ITRM20070346A1 - Metodo, tastiera e sistema per la dattilografia musicale - Google Patents

Metodo, tastiera e sistema per la dattilografia musicale Download PDF

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    • G10GREPRESENTATION OF MUSIC; RECORDING MUSIC IN NOTATION FORM; ACCESSORIES FOR MUSIC OR MUSICAL INSTRUMENTS NOT OTHERWISE PROVIDED FOR, e.g. SUPPORTS
    • G10G1/00Means for the representation of music

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  • Electrophonic Musical Instruments (AREA)

Description

DESCRIZIONE
dell’invenzione industriale dal titolo: “Metodo, tastiera e sistema per la dattilografia musicale”
Campo dell’invenzione
La presente invenzione si riferisce ad un metodo, tastiera e sistema per la dattilografia musicale.
Stato della tecnica
La redazione di spartiti musicali risulta essere un’attività alquanto laboriosa per via del numero estremamente elevato di simboli che possono essere rappresentati nel pentagramma.
Tenendo conto che un’ottava è formata da dodici semitoni, che l’estensione di un pianoforte è superiore alle sette ottave e che ogni nota può avere nove rappresentazioni ritmiche, si comprende che per realizzarsi un legame biunivoco tra ogni nota esprimibile nel pentagramma ed ogni tasto occorrono poco meno di ottocento tasti. Se nel computo si conteggiano anche i comuni simboli notazionali il risultato è particolarmente elevato.
La tecnica nota fornisce diversi software commerciali di ausilio alla redazione di spartiti musicali. Questi si avvalgono tipicamente della tastiera alfanumerica del computer e di un dispositivo di puntamento: il mouse.
Si comprende che per rappresentare un così alto numero di simboli musicali i classici ottantotto tasti della tastiera per computer non sono sufficienti se non vengono utilizzate particolari combinazioni di essi.
Un’altra soluzione offerta dalla tecnica nota consiste nel connettere ad un computer munito di apposito software una tastiera musicale a mezzo di apposita interfaccia di comunicazione. In tal caso si realizza direttamente una relazione tra ciascun tasto e la relativa nota del pentagramma, ma la durata di ciascuna nota dipende dalla durata della pressione del dito sul tasto, risultando estremamente difficile garantire la suddivisione temporale di ciascuna battuta. Inoltre, tutti i simboli e notazioni devono essere inseriti o raffinati successivamente per mezzo, per es., di un mouse.
E’ evidente che i mezzi offerti dalla tecnica nota per redigere spartiti musicali costringono l’operatore ad effettuare numerose e laboriose operazioni. Inoltre, l’operatore deve dimostrare un’approfondita conoscenza della materia e deve:
eseguire su una tastiera musicale la frase musicale da redigere;
monitorare le alterazioni di impianto oltre alle alterazioni melodiche (diesis, doppio-diesis, bemolle, doppio-bemelle, bequadro).
Dunque i mezzi offerti dalla tecnica nota si dimostrano scarsamente idonei alla redazione di partiture e spartiti musicali perché sfruttano mezzi di input e puntamento per un computer o combinazioni di tali mezzi con una tastiera musicale. Per cui i tempi di redazione si dilatano portando ad un notevole dispendio economico ed inoltre è richiesto un alto livello di professionalità da parte dell’operatore.
Sommario dell’invenzione
Scopo della presente invenzione è quello di fornire un metodo per dattilografia musicale che risolve i problemi sopra esposti consentendo la redazione semplice e veloce di spartiti e partiture musicali.
Un ulteriore scopo dell’invenzione è quello di fornire una tastiera che consente di redigere una partitura che evita di intervenire con ulteriori mezzi di input per raffinarne il risultato.
La presente invenzione, pertanto, si propone di raggiungere gli scopi sopra discussi realizzando un metodo per redigere spartiti e partiture musicali che, conformemente alla rivendicazione 1 , comprende le seguenti fasi:
restrizione della estensione tonale ad una sola ottava;
associazione di un tasto-nota (I) al DO, di un tasto-nota (II) al RE, di un tasto-nota (III) al MI, di un tasto-nota (IV) al FA, di un tasto-nota (V) al SOL, di un tasto-nota (VI) al LA e di un altro tasto-nota (VII) al SI;
associazione di due tasti-funzione (TT01 e TT02) ad una funzione che commuta l’ottava corrente, cui si riferisce la fase precedente, ad un’altra ottava superiore od inferiore;
in modo che con almeno nove associazioni di base è possibile rappresentare tutte le note di ogni ottava.
Secondo un altro aspetto, la presente invenzione, conformemente alla rivendicazione 7 ci si propone di raggiungere gli scopi sopra discussi fornendo una tastiera per la dattilografia musicale formata da almeno nove tasti, caratterizzata dal fatto che sette di essi sono associati alle note da Do a SI dell’ottava corrente, e due tasti-funzione (TT01 e TT02) operano una ri-associazione con un’altra ottava superiore od inferiore rispetto a quella corrente.
Secondo un altro aspetto della presente invenzione, conformemente alla rivendicazione 15 ci si propone di fornire un sistema comprendente un computer, un dispositivo di visualizzazione, sistemi di input tradizionali e caratterizzato dal fatto di comprendere una tastiera per dattilografia musicale e relativo programma per computer per la gestione e l’interfacciamento con la stessa.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione, ciascun tasto, oltre che essere in relazione con una nota dal punto di vista dell’altezza, la rappresenta anche dal punto di vista della durata ritmica, per cui, analogamente a quanto esposto riguardo la traslazione tra ottave, viene introdotto un tasto che rappresenta la pausa ed ulteriori due tasti-funzione (TTR1 e TTR2) che assolvono alla funzione di ri-associare i tasti a rappresentazioni ritmiche di durata superiore o inferiore rispetto quella corrente.
Vantaggiosamente, la tastiera in oggetto viene integrata da ulteriori tasti per l’inserimento di tutti quei simboli, quali abbellimenti, legature etc. che sono normalmente presenti in una partitura musicale.
Le rivendicazioni dipendenti descrivono realizzazioni preferite dell’invenzione.
Breve descrizione delle Figure
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di una forma di realizzazione preferita, ma non esclusiva, di un metodo e tastiera per dattilografia musicale, illustrato a titolo esemplificativo e non limitativo, con l’ausilio delle unite tavole di disegno in cui:
la Fig. 1 raffigura il diagramma di flusso riguardante un metodo per la gestione di una tastiera per dattilografia musicale;
la Fig. 2 raffigura una realizzazione preferita di tastiera per dattilografia musicale formata da tre file di tasti associati a note più un tasto di pausa, ciascuna associata ad una diversa rappresentazione ritmica e quattro tasti funzione per la traslazione di ottava e di rappresentazione ritmica;
la Fig. 3 rappresenta un esempio di utilizzo di detta tastiera per dattilografia musicale riportando la sequenza di operazioni in relazione alla frase musicale riportata, in particolare, le lettere dei vari passaggi corrispondono a quelle poste sotto la melodia;
la Fig. 4 rappresenta un esempio di tastiera per dattilografia musicale comprendente anche tasti per punteggiatura e simboli caratteristici della notazione musicale.
Descrizione in dettaglio di una forma di realizzazione preferita dell’invenzione
Il metodo oggetto della presente invenzione è formato da una fase in cui si restringe l’estensione tonale, che ammonta grossomodo agli 88 tasti bianchi del pianoforte, per es., ad una sola ottava.
Se le alterazioni dell’impianto tonale sono gestite per altra via, al lora sono sufficienti sette associazioni tra le note di un’ottava ed altrettanti tasti. Per poter, allora, coprire tutte le ottave di estensione, un’altra fase prevede, che ulteriori due associazioni, cioè tra due tasti TT01 e TT02 e due funzioni, le quali assolvono, rispettivamente, alla funzione di traslare l’ottava di riferimento, di cui alla fase precedente, più in alto o in basso rispetto a quella corrente.
In altri termini, se il tasto I si riferisce attualmente al DO centrale (rispetto alle chiavi di basso e violino), una pressione su TT01 fa si che il tasto I si riferisce al DO del terzo spazio della chiave di violino. Al contrario, una nuova pressione su TT02 riporta, per es., il tasto II a riferirsi al RE dell’ottava centrale.
Poiché, nella notazione musicale ogni nota rappresenta oltre che la sua altezza, anche la sua durata temporale, allora i tasti TTR1 (TTR2) raddoppia (dimezza) il valore della durata temporale delle note, sicché, se il valore corrente è una minima, una pressione su TTR2 comporta che tutte le note seguenti sono semiminime; in particolare, un tasto tra III e IV ha solo valore temporale, rappresentando una pausa di durata coerente con l’impostazione corrente.
In questo modo, con almeno undici associazioni è possibile rappresentare tutte le note di ogni ottava e durata e con un’ulteriore associazione, anche pause ritmiche di ogni durata.
Al fine di ridurre l’azione sui tasti-funzione TTR1 e TTR2, nell’esempio di fig. 2 i tasti nota sono replicati su tre file, in modo che la fila superiore, per es., rappresenta una durata ritmica doppia rispetto alla fila centrale e quadrupla rispetto alla fila inferiore.
Se si utilizzassero nove file di tasti nota non avrebbero più alcuna utilità i tasti TTR1 e TTR2, essendo direttamente disponibili i tasti relativi a tutte le rappresentazioni ritmiche possibili.
Secondo un altro aspetto dell'invenzione, il tasto I, non si riferisce staticamente al DO, ma può essere associato piuttosto al primo grado deirimpianto tonale corrente, per es., SOL, se l'impianto tonale è SOL maggiore (o minore), di conseguenza il settimo (o terzo e sesto) grado vengono automaticamente alterati dal software di gestione e interfaccia della tastiera con un computer.
Resta comunque un fatto discrezionale quello di associare I alla tonica oppure al DO.
Nella fig. 3, per redigere la partitura riportata si eseguono i suddetti passi:
a. Passaggio adottava superiore, fig.3. a;
b. SOL semiminima, fig.3.b;
c. MI croma, fig.3.c;
d. DO croma, fig.3.d;
e. Passaggio all’ottava inferiore, fig.3. e;
f. SOL croma, fig.3.f;
g. SOL croma, fig.3.g;
h. SOL croma, fig.3.h;
i. Passaggio all’ottava superiore, fig.3.i;
j. SOL semiminima, fig.3.j;
k. MI croma, fig.3.k;
l. Slittamento in basso dei valori, fig.3.l;
m. DO semicroma, fig.3.m;
n. RE semicroma, fig.3.n;
o. MI semicroma, fig.3.o;
p. FA semicroma, fig.3.p;
q. SOL semicroma, fig.3.q;
r. LA semicroma, fig.3.r;
s. SI semicroma, fig.3.s;
t. Passaggio all’ottava superiore, fig.3.t;
u. DO semicroma, fig.3.u;
v. Passaggio all’ottava inferiore, fig.3.v;
w. SI croma, fig.3.w;
Le dita che scrivono sono il 2°, 3° e 4° di ciascuna mano. Il 5° dito della mano destra sale d’ottava a partire dall'inserimento della nota successiva, il 5° della sinistra scende di ottava a partire dall'inserimento della nota successiva. Il 4° dito della sinistra pigia il primo grado, così il 3° pigia il secondo grado, il 2° pigia sia il terzo grado che la pausa; continuando, il 2 ° della destra pigia il quarto ed il quinto grado, il 3 ° della destra pigia il sesto ed il 4° pigia il settimo grado. Il pollice della destra raddoppia la durata delle note a partire dalla digitazione successiva, mentre quello della sinistra dimezza la durata delle note a partire dalla digitazione successiva.
Un tasto shift † pigiato in concomitanza di un tasto associato a una nota della fila di tasti-nota superiore o inferiore raddoppia il fattore moltiplicativo di durata temporale, che normalmente è 2 per la fila superiore e 1⁄2 per la fila inferiore, rispetto al valore corrente della fila centrale: per es. se la fila centrale è impostata sulla rappresentazione di crome, la fila superiore anziché riferirsi a semiminime si riferisce a minime, mentre quella inferiore, anziché riferirsi a semicrome, si riferisce a biscrome.
Analogamente, il tasto doppio-shift †† quadruplica il fattore moltiplicativo suddetto.
Nella realizzazione preferita della tastiera sono presenti ulteriori tasti per l'inserimento di punti, legature, punti per lo staccato e i diversi altri simboli caratteristici della notazione musicale, incluse chiavi, tempo, polifonia e segni di espressione. Altri tasti consentono l'inserimento agevole di terzine, accordi, arpeggi, etc.
Possono essere presenti ulteriori tasti funzione che esplicano la loro funzione fintantoché vengono tenuti pigiati in modo da poter associare ad un tasto un ulteriore simbolo rispetto a quello usuale; inoltre è presente un tasto di cancellazione dell’ultimo simbolo inserito e/o dell’ultima impostazione effettuata.
Con riferimento al diagramma di flusso di fig. 1 , qui di seguito vengono illustrati i passi di cui si compone il metodo per la gestione e l’interfacciamento di detta tastiera:
Al passo 1 viene avviato il programma; poi al passo 2. si attende la pressione di un tasto; poi al passo 3. viene ricondotta la pressione del tasto ad un codice di decodifica, operazione comunemente detta Scan Code; allora al passo 4. si identifica se si tratta di un tasto che si riferisce ad un simbolo, allora al passo 5. si calcola la posizione e la durata di esso nel pentagramma, sicché al passo 6. viene visualizzato su un dispositivo di visualizzazione, per es. un monitor, l’awenuto inserimento. Poi al passo 15. si decide se interrompere l'inserimento ed andare al FINE, oppure effettuarne un altro ritornando al passo 2. Se il tasto non si riferisce ad un simbolo, allora si esegue il passo 7. in cui si verifica se si tratta di una funzione di traslazione ritmica (TTR) oppure di traslazione di ottava (TTO). Se si tratta di traslazione di ottava, al passo 9. si decide se si tratta di andare al passo 10. e salire all’ottava superiore a partire dalla posizione corrente di inserimento o al passo 11. e scendere di un’ottava. Se si tratta di una traslazione ritmica, al passo 12. si decide se si tratta di andare la passo 13. aumentando il valore della durata temporale delle note a partire della posizione corrente di inserimento, oppure si va al passo 14. diminuendo detto valore di durata temporale. I passi 10, 11 , 13 e 14 riconducono al passo 2. di attesa della digitazione di un nuovo tasto.
Sono chiari i vantaggi che discendono dall’utilizzo di un sistema di dattilografia musicale che si basa sulla presente invenzione, in particolare, con poche operazioni è possibile inserire note pur disponendo di un set ridotto di tasti. Questo comporta una riduzione di tempo di apprendimento e di lavoro e rende possibile l’impiego di operatori non particolarmente esperti e costosi.
Detta tastiera può essere realizzata con tasti reali a membrana, a micro-switch, oppure può essere realizzata con sistemi di rilevamento ottico della posizione delle dita e tutte le varianti del caso; più in generale con mezzi per il riconoscimento della digitazione.
I modi particolari di realizzazione qui descritti non limitano il contenuto di questa domanda che copre tutte le varianti dell’invenzione definite dalle rivendicazioni.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo per la dattilografia musicale comprendente le seguenti fasi: restrizione della estensione tonale ad una sola ottava; associazione di un tasto-nota (I) al DO, di un tasto-nota (II) al RE, di un tasto-nota (III) al MI, di un tasto-nota (IV) al FA, di un tasto-nota (V) al SOL, di un tasto-nota (VI) al LA e di un altro tasto-nota (VII) al SI; associazione di due tasti-funzione (TT01 e TT02) ad una funzione che commuta l’ottava corrente, cui si riferisce la fase precedente, ad un’altra ottava superiore od inferiore; in modo che con almeno nove associazioni di base è possibile rappresentare tutte le note di ogni ottava.
  2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1 , in cui vengono associati ulteriori due tasti-funzione (TTR1 e TTR2) ad altrettante funzioni che assolvono alla ri-associazione dei tasti-nota a rappresentazioni ritmiche di durata superiore o inferiore rispetto quella corrente al fine di potersi variare la notazione ritmica di tutte le note inserite a partire dalla digitazione successiva a quella di detti tasti-funzione, in modo che con almeno undici associazioni è possibile rappresentare tutte le note di ogni ottava e durata.
  3. 3. Metodo secondo la rivendicazione 2, in cui viene introdotto un tasto che rappresenta la pausa di durata coerente con l’impostazione corrente, in modo che con detta ulteriore associazione è possibile rappresentare pause ritmiche di ogni durata.
  4. 4. Metodo, secondo la rivendicazione 2, in cui vengono associati a ulteriori gruppi di sette tasti-nota, replicati su più file, diverse durate ritmiche, in modo da limitarsi l’uso dei tasti funzione (TTR1 e TTR2).
  5. 5. Metodo, secondo la rivendicazione 1 , in cui i tasti-nota (da I a VII) possono essere associati ai gradi deirimpianto tonale, cioè dalla tonica alla sensibile.
  6. 6. Metodo per la gestione e l'interfacciamento di detta tastiera con un programma per computer, caratterizzato dal fatto che prevede le seguenti fasi: - (fase 1) viene avviato il programma; - (fase 2) si attende la pressione di un tasto; - (fase 3) viene ricondotta la pressione del tasto ad un codice di decodifica; -allora (fase 4) si identifica se si tratta di un tasto che si riferisce ad un simbolo; - allora se si (fase 5) si calcola la posizione e la durata di esso nel pentagramma; - sicché (fase 6) viene visualizzato su un dispositivo di visualizzazione, per es. un monitor, l’awenuto inserimento; - poi (fase 15) si decide se interrompere l'inserimento ed andare al FINE; - oppure effettuarne un altro ritornando alla fase di attesa (fase 2); - se il tasto non si riferisce ad un simbolo (fase 4 NO), allora si verifica (fase 7) se si tratta di una funzione di traslazione ritmica (TTR) oppure di traslazione di ottava (TTO); - se si tratta di traslazione di ottava (fase 7 NO) si verifica (fase 9) se si tratta di salire all’ottava superiore (fase 10) a partire dalla posizione corrente di inserimento oppure (fase 9 NO) scendere di un’ottava (fase 11). - se, invece, si tratta di una traslazione ritmica (fase 7 SI), si decide (fase 12) se aumentare il valore della durata temporale delle note (fase 13) a partire della posizione corrente di inserimento, oppure se diminuire (fase 14) detto valore di durata temporale. - dopo ogni fase di traslazione di ottava o ritmica (fasi 10, 11 , 13 e 14) si ritorna alla fase di attesa (fase 2) della digitazione di un nuovo tasto.
  7. 7. Tastiera per dattilografia musicale comprendente: - mezzi per l’acquisizione della digitazione, tasti; - mezzi per l’interfacciamento con un computer; caratterizzata dal fatto che sette tasti-nota (da I a VII) sono associati alle sette note di un’ottava, mentre altri due tasti-funzione (TT01 e TT02) effettuano la traslazione dell’ottava di riferimento, più in basso o in alto di quella corrente, in modo che con soli nove tasti è possibile riferirsi a tutte le note di tutte le ottave.
  8. 8. Tastiera, secondo la rivendicazione 7, in cui sono presenti ulteriori due tasti (TTR1 e TTR2) che producono l’effetto di ri-associare i tasti-nota a rappresentazioni ritmiche di durata superiore o inferiore rispetto quella corrente al fine di potersi variare la notazione ritmica di tutte le note inserite a partire dalla digitazione successiva a quella di detti tasti-funzione, in modo che con almeno undici associazioni è possi bile rappresentare tutte le note di ogni ottava e durata.
  9. 9. Tastiera, secondo la rivendicazione 8, in cui vi è un tasto che rappresenta la pausa di durata coerente con l'impostazione corrente, in modo che con detto tasto è possibile rappresentare pause ritmiche di ogni durata.
  10. 10. Tastiera, secondo la rivendicazione 8, in cui i tasti-nota sono replicati su più file differenziate dalla durata ritmica delle note associate a ciascuna fila, in modo da limitarsi l’uso dei tasti funzione (TTR1 e TTR2).
  11. 11. Tastiera, secondo la rivendicazione 7, in cui è presente un tasto-funzione shift (†) che pigiato in concomitanza di un tasto associato a una nota della fila di tasti superiore o inferiore, rispetto a quella centrale, raddoppia il fattore moltiplicativo di durata temporale, che normalmente è 2 per la fila superiore e Vi? per la fila inferiore, rispetto al valore corrente della fila centrale.
  12. 12. Tastiera, secondo la rivendicazione 11 , in cui è presente un tasto-funzione doppio-shift (††) che raddoppia ulteriormente il fattore moltiplicativo per la fila superiore e dimezza ulteriormente quello della fila inferiore a quella centrale.
  13. 13. Tastiera, secondo la rivendicazione 7, in cui esistono tasti per l'inserimento di notazionali tipici delle partiture e spartiti musicali, quali, punti, legature, segni di espressione, abbellimenti, chiavi, alterazioni, arpeggi, tempo e dinamica.
  14. 14. Tastiera, secondo la rivendicazione 13, in cui esistono tastifunzione che consentono, fintantoché vengono tenuti pigiati, di associare ad un tasto un ulteriore simbolo, diverso da quello usuale.
  15. 15. Sistema per dattilografia musicale caratterizzato dal fatto di comprendere: - un computer; - un sistema di visualizzazione (monitor) connesso a detto computer; - una tastiera per dattilografia musicale connessa a detto computer; - una software per la gestione di detta tastiera; essendo possibile in modo rapido l'inserimento di ogni nota o pausa di ogni altezza e durata con l’utilizzo di soli dodici tasti di detta tastiera.
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