ITRM20120564A1 - Metodo per l¿applicazione di marcature stradali con asfalto colorato. - Google Patents

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ITRM20120564A1
ITRM20120564A1 IT000564A ITRM20120564A ITRM20120564A1 IT RM20120564 A1 ITRM20120564 A1 IT RM20120564A1 IT 000564 A IT000564 A IT 000564A IT RM20120564 A ITRM20120564 A IT RM20120564A IT RM20120564 A1 ITRM20120564 A1 IT RM20120564A1
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Description

“METODO PER L’APPLICAZIONE DI MARCATURE STRADALI CON ASFALTO COLORATOâ€
Descrizione
Settore della tecnica
La presente invenzione si riferisce ad un nuovo ed innovativo metodo per la realizzazione di marcature stradali, ed in particolare ad un metodo per la realizzazione, nel senso più ampio della sua applicazione, della segnaletica stradale orizzontale mediante l’utilizzo di un asfalto pre-colorato del colore esatto con cui si intende realizzare la suddetta segnaletica orizzontale. In particolare, il metodo a cui la presente invenzione si riferisce, prevede di realizzare delle marcature stradali indelebili e durature mediante la rimozione parziale dell’asfalto, nelle sole zone in cui si intende eseguire la marcatura, con il successivo ripristino dell’asfalto rimosso che viene inoltre colorato prima di essere applicato nuovamente sulle aree prescelte.
Stato dell’arte
L’asfalto rappresenta uno dei vari materiali che compongono la categoria delle sostanze bituminose come il catrame, la pece di catrame ed il bitume.
Un comune asfalto si compone solitamente di carbonato di calcio in percentuale che varia dal 50% al 90% e di bitume in percentuali comprese tra il 7% ed il 15% mentre le parti rimanenti sono generalmente costituite da minerali e da sostanze volatili.
Il suo utilizzo come materiale da costruzione risale intorno al XVIII secolo, tuttavia l’odierno materiale da costruzione che viene utilizzato per la pavimentazione stradale e che viene impropriamente indicato come asfalto à ̈ in realtà costituito da un conglomerato bituminoso artificiale ottenuto per mescolamento di opportune quantità di ghiaia, sabbia (utilizzata come agente riempitivo), e bitume.
Per poter eseguire un’operazione di asfaltatura, il bitume, la sabbia e la ghiaia, devono essere scaldati e mescolati utilizzando quantità variabili delle suddette componenti a seconda del tipo di lavoro richiesto. Ad esempio, un tipo di asfalto, e più precisamente di conglomerato bituminoso, attualmente utilizzato per la realizzazione di strade ad alta percorrenza come le autostrade, à ̈ l’asfalto drenante. Questo materiale presenta una composizione tale da conferire al prodotto risultante dal mescolamento delle sue componenti, delle proprietà atte a far defluire la pioggia molto più velocemente. Uno degli effetti vantaggiosi conseguenti all’impiego dell’asfalto drenante à ̈ sicuramente rappresentato dall’abbassamento del livello di acqua piovana sulle autostrade, comportando di conseguenza una sostanziale diminuzione dell’acqua rialzata dagli pneumatici delle autovetture in corsa. Questa caratteristica à ̈ di grande importanza in quanto evita il peggioramento della visibilità stradale ed i conseguenti effetti negativi che si possono riscontare a causa di una ridotta visibilità durante la guida.
L’asfalto drenante rappresenta pertanto una valida soluzione al problema dell’accumulo di acqua piovana sulle strade ad alta percorrenza nonché al problema della ridotta visibilità in presenza di agenti atmosferici come la pioggia o la grandine, e, in aggiunta, contribuisce anche a migliorare le caratteristiche di aderenza tra pneumatici e strada asfaltata. Più dettagliatamente questo particolare tipo di asfalto à ̈ costituito da una miscela di sostanze chimicamente inerti, da bitume e da polimeri, ed à ̈ caratterizzato da una porosità elevata atta in modo particolare ad impedire il contatto dell’acqua meteorica con le ruote delle autovetture. Le sostanze chimicamente inerti che lo compongono sono solitamente delle rocce basaltiche, più o meno frantumate a seconda della granulometria richiesta, che presentano un’elevata resistenza all’usura ed all’alterazione chimico-fisica dovuta al contatto con le molecole di acqua. Queste sostanze inerti conferiscono inoltre al prodotto finito la caratteristica colorazione scura. Tuttavia proprio a causa dell’elevata porosità che contraddistingue queste rocce basaltiche, si riscontra per questa componente una bassa resistenza meccanica che à ̈ dovuta alla frequente discontinuità dei domini dei granuli in essa presenti. Per ovviare a questo aspetto indesiderato, l’asfalto drenante viene additivato con polimeri atti ad aumentare la resistenza e la consistenza del bitume. Tuttavia, malgrado i vari accorgimenti adottati per esaltare le caratteristiche di questo innovativo materiale da costruzione, non si à ̈ ancora riusciti a renderlo particolarmente efficiente nei tratti autostradali che si trovano in zone relativamente fredde o in quei periodi freddi dell’anno in cui le temperature si aggirano intorno ai 0°C. L’abbassamento della temperatura à ̈ infatti causa della solidificazione dell’acqua allo stato di ghiaccio che, essendo estremamente scivoloso, rende probabile la possibilità di slittamenti delle superfici a contatto con esso che in questo caso specifico, sono rappresentate dalle superfici degli pneumatici delle autovetture in corsa. Quest’effetto à ̈ inoltre ancor più consistente se si considera che l’acqua à ̈ una di quelle rare sostanze che allo stato solido occupano un volume di spazio maggiore rispetto a quello occupato dalle molecole analoghe allo stato liquido. Per cui, nonostante questo asfalto permetta all’acqua di inserirsi negli interstizi generati dal mescolamento delle sue componenti, i fenomeni di congelamento rendono inevitabile il rigonfiamento dell’acqua allo stato solido e la fuoriuscita di questa dalle suddette porosità. L’effetto risultante à ̈ la formazione di una patina di ghiaccio la cui presenza sui tratti autostradali à ̈ intuitivamente pericolosa e fortemente indesiderata.
Inoltre, indipendentemente dalla temperatura a cui si trova l’asfalto drenante ed in generale qualsiasi tipo di conglomerato bituminoso atto all’asfaltatura, l’effetto di drenaggio dell’acqua viene a mancare in tutte le zone autostradali ricoperte da marcature come la comune segnaletica orizzontale. Le comuni e note strisce bianche orizzontali, presenti sulla maggior parte dei tratti stradali, sono infatti realizzate per applicazione di una semplice mano di vernice compatta a base di calcestruzzo sui tratti di strada atti ad indicare una determinata segnaletica. L’esempio più comune à ̈ sicuramente rappresentato dalle lunghe strisce bianche presenti come strisce singole e/o, doppie e/o continue oppure tratteggiate, osservabili sulle carreggiate di qualsiasi strada. Questa vernice bianca, costituisce pertanto un rivestimento compatto dell’asfalto che in queste aree non manifesta più le sue caratteristiche originarie. Le conseguenze di questa eterogeneità del manto stradale, costituente le vie ad alta percorrenza, sono molteplici e sono dovute sostanzialmente ad una mancanza di porosità adeguata nei punti in cui detta segnaletica orizzontale viene posta. Inoltre se si considera che la vernice impiegata à ̈ costituita da un film di materiale compatto e relativamente poco poroso, l’impiego di questa vernice a base di calcestruzzo per la realizzazione di strisce bianche discontinue, come quelle indicanti la possibilità di manovre di sorpasso, à ̈ sconsigliato per l’aumento della probabilità di slittamento delle ruote proprio in corrispondenza di detti segnali. Questo effetto e ancor più esaltato se si considera che durante un sorpasso o un cambio di corsia, gli pneumatici compiono lungo le strade degli spostamenti trasversali a velocità solitamente più alte di quelle relative agli spostamenti longitudinali. Quindi, paradossalmente, proprio in prossimità di incroci, strettoie o aree critiche, l’aderenza degli pneumatici sull’asfalto à ̈ diminuita a causa della presenza della suddetta segnaletica orizzontale.
E’ inoltre da non sottovalutare l’aspetto riguardante la periodica manutenzione a cui i tratti stradali ed autostradali sono sottoposti per il regolare ripristino della vernice costituente la segnaletica orizzontale che, stando al modo in cui essa à ̈ attualmente applicata, risulta soggetta allo sbiadimento ed alla sua inevitabile rimozione dall’asfalto in seguito alla normale usura di quest’ultimo da parte del traffico veicolare.
A tal proposito la presente invenzione, che verrà qui di seguito dettagliatamente descritta, propone un nuovo ed innovativo metodo per l’applicazione della segnaletica orizzontale su tratti stradali, e preferibilmente autostradali, utilizzando un originale ed inventivo sistema che prevede il raschiamento e la rimozione dell’asfalto dalla strada nei punti di interesse, la colorazione dell’asfalto rimosso con il colore desiderato, quindi, il successivo ripristino dell’asfalto colorato nei punti stradali inizialmente raschiati come suddetto ed il suo compattamento. Il vantaggio conseguente all’utilizzo di questo innovativo metodo à ̈ quello di ottenere una segnaletica orizzontale che non solo sia più duratura, poiché presenta degli strati sottostanti a quello superficiale che sono anch’essi colorati, ma che lasci inalterate le caratteristiche drenanti dell’asfalto ed in particolare le caratteristiche di porosità, non costituendo più una patina compatta superficiale bensì un conglomerato a base di bitume poroso e colorato. Inoltre, al fine di esaltare le caratteristiche del manto stradale come quelle rappresentate dall’asfalto drenante, anche quando le condizioni meteorologiche non lo consentano, il metodo descritto prevede l’aggiunta opzionale di un anticongelante per acqua all’asfalto raschiato, in modo da ridurre i fenomeni di acquaplaning in corrispondenza dei tratti autostradali adibiti a segnaletica orizzontale.
Descrizione dell’invenzione
La presente invenzione descrive un nuovo, innovativo ed industriabile macchinario ed il relativo metodo per l’applicazione della segnaletica orizzontale sui tratti stradali e preferibilmente, sui tratti stradali ad alta percorrenza come quelli autostradali. Più dettagliatamente la presente invenzione descrive un metodo che risulta particolarmente adatto e conveniente per l’indicazione di marcature orizzontali come quelle rappresentate dalle strisce di mezzeria, ovvero, le classiche strisce bianche e/o gialle di uso comune, osservabili al centro o ai bordi della carreggiata. Il dispositivo ed il metodo in oggetto, prevedono la rimozione dell’asfalto, con la creazione di un piccolo recesso, in maniera semi automatizzata e controllata esclusivamente nei soli punti in cui si desidera applicare e/o sostituire la segnaletica orizzontale ed il successivo riempimento dei solchi, ottenuti per raschiamento, con lo stesso asfalto rimosso, o eventualmente con un asfalto nuovo, che viene però previamente trattato e interamente colorato in una apposita camera di miscelazione. Ancor più dettagliatamente il metodo per l’applicazione di segnaletiche orizzontali stradali secondo la presente invenzione, prevede, in una prima fase, di raschiare l’asfalto lungo tutta la zona di carreggiata su cui si desidera apporre la nuova segnaletica orizzontale o su cui à ̈ presente una segnaletica orizzontale preesistente da sostituire con la nuova segnaletica più visibile e duratura. L’asfalto che viene rimosso mediante raschiamento, non viene però eliminato bensì immediatamente riciclato e trattato con sostanze tali da renderlo particolarmente adatto al suo riutilizzo e, opzionalmente, trattato con sostanze tali da esaltarne le proprietà drenanti, anticongelanti e riflettenti. Ad esempio, nel caso in cui il manto stradale sia costituito da asfalto drenante, quest’ultimo, una volta rimosso, viene mescolato e colorato con la vernice opportuna ed opzionalmente additivato con sostanze atte ad inibire il congelamento dell’acqua piovana, inducendo una stabilizzazione dell’acqua ed un conseguente abbassamento crioscopico delle sue proprietà colligative. L’abbassamento della temperatura di congelamento dell’acqua piovana, ottenuto adottando questo accorgimento previsto dal metodo in oggetto, permette infatti all’asfalto di conservare anche a temperature basse, le sue caratteristiche drenanti, impedendo l’accumulo di livelli di acqua che rendono pericolosa la guida di un qualsiasi autoveicolo. L’abbassamento del punto di congelamento dell’acqua permette infatti a quest’ultima di permanere allo stato liquido anche a temperature inferiori allo zero e di fluire attraverso i canali presenti all’interno dell’asfalto drenante stesso che, come tale, drena il flusso di acqua piovana quando questa à ̈ allo stato liquido. Comportamento che verrebbe a mancare in presenza di temperature relativamente basse, alle quali l’acqua solidificherebbe, presentando allo stato solido una minore densità rispetto a quella riscontrata allo stato liquido e fuoriuscendo infine dai suddetti canali drenanti fino a formare una vera e propria patina di ghiaccio sul manto stradale che può indurre il verificarsi di pericolosi ed indesiderati fenomeni di perdita di aderenza e scivolamento. Fenomeni che sono peraltro particolarmente riscontrabili e pericolosi durante le manovre di sorpasso, i cambiamenti di corsia ed in prossimità delle segnaletiche orizzontali. Il metodo descritto nella presente invenzione permette all’asfalto di lasciare inalterate le sue proprietà chimico-fisiche e più dettagliatamente consente di non alterarle proprio in corrispondenza dei tratti più pericolosi, su cui à ̈ inevitabilmente presente la segnaletica orizzontale, indipendentemente dall’aggiunta o meno di additivi. Il nuovo dispositivo ed il conseguente metodo per l’applicazione della segnaletica orizzontale descritto nella presente domanda di brevetto, prevede infatti che l’asfalto rimosso venga successivamente trasferito in una camera di miscelazione in cui viene aggiunta la vernice della colorazione con cui si intende realizzare la segnaletica orizzontale desiderata. Ciò che si ottiene à ̈ dunque un asfalto con proprietà comportamentali analoghe a quelle originarie ma colorato del colore desiderato. La permanenza della colorazione sull’asfalto così trattato sussiste nel tempo poiché la vernice apposta non à ̈ applicata tramite un tradizionale strato di vernice semplicemente apposto sopra l’asfalto, definito spessore superficiale, lungo il tratto interessato, ma bensì riveste completamente i singoli granuli di asfalto rimosso, lasciando che tra questi permangano però i canali atti al drenaggio dell’acqua. Proprio quest’ultima caratteristica viene infatti a mancare nel momento in cui la vernice della segnaletica orizzontale à ̈ applicata tradizionalmente, in modo cioà ̈ da formare uno strato superficiale, lungo, omogeneo e compatto di sostanza colorata, che presenta inevitabilmente scarsa porosità e non ottimizza di certo le caratteristiche di aderenza tra pneumatico e manto stradale. Secondo la tecnica descritta nella presente invenzione, una volta colorato ed eventualmente additivato, ad esempio con sostanze antigelo per acqua, l’asfalto inizialmente rimosso viene dunque riversato nuovamente all’interno dei solchi precedentemente scavati, ottenendo in definitiva una segnaletica orizzontale ben visibile del tutto nuova ed indubbiamente più duratura di quella tradizionale. L’usura delle strade e più dettagliatamente dei tratti stradali impegnati a costituire la segnaletica orizzontale, determina infatti l’inevitabile consumo della segnaletica stessa che nella maggior parte dei casi essendo superficiale, tende a sbiadirsi o a distaccarsi con la perdita di intere aree verniciate dal manto stradale. La segnaletica orizzontale applicata con il nuovo metodo rivendicato e descritto nella presente invenzione, ovvia anche a questo problema ricorrente, poiché la presenza di granuli bituminosi colorati anche al di sotto dello strato superficiale del manto autostradale, rende la colorazione del segnale complessivamente più presente e durevole, evitando la necessaria e frequente manutenzione dei tratti stradali su cui à ̈ richiesta una efficace segnaletica orizzontale.
Una volta che l’asfalto asportato, riscaldato e colorato à ̈ stato riversato all’interno delle scanalature precedentemente realizzate, viene pressato e livellato con sistemi e accorgimenti di tipo noto e che utilizzano generalmente componenti come rulli compressori o macchine compattatrici opportunamente dimensionate. Il dispositivo ed il metodo descritto nella presente domanda di brevetto per invenzione industriale, viene pertanto attuato con un innovativo macchinario che permette di poter svolgere in ordinata successione, tutte le suddette operazioni ma che possiede, tra le sue caratteristiche, delle dimensioni decisamente ridotte rispetto a quelle caratterizzanti gli odierni veicoli utilizzati per la rimozione e la sostituzione dell’intero manto stradale. Come suddetto, la rimozione dell’asfalto coinvolge infatti solo ed esclusivamente le zone, le aree ed i tratte stradali o di carreggiata, espressamente adibite alla segnaletica orizzontale. Il metodo per l’applicazione di marcature stradali e preferibilmente per l’applicazione della segnaletica orizzontale sui tratti ad alta percorrenza, come i tratti autostradali, secondo la presente domanda di brevetto, consiste dunque di varie e conseguenti fasi operative da eseguire sequenzialmente, eventualmente in modalità automatizzata e controllata mediante l’utilizzo di un apposito sistema operativo.
Più dettagliatamente le fasi del metodo in oggetto consistono in:
a) Rimozione, eventualmente automatizzata e controllata della sola porzione di asfalto atta ad essere colorata, mediante raschiamento, da effettuare in corrispondenza delle sole zone, aree o strisce di carreggiata su cui si intenda sostituire o applicare ex novo una determinata segnaletica orizzontale, come ad esempio, la striscia di mezzeria;
b) Trasferimento dell’asfalto rimosso, mediante un comune nastro trasportatore inclinato, una coclea, oppure tramite un comune sistema di aspirazione, all’interno di una camera di miscelazione riscaldata. Il riscaldamento della camera di miscelazione può avvenire grazie ad una fiamma diretta, oppure tramite un comune sistema di resistenze. Riscaldato l’asfalto asportato si attua l’aggiunta, tramite un dispositivo eventualmente automatizzato in situ, della vernice del colore desiderato. La vernice colorerà l’intero asfalto rendendolo otticamente omogeneo;
c) Trasferimento dell’asfalto caldo e colorato all’interno di una camera di raffreddamento controllato, ed opzionale aggiunta, eventualmente automatizzata, di sostanze additive e preferibilmente di anticongelanti, riflettenti oppure abrasivanti;
d) Sversamento controllato ed eventualmente automatizzato dell’asfalto riscaldato, colorato ed eventualmente additivato, all’interno dei solchi inizialmente realizzati nella fase a);
e) Compattazione e livellamento dell’asfalto colorato nei punti di interesse mediante componenti pressatori quali rulli compressori.
Breve descrizione dei disegni
FIGURA 1 mostra una vista laterale del macchinario 1 atto ad eseguire le fasi del metodo per l’applicazione di marcature stradali secondo la presente invenzione. Più dettagliatamente la Figura 1 mette in risalto la presenza delle principali componenti del macchinario 1 atte a svolgere in sequenza le singole fasi del metodo in oggetto. Osservando la Figura 1 si nota la presenza di almeno un elemento raschiante, nella figura rappresentato come una ruota raschiante 2, dotata di una pluralità di lame raschiatrici 3 atte a generare, rimuovendo l’asfalto, almeno un recesso 10 atto ad essere, in seguito, riempito nuovamente ma con l’asfalto rimosso, colorato ed eventualmente additivato. Nella Figura 1 à ̈ inoltre messa in risalto la presenza della coclea 4 di salita atta a trasportare, eventualmente in modalità automatizzata e controllata, l’asfalto rimosso dalla ruota raschiante 2 all’interno di una prima camera definita camera di riscaldamento e miscelazione 5. Dentro detta camera di riscaldamento e miscelazione 5 avviene il progressivo riscaldamento controllato dell’asfalto sino a raggiungere circa 70°C. Riscaldato l’asfalto asportato, e sempre all’interno della camera di riscaldamento e miscelazione 5, avviene anche la verniciatura di questo con il colore desiderato. La verniciatura dell’asfalto riscaldato avviene grazie alla presenza di almeno uno spruzzatore 6, preferibilmente una pluralità di ugelli spruzzatori 6, dai quali fuoriesce la vernice del colore desiderato, in quantità ottimali e predeterminate. Il dispositivo 1 rappresentato in figura ed atto ad eseguire tutte le singole fasi del metodo in oggetto, à ̈ inoltre provvisto di un’ulteriore camera di raffreddamento 7 in cui avviene il raffreddamento controllato dell’asfalto trasferito in maniera automatizzata dalla camera di riscaldamento e miscelazione 5 all’interno della camera di raffreddamento 7. Quest’ultima à ̈ inoltre predisposta per il trattamento dell’asfalto asportato con sostanze additive che ne esaltano le caratteristiche prestazionali come agenti antigelo o agenti rifrangenti. La coclea 8 di discesa mostrata in Figura 1, à ̈ invece atta al trasferimento dell’asfalto trattato, ovvero riscaldato, colorato ed eventualmente additivato, all’interno del oppure dei recessi 10 scavati in precedenza dalla ruota raschiante 2. Questo riversamento può avvenire in modalità automatizzata e controllata in modo da garantire la distribuzione uniforme dell’asfalto trattato all’interno dei recessi 10 scavati nel suolo 20.
Un’ulteriore componente messa in risalto nella Figura 1 à ̈ il rullo compressore 9 atto a svolgere, nell’ultima fase del metodo descritto secondo la presente invenzione, la compattazione finale ed il perfetto livellamento dell’asfalto pretrattato all’interno dei recessi 10 con il resto del manto stradale, in modo che esso possa costituire la segnaletica orizzontale desiderata.
Descrizione della forma di realizzazione preferita
Il dispositivo ed il relativo metodo per l’applicazione di marcature stradali con asfalto colorato secondo la presente invenzione, comprende varie fasi lavorative. Dette fasi vengono attuate in successione ordinata ed in modalità eventualmente automatizzata e controllata, mediante l’ausilio di un apposito dispositivo 1 condotto direttamente da un operatore lungo il tratto stradale, oppure, controllato grazie ad una stazione di comando remota. Il macchinario oggetto della presente invenzione, à ̈ utilizzabile in tutte le aree che si intendono colorare indelebilmente e più dettagliatamente, lungo le carreggiate, le rotatorie, gli incroci e gli svincoli stradali su cui si intende applicare una determinata e duratura segnaletica orizzontale.
Il metodo oggetto della presente invenzione consiste nelle seguenti fasi:
Fase a): prevede la rimozione, eventualmente automatizzata e controllata del conglomerato bituminoso, comunemente indicato come asfalto, e preferibilmente dell’asfalto drenate, in corrispondenza delle zone, aree e superfici su cui si intende applicare una colorazione indelebile e permanente come nel caso della comune segnaletica orizzontale, come ad esempio indicativo ma non limitativo una striscia di mezzeria. La rimozione dell’asfalto avviene mediante un dispositivo meccanico 1 dotato di almeno una coppia di ruote anteriori 30, dotate di freni ed almeno una ruota raschiante 2, azionata da un comune motore a combustione interna, oppure, azionata da un comune generatore connesso ad un motore elettrico opportunamente dimensionato. Detta ruota raschiante 2, roteando attorno al proprio asse in direzione analoga a quella delle ruote 30 del macchinario 1 e che determinano la direzione del moto lungo la carreggiata, crea un recesso esattamente della larghezza desiderata nell’asfalto sottostante, facendo simultaneamente avanzare l’intero dispositivo meccanico 1. La velocità di avanzamento à ̈ pertanto determinata dall’azione frenante delle ruote 30 che si oppongono alla spinta avanzante esercitata dalla ruota raschiante 2. Più dettagliatamente la ruota raschiante 2 presenta una pluralità di lame raschiatrici 3, atte ad incunearsi e a rimuovere per sollevamento l’asfalto esattamente ed unicamente nei punti in cui si intende applicare una determinata segnaletica orizzontale. La rimozione mirata e controllata dell’asfalto ad opera delle suddette lame raschiatrici 3, avviene inoltre in modo tale da generare dei solchi 10 aventi una profondità costante e compresa tra 0,5 cm e 12 cm e preferibilmente tra 2 cm e 4 cm. Questa prima fase di lavorazione avviene con grande accuratezza e ad una velocità relativamente bassa del moto del macchinario 1 lungo la carreggiata. Questa precisione à ̈ necessaria al fine di rimuovere l’asfalto solo ed esclusivamente nelle zone in cui deve essere successivamente applicata la nuova segnaletica orrizzontale. L’accuratezza di questa fase, come quella delle altre fasi del presente metodo, à ̈ garantita poiché tutte le componenti raschianti sono sagomate e dimensionate in modo da far si che la rimozione dell’asfalto avvenga in maniera selettiva ovvero solo dove desiderato. La profondità dello scavo à ̈ predeterminata grazie ad un comune meccanismo di blocco che impedisce alla ruota raschiante 2 e segnatamente le lame raschiatrici 3, di superare una determinata profondità prestabilita rispetto al piano formato dal manto stradale stesso. Inoltre, la ruota raschiante 2 à ̈ dotata di un meccanismo di elevazione rapida, del tipo idraulico o a molla, in modo da evitare di abradere l’asfalto nei punti indesiderati come ad esempio quando si intende realizzare delle strisce tratteggiate lungo le strade.
La successiva fase del metodo descritto nella presente invenzione, Ã ̈ indicata come fase b).
Fase b): prevede il trasferimento dell’asfalto selettivamente rimosso dal manto stradale, all’interno di una camera predisposta per il riscaldamento e la colorazione dell’asfalto stesso. Più dettagliatamente nella fase b) del metodo in oggetto, avviene il trasporto dell’asfalto, rimosso dalle lame raschiatrici 3, all’interno di una prima camera riscaldante di miscelazione 5, mediante una coclea 4 di salita o mediante un comune nastro trasportatore. La coclea 4 permette infatti di trasferire l’asfalto precedentemente rimosso, dal livello del suolo alla camera di miscelazione 5 posta sostanzialmente più in alto. Alternativamente, l’asfalto rimosso e ridotto in piccoli pezzi dalle lame raschiatrici 3, può essere aspirato tramite un comune sistema di aspirazione, sollevato ed immesso direttamente nella camera di riscaldamento 5. Il trasferimento può avvenire in modalità automatizzata e controllata in modo da monitorare la giusta quantità di asfalto che giunge nell’unità di tempo nella camera riscaldante 5. Come suddetto la camera di riscaldamento e miscelazione 5 à ̈ predisposta per scaldare l’asfalto sino a circa 70° centigradi e quindi per effettuare la colorazione dell’asfalto asportato con il colore richiesto. A tale scopo, detta prima camera di riscaldamento e miscelazione 5 à ̈ provvista di un ugello spruzzatore, preferibilmente una pluralità di ugelli spruzzatori 6, dai quali fuoriesce, in modalità eventualmente automatizzata, una quantità predefinita e comunque adeguata di vernice, in base alla quantità di asfalto immesso nell’unità di tempo all’interno della camera di riscaldamento e miscelazione 5. Detta camera di riscaldamento e miscelazione 5 à ̈ inoltre predisposta per definire il riscaldamento sino ad una temperatura di circa 70 gradi centigradi dell’asfalto asportato, grazie all’adozione di un comune metodo di riscaldamento come la resistenza elettrica. Riscaldato l’asfalto si può eseguire la verniciatura dell’asfalto stesso, con la vernice opportuna, in condizioni di temperatura ottimali per generare dei granuli di asfalto correttamente verniciati e per far si che la vernice venga adsorbita a completezza sulla superficie dei granuli stessi. La camera di riscaldamento e miscelazione 5 à ̈ inoltre dotata di un comune miscelatore meccanico atto ad omogeneizzare l’asfalto colorato e riscaldato.
La fase successiva del metodo nella presente descrizione viene indicata come fase c).
Fase c): consiste nel trasferimento automatizzato dell’asfalto caldo e colorato come descritto e presente nella camera di riscaldamento e miscelazione 5, all’interno di una seconda camera di raffreddamento 7 in cui avviene il raffreddamento controllato dell’asfalto e l’aggiunta di additivi, quali sostanze anticongelanti, riflettenti, o abrasivanti al fine di ottenere un asfalto con caratteristiche prestazionali drenanti anche nelle zone in cui detto asfalto costituisce la segnaletica orizzontale. Il trasferimento dell’asfalto dalla camera di riscaldamento e miscelazione 5 alla camera di raffreddamento 7 avviene per semplice caduta, oppure tramite un sistema meccanico 40 dotato di coclea o nastro trasportatore. Il raffreddamento controllato à ̈ importante poiché permette di condurre l’asfalto ad una temperatura alla quale l’agente anticongelante per acqua, eventualmente additivato, non volatilizzi, essendo infatti la maggior parte delle sostanze antigelo dotate di funzioni ossidriliche che tendono all’evaporazione in condizioni di temperatura relativamente elevate rispetto a quelle standard.
La successiva fase del metodo in oggetto, nella presente descrizione viene indicata come fase d).
Fase d): prevede il riversamento, eventualmente automatizzato, dell’asfalto riscaldato, colorato, raffreddato ed eventualmente additivato, esattamente all’interno dei recessi 10 inizialmente scavati dalle lame raschiatrici 3 della ruota raschiante 2 come sopra descritto.
Il trasferimento dell’asfalto dalla camera di raffreddamento 7, all’interno dei solchi scavati nel suolo 20, avviene per caduta oppure mediante una coclea 8 di discesa atta a trasportare ed a riversare esattamente all’interno detti recessi 10, una quantità definita di asfalto nell’unità di tempo. Questo controllo à ̈ importante poiché assicura che l’asfalto colorato venga distribuito in maniera uniforme ed omogenea esattamente all’interno dei recessi 10 scavati sul suolo 20 ed in corrispondenza dei punti che andranno poi a costituire la segnaletica orizzontale. Al termine della coclea di discesa 8 possono essere posti dei convogliatori, simili a semplici avviatori, che dirigono l’asfalto verniciato direttamente all’interno del recesso 10. Evitando qualsiasi dispersione di materiale. L’uscita della coclea di discesa 8 à ̈ posta in modo tale da risultare in posizione più arretrata, rispetto alla coclea di salita 4 riferendosi al verso di avanzamento del macchinario 1. Sia la fase di asportazione dell’asfalto che quella della posa in opera dell’asfalto verniciato all’interno del recesso 10, può essere coadiuvata da comuni mezzi informatici atti ad automatizzare dette fasi. Comuni telecamere, rilevatori ed attuatori, interfacciati ad un comune e classico computer dedicato, possono pertanto essere utilizzati al fine di migliorare la qualità e la precisione dell’intera operazione.
L’ultima fase del metodo in oggetto, à ̈ indicata nella presente descrizione come fase e).
Fase e): consiste nella deposizione e nel perfetto livellamento dell’asfalto colorato riversato all’interno dei recessi 10, mediante almeno un rullo compressore 9, posto a valle del macchinario 1 per l’applicazione del metodo descritto nel presente documento. La larghezza del rullo compressore 9 à ̈ leggermente superiore alla larghezza del recesso 10. Il macchinario 1 oggetto della presente invenzione à ̈ utilizzabile per la realizzazione di qualsiasi marcatura stradale ed à ̈ ideale per le marcature stradali come segnaletiche orizzontali stradali, aeroportuali ed à ̈ atto ad effettuare marcature colorate permanenti per parcheggi, aree di sosta, eliporti, centri commerciali e magazzini. In un’ulteriore realizzazione dell’invenzione, si possono usare delle pietre o dei ciotoli bianchi, eventualmente burattati ed opportunamente dimensionati, da immettere direttamente nella coclea 8 assieme naturalmente agli aggreganti che costituiranno assieme a dette pietre la pavimentazione bianca o chiara da applicare. La naturale colorazione chiara o bianca delle pietre, consente di evitare l’intera fase colorativa, rendendo l’intero processo secondo la presente invenzione meno inquinante ed ancor più duraturo. Gli inerti bianchi o chiari utilizzati avranno appropriata granulometria e possono essere costituiti da sabbia, ghiaia e pietrisco oppure da loro combinazioni. I suddetti inerti, a titolo esplicativo e non limitativo, possono essere ciotoli bianchi burattati, ciotoli di marmo bianco di Carrara, comuni ciotoli bianchi di fiume, pietra Albanese bianca o ciotoli Albanesi bianchi o chiari. E’ inoltre possibile utilizzare pietre gialle per delimitare determinate aree. In un’ulteriore realizzazione della presente invenzione, il macchinario descritto nella presente domanda di brevetto per invenzione industriale, può essere applicato direttamente dietro ad una comune finitrice stradale, in modo che venga direttamente trainato da questa. Questo accorgimento consente di creare la desiderata segnaletica orizzontale prima che l’asfalto venga compresso dai rulli compressori che seguono normalmente le finitrici stradali. Questa peculiarità rende l’applicazione della segnaletica orizzontale oggetto della presente invenzione, ancora più efficace ed esteticamente integrata col manto stradale nonché più duratura. Infatti, il dispositivo della presente invenzione, può essere posto direttamente a contatto dietro ad una finitrice stradale. Il macchinario 1, in questa particolare applicazione dell’invenzione, potrà quindi asportare e colorare la porzione di asfalto desiderata, prima che l’asfalto venga compresso dai classici rulli compressori che compattano l’asfalto appena steso. Questa peculiare tecnica consentirà di avere una segnaletica stradale perfettamente integrata con il manto stradale stesso, dato che anche la porzione colorata verrà compressa dai rulli compressori simultaneamente al manto stradale classico. In un’ulteriore realizzazione dell’invenzione, almeno un rullo compressore delle dimensioni analoghe alle dimensioni della segnaletica orizzontale che si intende riprodurre sull’asfalto appena steso, può essere direttamente connesso ad una comune finitrice stradale, in modo che detto rullo compressore compatti l’asfalto appena questo viene steso sul manto stradale. Il rullo creerà quindi una impressione, una depressione nell’asfalto, esattamente della stessa grandezza della segnaletica orizzontale che si intende creare. Il macchinario 1 oggetto della presente invenzione, depositerà la quantità di asfalto colorato desiderata, all’interno di detta depressione. Il macchinario 1 in questa peculiare esecuzione dell’invenzione verrà utilizzato senza l’attuazione della fase “a†di rimozione dell’asfalto. Successivamente l’intero manto stradale verrà compattato dai rulli compressori tradizionali e vista l’addizione dell’asfalto colorato nelle aree circoscritte alla segnaletica orizzontale, l’intera segnaletica orizzontale risulterà leggermente rialzata rispetto al manto stradale sulla quale à ̈ apposta. Una peculiarità che la rende ancora più evidente, efficace e duratura nel tempo. Sulla parte superiore della segnaletica orizzontale così realizzata, à ̈ possibile apporre ondulazioni e sporgenze atte a segnalare all’automobilista il cambio di corsia. La segnaletica orizzontale apposta con le tecniche descritte nella presente invenzione, può essere di qualsiasi colore, bianca, gialla, bleu oppure rossa e arancione e può essere integrata con le suddette ondulazioni per evitare indesiderati cambi di corsia, richiamando l’attenzione del conducente della vettura.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo per l’applicazione della segnaletica orizzontale con asfalto colorato comprendente le fasi di; Fase a) rimozione, eventualmente automatizzata e controllata del conglomerato bituminoso, comunemente indicato come asfalto esclusivamente in corrispondenza delle zone, aree e superfici su cui si intende applicare una colorazione indelebile e permanente come nel caso della comune segnaletica orizzontale, detta rimozione dell’asfalto avvenendo mediante un dispositivo meccanico (1) dotato di almeno una coppia di ruote anteriori (30), dotate di freni e di almeno una ruota raschiante (2), azionata da un comune motore a combustione interna, oppure, azionata da un comune generatore connesso ad un motore elettrico opportunamente dimensionato, detta ruota raschiante (2), roteando attorno al proprio asse in direzione analoga a quella delle ruote (30), determinanti la direzione del moto lungo la carreggiata del macchinario (1), crea un recesso (10) esattamente della larghezza desiderata nell’asfalto sottostante, facendo simultaneamente avanzare l’intero macchinario (1), la velocità di avanzamento di detto macchinario (1) essendo determinata dall’azione frenante delle ruote (30) che si oppongono alla spinta avanzante esercitata dalla ruota raschiante (2), detta ruota raschiante (2) presentando preferibilmente una pluralità di lame raschiatrici (3), atte ad incunearsi e a rimuovere per sollevamento l’asfalto esattamente ed unicamente nei punti in cui si intende applicare la segnaletica orizzontale. La profondità del recesso (10) à ̈ predeterminata grazie ad un comune meccanismo di blocco che impedisce alla ruota raschiante (2) e segnatamente le lame raschiatrici (3), di superare una determinata profondità prestabilita rispetto al piano formato dal manto stradale stesso, la ruota raschiante (2) à ̈ anche dotata di un comune meccanismo di elevazione rapida, del tipo idraulico o a molla per la realizzazione di strisce tratteggiate, in modo da evitare di abradere l’asfalto nei punti indesiderati; Fase b) consiste nel trasporto dell’asfalto, rimosso dalle lame raschiatrici (3), all’interno di una prima camera riscaldante di miscelazione (5), mediante una coclea (4) di salita o mediante un comune nastro trasportatore, detta coclea (4) permettendo il trasferimento dell’asfalto precedentemente rimosso, dal livello del suolo alla camera di miscelazione (5) posta sostanzialmente più in alto, detto trasferimento avvenendo in modalità automatizzata e controllata, in modo da monitorare la giusta quantità di asfalto che giunge nell’unità di tempo nella camera riscaldante (5), predisposta per scaldare l’asfalto sino a circa 70° centigradi e quindi per effettuare la colorazione dell’asfalto asportato con il colore richiesto, detta prima camera di riscaldamento e miscelazione (5) essendo provvista di un ugello spruzzatore, preferibilmente di una pluralità di ugelli spruzzatori (6), dai quali fuoriesce in modalità eventualmente automatizzata, una quantità predefinita e comunque adeguata di vernice, in base alla quantità di asfalto immesso nell’unità di tempo all’interno della camera di riscaldamento e miscelazione (5), detta camera di riscaldamento e miscelazione (5) essendo predisposta a riscaldarsi sino a 70° centigradi, grazie all’adozione di un comune metodo di riscaldamento come la fiamma diretta o una resistenza elettrica, riscaldato l’asfalto si può eseguire la verniciatura dell’asfalto stesso, con la vernice opportuna, in condizioni di temperatura ottimali per generare dei granuli di asfalto correttamente verniciati e per far si che la vernice venga adsorbita a completezza sulla superficie dei granuli stessi. La camera di riscaldamento e miscelazione (5) à ̈ inoltre dotata di un comune miscelatore meccanico atto ad omogeneizzare l’asfalto colorato e riscaldato. Fase c) consiste nel trasferimento automatizzato dell’asfalto caldo e colorato come descritto e presente nella camera di riscaldamento e miscelazione (5), all’interno di una seconda camera di raffreddamento (7) in cui avviene il raffreddamento controllato dell’asfalto e l’aggiunta di additivi, quali sostanze anticongelanti, riflettenti, o abrasivanti, detto trasferimento dell’asfalto dalla camera di riscaldamento e miscelazione (5) alla camera di raffreddamento (7) avvenendo per semplice caduta, oppure tramite un sistema meccanico (40) dotato di coclea o nastro trasportatore; Fase d) prevede il riversamento, eventualmente automatizzato, dell’asfalto riscaldato, colorato, raffreddato ed eventualmente additivato, esattamente all’interno dei recessi (10) inizialmente scavati dalle lame raschiatrici (3) della ruota raschiante (2), detto trasferimento dell’asfalto trattato dalla camera di raffreddamento (7), all’interno dei recessi scavati nel suolo (20), avvenendo per caduta oppure mediante una coclea (8) di discesa atta a trasportare ed a riversare esattamente all’interno detti recessi (10), una quantità definita di asfalto nell’unità di tempo, essendo posti, al termine della coclea di discesa (8), dei convogliatori, simili a semplici avviatori, atti a dirigere l’asfalto verniciato direttamente all’interno del recesso (10); Fase e) consiste nella deposizione e nel perfetto livellamento dell’asfalto sul suolo (20), riversato all’interno dei recessi (10), mediante almeno un rullo compressore (9), posto a valle del macchinario (1), detto rullo compressore (9) avendo una larghezza leggermente superiore alla larghezza del recesso (10).
  2. 2. Metodo per l’applicazione di marcature stradali con asfalto colorato secondo la precedente rivendicazione, caratterizzato dal fatto che la fase a), secondo la precedente rivendicazione, à ̈ attuabile mediante la ruota raschiante (2), detta ruota raschiante (2) ruotando attorno al proprio asse grazie ad un comune motore elettrico o a combustione interna, in direzione analoga a quella della ruota(e) (30), e presentando sulla sua porzione esterna, una pluralità di lame raschiatrici (3) atte a rimuovere l’asfalto dal manto stradale (20) unicamente nelle aree desiderate, generando almeno un recesso (10), dette lame raschiatrici (3) essendo guidate tramite un sistema informatico di controllo, eventualmente remoto.
  3. 3. Metodo per l’applicazione di marcature stradali con asfalto colorato secondo le precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che il(i) recesso (10) possiede una profondità che varia tra 0,5 cm e 12 cm preferibilmente tra 2 cm e 4 cm.
  4. 4. Metodo per l’applicazione di marcature stradali con asfalto colorato secondo le precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che le sostanze additive da aggiungersi nella fase c) sono sostanze antigelo, sostanze riflettenti e sostanze abrasive.
  5. 5. Metodo per l’applicazione di marcature stradali con asfalto colorato, caratterizzato dal fatto che la fase d), secondo la rivendicazione 1, à ̈ attuabile grazie al macchinario (1), mediante la coclea (8), detta coclea (8) essendo predisposta per il riversamento, eventualmente controllato ed automatizzato tramite una stazione di controllo remoto, dell’asfalto all’interno del (i) recesso (10) presente sul manto stradale (20).
  6. 6. Metodo per l’applicazione di marcature stradali con asfalto colorato secondo le precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che la fase e), secondo la rivendicazione 1, à ̈ attuabile mediante il macchinario (1), detto macchinario (1) presentando almeno un rullo pressatore (9) atto a comprimere e livellare l’asfalto all’interno del(i) recessi (10) dopo l’attuazione della precedente fase d), essendo detto rullo compressore (9) ubicato posteriormente alla coclea (8) rispetto al senso di avanzamento del macchinario (1).
  7. 7. Macchinario (1) atto ad eseguire la colorazione permanente della segnaletica orizzontale caratterizzato dal fatto di essere direttamente guidato da un operatore oppure controllato tramite una stazione di guida remota, lungo il tratto di carreggiata su cui si intende applicare detta segnaletica orizzontale, detto macchinario (1) comprendendo almeno una ruota (30) dotata di un comune impianto frenante, atta ad imprimere la direzione desiderata a detto macchinario (1) lungo il manto stradale (20), almeno una ruota raschiante (2) azionata da un comune motore elettrico o a scoppio, atta a scavare un recesso (10) sull’asfalto da trattare, almeno una coclea (4) per il trasporto dell’asfalto rimosso dal suolo (20) alla camera di riscaldamento e miscelazione (5) almeno una coclea (40) per il trasporto dell’asfalto trattato alla camera di miscelazione e raffreddamento (7), almeno una coclea (8) atta a riporre l’asfalto trattato nella camera di miscelazione e raffreddamento (7) all’interno del recesso (10), almeno un rullo compressore (9) posizionato posteriormente a detta coclea (8).
  8. 8. Macchinario secondo le precedenti rivendicazioni atto ad essere direttamente connesso ad una finitrice stradale in modo da creare un recesso (10) da riempire successivamente di asfalto colorato, prima che detto manto stradale venga compattato dai rulli compressori.
  9. 9. Metodo secondo le precedenti rivendicazioni in cui almeno un rullo compressore, dalle dimensioni analoghe alla segnaletica orizzontale che si intende apporre sull’asfalto appena steso, à ̈ direttamente connesso alla finitrice stradale che ha steso il nuovo manto stradale ed essendo detto rullo compressore a sua volta direttamente seguito dal macchinario (1) della presente invenzione che però attuerà le singole fasi lavorative partendo dalla fase “b†.
  10. 10. Macchinario secondo la precedente rivendicazione per la realizzazione di marcature stradali come segnaletiche orizzontali stradali, aeroportuali e atta ad effettuare marcature colorate permanenti di colore bianco, giallo, bleu, rosso per parcheggi, aree di sosta, eliporti, centri commerciali e magazzini caratterizzato dal fatto di utilizzare pietre e/o pietrisco nero direttamente recuperato dall’asfalto, oppure fornito dall’esterno, di colore chiaro o bianco oppure giallo.
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