ITRM20070256A1 - Impianto nucleare supersicuro e a decommissioning semplificato/facilitato. - Google Patents

Impianto nucleare supersicuro e a decommissioning semplificato/facilitato. Download PDF

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ITRM20070256A1
ITRM20070256A1 IT000256A ITRM20070256A ITRM20070256A1 IT RM20070256 A1 ITRM20070256 A1 IT RM20070256A1 IT 000256 A IT000256 A IT 000256A IT RM20070256 A ITRM20070256 A IT RM20070256A IT RM20070256 A1 ITRM20070256 A1 IT RM20070256A1
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Susanna Antignano
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Susanna Antignano
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Description

DESCRIZIONE
a corredo di una domanda di brevetto per invenzione industriale avente per titolo:
"Impianto nucleare supersicuro e a decommissioning semplificato/facilitato"
La presente invenzione riguarda un impianto nu-cleare con caratteristiche di sicurezza di elevatis-simo grado che a fine operativa può essere decomissionato con certezza, facilmente ed a costi bassissi-mi.
Più dettagliatamente, l'invenzione riguarda un progetto di centrale nucleare con le componenti ra-dioattive ed i relativi impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti radioattivi posti al di sotto di adeguati spessori di roccia. Schema che consente la protezione assoluta dell'ambiente e della popola-zione unitamente ad un sicuro e facile decommissio-ning.
Le centrali convenzionali per la produzione di energia elettrica da reazioni nucleari a fissione controllata sono ad oggi progettate e realizzate in modo che tutte le opere principali che le compongono con particolare riguardo per l'isola nucleare, il ge-neratore di vapore, l'isola turbine/generatori elet-trici e gli edifici di sicurezza siano dislocate in superficie,
La sicurezza di tali centrali considerate specialmente dopo l'incidente alla centrale nucleare di Chernobyl e gli attacchi terroristici alle Torri Gemelle di New York, come bersagli estremamente pericolosi, è affidata vari sistemi In particolare la loro sicurezza è basata sull'adozione di soluzioni costruttive ridondanti (sia per la parte impiantistica che per le opere civili), sulla separazione dei circuiti di scambio del calore/raffreddamento, su scelte costruttive con piping pre-assemblato, su elevati standard realizzativi, sulla protezione e moltiplicazione degli edifici di sicurezza e su procedure di esercizio degli impianti e del personale estremamente rigoroSettavia, appare evidente come tali soluzioni siano assolutamente inefficaci in quanto non possono in alcun modo consentire alcuna protezione contro quelli che sono gli attacchi più probabili: il lancio contro l'isola nucleare o le piscine con il combustibile esaurito di aerei di grosse dimensioni riempiti di esplosivo o addirittura di missili; scenari questi che negli ultimi anni sono diventati tutt'altro che remoti.
E' evidente come eventi di questo tipo creereb-bero l'esplosione di quelle che negli ambienti mili-tari sono definite con il nome di "bombe sporche", i cui effetti, anche se non devastanti come quelli di un ordigno nucleare, sarebbero comunque tali da con-taminare con il fall out che ne deriverebbe, aree va-ste anche centinaia di migliaia di km<2>, rendendole inabitabili per secoli.
Varie sono le soluzioni proposte da esperti del settore già a partire dagli anni sessanta che, sia pure non specificamente ideate per evitare attacchi terroristici estremi, allora non prevedibili, tende-vano a raggiungere elevati livelli di sicurezza nei riguardi di rilasci accidentali di materiale radioat-tivo, ponendo il reattore nucleare in apposite cavità del sottosuolo.
Tuttavia, le soluzioni proposte non consentono di raggiungere risultati sufficientemente vantaggio-si, e quindi tali da suggerirne l'adozione, sia per quanto riguarda la sicurezza che, in particolare per il costo economico complessivo. Una soluzione per un impianto nucleare sotterraneo è ad esempio descritta nel brevetto RU n° 2.273.901.
In questo contesto viene ad inserirsi la solu-zione proposta secondo la presente invenzione, che propone la realizzazione di un impianto nucleare in grado di garantire:
- la drastica riduzione del costo del decommissioning dell'impianto mediante l'adozione di procedure inno-vative e la sua certezza al termine della vita opera-tiva,
- la protezione assoluta della popolazione e dell'ambiente esterni da rilasci radioattivi accidentali o provocati da eventuali atti terroristici o da eventi catastrofici naturali;
- lo stoccaggio definitivo in assoluta sicurezza dei rifiuti radioattivi di medio-bassa attività prodotti durante l'esercizio della centrale, evitando-ne/limitandone la movimentazione in superficie verso i centri di trattamento/condizionamento/smaltimento; - lo stoccaggio temporaneo in assoluta sicurezza del combustibile irraggiato, del materiale radioattivo di alta attività e lunga vita e, se necessario, del com-bustibile nucleare di scorta per successive ricariche del reattore;
- un conseguente miglior rapporto con la popolazione, e quindi una maggior sicurezza agli investimenti ini-ziali.
Questi ed altri risultati sono ottenuti secondo la presente invenzione mediante:
a) l'utilizzo di tecniche note in campo minerario, che consentono di realizzare caverne sotterranee di dimensioni ragguardevoli, e il trasferimento in tali cavità dell'isola radioattiva e degli edifici di si-curezza/controllo dell'impianto nucleare, sfruttando così l'assoluta capacità di impedire la fuoriuscita verso l'ambiente estreno di radiazioni o di rilasci radioattivi di qualunque tipo, dovuti a malfunziona-menti o danni provocati da attacchi terroristici, da-ta da spessori adeguati (delle centinaia di metri) di rocce nel sottosuolo;
b) la realizzazione, sempre in sotterraneo, di appo-siti impianti di caratterizzazio-ne/trattamento/smaltimento dei rifiuti radioattivi; c) l'attuazione di idonei procedimenti per eseguire il decommissioning semplificato dell'isola radioatti-va a fine vita della centrale nucleare.
Forma pertanto oggetto specifico della presente invenzione un impianto nucleare sotterraneo che pre-vede l'installazione dell'isola radioattiva di una o più centrali termonucleari in caverne, con affiancati ad esse, sempre in apposite caverne, un centro di ca-ratterizzazione -trattamento condizionamento di ri fiuti radioattivi e due depositi, di cui uno defini-tivo per rifiuti di medio-bassa attività, ed uno tem-poraneo per il combustibile esaurito, per materiali radioattivi di alta attività e lunga vita, ed even-tualmente per combustibile nucleare di scorta.
Preferibilmente, secondo l'invenzione, il de-corrimi ss ioni ng semplificato avviene al termine della vita produttiva sigillando (dopo aver chiuso le aper-ture meccaniche, disconnessi i comandi/sistemi di controllo e dopo aver rimosso il combustibile nuclea-re, il liquido del circuito primario, e, se necessa-rio, le parti di impianto decontaminate con radionuclidi ad alta attività) i componenti radioattivi dell'isola nucleare, riempiendo di materiale cementi-zio, eventualmente alleggerito, i vuoti della caverna ospitante il reattore/generatori di vapore e segre-gandone l'ingresso con porte metalliche di adeguato spessore ed eventuale interposizione di setti realiz-zati con cemento iniettato tra esse.
Ancora secondo l'invenzione, l'ingresso alle opere sotterranee è realizzato con caratteristiche di inviolabilità sia per quanto riguarda attacchi terro-ristici terrestri che per quanto riguarda attacchi con missili, aerei e altre armi.
Inoltre, secondo l'invenzione, l'ingresso è re-alizzato così da essere non alluvionabile da eventi naturali estremi.
Sempre secondo l'invenzione, i sistemi di con-tenimento delle radiazioni e di protezione degli edi-fici di sicurezza (safeguard buildings) sono realiz-zati con le rocce delle caverne appositamente sagoma-te durante gli scavi per ospitare tali componenti.
Ulteriormente, secondo l'invenzione, qualunque tipo di rifiuti radioattivi di medio - bassa attività prodotti durante la vita dell'impianto è stoccato de-finitivamente all'interno dell'impianto sotterraneo in condizioni di sicurezza, limitando/eliminando il trasporto di tali materiali all'esterno.
Inoltre, nel sito è stoccato temporaneamente anche tutto il materiale di alta attività che, se il sito viene dimostrato idoneo, potrà esserlo anche in maniera definitiva.
Sempre secondo l'invenzione, è possibile costi-tuire scorte di combustibile, riducendo in questo mo-do il numero complessivo di trasporti per il riforni-mento della centrale.
Ulteriormente, secondo l'invenzione, l'occupazione dell'area esterna è estremamente limi-tata.
Ancora secondo l'invenzione, per il raffredda-mento sono utilizzate masse d'acqua naturali.
Inoltre, secondo l'invenzione, l'accesso all'impianto è preferibilmente di tipo sub-orizzontale.
Ulteriormente, secondo l'invenzione, è previsto un sistema di caratterizzazione, condizionamento e smaltimento dei rifiuti.
Sempre secondo l'invenzione, detto impianto può ospitare reattori PWR di tipo commerciale ad elevata potenza.
Ancora, secondo l'invenzione, le caverne sot-terranee ospitanti l'isola nucleare, e quelle per il deposito dei rifiuti/materiali radioattivi, avranno la volta, l'arco rovescio di base e le pareti rese impermeabili e saranno dotate di sistemi di raccolta dei fluidi naturali o rilasciati accidentalmente.
Infine, secondo l'invenzione, detto impianto se realizzato al di sotto di una pre-esistente centrale nucleare convenzionale (di superficie) da smantella-re, questa può essere decommissionata trasferendo nei depositi sotterranei del nuovo impianto i rifiuti ra-dioattivi così prodotti, liberando l'ambiente esterno da ogni pericolo di contaminazione nucleare.
La presente invenzione verrà ora descritta a titolo illustrativo ma non limitativo con particolare riferimento a forme di realizzazione preferite illu-strate nelle figure dei disegni allegati, in cui:
la figura 1 mostra uno schema di un moderno im-pianto nucleare EPR tradizionale; e
la figura 2 mostra schematicamente una forma di realizzazione di un impianto nucleare secondo 1'invenzione.
Nella figura 1 dei disegni allegati, è mostrato il layout di un impianto nucleare EPR moderno secondo la tecnica nota, che prevede un edificio del reattore 1, un edificio del combustibile 2, edifici di prote-zione 3, edifici per i generatori di emergenza diesel 4, un edificio ausiliario nucleare 5, un edificio 6 per le scorie e un edificio 7 per le turbine.
Osservando ora la figura 2, nell'impianto se-condo l'invenzione è prevista l'installazione di tut-te le componenti radioattive, dei relativi edifici di sicurezza e dei generatori di emergenza all'interno di caverne sotterrane appositamente realizzate, aven-ti dimensioni e profondità adeguate, e collegate alla superficie da discenderie attrezzate e pozzi, ben isolabili rispetto al mondo esterno.
In tal modo, si spostano all'interno degli sca-vi in sotterraneo le seguenti componenti di una cen-trale nucleare PWR:
- reattore/generatore di vapore/pressurizzatore;
- edifici di sicurezza (safeguard buildings);
- sala controllo;
- generatori d'emergenza.
Praticamente, all'esterno rimane un ingombro veramente ridotto.
Sempre con lo stesso criterio, con costi margi-nali, è possibile realizzare caverne sotterranee uti-lizzabili, a seconda delle necessità e della situa-zione del paese, come:
- deposito definitivo di rifiuti radioattivi di medio-bassa intensità;
- deposito temporaneo di combustibile irraggiato e per l'eventuale stoccaggio di combustibile nucleare di scorta;
- deposito definitivo di rifiuti radioattivi ad alta attività (e/o lunga vita).
Ciascuno dei locali sarà isolato e dotato di idonei sistemi per il mantenimento delle differenze di pressione necessarie all'esercizio delle attività ivi previste; l'aria estratta per il mantenimento delle depressioni suddette sarà trattata mediante ap-positi sistemi di filtraggio.
Lo schema ottimale è quello mostrato sulla par-te di sinistra della figura 2, con l'ingresso realiz-zato in un versante collinare così da avere la possi-bilità di porre il generatore di vapore e le turbine circa alla stessa quota.
Ad ogni modo, risultati simili possono essere ottenuti (parte di destra della figura 2), con il re-attore posto a quota inferiore rispetto all'ingresso; in questo caso si dovranno apportare aggiustamenti di maggior rilievo al circuito secondario, specie se le turbine dovessero essere poste a quote superiori a quelle del generatore di vapore.
Questa soluzione potrebbe essere adatta per tutti quei casi in cui si voglia riutilizzare un sito nel quale esiste già in superficie un vecchio impian-to nucleare da dismettere. In questo caso la soluzio-ne proposta consentirebbe di "ripulire" l'area ester-na dai materiali radioattivi semplicemente spostando verso il sotterraneo, nelle caverne deposito, i ri-fiuti radioattivi prodotti dal relativo decorrimi ss ionìng .
Un'analisi comparativa, fatta partendo dal nuo-vo impianto nucleare franco-tedesco (EPR da 1.600 MWe) consente di affermare che per trasferire lin sotterraneo l'isola radioattiva di un impianto nucle-are con la soluzione proposta secondo l'invenzione, non si hanno costi aggiuntivi rispetto ad un impianto convenzionale interamente realizzato in superficie: infatti, il costo degli scavi (caverna e discende-ria), compresi i sistemi di movimentazione materiali e maestranze, si aggira intorno ai 150 milioni di eu-ro ed è del tutto analogo, se non addirittura infe-riore, a quello complessivamente richiesto, nel caso del nuovo EPR, per:
la base del reattore, necessaria per contenere i materiali fusi da un'ipotetica fusione del nocciolo; - i due shelter di contenimento delle radiazioni (in-terno ed esterno), entrambi di 1,3 m di spessore;
- parte degli edifici di sicurezza (safeguard buildings) esterni, ed in particolare delle opere civili necessarie, in quanto nella configurazione dell'EPR ne sono posti quattro a stella così da ridurre il ri-schio di essere messi contemporaneamente fuori servi-zio da un'incursione aerea monodirezionale.
I compiti oggi affidati a questi componenti in un EPR classico, verrebbero egregiamente, e con sicu-rezza peraltro enormemente superiore, affidati all'ammasso roccioso nel quale dovrebbero essere realizzati gli scavi destinati ad ospitare le parti ra-dioattive dell'impianto e gli edifici di sicurezza secondo la presente innovazione.
Per quanto riguarda il decommìssìonìng sempli-ficato dell 'isola radioattiva, esso sarà ottenuto:
1.1) realizzando la volta, l'arco rovescio di base e le pareti della caverna reattore/generatore di vapore in maniera da renderli impermeabili e mettendo in opera un apposito sistema di raccolta fluidi (naturali o derivanti da eventuali rilasci accidentali);
1.2) mediante l'eventuale applicazione (dopo aver ri-mosso, al termine della vita operativa dell'impianto nucleare, il combustibile esaurito, il liquido di circolazione del circuito primario e, se necessario, le parti contaminate con radionuclidi ad alta attivi-tà e lunga vita, e dopo aver sigillato le aperture meccaniche e disconnessi i comandi e sistemi di con-trollo operativi) di un rivestimento tipo spritz beton (o aggrappante universale metallo/malte cemen-tizie) sui componenti da sigillare;
1.3) installando, nei punti significativi della ca-verna e delle componenti del reattore e del generato-re di vapore, sensori per il monitoraggio nel tempo della temperatura, dell'umidità, della radioattività; 1.4) riempiendo i vuoti della caverna reatto-re/generatore di vapore con iniezione di cemento (possibilmente di tipo espanso/alleggerito);
1.5) chiudendo in modo stagno l'accesso alla caverna reattore/generatore di vapore;
1.6) monitorando nel tempo in continua il sistema at-traverso i sensori di cui al punto i.4).
Invece, la sicurezza contro attacchi esterni ed eventi naturali catastrofici sarà ottenuta, come già detto, trasferendo in sotterraneo, l'isola nucleare, i sistemi di sicurezza e i generatori di emergenza e, inoltre, mediante:
11.1) dispositivi antiintrusione all'ingresso dell'impianto sotterraneo;
11.2) dispositivi anti alluvionamento;
11.3) sotterramento, dove possibile, anche parziale dell'edificio turbine/generatori elettrici;
11.4) utilizzo dove possibile di masse d'acqua natu-rali (mare, fiume...) per il raffreddamento invece di torri ad aria;
11.5) dispositivi per il mantenimento in depressione dei locali/caverne e per il trattamento/filtraggio dell'aria così estratta.
Gli studi di caratterizzazione - localizzazione - licensing saranno realizzati con la seguente pro-gressione:
iii.l) localizzazione iniziale, secondo le normative vigenti, del sito per ospitare un impianto nucleare, un deposito definitivo di rifiuti radioattivi di me-dio-bassa attività (300 anni) ed un deposito tempora-neo (50 anni) del combustibile spento dei rifiuti di alta attività ed eventualmente di combustibile desti-nato alla ricarica dei reattori;
iii.2) studi e prove nel tempo durante parte dei 50-60 anni di vita operativa della centrale nucleare, per verificare l'idoneità del sito ad ospitare un de-posito definitivo anche per rifiuti di alta attività e lunga vita (50.000 anni).
L'impianto così ideato potrà utilizzare con mo-difiche relativamente semplici e attuabili in tempi brevi i reattori già licenziati esistenti in commercio, sia di piccola che di grande taglia.
A differenza di altre proposte simili, le ca-verne avranno, per quanto possibile, accesso sub-orizzontale (in versanti rilevati) per evitare perdi-te di carico nei circuiti e, se realizzate al di sot-to del piano campagna di zone pianeggianti avranno sistemi di collegamento tramite discenderia e shaft di servizio.
Per quanto riguarda il modello economicofinanziario relativo all'investimento necessario per un impianto del tipo qui proposto, la soluzione se-condo l'invenzione offre l'opportunità di tenere fin da subito in debito conto i tempi ed i costi per il decorrimi ssìonìng, per cui possono essere assunti come sostanzialmente trascurabili i costi relativi (meno del 5-10% di quello di un decommissioning tradiziona-le, e certa la sua effettuazione.
Per un impianto di tipo convenzionale, infatti, il decommissioning dipende fortemente dalla disponi-bilità del deposito per rifiuti radioattivi, dalla necessità di smantellare completamente l'impianto e riportare a "prato verde" l'area, dalla distanza del deposito dall'impianto stesso e soprattutto dall'incertezza dei tempi richiesti dall'iter autorizzativo che impediscono una corretta valutazione a priori dei costi.
Ulteriori rilevanti risparmi vengono inoltre offerti dalla possibilità di utilizzare a costi mar-ginali, nella realizzazione e gestione dei depositi di rifiuti e/o materiali radioattivi i sistemi di movimentazione con l'esterno già predisposti per l'isola nucleare.
Pertanto, la soluzione che viene proposta se-condo l'invenzione consente di realizzare un impianto nucleare supersicuro e facilmente/certamente decommissionabile, rendendo nuovamente accettabile dalle popolazioni il ricorso all'energia nucleare, partendo dalla proposta, come detto già avanzata negli anni '60-'70, di installare i reattori nucleari sotto terra.
L'impianto secondo l'invenzione prevede l'installazione dell'isola radioattiva di una o più centrali termonucleari in caverne, con affiancati ad esse, sempre in apposite caverne, un centro di caratterizzazione-trattamento-condizionamento di rifiuti radioattivi e due depositi (uno definitivo per rifiu-ti di medio-bassa attività, ed uno temporaneo per il combustibile esaurito e per materiali radioattivi di alta attività e lunga vita).
In particolare, ciò consente di effettuare il decorrimi ssìonìng in maniera estremamente semplificata, immediatamente alla fine della vita produttiva degli impianti e la realizzazione di accessi inviolabili alle opere sotterranee.
In questa maniera:
(i) si abbattono drasticamente i costi di decommissìonìng degli impianti nucleari (di norma compresi tra il 30 e il 60% di quelli di costruzione),
(ii) si rendono certi sia il decommìssìonìng a fine vita che lo smaltimento definitivo dei rifiuti di me-dio-bassa attività,
(iii) si riduce il numero di trasporti di combustibi-le,
(iv) si evita la movimentazione in superficie dei ri-fiuti radioattivi prodotti verso i centri di caratte-rizzazione - trattamento - condizionamento - smalti-mento e, soprattutto, usufruendo della ineguagliabile capacità di protezione naturale offerta dalle rocce e dalla possibilità di realizzare accessi inviolabili alle opere in sotterraneo,
(v) si garantisce l'assenza assoluta di rilasci ra-dioattivi verso l'ambiente esterno a seguito di mal-funzionamenti degli impianti o da falle provocate da attentati terroristici (sia aerei che terrestri) o da eventi naturali catastrofici,
(vi) si evitano costi aggiuntivi, essendo quelli de-gli scavi e delle opere per il trasferimento in sot-terraneo dell'isola nucleare ampiamente compensati dal risparmio ottenuto per non dover realizzare le opere di protezione esterne (shelter, solette sacri ficali ridondanze per la protezione fisica e nella moltiplicazione di edifici di sicurezza, minor occu-pazione di suolo...),
(vii) si hanno ulteriori risparmi ottenibili per la possibilità di realizzare a costi marginali il centro di caratterizzazione-trattamento-condizionamento ed i due depositi per materiali radioattivi che potrebbero utilizzare i sistemi di movimentazione con l'esterno e quelli di protezione fisica già propri della cen-trale nucleare in caverna,
(viii) è possibile realizzare l'impianto con estrema semplicità in quanto, sfruttando le grandi capacità raggiunte dalla tecnica mineraria, i componenti delle principali centrali offerte sul mercato (dall'EPR franco-tedesco agli impianti Westinghouse, a W ER russi) possono trovare (con modifiche marginali) age-vole sistemazione in caverne di dimensioni adatte; modifiche che, conseguentemente, possono essere at-tuate in tempi estremamenti brevi, specie se raffron-tati a quelli richiesti da altri progetti di reattori nucleari di nuova generazione attualmente in corso, (ix) è possibile, durante la vita di un impianto rea-lizzato secondo quanto suggerito nella presente do-manda di brevetto (che per essere licenziato richie-derebbe indagini non dissimili da quelle necessarie per la localizzazione di un deposito definitivo di rifiuti radioattivi di medio-bassa attività), avere-tutto il tempo per eseguire le procedure atte a veri-ficare l'eventuale idoneità del sito ad ospitare de-finitivamente, e non solo, anche i rifiuti radioatti-vi di alta attività e lunga vita che, comunque, per 50-60 anni sarebbero custoditi nella migliore delle maniere possibili ed in condizioni di sicurezza evi-dentemente di gran lunga più elevate di quelle offer-te da una centrale convenzionale costruita in super-ficie.
La presente invenzione è stata descritta a ti-tolo illustrativo, ma non limitativo, secondo sue forme preferite di realizzazione, ma è da intendersi che variazioni e/o modifiche potranno essere apporta-te dagli esperti nel ramo senza per questo uscire dal relativo ambito di protezione, come definito dalle rivendicazioni allegate.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Impianto nucleare sotterraneo caratterizzato dal fatto di prevedere l'installazione dell'isola ra-dioattiva di una o più centrali termonucleari in ca-verne, con affiancati ad esse, sempre in apposite ca-verne, un centro di caratterizzazione -trattamento -condizionamento di rifiuti radioattivi e due deposi-ti, di cui uno definitivo per rifiuti di medio-bassa attività, ed uno temporaneo per il combustibile esau-rito, per materiali radioattivi di alta attività e lunga vita, ed eventualmente per combustibile nuclea-re di scorta.
  2. 2. Impianto nucleare sotterraneo secondo la ri-vendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il de-corrimi ss ioni ng semplificato e a basso costo avviene al termine della vita produttiva sigillando (dopo aver chiuso le aperture meccaniche, disconnessi i coman-di/sistemi di controllo e dopo aver rimosso il combu-stibile nucleare, il liquido del circuito primario, e, se necessario, le parti di impianto decontaminate con radionuclidi ad alta attività) i componenti ra-dioattivi dell'isola nucleare, riempiendo di materia-le cementizio, eventualmente alleggerito, i vuoti della caverna ospitante il reattore/generatore di va-pore e segregandone l'ingresso con porte metalliche di adeguato spessore ed eventuale interposizione di setti realizzati con cemento iniettato tra esse.
  3. 3. Impianto nucleare sotterraneo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l'ingresso alle opere sotterranee è realiz-zato con caratteristiche di inviolabilità sia per quanto riguarda attacchi terroristici terrestri che per quanto riguarda attacchi con missili, aerei e al-tre armi.
  4. 4. Impianto nucleare sotterraneo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l'ingresso è realizzato così da essere non alluvionabile da eventi naturali estremi.
  5. 5. Impianto nucleare sotterraneo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i sistemi di contenimento delle radiazioni e di protezione degli edifici di sicurezza (safeguard buildings) sono realizzati con le rocce delle caverne appositamente sagomate durante gli scavi per ospitare tali componenti.
  6. 6. Impianto nucleare sotterraneo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che qualunque tipo di rifiuti radioattivi di medio - bassa attività prodotti durante la vita dell'impianto è stoccato definitivamente all'interno dell'impianto sotterraneo in condizioni di sicurezza limitando/eliminando il trasporto di tali materiali all'esterno.
  7. 7. Impianto nucleare sotterraneo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che nel sito è stoccato temporaneamente anche tutto il materiale di alta attività che, se il sito viene dimostrato idoneo, potrà esserlo anche in ma-niera definitiva.
  8. 8. Impianto nucleare sotterraneo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che sono costituite scorte sotterranee di com-bustibile, riducendo in questo modo il numero com-plessivo di trasporti per il rifornimento della cen-trale
  9. 9. Impianto nucleare sotterraneo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l'occupazione dell'area esterna è estremamente limitata.
  10. 10. Impianto nucleare sotterraneo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che per il raffreddamento sono utilizzate masse d'acqua naturali.
  11. 11. Impianto nucleare sotterraneo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l'accesso all'impianto è di tipo orizzonta-le.
  12. 12. Impianto nucleare sotterraneo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che è previsto un sistema di caratterizazione, condizionamento e smaltimento dei rifiuti radioatti-vi.
  13. 13. Impianto nucleare sotterraneo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che sono utilizzati reattori PWR di tipo com-merciale ad elevata potenza.
  14. 14. Impianto nucleare sotterraneo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che le caverne sotterranee ospitanti l'isola nucleare, e quelle per il deposito dei rifiu-ti/materiali radioattivi, avranno la volta, l'arco rovescio di base e le pareti rese impermeabili e sa-ranno dotate di sistemi di raccolta dei fluidi natu-rali o rilasciati accidentalmente.
  15. 15. Impianto nucleare sotterraneo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che, se realizzato al di sotto di una pre-esistente centrale nucleare convenzionale (di super-ficie) da smantellare, questa può essere decommissio-nata trasferendo nei depositi sotterranei del nuovo impianto i rifiuti radioattivi così prodotti, libe-rando l'ambiente esterno da ogni pericolo di contami-nazione nucleare.
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