ITRM20130542A1 - Nuove frazioni di estratti di liquirizia e loro usi - Google Patents

Nuove frazioni di estratti di liquirizia e loro usi

Info

Publication number
ITRM20130542A1
ITRM20130542A1 IT000542A ITRM20130542A ITRM20130542A1 IT RM20130542 A1 ITRM20130542 A1 IT RM20130542A1 IT 000542 A IT000542 A IT 000542A IT RM20130542 A ITRM20130542 A IT RM20130542A IT RM20130542 A1 ITRM20130542 A1 IT RM20130542A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
extract
fraction
fractions
glycyrrhizic acid
mucosa
Prior art date
Application number
IT000542A
Other languages
English (en)
Inventor
Luisa Mattoli
Valentino Mercati
Original Assignee
Aboca Spa Societa Agricola
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Aboca Spa Societa Agricola filed Critical Aboca Spa Societa Agricola
Priority to IT000542A priority Critical patent/ITRM20130542A1/it
Priority to EP20140187826 priority patent/EP2857068A1/en
Publication of ITRM20130542A1 publication Critical patent/ITRM20130542A1/it

Links

Classifications

    • AHUMAN NECESSITIES
    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61KPREPARATIONS FOR MEDICAL, DENTAL OR TOILETRY PURPOSES
    • A61K36/00Medicinal preparations of undetermined constitution containing material from algae, lichens, fungi or plants, or derivatives thereof, e.g. traditional herbal medicines
    • A61K36/18Magnoliophyta (angiosperms)
    • A61K36/185Magnoliopsida (dicotyledons)
    • A61K36/48Fabaceae or Leguminosae (Pea or Legume family); Caesalpiniaceae; Mimosaceae; Papilionaceae
    • A61K36/484Glycyrrhiza (licorice)
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61PSPECIFIC THERAPEUTIC ACTIVITY OF CHEMICAL COMPOUNDS OR MEDICINAL PREPARATIONS
    • A61P17/00Drugs for dermatological disorders
    • A61P17/16Emollients or protectives, e.g. against radiation
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61KPREPARATIONS FOR MEDICAL, DENTAL OR TOILETRY PURPOSES
    • A61K2236/00Isolation or extraction methods of medicinal preparations of undetermined constitution containing material from algae, lichens, fungi or plants, or derivatives thereof, e.g. traditional herbal medicine

Landscapes

  • Health & Medical Sciences (AREA)
  • Natural Medicines & Medicinal Plants (AREA)
  • Life Sciences & Earth Sciences (AREA)
  • Pharmacology & Pharmacy (AREA)
  • Chemical & Material Sciences (AREA)
  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Veterinary Medicine (AREA)
  • Public Health (AREA)
  • General Health & Medical Sciences (AREA)
  • Medicinal Chemistry (AREA)
  • Animal Behavior & Ethology (AREA)
  • Botany (AREA)
  • Dermatology (AREA)
  • Epidemiology (AREA)
  • Microbiology (AREA)
  • Medical Informatics (AREA)
  • Biotechnology (AREA)
  • Alternative & Traditional Medicine (AREA)
  • Toxicology (AREA)
  • Bioinformatics & Cheminformatics (AREA)
  • Mycology (AREA)
  • Chemical Kinetics & Catalysis (AREA)
  • General Chemical & Material Sciences (AREA)
  • Nuclear Medicine, Radiotherapy & Molecular Imaging (AREA)
  • Organic Chemistry (AREA)
  • Medicines Containing Plant Substances (AREA)
  • Medicines Containing Material From Animals Or Micro-Organisms (AREA)
  • Pharmaceuticals Containing Other Organic And Inorganic Compounds (AREA)

Description

"NUOVE FRAZIONI DI ESTRATTI DI LIQUIRIZIA E LORO USI"
DESCRIZIONE
CAMPO TECNICO DELL’INVENZIONE
La presente invenzione riguarda nuove frazioni di estratto di liquirizia in cui sono presenti solo tracce di acido glicirrizico, un metodo per la preparazione di tali frazioni, composizioni che le comprendono, e l’uso delle frazioni e delle composizioni per la protezione della cute o delle mucose.
STATO DELLA TECNICA ANTERIORE
- La liquirizia radice è composta da radici e stoloni essiccati, decorticati e non decorticati, interi o tagliati di Glycyrrhiza glabra L., pianta perenne o suffrutice generalmente con fusti sotterranei orizzontali (stoloni) alta sino a 1-2 m.
La droga è costituita dagli stoloni essiccati raccolti in autunno.
L’utilizzo della liquirizia radice è prevalentemente legato a indicazioni terapeutiche come coadiuvante nel caso di ulcere gastriche e duodenali o gastrite. È inoltre indicata la sua azione nel primo tratto delle vie respiratorie come espettorante in caso di tosse e catarro bronchiale.
Gli estratti idroalcolici liofilizzati di radice di liquirizia contengono normalmente quantità superiori al 7% di glicirrizina (conosciuto anche come acido glicirrizico o glicirrizinico), il cui contenuto varia a seconda delle provenienza, varietà e condizioni di crescita della pianta.
La glicirrizina nella radice di liquirizia è presente come sale di potassio e calcio dell ́acido glicirrizinico. La glicirrizina è parzialmente idrolizzata in vivo da una glucoronidasi, liberando il derivato triterpenico, l ́acido glicirretico che costituisce l ́aglicone, che non è dolce, e due residui di acido diglucuronico, che sono la parte zuccherina. La glicirrizina presenta attività antiulcera, inibitrice delle crescita tumorale (dovuta principalmente all’acido glicirretico e ai suoi derivati) mineralcorticoide (con ritenzione di sodio e perdita di potassio, conducendo all’ipertensione), antitricomonas, antiinfiammatoria, antiallergica, antitossica, antitussiva (attività dovuta a un derivato dell’acido 18-β-glicirretinico) anticonvulsiva e antibatterica.
La glicirrizina ha inoltre effetti collaterali sull ́equilibrio dei sali minerali nell ́organismo e in caso di abuso o consumo eccessivo può provocare ritenzione idrica, aumento della pressione, gonfiore al viso e alle caviglie, mal di testa e astenia (effetto mineralcorticoide).
I vari metodi estrattivi noti sono focalizzati nel migliorare la resa nei principi attivi noti o a rendere tali componenti maggiormente utilizzabili a fini terapeutici.
SOMMARIO DELL'INVENZIONE
La presente invenzione riguarda frazioni selezionate di estratto di liquirizia sostanzialmente impoverite nelle componenti farmacologicamente attive più note rappresentate da acido glicirrizico di cui restano solo tracce, composizioni comprendenti tali frazioni e procedimenti per ottenerle. Le frazioni secondo l’invenzione possono essere utilizzate per la protezione delle mucose o della cute, per coadiuvare tale protezione e/o anche per trattenere sostanze desiderate sulle mucose grazie alle capacità mucoadesive e/o di effetto barriera delle frazioni selezionate anche in assenza, quindi, di acido glicirrizico. Le frazioni dell’invenzione forniscono, quindi, una nuova fonte di materiale di origine vegetale utilizzabile per la protezione delle mucose e della cute e/o anche come eccipiente in grado di trattenere più a lungo sostanze desiderate sulle mucose, in cui gli effetti farmacologici ascrivibili alle componenti note come principi attivi, sono sostanzialmente ridotti o addirittura eliminati.
Tale condizione è particolarmente desiderabile quando si vogliano utilizzare materiali di origine naturale o vegetale per azioni di tipo prevalentemente meccanico (e cioè non per azioni farmacologiche che abbiano, ad esempio effetto diretto sull’attivazione di vie recettoriali, immunitarie o processi metabolici). L’uso di sostanze ad effetto prevalentemente meccanico, come ad esempio sostanze che hanno un effetto barriera o mucoadesivo, è desiderabile, ad esempio, per coadiuvare una terapia farmacologica. Riducendo al minimo la presenza di sostanze con attività farmacologica nel materiale di origine vegetale o naturale come nella presente invenzione, si ottiene materiale con effetto prevalentemente meccanico che si può usare in combinazione a farmaci, riducendo al minimo possibili interazioni non desiderate con i farmaci e sfruttando, al tempo stesso, la caratteristica tipica delle sostanze di origine vegetale di avere, oltre alle componenti farmacologicamente attive comunemente utilizzate, numerosissime componenti in grado di esercitare un effetto protettivo su cute e mucose.
L’utilizzo di frazioni di estratti vegetali o naturali impoverite nel principio farmacologicamente attivo maggiormente noto come l’acido glicirrizico, e arricchite nelle sostanze rimanenti, ha il duplice vantaggio di fornire materiale ad azione protettiva prevalentemente meccanica (muco protezione o dermo protezione) e di permettere un uso concreto e utile di materiali normalmente scartati in procedimenti estrattivi di principi attivi vegetali o naturali.
La presente invenzione riguarda quindi frazioni di estratti di liquirizia impoverite in acido glicirrizico con una concentrazione in acido glicirrizico, espressa come percentuale in peso della frazione liofilizzata, ≤1% o anche ≤0,8% o anche ≤0,4% o anche ≤0,05%; il loro uso come nella protezione della cute o delle mucose e/o come veicolanti con elevata capacità mucoadesiva; composizioni comprendenti tali frazioni; il loro uso nella protezione della cute o delle mucose e/o per il veicolamento di principi attivi desiderati sulle mucose e procedimenti per la preparazione di tali frazioni e di tali composizioni.
L’invenzione riguarda anche un procedimento per la preparazione di frazioni di estratto di liquirizia come definite sopra comprendente il seguente passaggio:
a. si prepara un estratto idroalcolico di radice e/o fittone di liquirizia e si sottopone detto estratto a centrifugazione e/o decantazione ottenendo una frazione A precipitata ed un estratto alcolico chiarificato e si raccoglie detta frazione A precipitata caratterizzata da una concentrazione di acido glicirrizico, espressa come percentuale in peso, ≤1 o anche ≤0,8.
Il procedimento può inoltre comprendere ulteriori passaggi:
b. si ottiene dall’estratto alcolico chiarificato preparato in a. un estratto acquoso concentrato,
c. si decanta e/o centrifuga e si filtra detto estratto acquoso raccogliendo una frazione solubile in acqua:
d. si sottopone la frazione solubile in acqua ottenuta in c. a ultrafiltrazione su membrana e si raccoglie una frazione B, corrispondente al permeato ottenuto da detta ultrafiltrazione, caratterizzata da una concentrazione di acido glicirrizico, espressa come percentuale in peso, ≤0,05% o anche ≤0,03.
Oppure, il procedimento può comprendere ulteriori passaggi:
b. si ottiene dall’estratto alcolico chiarificato preparato in a. un estratto acquoso concentrato,
c. si decanta e/o centrifuga e si filtra detto estratto acquoso raccogliendo una frazione solubile in acqua:
d’. si sottopone la frazione solubile in acqua ottenuta in c. a passaggio su resina adsorbente si raccoglie una frazione C, corrispondente all’eluato ottenuto da detto passaggio su resina, caratterizzata da una concentrazione di acido glicirrizico, espressa come percentuale in peso, ≤0,4%.
L’invenzione riguarda anche la preparazione di dette frazioni A, B e/o C, e la preparazione di miscele di dette frazioni A e/o B e/o C con uno o più estratti e/o principi attivi naturali provenienti da fonti diverse da liquirizia, tali miscele, nonché la preparazione di composizioni farmaceutiche o di alimenti a fini medici speciali contenenti una o più di dette frazioni in combinazione con altre sostanze naturali e/o principi attivi provenienti da fonti diverse da liquirizia e l’uso di tali frazioni da sole o miscelate tra di loro o con altre componenti, per la protezione delle mucose e della cute o come veicolanti in grado di trattenere sostanze desiderate (provenienti da fonti diverse da grindelia) sulle mucose in virtù delle loro efficaci proprietà mucoadesive.
Per quanto riguarda gli alimenti a fini medici speciali potranno essere utilizzate le frazioni ricche in principi attivi ottenute come scarto del procedimento per arricchire alimenti con detti principi attivi.
L’invenzione quindi, riguarda frazioni di estratti di liquirizia e loro usi nella protezione delle mucose o della cute grazie alle loro caratteristiche meccaniche di mucoadesione e/o di effetto barriera o anche come veicolanti con buone proprietà mucoadesive sostanzialmente privi degli effetti ascrivibili ai principi attivi comunemente utilizzati della liquirizia, e cioè l’acido glicirrizico.
I valori percentuali sono riferiti al peso delle frazioni oggetto dell’invenzione dopo trattamento di essiccazione mediante liofilizzazione, quindi per “espressa come percentuale in peso” s’intende “espressa come percentuale in peso della frazione liofilizzata” o “espressa come percentuale in peso dell’estratto liofilizzato”.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLE FIGURE
La figura 1a mostra uno schema a blocchi di una forma di realizzazione del procedimento dell’invenzione comprendente i passaggi a e b
La figura 1b mostra uno schema a blocchi dal passaggio c in poi.
BREVE GLOSSARIO NMWCO=Nominal Molecular weight Cut-off, cutoff di peso molecolare nominale PERMEATO: estratto che è passato attraverso la membrana semipermeabile di ultrafiltrazione
RITENUTO: estratto che non è passato attraverso la membrana di ultrafiltrazione o materiale adsorbito su resina.
ELUATO: materiale non adsorbito su resina a seguito di passaggi adsorbimento sulla stessa.
ULTRAFILTRAZIONE: tecnica di filtrazione su membrana semipermeabile caratterizzata da pori aventi dimensioni da 100000 dalton (0.1 µm) a 500dalton (0.005 µm circa)
PARTI UTILIZZATE DELLA LIQUIRIZIA: radici e/o fittone
Per “NON SUPERIORE”, rispetto alle quantità di principi attivi nell’estratto, nella presente descrizione s’intende ≤.
ACIDO GLICIRRIZICO: nella presente descrizione le concentrazioni indicate di acido glicirrizico sono determinate quantitativamente come percentuale in peso del campione liofilizzato mediante metodo cromatografico HPLC.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL'INVENZIONE
Come indicato sopra, sono fornite nella presente descrizione frazioni di estratto di liquirizia impoverite in acido glicirrizico e o con una concentrazione in acido glicirrizico ≤1% o anche ≤0,8%o anche ≤0,4% o anche ≤0,05% in peso aventi buone capacità mucoadesive e/o di effetto barriera sulle mucose.
Applicando i processi di frazionamento sotto descritti, è stato possibile ottenere frazioni di estratto di liquirizia impoverite in acido glicirrizico e allo stesso tempo arricchite nelle rimanenti sostanze, che hanno mostrato un’efficace azione protettiva sulla cute e sulle mucose come evidente dai saggi di muco adesività effettuati su cellule e/o dai test barriera riportati nella parte sperimentale sotto.
Rispetto agli estratti fluidi, agli estratti molli, agli estratti liofilizzati o secchi di liquirizia comunemente utilizzati, che comprendono una quantità di acido glicirrizico pari a circa il 7% in peso, le frazioni della presente invenzione comprendono quantità di acido glicirrizico ≤1% o anche ≤0,8%o anche ≤0,4% o anche ≤0,05% in peso.
Le frazioni secondo la presente descrizione presentano sorprendenti attività mucoadesive e/o di effetto barriera.
È evidente che tali valori acido glicirrizico corrispondono, in pratica, a tracce di acido glicirrizico. Tali valori non possono essere considerati responsabili delle proprietà muco adesive e di barriera presentate dalle frazioni dell’invenzione e non possono indurre le attività farmacologiche per cui la liquirizia o estratti di liquirizia sono comunemente utilizzati.
Le frazioni selezionate secondo la presente descrizione, sostanzialmente impoverite in principi attivi come, acido glicirrizico, conservano comunque buone proprietà mucoadesive e/o di effetto barriera come si può vedere nella tabella 1 sotto riportata.
La tabella sotto mostra le proprietà mucoadesive(mediante metodo di adesione a mucina) e di effetto barriera delle frazioni rispetto ad un estratto liofilizzato totale di liquirizia utilizzato come controllo
Tabella 1
Test effetto Test adesione Concentrazione barriera
CAMPIONE ANALIZZATO EFFETTO BARRIERA a mucina su di acido
NETTO: % inibizione di piano glicirrizico
IL-6 del TB -% espressa come % inibizione di IL-6 del CI inclinato -% in peso LIQUIRIZIA ESTRATTO
LIOFILIZZATO 20 14 7,5
DI RIFERIMENTO,
LIQUIRIZIA, FRAZIONE A,
LIOFILIZZATO
<38 22 0,77>LIQUIRIZIA, FRAZIONE C,
FRAZIONE ELUITA DA 54 >80 0,03
RESINA, LIOFILIZZATO
LIQUIRIZIA FRAZIONE B,
PERMEATO GH<2500 DA, 45 41 0,34
LIOFILIZZATO
L’impoverimento nei principi attivi maggiormente noti di liquirizia, rappresentati dall’acido glicirrizico, è direttamente misurabile mediante la misura della percentuale in peso di acido glicirrizico in HPLC.
La misura dell’acido glicirrizico come riportata nella presente descrizione è ottenibile con procedimenti standard mediante metodo cromatografico HPLC.
Tale metodo di analisi prevede un’estrazione del campione in esame con soluzione acquosa ammoniacale contenente il 25% di ammoniaca mediante ultrasuoni alla temperatura di 35°C ±3°C; l’analisi HPLC mediante colonna in fase inversa C18 e rivelatore UV alla lunghezza d’onda di 254 nm.
L’effetto barriera è valutato secondo il procedimento descritto sotto e le proprietà mucoadesive sono valutate mediante un test di adesione a cellule anch’esso descritto sotto. E’ evidente che tali proprietà possono essere valutate anche con ulteriori tecniche note all’esperto del settore.
In particolare, la frazione A dell’invenzione presenta una concentrazione di acido glicirrizico ≤0,8% in peso fortemente ridotta rispetto all’estratto di partenza, risultante in un impoverimento in acido glicirrizico superiore al 89% rispetto all’estratto di partenza. Questa frazione ha una composizione in macromolecole idrosolubili con peso molecolare <25000 Da pari a ca. il 17,5%, un effetto barriera netto calcolato con il procedimento sotto descritto pari a ca. 38% di inibizione di IL-6, e una mucoadesione espressa come percentuale di adesione su piano inclinato calcolata con il procedimento sotto descritto pari al 22% ca. La frazione A è quindi impoverita del 88% circa nel principio attivo acido glicirrizico rispetto all’estratto di liquirizia di riferimento, rappresentato dal liofilizzato dell’estratto in alcol30% e presenta un effetto barriera maggiore rispetto all’estratto di riferimento.
la frazione B dell’invenzione presenta una concentrazione di acido glicirrizico ≤0,05% in peso fortemente ridotta rispetto all’estratto di partenza, risultante in un impoverimento in acido glicirrizico superiore al 99% rispetto all’estratto di partenza. Questa frazione ha una composizione in macromolecole solubili con peso molecolare <25000 Da pari a ca. il 14,8%, un effetto barriera netto calcolato con il procedimento sotto descritto pari a ca.45% di inibizione di IL-6, e una mucoadesione espressa come percentuale di adesione su piano inclinato con il procedimento sotto descritto pari al 41% ca. La frazione B è quindi impoverita del 99% circa nel principio attivo acido glicirrizico rispetto all’estratto di liquirizia di riferimento, rappresentato dal liofilizzato dell’estratto in alcol 30% e presenta un effetto barriera pari a 2,5 volte quello dell’estratto di riferimento e anche una capacità di mucoadesione anch’essa pari a 2,5 volte quella dell’estratto di riferimento.
la frazione C dell’invenzione presenta una concentrazione di acido glicirrizico ≤0,4% in peso fortemente ridotta rispetto all’estratto di partenza, risultante in un impoverimento in acido glicirrizico superiore al 94% rispetto all’estratto di partenza. Questa frazione ha una composizione in macromolecole solubili con peso molecolare <25000 Da pari a ca. il 19,8%, un effetto barriera netto calcolato con il procedimento sotto descritto pari a ca.54% di inibizione di IL-6, e una mucoadesione espressa come percentuale di adesione su piano inclinato calcolata con il procedimento sotto descritto superiore all’80% ca. La frazione C è quindi impoverita del 94% circa nel principio attivo acido glicirrizico rispetto all’estratto di liquirizia di riferimento, rappresentato dal liofilizzato dell’estratto in alcol 30% e presenta un effetto barriera pari a quasi tre volte quello dell’estratto di riferimento e una capacità di mucoadesione almeno quattro volte quella dell’estratto di riferimento.
Secondo le caratteristiche sopra descritte delle frazioni A, B e C, le frazioni dell’invenzione saranno impoverite acido glicirrizico di almeno l’89% fino a oltre il 99% in peso, ad esempio almeno l’89, 90, 91, 92, 93, 94, 95, 96, 97, 99, 99%e presentano un effetto barriera pari ad almeno il doppio rispetto all’estratto di liquirizia di riferimento, rappresentato dal liofilizzato dell’estratto in alcol 30% che non ha subito frazionamenti.
Gli inventori della presente invenzione hanno selezionato le frazioni suddette rispetto ad altre frazioni ottenibili con il procedimento come descritto nel presente documento poiché erano le uniche che presentassero riduzioni sufficienti in acido glicirrizico e che migliorassero (nonostante a volte avessero composizioni simili) nelle capacità mucoadesive e/o di effetto barriera rispetto ad un estratto di riferimento rappresentato dal liofilizzato dell’estratto di liquirizia in alcol 30% .
Molte delle frazioni ottenute, infatti, oltre a presentare un arricchimento nei principi attivi di liquirizia, (marcato effetto farmacologico), in alcuni casi non presentavano alcun effetto barriera o mucoadesivo.
Appare quindi evidente come sia difficile prevedere quali frazioni di un estratto vegetale siano in grado di presentare un effetto barriera e/o di mucoadesione.
Le frazioni dell’invenzione, rappresentate dalle frazioni A, B e/o C o da loro miscele sono quindi utilizzabili per le loro proprietà di muco adesione e/o di effetto barriera in tutti quei casi in cui è necessaria o auspicabile la protezione di cute o mucose. Questo può accadere o in quei casi in cui deve essere somministrato un farmaco che aggredisce le mucose o la cute e quindi le frazioni hanno lo scopo di prevenire o comunque limitare l’azione dannosa del farmaco. Può accadere anche in quei casi in cui è preferibile o auspicabile la protezione di una cute o di una mucosa parzialmente compromessa in modo da permetterne una migliore e più rapida guarigione, difendendola da ulteriori aggressioni oppure in quei casi in cui un individuo presenti un disturbo cronico in cui cute o mucose subiscono delle irritazioni o delle alterazioni per cui un effetto barriera può prevenire o limitare i danni sulla cute o sulla mucosa oppure ancora in quei casi in cui si desideri veicolare particolari sostanze in modo preferenziale e a durata prolungata sulle mucose.
Come “protezione delle mucose” s’intende una protezione meccanica, conferita dalle capacità mucoadesive o di barriera delle frazioni dell’invenzione o di loro miscele, che potrà essere associata ad una protezione farmacologica legata a principi attivi miscelati con le frazioni dell’invenzione. Così come un bendaggio protegge fisicamente una ferita e previene ulteriori aggravamenti della stessa, facilitandone quindi la guarigione, l’effetto barriera delle frazioni dell’invenzione protegge la cute e le mucose dall’aggressione di principi che possono provocare patologie e irritazioni e che possono rallentare la guarigione di cute o mucose compromesse. Nella presente descrizione tali mucose possono essere la mucosa orale, la mucosa gastrica, la mucosa intestinale, la mucosa nasale, la mucosa vaginale, la mucosa uterina, la mucosa rettale.
Le frazioni A, B e C potranno essere utilizzate da sole o miscelate tra loro e potranno essere opzionalmente ulteriormente miscelate (da sole o in combinazione) con estratti di altre piante e/o principi attivi naturali di altra origine (e cioè non estratti da liquirizia), come principi attivi di altre piante o di altri prodotti naturali al fine di potenziare l’attività meccanica come sopra definita delle miscele risultanti.
Secondo l’invenzione, le frazioni potranno essere ottenute mediante il procedimento descritto di seguito.
Procedimento per la preparazione di frazioni di estratto di liquirizia impoverite in acido glicirrizico comprendente il seguente passaggio:
a. si prepara un estratto idroalcolico di radice e/o fittone di liquirizia e si sottopone detto estratto a centrifugazione e/o decantazione ottenendo una frazione A precipitata ed un estratto alcolico chiarificato e si raccoglie detta frazione A precipitata. Questa frazione è caratterizzata da una concentrazione di acido glicirrizico, espressa come percentuale in peso della frazione liofilizzata, ≤0,8%.
Il procedimento può comprendere ulteriori passaggi:
b. si ottiene dall’estratto alcolico chiarificato preparato in a. un estratto acquoso concentrato,
c. si decanta e/o centrifuga e si filtra detto estratto acquoso raccogliendo una frazione solubile in acqua;
d. si sottopone la frazione solubile in acqua ottenuta in c. a ultrafiltrazione su membrana e si raccoglie una frazione B, corrispondente al permeato ottenuto da detta ultrafiltrazione, caratterizzata da una concentrazione di acido glicirrizico, espressa come percentuale in peso della frazione liofilizzata, ≤0,05%.
Oppure, il procedimento può comprendere ulteriori passaggi:
b. si ottiene dall’estratto alcolico chiarificato preparato in a. un estratto acquoso concentrato,
c. si decanta e/o centrifuga e si filtra detto estratto acquoso raccogliendo una frazione solubile in acqua:
d’. si sottopone la frazione solubile in acqua ottenuta in c. a passaggio su resina adsorbente si raccoglie una frazione C, corrispondente all’eluato ottenuto da detto passaggio su resina, caratterizzata da una concentrazione di acido glicirrizico, espressa come percentuale in peso della frazione liofilizzata, ≤0,4%.
La frazione A ottenibile mediante il passaggio a. sopra descritto presenta caratteristiche piuttosto interessanti riportate nella tabella 1 sopra ovvero: concentrazione di acido glicirrizico≤ 0,8%, effetto barriera misurato con il test come sotto riportato
EB = % di riduzione rilascio citochina IL-6 = 100 - [ (pg/µL citochina rilasciate dal campione / pg/µL citochina rilasciate dal C ) x 100]
pari a 38% di inibizione di IL-6 circa, percentuale di mucoadesione mediante test di adesione sotto riportato pari a 19% circa.
La frazione B ottenibile mediante il passaggio d. sopra descritto presenta caratteristiche molto interessanti riportate nella tabella 1sopra ovvero: concentrazione di acido glicirrizico ≤ 0,05%, effetto barriera misurato con il test come sotto riportato
EB = % di riduzione rilascio citochina IL-6 = 100 - [ (pg/µL citochina rilasciate dal campione / pg/µL citochina rilasciate dal C ) x 100]
pari a 45% di inibizione di IL-6 circa, percentuale di mucoadesione mediante test di adesione sotto riportato pari a 39% circa.
La frazione C ottenibile mediante il passaggio d’. sopra descritto presenta caratteristiche molto interessanti riportate nella tabella 1 sopra ovvero: concentrazione di acido glicirrizico ≤ 0,4%, effetto barriera misurato con il test come sotto riportato
EB = % di riduzione rilascio citochina IL-6 = 100 - [ (pg/µL citochina rilasciate dal campione / pg/µL citochina rilasciate dal C ) x 100]
pari a 54% di inibizione di IL-6 circa.
Il procedimento secondo l’invenzione potrà quindi essere utilizzato per produrre una o più delle frazioni di interesse qui descritte A, B o C.
Il procedimento qui descritto potrà essere realizzato partendo da radici e/o fittoni di liquirizia sia fresca che essiccata o in alternativa da estratti fluidi (come ad esempio estratti idroalcolici) o secchi di liquirizia.
Gli estratti secchi potranno essere risospesi/risolubilizzati per mezzo di soluzioni idroalcoliche ad esempio usando un rapporto solido/solvente 1:5, o 1:7 o 1:8 o 1:10 mettendo sotto agitazione la massa per un tempo variabile tra 4 e 8 ore Passaggio a. del procedimento:
a. si prepara un estratto idroalcolico di radici di liquirizia e si sottopone detto estratto a centrifugazione e/o decantazione ottenendo un estratto alcolico chiarificato; Secondo l’invenzione, il procedimento sopra descritto è realizzabile effettuando al punto a. almeno due, almeno tre, o almeno quattro passaggi a concentrazioni decrescenti di etanolo, in cui la concentrazione decrescente di etanolo passa da etanolo a circa il 96% ad etanolo a circa 0%.
Ad esempio, il punto a. del procedimento può essere realizzato effettuando un passaggio con etanolo a circa il96%, e un passaggio in etanolo a circa il 5%.
Oppure, il punto a. del procedimento potrà essere realizzato effettuando un passaggio con etanolo a circa il 96%, un passaggio in etanolo a circa il 50%e un passaggio in etanolo a circa il 20%.
Oppure, il punto a. del procedimento potrà essere realizzato effettuando un passaggio con etanolo a circa il 96%, un passaggio con etanolo a circa il 50% e/o un passaggio in etanolo a circa il 20% e un passaggio con etanolo a circa il 5%.
Gli estratti ottenuti come sopra descritto sono riuniti a formare un estratto idroalcolico. Questi possono essere riuniti ad esempio in rapporti reciproci uguali, come 50:50 nel caso di due passaggi in etanolo, o come 33,3:33,3:33,3 nel caso di tre passaggi in etanolo o 25:25:25:25 nel caso di quattro passaggi in etanolo. È evidente che gli estratti ottenuti effettuando i vari passaggi in etanolo sopra descritti potranno essere riuniti secondo rapporti diversi secondo le conoscenze generali del tecnico del settore.
La frazione A dell’invenzione, ottenibile come sopra descritto, potrà essere liofilizzata ed utilizzata secondo l’invenzione.
Come già indicato sopra, l’estratto alcolico chiarificato (o estratto idroalcolico) ottenuto al punto a. potrà essere utilizzato in passaggi successivi b. c. e d. oppure b. c. e d’.
Inizialmente, l’estratto idroalcolico ottenuto in a. sarà quindi utilizzato per preparare un estratto acquoso concentrato al punto b.
Tale estratto acquoso concentrato si potrà preparare concentrando l’estratto idroalcolico ottenuto in a. mediante evaporazione dell’alcol, successivamente, si decanta e/o centrifuga e/o filtra e si raccoglie la fase acquosa concentrata risultante. Ad esempio, nel caso di decantazione e/o centrifuga, si raccoglie il sovranatante acquoso mentre nel caso della filtrazione si raccoglie il filtrato. Alternativamente, l’evaporazione dell’alcol potrà essere eseguita dopo la fase di centrifuga e/o decantazione e/o filtrazione.
La decantazione potrà essere effettuata ad esempio da 1 a 72ore, e potrà essere seguita o sostituita da una o più centrifugazioni a circa 3000-4000 (es. circa 3500) giri al minuto per un periodo compreso tra 1 e 10 minuti, ad esempio circa 5 minuti. Per la filtrazione potranno essere utilizzati filtri idonei, noti al tecnico del settore, come ad esempio filtri a pannello con un cutoff da circa25 micron. In alcuni casi potranno essere effettuate ulteriori filtrazioni consecutive dell’estratto su filtri a cut off via via decrescenti, a partire da 200 micron fino ad arrivare a 0.1 micron.
Il sovranatante o il filtrato ottenuto dopo questo o questi passaggi è quindi prelevato, e sottoposto, in caso non si sia già proceduto prima, ad evaporazione dell’alcol mediante tecniche standard, come ad esempio mediante utilizzo di impianto di distillazione a strato sottile (thin film), o impianto di concentrazione a batch secondo protocolli standard comunemente utilizzati dal tecnico del settore.
Il risultato di questa evaporazione è un estratto acquoso concentrato che viene a sua volta, nel punto c. del procedimento, sottoposto a decantazione e/o filtrazione.
Come già detto, questa evaporazione potrà essere effettuata anche prima del passaggio di decantazione e/o centrifugazione e/o filtrazione.
L’estratto acquoso concentrato (che potrà essere indicato nel testo o nei disegni anche come soluzione acquosa concentrata) può essere sottoposto a decantazione per un periodo compreso tra 1 e 72 ore, e il sovranatante è quindi recuperato ottenendo così una soluzione chiarificata o limpida.
La decantazione potrà essere seguita o sostituita da una o più centrifugazioni a circa 3000-4000 (es. circa 3500) giri al minuto per un periodo compreso tra 1 e 10 minuti, ad esempio circa 5 minuti.
Alternativamente, l’estratto acquoso concentrato è filtrato ottenendo così una soluzione chiarificata. In alcuni casi potranno essere effettuate ulteriori filtrazioni consecutive dell’estratto su filtri a cut off via via decrescenti, a partire da 200 micron fino ad arrivare a 0.1 micron La filtrazione potrà essere effettuata, ad esempio, su filtro a pannello con un cutoff di 25 micron.
In un’ulteriore forma di realizzazione l’estratto acquoso concentrato potrà essere decantato come descritto sopra ed il sovranatante ottenuto potrà essere poi filtrato come descritto sopra.
Il sovranatante o il filtrato ottenuti come descritto sopra sono recuperati e sottoposti ad un ulteriore passaggio di impoverimento in acido glicirrizico mediante ultrafiltrazione o passaggio su resina adsorbente.
Il metodo dell’invenzione può quindi comprendere un ulteriore passaggio descritto sotto come d o d’di impoverimento delle sostanze indesiderate dal sovranatante o dal filtrato ottenuto al punto c. sopra descritto prima della raccolta dell’estratto desiderato, in cui detto sovranatante o filtrato è sottoposto ad uno o più ulteriori passaggi di impoverimento in acido glicirrizico,.
Tale ulteriore passaggio permetterà di ottenere ulteriori frazioni di estratto di liquirizia comprendenti acido glicirrizico ad una concentrazione espressa come percentuale in peso ≤0,05% nel caso in cui si effettui il passaggio d. o comprendenti acido glicirrizico ad una concentrazione espressa come percentuale in peso ≤0,4% nel caso in cui si effettui il passaggio d’.
Questo passaggio, potrà essere realizzato mediante ultrafiltrazione del sovranatante o filtrato ottenuto in c. (passaggio d.) o mediante passaggio su resina adsorbente del sovranatante o filtrato ottenuto in c. o anche del ritenuto ottenuto dopo ultrafiltrazione (passaggio d’.).
Nel primo caso il sovranatante o filtrato ottenuto in c. è sottoposto ad uno o più passaggi di ultrafiltrazione e il permeato (frazione B) è recuperato, in cui detto permeato comprende acido glicirrizico ad una concentrazione percentuale in peso ≤0,05%,.
In questo ulteriore passaggio, l’estratto acquoso (risultato della filtrazione o sovranatante della decantazione in c.) è sottoposto ad uno o più passaggi di ultrafiltrazione su membrane con un cutoff di peso molecolare (NMCWO) da 500 a 50000 dalton ad esempio da 10.000 dalton, 5.000 dalton, 2500 dalton, 1000 dalton. L’estratto permeato così ottenuto è sostanzialmente privo di acido glicirrizico e può essere utilizzato tal quale o sottoposto a processo di liofilizzazione per fornire un estratto liofilizzato utilizzabile per formulazioni aventi impiego terapeutico per uso interno e/o esterno.
Secondo l’invenzione, quindi, detto uno o più passaggio di ultrafiltrazione potrà essere effettuato su membrana avente un cutoff di circa 500-50,000 dalton, ad esempio circa 10,000 dalton, 5.000 dalton, 2500 dalton, 1000 dalton.
La presente invenzione riguarda quindi un procedimento per la preparazione di frazioni di estratto di liquirizia impoverite in acido glicirrizico comprendente i seguenti passaggi:
a. si prepara un estratto idroalcolico da radice e/o fittone di liquirizia e si sottopone detto estratto a centrifugazione e/o decantazione ottenendo una frazione precipitata A ed un estratto alcolico chiarificato e si raccoglie detta frazione precipitata,
b. si ottiene dall’estratto alcolico chiarificato preparato in a. un estratto acquoso concentrato,
c. si decanta e/o filtra detto estratto acquoso raccogliendo una frazione solubile in acqua (sovranatante o filtrato),
d. si sottopone la frazione solubile in acqua ottenuta in c. (sovranatante o filtrato ottenuto in c) ad uno o più passaggi di ultrafiltrazione e il permeato (frazione B) è recuperato; in cui detto permeato comprende acido glicirrizico ad una concentrazione espressa come percentuale in peso ≤0,05%.
Secondo un’ulteriore forma di realizzazione alternativa il metodo dell’invenzione potrà comprendere, in alternativa o in aggiunta al passaggio d. sopra descritto, un passaggio qui definito come passaggio d’. in cui il filtrato o il sovranatante ottenuto in c. o il permeato ottenuto dopo l’ultrafiltrazione sopra descritta, è sottoposto ad uno o più passaggi su resina adsorbente ad alta porosità e l’eluato è raccolto, in cui detto eluato (frazione C) così ottenuto comprende acido glicirrizico ad una concentrazione espressa come percentuale in peso ≤0,4%.
In particolare, la resina sarà una resina in grado di adsorbire sostanze aromatiche e/o apolari, come ad esempio una resina adsorbente idrofobica ad alta porosità. Questo tipo di resina è costituito da microsfere di diametro 0,2 mm - 0,8 mm, con coefficiente di uniformità pari a massimo 1.5 ottenute mediante polimerizzazione di Stirene e DVB senza gruppi attivi, caratterizzate da una struttura fisica altamente porosa aventi il parametro relativo al volume del poro pari a circa 1.3 ml/g che permette l’adsorbimento e l’eluizione selettiva di sostanze organiche preferenzialmente di natura aromatica. Un esempio non vincolante di resina utile per l’esecuzione del processo ad esempio è costituita da amberite XAD-2, serdolit PAD-II, ADS TQ 318 o resine simili ad essa.
La presente invenzione riguarda quindi anche un procedimento per la preparazione di frazioni di estratto di liquirizia impoverite in acido glicirrizico comprendente i seguenti passaggi:
a. si prepara un estratto idroalcolico da radice e/o fittone di liquirizia e si sottopone detto estratto a centrifugazione e/o decantazione ottenendo una frazione precipitata A ed un estratto alcolico chiarificato e si raccoglie detta frazione precipitata,
b. si ottiene dall’estratto alcolico chiarificato preparato in a. un estratto acquoso concentrato
c. si decanta e/o filtra detto estratto acquoso raccogliendo una frazione solubile in acqua (il sovranatante o il filtrato);
d’. si sottopone detta frazione solubile in acqua ottenuta in c. (il filtrato o il sovranatante ottenuto in c.) o il permeato ottenuto dalla ultrafiltrazione in d. ad uno o più passaggi su una resina adsorbente idrofobica e l’eluato (frazione C) è raccolto
in cui detto eluato così ottenuto comprende acido glicirrizico ad una concentrazione espressa come percentuale in peso ≤0,4%.
Secondo la presente invenzione il passaggio in d’ può essere fatto su colonna con resine come descritte sopra in grado di adsorbire sostanze aromatiche o altamente apolari lasciando eluire le sostanze non aromatiche polari. Il materiale adsorbito sulla resina se desiderato, potrà essere desorbito con un solvente idoneo, come ad esempio etanolo o solventi alcolici, per altri usi.
Resine da cromatografia idonee possono essere, ad esempio resine di adsorbimento ad alta porosità di stirene divinilbenzene copolimero come, ad esempio, amberite XAD-2, serdolit PAD-II o simili. Il passaggio su resine aventi caratteristiche adsorbenti del tipo sopra descritto, permette quindi di ottenere una frazione impoverita di acido glicirrizico (≤0.4%).
Il passaggio su resina potrà essere fatto in alternativa o in aggiunta al passaggio di ultrafiltrazione sopra descritto, ciascuno di detti passaggi potrà essere ripetuto più di una volta e l’estratto ottenuto potrà poi essere concentrato se desiderato.
L’estratto ottenuto con i metodi sopra indicati conterrà solo tracce anche delle altre sostanze a struttura fenolica presenti nel prodotto iniziale oltre all’acido glicirrizico.
Questo ulteriore passaggio d e/o d’ quindi, permette un’ulteriore eliminazione di acido glicirrizico.
Il procedimento secondo la presente invenzione, permette quindi di ottenere frazioni di estratto di liquirizia come descritte sopra impoverite in acido glicirrizico, e sorprendentemente ricche in sostanze ad azione protettiva.
Inoltre, il procedimento sopra descritto può eliminare anche le resine per via dei reagenti e dei passaggi utilizzati come evidente al tecnico del settore.
Pertanto nel caso delle frazioni B e C, le frazioni dell’invenzione saranno anche sostanzialmente prive di resine che si troveranno nelle frazioni scartate.
La presente invenzione riguarda anche una composizione comprendente una o più frazioni di estratto di liquirizia utilizzabile nella protezione della cute o delle mucose in cui detta frazione comprende una concentrazione di acido glicirrizico non superiore a quella di dette frazioni, in particolare, detta composizione comprende, come acido glicirrizico, unicamente i l’acido glicirrizico presente in dette frazioni.
Tale protezione, ovviamente con riferimento sia alle frazioni sole o miscelate tra loro (A, B, C, AB, AC, BC) che alla composizione, potrà essere una protezione preventiva o una protezione di cute o mucose parzialmente compromesse come già descritto sopra.
Ad esempio, la composizione o l’estratto possono, in virtù del loro effetto barriera, facilitare la riparazione del tessuto cutaneo o mucosale leso con conseguente ripristino di una cute o di una mucosa sana ed elastica.
Le lesioni cutanee secondo la presente invenzione possono essere, nel caso in cui non si associno principi attivi cicatrizzanti e/o antimicrobici alle frazioni dell’invenzione, lesioni che possono interessare anche il tessuto sottostante la cute e in cui non sono presenti ferite aperte.
Per lesioni cutanee che non implicano la presenza di ferite aperte, secondo la presente descrizione, sono intese quelle lesioni in cui lo strato superficiale della cute, e gli strati sottostanti, pur non essendo feriti, sono particolarmente fragili, irritati e danneggiati.
Esempi non limitanti di questo tipo di lesioni sono rappresentati da ustioni di primo grado, lesioni da decubito di primo grado, lesioni da pressione, arrossamenti, ferite o ustioni neo cicatrizzate, irritazioni, eritemi.
In associazione a principi attivi atti alla cura di lesioni cutanee con ferite aperte, le frazioni dell’invenzione potranno essere come coadiuvanti di tale cura grazie al loro effetto barriera.
Le composizioni o le frazioni (o loro miscele) dell’invenzione potranno quindi essere utilizzate per la cura o la prevenzione di lesioni cutanee che non implicano la presenza di ferite aperte o nella prevenzione o rallentamento di aggravamenti delle stesse o, in associazione ad idonei principi attivi non estratti da liquirizia, nella cura di lesioni cutanee con ferite aperte.
Le composizioni secondo l’invenzione potranno vantaggiosamente comprendere ulteriori componenti, ad esempio di origine vegetale, aventi, ad esempio, proprietà emollienti, digestive, pro cinetiche, colagoghe, carminative, prebiotiche, rilassanti, eccipienti, conservanti, umidificanti oltre che principi attivi di origine naturale non estratti (derivati) da liquirizia.
Quando la composizione o una o più delle frazioni dell’invenzione sono utilizzate per la protezione della cute, l’applicazione delle stesse sarà per via topica. Le forme di realizzazione delle composizioni per uso topico sono riportate di seguito nella descrizione.
La composizione secondo l’invenzione potrà essere realizzata ad esempio come emulsione olio in acqua, emulsione acqua in olio, olio in gel o gel in olio, emulsioni multiple, spray, e formulazioni anidre (pomata, gel, pasta, crema, unguento) e comprenderà uno o più eccipienti idonei alla realizzazione della forma finale desiderata.
Tali eccipienti potranno essere, ad esempio, emulsionanti (cetearil alcol, cetearil glucoside, olio di ricino idrogenato), additivi reologici, antiossidanti (come ad esempio vitamine, tocoferoli o altri antiossidanti noti nel settore).
L’agente emulsionante potrà essere un tensioattivo, che abbassando la tensione interfacciale diminuisce l'energia libera del sistema; in alternativa, si possono utilizzare anche sostanze non tensioattive, quali la gomma arabica, la gelatina, colloidi idrofili o polveri finemente suddivise (ad es., talco). In una forma di realizzazione gli eccipienti potranno essere presenti ad una concentrazione complessiva in peso compresa tra il 3 e l’8%, tale concentrazione essendo ovviamente indicativa, tenendo conto che comunque il tecnico del settore saprà adattare la concentrazione degli eccipienti necessari secondo la forma di realizzazione che intende preparare senza aggiunta di attività inventiva.
Inoltre la composizione potrà comprendere agenti profumanti e/o coloranti che ne rendano gradevole l’odore, come ad esempio uno o più oli essenziali come ad esempio olio essenziale di lavanda, olio essenziale di melaleuca, limone, menta, arancio, e/o agenti coloranti che permettano, ad esempio, di riconoscere facilmente le zone di applicazione della composizione, la colorazione essendo ad esempio temporanea in modo tale da non interferire con altre, successive, applicazioni della composizione.
In una forma di realizzazione detti agenti coloranti e/o profumanti sono compresi ad una concentrazione complessiva in peso tra lo 0,001 e il 3%.
Per “concentrazione complessiva in peso” s’intende la concentrazione in peso nella composizione della somma dei vari eccipienti o la concentrazione in peso nella composizione della somma dei vari agenti profumanti e/o coloranti presenti nella composizione.
Per quanto concerne l’uso della composizione nella protezione della cute, l’invenzione riguarda anche dispositivi medici ad come ad esempio cerotti medicati, garze medicate, bende medicate, salviette medicate, tamponi assorbenti medicati, pannolini medicati e cioè cerotti, garze, bende, salviette, tamponi o pannolini che comprendono la o siano coperti almeno in parte dalla o siano imbevuti almeno in parte della composizione dell’invenzione descritta nella forma più appropriata.
Le garze potranno essere realizzate come garze grasse, così le bende ed i cerotti utilizzando la composizione realizzata in forma di unguento, pasta o crema ad esempio. Le salviette potranno essere imbevute della composizione in forma di emulsione di olio con acqua o gel, e i pannolini o i tamponi assorbenti potranno essere realizzati inserendo la composizione negli appositi strati noti nel settore per l’inserimento di composizioni protettive o anti irritanti.
Tali prodotti come ad esempio pannolini per infanti, tamponi assorbenti o comunemente “assorbenti” per donne e pannolini per incontinenza dell’adulto, sono comunemente utilizzati ad esempio nel settore relativo all’infanzia, nel settore femminile e nel settore geriatrico e il tecnico del settore saprà dove inserire la composizione qui descritta e quale sua forma di realizzazione sia quella più idonea senza bisogno di particolari insegnamenti e basandosi unicamente su tecniche convenzionali nel settore.
Tali dispositivi saranno applicabili sulla parte da trattare e/o da proteggere a scopo preventivo.
Come già indicato sopra, la composizione dell’invenzione può essere composizione per uso topico che potrà essere realizzata in forma di emulsione olio in acqua, emulsione acqua in olio, emulsioni multiple, spray, e formulazioni anidre (pomata, unguento, gel, pasta, crema, spray,) secondo tecniche comunemente utilizzate nel settore. La formulazione qui indicata come “spray” potrà essere una formulazione anidra o anche una formulazione in emulsione, la forma con erogatore nebulizzante permettendo anche auto applicazioni in zone più difficili da raggiungere (come ad esempio la schiena), utile in tutti quei casi in cui la formulazione è utilizzata, ad esempio, per alleviare arrossamenti solari, eritemi, o irritazioni cutanee di vario genere.
Secondo un’altra forma di realizzazione, una o più delle frazioni dell’invenzione o la composizione dell’invenzione potranno essere utilizzati, grazie al loro effetto muco adesivo e barriera, per la protezione delle mucose.
Anche in questo caso tale protezione potrà essere una protezione preventiva, ad esempio in tutti quei casi in cui si prevede la somministrazione di farmaci che hanno l’effetto collaterale di aggredire le mucose, oppure in quei pazienti che presentano condizioni di irritazione ricorrente delle stesse. In altri casi la protezione potrà essere invece una protezione a fini curativi oppure al fine di evitare il peggioramento di mucose irritate o parzialmente compromesse.
In questi casi la somministrazione di una o più delle frazioni A, B, C o della composizione potrà essere topica per tutte quelle mucose su cui è possibile una somministrazione topica (ad esempio mucosa buccale, rettale, vaginale, nasale) o orale nei casi in cui si tratti ad esempio di mucose intestinali o gastriche.
Le composizioni per la protezione delle mucose potranno quindi essere realizzate in forma di capsula, compressa, pasticca, granulato, polvere, sciroppo, elisir, gelatina dura, gelatina morbida, sospensione, emulsione, soluzione, supposta, crema, gel, spray, unguento, pomata, pasta, emulsione olio in acqua, emulsione acqua in olio, emulsione olio in gel, emulsione gel in olio.
Nel caso di formulazioni ad uso topico potranno essere seguite le indicazioni relative alle composizioni per la protezione della cute sopra oppure potranno essere realizzati sciroppi, risciacqui, spray, ad esempio, per la protezione delle mucose della bocca, della gola, del naso.
Per l’applicazione sulla mucosa rettale potranno essere utilizzate supposte o clisteri o microclismi, con gli eccipienti noti al tecnico del settore per la realizzazione di tali composizioni.
Come già detto, la composizione dell’invenzione potrà essere in forma di capsula, compressa, pasticca, gelatina dura, gelatina morbida, granulato, polvere, sciroppo, elisir, sospensione, emulsione. Per la somministrazione orale la composizione potrà essere realizzata in forma di dosaggio unitario giornaliero o di frazioni di dosaggio unitario giornaliero (ad esempio 2, 3, 4, 5, 6, o più capsule, compresse, pasticche, monodosi di granulato o polvere, o gelatine potranno essere assunti nell’arco della giornata, secondo il giudizio del medico curante), e possono contenere eccipienti convenzionali inclusi, per esempio, agenti leganti, come gomma arabica, gelatina, sorbitolo, gomma adragante, e/o polivinilpirrolidone; riempitivi come lattosio, zucchero, amido di mais, amido di riso, fosfato di calcio, sorbitolo e/o glicina; lubrificanti di pastigliatura, come stearato di magnesio, talco, polietilenglicole e/o silice; disintegranti, per esempio amido di patata; e agenti umidificanti come sodio laurilsolfato. Le compresse possono essere rivestite secondo metodi ben noti nella normale pratica farmaceutica.
La composizione potrà essere anche realizzata in forma liquida o semi liquida, sospensione, emulsione, soluzione per somministrazione orale e potrà opzionalmente contenere agenti naturali aromatizzanti che conferiscano alla stessa un gusto gradevole al palato.
La composizione in forma di polvere o granulato potrà essere pre-dosata in appositi contenitori e pronta all’uso o per ingestione in quanto tale o da risospendere in un opportuno liquido come acqua o tè o altro. Anche in questo caso la composizione potrà contenere agenti naturali aromatizzanti che conferiscano alla stessa un gusto gradevole al palato.
È evidente che tutti gli eccipienti sopra indicati potranno essere utilizzati in grado farmaceuticamente accettabile.
In una forma di realizzazione la composizione come qui descritta, in qualsiasi delle forme di realizzazione sopra indicate, potrà essere in forma di composizione farmaceutica, ovvero comprendere ingredienti di grado farmaceutico oppure potrà essere o essere inserita in, in un alimento a fini speciali o in un dispositivo medico.
La composizione secondo la presente descrizione potrà essere realizzata in forma di composizione farmaceutica oppure di dispositivo medico secondo una qualsiasi delle classi descritte nella Direttiva CEE 93/42 sui dispositivi medici (che comprende anche sostanze e non solo “dispositivi” nel senso meccanico del termine), o in forma di alimento a fini medici speciali, integratore alimentare o in qualsiasi forma secondo le disposizioni regolatorie del paese in cui tale composizione sarà prodotta.
Il dispositivo medico o l’alimento a fini medici speciali potranno contenere anche ingredienti altre componenti comprendenti ad esempio combinazioni di vitamine, sali minerali e altre sostanze volte all’integrazione della dieta.
Una o più delle frazioni dell’invenzione o la composizione dell’invenzione saranno quindi utilizzabili per le loro proprietà di effetto barriera e quando presenti di mucoadesione in tutti quei casi in cui è necessaria o auspicabile la protezione di cute o mucose, che possono essere casi in cui deve essere somministrato un farmaco che aggredisce le mucose o la cute, quindi allo scopo di prevenire o limitare l’azione dannosa del farmaco, oppure in quei casi in cui è preferibile o auspicabile la protezione di una cute o di una mucosa parzialmente compromessa in modo da permetterne una migliore e più rapida guarigione, difendendola da ulteriori aggressioni, oppure in quei casi in cui un individuo presenti un disturbo cronico in cui cute o mucose subiscono delle irritazioni o delle alterazioni per cui un effetto barriera può prevenire o limitare i danni sulla cute o sulla mucosa.
L’invenzione riguarda anche un metodo per la cura o per la prevenzione dell’insorgenza o dell’aggravamento di lesioni cutanee che non implichino la presenza di ferite aperte o per la cura di ferite aperte in cui tale metodo comprende una o più applicazioni della composizione dell’invenzione o del dispositivo medico che la comprende una o più volte al dì sulla parte interessata.
L’applicazione della composizione, ad esempio, potrà essere ripetuta ogni qualvolta se ne presenti la necessità (ad esempio ad ogni cambio di pannolino nel caso della prevenzione di arrossamenti legati all’incontinenza) o una, due, tre, quattro o più volte al giorno in generale.
L’invenzione riguarda anche un metodo per la preparazione di una composizione secondo una qualsiasi delle forme di realizzazione sopra descritte in cui frazioni di estratto di liquirizia impoverite in acido glicirrizico come qui descritte (frazioni A, B, C) o loro miscele sono miscelate con almeno uno tra eccipienti e/o sostanze di origine naturale e/o vegetale (escluso l’acido glicirrizico) aventi proprietà emollienti, digestive, pro cinetiche, colagoghe, carminative, prebiotiche, rilassanti, eccipienti, conservanti, umidificanti come sopra descritti.
Tra queste, ad esempio, potranno essere utilizzati uno o più di: estratto di genziana radice, estratto di boldo foglie, estratto di cardo mariano frutti, estratto di carciofo foglie, estratto di tarassaco radice, estratto di anice frutti, estratto rosmarino foglie, estratto di menta foglie, estratto di maggiorana foglie, estratto di cumino frutti, estratto di coriandolo frutti, estratto di zenzero radice, estratto di finocchio frutti, estratto di carvi frutti, estratto di camomilla fiori, estratto si altea radice, estratto di lino semi, estratto di orzo semi, gel di aloe foglie carbone vegetale, inulina.
È anche oggetto della presente invenzione un metodo per il trattamento protettivo (preventivo o curativo) della cute o delle mucose che prevede la somministrazione di una o più delle frazioni dell’invenzione o della composizione della presente invenzione ad un paziente che lo necessiti. Tale somministrazione potrà essere anche in concomitanza con la somministrazione di altri farmaci.
L’assenza dei principi farmacologicamente attivi della liquirizia nelle frazioni o nella composizione rende tali prodotti particolarmente idonei alla somministrazione in concomitanza con altri farmaci in quanto è fortemente improbabile un effetto collaterale di interazione tra l’estratto o la composizione dell’invenzione e il farmaco cosomministrato o somministrato in concomitanza.
Un esempio non limitativo del metodo di trattamento e/o di prevenzione della cute o delle mucose, potrà comprendere la somministrazione di un dosaggio giornaliero, suddiviso in una sola dose o in più dosi, descritta della miscela o della composizione secondo la presente descrizione, per un periodo di tempo compreso tra una e sei settimane, ad esempio compreso tra tre e sei settimane o anche per un periodo di tempo superiore alle sei settimane secondo il giudizio del medico curante.
Tale somministrazione potrà precedere la somministrazione del farmaco anche per un periodo prolungato in modo da ottimizzare lo stato di salute della cute o della mucosa da trattare.
Il medico curante saprà stabilire sia il dosaggio più opportuno che i tempi di somministrazione anche in base allo stato di salute, al peso, al sesso e all’età del paziente.
Una delle sostanziali differenze tra la struttura della pelle e quella delle mucose è rappresentata dall’assenza, nelle mucose, di una barriera selettiva come lo strato corneo. Il contatto delle mucose orali con sostanze nocive o irritanti presenti nell’ambiente (inquinanti, microrganismi patogeni, etc.) può provocare quindi un’elevata penetrazione di queste sia all’interno delle mucose che nelle vie aeree collegate (bronchi, polmoni etc.) provocando patologie infiammatorie e/o allergiche.
L’effetto protettivo dell’estratto della presente invenzione è stato valutato mediante saggi di mucoadesione e mediante test di effetto barriera.
Il primo ha lo scopo di valutare la mucoadesività del prodotto in esame al fine di stabilire se tale prodotto ha la capacità di aderire alle mucose e conseguentemente di esercitare un’azione protettiva.
E’ ad esempio disponibile un semplice modello di valutazione della mucoadesività del prodotto d’interesse.
Questo valuta la capacità muco adesiva del campione misurando la sua capacità di legarsi a mucina disposta su un piano inclinato, consentendo l’allontanamento per scivolamento del campione privo di capacità muco adesiva.
Per la valutazione dell’effetto barriera è disponibile un modello in vitro che permette di valutare l’impedimento del campione al passaggio di LPS, responsabile nel modello della liberazione di mediatori quali l’interleuchina 6 (IL-6) misurata in modo semiquantitativo mediante test ELISA.
Test effetto barriera
Il test effetto barriera è un test in vitro di tipo biologico impiegato per valutare la capacità di prodotti finiti e/o materie prime di proteggere, attraverso la formazione di un sottile strato “isolante”, mucose e cute dal contatto con contaminanti ambientali (polvere, pollini, microorganismi, ecc.). )
Il test è stato sviluppato per simulare in Vitro l’azione esercitata da prodotti che sono applicati su cute e/o mucose con la finalità di creare un film protettivo nei confronti di aggressori esterni.
Il modello sfrutta il principio per cui cellule sottoposte al contatto con un agente infiammatorio producono e secernono mediatori pro-infiammatori (citochine) nell’ambiente extracellulare in quantità correlata al grado di infiammazione provocato; entro un certo intervallo, esiste una diretta proporzionalità tra concentrazione e tempi di esposizione all’agente infiammatorio e quantità di citochine rilasciate.
Il modello sperimentale adottato prevede due camere fisicamente separate da una membrana semipermeabile (pori di 0.4µm). Nella camera inferiore sono seminate le cellule mentre la camera superiore ospita l’agente infiammatorio; sulla membrana semipermeabile che separa le due camere è stratificato un sottile film del campione in analisi per evidenziare, qualora presente, un effetto di barriera al libero passaggio dell’agente infiammatorio.
La membrana semipermeabile consente il passaggio dell’agente infiammatorio nella camera inferiore e costituisce il supporto su cui è stratificato il campione da testare. In funzione della capacità “isolante” del campione, si avrà una diminuzione della migrazione dell’LPS dalla camera superiore a quella inferiore quindi una minore stimolazione delle cellule alla produzione di citochine.
ESEMPI
Esempio 1
Preparazione delle frazioni A B e C
Sono state frammentate radici di liquirizia e sono state sottoposte a due passaggi di estrazione in etanolo a concentrazione decrescente, effettuando un passaggio con etanolo all’96%, e un passaggio con etanolo al 5%
Gli estratti alcolici ottenuti come descritto sono stati riuniti in rapporto 50:50 e sono sottoposti a centrifugazione per un tempo di 1-5 minuti alla velocità di rotazione pari a 3500 giri minuto, è stato recuperato il precipitato che costituisce la frazione A. Il sovranatante è stato concentrato per evaporazione dell’etanolo mediante utilizzo di impianto di distillazione a strato sottile (thin film) secondo protocollo standard, che prevede l’alimentazione dell’estratto da concentrare ad una portata di circa 500 l/h; (si opera impostando un vuoto residuo di 0.6-0.8bar e il fluido riscaldante le pareti di evaporazione è impostato a 140°C) ottenendo in questo modo, dopo l’eliminazione dell’etanolo, una frazione acquosa concentrata e un precipitato (frazione A) caratterizzato da una concentrazione di acido glicirrizico ≤0,8% in peso
L’estratto acquoso così ottenuto è stato filtrato su filtro a pannello con un cutoff da 25 micron.
Il filtrato così ottenuto, è stato sottoposto a uno i più passaggi di ultrafiltrazione su membrana con un cutoff 2,500 dalton e/o due membrane in combinazione 10.000 e 2500 dalton,
Il permeato (Frazione B) in questo modo ottenuto comprendeva acido glicirrizico ad una concentrazione in peso non superiore allo 0,05%.
L’estratto acquoso concentrato dopo sedimentazione e recupero del sovranatante chiarificato o dopo filtrazione e recupero del filtrato, è stato sottoposto, in alternativa al procedimento di ultrafiltrazione sopra descritto, ad un trattamento con resina adsorbente ad alta porosità, in particolare è stata utilizzata una resina di stirene DVB copolimero tipo ADS TQ 318; è evidente che qualsiasi resina adsorbente con caratteristiche simili potrà essere utilizzata nella realizzazione della presente invenzione.
I principi attivi rimanenti sono trattenuti dalla resina e l’eluato è raccolto.
Si ottiene mediante questo procedimento una frazione (frazione C) comprendente acido glicirrizico ad una concentrazione in peso non superiore allo 0,4%.
In questo caso un procedimento standard di ottenimento dell’estratto mediante trattamento su resina comporta l’introduzione dell’estratto acquoso concentrato in una colonna cromatografica contenente la resina di adsorbimento. Il fluido di alimentazione deve avere solidi sospesi indicativamente compresi tra 0.2 a 1° Bix, La portata di alimentazione è compresa tra 1 e 4BV/ora e preferibilmente 2 BV/ora. Il corrispondente eluato acquoso è raccolto e sottoposto ad essiccazione mediante liofilizzazione o disseccamento. Le sostanze adsorbite alla resina sono eluite utilizzando alcol etilico 96%, o metanolo o Acetone, preferibilmente alcol etilico 96%. In quest’ultimo caso, l’eluato alcolico è sottoposto a disseccamento o a liofilizzazione (dopo aver aggiunto in questo ultimo caso acqua in rapporto 1:1 v/v con l’eluato alcolico ed evaporato l’alcol etilico), utilizzabile per altri scopi.
Esempio 2
Valutazione della percentuale di adesione mediante piano inclinato con mucina.
Le misure si effettuano mediante un’apparecchiatura costituita da un piano inclinato a 45°, termostatato a 37°C, al di sotto del quale è posta una microbilancia che esegue misure ad intervalli regolari di 1 secondo e stampa le misure registrate su carta. Le misure effettuate sono quindi trascritte e rielaborate su foglio di calcolo Excel.
Il piano inclinato funge da supporto per il substrato biologico, costituito da un film di mucina allestito deponendo, su di un piano di plexiglass mantenuto orizzontale, un volume pari a 3ml di una sospensione di mucina gastrica suina alla concentrazione dell’8% (p/p) in tampone fosfato pH 6.4.
La dispersione è quindi portata a secchezza alla temperatura di 44°C in modo da ottenere un film di area superficiale nota pari a 33.6 cm<2>.
Una quantità esattamente pesata delle frazioni secondo l’invenzione è sciolta in solvente. La frazione è quindi deposta nel piano di misurazione con una pipetta multicanale a tempo e velocità costante durante 6 secondi.
La pipetta multicanale è tarata in modo da dosare la soluzione (o dispersione) sopra il piano di lavoro. La quantità totale è misurata ad ogni prova (il peso di tale volume è misurato prima della prova e dipende dalla densità del campione in analisi).
Il campione, che andrà a cadere sulla microbilancia alla fine della corsa, si carica nella parte alta del piano inclinato, contenente il film di mucina, e si lascia scivolare su di esso. La quantità di campione caduto si misura registrando la variazione di peso in funzione del tempo. Il test come qui realizzato, ha la durata di 40 secondi, anche se normalmente dopo 20 secondi non si presenta alcuna variazione della pesata.
Si conducono anche misure in assenza del film di mucina sul piano inclinato (misure indicate come bianco) con le stesse quantità di campione e nelle medesime condizioni del test.
In tale modo è possibile valutare le proprietà di scorrimento intrinseche del campione indipendentemente dalla sua capacità di interagire con il substrato biologico.
Si calcola la % adesa: definita come la quantità di campione rimasta adesa al film di mucina o al piano inclinato (senza mucina, bianco) alla fine della misura, normalizzata rispetto alla quantità deposta sul piano inclinato.
Si determina inoltre la differenza percentuale tra quantità di campione adesa al piano con mucina e quantità di campione adesa al piano senza mucina. Il calcolo è effettuato in accordo con la seguente equazione:
Differenza % = (% adesa mucina - %adesa bianco)/ % adesa del bianco Dove:
• %adesa mucina= percentuale di campione rimasta adesa al film di mucina alla fine della misura
• %adesa bianco= percentuale di campione al piano inclinato alla fine delle misure di bianco.
Esempio3 .
Test effetto barriera effettuato per ciascuna delle frazioni A, B e C e sull’estratto di riferimento
(Per il test effetto barriera sono state utilizzate due camere fisicamente separate da una membrana semipermeabile (pori di 0.4µm). Nella camera inferiore sono state seminate cellule di fibroblasti umani mentre nella camera superiore è stato inserito un agente infiammatorio l’LPS (Lipopolisaccaride purificato di E. Coli); sulla membrana semipermeabile che separa le due camere è stato stratificato un sottile film di frazioni di estratto di liquirizia come descritto nella presente invenzione.
La reazione infiammatoria indotta è stimata attraverso il dosaggio semi quantitativo della citochina Interleuchina 6 (IL6) rilasciate nel terreno di coltura della camera inferiore: La valutazione dell’effetto barriera è stato ricavato per confronto con il controllo positivo in cui le due camere sono separate dallo stesso tipo di membrana semipermeabile priva però di qualsiasi barriera.
Tanto maggiore sarà l’effetto barriera esercitato dal film di sostanza stratificato, tanto minore sarà l’azione infiammatoria osservata nelle cellule presenti nella camera sottostante in quanto l’agente infiammatorio nella camera sovrastante avrà maggiore difficoltà ad attraversare la camera semipermeabile.
Per quanto riguarda il valore soglia sopra il quale si può dire che una sostanza provoca un effetto barriera nel test qui riportato è stato identificato dagli inventori, durante la messa a punto del test, un valore pari al 15% di inibizione rispetto al controllo sulla base di test effettuati su sostanze note per avere un effetto barriera.
E’ stato quindi valutato l’effetto barriera delle frazioni di estratto come qui descritto.
I dati sotto riportati dimostrano come le frazioni dell’estratto secondo la descrizione presentino un notevole effetto barriera rispetto all’estratto di riferimento.
Il test per la valutazione è stato realizzato come segue mediante un metodo sviluppato per simulare In Vitro l’azione protettiva di sostanze e formulazioni che, applicate su cute e mucose In Vivo, formano un film “isolante” nei confronti degli agenti ambientali.
Il modello sfrutta il principio per cui cellule sottoposte al contatto con un agente infiammatorio producono e secernono mediatori pro-infiammatori (citochine) nell’ambiente extracellulare in quantità correlata al grado di infiammazione provocato. Tanto maggiore è l’agente infiammatorio che raggiunge le cellule e tanto maggiore è la quantità di citochine rilasciate.
Il modello prevede l’allestimento di due camere fisicamente separate da una membrana semipermeabile che consente il passaggio di soluti sufficientemente piccoli.
Nella camera inferiore, costituita da un pozzetto contenente piastre per colture cellulari, sono coltivate le cellule HuDe (numero BS PRC 41acquistate dall’Istituto Zooprofilattico di Brescia) mentre nella camera superiore, costituita da un inserto per colture cellulari complesse (transwells), ospita l’agente infiammatorio.
Sulla superficie della membrana semipermeabile dell’inserto che separa le due camere, prima dell’immissione dell’agente infiammatorio nella camera superiore, è stratificato un sottile film del campione in analisi per valutarne l’eventuale EB al libero passaggio dell’agente infiammatorio.
In funzione delle capacità isolanti del campione, si avrà una diminuzione della migrazione dell’agente infiammatorio dalla camera superiore e, di conseguenza, una minore stimolazione delle cellule alla produzione di citochine. L’entità della reazione infiammatoria è stimata attraverso il dosaggio semi quantitativo delle citochine rilasciate nel terreno di coltura della camera inferiore, in particolare dell’interleuchina 6 (IL-6).
Come controllo si utilizza un analogo esperimento in cui non si stratifica alcun campione sulla membrana, permettendo quindi di misurare l’effetto dell’agente infiammatorio senza alcuna barriera oltre la membrana semipermeabile.
Inoltre, si utilizza un controllo interno in cui le cellule in coltura sono pretrattate con la sostanza atta a indurre il rilascio del marcatore e il campione è collocato sulla membrana semipermeabile in assenza di detta sostanza, si effettuano quindi una o più misure nel tempo della quantità di marcatore nel terreno di coltura di detto controllo interno. Nel controllo interno quindi sono prima stimolate le cellule con la sostanza induttrice e poi si va a verificare se il campione che eventualmente attraversa la membrana e passa nelle cellule spinto dal terreno soprastante ha un qualche effetto di riduzione del rilascio del marcatore non legato all’effetto barriera. Ad esempio quando è usato come sostanza induttrice un agente infiammatorio il controllo interno permette di capire se la diminuzione della concentrazione di citochine nel terreno di coltura è dovuto all’effetto barriera o se il campione che eventualmente passa nelle cellule spinto dal terreno sovrastante ha un qualche effetto di riduzione della risposta infiammatoria indipendentemente dall’effetto barriera.
L’effetto barriera (EB) è espresso come percentuale di riduzione del rilascio delle IL-6 e si ricava mediante confronto con il controllo positivo in cui le due camere sono separate dallo stesso tipo di membrana semipermeabile senza la barriera creata dal campione.
3.1 PREPARAZIONE DELLA COLTURA CELLULARE:
Per ciascun campione saggiato, cellule della linea HuDe sono state seminate nei pozzetti di una piastra per colture cellulari, una per il Test Barriera (T.B.) e un’altra per il controllo interno alla densità di 40.000 cellule /ml in terreno MEM completato con il 10% di siero bovino (FBS); 1 ml di sospensione cellulare per pozzetto.
Si trattano le cellule con il CAMPIONE CAM, con il CONTROLLO POSITIVO (C+) (agente infiammatorio senza campione), e con il CONTROLLO NEGATIVO (C-) (solo terreno).e si effettua ciascuna prova in triplicato.
Le piastre sono incubate a 37 °C overnight (22-24 ore).
3.2 PREPARAZIONE DEGLI INSERTI PER COLTURE CELLULARI COMPLESSE Su altre piastre si posizionano inserti per colture cellulari complesse Cell Culture Inserts (Becton Dickinson) e si dispensano su ciascuno una quantità fissa di collagene 0,1mg/ml. Le piastre sono incubate a 37 °C overnight (22-24 ore).
GIORNO2
3.3 VERIFICA STATO E LIVELLO DI CONFLUENZA DELLE CELLULE
Per poter procedere all’esperimento è necessaria una confluenza non inferiore al 95% 3.4 ESSICCAMENTO STRATO DI COLLAGENE
Dalle due piastre (T.B e C.I.) con gli inserti è rimosso il collagene e gli inserti sono lasciati sotto il flusso della cappa il tempo necessario a farli asciugare completamente (10÷15 minuti)
3.5 TEST BARRIERA (T.B.)
I passaggi di seguito descritti sono effettuati nella piastra di coltura per il TB
Allestimento dello strato di campione nel T.B.:
Sulla membrana semipermeabile del campione sono stati inoculati 100µl di una composizione a base di ciascuna delle frazioni di estratto di liquirizia (il test è stato effettuato per ciascuna frazione) secondo l’invenzione allo2% e lasciati a stratificare per 20 minuti mentre negli inserti dei C+ e C –non è aggiunto niente. Trascorsi i 20 minuti si elimina il campione in eccesso e si effettua un lavaggio delle membrane con PBS secondo modalità specificate dal protocollo
Aggiunta dell’LPS (agente infiammatorio) agli inserti del TB
Una volta asciutto lo strato di campione, nei primi tre inserti del CAM e nei tre del C+, vengono inoculati 300µl della soluzione di LPS (lipopolisaccaride di membrana) alla concentrazione di 1µg/ml mentre nei rimanenti tre del C- sono aggiunti 300 µl di terreno MEM al 5% di FBS. Gli inserti sono inseriti nei rispettivi pozzetti con le cellule e le piastre messe ad incubare per 1h a 37 °C e atmosfera arricchita al 5% di CO<2>overnight (22-24 ore).
Trascorsa l’ora di incubazione gli inserti sono tolti e gettati e le piastre rimesse ad incubare overnight (22-24 ore).
3.6 TEST CONTROLLO INTERNO (C.I.):
Il test di controllo interno è effettuato contemporaneamente al TB
Esposizione cellule del C.I. all’LPS:
Una volta asciutti, nei primi sei inserti del C.I., tre per il campione da analizzare CAM e tre per il C+, vengono inoculati 300µl della soluzione di LPS mentre nei restanti tre del C- sono aggiunti 300 µl di terreno
Gli inserti con l’LPS e il MEM sono quindi inseriti nei pozzetti con le cellule del C.I. e il tutto riposto ad incubare per 1h.
Rimozione LPS e asciugatura membrane del C.I.:
Trascorsa 1 ora di incubazione, gli inserti sono rimossi dai pozzetti con le cellule e trasferiti nella piastra vuota mentre la piastra con le cellule riposta in incubatore.
La soluzione di LPS ancora presente è rimossa dagli inserti, questi sono sottoposti ad un rapido lavaggio con acqua ultrapura sterile e lasciati ad asciugare
Allestimento strato di campione nel C.I.:
Sulla membrana semipermeabile dei tre inserti per il campione sono stati inoculati 100µl di una composizione a base di ciascuna delle frazioni di estratto di liquirizia(test eseguito per ogni frazione) secondo l’invenzione2% e lasciati a stratificare per 20 minuti mentre negli inserti dei C+ e C –non è aggiunto niente. Trascorsi i 20 minuti si elimina il campione in eccesso e si effettua un lavaggio delle membrane con PBS secondo modalità specificate dal protocollo.
Aggiunta dell’LPS agli inserti del C.I.
Una volta pronti gli inserti con il campione, in tutti gli inserti (CAM , C+ C-) sono aggiunti 300 µl di terreno. Gli inserti sono inseriti nei rispettivi pozzetti con le cellule e le piastre messe ad incubare per 1h a 37 °C.
Trascorsa l’ora di incubazione, gli inserti sono tolti e gettati e le piastre rimesse ad incubare overnight (22-24 ore).
GIORNO3
4.7 PRELIEVO DEI SURNATANTI E ANALISI IMMUNOENZIMATICA
Trascorse le 22-24hsi prelevano i surnatanti dalle piastre del T.B. e del C.I. per l'esecuzione del test ELISA e dosaggio semi quantitativo delle IL-6.
VALUTAZIONE EFFETTO BARRIERA (EB)
L’ EB di una sostanza o composto è espresso come % di riduzione del rilascio della citochina IL-6 da parte delle cellule esposte all’LPS in cui è stato testato il campione rispetto al controllo positivo (C+) in cui le cellule sono state esposte soltanto all’LPS.
EB = % di riduzione rilascio citochina IL-6 = 100 - [ (pg/µL citochine rilasciate dal campione / pg/µL citochine rilasciate dal C ) x 100]
La tabella 1soprariportata mostra che ciascuna delle frazioni saggiate presenta un maggiore effetto barriera rispetto all’estratto di riferimento non frazionato e nelle frazioni A e C si osserva anche un mantenimento o addirittura un mantenimento delle capacità mucoadesive rispetto all’estratto di riferimento non frazionato.
I dati ottenuto mostrano che le frazioni dell’invenzione sono idonee agli usi descritti e rivendicati.
Esempio 4
DETERMINAZIONE QUANTITATIVA DI ACIDO GLICIRRIZICO IN HPLC
Preparazione della soluzione di analisi.
Pesare accuratamente 0.50g ±0.025g di campione macinato. Estrarre il campione per 30min con 100ml di soluzione ammoniacale 25% mediante ultrasuoni alla temperatura di 35°C ±3°C. Centrifugare e decantare l’estratto in un matraccio tarato da 100ml. Filtrare con filtro in acetato di cellulosa da 0.45μ�m e iniettare in sistema HPLC.
Condizioni cromatografiche:
colonna cromatografica: C18, 100x4.6mm 5μ precolonna C184x3mm 5μ temperatura della colonna: 20°C
detector: UV-Vis�= 254nm
flusso: 1,5ml/min
volume d’iniezione: 10ul
La fase mobile risulta composta da :
A = CH3COOH/H2O ultrapura/CH3CN (6/64/30) (v/v/v)
B = CH3CN
Eluizione: in condizioni isocratiche per 19 minuti
Lo standard Glicirrizina ammoniacale è solubilizzato in soluzione ammoniacale 25%.

Claims (21)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Frazione di estratto di radice e/o fittone di liquirizia impoverita in acido glicirrizico, in cui detto acido glicirrizico ha una concentrazione espressa come percentuale in peso ≤0,8.
  2. 2. Frazione secondo la rivendicazione 1 in cui detto acido glicirrizico ha una concentrazione espressa come percentuale in peso ≤0,4%.
  3. 3. Frazione secondo la rivendicazione 1 in cui detto acido glicirrizico ha una concentrazione espressa come percentuale in peso ≤0,05%.
  4. 4. Frazioni secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3 o loro miscele per uso in un trattamento di protezione della cute o delle mucose.
  5. 5. Frazioni secondo la rivendicazione 4 in cui dette mucose sono la mucosa orale, la mucosa gastrica, la mucosa intestinale, la mucosa nasale, la mucosa vaginale, la mucosa uterina, la mucosa rettale.
  6. 6. Procedimento per la preparazione di una frazione di estratto di radice e/o fittone di liquirizia impoverita in acido glicirrizico comprendente il seguente passaggio: a. si prepara un estratto idroalcolico di radice e/o fittone di liquirizia e si sottopone detto estratto a centrifugazione e/o decantazione ottenendo una frazione A precipitata caratterizzata da una concentrazione espressa come percentuale in peso ≤0,8ed un estratto alcolico chiarificato e si raccoglie detta frazione A precipitata.
  7. 7. Procedimento secondo la rivendicazione 6 in cui detto estratto idroalcolico al punto a. è preparato sottoponendo radici e/o fittoni di liquirizia, opzionalmente frammentate, a due o più passaggi di estrazione in etanolo a concentrazione decrescente.
  8. 8. Procedimento secondo le rivendicazioni 6 o 7 in cui detti due o più passaggi in a. comprendono un passaggio con etanolo al 96%, e un passaggio in etanolo al 5%.
  9. 9. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 6 a 8 ulteriormente comprendente i seguenti passaggi: b. si ottiene dall’estratto idroalcolico chiarificato preparato in a. un estratto acquoso concentrato, c. si decanta e/o centrifuga e si filtra detto estratto acquoso ottenendo una frazione solubile in acqua, d. si sottopone la frazione solubile in acqua a ultrafiltrazione su membrana e si raccoglie una frazione B, corrispondente al permeato ottenuto da detta ultrafiltrazione, caratterizzata da una concentrazione di acido glicirrizico espressa come percentuale in peso ≤0,05%.
  10. 10. Procedimento secondo la rivendicazione 9 in cui detta ultrafiltrazione è effettuata mediante uno o più passaggi di ultrafiltrazione su membrana avente un cutoff di circa 500- 20,000 dalton.
  11. 11. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 6 a 8 ulteriormente comprendente i seguenti passaggi: b. si ottiene dall’estratto alcolico chiarificato preparato in a. un estratto acquoso concentrato, c. si decanta e/o centrifuga e si filtra detto estratto acquoso raccogliendo una frazione solubile in acqua: d’. si sottopone la frazione solubile in acqua a passaggio su resina adsorbente ottenendo una frazione C, corrispondente all’eluato ottenuto da detto passaggio su resina, caratterizzata da una concentrazione di acido glicirrizico espressa come percentuale in peso ≤0,4%.
  12. 12. Procedimento secondo la rivendicazione 11 in cui detto passaggio su resina è effettuato su una resina adsorbente ad alta porosità di stirene e DVB copolimero.
  13. 13. Veicolante farmaceutico comprendente una o più frazioni secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 4 in cui detto veicolante favorisce l’adesione dei principi attivi alle mucose.
  14. 14. Composizione comprendente una o più frazioni di estratto di liquirizia secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 4.
  15. 15. Composizione secondo la rivendicazione 14 per uso in un trattamento per la protezione della cute o delle mucose.
  16. 16. Composizione secondo la rivendicazione 15 in cui dette mucose sono la mucosa orale, la mucosa gastrica, la mucosa intestinale, la mucosa nasale, la mucosa vaginale, la mucosa uterina, la mucosa rettale.
  17. 17. Composizione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 14 a 16 ulteriormente comprendente sostanze di origine naturale e/o vegetale aventi proprietà emollienti, digestive, pro cinetiche, colagoghe, carminative, prebiotiche, rilassanti, eccipienti, conservanti, umidificanti.
  18. 18. Composizione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 14 a 17 in forma di capsula, compressa, pasticca, granulato, polvere, sciroppo, elisir, gelatina dura, gelatina morbida, sospensione, emulsione, soluzione, supposta, crema, gel, spray, unguento, pomata, pasta, emulsione olio in acqua, emulsione acqua in olio, emulsione olio in gel , emulsione gel in olio.
  19. 19. Composizione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 14 a 18 in cui detta composizione è o è compresa in una composizione farmaceutica, è compresa in o consiste in un dispositivo medico, o è compresa in un alimento a fini medici speciali.
  20. 20. Dispositivo medico, farmaco, o alimento a fini medici speciali comprendente una composizione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 14 a 18.
  21. 21. Metodo per la preparazione di una composizione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 14 a 19 in cui una o più frazioni di estratto di liquirizia impoverite in acido glicirrizico scelte tra frazioni caratterizzate da una concentrazione percentuale in peso di acido glicirrizico ≤0,8; ≤0,4 e ≤0,05 è miscelata con almeno uno tra eccipienti e/o sostanze di origine naturale e/o vegetale aventi proprietà emollienti, digestive, pro cinetiche, colagoghe, carminative, prebiotiche, rilassanti, eccipienti, conservanti, umidificanti.
IT000542A 2013-10-04 2013-10-04 Nuove frazioni di estratti di liquirizia e loro usi ITRM20130542A1 (it)

Priority Applications (2)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT000542A ITRM20130542A1 (it) 2013-10-04 2013-10-04 Nuove frazioni di estratti di liquirizia e loro usi
EP20140187826 EP2857068A1 (en) 2013-10-04 2014-10-06 Fractions of liquorice extracts depleted of glycyrrhizic acid and uses thereof

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT000542A ITRM20130542A1 (it) 2013-10-04 2013-10-04 Nuove frazioni di estratti di liquirizia e loro usi

Publications (1)

Publication Number Publication Date
ITRM20130542A1 true ITRM20130542A1 (it) 2015-04-05

Family

ID=49596384

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT000542A ITRM20130542A1 (it) 2013-10-04 2013-10-04 Nuove frazioni di estratti di liquirizia e loro usi

Country Status (2)

Country Link
EP (1) EP2857068A1 (it)
IT (1) ITRM20130542A1 (it)

Families Citing this family (2)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
FR3042415B1 (fr) * 2015-10-20 2020-11-20 Laboratoires De Biologie Vegetale Yves Rocher Utilisation d'un extrait de reglisse (glycyrrhizza glabra l.) pour une action d'hydratation de la peau, de ses annexes ou des muqueuses
CN110193010A (zh) * 2019-06-19 2019-09-03 吉林省华恩生物科技有限公司 一种缓解鼻粘膜症状的制剂及其制备方法

Citations (3)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
WO1997000264A1 (fr) * 1995-06-14 1997-01-03 Extraits Vegetaux Et Derives 'e.V.D.' Procede de traitement des extraits de reglisse
US20030143288A1 (en) * 2002-01-31 2003-07-31 Alticor Inc. Topical anti-inflammatory compositions and methods of reducing inflammation
CN102258625A (zh) * 2010-05-24 2011-11-30 新疆维吾尔自治区中药民族药研究所 治疗溃疡性结肠炎、结肠癌或直肠癌一类疾病的药物及其生产方法

Patent Citations (3)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
WO1997000264A1 (fr) * 1995-06-14 1997-01-03 Extraits Vegetaux Et Derives 'e.V.D.' Procede de traitement des extraits de reglisse
US20030143288A1 (en) * 2002-01-31 2003-07-31 Alticor Inc. Topical anti-inflammatory compositions and methods of reducing inflammation
CN102258625A (zh) * 2010-05-24 2011-11-30 新疆维吾尔自治区中药民族药研究所 治疗溃疡性结肠炎、结肠癌或直肠癌一类疾病的药物及其生产方法

Non-Patent Citations (7)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Title
BROGDEN R N ET AL: "Deglycyrrhizinised liquorice: a report of its pharmacological properties and therapeutic efficacy in peptic ulcer", DRUGS, ADIS INTERNATIONAL LTD, NZ, vol. 8, no. 5, 1 January 1974 (1974-01-01), pages 330 - 339, XP009178300, ISSN: 0012-6667 *
DATABASE WPI Week 201202, Derwent World Patents Index; AN 2011-Q38964, XP002726063 *
FIORE C ET AL: "A history of the therapeutic use of liquorice in Europe", JOURNAL OF ETHNOPHARMACOLOGY, ELSEVIER IRELAND LTD, IE, vol. 99, no. 3, 14 July 2005 (2005-07-14), pages 317 - 324, XP027757281, ISSN: 0378-8741, [retrieved on 20050714] *
ISBRUCKER R A ET AL: "Risk and safety assessment on the consumption of Licorice root (Glycyrrhiza sp.), its extract and powder as a food ingredient, with emphasis on the pharmacology and toxicology of glycyrrhizin", REGULATORY TOXICOLOGY AND PHARMACOLOGY, ACADEMIC PRESS,NEW YORK, NY, US, vol. 46, no. 3, 1 December 2006 (2006-12-01), pages 167 - 192, XP024915298, ISSN: 0273-2300, [retrieved on 20061201], DOI: 10.1016/J.YRTPH.2006.06.002 *
MORGAN R J ET AL: "STUDIES ON THE PROTECTIVE EFFECT OF DEGLYCYRRHINIZED LICORICE AGAINST ASPIRIN AND ASPIRIN PLUS BILE ACID INDUCED GASTRIC LESIONS IN RATS", CLINICAL SCIENCE, BIOCHEMICAL SOCIETY AND THE MEDICAL RESEARCH SOCIETY, LONDON, GB, vol. 63, no. 3, 1 January 1982 (1982-01-01), pages 19p, XP009178295, ISSN: 0143-5221 *
MORGAN R J ET AL: "The protective effect of deglycyrrhinized liquorice against aspirin and aspirin plus bile acid-induced gastric mucosal damage, and its influence on aspirin absorption in rats", JOURNAL OF PHARMACY AND PHARMACOLOGY, JOHN WILEY & SONS LTD, LONDON; GB, vol. 35, no. 9, 1 September 1983 (1983-09-01), pages 605 - 607, XP009178294, ISSN: 0022-3573 *
VAN MARLE J ET AL: "Deglycyrrhizinised liquorice (DGL) and the renewal of rat stomach epithelium", EUROPEAN JOURNAL OF PHARMACOLOGY, ELSEVIER SCIENCE, NL, vol. 72, no. 2-3, 19 June 1981 (1981-06-19), pages 219 - 225, XP023839768, ISSN: 0014-2999, [retrieved on 19810619], DOI: 10.1016/0014-2999(81)90276-4 *

Also Published As

Publication number Publication date
EP2857068A1 (en) 2015-04-08

Similar Documents

Publication Publication Date Title
TWI501772B (zh) 具抗關節炎活性的到手香精萃物
RU2565397C2 (ru) Композиции для лечения геморроя и связанных с ним заболеваний
EP3060224B1 (en) Plant-based composition for use in the treatment of cough
AU2018220880B2 (en) Composition for cough
EP2845624B1 (en) Mucoadhesive devil&#39;s claw extracts (harpagophytum procumbens) and uses thereof
EP2996703B1 (en) Senna extracts and uses thereof
ITRM20130542A1 (it) Nuove frazioni di estratti di liquirizia e loro usi
US20150216920A1 (en) Incense extract fractions and uses thereof
AU2015220485B2 (en) Fractions of extracts of Helichrysum having mucohadesive properties
ITRM20130299A1 (it) Nuovi estratti di salvia e loro usi.
ITRM20130652A1 (it) Nuove frazioni di estratti di camomilla e loro usi
KR20120113201A (ko) 판두라틴 에이 또는 보에센베르기아 판두라타 추출물을 함유하는 아토피성 피부질환의 예방 및 치료용 조성물
ITRM20130541A1 (it) Nuovi estratti di grindelia e loro usi.
EA042160B1 (ru) Композиция для лечения кашля