ITRM20070101U1 - Struttura autoportante per ascensori. - Google Patents

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ITRM20070101U1
ITRM20070101U1 ITRM20070101U ITRM20070101U1 IT RM20070101 U1 ITRM20070101 U1 IT RM20070101U1 IT RM20070101 U ITRM20070101 U IT RM20070101U IT RM20070101 U1 ITRM20070101 U1 IT RM20070101U1
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IT
Italy
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modular structure
upright
uprights
plate
crosspieces
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English (en)
Inventor
Bartoli Innocenzo Rossi
Original Assignee
Vipal S P A
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Description

DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad una struttura o incastellatura autoportante completamente imbullonata per ascensori, atta ad essere installata in edifici esistenti o soggetti a ristrutturazioni.
Storia della tecnologia
Le strutture autoportanti, realizzate solitamente a ridosso di fabbricati esistenti e ad essi ancorate, consentono di realizzare ascensori anche in vecchi edifici o in altre strutture dove per vari motivi non è stato predisposto il vano interno per l'alloggio dell'ascensore.
Non sempre, infatti, nella progettazione di un edificio o nella sua ristrutturazione viene predisposto internamente e lungo il suo sviluppo verticale un vano in muratura. Realizzare tale vano in muratura successivamente alla realizzazione dell'edificio è una soluzione che comporta numerose difficoltà tecniche, risultando il più delle volte addirittura impossibile.
Tenendo conto di ciò, nel caso in cui si voglia dotare di ascensore un edificio non originariamente predisposto di un vano ascensore, si rende necessario l'inserimento di un vano autoportante esternamente o internamente.
In base all'attuale tendenza sempre più forte di minimizzare costi e tempi di realizzazione, per realizzare un vano ascensore sono attualmente note e frequentemente impiegate allo stato attuale della tecnica delle incastellature prefabbricate, autoportanti, a struttura modulare.
Le incastellature, realizzate solitamente in alluminio o in acciaio occupano uno spazio minore rispetto a quello necessario al vano scala in muratura, e comportano in ogni caso un ingombro non eccessivo quando installate all'esterno dei palazzi. Descrizione tecnica antecedente
Nonostante le incastellature autoportanti presenti ad oggi sul mercato presentino una ottima soluzione in termini di costo e prestazioni, nel caso si voglia dotare un edificio di un vano ascensore, le soluzioni adottate ad oggi per il loro montaggio comportano numerosi svantaggi.
Svantaggi della tecnica antecedente
Infatti, i singoli profilati che compongono la struttura vengono solitamente giunti tra di loro mediante saldatura. Per di più, gli stessi profilati sono solitamente realizzati componendo più parti saldate tra loro.
La saldatura, come noto, realizza un collegamento permanente di parti solide all'interno della struttura. Essa però costituisce un punto di debolezza della struttura, in quanto rappresenta necessariamente una discontinuità metallurgica del materiale nei pressi della giunzione.
La saldatura operata in strutture metalliche, oltre ad essere causa negli anni d'ossidazione (ruggine) le quali porterebbero a pericolose inclusioni nel metallo, comporta anche un problema legato all'alta conducibilità termica dei materiali utilizzati. L'alta conducibilità, infatti, ostacolando la fusione localizzata del materiale, causa un surriscaldamento nei pressi del giunto con inevitabile deformazione del pezzo e alterazione delle sue proprietà strutturali.
Oltre a problemi di tipo strutturale, le operazioni di saldatura comportano anche numerosi problemi di sicurezza.
I fattori di rischio ai quali possono essere esposti gli addetti alle operazioni di saldatura sono distinguibili in due categorie principali: rischi chimici e rischi fisici. I rischi chimici sono dovuti allo sviluppo dei fumi di saldatura (contenenti metalli altamente tossici), mentre i rischi fisici sono sostanzialmente dovuti all'esposizione di radiazioni non ionizzanti, elevate temperature e rumore. I fattori di rischio elencati hanno come bersaglio numerosi organi e apparati, fra cui l'apparato respiratorio e quello oculare, nonché effetti dannosi sono riscontrabili anche a carico della cute. Oltre ai succitati svantaggi relativi a strutture modulari saldate, le incastellature ad oggi impiegate comportano ulteriori svantaggi sia sul profilo di complessità del montaggio, e quindi sicurezza dei lavoratori, sia da un punto di vista strutturale. Infatti, al fine di collegare vari moduli della struttura tenendo conto del particolare scenario in cui detta struttura è inserita, si ricorre spesso a forature dei profilati, che comportano inevitabilmente un indebolimento della struttura (causando stati di tensione triassiale nei pressi dei fori) e un aumento dei rischi agli addetti ai lavori (causando un aumento dei costi della sicurezza e dei tempi di cantiere).
Scopi dell'invenzione
Scopo della presente invenzione è risolvere i sopraccitati svantaggi fornendo un sistema come sostanzialmente descritto nella rivendicazione 1.
Ulteriori caratteristiche del sistema sono definite nelle corrispondenti rivendicazioni dipendenti.
Vantaggi dell'invenzione
La presente invenzione, superando i citati problemi della tecnica nota, comporta numerosi ed evidenti vantaggi.
La struttura metallica autoportante per ascensori, oggetto della presente invenzione, ha l'innovativa proprietà di essere completamente imbullonata, e di comprendere profilati tali da non richiedere saldature per la loro realizzazione, evitando quindi i succitati problemi relativi appunto alle saldature. La struttura oggetto della presente invenzione comporta inoltre l’ulteriore vantaggio di evitare l’esecuzione di forature in loco dei profilati impiegati. Detta struttura metallica, come sarà meglio descritto in seguito, comprende profilati realizzati preferibilmente in acciaio zincato di tipo EN 10025 - S355JR (Fe 510 B) o del tipo inox 304, presso-piegati e presentanti pieghe del tipo schiaccia. Le pieghe "schiaccia", nonché i profilati presso-piegati, sono ben noti allo stato attuale della tecnica, pertanto non saranno qui di seguito descritti nel dettaglio.
La soluzione proposta dalla presente invenzione consente un risparmio significativo sia in termini di trasporto e soprattutto in termini di montaggio.
La particolare struttura oggetto della presente invenzione permette l'utilizzo di profilati in lamiera di spessore ridotto rispetto a profili impiegati in strutture similari (con spessore preferibilmente pari a 3 mm) consentendo un risparmio significativo in termini di trasporto e soprattutto nel montaggio, in quanto la struttura risulta essere più leggera di quelle attualmente presenti allo stato attuale della tecnica.
Inoltre è prevista una verniciatura finale eseguita con polveri poliesteri che consentono un'ottima resistenza agli agenti atmosferici.
Breve descrizione dei disegni
Ancora ulteriori vantaggi, così come le caratteristiche e le modalità di impiego della presente invenzione risulteranno evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di una sua forma di realizzazione preferita, presentata a scopo esemplificativo e non limitativo, facendo riferimento alle figure dei disegni allegati, in cui:
la figura 1 raffigura una visione laterale in alzato di una struttura 1 secondo la presente invenzione;
le figure 2A, 2B, 2C mostrano rispettivamente una visione prospettica di un particolare della struttura 1 oggetto della presente invenzione;
le figure 3, 3A mostrano rispettivamente una visione prospettica ed una visione in pianta di un particolare di figura 2;
le figure 4, 4A e 4B mostrano rispettivamente una visione prospettica ed una visione in pianta di un secondo particolare della figura 2;
le figure 5 - 6 mostrano in visione prospettica particolari costruttivi della struttura 1 oggetto della presente invenzione;
la figura 7 mostra una vista in prospettiva in esploso di una porzione della struttura 1 oggetto della presente invenzione;
le figure 8, 9 mostrano in visione prospettica dei particolari di figura 7;
la figura 10 mostra una visione in esploso in fase di montaggio verticale di una porzione della struttura 1 oggetto della presente invenzione;
le figure 11, 12 mostrano in visione prospettica due particolari della struttura oggetto della presente invenzione;
le figure 13, 14 mostrano in visione prospettica due particolari realizzativi della struttura 1 oggetto della presente invenzione; e
le figure 15, 15A mostrano rispettivamente una visione prospettica ed in pianta di un particolare da impiegare come variante.
Descrizione dettagliata dei disegni
In particolare, con riferimento alla figura 1, è raffigurata una struttura modulare 1 atta a fornire un vano per un ascensore 4 e disposta, in via esemplificativa e non limitativa, esternamente e a ridosso di un edificio 3 e disposta su di un piano di fondazioni 2.
Detta struttura comprende ai suoi spigoli quattro montanti verticali, denotati rispettivamente con i riferimenti numerici 5, 6, 7, 8, (di cui i montanti 6 e 8 non sono visibili in figura dato che il montante 6 è consecutivo al montante 5 ed il montante 8 è consecutivo al montante 7) ciascuno dei quali è scomponibile in una pluralità di porzioni di montanti.
Essendo la struttura 1 oggetto della presente invenzione di tipo modulare, la descrizione sarà riferita in particolare ad un suo modulo 100, dato che detta struttura è sostanzialmente realizzata componendo più moduli 100 lungo una direzione perpendicolare a detto piano di fondazioni 2.
Una volta realizzata la struttura, o contestualmente al suo montaggio, i montanti 7 e 8 sono connessi lungo l'edificio da traverse in corrispondenza di porte per le aperture dell'ascensore.
Con riferimento alla figura 2A, che mostra una vista in prospettiva di detto modulo 100, sono denotati in figura per ciascun montante verticale due porzioni di montanti adiacenti in esso comprese: in particolare per il montante 5 sono indicate in figura due porzioni di montanti 5’, 5’’, per il montante 6 sono indicate in figura due porzioni di montanti 6’, 6’’, per il montante 7 sono indicate in figura due porzioni di montanti 7’, 7’’e per il montante 8 due porzioni di montanti 8’, 8’’.
Ciascun montante verticale è inoltre connesso ad un montante verticale consecutivo mediante una prima pluralità di traverse, o traverse strutturali, disposte orizzontalmente rispetto a detto piano di fondazioni 2. Ad esempio, sempre con riferimento al modulo 100, il montante verticale 5 è connesso al montante 7 mediante delle traverse 9, 9’, 9’’ , il montante verticale 6 è connesso al montante verticale 5 mediante le traverse 10, 10’, 10’’, e similmente il montante verticale 6 è connesso al montante verticale 8 mediante le traverse 39, 39' e 39''. Ciascuna traversa di detta prima pluralità, come sarà meglio descritto in seguito, è connessa ad una rispettiva coppia di montanti verticali in corrispondenza della giunzione tra due porzioni di montanti tra loro adiacenti. Pertanto la traversa 9, ad esempio, è connessa ai montanti 5 e 7 rispettivamente in corrispondenza delle giunzioni delle porzioni di montanti adiacenti 5’ e 5’’ e delle giunzioni delle porzioni di montanti adiacenti 7’ e Come detto, i montanti verticali 7 e 8, i quali affacciano sull’edificio 3, sono connessi inoltre mediante una seconda pluralità di traverse, o traverse d'interpiano. In figura 2B è raffigurato un modulo 100 presentante tra i montanti 7 e 8 una traversa d'interpiano indicata con il riferimento numerico 12. Detta traversa è necessariamente connessa ai montanti verticali 7 e 8 per predisporre lo scorrimento o l'apertura di una porta (in generale le traverse d'interpiano necessarie allo scopo saranno due). In generale il posizionamento della porta rispetto alla struttura 1 non corrisponde con le giunzioni di due porzioni di montanti adiacenti appartenenti a detti montanti verticali, pertanto in prossimità della porta detta traversa 12 è atta a collegare orizzontalmente i montanti verticali 7 ed 8 in corrispondenza di due porzioni di montanti consecutivi.
Come risulterà chiaro nel seguito della presente descrizione, le traverse strutturali sono identiche alle traverse d'interpiano. Quello in cui esse differiscono è la modalità con cui esse sono connesse ai montanti verticali.
Naturalmente, nei punti in cui sia tecnicamente consentito, anche i montanti 7 e 8 saranno connessi mediante traverse strutturali, dato che in questo modo la struttura ottiene un notevole guadagno in termini di resistenza e solidità.
Inoltre, se al fine di completare la struttura l'ultimo modulo dovesse risultare eccessivo (ovvero se l'ultimo modulo dovesse conferire alla struttura un'altezza maggiore di quella desiderata), in taluni casi la struttura sarà completata mediante un semimodulo 100', indicato in figura 2C. Il modulo 100 è ottenuto mediante la connessione di due semimoduli 100' conseguitivi operata, con riferimento alla figura 2C, dalle traverse strutturali 9, 10, 39.
In base alla tipologia di traverse e montanti impiegata la struttura 1 consente, rispetto a strutture similari concorrenti, una maggior semplicità e un minor tempo di montaggio evitando vantaggiosamente saldature e forature, come risulterà chiaro dalle figure seguenti.
In figura 3 è raffigurata in visione prospettica una porzione di montante 5', rimanendo inteso che tutte le porzioni di montanti del modulo 100 (ed in generale della struttura 1) sono tra loro identiche. Detta porzione di montante 5' è costituita da un profilato, di forma sostanzialmente allungata, realizzato in lamiera presso-piegata. Come mostrato in figura 3A, tale porzione di montante ha una sezione sostanzialmente a forma di "C" presentante due pieghe "schiaccia" 15 e 16 che corrono lungo il proprio sviluppo longitudinale. Le pieghe schiaccia consentono di evitare le saldature ed inoltre aumentano la resistenza della porzione di montante. Di conseguenza potrà vantaggiosamente essere utilizzata una lamiera di spessore di soli 3 mm. Sempre con riferimento alla figura 3A, la particolare forma del profilo presenta al suo interno una prima guida 17.
In figura 4 è raffigurata in visione prospettica la traversa 9, rimanendo inteso che tutte le traverse del modulo 100 (ed in generale della struttura 1) sono tra loro identiche. La traversa 9 è anch'essa costituita da un profilato, di forma sostanzialmente allungata, realizzata in lamiera presso-piegata, preferibilmente con uno spessore di 3 mm. Detta traversa, in corrispondenza di due sue estremità longitudinali opposte 21, 22 è chiusa da rispettive facce 23 e 24 presentanti ciascuna una coppia di sporgenze rispettivamente 110, 111 e 112, 113. Con riferimento alla figura 4A essa ha un profilo di sezione a forma di "C", presentante lungo il proprio sviluppo longitudinale una seconda guida 20 e due pieghe-schiaccia 18 e 19, atte ad evitare la saldatura e a conferire alla traversa particolare resistenza. In figura 4B è raffigurata detta traversa in vista frontale, che mostra detta faccia 23 e dette due pieghe schiaccia 19 e 18.
Nelle figure 5 - 5A è mostrato, in visione prospettica, il dettaglio della connessione esistente tra due traverse strutturali, ad esempio 9 e 10, ed un montante verticale 5 in corrispondenza della giunzione tra le due porzioni di montante 5' e 5''. In particolare, detta traversa 9 è connessa al montante 5 in corrispondenza di detta faccia 23. Detta connessione potrà avvenire vantaggiosamente mediante almeno una coppia di bulloni 25, 26, in cui il bullone 25 è atto a fissare la traversa 9 alla porzione di montante 5' ed il bullone 26 è atto a fissare detta traversa 9 alla porzione di montante 5''. In maniera del tutto analoga la traversa 10 è connessa a detto montante 5 in corrispondenza di una sua faccia 27. Pertanto le stesse traverse strutturali fungono da mezzi di connessione tra porzioni di montanti adiacenti.
All'interfaccia della connessione tra ciascuna traversa ed il rispettivo montante è interposto un elemento d'irrigidimento 28, atto ad inserirsi ad esempio in una guida formata dalle sporgenze 110 e 111 della traversa 9. Detto elemento d'irrigidimento 28 è realizzato preferibilmente in lamiera con uno spessore pari a 18 mm.
Per la particolare forma a "C" del profilo delle porzioni di montanti, in corrispondenza della connessione tra il montante 5 e due traverse strutturali (in particolare le traverse 9 e 10) è interposto un elemento di rinforzo strutturale 29, atto a dare continuità e quindi maggior resistenza al montante nel punto della connessione con le traverse strutturali.
Con riferimento alla figura 5A detto elemento di rinforzo 29 comprende una piastra 31 interposta tra detta traverse 9, 10 ed il montante 5. Detta piastra 31 è preferibilmente realizzata in lamiera del tipo presso-piegata con uno spessore di 3 mm. La piastra 31 è fissata alle porzioni di montante 5' e 5'' per mezzo della connessione operata dalle traverse 9 e 10. Detta piastra, lungo una sua porzione centrale, presenta un'asola 34 atta a facilitare il serraggio dei bulloni.
Con riferimento alle figure 6 e 6A, è rappresentata nel dettaglio la connessione esistente tra una traversa d'interpiano (ad esempio la traversa 12) atta a collegare le porzioni di montanti consecutive 7' e 8'. In figura è rappresentata la connessione tra detta traversa 12 e la porzione di montante 7', rimanendo inteso che la connessione di detta traversa con la porzione di montante 8' è del tutto analoga.
In particolare, una faccia 35 di detta traversa 12 è connessa ad un elemento di fissaggio 36, libero di scorrere lungo una guida 97 definita da detta porzione di montante 7' e successivamente fissato alla porzione di montante in corrispondenza di una posizione desiderata. Con riferimento alla figura 6A, detto elemento di fissaggio 36 comprende una prima piastra 37 atta a scorrere sulla porzione di montante fino alla posizione desiderata. In corrispondenza della posizione desiderata la faccia 35 di detta traversa viene imbullonata su una porzione laterale della prima piastra 37. Al fine di fissare detta prima piastra alla porzione di montante, è impiegata una seconda piastra 38 ad essa accoppiata, disposta in corrispondenza di detta prima piastra lungo la guida 97 internamente al profilo, detta seconda piastra 38 essendo atta ad essere connessa, preferibilmente tramite bullonatura, con detta prima piastra in maniera tale da realizzare un aggancio solidale alla rispettiva porzione di montante 7'. Dette piastre 37 e 38 saranno preferibilmente realizzate in lamiera del tipo presso-piegata con uno spessore di 3 mm.
In questo modo la traversa d'interpiano 12, imbullonata in corrispondenza di sue facce longitudinalmente opposte con un rispettivo elemento di fissaggio, è fissata ai montanti consecutivi 7 e 8 nella posizione desiderata, regolata mediante lo scorrimento e successivo bloccaggio di detti elementi di fissaggio lungo le rispettive porzioni di montanti.
All'interfaccia della connessione tra ciascuna faccia delle traverse d'interpiano ed il rispettivo elemento di fissaggio è interposto uno spessore di collegamento 28', mostrato nella successiva figura 6B. Come si evince chiaramente da detta figura 6B detto spessore di collegamento 28' comprende su una sua prima faccia 150 dei fori, preferibilmente filettati, atti ad operare il collegamento con detta traversa 12, mentre su una sua seconda faccia 151, opposta alla precedente, presenta dei fori atti ad operare il collegamento con il rispettivo elemento di fissaggio 37. Detto spessore di collegamento è realizzato in lamiera con uno spessore preferibilmente pari a 18 mm. Con riferimento alla figura 7, è raffigurato il semi-modulo 100' in esploso. Pertanto, ad esempio, la traversa 9 viene collegata al montante 5 in corrispondenza della giunzione tra la porzione di montante 5' e la porzione di montante 5'' ad essa adiacente (non mostrata in figura). Sulle traverse strutturali è inoltre necessario fissare una pluralità di staffe per il posizionamento di guide e staffe per il posizionamento di porte, denotate a titolo esemplificativo in figura con il riferimento numerico rispettivamente 40 e 40'. Dette staffe ed il loro posizionamento sono indicati in figura a titolo esemplificativo e non limitativo, essendo ben note allo stato della tecnica. La scelta del loro posizionamento in relazione alla struttura è pertanto da ritenersi alla portata di un tecnico del settore e quindi non sarà qui descritta nel dettaglio.
Ogni staffa per il posizionamento delle guide è fissata ad una rispettiva traversa mediante una piastra 41, mentre ogni staffa per il posizionamento delle porte è fissata ad una rispettiva traversa mediante una piastra 41'.
Inoltre, sempre con riferimento alla figura 7, ogni coppia di porzioni di montanti consecutive (fatta eccezione ovviamente per quelle che affacciano sull'edificio 3) sono connesse da una coppia di tiranti (in figura sono indicati a titolo esemplificativo i tiranti 42 e 43). I tiranti, atti a conferire maggiore stabilità alla struttura 1, sono preferibilmente montati quando essa viene installata all'esterno dell'edificio, e pertanto risulta essere soggetta ad agenti atmosferici come il vento.
Ogni estremità di ciascun tirante è connessa ad una rispettiva porzione di montante mediante una staffa 44. I dettagli di dette piastre 41, 41' e dette staffe 44 sono raffigurati rispettivamente nelle prossime figure 8, 8A e 9.
Con riferimento alla figura 8, detta piastra 41 comprende una placca 47 solidale a due correnti 45 e 46, tali da poter scorrere lungo una guida della rispettiva traversa fino ad una posizione desiderata, detti correnti connessi alla rispettiva traversa mediante delle viti 48, che ne consento appunto il bloccaggio nella posizione desiderata. La placca 41, realizzata preferibilmente in lamiera di spessore pari a 3 mm, presenta una pluralità di asole, il cui numero e inclinazione relativa potranno variare al fine di poter essere meglio connesse mediante bullonatura con una rispettiva staffa 40. Nella forma di realizzazione presentata a titolo esemplificativo e non limitativo, detta placca presenta due coppie di asole, inclinate rispettivamente di 45° e 135° rispetto ad un piano parallelo al piano di fondazione 2, ciascuna coppia presentando asole tra loro parallele. Nella successiva figura 8A è raffigurata a titolo esemplificativo e non limitativo la piastra 41' per il fissaggio della staffa 40' per il posizionamento delle porte. Detta piastra 41' e la modalità con cui essa è fissata alla rispettiva traversa sono sostanzialmente analoghe alla piastra 41 precedentemente descritta.
Con riferimento alla figura 9, è raffigurato a titolo esemplificativo un nodo del modulo 100 formato dalla connessione delle due porzioni di montanti 5' e 5'' operata dalla traverse 9 e 10. Due estremità 51 e 52 di rispettivi tiranti 42 e 50 sono connesse al rispettivo montante mediante una staffa 49. Detta staffa 49 è realizzata preferibilmente in lamiera del tipo presso-piegata con spessore pari a 6 mm. Essa, connessa al montante mediante bullonatura in corrispondenza della giunzione tra due porzioni di montanti adiacenti, presenta una forma sostanzialmente ad "U" ed una coppia di asole 53, 54 per il posizionamento di detti tiranti. Ciascun tirante della struttura presenta preferibilmente le sue estremità filettate per il fissaggio nelle rispettive asole.
La figura 10 mostra il modulo 100 in esploso in fase di montaggio verticale. In particolare è raffigurata, a titolo esemplificativo, la traversa d'interpiano 12 atta ad essere connessa, nella maniera prima descritta, con le due porzioni di montanti consecutive 7' e 8' che affacciano sull'edificio 3.
Inoltre ciascuna traversa e ciascuna porzione di montante che compongono la struttura sono dotati di predisposizioni per il fissaggio dei convenzionali "fermavetro" e "separa-vetro", la cui funzionalità è ben nota in letteratura. Un separa-vetro è denotato in figura, a titolo esemplificativo, con il riferimento numerico 55. In particolare, con riferimento alle figure 11 e 11A, detto separa-vetro 55 è realizzato in lamiera presso-piegata con spessore preferibilmente pari a 1.5 mm, ed ha una sezione sostanzialmente a forma di "C" presentante due pieghe schiaccia che consentono di evitare le saldature ed aumentarne la resistenza. Con riferimento alla figura 12, è raffigurato un ferma-vetro 55'. Detto ferma-vetro è realizzato anch'esso in lamiera presso-piegata con uno spessore preferibilmente di 1 mm e presenta una sezione ad "L". In corrispondenza di fori ricavati sui separa-vetro, sulle traverse o sulle porzioni di montanti per il collegamento tra essi ed un ferma-vetro, sono presenti dei convenzionali "dadi a gabbia".
Il posizionamento di detti elementi è reputato alla portata di un tecnico del ramo, pertanto non sarà qui di seguito descritto.
Sempre con riferimento alla figura 10, ciascun montante della struttura è dotato in corrispondenza di una sua estremità inferiore (che poggia su detto piano di fondazioni 2) ed in corrispondenza di una sua estremità superiore rispettivamente di una prima piastra di base inferiore 56 e di una seconda piastra di base superiore (non riportata in figura).
Con riferimento alla figura 13, a titolo esemplificativo, il montante 7 presenta in corrispondenza di una sua estremità inferiore una giunzione 58 atta ad essere imbullonata a detta piastra di base inferiore 56. Detta piastra di base 56 presenta una forma sostanzialmente triangolare ed è realizzata preferibilmente in lamiera con spessore di 6 mm. Con riferimento alla figura 14, sempre a titolo esemplificativo, il montante 7 presenta in corrispondenza di una sua estremità superiore una giunzione 58' atta ad essere imbullonata ad una piastra di base superiore 57. Anche detta seconda piastra di base superiore 57 presenta una forma sostanzialmente triangolare e sarà preferibilmente realizzata in lamiera con spessore pari a 6 mm.
Qualora la struttura 1 oggetto della presente invenzione dovesse essere installata internamente ad un edificio, gli spazi disponibili saranno generalmente minori rispetto al caso di un'installazione esterna. Nelle figure 15 e 15A sono mostrati rispettivamente una visione prospettica e in sezione di una porzione di montante 200 il cui impiego è previsto in sostituzione delle porzioni di montanti sopra descritte, nei casi in cui detta struttura venga installata in un vano scala con taglio rampe. Come si evince dalle figure 15 - 15A detta porzione di montante 200 è sostanzialmente simile ad una porzione di montante 5', presentando però rispetto ad essa un'area di sezione inferiore in maniera tale da limitarne gli ingombri.
In ultimo la struttura 1 potrà essere vantaggiosamente impiegata anche per realizzare vani presentanti una sezione orizzontale (parallela al piano di fondazioni) sostanzialmente circolare. In questo caso però come porzioni di montanti saranno utilizzate le traverse impiegate nella forma di realizzazione precedentemente illustrata, mentre come traverse saranno impiegate le stesse traverse dopo esser state sottoposte ad un processo di "calandratura", al fine di ottenere la curvatura desiderata. Detto processo di "calandratura" è ben noto allo stato della tecnica e pertanto non verrà descritto qui di seguito. Per il resto, la struttura a sezione circolare rimarrà sostanzialmente simile a quella descritta precedentemente.
La presente invenzione è stata fin qui descritta con riferimento ad una sua forma di realizzazione preferita. È da intendersi che possono esistere altre forme di realizzazione che afferiscono al medesimo nucleo inventivo, tutte rientranti nell’ambito di protezione delle rivendicazioni qui di seguito riportate.

Claims (34)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Struttura modulare (1) autoportante per ascensori o similari, atta ad essere installata su di un piano di fondazioni (2), comprendente: § almeno tre montanti (5, 6, 7) verticali scomponibili, disposti agli spigoli di detta struttura (1) ciascuno comprendente una pluralità di porzioni di montanti (5', 6'); § traverse (9, 10), disposte orizzontalmente rispetto a detto piano di calpestio (2), ciascuna atta a collegare due montanti (5, 6) tra loro consecutivi; ed § primi mezzi (9, 26) di connessione delle porzioni di montanti (5', 5''), detti mezzi (9, 26) comprendendo una prima pluralità di dette traverse (9, 10) essendo ciascuna traversa di detta prima pluralità collegata ad un rispettivo montante (5) in corrispondenza di una giunzione tra due porzioni di montanti (5', 5'') adiacenti. la disposizione complessiva essendo tale che detta struttura modulare (1) è assemblata senza ricorso a saldature.
  2. 2. Struttura modulare (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui ciascuna di dette traverse, in corrispondenza di sue due estremità longitudinali opposte (21, 22) è chiusa da rispettive facce (23, 24).
  3. 3. Struttura modulare (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui ciascuna traversa in corrispondenza di ciascuna di dette facce presenta una coppia di sporgenze (110, 111).
  4. 4. Struttura modulare (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui all'interfaccia del collegamento tra ciascuna faccia (23, 24) ed un rispettivo montante (5, 7) è interposto un elemento d'irrigidimento (28), atto ad inserirsi in una guida formata da dette sporgenze.
  5. 5. Struttura modulare (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detto elemento d'irrigidimento (28) è realizzato in lamiera.
  6. 6. Struttura modulare (1) secondo la rivendicazione 4 o 5, in cui detto elemento d'irrigidimento ha uno spessore di circa mm 18.
  7. 7. Struttura modulare (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 6, in cui ciascuna faccia di ciascuna traversa (9) è fissata ad un rispettivo montante (5) mediante almeno una coppia di bulloni (25, 26).
  8. 8. Struttura modulare (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui dette porzioni di montanti (5', 7') sono del tipo profilato presentante una sezione di forma sostanzialmente a "C" presentante internamente una prima guida (17).
  9. 9. Struttura modulare (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui tra ciascun montante (5) ed una rispettiva coppia di traverse (9, 10) ad esso collegate è interposto un elemento di rinforzo strutturale (29) di detto montante (5).
  10. 10. Struttura modulare (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detto elemento di rinforzo (29) comprende una piastra (31).
  11. 11. Struttura modulare (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detta piastra (31) presenta un’asola centrale (34).
  12. 12. Struttura modulare (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui dette porzioni montanti (5', 6') sono realizzate in lamiera del tipo presso-piegata.
  13. 13. Struttura modulare (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detta lamiera ha uno spessore di circa 3 mm.
  14. 14. Struttura modulare (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui ciascuna di dette porzioni di montanti (5', 7') comprende lungo il proprio sviluppo longitudinale due pieghe “schiaccia” (15, 16).
  15. 15. Struttura modulare (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre secondi mezzi di connessione (36) di una seconda pluralità di traverse (12) a detti montanti (7,8).
  16. 16. Struttura modulare (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detti secondi mezzi di connessione (36) comprendono per ciascuna faccia di detta seconda pluralità di traverse (12) un elemento di fissaggio (36) atto a collegare detta faccia ad una rispettiva porzione di montante (7') ad un'altezza desiderata.
  17. 17. Struttura modulare (1) secondo la rivendicazione precedente, detto elemento di fissaggio (36) comprendente una prima piastra (37) atta a scorrere sulla porzione di montante, detta prima piastra essendo atta ad essere imbullonata lungo una sua porzione laterale con detta faccia, ed una seconda piastra (38), disposta in corrispondenza di detta prima piastra lungo detta guida internamente alla porzione di montante, dette prima e seconda piastra essendo atte ad essere connesse lungo una loro porzione centrale in maniera tale da realizzare un aggancio solidale alla rispettiva porzione di montante.
  18. 18. Struttura modulare (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui dette prima e seconda piastra (37, 38) sono atte ad essere connesse mediante bullonatura.
  19. 19. Struttura modulare (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui ciascuna traversa (9, 10) comprende lungo il suo sviluppo longitudinale due pieghe “schiaccia” (19, 18).
  20. 20. Struttura modulare (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui ciascuna traversa (9) ha una forma sostanzialmente allungata in senso longitudinale.
  21. 21. Struttura modulare (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui ciascuna traversa (9) è realizzata in lamiera del tipo pressopiegata.
  22. 22. Struttura modulare (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detta lamiera ha uno spessore di circa 3 mm.
  23. 23. Struttura modulare (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui ciascuna traversa (9) è del tipo profilato con una sezione di forma sostanzialmente a "C", presentante una seconda guida interna (20).
  24. 24. Struttura modulare (1) secondo la rivendicazione precedente, comprendente inoltre una pluralità di piastre (41), atte a scorrere lungo detta guida (20) fino ad una posizione desiderata e ad essere ivi successivamente fissate alla traversa.
  25. 25. Struttura modulare (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui ciascuna di dette piastre (41) comprende una placca (47) presentante almeno un'asola, detta placca essendo fissata a due correnti (45, 46), tali da poter scorrere lungo detta guida (20).
  26. 26. Struttura modulare (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detti correnti sono collegati a detta traversa per mezzo di viti (48), che ne consentono il bloccaggio in detta posizione desiderata.
  27. 27. Struttura modulare secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre mezzi (49) per il posizionamento di tiranti
  28. 28. Struttura modulare (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detti mezzi (49) comprendono una pluralità di staffe (49), ciascuna avente forma sostanzialmente a "U" e imbullonata ad un rispettivo montante verticale (5) in corrispondenza della giunzione di due porzioni di montanti adiacenti.
  29. 29. Struttura modulare secondo la rivendicazione precedente, in cui dette staffe (49) presentano una coppia d'asole (54) per il posizionamento di detti tiranti (50).
  30. 30. Struttura modulare (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui ciascuno di detti montanti (5,7) poggia su detto piano di fondazioni mediante una rispettiva piastra di base inferiore (56).
  31. 31. Struttura modulare (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui ciascun montante presenta una giunzione di base inferiore (58) atta ad essere imbullonata alla rispettiva piastra di base inferiore (56).
  32. 32. Struttura modulare (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui ciascuno di detti montanti (5, 7) comprende una piastra di base superiore (57) in corrispondenza di un'estremità libera di un'ultima porzione di montante.
  33. 33. Struttura modulare (1) secondo rivendicazione precedente, in cui ciascun montante presenta una giunzione di base superiore (59) atta ad essere imbullonata alla rispettiva piastra di base superiore (57).
  34. 34. Edificio o simile, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno una struttura (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.
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