, con il già esistente sistema ΡΤΎ, in quanto quest'ultimo si basa sulla ricerca di un tipo di programma selezionato da una tabella definita, inserita nella radio stessa; la tabella a seconda delle case produttrici, contiene un numero limitato di tipi di programmi generici prestabiliti, permettendo all'utente una scelta molto limitata e non consentendo in alcun modo alle emittenti di effettuare le combinazioni volute per personalizzare la propria programmazione:
ESEMPI DI ARGOMENTI CODIFICATI IN PTY
- SPORT - VAR1ED - NEWS - CULTURE - POP M. - DRAMA - EDUCATE - ROCK M. - INFO - . -
La funzione PLS, invece, si basa sulla ricerca di un codice numerico preventivamente digitato; è possibile adoperare: codici di tipo A. oggettivamente combinati per la selezione univoca di programmi e brani su tutte le emittenti;
codici di tino B. diversamente combinati dalle singole emittenti per la selezione e la personalizzazione di programmi e brani specifici;
In effetti, con il PTY, è possibile cercare solo dei generi musicali ( jazz, country ) o tipi di programmi ( sport, dramma, cultura ).
Praticamente, la limitazione consiste nel fatto che, nel caso l'utente voglia ascoltare l incontro di calcio della nazionale Italiana trasmessa da Radiorail deve selezionare nella tabella PTY " sport la radio comincia la ricerca, e se in queiristante oltre alla partita di calcio, emittenti diverse stanno trasmettendo un incontro di basket e/o un programma che parli di boxe, la radio capterà anche questi con la probabilità molto alta che se remittente che trasmette il basket o la boxe si trovi prima di Radiorai 1, la partita di calcio verrà trascurata, proprio perchè con il PTY, per sport si intende non solo l incontro di calcio, ma anche rincontro di basket o il programma di boxe.
Con il PLS, invece, dal momento che l'emittente avrebbe assegnato alla partita di calcio di quel giorno quel codice identificativo prestabilito, il sintonizzatore si sarebbe soffermato esclusivamente sull'incontro di calcio, tralasciando gli altri tipi di sport.
Lo stesso dicasi per un programma tipo " Alto gradimento " trasmesso da Radiorai2;
Con il PTY è possibile identificarlo solo come tipo di programma VARIED, cosicché il sintonizzatore intercetterà anche altri programmi rientranti in quel tipo;
Il PLS, invece, permette la puntuale e sicura sintonizzazione.
Si potrebbe continuare facendo l’esempio di una casa discografica che intende lanciare in commercio un nuovo disco di un artista fra 3 mesi, e fare ascoltare in anteprima solo un singolo; tutto questo con il PLS è possibile.
Si potrebbe portare anche l esempio dei brani del Festival di S. Remo o del Festivalbar a cui associare dei codici identificativi, e l’ estensione del PLS anche al servizio Rai Cis viaggiare informati, attribuendogli un codice specifico permanente.
Per quanto riguarda gli aspetti di marketing, la funzione PTY si presenta generica e per niente flessibile, essendo relativa a codici prefissati dal produttore per nulla aggiornabili; pertanto non riesce a coinvolgere l'interesse e la partecipazione attiva delle emittenti, degli altri media e di tutti coloro che fanno pubblicità;
Con il PLS, invece, è possibile coinvolgere:
1) l'interesse di coloro che intendono farsi pubblicità con l'opzione di inserire un proprio jingle ( di pochi secondi ) prima dell'inizio del brano e/o programma preselezionato, sottoponendo così l’utente selettore, ad un ascolto forzato della pubblicità;
2) l'interesse delle emittenti che lucreranno sui jingles pubblicitari assegnati ai brani o programmi;
3) l'interesse dei mass- media ( maggiori riviste di musica e programmi radiotelevisivi, programmi televisivi, siti internet etc. ), coinvolti a rendere noti i codici o qualsiasi altra iniziativa inerente il PLS;
4) l'interesse delle case discografiche che, volendo, potrebbero gestire una parte dei codici riguardanti i lanci promozionali di un nuovo disco o di un cantante;
E' da notare, inoltre, che molti network radiofonici trasmettono su frequenze diverse per città o aree di ricezione, cosicché l'utente sarà costretto a cercare la frequenza di quella determinata emittente relativa alla propria città. Infatti, alcune emittenti, facendosi pubblicità sui maggiori quotidiani nazionali, indicano esplicitamente di ricercare la frequenza o sul sito internet, o addirittura chiamando un numero verde; altre, invece, compilano la " noiosa " lista. Il PLS risolve i suddetti problemi notevolmente, snellendo sia le procedure di pubblicità delle frequenze sia quelle di ricerca da parte degli utenti.
Difatti, poiché associa un codice identificativo ( di TIPO A ) a ogni emittente, es: " radio X " ( PLS 7 ), " radio Y " ( PLS 8 ) etc. , farà sì che l'utente, trovandosi a Milano o a Palermo, potrà ascoltare " radio X " digitando semplicemente 7 sulla propria radio, evitando così, di dover conoscere a tutti i costi la frequenza relativa a quella città.
Lo stesso dicasi di un utente di Milano che sulla propria autoradio ha sintonizzato " radio X " sulla memoria 5; trovandosi ad accendere l'autoradio a Palermo, sulla memoria 5 non troverà più " radio X ", ma forse un'altra emittente o addirittura niente;
I'RDS, in tal caso, non è d'aiuto perché l'autoradio dovrebbe rimanere accesa per l'intero viaggio in modo da consentire i passaggi automatici di frequenza da zona a zona;
Con il PLS, invece, basta digitare 7 e in pochi secondi 1' autoradio si sintonizza automaticamente sulla frequenza di " radio X " relativa alla città di Palermo.
Grazie al PLS, allora, tutti i network saranno facilmente raggiungibili, in modo tale da risolvere finalmente il problema della molteplicità delle frequenze, creando un sistema di identificazione " unico " per ogni singola emittente relativo all'intero territorio, indipendentemente dalla zona di ricezione.
E' da ricordare, inoltre, che una vasta percentuale di incidenti stradali accade a causa di errori di distrazione, tra questi quello della ricerca di un'emittente, programma o brano preferito. Senza dubbi, il PLS, grazie alla flessibilità di ricerca, tende a evitare, una volta impostata la programmazione che si preferisce, errori di distrazione, spesso fatali.
In conclusione si può affermare che il PLS può essere definito come un " sistema interattivo " grazie al quale le emittenti e gli utenti riescono a comunicare più facilmente tra di loro.

Claims (7)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Concetto di trasmissione/ricezione di un programma/brano radiofonico specifico a cui sia stato associato un codice diversamente e continuamente combinabile dalle singole emittenti, che lo identifica non nella sua tipologia, ma nella sua specificità e singolarità, e che viene trasmesso insieme al segnale RDS/PAD, consentendo la ricerca automatica del particolare programma/brano stesso, utilizzando un sistema a doppio Timer, la scelta del quale viene effettuata da un segnale che è il risultato di una comparazione tra il codice trasmesso e quello preselezionato dall’utente.
  2. 2. Stesso concetto di cui sopra che utilizza anche il segnale RDS/PAD convenzionale per la ricerca deiremittente più opportuna per la ricezione del programma/brano prescelto.
  3. 3. Stesso concetto espresso dai punti 1 e 2, ma con la selezione del Tuner da ascoltare fatta manualmente dall'utente.
  4. 4. Stesso concetto espresso dai punti 1, 2 e 3, ma realizzato con i due Tuner integrati in un unico Circuito Integrato ( chip ).
  5. 5. Stesso concetto espresso dai punti 1, 2 e 3, ma realizzato con tutti i componenti in un unico Circuito Integrato.
  6. 6. Stesso concetto espresso dai punti 1. 2 e 3. ma realizzato con tutti i componenti aggiuntivi ( rispetto ad un tradizionale radioricevitore ) integrati in un unico Circuito Integrato.
  7. 7. Stesso concetto espresso dai punti precedenti, ma realizzato montando i componenti aggiuntivi ( rispetto ad un tradizionale radioricevitore ) in forma discreta o integrata ( anche parzialmente ) su di una o più schede da adoperare come " ADD - ON " nei radioricevitori già attualmente in commercio.
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