ITRM20100470A1 - Strumento per il fissaggio di un vaso al suolo. - Google Patents

Strumento per il fissaggio di un vaso al suolo. Download PDF

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ITRM20100470A1
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bar
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Luca Agostini
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Mates Piante Societa Agricola S S
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    • A47FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47GHOUSEHOLD OR TABLE EQUIPMENT
    • A47G7/00Flower holders or the like
    • A47G7/02Devices for supporting flower-pots or cut flowers
    • A47G7/025Flower-pot stabilisers, i.e. means to prevent flower-pots from tipping over

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  • Orthopedics, Nursing, And Contraception (AREA)

Description

"STRUMENTO PER IL FISSAGGIO DI UN VASO AL SUOLO"
DESCRIZIONE
La presente invenzione à ̈ relativa ad uno strumento per il fissaggio di un vaso al suolo. In particolare, la presente invenzione à ̈ impiegata per vasi da vivai, in maniera da superare il dannoso problema della presenza di vento che ne provoca il ribaltamento, comportando in questo modo, oltre a danni alle piante e spreco di concime, l'onere di operare il riposizionamento dei vasi in posizione eretta.
Storia della tecnologia
Come ampiamente noto, con vivaismo s'intende generalmente il settore agricolo volto alla produzione, anche su scala industriale, di piante destinate al commercio.
La struttura di un vivaio comprende più settori, tra cui l'area propriamente asservita alla coltivazione delle piante, le quali vengono disposte entro dei vasi contenitori in plastica che vengono disposti ordinatamente lungo uno schema sostanzialmente di tipo matriciale composto da più file e colonne.
Un problema che si verifica di frequente nei vivai, à ̈ dovuto al fatto che i vasi contenitori, i quali devono necessariamente essere lasciati all'aperto per permettere la corretta crescita delle piante, sono spesso soggetti a raffiche di vento più o meno severe che spesso ne determinano il rovesciamento a terra.
La caduta del vaso a terra comporta notevoli problemi, innanzi tutto perchà ̈ il riposizionamento dei vasi caduti, sopratutto quando sono in numero elevato, comporta un importante spreco di risorse e di tempo per operare il loro riposizionamento corretto, in quanto la pianta ha bisogno di una postura verticale per godere di una corretta crescita. Inoltre, tale inconveniente comporta la fuoriuscita e quindi la perdita di concime che viene disposto sulla superficie del vaso, arrecando danni sotto il profilo economico in quanto in genere i concimi utilizzati per la crescita delle piante sono estremamente costosi.
Descrizione della tecnica antecedente
Nell'attuale stato della tecnica, sono stati messi a punto alcuni sistemi antivento che permettono di assicurare i vasi al suolo eliminando così la problematica relativa alle eventuali raffiche di vento sopra descritta.
Un sistema usato consiste nel disporre il vaso entro un'intelaiatura metallica comprendente una coppia d'anelli di raggi diversi tra loro sovrapposti e connessi da una serie d'aste. In particolare, il vaso viene inserito nell'anello avente il raggio inferiore e ne à ̈ sorretto lungo il suo bordo, mentre il secondo anello di raggio maggiore viene disposto sul suolo.
Alternativamente, si dispone di sistemi che comprendono un'asta piantata al suolo ed uno o più anelli ad essa connessi, entro i quali vengono poi inseriti ciascuno un rispettivo vaso contenitore della pianta.
Sono presenti inoltre all'attuale stato della tecnica anche altri tipi di strumenti per assicurare i vasi a terra contrastando la spinta esercitata dal vento su di essi. Ad esempio, si trovano attualmente sul mercato delle "clip", che agganciano il bordo di un vaso al bordo del vaso successivo, disposto molto vicino ad esso. In questo modo viene allestita una struttura composta dai più vasi tra loro connessi, che per questo motivo offre un inerzia maggiore al vento che trova quindi maggiori difficoltà a ribaltare il singolo vaso.
Svantaggi della tecnica antecedente
Nonostante i sopraccitati sistemi di tecnica nota sono ad oggi comunemente utilizzati frequentemente nei vivai nel tentativo di risolvere il problema del vento, essi presentano importanti svantaggi e falliscono pertanto nel cercare di dare una soluzione definitiva al problema.
Infatti, il posizionamento entro le intelaiature ad anelli comporta l'onere di dover sollevare ciascun vaso per poterlo disporre nel rispettivo anello: operazione questa che necessità di un forte dispendio di tempo e risorse. Inoltre, il sistema costituito dall'intelaiatura composta dai due anelli concentrici à ̈ caratterizzato da un ingombro non trascurabile, necessario per conferire stabilità al vaso, e quindi il loro trasporto e movimentazione comportano notevoli problemi di gestione e di costi. Tale svantaggio à ̈ tanto più importante tanto più il vivaio presenta un elevato numero di vasi. A questo proposito, di consideri che alcuni vivai raggiungono facilmente le migliaia d'unità.
D'altro canto, i sistemi che presentano un'asta piantata al suolo, se da una parte risolvono il sopraccitato problema della movimentazione e trasporto di un elevato numero intelaiature stabilizzanti, falliscono nel dare una soluzione al problema del sollevamento dei vasi.
Infine le clip utilizzate per collegare tra loro i bordi di vasi adiacenti, oltre ad essere inefficaci in caso di forte vento, creano una struttura che impedisce, di fatto, la mobilità degli operatori all'interno della coltura, dato che uniscono tra loro vasi adiacenti.
Scopi dell'invenzione
Scopo della presente invenzione à ̈ risolvere i sopraccitati svantaggi fornendo uno strumento come sostanzialmente descritto nella rivendicazione 1.
Ulteriori caratteristiche dell'invenzione sono definite nelle corrispondenti rivendicazioni dipendenti.
Vantaggi dell'invenzione
La presente invenzione, superando i citati problemi della tecnica nota, comporta numerosi ed evidenti vantaggi.
Infatti, come sarà chiarito mediante la descrizione dettagliata di tre sue forme preferite di realizzazione, lo strumento di fissaggio secondo la presente invenzione à ̈ in grado di bloccare a terra, ovviamente in maniera reversibile, il vaso contenitore della pianta in maniera estremamente stabile, contrastando anche raffiche di vento di velocità superiori a 100 km/h, secondo risultati di test effettuati su un prototipo dello strumento secondo l'invenzione.
Il fissaggio a terra del vaso mediante lo strumento secondo l'invenzione avviene, come apparirà chiaro nel prosieguo della descrizione, avviene mediante un operazione estremamente rapida e semplice, che non coinvolge alcuna operazione di sollevamento del vaso stesso.
Inoltre, lo strumento oggetto della presente invenzione presentando una particolare semplicità di realizzazione unitamente ad un ingombro molto limitato rispetto ai sistemi di tecnica nota sopraccitati, comporta costi di trasporto e di produzione molto ridotti. Breve descrizione dei disegni
Ancora ulteriori vantaggi, così come le caratteristiche e le modalità di impiego della presente invenzione risulteranno evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di tre sue forme di realizzazione preferita, presentate a scopo esemplificativo e non limitativo, facendo riferimento alle figure dei disegni allegati, in cui:
la figura 1 raffigura in una vista prospettica lo strumento oggetto dell'invenzione secondo una prima forma preferita di realizzazione;
la figura 2 mostra lo strumento di figura 1 in sezione frontale quando in condizioni operative;
le figure 3A-3C mostrano in sequenza l'impiego dello strumento di figura 1 le figure 4 e 4A raffigurano rispettivamente in una vista prospettica e frontale lo strumento oggetto dell'invenzione secondo una seconda forma preferita di realizzazione;
la figura 5 mostra lo strumento di figura 4 in vista in pianta quando in condizioni operative;
le figure 6A-6C mostrano in sequenza l'impiego dello strumento di figura 4; e la figura 7 mostra in vista prospettica uno strumento oggetto dell'invenzione quando impiegato per il fissaggio di un vaso secondo una terza forma preferita di realizzazione.
Descrizione dettagliata dei disegni
Con riferimento alla figura 1, à ̈ mostrato uno strumento 1 oggetto della presente invenzione secondo una prima forma preferita di realizzazione. Lo strumento, come sarà dettagliatamente descritto in seguito, à ̈ impiegato per il fissaggio al suolo di un vaso, specialmente per vasi utilizzati nei vivai, ed à ̈ tale da prevenire il ribaltamento dello stesso in condizioni di forte vento.
In particolare, lo strumento oggetto della presente comprende un elemento d'ingaggio 11 che presenta una porzione 111 atta ad essere inserita entro il vaso (non raffigurato) attraverso una sua parete laterale, stabilendo una connessione con esso.
Lo strumento 1 comprende inoltre dei mezzi d'ancoraggio 120 dell'elemento d'ingaggio 11, configurati in maniera da cooperare con esso ed impedirne almeno il sollevamento dal suolo quando in condizioni operative, come sarà dettagliatamente descritto in seguito.
Preferibilmente, la porzione 111 Ã ̈ configurata in modo da permettere all'elemento d'ingaggio 11 di operare esso stesso una foratura del vaso attraverso la sua parete laterale, durante il suo inserimento entro quest'ultimo.
I mezzi d'ancoraggio 120 comprendono, a titolo esemplificativo e non limitativo, una barra 12 atta ad essere introdotta entro il suolo, in modo che il suolo eserciti su di essa una presa sostanzialmente stabile.
A questo scopo, la barra 12 à ̈ preferibilmente dotata di un'estremità affilata 121 e/o una trivella, quest'ultima posizionata in corrispondenza di una porzione terminale della barra e denotata in figura con il riferimento numerico 122. Tale trivella sarà utile nel momento in cui il terreno dovesse essere morbido, in maniera da aumentarne la presa sulla barra e quindi la stabilità di quest'ultima. Sarà apprezzato inoltre che le trivelle disposte sulla porzione terminale potranno anche essere più di una qualora il terreno sia particolarmente morbido.
Nella prima forma di realizzazione preferita qui descritta i mezzi d'ancoraggio 120 comprendono una guida prismatica 123, posizionata sostanzialmente in corrispondenza di una estremità superiore della barra 12. Sarà apprezzato che la guida 123 potrà essere alternativamente circolare.
Preferibilmente, lo strumento 1 comprende inoltre una piastra 13, di forma circolare, connessa alla barra 12 in corrispondenza di una base della guida 123. Tale piastra 13 comporta il vantaggio di evitare la crescita d'erba in corrispondenza della zona in cui lo strumento à ̈ posizionato migliorandone così la visibilità ed in generale il suo impiego. Le modalità e gli accorgimenti tecnici per la realizzazione e connessione della barra 12 con la guida 123 sono reputate alla portata di un tecnico del ramo e non saranno pertanto di seguito descritte. A titolo esemplificativo, lo strumento 1 potrà essere realizzato in metallo (ad esempio ferro) e la connessione tra la barra 12, la guida 123 e la piastra 13 potrà avvenire, sempre a titolo esemplificativo e non limitativo, mediante saldatura.
Sempre con riferimento alla figura 1, l'elemento d'ingaggio 11 à ̈ un perno 11, il quale à ̈ atto a scorrere entro la guida 123 in maniera che la sua porzione 111 si inserisca all'interno del vaso.
Con riferimento alla figura 2, à ̈ mostrato lo strumento 1 quando in condizioni operative. Esso à ̈ impiegato nel fissaggio di un vaso, ora raffigurato e denotato con il riferimento numerico 2, che poggia sul suolo 3.
In particolare, in figura 2 à ̈ visibile lo strumento 1 presentante la barra 12 introdotta nel suolo 3, fino a quando la piastra 13 non va a battuta con la superficie del suolo, come appunto mostrato in figura. A questo punto il perno 11 viene fatto scorrere entro la guida 123 in maniera che la sua porzione 111 si inserisca entro il vaso 2 forando una sua parete laterale 21. Come specificato in precedenza, la porzione 111 potrà essere predisposta per forare essa stessa la parete del vaso 21, o alternativamente potranno essere utilizzati dei fori che sono presenti in corrispondenza della base del vaso per il drenaggio dell'acqua. In ogni caso, i vasi per vivai sono solitamente realizzati in materiali, come ad esempio plastica, che risultano essere facilmente perforabili da corpi in ferro appuntito.
Risulterà ora evidente come i mezzi d'ancoraggio, ed in particolare la barra 12 inserita nel suolo, cooperano con il perno 11 impedendo ad esso in particolare il sollevamento dal suolo e offrendo così una resistenza che permette di bilanciare il momento applicato dal vento sulla base del vaso. Infatti, tale momento tende a far inclinare la base del vaso rispetto al suolo sottoponendo il perno ad una forza che viene bilanciata dalla reazione esercitata dai mezzi di ancoraggio sul perno stesso.
Il perno 11 comprende in corrispondenza di una sua estremità un elemento di battuta 112, atto a cooperare con una porzione estremale della guida 123, quando il perno 11 ha esaurito la sua corsa di scorrimento (situazione tratteggiata in figura) entro la guida stessa e presenta la sua porzione 111 inserita entro il vaso, in maniera da stabilire una connessione sostanzialmente solidale con esso. La lunghezza del perno 11 à ̈ stabilita in maniera che l'elemento di battuta 112 non permetta un suo ulteriore avanzamento quando la porzione 111 à ̈ tutta inserita nel vaso.
L'elemento di battuta 112 assolve anche la funzione di facilitare l'inserimento del perno 11 quando eseguito mediante arnesi come martelli o simili, offrendo ad essi una superficie su cui battere.
Per migliorare ulteriormente la tenuta del vaso 2 sul suolo 3, à ̈ preferibile impiegare un secondo strumento, denotato in figura con il riferimento 1', impiegato in maniera che un suo elemento d'ingaggio 11' sia inserito entro il vaso 2, preferibilmente in posizione diametralmente opposta rispetto all'elemento di ingaggio 11 dello strumento 1. Dello strumento 1', essendo questo del tutto uguale allo strumento 1 sopra descritto, non verrà data ulteriore descrizione.
Con riferimento alla sequenza di figure 3A-3B, Ã ̈ mostrata un'installazione di uno strumento 1 secondo una prima forma preferita di realizzazione, per fissare il vaso 2 sul suolo 3.
In particolare, la figura 3A mostra l'inserimento dello strumento 1 mediante l'introduzione della barra 12 entro il suolo 3. Nel caso di figura la barra 12 à ̈ dotata della trivella 122: l'introduzione nel suolo della barra 12 può avvenire ad esempio facendo uso di un motore atto ad applicare una coppia motrice sulla piastra 13, la quale determina uno scavo nel terreno grazie alla trivella stessa. Altrimenti quando il terreno à ̈ sufficientemente duro, la barra può essere fissata al suolo semplicemente mediante un martello o simili.
La figura 3B, mostra lo strumento 1 introdotto nel suolo, fino a quando la piastra 13 va a battuta con il suolo 3. A questo punto il perno 11 viene fatto scorrere entro la guida 123 (secondo la freccia di figura) fino a forare il vaso 2 in corrispondenza della sua parete laterale 21.
La figura 3C mostra lo strumento 1, quando il perno 11 presenta la sua porzione 111 inserita entro il vaso. Pertanto risulterà chiaro che l'effetto combinato della connessione creata dall'inserimento del perno 11 entro il vaso 2, e l'azione che i mezzi d'ancoraggio esercitano sul perno stesso tramite la guida 123 in cui esso à ̈ inserito, garantiscono il fissaggio del vaso 2 al suolo 3.
Come prima evidenziato, il fissaggio del vaso sarà ulteriormente migliorato impiegando un secondo strumento disposto in maniera tale che il rispettivo elemento d'ingaggio sia inserito entro il vaso in posizione diametralmente opposta rispetto al perno 11 (non raffigurato).
Pertanto risulterà chiaro che i mezzi d'ancoraggio sono atti ad assicurare il vaso al suolo quando l'elemento di ingaggio à ̈ inserito entro di esso.
Facendo ora riferimento alla successiva figura 4, Ã ̈ mostrato in vista prospettica uno strumento 200 secondo una seconda forma preferita di realizzazione.
Lo strumento 200 à ̈ sostanzialmente simile a quanto descritto finora, con la differenza che l'elemento d'ingaggio à ̈ un'asta 210, di forma sostanzialmente ad "L", e presentante una porzione 211 atta ad essere inserita entro il vaso 2 e comprendente un braccio 211 dell'asta 210.
Analogamente al caso precedente, lo strumento 200 secondo la seconda forma preferita di realizzazione presenta dei mezzi di ancoraggio che comprendono una barra 220, atta ad essere inserita entro il suolo. Sarà apprezzato che anche la barra 220 potrà essere predisposta con una o più trivelle (non raffigurate), a seconda della consistenza del terreno ed in generale del particolare scenario applicativo. Anche lo strumento 200 comprende una piastra di battuta 230, posizionata in corrispondenza di una estremità superiore della barra 220 in modo da andare a battuta con il suolo quando quest'ultima à ̈ introdotta entro di esso, migliorando la manovrabilità impedendo la crescita di erba nella zona dove lo strumento à ̈ fissato come sopra descritto.
Sempre con riferimento alla figura 4, l'asta 210 Ã ̈ connessa alla barra 220 in maniera che il braccio 211 venga inserito nel vaso (non raffigurato) mediante una rotazione dell'asta 210 intorno ad un asse a della barra 220.
Le modalità e gli accorgimenti tecnici per effettuare una connessione solidale tra l'asta 210 e la barra 220 potranno essere stabilmente connesse tra loro mediante metodi noti e alla portata degli esperti nel settore, come ad esempio mediante saldatura, creando tra loro una connessione di tipo solidale, tale per cui la rotazione dell'asta 210 comporterà necessariamente anche la rotazione della barra 220 entro il suolo su se stessa. Alternativamente, potrà essere predisposta in maniera del tutto equivalente una connessione tra barra ed asta di tipo girevole in modo da svincolare i due movimenti.
Con riferimento alla figura 4A, à ̈ mostrato lo strumento 200 in vista frontale. In particolare, à ̈ visibile l'asta 210 connessa alla barra 220 e forma con essa sostanzialmente un angolo ortogonale, al fine di renderne ottimale il suo impiego per il fissaggio del vaso a terra. Inoltre, sempre con riferimento alla figura 4A, la piastra 230 à ̈ posizionata al di sotto dell'asta 210 in maniera da distanziare quest'ultima dal suolo, quando la barra 220 à ̈ introdotta entro di esso, e facilitare così la rotazione dell'asta attorno all'asse a.
Con riferimento alla successiva figura 5, Ã ̈ mostrato in pianta lo strumento 200 quando impiegato per fissare il vaso 2. Avendo preventivamente inserito la barra entro il suolo, la rotazione dell'asta 210 attorno all'asse della barra secondo la freccia R di figura porta all'inserimento del braccio 211 entro il vaso attraverso la sua parete laterale.
Analogamente al caso precedente, al fine di migliorare ulteriormente il fissaggio del vaso sul suolo potrà essere impiegato almeno un secondo strumento 200', in maniera che un suo braccio 211' sia inserito entro il vaso in posizione diametralmente opposta al braccio 211.
Con riferimento alla sequenza di figure 6A-6B, Ã ̈ mostrata una sequenza d'impiego dello strumento 200 sopra descritto.
In particolare, la figura 6A mostra lo strumento 200 durante l'inserimento della barra 220 entro il suolo 3, nel senso della freccia di figura F, in modo tale da fissare l'elemento d'ingaggio, ovvero l'asta 210.
La figura 6B mostra invece lo strumento 200, quando la barra (non visibile) Ã ̈ inserita nel suolo, fino a quando la piastra 230 va a battuta con il suolo stesso.
La successiva rotazione dell'asta 210, e quindi del braccio 211, lungo la freccia R di figura, permette l'inserimento di quest'ultimo entro il vaso 2 attraverso la sua parete laterale (sfruttando un foro preesistente o mediante apposita foratura), come mostrato nella figura 6C. In questo modo si stabilisce tra il braccio 211 e il vaso (il quale all'interno à ̈ riempito con terreno di coltivazione) una connessione tale da impedire il ribaltamento dello stesso a causa del vento, grazie all'azione dei mezzi d'ancoraggio i quali in particolare non permettono il sollevamento dal suolo dell'elemento d'ingaggio 210. Sarà apprezzato che si potrà predisporre almeno un altro strumento (non raffigurato) per migliorare la tenuta del vaso a terra, come meglio sopra specificato.
Con riferimento alla figura 7, à ̈ rappresentato uno strumento 300 secondo una terza forma preferita di realizzazione. In questa forma preferita, i mezzi d'ancoraggio comprendono una struttura 310 disposta al suolo, o in generale su di un piano di calpestio, la quale presenta una guida lineare 311. L'elemento d'ingaggio à ̈ un perno 312, presentante una porzione 3121 atta ad essere inserita entro il vaso 2 in maniera analoga a quanto prima descritto. A questo scopo, sul perno à ̈ ricavato un pattino 313 atto a scorrere entro la guida lineare 311, in maniera appunto che il perno s'inserisca entro il vaso 2. Inoltre, anche in questo caso il perno presenta un elemento di battuta 380 per facilitarne l'inserimento entro il vaso secondo le modalità meglio sopra specificate.
Preferibilmente, la struttura comprende una coppia di bracci 320 e 330, tra loro allineati, ciascuno presentante una rispettiva guida lineare per lo scorrimento del rispettivo elemento d'ingaggio. I due bracci 320 e 330 sono connessi da una porzione centrale (non visibile) sul quale il vaso à ̈ appoggiato.
Nell'esempio di figura, la struttura 310 comprende inoltre una seconda coppia di bracci 340 e 350, anch'essi allineati e disposti a croce rispetto ai bracci 320 e 330. In questo modo si aumenta la versatilità della struttura 310, in grado di bloccare il vaso in corrispondenza della porzione centrale mediante quattro elementi d'ingaggio.
Sarà apprezzato che la struttura 310 potrà naturalmente formare un reticolo dimensionato a seconda del numero di vasi da assicurare, presentante una pluralità di intersezioni tra i bracci in corrispondenza dei quali sarà posizionato il rispettivo vaso per poi essere fissato alla struttura mediante l'elemento o gli elementi si ingaggio ad esso associati.
La terza forma di realizzazione trova applicazione qualora il terreno (nel caso in cui si tratti ad esempio di cemento) non permetta l'inserimento della barra entro di esso, come visto negli esempi realizzativi descritti in precedenza.
Infine, sarà apprezzato che nel momento in cui si dovesse rendere necessario movimentare il vaso, ad esempio per il trasporto della pianta, l'elemento di ingaggio potrà essere facilmente rimosso da esso, liberando quindi il vaso dal suolo mediante una operazione facile e veloce.
La presente invenzione à ̈ stata fin qui descritta con riferimento a tre sue forme di realizzazione preferite. È da intendersi che possono esistere altre forme di realizzazione che afferiscono al medesimo nucleo inventivo, tutte rientranti nell’ambito di protezione delle rivendicazioni qui di seguito riportate.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Strumento (1, 200, 300) per il fissaggio al suolo (3) di un vaso (2) o simili, comprendente: • un elemento di ingaggio (11, 210, 312) comprendente almeno una porzione (111, 211, 3121) atta ad essere inserita entro il vaso (2) attraverso una sua parete laterale (21) e stabilire una connessione con esso; • mezzi di ancoraggio (120, 220, 313, 310) di detto elemento di ingaggio (11, 210, 312), tali da impedirne almeno il sollevamento dal suolo (3); detti mezzi di ancoraggio (120, 220, 310, 311) essendo atti a cooperare con detto elemento di ingaggio (11, 210, 312), quando inserito entro il vaso (2), in maniera da assicurare il vaso (2) al suolo (3).
  2. 2. Strumento (1, 200, 300) di fissaggio secondo la rivendicazione precedente, in cui detta almeno una porzione (111, 211, 3121) Ã ̈ configurata in modo da operare una foratura del vaso (2) attraverso la sua parete laterale (21) durante il suo inserimento entro di esso.
  3. 3. Strumento (1, 200) di fissaggio secondo le rivendicazioni 1 o 2, in cui detti mezzi d'ancoraggio (120, 220) comprendono una barra (12, 220) atta ad essere introdotta entro il suolo (3).
  4. 4. Strumento (1) di fissaggio secondo la rivendicazione precedente, in cui detta barra (12, 220) presenta almeno una trivella (122).
  5. 5. Strumento (1) di fissaggio secondo le rivendicazioni 3 o 4, in cui in cui detti mezzi d'ancoraggio (120) comprendono una guida (123) prismatica o cilindrica, posizionata sostanzialmente in corrispondenza di una estremità superiore di detta barra (12).
  6. 6. Strumento (1) di fissaggio secondo la rivendicazione precedente, inoltre comprendente una piastra (12) connessa a detta barra (12) in corrispondenza di una base di detta guida (123).
  7. 7. Strumento (1) di fissaggio secondo le rivendicazioni 5 o 6, in cui detto elemento d'ingaggio (11) Ã ̈ un perno (11), atto a scorrere entro detta guida (123) in maniera da essere inserito entro il vaso (2).
  8. 8. Strumento (1) di fissaggio secondo la rivendicazione precedente, in cui detto perno (11) comprende in corrispondenza di una sua estremità un elemento di battuta (112), atto a cooperare con una porzione estremale di detta guida (123) e bloccare un ulteriore avanzamento di detto perno (11) quando detta porzione (111) à ̈ inserito entro il vaso (2).
  9. 9. Strumento (200) di fissaggio secondo una delle rivendicazioni da 1 a 4, in cui detto elemento d'ingaggio (210) comprende un'asta (210) di forma sostanzialmente ad "L", detta almeno una porzione (211) comprendente un braccio (211) di detta asta (210).
  10. 10. Strumento (200) di fissaggio secondo la rivendicazione 3 e 9, in cui detta asta ad "L" (210) Ã ̈ connessa a detta barra (220) in maniera che detto braccio (211) Ã ̈ inserito entro il vaso (2) mediante rotazione di detta asta (210) intorno ad un'asse a di detta barra (220).
  11. 11. Strumento (300) di fissaggio secondo le rivendicazioni 1 o 2, in cui detti mezzi d'ancoraggio (310, 313) comprendono una struttura (310) disposta sul suolo e presentante almeno una guida lineare (311).
  12. 12. Strumento (300) di fissaggio secondo la rivendicazione precedente, in cui detti mezzi d'ancoraggio (310, 313) comprendono inoltre un pattino (313) ricavato su detto elemento d'ingaggio (312) ed atto a scorrere entro detta guida lineare (311), in modo che detta almeno una porzione (3121) di detto elemento d'ingaggio (312) si inserisca entro il vaso (2).
  13. 13. Strumento (300) di fissaggio secondo le rivendicazioni 11 o 12, in cui detta struttura (310) comprende almeno una coppia di bracci (320, 330), ciascuno presentante una rispettiva guida lineare (311), e connessi ad una porzione centrale tra loro interposta ed atta a sorreggere il vaso (2).
  14. 14. Strumento (300) di fissaggio secondo la rivendicazione precedente, in cui detta struttura (310) comprende una seconda coppia di bracci (340, 350) tra loro allineati, detta prima (320, 330) e seconda (340, 350) coppia di bracci essendo tra loro disposte a croce rispetto a detta porzione centrale.
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DE29712637U1 (de) * 1997-07-17 1997-10-09 Dollt Wilfried Sicherung für Pflanzgefäße

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