ITRM20130604A1 - Apparato di illuminazione stradale o urbana a led - Google Patents

Apparato di illuminazione stradale o urbana a led

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ITRM20130604A1
ITRM20130604A1 IT000604A ITRM20130604A ITRM20130604A1 IT RM20130604 A1 ITRM20130604 A1 IT RM20130604A1 IT 000604 A IT000604 A IT 000604A IT RM20130604 A ITRM20130604 A IT RM20130604A IT RM20130604 A1 ITRM20130604 A1 IT RM20130604A1
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  • Fastening Of Light Sources Or Lamp Holders (AREA)
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Description

“Apparato di illuminazione stradale o urbana a LED”
CAMPO DELL’INVENZIONE
[0001] La presente invenzione si riferisce al campo tecnico degli apparati e dei dispositivi di illuminazione a LED, in particolare al campo degli apparati e dei dispositivi di illuminazione stradale o urbana.
STATO DELL’ARTE
[0002] Nel campo dell’illuminazione stradale e urbana si vanno affermando con sempre maggiore successo degli apparati o dispositivi d’illuminazione che utilizzano sorgenti di luce a semiconduttore come i diodi ad emissione luminosa o LED (Light Emitting Diode).
[0003] L’impiego dei LED consente di realizzare apparati d’illuminazione caratterizzati da una superiore flessibilità d’impiego, da una maggiore efficienza energetica e da una superiore modularità.
[0004] Gli apparati d’illuminazione a LED comprendono generalmente una pluralità di LED, muniti di relative ottiche e riflettori, opportuni dissipatori associati a detti LED e opportuni mezzi di alimentazione atti a fornire la necessaria corrente di alimentazione alla pluralità di LED.
[0005] Gli apparati d’illuminazione a LED hanno una struttura interna più complessa dei corrispondenti apparati che impiegano sorgenti luminose tradizionali ad incandescenza. L’utilizzo di sorgenti luminose e di corrispondenti sistemi di alimentazione a semiconduttore consente un grado elevato di miniaturizzazione che si riflette in soluzioni costruttive di dimensioni molto ridotte rispetto al passato.
[0006] Le dimensioni ridotte degli apparati d’illuminazione a LED comportano esigenze di ottimizzazione degli spazi interni che devono ospitare la componentistica necessaria, garantire la necessaria dissipazione del calore generato dai dispositivi elettronici durante il loro funzionamento e lasciare i necessari spazi d’intervento per effettuare manutenzioni e riparazioni.
[0007] In sostanza, gli spazi interni dei suddetti apparati d’illuminazione a LED comprendenti dispositivi elettronici, non soltanto devono essere tali da ospitare efficacemente i componenti elettronici necessari ma devono anche essere organizzati in maniera accessibile con facilità per semplificare eventuali interventi di manutenzione in loco, cosa particolarmente importante nel caso di apparati per illuminazione stradale o urbana, solitamente disposti in posizioni difficili da raggiungere per i tecnici manutentori.
[0008] La domanda di brevetto internazionale WO2013111171 descrive un apparato d’illuminazione stradale a LED della tecnica nota provvisto di uno chassis realizzato in maniera tale da consentire ad un operatore un comodo intervento in loco nel caso si debba effettuare un’opera di riparazione o di manutenzione.
[0009] Lo scopo della presente descrizione è quello di mettere a disposizione un apparato di illuminazione stradale o urbana a LED, comprendente una schiera di sorgenti LED, che renda particolarmente rapide ed economiche le operazioni di rispristino delle funzionalità dell’apparato nel caso di guasto della schiera di LED o nel caso in cui occorra effettuare un ridimensionamento della schiera di LED.
[0010] Tale scopo viene conseguito mediante un apparato di illuminazione stradale o urbana a LED così come definito in generale nella rivendicazione 1. Forme di realizzazione preferite e vantaggiose del suddetto apparato di illuminazione sono definite nelle annesse rivendicazioni dipendenti.
[0011] L’invenzione sarà meglio compresa dalla seguente descrizione dettagliata di una particolare forma di esecuzione fatta a titolo esemplificativo e, pertanto, in nessun modo limitativo, in riferimento ai disegni allegati sinteticamente descritti nel paragrafo successivo.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
[0012] La figura 1 mostra una vista prospettica dal basso di una forma di realizzazione di un apparato di illuminazione stradale o urbana a LED, comprendente uno chassis ed un codolo tubolare per il fissaggio dello chassis ad un palo di sostegno, in cui lo chassis comprende una base ed un coperchio, in cui la base ed il coperchio sono mostrati in una configurazione operativa di chiusura.
[0013] La figura 2 mostra una vista piana dal basso dello chassis di figura 1.
[0014] La figura 3 mostra una vista piana dall’alto dello chassis di figura 1.
[0015] La figura 4 mostra una vista parziale in sezione laterale dello chassis di figura 1 lungo l’asse B-B di figura 3.
[0016] La figura 5 mostra una vista prospettica dall’alto dell’apparato di illuminazione di figura 1, in cui la base ed il coperchio dello chassis sono mostrati in una configurazione operativa di apertura.
[0017] La figura 6 mostra una vista prospettica di un particolare ingrandito dell’interno dello chassis dell’apparato di illuminazione di figura 1.
[0018] La figura 7 mostra una vista prospettica di un ulteriore particolare ingrandito dello chassis dell’apparato di illuminazione di figura 1 in cui la base ed il coperchio sono mostrati in una configurazione operativa di apertura.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA
[0019] Con riferimento alle figure allegate, l’apparato d’illuminazione stradale o urbana a LED 1 (d’ora in avanti denominato senza per questo introdurre alcuna limitazione “apparato d’illuminazione stradale a LED”) comprende uno chassis 2 ed un codolo tubolare 3 preferibilmente rimovibilmente accoppiabile allo chassis 2 ed adatto ad accoppiare lo chassis 2 ad un palo di sostegno, non mostrato nelle figure, ad esempio posto ai margini di una strada o in una area urbana da illuminare.
[0020] Lo chassis 2 comprende una base 10 ed un coperchio 20. Preferibilmente, la base 10 comprende elementi di fissaggio per essere rimovibilmente fissata al codolo tubolare 3. Tali elementi di fissaggio, comprendono ad esempio un sistema di superfici dentate, aperture e viti di bloccaggio che consentono di stabilire selettivamente l’orientazione della base 10 rispetto al codolo tubolare 3 nella configurazione di fissaggio dei suddetti componenti.
[0021] L’apparato d’illuminazione stradale a LED 1 comprende una schiera di LED 6, ad esempio disposti su una matrice di forma rettangolare o quadrata, fissati su una scheda a circuito stampato 7, ad esempio montati superficialmente sulla scheda a circuito stampato 7. La schiera di LED 6, e dunque anche la scheda a circuito stampato 7, sono ospitate all’interno dello chassis 2. Nella configurazione d’installazione e durante il funzionamento dell’apparato di illuminazione stradale 1, i LED 6 sono tali da direzionare la radiazione ottica emessa verso il manto stradale o verso il suolo di un’area urbana da illuminare.
[0022] In accordo ad una forma di realizzazione preferita, ciascuno dei LED è sovrastato o rivestito da una rispettiva lente di una schiera di lenti a rifrazione. Preferibilmente, tali lenti sono lenti stampate per iniezione in polimetilacrilato (PMMA).
[0023] In accordo ad una forma di realizzazione, il coperchio 20 dello chassis 2 è realizzato in un materiale termicamente conduttivo che preferibilmente presenta una elevata conducibilità termica. Più preferibilmente, il coperchio 20 è realizzato in alluminio, o in una lega di alluminio, ed è ad esempio realizzato in un sol pezzo per stampaggio in pressofusione.
[0024] Preferibilmente, anche la base 10 dello chassis 2 è realizzata in un materiale che presenta una elevata conducibilità termica e preferibilmente è realizzata in alluminio o in una lega di alluminio, ed è ad esempio realizzata in un sol pezzo per stampaggio in pressofusione.
[0025] Preferibilmente, il coperchio 20 ha una forma bombata a guscio ed ha una faccia esterna convessa ed una opposta faccia interna concava. La scheda a circuito stampato 7 sulla quale è montata la schiera di LED 6 è stabilmente fissata alla faccia interna concava del coperchio 20. A tal fine, dalla faccia interna del coperchio 20 aggetta verso la base 10 dello chassis 2 almeno un elemento sporgente 8 termicamente conduttivo atto a definire un piano di appoggio e fissaggio della scheda a circuito stampato 7. Il suddetto almeno un elemento sporgente 8 termicamente conduttivo è preferibilmente integralmente realizzato con il coperchio 20, nello stesso materiale di quest’ultimo, ed essendo a contatto con la scheda a circuito stampato 7 favorisce l’estrazione da questa del calore sviluppato durante il funzionamento dalla schiera di LED 6. Il calore estratto può essere dunque vantaggiosamente dissipato attraverso lo stesso coperchio 20, che agisce dunque da dissipatore passivo. Preferibilmente l’almeno un elemento sporgente 8 comprende una pluralità di elementi sporgenti 8 disposti secondo uno schema di disposizione a matrice. Preferibilmente, gli elementi sporgenti 8 sono colonne ad esempio a sezione trasversale circolare che aggettano dalla faccia interna del coperchio 20 e sono interposte fra la scheda a circuito stampato 7 e la faccia interna del coperchio 20. Preferibilmente, alla faccia della scheda a circuito stampato 7 rivolta verso la faccia interna del coperchio 20 è applicato un rivestimento termicamente conduttivo, ad esempio un film termicamente conduttivo (“thermal conductive pad”) a cambio di fase. In accordo ad una forma di realizzazione, il suddetto film termicamente conduttivo comprende un film di alluminio ricoperto su entrambe le facce con un composto a cambio di fase, ad esempio un composto a base di grafite, atto a sciogliersi con il calore durante il funzionamento per diminuire la resistenza termica all’interfaccia di contatto fra la scheda a circuito stampato 7 e l’almeno un elemento sporgente 8 diminuendo la rugosità superficiale dell’interfaccia di contatto.
[0026] Preferibilmente, la scheda a circuito stampato 7 è fissata al coperchio 20 tramite una o più viti 9 che attraversano la scheda 7 e si innestano in sedi internamente filettate previste nel coperchio 20. Nell’esempio di figura 4, in cui è prevista una pluralità di elementi sporgenti 8 nella forma di colonne, è possibile prevedere che alcune di queste (indicate in figura con il riferimento 8’) comprendano al loro interno le suddette sedi filettate all’interno delle quali sono innestate le viti 9.
[0027] Preferibilmente, la base 10 presenta una faccia esterna allo chassis 2 ed una opposta faccia interna allo chassis 2. La faccia esterna comprende preferibilmente una prima porzione esternamente convessa o piatta 10a ed una seconda porzione 10b esternamente concava ed arretrata rispetto alla prima porzione esternamente convessa o piatta 10a.
[0028] La base 10 comprende un’apertura 11 ed uno schermo trasparente 13 alle radiazioni ottiche emesse dalla schiera di LED 6 ed adatto ad occludere l’apertura 11. Preferibilmente, lo schermo trasparente 13 è uno schermo lastriforme ed è realizzato in vetro temprato extrachiaro. Lo schermo trasparente 13 è fissato alla base 10 dal lato della faccia interna di quest’ultima e nella posizione di chiusura dello chassis 2 è affacciato alla scheda a circuito stampato 7 su cui è montata la schiera di LED 6. Lo schermo trasparente 13 ha preferibilmente un’area maggiore dell’area dell’apertura 11 e poggia su un bordo dell’ apertura 11. Preferibilmente, fra lo schermo trasparente 13 ed il bordo dell’apertura 11 è interposta e serrata una guarnizione anulare 16 adatta ad assicurare una tenuta stagna, ad esempio al fine di garantire un grado di protezione IP66.
[0029] L’apparato di illuminazione 1 comprende inoltre un riflettore 15, ad esempio realizzato in materiale plastico ed avente una superficie riflettente rivolta verso l’apertura 11 della base 10. Tale riflettore 15 è fissato alla base 10 e preferibilmente comprende una apertura superiore 15a adatta ad essere attraversata dalla schiera di LED 6 nella configurazione operativa di chiusura dello chassis 2. In accordo ad una forma di realizzazione particolarmente vantaggiosa, il riflettore comprende una prima parte fissata alla base 10 (mostrata in figura 5), ed una seconda parte (non mostrata nelle figure) accoppiabile alla prima parte, ad esempio in corrispondenza dell’apertura superiore 15a, per estendere la dimensione complessiva del riflettore 15 al fine di adattare le dimensioni dell’apertura superiore del riflettore 15 alle dimensioni della schiera di LED 6.
[0030] Il riflettore 15 comprende preferibilmente due lati di lunghezza relativamente maggiore paralleli, o sostanzialmente paralleli, fra loro e due lati di lunghezza inferiore paralleli, o sostanzialmente paralleli, fra loro.
[0031] Preferibilmente, nella configurazione operativa di chiusura dello chassis 2 il riflettore 15 circonda la schiera di LED 6.
[0032] Preferibilmente, come nella forma di realizzazione mostrata in figura 6, i lati di lunghezza maggiore hanno larghezza maggiore, e fra loro uguale, rispetto alle larghezze dei lati di lunghezza minore, tali larghezze dei lati di lunghezza minore potendo essere anche differenti fra loro, come nell’esempio rappresentato.
[0033] In accordo ad una forma di realizzazione particolarmente preferita, il riflettore 15 presenta un bordo esterno che poggia sullo schermo trasparente 13 che a sua volta poggia sulla guarnizione anulare 16 che a sua volta poggia su un bordo che delimita l’apertura 11 della base 10. Il riflettore 15, lo schermo trasparente 13 e la guarnizione anulare 16 sono pressati contro la base 10 da una pluralità di dispositivi di serraggio 18, preferibilmente uniformemente distribuiti attorno all’apertura 11. Ad esempio, i dispositivi di serraggio 18 comprendono delle alette elastiche 18a che insistono sullo schermo 15 e che sono serrate alla base 10 tramite viti 18b che le attraversano per innestarsi in corrispondenti fori ciechi internamente filettati previsti nella base 10.
[0034] La base 10 ed il coperchio 20 sono fra loro accoppiati tramite o elementi di fissaggio 4, 14, 21, 24. Ad esempio, gli elementi di fissaggio 4, 14, 21, 24 comprendono una cerniera cilindrica tale da consentire l’apertura della base 10 e del coperchio 20 mantenendoli collegati tra loro. Nell’esempio rappresentato nelle figure la suddetta cerniera cilindrica comprende una coppia di perni 4, ciascuno dei quali è adatto ad innestarsi in una prima aperura passante definita nel coperchio 20 ed in un corrispondente foro passante o cieco filettato definito nella base 10.
[0035] Preferibilmente e senza per questo introdurre alcuna limitazione, la base 10 ed il coperchio 20 sono fra loro incernierati attorno ad un asse di cerniera A-A (tratteggiato in figura 2) disposto in prossimità del codolo tubolare 3 in modo che la base 10 ed il coperchio 20 possano ruotare fra loro attorno a tale asse A-A come due valve di una conchiglia bivalve per passare dalla configurazione di chiusura dello chassis 2 (figura 1) a quella di apertura dello chassis 2 (figura 5) e viceversa. Durante tale rotazione, la schiera di LED 6 che è fissata al coperchio 20 è tale da ruotare in modo solidale con il coperchio 20 per allontanarsi dallo schermo 13 e viceversa.
[0036] In accordo ad una forma di realizzazione, i suddetti elementi di fissaggio comprendono inoltre elementi di bloccaggio 14, 21, 24 atti a bloccare rimovibilmente fra loro la base 10 ed il coperchio 20 nella posizione di chiusura rappresentata in figura 1. Tali elementi di bloccaggio comprendono, ad esempio, una coppia di viti 24 (visibili in figura 3), ad esempio a brugola, che attraversando rispettive aperture 21 del coperchio 20 si innestano in rispettive sedi filettate 14 previste nella base 10.
[0037] In accordo ad una forma di realizzazione, gli elementi di fissaggio fra la base 10 ed il coperchio 20 comprendono un braccio articolato 31, 32, comprendente una prima porzione 31 incernierata alla base 10 ed una seconda porzione 32 incernierata al coperchio 20, le due porzioni 31, 32 essendo fra loro incernierate in un punto intermedio del braccio articolato 31,32. Preferibilmente, almeno una delle due porzioni 31, 32 è fissata, in particolare incernierata, rispettivamente alla base 10 o al coperchio 20, tramite una staffa 33, ad esempio ad L, scorrevole rispetto alla base 10 o al coperchio 20 rispettivamente, in modo da poter essere traslata fra una posizione operativa di impegno ed una posizione operativa di disimpegno. In quest’ultima posizione, la staffa 33 può essere disaccoppiata dalla base 10 o dal coperchio 20 rispettivamente.
[0038] Nell’esempio rappresentato in figura 6, la staffa 33 è prevista per il fissaggio della seconda porzione 32 del braccio articolato 31, 32 ad una parete interna del coperchio 20. La staffa 33 include almeno un foro passante 34 ad area variabile adatto ad essere attraversato da un dispositivo di fissaggio a sezione variabile 35, quali ad esempio una vite 35 a testa prominente rispetto allo stelo della vite 35, adatta ad impegnarsi in un foro filettato previsto nel coperchio 20. Il foro passante 34 ad area variabile comprende una prima porzione di foro ad area relativamente inferiore, che non può essere assialmente attraversata dalla testa prominente della vite 35, ed una seconda porzione di foro ad area relativamente maggiore, che può essere assialmente attraversata dalla testa prominente della vite 35. Nella posizione di bloccaggio la vite 35 attraversa la prima porzione di foro, la vite 35 è serrata e la testa della vite 35 serra la staffa 33 contro una parete interna del coperchio 20 impedendole di scorrere. Allentando leggermente la vite 35 è possibile far scorrere la staffa 33 parallelamente rispetto al coperchio 20 e fare in modo che la testa prominente della vite 35 si trovi nella seconda porzione di foro ad area relativamente maggiore, in modo che sia possibile sfilare assialmente la staffa 33 per il passaggio della testa prominente della vite 35 attraverso la seconda porzione di foro ad area relativamente maggiore. In tal modo è possibile staccare la staffa 33 e dunque il braccio articolato 31, 32 dal coperchio 20 senza sfilare completamente la vite 35 ma semplicemente allentandola. Nel particolare esempio non limitativo rappresentato in figura 6, sono previsti due fori passanti ad area variabile 34 e due rispettive viti 35 per il fissaggio della staffa 33 ad una parete interna del coperchio 20.
[0039] Una volta staccata la staffa 33, nell’esempio dal coperchio 20, è possibile sfilare o allentare i due perni 4 per disaccoppiare il coperchio 20 dalla base 10, ad esempio per asportare il coperchio 20 dalla base 10. In tal modo è possibile staccare in sicurezza il coperchio 20 dalla base 10 in una configurazione in cui la base 10 è installata in quota ad una palo di sostegno tramite il codolo tubolare 3.
[0040] In accordo ad una forma di realizzazione, il braccio articolato 31, 32 comprende un dispositivo di sicurezza anticaduta 36, 37, 38 atto ad impedire una involontaria o accidentale chiusura fra il coperchio 20 e la base 10 ad esempio per caduta del coperchio 20 sulla base 10 a partire dalla posizione di apertura, rappresentata in figura 5. Ad esempio, il dispositivo di sicurezza anticaduta 36, 37, 38 comprende una aletta 36 prevista su una fra la prima 31 o seconda porzione 32 del braccio articolato, un dente ad uncino 36 sull’altra fra la prima 31 o seconda porzione 32 del braccio articolato ed un elemento di cerniera a foro asolato 38 che consente non solo di incernierare girevolmente le due porzioni 31, 32 di braccio articolato ma che consente a queste di traslare fra loro di una corsa sufficiente a garantire all’aletta 36 di poter scorrere rispetto al dente ad un uncino 37 fra una posizione di impegno ed una posizione di disimpegno. In tal modo, a partire dalla posizione rappresentata nelle figure 5 e 6, l’aletta 36 è impegnata nel dente ad uncino 37 e le due porzioni 31, 32 di braccio articolato non possono ruotare fra loro; per consentire tale rotazione è necessario disimpegnare l’aletta 36 dal dente ad uncino 37 ad esempio sollevando e facendo ruotare nella direzione di apertura il coperchio 20 rispetto alla base 10 in modo che l’aletta 35 raggiunga la posizione di disimpegno.
[0041] La base 10 ed il coperchio 20, nella posizione di chiusura definiscono almeno un vano interno 5 dello chassis 2 che ospita i componenti elettronici, ottici ed elettro-ottici dell’apparato di illuminazione 1 che necessitano di adeguata segregazione dagli agenti atmosferici o in genere dal contatto con acqua e o umidità. Ad esempio, il vano interno 5 è lateralmente delimitato da due collari di confinamento 12, 22 previsti rispettivamente nella base 10 e nel coperchio 20 fra i quali nella posizione di chiusura dello chassis 2 è interposta e serrata una guarnizione (non mostrata nelle figure). Ad esempio, uno dei due collari di confinamento 12, 22 (nell’esempio il collare 22 del coperchio 20), è un collare a doppia parete ed ospita all’interno di una intercapedine definita fra le due pareti una guarnizione anulare, ad esempio in gomma siliconica, mentre l’altro dei due collari (nell’esempio in collare 21 della base 10) è un collare a parete singola atto ad innestarsi almeno parzialmente nell’intercapedine del collare a doppia parete 22 per serrare e comprimere la guarnizione anulare. Preferibilmente, nella posizione di chiusura fra la base 10 ed il coperchio 20, il vano interno 5 dello chassis 2 ha una tenuta stagna con grado di protezione IP66.
[0042] Il vano interno 5 ospita preferibilmente una piastra 40 alla quale è fissato un modulo elettronico di pilotaggio 41 della schiera di LED 6 compreso nell’apparato di illuminazione 1. Preferibilmente, alla piastra di supporto 40 è fissato un modulo di telecontrollo 42 compreso apparato di illuminazione 1, che consente il controllo e/o il monitoraggio da remoto dell’apparato di illuminazione stradale 1. Il layout della piastra di suppporto 40 consente di effettuare in modo semplice un collegamento elettrico fra i vari componenti elettrici o elettronici fissati alla piastra 40 e di estrarre tali componenti in blocco insieme alla piastra.
[0043] In accordo ad una forma di realizzazione, la piastra 40 è fissata alla faccia interna della base 10 nel vano interno 5, tramite elementi di accoppiamento rimovibile ad aggancio/sgancio rapido, in modo da poter essere rapidamente asportata e/o sostituita da un operatore ad esempio per un intervento di riparazione e/o sostituzione.
[0044] In accordo ad una forma di realizzazione, alla piastra 40 è fissato un connettore 43 al quale è possibile fissare una estremità di un cavo di interconnessione elettrica avente una estremità opposta adatta ad essere connessa tramite un connettore alla scheda a circuito stampato 7, per collegare la suddetta scheda a circuito stampato 7 ai componenti elettronici ospitati nel vano interno 5, ad esempio al modulo di pilotaggio 41 ed al modulo di telecontrollo 42.
[0045] In accordo ad una forma di realizzazione, lo chassis 2 comprende almeno un primo 39 ed un secondo morsetto 39‘ serracavo a tenuta stagna che consentono il passaggio rispettivamente di un primo ed un secondo cavo attraverso pareti di confinamento del vano interno 5, trattengono stabilmente i due cavi alle suddette pareti e, essendo muniti di guarnizioni, prevengono infiltrazioni di acqua nel vano interno 5 ad esempio garantendo un grado di protezione IP66 del vano interno 5. Un esempio non limitativo di morsetto serracavo a tenuta è descritto nella domanda di brevetto EP1944844.
[0046] In accordo alla forma di realizzazione mostrata in figura 5, i suddetti morsetti serracavo a tenuta stagana 39, 39’ sono fissati ad uno dei due collari di confinamento 12, 22 e preferibilmente al collare di confinamento 12 della base 10.
[0047] Nella suddetta forma di realizzazione in cui sono previsti almeno un primo 39 ed un secondo 39’ morsetto serracavo a tenuta, l’apparato di illuminazione 1 comprende:
- un primo cavo, di alimentazione (non mostrato in figura) dell’apparato di illuminazione 1, che attraversa il primo morsetto serracavo 39 e che è atto a fornire una tensione di rete per l’alimentazione dell’apparato di illuminazione 1; e
[0048] - un secondo cavo, di alimentazione di un dispositivo esterno allo chassis 2 o di trasporto dati, attraversante il secondo morsetto serracavo 39’, distinto dal primo cavo ed atto a trasmettere un segnale dati o un segnale di alimentazione fra l’interno e l’esterno del vano interno a tenuta stagna 5.
[0049] In accordo ad una forma di realizzazione il secondo cavo è un cavo di rete ethernet ad esempio un cavo di rete PoE (Power over Ethernet). Detto cavo ethernet è ad esempio atto a consentire un collegamento dell'apparato d'illuminazione 1 ad una rete IP.
[0050] In accordo ad una forma di realizzazione, l’apparato di illuminazione 1 comprende una interfaccia di comunicazione dati ospitata nel vano interno 5 ed il secondo cavo è un cavo di trasporto dati è ed operativamente connesso a detta interfaccia di comunicazione dati. Detta interfaccia di comunicazione dati è ad esempio una interfaccia del modulo di telecontrollo 42.
[0051] In accordo ad una ulteriore forma di realizzazione il secondo cavo è un cavo di alimentazione monopolare o multipolare.
[0052] In accordo ad una ulteriore forma di realizzazione il secondo cavo è connesso ad un sensore esterno crepuscolare o un qualsiasi ulteriore dispositivo remoto o esterno allo chassis 2, al quale eroga la tensione di alimentazione necessaria al suo funzionamento.
[0053] In accordo ad una forma di realizzazione preferita, lo chassis 2 comprende almeno un’apertura passante 50 adatta ad essere attraversata dal primo e/o dal secondo cavo. L’apertura passante 50 è affacciata ad una sezione interna cava 53 del codolo tubolare 3 ed è ad esempio realizzata nella base 10 all’esterno del vano interno 5 ed in prossimità di una regione sagomata 51 della base 10 di interfaccia meccanica con il codolo tubolare 3. In tal modo è possibile far transitare il primo e/o il secondo cavo, nella sezione interna cava 53 del codolo tubolare 3.
[0054] Alcune applicazioni potrebbero richiedere che il secondo cavo debba essere connesso ad un dispositivo esterno posto vicino all’estremità del palo di sostegno distale dalla base del palo, dunque posto vicino o a contatto con lo chassis 2 ed all’esterno di questo. Per questo motivo è possibile prevedere nelle pareti laterali del codolo tubolare 3 una apertura passante laterale (non mostrata nelle figure) adatta ad essere attraversata dal secondo cavo. In alternativa o in aggiunta, è possibile prevedere che la base 10 o il coperchio 20 (o entrambi) siano muniti su un bordo periferico di una porzione di bordo rientrata 54, ad esempio avente una pianta sagomata a bulbo, all’interno della quale è possibile inserire lateralmente il secondo cavo in una condizione in cui la base 10 ed il coperchio 20 si trovano nella configurazione di apertura. Grazie alla previsione di tale porzione di bordo rientrata 54 è possibile dopo aver inserito lateralmente il cavo all’interno di essa chiudere fra loro la base 10 ed il coperchio 20 senza che il secondo cavo ostacoli o interferisca con tale chiusura.
[0055] Preferibilmente, la porzione di bordo rientrata 54 è disposta in prossimità del morsetto serracavo 39’ destinato ad essere attraversato dal secondo cavo. In una forma di realizzazione preferita, in accordo a quanto mostrato nelle figure, tale porzione di bordo rientrata 54 è prevista nella base 10.
[0056] Si osservi che la previsione della porzione di bordo rientrata 54 (o di una apertura passante laterale del codolo tubolare 3) e dell’apertura passante 50 dello chassis, consente di implementare tre diverse configurazioni di gestione di eventuali dispositivi remoti ubicati sul palo di sostegno dell’apparato di illuminazione 1 o nelle sue immediate vicinanze (ad esempio alla base del palo di sostegno).
[0057] In una prima configurazione, un cavo di trasporto dati, che proviene dalla base del palo di sostegno (ad esempio nel caso di impianti in cui i dati viaggiano su una dorsale in fibra ottica), che passa all’interno del palo di sostegno e che attraversa l’apertura passante 50 e la porzione di bordo rientrata 54 (o l’apertura passante laterale del codolo tubolare 3), può uscire all’esterno dell’apparecchio di illuminazione 1 per gestire un dispositivo remoto collocato sul palo di sostegno nei pressi dell’apparecchio di illuminazione 1.
[0058] In una seconda configurazione, un cavo di trasporto dati proveniente dal modulo di telecontrollo 42 ubicato nel vano 5, o un cavo di alimentazione proveniente dal connettore 43 ubicato nel vano interno 5, attraverso il serracavi 39’ e la porzione di bordo rientrata 54 (o l’apertura passante laterale del codolo tubolare 3), può uscire all’esterno dello chassis 2 per gestire e/o alimentare un dispositivo esterno.
[0059] In una terza configurazione, un cavo di trasporto dati, proveniente dal modulo di telecontrollo 42 ubicato nel vano 5, attraverso il serracavi 39’ e l’apertura passante 50, può attraversare il palo di sostegno per andare a gestire dispositivi esterni collocati ad esempio alla base del palo di sostegno.
[0060] Preferibilmente, l’apparato di illuminazione 1 comprende un dispositivo di sezionamento 19, 29 comprendente due elementi di sezionamento complementari rispettivamente fissati alla base 10 ed al coperchio 20 e disposti affacciati fra loro nella configurazione di chiusura dello chassis 2.
[0061] Preferibilmente, il dispositivo di sezionamento 19,29 è disposto in prossimità del morsetto serracavo 39 adatto ad essere attraversato dal primo cavo.
[0062] L’elemento di sezionamento 19 fissato alla base 10 comprende una porta di ingresso ed una porta di uscita. La porta d’ingresso è adatta ad essere connessa ai conduttori del cavo di alimentazione di rete proveniente dall’esterno e la porta di uscita è adatta ad essere connessa a conduttori di collegamento fra il dispositivo di sezionamento 19,29 ed i vari componenti elettrici o elettronici fissati alla piastra 40 che richiedono una tensione di alimentazione. Prevedendo degli elementi di contatto maschio nell’elemento di sezionamento 29 fissato al coperchio 20 e complementari elementi di contatto femmina, ciascuno adatto a ricevere un corrispondente elemento di contatto maschio nella configurazione di chiusura dello chassis 2, nell’elemento di sezionamento 19 fissato alla base 10, il dispositivo di sezionamento 19, 29 consente di disalimentare automaticamente i vari componenti elettrici o elettronici fissati alla piastra 40 che richiedono una tensione di alimentazione nel momento in cui da una posizione di chiusura fra la base 10 ed il coperchio 20 si passa ad una posizione di apertura.
[0063] Come risulta evidente da quanto sopra descritto, l’apparato di illuminazione 1 proposto consente di conseguire pienamente gli scopi prefissi in termini di superamento degli inconvenienti della tecnica nota, infatti, la struttura dell’apparato d’illuminazione stradale 1 sopra descritto consente, ad un operatore, di effettuare in sicurezza interventi di manutenzione o di riparazione, in quanto il coperchio 20 al quale è fissata la schiera di LED 6 può essere agevolmente asportato in modo sicuro dalla base 10 per essere eventualmente riparato o sostituito nel caso di malfunzionamento o guasto della schiera di LED 6 fissata a detto coperchio. Si osservi che l’asportazione del coperchio 20, per quanto concerne la parte ottica comporta la sola asportazione della schiera di LED 6, mentre la parte restante dei componenti ottici, quali lo schermo trasparente 13 ed il riflettore 15 restano vincolati alla base 10.
[0064] Si osservi, che tramite un apparato di illuminazione 1 secondo la presente descrizione, è possibile fornire un apparato di illuminazione pubblica, quale ad esempio un lampione per illuminazione stradale, comprendente un apparato di illuminazione secondo la presente descrizione ed un palo di supporto a cui è fissato tale apparato di illuminazione. Si osservi che anche un tale apparato di illuminazione pubblica forma oggetto della presente descrizione.
[0065] Fermo restando il principio dell’invenzione, le forme di attuazione ed i particolari di realizzazione potranno essere ampiamente variati rispetto a quanto è stato descritto ed illustrato a puro titolo di esempio non limitativo, senza per questo uscire dall’ambito dell’invenzione come definito nelle annesse rivendicazioni.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparato d’illuminazione stradale o urbana a LED (1) comprendente una scheda a circuito stampato (7), comprendente una schiera di LED (6) adatta ad emettere una radiazione ottica, ed uno chassis (2) adatto ad alloggiare al proprio interno la scheda a circuito stampato (7), in cui lo chassis (2) comprende: - una base (10) comprendente un’apertura (11) adatta ad essere attraversata dalla radiazione ottica emessa; - un coperchio (20) realizzato in un materiale termicamente conduttivo, la scheda a circuito stampato (7) essendo fissata ad una faccia interna del coperchio (20) rivolta verso la base (10) ed essendo in contatto termico con il coperchio (20); - elementi di fissaggio rimovibile (4, 14, 21, 24) fra la base (10) ed il coperchio (20), che consentono sia di mantenere la base (10) ed il coperchio (20) accoppiati fra loro in una configurazione operativa di chiusura dello chassis (2) sia di disaccoppiare fra loro la base (10) ed il coperchio (20) per asportare il coperchio dalla base; - uno schermo trasparente (13) alla radiazione ottica (6) fissato alla base per occludere l’apertura (11) e disposto affacciato alla schiera di LED (6) nella configurazione operativa di chiusura dello chassis (2); - un riflettore (15) fissato alla base (10) su una faccia interna della base (10) rivolta verso il coperchio (20) ed adatto ad intercettare una porzione di detta radiazione ottica per convogliarla verso lo schermo trasparente (13).
  2. 2. Apparato d’illuminazione stradale o urbana a LED (1) secondo la rivendicazione 1, in cui: - gli elementi di fissaggio (4, 14, 21, 24) comprendono una cerniera cilindrica (4) atta a consentire una rotazione relativa del coperchio (20) rispetto alla base (10) fra una posizione angolare di chiusura, corrispondente a detta configurazione operativa di chiusura dello chassis (2), ed una posizione angolare di apertura dello chassis (2) e viceversa; e - la scheda a circuito stampato (7) è solidale al coperchio (20) nella rotazione relativa di questo rispetto alla base (10).
  3. 3. Apparato d’illuminazione stradale o urbana a LED (1) secondo la rivendicazione 2, in cui gli elementi di fissaggio fra la base (10) ed il coperchio (20) comprendono un braccio articolato (31, 32), comprendente una prima porzione (31) incernierata alla base (10) ed una seconda porzione (32) incernierata al coperchio (20), le due porzioni (31, 32) essendo fra loro incernierate in un punto intermedio del braccio articolato (31,32). 1.
  4. 4. Apparato d’illuminazione stradale o urbana a LED (1) secondo le rivendicazioni 2 o 3, in cui almeno una delle due porzioni (31, 32) è fissata rispettivamente alla base (10) o al coperchio (20), tramite una staffa (33) scorrevole rispetto alla base (10) o al coperchio (20) rispettivamente, in modo da poter essere traslata fra una posizione operativa di impegno ed una posizione operativa di disimpegno, in cui in detta posizione di disimpegno la staffa (33) può essere disaccoppiata dalla base (10) o dal coperchio (20) rispettivamente.
  5. 5. Apparato d’illuminazione stradale o urbana a LED (1) secondo le rivendicazioni 3 o 4, in cui il braccio articolato (31, 32) comprende un dispositivo di sicurezza anticaduta (36, 37, 38) atto ad impedire una involontaria o accidentale chiusura fra il coperchio (20) e la base (10) per caduta del coperchio (20).
  6. 6. Apparato d’illuminazione stradale o urbana a LED (1) secondo la rivendicazione 1, in cui il riflettore (15) comprende una apertura superiore (15a) adatta ad essere attraversata dalla schiera di LED (6) nella configurazione operativa di chiusura dello chassis (2).
  7. 7. Apparato d’illuminazione stradale o urbana a LED (1) secondo la rivendicazione 6, in cui il riflettore (15) comprende una prima parte fissata alla base (10) ed una seconda parte accoppiabile alla prima parte per estendere la dimensione complessiva del riflettore (15) al fine di adattare le dimensioni dell’apertura superiore del riflettore (15a) alle dimensioni della schiera di LED (6).
  8. 8. Apparato d’illuminazione stradale o urbana a LED (1) secondo la rivendicazione 1, in cui lo schermo trasparente (13) è fissato ad una faccia interna della base (10) ed ha un’area maggiore dell’area dell’apertura (11) e poggia su un bordo dell’apertura (11), in cui fra lo schermo trasparente (13) ed il bordo dell’apertura (11) è interposta e serrata una guarnizione anulare (16), in cui il riflettore (15) presenta un bordo esterno che poggia sullo schermo trasparente (13) che a sua volta poggia sulla guarnizione anulare (16) che a sua volta poggia sul bordo che delimita l’apertura (11), in cui il riflettore (15), lo schermo trasparente (13) e la guarnizione anulare (16) sono pressati contro la base da una pluralità di dispositivi di serraggio (18).
  9. 9. Apparato d’illuminazione stradale o urbana a LED (1) secondo la rivendicazione 1, in cui nella configurazione operativa di chiusura dello chassis (2), fra la base (10) ed il coperchio (20) è definito un vano interno (5) a tenuta stagna adatto ad alloggiare la scheda circuito stampato (7).
  10. 10. Apparato d’illuminazione stradale o urbana a LED (1) secondo la rivendicazione 1, in cui: - il coperchio (20) ha una forma bombata a guscio ed ha una faccia esterna convessa ed opposta a detta faccia interna del coperchio (20) che è concava; - dalla faccia interna del coperchio (20) aggetta verso la base (10) almeno un elemento sporgente (8) termicamente conduttivo atto a definire un piano di appoggio e fissaggio della scheda a circuito stampato (7).
  11. 11. Apparato d’illuminazione stradale o urbana a LED (1) secondo la rivendicazione 10, in cui il suddetto almeno un elemento sporgente (8) termicamente conduttivo è integralmente realizzato con il coperchio (20), nello stesso materiale di quest’ultimo, ed essendo a contatto con la scheda a circuito stampato (7) favorisce l’estrazione da questa del calore sviluppato durante il funzionamento dalla schiera di LED (6), detto calore essendo dissipato attraverso lo stesso coperchio (20), che agisce dunque da dissipatore passivo.
  12. 12. Apparato d’illuminazione stradale o urbana a LED (1) secondo le rivendicazioni 10 o 11, in cui l’almeno un elemento sporgente (8) comprende una pluralità di elementi sporgenti (8) disposti secondo uno schema di disposizione a matrice.
  13. 13. Apparato d’illuminazione stradale o urbana a LED (1) secondo un qualsiasi delle rivendicazioni 10-12, in cui ad una faccia della scheda a circuito stampato (7) rivolta verso la faccia interna del coperchio (20) è applicato un film termicamente conduttivo a cambio di fase.
  14. 14. Apparato d’illuminazione stradale o urbana a LED (1) secondo un qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui la base (10) presenta una faccia esterna allo chassis (2) comprendente una prima porzione esternamente convessa o piatta (10a) ed una seconda porzione (10b) esternamente concava ed arretrata rispetto alla prima porzione esternamente convessa o piatta (10a).
  15. 15. Lampione per illuminazione stradale o urbana, comprendente un apparato d’illuminazione a LED (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti ed un palo di supporto a cui è fissato detto apparato di illuminazione (1).
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