ITRE990082A1 - Attrezzatura per il caricamento del materiale nella cavita' della matrice di uno stampo, in particolare, per la pressatura di piastrelle cer - Google Patents

Attrezzatura per il caricamento del materiale nella cavita' della matrice di uno stampo, in particolare, per la pressatura di piastrelle cer Download PDF

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Description

DESCRIZIONE
del brevetto per invenzione industriale dal titolo: “ATTREZZATURA PER IL CARICAMENTO DEL MATERIALE NELLA CA¬
VITÀ DELLA MATRICE DI UNO STAMPO, IN PARTICOLARE, PER LA
PRESSATURA DI PIASTRELLE CERAMICHE”
Il presente trovato riguarda un’attrezzatura per il caricamento del materiale nella cavità della matrice di uno stampo, in particolare, per la pressatura di piastrelle ceramiche.
A questo scopo, sono da tempo note attrezzature comprendenti un carrello avente un vano di carico la cui base inferiore è aperta, ed un piano di scorrimento, sul quale scorre con tenuta il vano di carico del carrello, ato a chiudere la base inferiore del vano stesso, posto adiacente e complanare con la superficie superiore della matrice. Il carrello viene azionato con moto alternativo in direzione longitudinale e orizzontale, tra una posizione arretrata in cui il vano di carico viene alimentato con il materiale per piastrella, ed una posizione avanzata, in cui si porta sopra la cavità della matrice ove rilascia, all’interno di questa, il materiale, attraverso la base inferiore e quindi lo rasa con un apposito mezzo raschiatore, in modo complanare con la superficie superiore della matrice.
Quando è in posizione arretrata, il carrello si trova sopra il piano di scorrimento e la base inferiore del suo vano di carico viene chiusa da questo stesso piano; quando poi scorre sulla matrice, deta base inferiore viene chiusa dalla superficie superiore di questa.
Il materiale che viene caricato nel carrello ad ogni ciclo è necessariamente in quantità, almeno un poco, maggiore di quella che viene poi, nello stesso ciclo, rilasciata nella cavità della matrice, ciò al fine di assicurare un riempimento completo della cavità stessa, con relativa rasatura.
Di conseguenza, ad ogni ciclo, una parte di materiale rimane nel vano di carico del carrello e associata al mezzo raschiatore, e ciò è causa di inconvenienti.
Un inconveniente è che questo materiale residuo può rimanere per più cicli, almeno parte di esso, entro il carrello e può facilmente venire schiacciato o laminato nello scorrimento tra il carrello e le superfici su cui questo scorre, con la conseguenza che possono alterarsi talune caratteristiche fisiche del materiale stesso, in particolare la sua densità se si tratta di materiale atomizzato, e ciò può causare difetti nel corpo e sulla superficie della piastrella finale.
Un altro inconveniente si ha soprattutto nel caso in cui la matrice viene caricata con più materiali diversi, con una determinata disposizione reciproca; ad esempio un primo materiale che forma uno strato inferiore ed un secondo materiale che forma lo strato superiore. Ebbene in questi casi, il materiale residuo di un ciclo, può inquinare il materiale del ciclo successivo; ad esempio, il materiale residuo è più facilmente costituito dal materiale dello strato superiore (raschiato via dal raschietto di rasatura), il quale, nel ciclo successivo finisce mescolato con il materiale dello strato inferiore, causando eventualmente difetti nel prodotto finito. Inoltre questo materiale, se è del tipo che rammollisce a temperatura relativamente bassa, dato che si raccoglie nella parte bassa dalla piastrella, quando viene riscaldato, può appunto rammollire e imbrattare le parti di macchine con cui viene a contatto causando danni alle stesse.
Uno scopo del presente trovato è di realizzare un’attrezzatura capace di superare, in modo efficace e semplice i detti inconvenienti.
Detto ed altri scopi sono raggiunti dal trovato in oggetto così come si caratterizza nelle rivendicazioni.
Il trovato è basato sull’idea di rendere il detto piano di scorrimento mobile, del tutto o solamente parte di esso, in modo da definire almeno un trabocchetto trasversale per la caduta del materiale, capace di interessare l’intera larghezza del vano di carico del carrello e del mezzo raschiatore. Questo trabocchetto viene automaticamente aperto, da appositi mezzi, durante la corsa di ritorno del carrello, e viene invece chiuso durante la corsa di andata.
Pertanto, mentre durante la corsa di andata la base inferiore del vano di carico del carrello viene chiusa dal piano di scorrimento e dalla superficie superiore della matrice, durante la corsa di ritorno, il materiale residuo viene fatto scorrere sopra il trabocchetto aperto in modo che si scarica del tutto attraverso di esso e il carrello viene quindi svuotato completamente, compreso il materiale raschiato via dal raschietto, prima di ricevere un nuovo carico di materiale.
In particolare, secondo una forma preferita (ma non esclusiva) di attuazione, l’intero piano di scorrimento è mobile in direzione orizzontale e longitudinale tra una posizione avanzata in cui è adiacente alla matrice ed una posizione arretrata in cui è lontano da questa in modo da lasciare aperta almeno una zona trasversale, tra il lato anteriore del piano di scorrimento e il corrispondente bordo della matrice, che definisce detto trabocchetto per la caduta del materiale; inoltre, sono previsti mezzi atti a spostare il piano di scorrimento, in sincronia con il movimento del carrello in modo che la corsa di ritorno del carrello avvenga mentre il piano di scorrimento è in posizione arretrata, e la corsa di andata avvenga mentre lo stesso piano è in posizione adiacente alla matrice.
Il trovato viene esposto in dettaglio nel seguito con l'aiuto delle allegate figure che ne illustrano una forma, a titolo di esempio e non esclusiva, di attuazione.
La FIG. 1 è una vista semplificata laterale, in elevazione verticale, parzialmente sezionata, dell’ attrezzatura in oggetto, applicata ad una pressa per la pressatura di piastrelle ceramiche.
Le FIGG. 1A ed 1B, sono uno stesso particolare ingrandito della FIG. 1, in due configurazioni diverse.
La FIG. 2 è la sezione secondo il piano orizzontale II-II di FIG. 1.
La FIG. 3 è la sezione secondo il piano verticale III-III di FIG. 2.
La FIG. 4 è la vista laterale, secondo la direzione della freccia IV di FIG. 2.
La FIG. 5 è la sezione secondo il piano verticale V-V di FIG. 2.
La FIG. 6 è la sezione secondo il piano verticale VI- VI di FIG. 2.
Lo stampo per la pressatura delle piastrelle comprende una matrice 9 avente una superficie superiore piana 91 sulla quale è ricavata una cavità 8, ed un tampone superiore 7, che interagisce con la cavità 8 in modo da pressare una quantità di materiale entro la cavità stessa per ottenere una piastrella pressata.
Ovviamente, lo stampo può essere di tipo multiplo, ossia comprendere più cavità 8 e un corrispondente numero di tamponi 7.
Allo stampo viene associata l’attrezzatura secondo l'invenzione, per caricare nella cavità 8 il materiale da pressare.
L’attrezzatura comprende un carrello di caricamento 10 (di per sé noto e illustrato solo schematicamente nelle figure) comprendente un vano di carico 11 , delimitato da una cornice laterale 12 che si sviluppa in un piano orizzontale avente in pianta forma e dimensioni uguali a quelle della cavità 8 (o del gruppo di cavità 8, nel caso di stampo multiplo) ed avente la base inferiore e la base superiore completamente aperte. II carrello 10 comprende due elementi longitudinali 13, che sostengono sia la cornice 12 sia altri dispositivi usuali posti anteriormente alla cornice 12, quali una spazzola rotante 14 atta a ripulire la superficie superiore 91, sia un elemento spintore trasversale 15, atto a spingere via dalla matrice, ad ogni ciclo, la piastrella pressata nel ciclo precedente, sia un mezzo raschiatore 17, posto anteriormente alla cornice 12, atto a rasare il materiale scaricato nella cavità 8 per renderlo complanare alla superficie 91.
A fianco della matrice 9 è posto un piano di scorrimento 20 (definito dalla superficie superiore di una tavola orizzontale 22), orizzontale, posto adiacente e complanare con la superficie superiore 91 della matrice 9; su questo piano 20 e sulla superficie 91 scorrono, con tenuta, la cornice 12 ed il raschiatore 17, che vengono azionati, con moto alternativo, in direzione longitudinale, tra una posizione arretrata ove il vano di carico 11 viene alimentato con il materiale per piastrella, ed una posizione avanzata, in cui rilascia il materiale nella cavità 8 della matrice, attraverso la base inferiore aperta del vano 11. 1 mezzi per il movimento del vano 11 (di tipo noto e non illustrati nelle figure) sono posti posteriormente al piano di scorrimento 20 e muovono il vano 11 tramite gli elementi longitudinali 13.
II piano di scorrimento 20 ha estensione tale da contenere, in pianta, l’intero vano 1 1 quando questo viene tirato indietro, in posizione arretrata.
Superiormente al piano di scorrimento 20 sono posti i mezzi 16 (di tipo noto ed illustrati solo schematicamente nelle figure) per alimentare il materiale nel vano di carico 1 1 quando questo si trova in posizione arretrata.
Secondo l'invenzione, il piano di scorrimento 20 è mobile in direzione orizzontale e trasversale tra una posizione avanzata in cui è adiacente alla matrice 9 e forma un piano unico con la superficie superiore 91 di essa, ed una posizione arretrata in cui il piano di scorrimento 20 è lontano da questa in modo da lasciare aperta almeno una zona trasversale, tra il lato anteriore del piano di scorrimento e il corrispondente bordo della matrice 9, che definisce un trabocchetto 21 per la caduta del materiale (si veda in particolare la FIG. 1).
In particolare, secondo la forma di attuazione illustrata nelle figure, è previsto un telaio mobile 25, che porta, superiormente, la tavola 22, il quale è supportato e vincolato ad un telaio fisso 30 in modo da poter solamente scorrere rispetto ad esso in direzione longitudinale e orizzontale.
In dettaglio, il telaio mobile 25 ha forma rettangolare ed è posto appena al di sopra del telaio fisso 30, il quale ha, pure esso, forma rettangolare ed è portato da una struttura di base 34, posta in appoggio al suolo.
Il telaio mobile 25 porta su ciascuno dei suoi due lati longitudinali 26a, una coppia di ruote folli 27, ad asse orizzontale e trasversale, le quali rotolano contro il bordo superiore di una rispettiva rotaia inferiore 32 orizzontale e longitudinale, fissata ad un rispettivo lato longitudinale 31a del telaio fisso 30. Una delle due coppie di ruote 27 possiede una scanalatura anulare che si impegna con la porzione superiore della sezione della rotaia 32; l’altra coppia di ruote 27, posta sul lato 26a opposto, ha invece profilo piatto e rotola su una rotaia 32 ugualmente piatta.
Il telaio mobile 25 porta inoltre, su ciascuno dei suoi due lati longitudinali 26a, una ruota centrale 28 che rotola contro il bordo inferiore di una rispettiva rotaia orizzontale e longitudinale 33, fissata ad un rispettivo lato longitudinale 3 la e posta superiormente alla ruota 28 Grazie al vincolo prodotto dalle ruote 27 28 i binazione con le rotaie 32 e 33, il telaio 25 può solamente scorrere nella direzione di queste rotaie (ossia in direzione orizzontale e longitudinale).
In dettaglio, secondo la forma di attuazione illustrata nelle figure, su ciascun lato 26a del telaio mobile 25, è posta una trave orizzontale 251 cui è applicata una coppia di ruote 27 (si vedano in particolare le FIGG. 3 e 4). Le ruote 28 sono portate da due fazzoletti verticali 252 che scendono dal lato inferiore delle travi 251. Su ciascun lato longitudinale 3 la del telaio fisso 30, è posta una trave orizzontale 301 alla quale è fissato un elemento longitudinale 302, parallelo alla trave stessa, che porta, sul proprio bordo superiore, la rotaia 32 e sul bordo inferiore, la rotaia 33. Inoltre, il telaio mobile 25 porta un albero trasversale folle 35, in particolare supportato dai due fazzoletti centrali 252 alle cui estremità sono calettate altrettante ruote dentate 36 che ingranano su rispettive cremagliere orizzontali e longitudinali 37, fissate al telaio fisso 30, parallele alla direzione di scorrimento del telaio mobile 25. Il vincolo realizzato dalle ruote 36 agenti sulle cremagliere 37 assicura che il telaio mobile 25, nel movimento, si mantenga rigorosamente parallelo a se stesso (moto traslatorio), senza oscillazioni, nemmeno piccole, attorno all’asse verticale del telaio 25.
L’attrezzatura comprende inoltre mezzi atti a spostare il piano di scorrimento 20, in sincronia con il movimento del carrello 10, in modo che la corsa di ritorno del carrello 10 avvenga mentre il piano di scorrimento 20 è in posizione arretrata, e la corsa di andata avvenga mentre lo stesso piano 20 è in posizione adiacente alla matrice 9.
In particolare, secondo una forma preferita (ma non esclusiva) di attuazione, è previsto un martinetto pneumatico 41 atto a spostare il telaio mobile 25 rispetto al telaio fisso 30 lungo la direzione orizzontale e longitudinale, per allontanare e avvicinare il piano di scorrimento 20 alla matrice 9. In dettaglio, il martinetto 41 possiede un corpo cilindrico 42 che porta una coppia di perni trasversali 43 incernierati ad elementi 44 fissati al telaio fisso 30, ed uno stelo mobile 45 la cui estremità è incernierata ad un perno trasversale 46 portato da una staffa 47 fissata al telaio mobile 25.
In combinazione con il martinetto 41 operano due coppie di mezzi di finecorsa 58 e 59, cui sono associati ammortizzatori deU’urto 50, atti a definire le posizioni avanzata ed arretrata del piano di scorrimento 20.
In dettaglio, ciascun mezzo di finecorsa 58 e 59 comprende una coppia di corpi, uno fissato al telaio mobile 25 e l’altro fissato al telaio fìsso 30, posti in relazione reciproca tale da venire a battuta l’uno contro l’altro, e quindi definire le dette posizioni avanzata ed arretrata. I mezzi ammortizzatori 50 comprendono ciascuno, uno stelo 5 1 orizzontale e longitudinale, portato in modo telescopico da un corpo 52 fissato al telaio fisso 30, che porta alla propria estremità libera un corpo 53 di battuta (in materiale elastomero) ed una molla 54 agente a compressione, precompressa tra il corpo 52 ed il corpo di battuta 53. Questo viene a contatto con un elemento di riscontro 55, fissato al telaio mobile 25 e sporgente verso il basso.
Due dei mezzi 50 operano come deceleratori quando il telaio 25 si muove in un senso, e gli altri due operano come deceleratori quando il telaio 25 si muove in senso opposto, e sono posti in relazione geometrica tale che il piano di scorrimento 20 si muove appunto tra le due dette posizioni estreme, avanzata ed arretrata, definite dai mezzi di finecorsa 58 e 59, e queste vengono raggiunte, grazie allo smorzamento operato delle molle 54 e dal sistema a fluido contenuto nel corpo 52, in modo smorzato e dolce.
Nel funzionamento, il carrello 10 viene dapprima portato nella posizione arretrata, completamente sopra il piano di scorrimento 20, ove riceve il materiale con cui caricare la matrice 9 dai mezzi 16. In tale fase la base inferiore del vano di carico 11 è chiusa dal piano 20.
Successivamente, il carrello 10 viene fatto scorrere in posizione avanzata, al di sopra della cavità 8 della matrice 9; il piano di scorrimento 20 è in posizione adiacente allo spigolo superiore della matrice 9, e il vano di carico 11 è inferiormente chiuso dal piano 20 e dalla superficie superiore 91 della matrice 9. In corrispondenza della cavità 8, il materiale cade dal vano Il e riempie la cavità stessa.
Nella corsa di ritorno del carrello 10, il piano di scorrimento 20 è stato tirato indietro, in posizione arretrata, in modo da aprire il trabocchetto 21; pertanto Γ intero vano di carico 11 ed il mezzo raschiatore 17 scorrono sopra il trabocchetto 21 e lasciano cadere in esso il materiale residuo (che non è stato deposto nella cavità 8). Pertanto, ad ogni ciclo il vano di carico 11 ed il mezzo raschiatore 17 si svuotano completamente, come appunto si vuole.
Il materiale che scende nel trabocchetto 21 può venire raccolto, ad esempio da una tramoggia di raccolta 61 ed eventualmente rimesso in circolo.
Ovviamente, sono previsti mezzi di rilevamento della posizione del carrello 10 (di tipo noto e non illustrato nelle figure), coordinati con i mezzi di comando del martinetto 41, per spostare il piano di scorrimento 20 (al fine di aprire e chiudere il trabocchetto 21), in sincronia con il movimento del carrello 10.
Ovviamente al trovato in oggetto potranno venire apportate numerose modifiche di natura pratico-applicativa, senza con ciò uscire dall'ambito dell'idea inventiva come sotto rivendicata.
Ad esempio si può prevedere che solamente una porzione del piano di scorrimento 20 venga spostata per creare il trabocchetto; inoltre questa porzione può oscillare anziché traslare.

Claims (5)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Attrezzatura per il caricamento del materiale nella cavità della matrice di uno stampo, in particolare, per la pressatura di piastrelle ceramiche, comprendente un carrello di caricamento, avente un vano di carico la cui base inferiore è aperta, il quale è azionato con moto alternativo in direzione longitudinale, tra una posizione arretrata ove il vano di carico viene alimentato con il materiale per piastrella, ed una posizione avanzata, in cui rilascia il materiale nella cavità della matrice, attraverso la base inferiore aperta, ed avente un mezzo raschiatore atto a rasare il materiale nella cavità della matrice, e comprendente un piano di scorrimento sul quale scorre con tenuta il vano di carico del carrello ed il mezzo raschiatore, atto a chiudere la base inferiore del vano di carico, posto adiacente e complanare con la superficie superiore della matrice, caratterizzata dal fatto che: il detto piano di scorrimento è del tutto od in parte mobile in modo da definire almeno un trabocchetto trasversale per la caduta del materiale, tale da interessare l’intera larghezza del vano di carico del carrello e del mezzo raschiatore e comprende mezzi atti a spostare, del tutto o in parte, il piano di scorrimento per aprire e rispettivamente chiudere detto trabocchetto, coordinati con il movimento del carrello in modo che la corsa di ritorno del carrello venga effettuata mentre il trabocchetto è aperto, e la corsa di andata venga effettuata mentre il trabocchetto è chiùso.
  2. 2. Attrezzatura secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che l’intero piano di scorrimento è mobile in direzione orizzontale e longitudinale tra una posizione avanzata in cui è adiacente alla matrice ed una posizione arretrata in cui è lontano da questa in modo da lasciare aperta almeno una zona trasversale, tra il lato anteriore del piano di scorrimento e il corrispondente bordo superiore della matrice, che definisce detto trabocchetto per la caduta del materiale, e comprende mezzi atti a spostare il piano di scorrimento, in sincronia con il movimento del carrello in modo che la corsa di ritorno del carrello avvenga mentre il piano di scorrimento è in posizione arretrata, e la corsa di andata avvenga mentre il carrello è in posizione adiacente alla matrice.
  3. 3. Attrezzatura secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che comprende un telaio mobile, che porta il piano di scorrimento, vincolato ad un telaio fisso in modo da poter solamente scorrere rispetto ad esso in direzione longitudinale e orizzontale.
  4. 4. Attrezzatura secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che il telaio mobile porta un albero trasversale folle, alle cui estremità sono calettate altrettante ruote dentate che ingranano su rispettive cremagliere orizzontali e longitudinali, fissate al telaio fisso, parallele alla direzione di scorrimento del telaio mobile.
  5. 5. Attrezzatura secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che comprende un martinetto pneumatico atto a spostare il telaio mobile rispetto al telaio fisso lungo la direzione orizzontale e longitudinale, per allontanare e avvicinare il piano di scorrimento alla matrice e mezzi di finecorsa, associati a mezzi ammortizzatori dell’urto, atti a definire le posizioni avanzata ed arretrata del piano di scorrimento.
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