ITRM20100008A1 - Modulo fotovoltaico con protezione antincendio. - Google Patents

Modulo fotovoltaico con protezione antincendio. Download PDF

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ITRM20100008A1
ITRM20100008A1 IT000008A ITRM20100008A ITRM20100008A1 IT RM20100008 A1 ITRM20100008 A1 IT RM20100008A1 IT 000008 A IT000008 A IT 000008A IT RM20100008 A ITRM20100008 A IT RM20100008A IT RM20100008 A1 ITRM20100008 A1 IT RM20100008A1
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Pasquale Amideo
Amato Aniello D
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Solsonica S P A
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Description

MODULO FOTOVOLTAICO CON PROTEZIONE ANTINCENDIO
La presente invenzione riguarda un modulo fotovoltaico con protezione antincendio che consente, in modo semplice, affidabile, ed economico, di eliminare qualsiasi pericolo di folgorazione per gli operatori, quali vigili del fuoco, che effettuino operazioni di spegnimento di un incendio che interessi il modulo stesso.
La presente invenzione riguarda altresì una scatola di giunzione per un tale modulo fotovoltaico.
E’ noto che un modulo fotovoltaico comprende un insieme di cosiddette celle fotovoltaiche opportunamente collegate fra di loro in un pannello fotovoltaico. In particolare, una cella fotovoltaica è un componente elettronico a semiconduttore (usualmente silicio opportunamente drogato), che presenta la proprietà di generare corrente elettrica allorché viene colpito da energia luminosa, comportandosi come un vero e proprio generatore di corrente. Tipicamente, la tensione elettrica fra i due contatti positivo e negativo di una cella è all’incirca 0,5 Volt, mentre la corrente massima che essa può erogare dipende, oltre che da vari parametri costruttivi, anche dalla energia luminosa che la colpisce, avendosi correntemente valori fra 6 ed 8 Ampere.
Come detto un modulo fotovoltaico comprende un pannello costituito da una pluralità di celle fotovoltaiche, il cui numero dipende dall’applicazione e dalle desiderate dimensioni del modulo, che vengono disposte secondo un arrangiamento a matrice e vengono collegate in serie fra di loro; usualmente, un modulo fotovoltaico ha ai suoi terminali una tensione di circa 40-50 Volt. Sul retro del modulo è fissata una scatola di giunzione (nota anche come “JBOX”), che, oltre ad essere dotata di due morsetti, positivo e negativo, per il collegamento del modulo verso l’esterno, contiene anche uno o più (usualmente tre) diodi di by-pass. I diodi di by-pass hanno la funzione di permettere il passaggio di tutta la corrente proveniente da stringhe di celle in perfetta efficienza attraverso eventuali stringhe di celle che presentano efficienza più bassa (per difettosità e/o oscuramento, anche parziale). Il modulo fotovoltaico è infine provvisto di una cornice di alluminio che assicura al pannello la necessaria robustezza meccanica e permette di ancorarlo nella locazione di utilizzo.
Nel corso di un incendio che interessi un luogo dove è presente un campo fotovoltaico, comprendente una pluralità di moduli fotovoltaici collegati in serie tra loro, gli operatori addetti allo spegnimento del rogo sono costantemente sottoposti ad un grosso rischio di folgorazione.
Infatti, non e’possibile mettere fuori tensione i moduli fotovoltaici, che, quando collegati in serie, hanno valori di tensione che raggiungono anche 1000 V, mentre la soglia di pericolosità della tensione continua per l’uomo è pari a circa 120V.
Inoltre, le fiamme possono provocare danni all’isolamento e far disperdere l’impianto verso terra. Pertanto, un operatore che entri accidentalmente in contatto con un generatore che ha subito questi danni può rimanere folgorato.
Analoghe considerazioni valgono per le operazioni di spegnimento di un incendio, poiché i getti d’acqua usualmente utilizzati possono chiudere il circuito tra l’alta tensione del campo fotovoltaico, l’operatore (quale un vigile del fuoco) e la terra.
Tutti questi inconvenienti provocano notevoli problemi.
Infatti, nella pratica attuale, i vigili del fuoco tendono a controllare l’incendio circoscrivendolo, ma non ad agire direttamente sul sito provvisto del campo fotovoltaico, che continuerà quindi a bruciare.
Nel caso di impianti fotovoltaici istallati sul tetto di un edificio, il danno è ancora maggiore rispetto agli impianti istallati a terra, in quanto non solo non si riesce a salvare parte dell’impianto, ma non si riescono nemmeno a limitare i danni all’edificio sul quale è installato l’impianto stesso, che rimane in balia dell’incendio senza alcun controllo da parte dei vigili del fuoco.
Attualmente non esiste una soluzione semplice che consenta di rendere i moduli fotovoltaici non pericolosi da un punto di vista elettrico per gli operatori in caso di incendio.
Le soluzioni finora proposte impiegano sistemi di monitoraggio e controllo remoto, come quelli disponibili dall’azienda USA SolarEdge Technologies Inc., descritti nelle domande Internazionali PCT WO 2008/125915 e WO 2009/072075, che utilizzano una complessa elettronica aggiuntiva, primariamente destinata ad ottimizzare la potenza di un impianto fotovoltaico, che in caso di necessità può svolgere anche la funzione di isolamento dei singoli moduli fotovoltaici dell’impianto.
In questo contesto viene ad inserirsi la soluzione proposta secondo la presente invenzione.
Lo scopo della presente invenzione è, pertanto, quello di consentire in modo semplice, affidabile, ed economico, di eliminare qualsiasi pericolo di folgorazione per gli operatori, quali vigili del fuoco, che effettuino operazioni di spegnimento di un incendio che interessi uno o più moduli fotovoltaici.
Forma oggetto specifico della presente invenzione un modulo fotovoltaico comprendente due morsetti di uscita collegabili ad un carico esterno, il modulo fotovoltaico essendo caratterizzato dal fatto di essere provvisto di mezzi interruttori termici collegati ai due morsetti di uscita in modo tale che, quando la temperatura alla quale si trovano è inferiore ad un valore Tthdi soglia, il modulo fotovoltaico è in grado di erogare una corrente continua al carico esterno, e che, quando la temperatura alla quale si trovano detti mezzi interruttori termici è superiore al valore Tthdi soglia, il modulo fotovoltaico non è in grado di erogare alcuna corrente continua al carico esterno.
In altre parole, i mezzi interruttori termici di cui è provvisto il modulo fotovoltaico secondo l’invenzione rendono i moduli fotovoltaici non pericolosi da un punto di vista elettrico per gli operatori in caso di incendio. In particolare, tali mezzi interruttori termici sono in grado di cortocircuitare i morsetti di uscita del modulo e/o di separarli dal circuito esterno isolando il singolo modulo, senza aggiungere componentistica complessa.
Preferibilmente, tali mezzi interruttori termici sono inseriti all’interno della scatola di giunzione, e di conseguenza forma altresì oggetto specifico della presente invenzione una scatola di giunzione per modulo fotovoltaico, comprendente due morsetti di uscita collegabili ad un carico esterno, la scatola di giunzione essendo caratterizzata dal fatto di essere provvista di mezzi interruttori termici collegati ai due morsetti di uscita in modo tale che, quando la temperatura alla quale si trovano è inferiore ad un valore Tthdi soglia, il modulo fotovoltaico è in grado di erogare una corrente continua al carico esterno, e che, quando la temperatura alla quale si trovano detti mezzi interruttori termici è superiore al valore Tthdi soglia, il modulo fotovoltaico non è in grado di erogare alcuna corrente continua al carico esterno.
Sempre secondo l’invenzione, detti mezzi interruttori termici possono comprendere almeno un primo termo-interruttore collegato in parallelo ai due morsetti di uscita in modo tale che, quando la temperatura alla quale si trovano è inferiore al valore Tthdi soglia, detto almeno un primo termo-interruttore è aperto, e che, quando la temperatura alla quale si trovano è superiore al valore Tthdi soglia, detto almeno un primo termointerruttore cortocircuita i due morsetti di uscita.
Ancora secondo l’invenzione, detto almeno un primo termointerruttore può comprendere almeno una prima lamella metallica ed almeno una seconda lamella metallica, separate da almeno una placca elettricamente isolante realizzata in un materiale che fonde ad una temperatura superiore al valore Tthdi soglia, detto almeno un primo termo interruttore potendo preferibilmente altresì comprendere mezzi elastici, più preferibilmente una molla, atta a premere detta almeno una prima lamella metallica contro detta almeno una placca isolante e detta almeno una seconda lamella metallica.
Ulteriormente secondo l’invenzione, detto almeno un primo termointerruttore può comprendere almeno un termostato a disco bimetallico, preferibilmente ripristinabile, più preferibilmente ripristinabile mediante dispositivo di ripristino manuale.
Sempre secondo l’invenzione, detti mezzi interruttori termici possono comprendere almeno un secondo termo-interruttore collegato in serie ad uno dei due morsetti di uscita in modo tale che, quando la temperatura alla quale si trova è inferiore al valore Tthdi soglia, detto almeno un secondo termo-interruttore è chiuso, e che, quando la temperatura alla quale si trovano è superiore al valore Tthdi soglia, detto almeno un secondo termo-interruttore è aperto.
Ancora secondo l’invenzione, detto almeno un secondo termointerruttore può essere selezionato dal gruppo comprendente termo-fusibili e termostati, preferibilmente ripristinabili, più preferibilmente ripristinabili mediante dispositivi di ripristino manuale.
Ulteriormente secondo l’invenzione, detti mezzi interruttori termici possono comprendere almeno un sensore di temperatura in grado di controllare almeno un interruttore, preferibilmente a controllo meccanico, collegato in parallelo ai due morsetti di uscita del modulo od in serie ad uno dei morsetti di uscita.
La presente invenzione verrà ora descritta, a titolo illustrativo, ma non limitativo, secondo sue preferite varianti esecutive, con particolare riferimento alle Figure dei disegni allegati, in cui:
la Figura 1 mostra una rappresentazione schematica di una prima forma di realizzazione del modulo fotovoltaico secondo l’invenzione in due condizioni di temperatura;
la Figura 2 mostra un termo-interruttore del modulo di Figura 1 in una prima condizione di temperatura;
la Figura 3 mostra il termo-interruttore di Figura 2 in una seconda condizione di temperatura; e
la Figura 4 mostra una rappresentazione schematica di una seconda forma di realizzazione del modulo fotovoltaico secondo l’invenzione in due condizioni di temperatura.
Nel seguito della descrizione verranno utilizzati uguali riferimenti per indicare elementi uguali nelle Figure.
Con riferimento alla Figura 1, si può osservare che una prima forma di realizzazione del modulo fotovoltaico secondo l’invenzione prevede che tra i due morsetti, positivo 1 e negativo 2, di uscita che consentono il collegamento del modulo 10 ad un carico esterno 6 (in Figura 1 sono rappresentate schematicamente anche le due celle fotovoltaiche 3 e 4 alle estremità positiva e negativa della serie di celle fotovoltaiche che fanno parte del modulo 10), sia collegato un termo-interruttore 5, normalmente aperto quando la temperatura T alla quale si trova il termo-interruttore 5 è inferiore ad un valore Tthdi soglia, corrispondente alla temperatura alla quale si porta il modulo 10 in caso di incendio. In particolare, il carico esterno 6 può anche essere costituito dall’insieme di altri moduli fotovoltaici collegati in serie a quello mostrato in Figura 1 e connessi ad un carico esterno (eventualmente consistente in un dispositivo invertitore, o inverter, per la conversione della tensione continua generata dalla serie di moduli in tensione alternata).
Durante il normale funzionamento del modulo 10, la temperatura T di funzionamento del termo-interruttore 5 è inferiore al valore Tthdi soglia, per cui il termo-interruttore 5 è aperto, come mostrato in Figura 1a, consentendo il normale funzionamento del modulo fotovoltaico 10 e l’erogazione di corrente al carico 6.
Nel caso in cui il modulo 10 (o l’impianto fotovoltaico di cui fa parte) sia oggetto di un incendio, la temperatura T sale rapidamente fino a superare detto valore Tthdi soglia, per cui il termo-interruttore 5 si chiude cortocircuitando i morsetti 1 e 2 di uscita del modulo stesso, come mostrato in Figura 1b, per cui su tali morsetti 1 e 2 la tensione è nulla e la corrente generata dal modulo non scorre verso il carico esterno 6 (che potrebbe comprendere un operatore), rendendo il modulo 10 non pericoloso da un punto di vista elettrico per gli operatori che effettuano le operazioni di spegnimento dell’incendio.
Preferibilmente, il termo-interruttore 5 è inserito all’interno della scatola di giunzione del modulo fotovoltaico 10.
Il termo-interruttore 5 di Figura 1 può essere realizzato con varie tecnologie.
Preferibilmente, come mostrato in Figura 2, il termo-interruttore 5 comprende una prima ed una seconda lamella metallica, 20 e 21, separate da una placca elettricamente isolante 22 realizzata in un materiale che fonde ad una temperatura superiore al valore Tthdi soglia. Una molla 23 mantiene la prima lamella metallica 20 premuta contro la placca isolante 22.
La Figura 2 mostra il termo-interruttore 5 durante il funzionamento normale a temperatura T inferiore al valore Tthdi soglia. Nel caso in cui il modulo 10 (o l’impianto fotovoltaico di cui fa parte) sia oggetto di un incendio, la temperatura supera detto valore Tthdi soglia, la placca isolante 22 fonde, e la molla 23 preme la prima lamella metallica 20 contro la seconda lamella metallica 21, cortocircuitando le stesse lamelle 20 e 21. In tal caso, il termo-interruttore 5 non è più riutilizzabile e, qualora il modulo fotovoltaico non sia stato danneggiato dall’incendio e sia riutilizzabile, è necessario sostituire il termo-interruttore 5. In particolare, tale sostituzione risulta di facile esecuzione quando il termo-interruttore 5 è alloggiato all’interno della scatola di giunzione del modulo fotovoltaico 10.
Alternativamente a (od anche in combinazione con) il termointerruttore 5 mostrato nelle Figure 2 e 3, il modulo secondo l’invenzione può utilizzare anche (almeno) un termostato a disco bimetallico. Eventualmente, il termostato è ripristinabile con dispositivo di ripristino manuale, consentendo così la riusabilità del modulo fotovoltaico nel caso in cui non sia stato danneggiato dall’incendio.
Ovviamente, la presenza di almeno due termo-interruttori (del tipo mostrato in Figura 1) collegati in parallelo tra loro consente una maggior sicurezza, evitando che il malfunzionamento di uno di essi non permetta di cortocircuitare i morsetti di uscita del modulo fotovoltaico.
Con riferimento alla Figura 4, si può osservare che una seconda forma di realizzazione del modulo fotovoltaico secondo l’invenzione prevede che i due morsetti 1 e 2 di uscita del modulo 10 siano ognuno collegato in serie ad un rispettivo termo-interruttore, 7 e 8, normalmente chiuso quando la temperatura T alla quale si trova è inferiore ad un valore Tthdi soglia, corrispondente alla temperatura alla quale si porta il modulo 10 in caso di incendio.
Durante il normale funzionamento del modulo 10, la temperatura T di funzionamento dei termo-interruttori 7 e 8 è inferiore al valore Tthdi soglia, per cui i termo-interruttori 7 e 8 sono chiusi, come mostrato in Figura 4a, consentendo il normale funzionamento del modulo fotovoltaico 10 e l’erogazione di corrente al carico 6. Anche in questo caso il carico esterno 6 può essere costituito dall’insieme di altri moduli fotovoltaici collegati in serie a quello mostrato in Figura 4 e connessi ad un carico esterno (eventualmente consistente in un dispositivo invertitore, o inverter, per la conversione della tensione continua generata dalla serie di moduli in tensione alternata).
Nel caso in cui il modulo 10 (o l’impianto fotovoltaico di cui fa parte) sia oggetto di un incendio, la temperatura T alla quale si trovano i termointerruttori 7 e 8 (o anche uno solo di essi) sale fino a superare detto valo re Tthdi soglia, per cui i termo-interruttori 7 e 8 si aprono isolando elettricamente il modulo 10 dal carico (o da altro circuito) esterno 6 e la corrente generata dal modulo non scorre verso il carico esterno 6 (che potrebbe comprendere un operatore). Di conseguenza, la massima tensione con la quale potrebbe venire a contatto un operatore è quella presente a monte dei termo-interruttori 7 e 8, pari alla tensione del modulo, usualmente pari ad un valore compreso nell’intervallo 40-50 Volt, di gran lunga inferiore alla soglia di pericolosità della tensione continua per l’uomo (pari a circa 120V).
Preferibilmente, i termo-interruttori 7 e 8 sono inseriti all’interno della scatola di giunzione del modulo fotovoltaico 10.
In particolare, invece di due termo-interruttori 7 e 8, può essere utilizzato un solo termo-interruttore collegato in serie a uno dei due morsetti 1 e 2. Alternativamente, è possibile altresì collegare in serie ad almeno uno dei due morsetti di uscita una serie di due o più termo-interruttori (del tipo mostrato in Figura 4), evitando così che il malfunzionamento di uno di essi non permetta di isolare elettricamente il modulo fotovoltaico. Inoltre, è altresì possibile combinare uno o più termo-interruttori del tipo mostrato in Figura 1, collegati in parallelo ai due morsetti di uscita del modulo, con uno o più termo-interruttori del tipo mostrato in Figura 4, collegati in serie ad almeno uno dei due morsetti di uscita.
I termo-interruttori 7 e 8 di Figura 4 possono essere realizzati con varie tecnologie.
A titolo esemplificativo e non limitativo, essi possono essere selezionati dal gruppo comprendente termo-fusibili e termostati normalmente chiusi: durante il funzionamento normale, a temperatura inferiore al valore Tthdi soglia, i termo-fusibili e/o i termostati sono chiusi; quando la temperatura alla quale si trovano supera tale valore Tthdi soglia, ovvero in caso di incendio, i termo-fusibili e/o i termostati si aprono rendendo il modulo completamente isolato dal circuito esterno. In particolare, nel caso di termostato, può essere vantaggioso utilizzare termostati ripristinabili, preferibilmente a ripristino manuale, qualora si volesse ripristinare il funzionamento del modulo stesso nel caso in cui non venisse danneggiato dall’incendio.
Altre forme di realizzazione del modulo secondo l’invenzione potrebbero prevedere mezzi termo-interruttori più avanzati, comprendenti un sensore di temperatura in grado di controllare un interruttore collegato in parallelo ai morsetti di uscita del modulo (analogamente al termointerruttore 5 di Figura 1) od in serie ad uno dei morsetti di uscita del modulo (analogamente ai termo-interruttori 7 e 8 di Figura 4). Fintantoché il sensore rileva che la temperatura è inferiore ad un valore Tthdi soglia, preferibilmente regolabile, esso mantiene l’interruttore controllato aperto (nella configurazione in parallelo) o chiuso (nella configurazione in serie); quando il sensore rileva una temperatura superiore ad un valore Tthdi soglia, esso chiude (nella configurazione in parallelo) o apre (nella configurazione in serie) l’interruttore controllato, che resta in tale stato. Preferibilmente, l’interruttore è in questo caso un interruttore a controllo meccanico, in modo tale che non possa ritornare al suo stato di funzionamento normale a causa del danneggiamento del sensore dovuto all’incendio.
In quel che precede sono state descritte le preferite forme di realizzazione e sono state suggerite delle varianti della presente invenzione, ma è da intendersi che gli esperti del ramo potranno apportare modificazioni e cambiamenti senza con ciò uscire dal relativo ambito di protezione, come definito dalle rivendicazioni allegate.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Modulo fotovoltaico (10) comprendente due morsetti (1, 2) di uscita collegabili ad un carico esterno (6), il modulo fotovoltaico (10) essendo caratterizzato dal fatto di essere provvisto di mezzi interruttori termici (5; 7, 8) collegati ai due morsetti (1, 2) di uscita in modo tale che, quando la temperatura alla quale si trovano è inferiore ad un valore Tthdi soglia, il modulo fotovoltaico (10) è in grado di erogare una corrente continua al carico esterno (6), e che, quando la temperatura alla quale si trovano detti mezzi interruttori termici (5; 7, 8) è superiore al valore Tthdi soglia, il modulo fotovoltaico (10) non è in grado di erogare alcuna corrente continua al carico esterno (6).
  2. 2. Modulo fotovoltaico (10) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi interruttori termici comprendono almeno un primo termo-interruttore (5) collegato in parallelo ai due morsetti (1, 2) di uscita in modo tale che, quando la temperatura alla quale si trovano è inferiore al valore Tthdi soglia, detto almeno un primo termo-interruttore (5) è aperto, e che, quando la temperatura alla quale si trovano è superiore al valore Tthdi soglia, detto almeno un primo termo-interruttore (5) cortocircuita i due morsetti (1, 2) di uscita.
  3. 3. Modulo fotovoltaico (10) secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detto almeno un primo termo-interruttore (5) comprende almeno una prima lamella metallica (20) ed almeno una seconda lamella metallica (21), separate da almeno una placca elettricamente isolante (22) realizzata in un materiale che fonde ad una temperatura superiore al valore Tthdi soglia, detto almeno un primo termo-interruttore (5) comprendendo altresì preferibilmente mezzi elastici, più preferibilmente una molla (23), atta a premere detta almeno una prima lamella metallica (20) contro detta almeno una placca isolante (22) e detta almeno una seconda lamella metallica (21).
  4. 4. Modulo fotovoltaico (10) secondo la rivendicazione 2 o 3, caratte rizzato dal fatto che detto almeno un primo termo-interruttore (5) comprende almeno un termostato a disco bimetallico, preferibilmente ripristinabile, più preferibilmente ripristinabile mediante dispositivo di ripristino manuale.
  5. 5. Modulo fotovoltaico (10) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detti mezzi interruttori termici comprendono almeno un secondo termo-interruttore (7, 8) collegato in serie ad uno dei due morsetti (1, 2) di uscita in modo tale che, quando la temperatura alla quale si trova è inferiore al valore Tthdi soglia, detto almeno un secondo termo-interruttore (7, 8) è chiuso, e che, quando la temperatura alla quale si trovano è superiore al valore Tthdi soglia, detto almeno un secondo termo-interruttore (7, 8) è aperto.
  6. 6. Modulo fotovoltaico (10) secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detto almeno un secondo termo-interruttore (7, 8) è selezionato dal gruppo comprendente termo-fusibili e termostati, preferibilmente ripristinabili, più preferibilmente ripristinabili mediante dispositivi di ripristino manuale.
  7. 7. Modulo fotovoltaico (10) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detti mezzi interruttori termici (5; 7, 8) comprendono almeno un sensore di temperatura in grado di controllare almeno un interruttore, preferibilmente a controllo meccanico, collegato in parallelo ai due morsetti (1, 2) di uscita del modulo od in serie ad uno dei morsetti (1, 2) di uscita.
  8. 8. Scatola di giunzione per modulo fotovoltaico (10), comprendente due morsetti (1, 2) di uscita collegabili ad un carico esterno (6), la scatola di giunzione essendo caratterizzata dal fatto di essere provvista di mezzi interruttori termici (5; 7, 8) collegati ai due morsetti (1, 2) di uscita in modo tale che, quando la temperatura alla quale si trovano è inferiore ad un valore Tthdi soglia, il modulo fotovoltaico (10) è in grado di erogare una corrente continua al carico esterno (6), e che, quando la temperatura alla quale si trovano detti mezzi interruttori termici (5; 7, 8) è superiore al valore Tthdi soglia, il modulo fotovoltaico (10) non è in grado di erogare alcuna corrente continua al carico esterno (6).
  9. 9. Scatola di giunzione secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che detti mezzi interruttori termici comprendono almeno un primo termo-interruttore (5) collegato in parallelo ai due morsetti (1, 2) di uscita in modo tale che, quando la temperatura alla quale si trovano è inferiore al valore Tthdi soglia, detto almeno un primo termo-interruttore (5) è aperto, e che, quando la temperatura alla quale si trovano è superiore al valore Tthdi soglia, detto almeno un primo termo-interruttore (5) cortocircuita i due morsetti (1, 2) di uscita.
  10. 10. Scatola di giunzione secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che detto almeno un primo termo-interruttore (5) comprende almeno una prima lamella metallica (20) ed almeno una seconda lamella metallica (21), separate da almeno una placca elettricamente isolante (22) realizzata in un materiale che fonde ad una temperatura superiore al valore Tthdi soglia, detto almeno un primo termo-interruttore (5) comprendendo altresì preferibilmente mezzi elastici, più preferibilmente una molla (23), atta a premere detta almeno una prima lamella metallica (20) contro detta almeno una placca isolante (22) e detta almeno una seconda lamella metallica (21).
  11. 11. Scatola di giunzione secondo la rivendicazione 9 o 10, caratterizzata dal fatto che detto almeno un primo termo-interruttore (5) comprende almeno un termostato a disco bimetallico, preferibilmente ripristinabile, più preferibilmente ripristinabile mediante dispositivo di ripristino manuale.
  12. 12. Scatola di giunzione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 8 a 11, caratterizzata dal fatto che detti mezzi interruttori termici comprendono almeno un secondo termo-interruttore (7, 8) collegato in serie ad uno dei due morsetti (1, 2) di uscita in modo tale che, quando la temperatura alla quale si trova è inferiore al valore Tthdi soglia, detto almeno un secondo termo-interruttore (7, 8) è chiuso, e che, quando la temperatura alla quale si trovano è superiore al valore Tthdi soglia, detto almeno un secondo termo-interruttore (7, 8) è aperto.
  13. 13. Scatola di giunzione secondo la rivendicazione 12, caratterizzata dal fatto che detto almeno un secondo termo-interruttore (7, 8) è selezionato dal gruppo comprendente termo-fusibili e termostati, preferibilmente ripristinabili, più preferibilmente ripristinabili mediante dispositivi di ripristino manuale.
  14. 14. Scatola di giunzione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 8 a 13, caratterizzata dal fatto che detti mezzi interruttori termici (5; 7, 8) comprendono almeno un sensore di temperatura in grado di controllare almeno un interruttore, preferibilmente a controllo meccanico, collegato in parallelo ai due morsetti (1, 2) di uscita del modulo od in serie ad uno dei morsetti (1, 2) di uscita.
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