ITRE20090052A1 - Pressa e metodo di montaggio per una pressa. - Google Patents

Pressa e metodo di montaggio per una pressa. Download PDF

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Description

“PRESSA E METODO DI MONTAGGIO DI UNA PRESSAâ€
La presente invenzione riguarda una pressa ed un metodo per il montaggio di una pressa.
L’invenzione riguarda tutti i tipi di pressa, tra cui ad esempio le presse per la formatura a freddo di metalli, le presse per materie plastiche, ed in particolare le presse ceramiche.
Come à ̈ noto, le presse comprendono una struttura rigida conformata sostanzialmente come un portale, la quale definisce un passaggio attraverso cui vengono fatti progressivamente avanzare i manufatti da pressare.
La direzione di ingresso ed uscita dei manufatti à ̈ parallela all’asse longitudinale del passaggio.
Nella tipologia di presse cui inerisce in modo particolare la presente invenzione, la struttura rigida della pressa comprende generalmente un bancale ed una traversa superiore, che sono mantenuti paralleli e distanziati da almeno due montanti o distanziali laterali, e che sono legati insieme da un anello di resistenza comprendente uno o più avvolgimenti di un elemento flessibile, come un nastro o una fune d’acciaio, che avvolge sia la traversa superiore sia il bancale.
La struttura rigida della pressa à ̈ atta a supportare uno stampo, il quale comprende generalmente un semistampo inferiore che viene fissato sul bancale, ed un semistampo superiore che viene fissato su una traversa mobile, la quale à ̈ collegata alla traversa superiore fissa della struttura mediante uno o più attuatori idraulici atti a muoverla in direzione verticale.
Durante ogni fase di pressatura, il semistampo superiore viene premuto contro il semistampo inferiore, cosicché per reazione l’anello di resistenza della pressa à ̈ sollecitato a trazione.
Per migliorare lo stato di sollecitazione à ̈ noto mettere in trazione l’elemento flessibile dell’anello di resistenza durante il suo avvolgimento, in modo da precomprimere di conseguenza i distanziali laterali tra il bancale e la traversa superiore.
In questo modo, durante l’applicazione del carico di pressatura, accade che la trazione cui à ̈ sottoposto l’elemento flessibile aumenta, mentre diminuisce lo sforzo a compressione cui sono sottoposti i distanziali laterali.
In pratica, la sollecitazione di trazione, che à ̈ quella più pericolosa, à ̈ interamente sopportata dall’elemento flessibile che ha elevate caratteristiche meccaniche e minore sezione, mentre i distanziali laterali, che possiedono caratteristiche meccaniche peggiori, sono soggetti solo alla sollecitazione di compressione, che à ̈ quella che dà meno problemi, soprattutto nei riguardi della sollecitazione a fatica.
Ciononostante questo sistema di precompressione presenta alcuni inconvenienti.
Un primo inconveniente consiste nella difficoltà di realizzare l’anello di resistenza su strutture di grandi dimensioni.
Attualmente l’anello di resistenza viene realizzato facendo ruotare la struttura rigida della pressa ed avvolgendo, mantenendolo teso, l’elemento flessibile intorno ad essa. Ne consegue la necessità di utilizzare delle macchine di legatura sufficientemente grandi, resistenti e potenti da poter gestire l’ingombro ed il peso della pressa. Se le dimensioni ed il peso della pressa superano determinati limiti, le macchine di legatura diventano talmente ingombranti e costose da rendere economicamente svantaggiosa l’intera operazione. Un altro inconveniente consiste nelle difficoltà di precomprimere adeguatamente i distanziali laterali della struttura rigida durante l’avvolgimento.
La precompressione dei distanziali laterali à ̈ infatti proporzionale alla tensione applicata all’elemento flessibile e alla sezione resistente complessiva, ossia alla sezione trasversale dell’elemento flessibile moltiplicata per il numero di avvolgimenti. Il valore di precompressione desiderato può essere ottenuto mediante pochi avvolgimenti di un elemento flessibile di sezione elevata, o molti avvolgimenti di un elemento flessibile di sezione ridotta.
Per sottoporre a trazione un elemento flessibile di sezione elevata sono necessarie delle macchine di legatura molto potenti e costose. Per contro, se si utilizza un elemento flessibile di sezione ridotta à ̈ necessario molto tempo per eseguire tutti i giri di avvolgimento necessari.
Un altro inconveniente consiste nella difficoltà di sostituire i componenti strutturali della pressa, una volta che essa à ̈ assiemata. Poiché l’elemento flessibile à ̈ direttamente avvolto sulla struttura rigida della pressa, la sostituzione di un elemento strutturale deve essere normalmente preceduta dallo smontaggio dell’elemento flessibile e seguita da una nuova operazione di legatura.
Un ulteriore inconveniente consiste infine nella ridotta accessibilità di alcune zone della struttura rigida della pressa.
Ciò perché l’elemento flessibile viene avvolto intorno alla struttura rigida della pressa in modo tale da formare un anello di resistenza il cui asse à ̈ parallelo all’asse longitudinale della struttura rigida, ossia parallelo alla direzione di ingresso ed uscita dei manufatti dalla pressa.
In pratica, l’elemento flessibile si sviluppa parallelamente alla traversa superiore, corre adiacente lungo i distanziali laterali, e passa sotto il bancale, formando uno o più avvolgimenti che sono coassiali e che sostanzialmente incorniciano il portale definito dalla struttura rigida della pressa.
Questa disposizione consente di lasciare completamente aperto il passaggio del portale, in modo da consentire l’ingresso e l’uscita dei manufatti, i quali passano all’interno dell’anello di resistenza che circonda il portale.
Per contro, gli avvolgimenti dell’elemento flessibile ricoprono quasi completamente i lati della struttura rigida, alcune componenti della quale sono perciò nascoste e risultano accessibili solo se l’elemento flessibile viene smontato.
Le componenti della struttura rigida devono inoltre essere provviste di un canale di accoglimento per gli avvolgimenti dell’elemento flessibile, il che complica e vincola ulteriormente la geometria della pressa.
Scopo della presente invenzione à ̈ quello di risolvere o quantomeno mitigare i menzionati inconvenienti, nell’ambito di una soluzione semplice, razionale e dal costo contenuto.
Tali scopi sono raggiunti dalle caratteristiche dell’invenzione riportate nelle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti delineano aspetti preferiti e/o particolarmente vantaggiosi dell’invenzione.
In primo luogo, l’invenzione rende disponibile un nuovo metodo per il montaggio della struttura rigida di una pressa, il quale comprende le fasi di:
- predisporre il bancale e la traversa superiore della pressa ad una prefissata distanza reciproca iniziale, mediante interposizione di almeno un primo distanziale o altri adatti mezzi,
- realizzare a parte almeno un anello di resistenza avente adeguate caratteristiche di resistenza a trazione,
- accoppiare detto anello di resistenza al bancale ed alla traversa superiore in modo che esso avvolga almeno una porzione del bancale ed almeno una porzione della traversa superiore,
- allontanare reciprocamente il bancale e la traversa superiore in contrasto con detto anello di resistenza, in modo da sottoporre quest’ultimo a trazione, e
- interporre tra il bancale e la traversa superiore almeno un secondo distanziale per imporre tra essi una distanza reciproca superiore a quella iniziale, in modo da mantenere l’anello di resistenza in trazione.
Detto secondo distanziale può essere aggiunto a detto primo distanziale, o sostituito a detto primo distanziale.
Grazie a questa soluzione vengono risolti i principali inconvenienti della tecnica nota.
In primo luogo, l’anello di resistenza può essere accoppiato alla struttura rigida senza porre la pressa in rotazione per avvolgere l’elemento flessibile.
Ne consegue che non sono necessarie macchine che facciano ruotare la struttura rigida, riducendo perciò i costi e risolvendo le difficoltà legate alla precompressione di presse aventi grandi dimensioni.
In secondo luogo, l’anello di resistenza può essere montato sulla struttura rigida della pressa senza essere contestualmente posto in trazione, giacché esso viene posto in trazione grazie al successivo allontanamento reciproco tra il bancale e la traversa superiore.
Secondo un aspetto particolarmente vantaggioso dell’invenzione, l’anello di resistenza viene accoppiato alla traversa ed al bancale con il proprio asse orientato trasversalmente rispetto all’asse longitudinale della pressa, in modo da realizzare una configurazione in cui la direzione di ingresso e di uscita dei manufatti non passa attraverso l’anello di resistenza.
L’invenzione non esclude tuttavia la possibilità che l’anello di resistenza venga accoppiato alla traversa ed al bancale con il proprio asse orientato parallelamente all’asse longitudinale della pressa, ottenendo perciò una configurazione simile a quella della tecnica nota in cui la direzione di ingresso ed uscita dei manufatti passa attraverso l’anello di resistenza.
L’anello di resistenza può essere anche un anello modulare atto ad essere impiegato a pacco insieme ad altri identici anelli di resistenza.
Come anticipato, l’anello di resistenza à ̈ realizzato mediante uno o più avvolgimenti di un elemento flessibile, come ad esempio una fune o un nastro d’acciaio.
In particolare, la realizzazione dell’anello di resistenza comprende preferibilmente le fasi di:
- predisporre un insieme di componenti rigide per formare un telaio di supporto provvisorio, e di
- avvolgere l’elemento flessibile intorno a detto telaio di supporto provvisorio in modo da legare insieme le componenti rigide che lo compongono.
Grazie a questa soluzione, à ̈ possibile legare il bancale e la traversa superiore della pressa in modo semplice e rapido, preparando a parte il telaio di supporto provvisorio con l’elemento flessibile avvolto su di esso, e quindi montando il gruppo così ottenuto direttamente sulla pressa.
La forma e le dimensioni del gruppo formato dal telaio di supporto provvisorio e dall’elemento flessibile possono essere scelte e ottimizzate in modo da non interferire con le altre componenti della pressa e non creare problemi di accessibilità.
Il gruppo formato dal telaio di supporto provvisorio e dall’elemento flessibile, può inoltre essere smontato e rimontato sulla pressa senza dover ripetere l’operazione di legatura, facilitando la manutenzione e/o la eventuale sostituzione delle altri organi strutturali della pressa.
Durante l’avvolgimento del telaio di supporto provvisorio, l’elemento flessibile può essere sottoposto ad una leggera trazione, la quale non corrisponde tuttavia al pretensionamento finale che si desidera raggiungere sulla pressa, ma serve unicamente a mantenere insieme le componenti rigide del telaio di supporto provvisorio e consentire la facile movimentazione del gruppo.
Pertanto, l’avvolgimento dell’elemento resistente flessibile sul telaio di supporto provvisorio può essere realizzato con macchine molto più piccole, semplici ed economiche rispetto a quelle utilizzate dalla tecnica nota.
L’invenzione rende inoltre disponibile una nuova tipologia di pressa.
Detta pressa à ̈ comunemente provvista di una struttura rigida conformata a portale che comprende un bancale, una traversa superiore fissa, ed almeno due interposti distanziali laterali che definiscono con detto bancale e detta traversa superiore un passaggio avente un asse longitudinale, che à ̈ l’asse longitudinale della pressa.
Secondo l’invenzione, la traversa superiore ed il bancale sono reciprocamente collegati da almeno due anelli di resistenza, ciascuno dei quali avvolge almeno una porzione della traversa superiore ed almeno una porzione del bancale, in modo tale che gli assi di detti anelli di resistenza siano orientati trasversalmente rispetto all’asse longitudinale della pressa, preferibilmente ortogonali.
Detti anelli di resistenza sono inoltre reciprocamente distanziati, in modo da lasciare almeno parzialmente aperto il passaggio che à ̈ definito dal bancale e dalla traversa superiore con interposti i distanziali laterali.
Grazie a questa soluzione, i due anelli di resistenza possono efficacemente legare il bancale e la traversa superiore, riducendo significativamente i problemi di accessibilità ed i vincoli geometrici della pressa.
Infatti, sviluppandosi con asse trasversale, detti anelli di resistenza ricoprono solo una piccola porzione della struttura rigida della pressa, la quale risulta perciò quasi interamente accessibile senza doverli smontare.
Inoltre, essendo reciprocamente distanziati, gli anelli di resistenza garantiscono una legatura stabile, lasciando comunque accessibile il passaggio per l’avanzamento dei manufatti sia in ingresso sia in uscita dalla pressa.
Gli anelli di resistenza disposti con asse trasversale hanno inoltre dimensioni molto più piccole rispetto all’unico anello di resistenza della tecnica nota, e possono quindi essere costruiti molto più facilmente.
Sebbene sia preferibile realizzare questi anelli di resistenza attraverso il metodo innovativo delineato in precedenza, l’invenzione non esclude la possibilità che gli stessi siano realizzati direttamente sulla pressa con modalità tradizionali.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno evidenti dalla lettura della descrizione seguente fornita a titolo esemplificativo e non limitativo, con l’ausilio delle figure illustrate nelle tavole allegate.
La figura 1 à ̈ una vista frontale schematica di una pressa secondo l’invenzione.
La figura 2 Ã ̈ la sezione II-II di figura 1.
La figura 3 à ̈ una vista frontale schematica di un anello di resistenza secondo l’invenzione.
La figura 4 Ã ̈ la sezione IV-IV di figura 3.
Le figure 5, 6, 7 e 8 sono una vista frontale schematica della pressa di figura 1 mostrata durante altrettante fasi successive per ottenere la precompressione.
Le figure 5A, 6A, 7A e 8A sono rispettivamente la sezione V-V di figura 5, la sezione VI-VI di figura 6, la sezione VII-VII di figura 7, e la sezione VIII-VIII di figura 8.
Nelle allegate figure à ̈ illustrata una pressa 1 per stampi ceramici, senza per questo escludere la possibilità che la presente invenzione venga applicata anche ad altri tipi di pressa, ad esempio alle presse per la formatura a freddo di metalli e alle presse per materie plastiche.
La pressa 1 comprende una struttura rigida conformata sostanzialmente come un portale, che delimita un passaggio 100 avente un asse longitudinale A.
I manufatti da pressare vengono fatti avanzare attraverso il passaggio 100, secondo una direzione di ingresso ed uscita che à ̈ parallela all’asse longitudinale A.
La struttura rigida comprende schematicamente un bancale 2 ed una traversa superiore fissa 4 che sono mantenuti paralleli e distanziati da due montanti o distanziali laterali 3.
Alla traversa superiore 4 à ̈ collegata una traversa mobile 5, la quale à ̈ azionata da opportuni attuatori idraulici 6 a muoversi in direzione verticale rispetto al bancale 2 sottostante.
La struttura rigida della pressa à ̈ atta a supportare uno stampo ceramico, il quale comprende generalmente un tampone inferiore che viene fissato sul bancale 2, ed un tampone superiore che viene fissato sulla traversa mobile 6.
Il trovato prevede di predisporre il bancale 2 e la traversa superiore 4 ad una prefissata distanza reciproca iniziale.
Nell’esempio illustrato, questa operazione à ̈ ottenuta assiemando la struttura di figura 1 e 2, in modo che i distanziali laterali 3 che sono interposti tra il bancale 2 e la traversa superiore 4 definiscano la suddetta distanza iniziale.
In alternativa, detta distanza iniziale può essere ottenuta posizionando il bancale 2 e la traversa superiore 4 su una opportuna maschera di montaggio.
Il trovato prevede quindi di predisporre due gruppi di collegamento 10 del tipo illustrato in figura 3 e 4.
Ogni gruppo di collegamento 10 comprende un telaio di supporto 20 a forma di cornice.
I lati minori del telaio di supporto 20 sono realizzati da una coppia di lunette semicircolari 21 disposte specularmente, mentre i lati maggiori sono realizzati da una coppia di barre laterali provvisorie 22 parallele che separano le lunette 21.
Ogni gruppo di collegamento 10 comprende inoltre un elemento flessibile 30, dotato di elevate caratteristiche di resistenza a trazione, il quale viene avvolto intorno al telaio di supporto 20 in modo da realizzare globalmente un anello di resistenza.
Detto anello di resistenza si sviluppa in un piano parallelo al piano di giacitura del telaio di supporto 20, ed à ̈ accolto e trattenuto in un canale 23 che à ̈ delimitato da due flangie ricavate lungo i bordi esterni delle lunette 21.
Nell’esempio illustrato, l’elemento flessibile 30 à ̈ una piattina o nastro d’acciaio richiuso ad anello che forma un solo avvolgimento intorno al telaio di supporto 20.
In alternativa, l’elemento flessibile 30 potrebbe essere costituito da più avvolgimenti di una fune o un nastro d’acciaio, o di qualunque altro elemento adatto.
In termini generali, la sezione trasversale ed il numero di avvolgimenti dell’elemento flessibile 30 intorno al telaio di supporto 20, sono scelti in base al valore di tensione che verrà successivamente sopportare dopo essere stato installato sulla struttura rigida della pressa 1.
Nella preparazione del gruppo di collegamento 10, l’elemento flessibile 30 viene avvolto intorno al telaio di supporto 20, in modo da legare a pacco le lunette 21 e le barre laterali 22, ed ottenere così una stabilità strutturale sufficiente per movimentare il gruppo di collegamento 10 come un corpo unico.
Questa caratteristica facilita le successive operazioni di montaggio del gruppo di collegamento 10 sulla struttura rigida della pressa 1, e rende superflui ulteriori mezzi di fissaggio tra le lunette 21 e le barre laterali 22.
Per ottenere detta legatura, l’elemento flessibile 30 viene preferibilmente sottoposto ad una leggera trazione durante la fase di avvolgimento del telaio di supporto 20.
Questa trazione non corrisponde al pretensionamento che si desidera ottenere sulla pressa 1, ma serve unicamente per bloccare le lunette 21 contro le barre laterali 22.
Ne consegue che la trazione cui viene sottoposto l’elemento flessibile 30 à ̈ piuttosto piccola.
In particolare, i valori di tensione in gioco sono tali da non comportare sostanziali difficoltà tecniche, consentendo perciò l’utilizzo di macchine di legatura molto semplici ed economiche, anche nel caso in cui si scelga di utilizzare un elemento flessibile 30 di sezione piuttosto elevata.
Come illustrato in figura 5, un primo gruppo di collegamento 10 viene infilato su un fianco della struttura rigida della pressa 1, in modo che il telaio di supporto 20 contenga una spalla della traversa superiore 4, una spalla del bancale 2, ed il distanziale laterale 3 che à ̈ interposto tra esse.
Il secondo gruppo di collegamento 10 viene infilato allo stesso modo sul fianco opposto della struttura rigida della pressa 1.
In questo modo, gli anelli di resistenza formati dagli elementi flessibili 30 sono orientati trasversalmente, ovvero hanno gli assi che sono trasversali rispetto all’asse longitudinale A della pressa 1, nella fattispecie ortogonali.
Detti anelli di resistenza sono inoltre reciprocamente distanziati lungo la direzione dei loro assi, in modo da non ostruire il passaggio definito dalla struttura rigida della pressa e consentire quindi l’avanzamento dei manufatti.
In particolare, gli anelli di resistenza sono posizionati alle opposte estremità della traversa superiore 4 e del bancale 2, dove circondano un rispettivo distanziale laterale 3.
Come illustrato in figura 5A, i telai di supporto 20 dei gruppi di collegamento 10 sono inizialmente accoppiati alla struttura rigida della pressa 1 con un piccolo gioco verticale.
Dopo l’accoppiamento dei gruppi di collegamento 10, tra il bancale 2 e la traversa superiore 4 viene inserito un martinetto idraulico 7 orientato in senso verticale.
Nell’esempio mostrato, il martinetto idraulico 7 à ̈ appoggiato al bancale 2 ed agisce direttamente contro la traversa mobile 5, la quale à ̈ appoggiata alla traversa superiore 4 mediante l’interposizione di due blocchetti rigidi 8.
Il martinetto idraulico 7 viene attivato per sollevare e allontanare la traversa superiore 4 dai distanziali laterali 3 e dal bancale 2 (v. fig.6A), in contrasto con gli elementi flessibili 30 dei gruppi di collegamento 10.
In questo modo, gli anelli di resistenza formati dagli elementi flessibili 30 vengono messi in trazione e si allungano leggermente. Le lunette 21 dei telai di supporto 20 si allontanano quindi reciprocamente, distaccandosi dai relativi montanti 22.
Mantenendo la traversa superiore 4 sollevata, si procede quindi alla rimozione delle barre laterali 22 di entrambi i gruppi di collegamento 10, dopo di che si predispongono due ulteriori distanziali rigidi 9 di uguale spessore, che vengono singolarmente inseriti nello spazio lasciato libero tra ciascun distanziale laterale 3 e la traversa superiore 4 della pressa (v. fig.7A).
Terminate queste operazioni, il martinetto idraulico 7 viene accorciato e rimosso, in modo da lasciare che la traversa superiore 4 si appoggi sui distanziali rigidi 9 e 3.
In questo modo, la traversa superiore 4 à ̈ vincolata a stare ad una distanza dal bancale 2 che à ̈ superiore a quella iniziale di una quantità pari allo spessore dei distanziali 9.
Tale spessore à ̈ scelto in modo che gli anelli di resistenza formati dagli elementi flessibili 30 rimangano in trazione, comprimendo i distanziali laterali 3 tra la traversa superiore 4 ed il bancale 2, e precaricando così l’intera struttura rigida della pressa 1.
Naturalmente, lo spessore dei distanziali 9 Ã ̈ scelto in base al valore di precarico che si vuole applicare alla struttura rigida della pressa 1.
Ovviamente, alla pressa 1 ed al relativo metodo di montaggio, un tecnico del settore potrà apportare numerose modifiche di natura tecnico-applicativa, senza per questo uscire dall’ambito dell’invenzione come sotto rivendicata.
Se ad esempio il bancale 2 e la traversa superiore 4 venissero inizialmente posizionati su una maschera di montaggio, sarebbe possibile mettere in trazione gli anelli di resistenza realizzati dagli elementi flessibili 30, e successivamente interporre tra la traversa superiore 4 ed il bancale 2 due soli distanziali di altezza pari alla somma dei distanziali 3 e 9 precedentemente descritti.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo per il montaggio di una struttura di pressa, detta struttura di pressa comprendendo un bancale (2), una traversa superiore (4), ed almeno due interposti distanziali laterali (3) che definiscono con detto bancale (2) e detta traversa superiore (4) un passaggio (100) avente un asse longitudinale (A), il metodo di montaggio della struttura di pressa comprendendo la fase di predisporre il bancale (2) e la traversa superiore (4) ad una prefissata distanza reciproca iniziale definita dai distanziali (3) o da altri adatti mezzi, ed essendo caratterizzato dal fatto di comprendere le ulteriori fasi di: realizzare almeno un anello di resistenza (30), accoppiare detto anello di resistenza (30) alla struttura di pressa in modo che esso avvolga almeno una porzione del bancale (2) ed almeno una porzione della traversa superiore (4), allontanare reciprocamente il bancale (2) e la traversa superiore (4) in contrasto con detto anello di resistenza (30), in modo da sottoporre quest’ultimo a trazione, e interporre tra il bancale (2) e la traversa superiore (4) almeno un ulteriore distanziale (9) per imporre tra essi una distanza reciproca superiore a quella iniziale, in modo da mantenere l’anello di resistenza (30) in trazione.
  2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto anello di resistenza (30) viene accoppiato in modo che il proprio asse sia orientato parallelamente rispetto all’asse longitudinale (A) della struttura di pressa.
  3. 3. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto anello di resistenza (30) viene accoppiato in modo che il proprio asse sia orientato trasversalmente rispetto all’asse longitudinale (A) della struttura di pressa.
  4. 4. Metodo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che prevede di realizzare almeno due di detti anelli di resistenza (30), e di accoppiarli alla struttura di pressa tra loro distanziati, in modo da lasciare almeno parzialmente aperto il passaggio (100) della struttura di pressa.
  5. 5. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto anello di resistenza (30) comprende uno o più avvolgimenti di un elemento flessibile.
  6. 6. Metodo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detto elemento flessibile à ̈ una fune flessibile.
  7. 7. Metodo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detto elemento flessibile à ̈ un nastro flessibile.
  8. 8. Metodo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che la realizzazione di detto anello di resistenza (30) comprende le fasi di: predisporre un insieme di componenti rigide (21, 22) per formare un telaio di supporto (20), e avvolgere detto elemento flessibile intorno a detto telaio di supporto (20) in modo da legare insieme le parti rigide (21, 22) che lo compongono.
  9. 9. Metodo secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detto telaio di supporto (20) comprende almeno un canale di accoglimento (23) per l’elemento flessibile che viene avvolto su di esso.
  10. 10. Pressa comprendente una struttura rigida che comprende un bancale (2), una traversa superiore (4), ed almeno due interposti distanziali laterali (3, 9) che definiscono con detto bancale (2) e detta traversa superiore (4) un passaggio (100) avente un asse longitudinale (A), caratterizzata dal fatto che la traversa superiore (4) ed il bancale (2) sono reciprocamente collegati da almeno due anelli di resistenza (30), ciascuno dei quali avvolge almeno una porzione della traversa superiore (4) ed almeno una porzione del bancale (2), in modo tale che l’asse di detto anello di resistenza (30) sia orientato trasversalmente rispetto all’asse longitudinale (A) della struttura di pressa,
  11. 11. Pressa secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che detti anelli di resistenza (30) sono posizionati alle opposte estremità della traversa superiore (4).
  12. 12. Pressa secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che ciascuno di detti anelli di resistenza (30) circonda un rispettivo distanziale laterale (3) della struttura di pressa.
  13. 13. Pressa secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che ciascuno di detti anelli di resistenza (30) comprende uno o più avvolgimenti di un elemento flessibile.
  14. 14. Pressa secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che i distanziali laterali comprendono due porzioni allineate (3, 9).
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