ITRE20080109A1 - '' macchina riempitrice '' - Google Patents

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ITRE20080109A1
ITRE20080109A1 IT000109A ITRE20080109A ITRE20080109A1 IT RE20080109 A1 ITRE20080109 A1 IT RE20080109A1 IT 000109 A IT000109 A IT 000109A IT RE20080109 A ITRE20080109 A IT RE20080109A IT RE20080109 A1 ITRE20080109 A1 IT RE20080109A1
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IT
Italy
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cam
machine according
bottle
rotation
adjustment
Prior art date
Application number
IT000109A
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English (en)
Inventor
Gianluca Bercelli
Original Assignee
Melegari Manghi Societa Per Azioni O In Forma Abb
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B67OPENING, CLOSING OR CLEANING BOTTLES, JARS OR SIMILAR CONTAINERS; LIQUID HANDLING
    • B67CCLEANING, FILLING WITH LIQUIDS OR SEMILIQUIDS, OR EMPTYING, OF BOTTLES, JARS, CANS, CASKS, BARRELS, OR SIMILAR CONTAINERS, NOT OTHERWISE PROVIDED FOR; FUNNELS
    • B67C3/00Bottling liquids or semiliquids; Filling jars or cans with liquids or semiliquids using bottling or like apparatus; Filling casks or barrels with liquids or semiliquids
    • B67C3/02Bottling liquids or semiliquids; Filling jars or cans with liquids or semiliquids using bottling or like apparatus
    • B67C3/22Details
    • B67C3/26Filling-heads; Means for engaging filling-heads with bottle necks
    • B67C3/2614Filling-heads; Means for engaging filling-heads with bottle necks specially adapted for counter-pressure filling
    • B67C3/2617Filling-heads; Means for engaging filling-heads with bottle necks specially adapted for counter-pressure filling the liquid valve being opened by mechanical or electrical actuation
    • B67C3/262Filling-heads; Means for engaging filling-heads with bottle necks specially adapted for counter-pressure filling the liquid valve being opened by mechanical or electrical actuation and the filling operation stopping when the liquid rises to a level at which it closes a vent opening
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B67OPENING, CLOSING OR CLEANING BOTTLES, JARS OR SIMILAR CONTAINERS; LIQUID HANDLING
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    • B67C3/22Details
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    • B67C2003/2668Means for adapting the filling head to various sizes of containers

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  • Pharmaceuticals Containing Other Organic And Inorganic Compounds (AREA)

Description

“MACCHINA RIEMPITRICEâ€
La presente invenzione riguarda una macchina riempitrice del tipo di quelle che vengono usualmente installate negli impianti di imbottigliamento per prodotti liquidi, generalmente per bevande o affini.
Come à ̈ noto, gli impianti automatici per l’imbottigliamento di prodotti liquidi comprendono in genere una linea di trasporto per fare avanzare le bottiglie attraverso una serie di macchine atte ad eseguire specifiche lavorazioni, tra cui almeno una macchina riempitrice per riempire le bottiglie vuote con il liquido da imbottigliare.
Una macchina riempitrice comprende di norma una pluralità di gruppi operativi che sono installati su una giostra atta a ruotare intorno ad un asse verticale.
Ciascun gruppo operativo comprende mezzi di supporto per portare una bottiglia e mezzi di riempimento che sono associati ad un serbatoio centrale per versare all’interno della bottiglia il liquido contenuto nel serbatoio.
I mezzi di supporto sono atti a prelevare una bottiglia vuota dalla linea di trasporto a monte della macchina riempitrice, e sono atti a rilasciarla piena sulla linea di trasporto a valle, dopo aver compiuto una rotazione durante la quale i mezzi di riempimento hanno provveduto a versarvi dentro il liquido.
Più in particolare, sono note macchine riempitrici in cui i mezzi di riempimento comprendono una valvola di erogazione che à ̈ montata all’eterno del serbatoio del liquido, ed à ̈ collegata a quest’ultimo attraverso opportuni condotti.
Detta valvola di erogazione comprende un dispositivo automatico di otturazione per aprire e chiudere la comunicazione con il serbatoio, ed una bocca di deflusso rivolta verso il basso per l’erogazione del liquido.
I mezzi di supporto di queste macchine riempitrici possono comprendere un dispositivo a forcella atto ad afferrare il collo della bottiglia, e sono collocati ad una quota inferiore rispetto alle relative valvole di erogazione.
Questi mezzi di supporto sono inoltre mobili in direzione verticale per portare la bocca della bottiglia ad accoppiarsi con la bocca di deflusso prima che la valvola di erogazione venga aperta, e viceversa per separale dopo che la valvola di erogazione à ̈ stata chiusa ed il riempimento della bottiglia à ̈ concluso.
A ciascuna valvola di erogazione à ̈ associato anche un limitatore di livello, il quale à ̈ atto a stabilire il livello di riempimento della bottiglia.
Detto limitatore di livello comprende in generale un beccuccio tubolare, il quale à ̈ infilato verticalmente all’interno della bocca di deflusso della valvola di erogazione, in modo tale da sporgere verso il basso e poter così penetrare per un certo tratto all’interno della bottiglia.
Detto beccuccio tubolare à ̈ in comunicazione con un ambiente che si trova alla stessa pressione che regna all’interno del serbatoio del liquido da imbottigliare.
Durante l’erogazione del liquido, il livello nella bottiglia sale progressivamente sino a raggiungere l’estremità inferiore del beccuccio tubolare, dopo di che il liquido sale solo all’interno di quest’ultimo.
L’erogazione del liquido cessa spontaneamente quando, per il principio dei vasi comunicanti, il livello nel beccuccio tubolare à ̈ uguale al livello del liquido all’interno del serbatoio, il quale à ̈ naturalmente mantenuto ad una quota superiore rispetto alle valvole di erogazione.
In questo modo, al termine dell’erogazione la bottiglia risulta piena sostanzialmente sino al livello definito dall’estremità inferiore del beccuccio tubolare.
A questo punto, la valvola di erogazione viene chiusa cosicché i mezzi di supporto possano abbassare la bottiglia piena separandola dalla bocca di deflusso.
Per poter riempire con la stessa macchina riempitrice bottiglie di formati diversi, à ̈ generalmente necessario modificare la lunghezza del tratto del beccuccio tubolare che penetra all’interno della bottiglia.
Nella maggioranza delle macchine riempitrici il cambio di formato richiede la sostituzione integrale del beccuccio tubolare con un altro più lungo o più corto secondo le necessità.
Esiste anche una macchina riempitrice in cui i beccucci tubolari possono essere spostati in senso verticale rispetto alla valvola di erogazione, in modo da regolare la loro posizione in quota e variare così la lunghezza del tratto che sporge al di sotto della bocca di deflusso.
Tale regolazione à ̈ ottenuta grazie al fatto che tutti i beccucci tubolari della macchina riempitrice in oggetto sono collegati ad un unico anello di supporto, il quale à ̈ installato a bordo della giostra rotante entro la circonferenza primitiva delle valvole di erogazione, ed à ̈ mobile in direzione verticale per poter alzare o abbassare simultaneamente tutti i beccucci tubolari.
Per circonferenza primitiva si intende la circonferenza ideale su cui giacciono le bocche di deflusso di tutte le valvole di erogazione della giostra rotante.
Nonostante questa soluzione possa risultare efficace, la presenza di un anello di supporto centrale, e di conseguenza dei relativi mezzi di motorizzazione, aumenta in modo considerevole l’ingombro ed il peso complessivo della giostra rotante.
Ne consegue che questa soluzione risulta applicabile a giostre piuttosto lente, dotate di numerosi gruppi operativi ed aventi un diametro della circonferenza primitiva corrispondentemente grande, mentre non si presta ad essere applicata a giostre veloci, dotate di pochi gruppi operativi disposti su una circonferenza primitiva di piccolo diametro.
Scopo della presente invenzione à ̈ quello di superare il menzionato inconveniente, rendendo disponibile un sistema di regolazione della posizione in quota dei limitatori di livello che possa essere applicato a macchine riempitrici di qualunque dimensione, ed in particolare a macchine riempitrici con una piccola circonferenza primitiva ed un basso numero di gruppi operativi.
Ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di raggiungere il menzionato obiettivo nell’ambito di una soluzione semplice razionale e dal costo contenuto.
Tali scopi sono raggiunti dalle caratteristiche dell’invenzione riportate nella rivendicazione indipendente 1. Le rivendicazioni dipendenti delineano aspetti preferiti e/o particolarmente vantaggiosi dell’invenzione.
In particolare, viene resa disponibile una macchina riempitrice per bottiglie del tipo delineato in premessa, ossia comprendente una pluralità di gruppi operativi atti a ruotare solidali intorno ad un asse di rotazione verticale comune, ciascuno dei quali comprende mezzi di supporto per una bottiglia e mezzi di riempimento collegati con un serbatoio per versare all’interno della bottiglia un liquido contenuto in detto serbatoio.
I mezzi di supporto di ciascun gruppo operativo sono mobili in direzione verticale in avvicinamento e allontanamento dai mezzi di riempimento.
I mezzi di riempimento comprendono una bocca di deflusso atta ad accoppiarsi con la bocca della bottiglia per versare il liquido all’interno di quest’ultima, ed un limitatore di livello regolabile in quota che à ̈ infilato all’interno di detta bocca di deflusso per limitare il livello di riempimento della bottiglia.
Secondo l’invenzione, la posizione in quota di ciascun limitatore di livello rispetto alla relativa bocca di deflusso à ̈ regolata da almeno una camma di regolazione, la quale à ̈ atta a stare ferma durante la rotazione dei gruppi operativi, e da una pluralità di elementi seguicamma, i quali sono singolarmente fissati a ciascun limitatore di livello per interagire in successione con detta camma di regolazione a seguito della rotazione dei gruppi operativi; detta camma di regolazione essendo associata a mezzi di movimentazione per variare la sua posizione in quota.
Grazie a questa soluzione, la camma di regolazione può avere dimensioni molto piccole, in quanto à ̈ sufficiente che si sviluppi per un breve tratto della traiettoria circolare seguita dagli organi seguicamma durante la rotazione.
Inoltre, la camma di regolazione ed i relativi mezzi di movimentazione non sono montati a bordo della giostra rotante, per cui non influenzano né il peso né gli ingombri di quest’ultima, che quindi può avere dimensioni contenute.
Secondo un preferito aspetto dell’invenzione, la camma di regolazione à ̈ posta esternamente rispetto alla circonferenza primitiva dei gruppi operativi, per cui non occupa alcuno spazio al centro della giostra rotante e quindi non influenza in alcun modo la sua grandezza.
Secondo un preferita forma di realizzazione, la camma di regolazione comprende due superfici di camma, ciascuna delle quali interseca in pianta un tratto della traiettoria seguita dagli elementi seguicamma durante la rotazione dei gruppi operativi.
Rispetto al senso di rotazione dei gruppi operativi, una di dette superfici di camma à ̈ inclinata dal basso verso l’alto, in modo da poter sollevare i limitatori di livello, mentre l’altra superficie di camma à ̈ inclinata dall’alto verso il basso, in modo da poter abbassare i limitatori di livello.
Grazie a questa soluzione, à ̈ sufficiente un’unica camma di regolazione per regolare la posizione in quota dei limitatori di livello in entrambi i sensi, riducendo costi e ingombri.
Ciononostante, l’invenzione non esclude che si possono utilizzare due distinte camme di regolazione, ad esempio rispettivamente dotate della superficie di camma inclinata verso il basso e di quella inclinata verso l’alto, le quali siano collocate in posizioni diverse lungo la traiettoria degli organi seguicamma e siano associate a rispettivi mezzi di movimentazione per variarne la posizione in quota.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno evidenti dalla lettura della descrizione seguente fornita a titolo esemplificativo e non limitativo, con l’ausilio delle figure illustrate nelle tavole allegate.
La figura 1 à ̈ una sezione secondo un piano verticale di una macchina riempitrice secondo l’invenzione.
La figura 2 mostra in sezione un unico gruppo operativo della macchina di figura 1.
La figura 3 Ã ̈ un dettaglio ingrandito di figura 1.
La figura 4 Ã ̈ il dettaglio IV di figura 3 secondo una forma di realizzazione alternativa.
La figura 5 mostra la camma secondo la direzione V indicata in figura 3.
La figura 6 Ã ̈ la sezione VI-VI di figura 5.
La figura 7 Ã ̈ una vista in pianta che mostra schematicamente il diametro primitivo della giostra rotante, la traiettoria seguita dagli elementi seguicamma durante la rotazione della giostra, e la camma di regolazione.
La figura 8 à ̈ una vista in pianta che mostra schematicamente il diametro primitivo della giostra rotante, la traiettoria seguita dalle teste bombate dei blocchetti d’arresto durante la rotazione della giostra, e la camma di sblocco atta a premere i blocchetti d’arresto.
La macchina riempitrice 1 Ã ̈ provvista di una giostra rotante indicata globalmente con 2, la quale comprende due piattaforme circolari orizzontali, rispettivamente inferiore 20 e superiore 21, che sono rigidamente collegate tramite colonne 22.
La piattaforma superiore 21 à ̈ caletta centralmente ad un albero verticale 23, il quale à ̈ bloccato assialmente all’interno di un mozzo di guida 24 cui à ̈ girevolmente accoppiato mediante l’interposizione di cuscinetti.
Il mozzo di guida 24 à ̈ fissato su un telaio rigido 3 appoggiato a terra, ed à ̈ liberamente infilato in un foro della piattaforma inferiore 20, in modo da rendere stabile la giostra 2 senza impedirne la rotazione.
L’albero verticale 23 sporge inferiormente dal mozzo di guida 24 dove à ̈ collegato ad un motoriduttore di azionamento 25 tramite una coppia di ruote dentate 26 e 27.
Sulla piattaforma superiore 21 à ̈ fissato centralmente un serbatoio 28 per il liquido da imbottigliare, il quale à ̈ perciò atto a ruotare solidale con la giostra 2.
Il serbatoio 28 à ̈ associato ad un condotto di ingresso 29, che à ̈ ricavato centralmente all’interno dell’albero verticale 23 ed à ̈ collegato in basso ad un sistema di alimentazione (non illustrato), per mantenere il livello del liquido nel serbatoio 28 al di sopra di una certa soglia.
Nell’esempio illustrato, il serbatoio 28 à ̈ chiuso ermeticamente ed à ̈ ulteriormente associato ad un usuale impianto 30 per l’immissione di anidride carbonica sotto pressione, la quale viene aggiunta se il liquido da imbottigliare deve essere gassato.
Nel caso in cui il liquido da imbottigliare non fosse gassato, il serbatoio 28 potrebbe essere in comunicazione con l’esterno e quindi a pressione atmosferica.
Sulla giostra rotante 2 sono installati dei gruppi operativi 4, i quali sono disposti simmetricamente intorno all’albero verticale 23, in modo da circondare esternamente il serbatoio 28 del liquido da imbottigliare.
In figura 1 sono mostrati per chiarezza solo due gruppi operativi 4 disposti su uno stesso piano diametrale della giostra rotante 2, ma la macchina riempitrice 1 qui illustrata può essere in realtà equipaggiata con circa dodici gruppi operativi 4 disposti angolarmente equidistanti su una circonferenza primitiva avente diametro circa pari a 80 cm.
Ogni gruppo operativo 4 comprende mezzi di supporto 5 atti a portare una bottiglia 200, e mezzi di riempimento 6 che sono collegati con il serbatoio 28 per versare all’interno della bottiglia 200 il liquido da imbottigliare.
In particolare, i mezzi di supporto 5 comprendono un dispositivo a forcella 50 atto a cingere il collo della bottiglia 200 per sostenere in appoggio il collarino sporgente di quest’ultima.
Detto dispositivo a forcella 50 à ̈ fissato ad un martinetto idraulico 51 il quale à ̈ orientato verticalmente ed à ̈ fissato alla piattaforma inferiore 20 della giostra rotante 2.
Grazie all’azione di questo martinetto idraulico 51, il dispositivo a forcella 50 può essere spostato verticalmente in entrambi i sensi, in modo da avvicinare o allontanare la bottiglia 200 dai mezzi di riempimento 6 sovrastanti.
Come illustrato in figura 2, i mezzi di riempimento 6 comprendono una valvola di erogazione 60 che à ̈ fissata alla piattaforma superiore 21 al di fuori del serbatoio 28.
Detta valvola di erogazione 60 comprende una bocca laterale d’ingresso 61 che à ̈ in comunicazione col serbatoio 28 attraverso un condotto 62, ed una bocca di deflusso 63 rivolta verso il basso per l’erogazione del liquido nella bottiglia 200.
All’interno della valvola di erogazione 60 à ̈ accolto un corpo otturatore 64, il quale à ̈ atto a cooperare con una sede di valvola 65 per aprire e chiudere la comunicazione tra la bocca di ingresso 61 e quella di deflusso 63, ossia per consentire o meno l’erogazione del liquido.
Il corpo otturatore 64 à ̈ portato all’estremità di un pistoncino verticale 66, il quale à ̈ scorrevolmente accolto in un cilindro 67 fissato alla valvola di erogazione 60.
All’interno del cilindro 67, il pistoncino 66 definisce una camera 68 a tenuta ermetica in cui viene alimentato un fluido idraulico per spingere il pistoncino 66 verso l’alto in contrasto con l’azione di una molla 69.
In questo modo, quando il fluido idraulico viene mantenuto sotto pressione all’interno della camera 68, il corpo otturatore 64 à ̈ sollevato e mantiene aperta la valvola di erogazione 60, così come mostrato nelle figure.
Quando viceversa si toglie pressione al fluido idraulico nella camera 68, la molla 69 spinge il corpo otturatore 64 verso il basso contro la sede di valvola 65, in modo da chiudere la valvola di erogazione 60.
I mezzi di riempimento 6 comprendono inoltre un limitatore di livello, il quale à ̈ atto a stabilire il livello di riempimento della bottiglia 200.
Detto limitatore di livello comprende una cannuccia verticale 70 la quale à ̈ infilata assialmente all’interno della bocca di deflusso 63 della valvola di erogazione 60, in modo tale da sporgere verso il basso e poter così penetrare per un certo tratto all’interno della bottiglia 200.
Detta cannuccia 70 ha un diametro inferiore rispetto alla bocca di deflusso 63, in modo da lasciare un passaggio anulare per l’erogazione del liquido.
La cannuccia 70 à ̈ infilata assialmente in un foro passante che attraversa centralmente il corpo otturatore 64 ed il relativo pistoncino 66, in modo da sporgere al di sopra di quest’ultimo.
L’estremità superiore della cannuccia 70 à ̈ coassialmente fissata ad uno stelo allargato 71, il quale à ̈ scorrevolmente accolto in un tubo di guida 72 avvitato alla valvola di erogazione 60.
Lo scorrimento dello stelo allargato 71 permette di regolare la posizione in quota della cannuccia 70 rispetto alla bocca di deflusso 63 che à ̈ fissa.
Lo stelo allargato 71 presenta una gola circonferenziale che definisce con la parete laterale del tubo di guida 72 una camera anulare 73, la quale à ̈ in comunicazione con la cavità interna della cannuccia 70 attraverso un condotto assiale 74 ed un foro trasversale 75 ricavati entrambi nello stelo 71.
Attraverso la sottile intercapedine che rimane definita tra lo stelo 71 ed il tubo di guida 72, la camera anulare 73 à ̈ in comunicazione con un condotto 76 atto a sfociare in un ambiente che si trova alla stessa pressione che regna all’interno del serbatoio 28 del liquido da imbottigliare.
Nell’esempio illustrato, il condotto 76 à ̈ collegato all’impianto 30 per l’immissione dell’anidride carbonica.
Nel caso in cui il serbatoio 28 fosse a pressione ambiente il condotto 76 potrebbe sfociare direttamente all’esterno.
Il condotto 76 Ã ̈ intercettato da un dispositivo otturatore 77 atto ad aprire o selettivamente chiudere il collegamento con la camera anulare 73 e quindi con la cannuccia 70.
L’estremità superiore dello stelo 71 sporge all’esterno del tubo di guida 72 dove à ̈ fissata ad un piattello 78.
Al piattello 78 à ̈ fissata anche l’estremità superiore di un’asta verticale 79, la quale si sviluppa verso il basso per infilarsi scorrevolmente in un foro passante 80 ricavato in una flangia sporgente 81 del tubo di guida 72.
Detto foro passante 80 à ̈ intercettato da un blocchetto d’arresto 82, il quale à ̈ provvisto di un foro passante 83 atto ad essere allineato con il foro passante 80 per accogliere l’asta 79.
Il blocchetto d’arresto 82 à ̈ accolto in una sede trasversale della flangia 81, in modo da poter scorrere in direzione radiale rispetto all’asse di rotazione della giostra 2.
Il blocchetto d’arresto 82 sporge all’esterno di detta sede trasversale per terminare con una testa allargata 84 di forma bombata.
Tra la testa bombata 84 e la parete esterna della flangia 81 à ̈ interposta una molla 85, la quale à ̈ atta a spingere costantemente il blocchetto d’arresto 82 nel senso di disallineare il foro passante 83 rispetto al foro passante 80.
In questo modo, il blocchetto d’arresto 82 serra in morsa l’asta verticale 79 impedendole di scorrere nel foro passante 80, e blocca perciò la cannuccia 70 ad una certa quota rispetto alla valvola di erogazione 60.
Quando il blocchetto d’arresto 82 viene spinto in senso contrario all’azione della molla 85, i fori passanti 80 e 83 si allineano e allentano la morsa, permettendo lo scorrimento dell’asta 79 e la regolazione in quota della cannuccia 70.
L’estremità inferiore dell’asta verticale 79 sporge al di sotto della flangia 81 e presenta una ghiera 86 che le impedisce di sfilarsi dal foro passante 80.
In questo modo, la ghiera 86 ed il piattello superiore 78 limitano la corsa dell’asta verticale 79 e quindi definiscono l’escursione massima della cannuccia 70.
Al piattello superiore 78 à ̈ unito anche un montante verticale 87, la sommità del quale à ̈ provvista di un organo seguicamma 88 che si sviluppa dalla parte esterna rispetto alla circonferenza primitiva della giostra rotante 2.
Nell’esempio illustrato, detto organo seguicamma 88 à ̈ definito da un rullino che à ̈ girevolmente accoppiato folle su un perno orizzontale 89.
Come illustrato in figura 1 e 3, i rullini seguicamma 88 di tutti i gruppi operativi 4 sono atti ad interagire in successione con un unica camma di regolazione 90 che rimane ferma ed à ̈ collocata esternamente rispetto alla circonferenza primitiva T della giostra rotante 2 (v. anche fig.7).
La camma di regolazione 90 à ̈ formata da un piatto leggermente bombato il quale à ̈ sostenuto da un piedistallo 91 fissato al telaio rigido 3, ed à ̈ orientato verticalmente in modo da rivolgere la propria faccia concava 92 verso l’asse di rotazione della giostra 2.
Come illustrato in figura 5, detta faccia 92 Ã ̈ solcata da un canale longitudinale 93.
Durante la rotazione dei gruppi operativi 4, i rullini seguicamma 88 sono atti a scorrere in successione all’interno di detto canale longitudinale 93 muovendosi nel verso indicato con A.
Il canale longitudinale 93 presenta una forma convergente nel verso di avanzamento A che termina con una sezione d’uscita 94 avente un’altezza sostanzialmente uguale e non inferiore al diametro esterno dei rullini seguicamma 88.
Grazie a questa forma convergente, il canale longitudinale 93 rende disponibili due superfici di camma, rispettivamente inferiore 95 e superiore 96, ciascuna delle quali interseca in pianta un tratto della traiettoria S seguita dai rullini 88 durante la rotazione dei gruppi operativi 4 (v. fig.7).
Rispetto al verso di rotazione A dei gruppi oprativi 4, la superficie di camma inferiore 95 à ̈ inclinata dal basso verso l’alto, mentre la superficie di camma superiore 96 à ̈ inclinata dall’alto verso il basso.
Come illustrato in figura 3, la camma di regolazione 90 à ̈ fissata ad un piatto orizzontale di supporto 97, il quale à ̈ provvisto di due fori passanti ad asse verticale.
Un foro 98 à ̈ scorrevolmente infilato su uno stelo verticale di guida 99 fissato alla sommità del piedistallo 91, mentre l’altro foro à ̈ provvisto di una boccola filettata 100 avvitata su una vite senza fine 101 ad asse verticale.
Detta vite senza fine 101 à ̈ girevolmente sostenuta tra due piastre orizzontali, di cui una piastra superiore 102 fissata alla sommità dello stelo di guida 99, ed una piastra inferiore 103 fissata al piedistallo 91.
La vite senza fine 101 sporge al di sotto della piastra inferiore 103 con un codolo terminale cui à ̈ calettata una manovella 104 dotata di manopola 105.
Grazie alla manopola 105, la manovella 104 Ã ̈ atta ad essere azionata manualmente da un operatore per provocare la rotazione della vite senza fine 101 in un verso o nel verso opposto, in modo da regolare la posizione in quota del piatto di supporto 97 e conseguentemente della camma di regolazione 90.
Secondo la forma di realizzazione alternativa di figura 4, il codolo terminale della vite senza fine 101 à ̈ collegato tramite un riduttore 120 ad un motore di azionamento 106, il quale à ̈ controllato da un’apposita centralina per variare in modo automatico la posizione in quota della camma di regolazione 90.
La macchina riempitrice 1 à ̈ infine completata da una camma di sblocco 107, la quale à ̈ posta all’esterno del diametro primitivo della giostra 2 sotto la camma di regolazione 90.
Detta camma di sblocco 107 à ̈ fissata al piedistallo 91 attraverso un martinetto idraulico 108 orientato in senso radiale rispetto all’asse di rotazione della giostra 2.
La camma di sblocco 107 à ̈ posta alla stessa quota delle teste bombate 84 dei blocchetti d’arresto 82, ed à ̈ atta ad essere spostata dal martinetto 108 tra una posizione arretrata, in cui non interferisce con i blocchetti d’arresto 82, ed una posizione avanzata mostrata in figura 3 e 8, in cui à ̈ atta a spingere le teste bombate 84 per muovere i blocchetti d’arresto 82 in contrasto con l’azione della molla 85.
In particolare, la camma di sblocco 107 ha in pianta uno sviluppo arcuato simile a quello della camma di regolazione 90, ed interseca la traiettoria P delle teste bombate 84 nel tratto corrispondente a quello in cui la camma di regolazione 90 interseca la traiettoria S dei rullini seguicamma 88.
In questo modo, quando si trova in posizione avanzata, la camma di sblocco 107 à ̈ atta a spingere ogni testa bombata 84 per tutto l’arco di rotazione in cui il relativo rullino seguicamma 88 interagisce con la camma di regolazione 90.
Il funzionamento della macchina riempitrice 1 prevede che prima di cominciare l’imbottigliamento, le cannucce 70 debbano essere portate tutte ad una stessa quota che dipende dal formato delle bottiglie 200 in lavorazione.
Per fare questo, si provvede ad azionare la vite senza fine 101 in modo tale da abbassare o sollevare la camma di regolazione 90 sino a che la sezione d’uscita 94 del canale longitudinale 93 si trova alla quota desiderata.
La camma di sblocco 107 viene quindi portata in posizione avanzata e viene comandata almeno una rotazione completa a vuoto della giostra rotante 2.
Durante questa rotazione, i rullini seguicamma 88 transitano in successine all’interno del canale longitudinale 93 della camma di regolazione 90, mentre contemporaneamente la camma di sblocco 107 spinge i relativi blocchetti d’arresto 82 in modo da consentire lo scorrimento della cannuccia 70.
A seconda della loro quota iniziale, i rullini seguicamma 88 potranno perciò andare a contatto con la superficie di camma inferiore 95, in modo da essere spinti verso l’alto per sollevare la cannuccia 70, oppure potranno andare a contatto con la superficie di camma superiore 96, in modo da essere spinti verso il basso per abbassare la cannuccia 70.
In corrispondenza della sezione di uscita 94 del canale longitudinale 93, i rullini seguicamma 88 saranno esattamente alla quota desiderata.
Nell’istante in cui ciascun rullino seguicamma 88 esce dal canale longitudinale 93, anche la testa bombata 84 del relativo blocchetto d’arresto 82 perde il contatto con la camma di sblocco 107, in modo tale che la cannuccia 70 venga automaticamente bloccata nella posizione raggiunta.
Al termine della rotazione, tutte le cannucce 70 si troveranno così alla stessa quota.
Terminata questa fase di calibrazione, la camma di sblocco 107 viene riportata in posizione arretrata ed incomincia l’imbottigliamento vero e proprio che avviene secondo le modalità usuali.
In particolare, la giostra 2 viene impegnata a ruotare in modo continuativo.
Durante questa rotazione, ciascun dispositivo a forcella 50 preleva una bottiglia 200 vuota da una linea di trasporto (non illustrata) posta a monte della macchina riempitrice 1.
Successivamente, il dispositivo a forcella 50 solleva la bottiglia 200 sino a portare la bocca della bottiglia 200 ad accoppiarsi con la bocca di deflusso 63 della relativa valvola di erogazione 60.
In questa posizione, il tratto inferiore della cannuccia 70 à ̈ infilato all’interno della bottiglia 200.
A questo punto, la valvola di erogazione 60 viene aperta e contestualmente viene aperto anche il dispositivo otturatore 77, in modo che nella cannuccia 70 regni la stessa pressione che regna nel serbatoio 28.
In questo modo, sia che il serbatoio 28 sia pressurizzato dall’anidride carbonica, sia che si trovi a pressione ambiente, il liquido da imbottigliare fluisce per gravità all’interno della bottiglia 200.
Il livello del liquido nella bottiglia 200 sale progressivamente sino a raggiungere l’estremità inferiore della cannuccia 70, dopo di che il liquido sale solo all’interno di quest’ultima.
L’erogazione del liquido cessa spontaneamente quando, per il principio dei vasi comunicanti, il livello nella cannuccia 70 à ̈ uguale al livello del liquido all’interno del serbatoio 28, il quale à ̈ naturalmente mantenuto ad una quota di soglia superiore rispetto alla quota delle valvole di erogazione 60.
In questo modo, al termine dell’erogazione la bottiglia 200 risulta piena sostanzialmente sino al livello definito dall’estremità inferiore della cannuccia 70.
A questo punto, la valvola di erogazione 60 ed il dispositivo otturatore 77 vengono chiusi, ed il dispositivo a forcella 50 viene spostato verso il basso per abbassare la bottiglia 200 separandola dalla bocca di deflusso 63.
Dopo aver compiuto un arco di rotazione sulla giostra 2, la bottiglia 200 ormai piena viene infine rilasciata dal dispositivo a forcella 50 su una linea di trasporto (non illustrata) a valle della macchina riempitrice 1.
Qualora si renda necessario cambiare la posizione in quota delle cannucce 70 a causa di un cambio formato delle bottiglie 200, sarà ovviamente necessario ripetere la fase di calibrazione preliminare, dopo aver opportunamente modificato la quota della camma di regolazione 90.
Ovviamente alla macchina riempitrice 1 sopra descritta, un tecnico del settore potrà apportare numerose modifiche di natura tecnico applicativa, senza per questo uscire dall’ambito dell’invenzione come sotto rivendicata.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina riempitrice per bottiglie (200) comprendente una pluralità di gruppi operativi (4) atti a ruotare solidali intorno ad un asse di rotazione verticale comune, ciascuno dei quali comprende mezzi di supporto (5) per una bottiglia (200) e mezzi di riempimento (6) collegati con un serbatoio (28) per versare all’interno della bottiglia (200) un liquido contenuto in detto serbatoio (28), detti mezzi di supporto (5) essendo mobili verticalmente in avvicinamento e allontanamento da detti mezzi di riempimento (6), i quali comprendono una bocca di deflusso (63) atta ad accoppiarsi con la bocca della bottiglia (200) per versare il liquido all’interno di quest’ultima, ed un limitatore di livello (70) regolabile in quota che à ̈ infilato all’interno di detta bocca di deflusso (63) per limitare il livello di riempimento della bottiglia (200), caratterizzata dal fatto che la posizione in quota di ciascun limitatore di livello (70) rispetto alla relativa bocca di deflusso (63) à ̈ regolata da almeno una camma di regolazione (90), la quale à ̈ atta a stare ferma durante la rotazione dei gruppi operativi (4), e da una pluralità di elementi seguicamma (88) che sono singolarmente fissati a ciascun limitatore di livello (70) per interagire in successione con detta camma di regolazione (90) a seguito della rotazione dei gruppi operativi (4), detta camma di regolazione (90) essendo associata a mezzi di movimentazione (101) per variare la sua posizione in quota.
  2. 2. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta camma di regolazione (90) Ã ̈ posta esternamente rispetto alla circonferenza primitiva (T) dei gruppi operativi (4).
  3. 3. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta camma di regolazione (90) comprende due superfici di camma (95, 96), ciascuna delle quali interseca in pianta un tratto della traiettoria (S) seguita dagli elementi seguicamma (88) durante la rotazione dei gruppi operativi (4), di cui una superficie di camma (95) à ̈ inclinata dal basso verso l’alto mentre l’altra superficie di camma (96) à ̈ inclinata dall’alto verso il basso, entrambe rispetto al senso di avanzamento degli elementi seguicamma (88).
  4. 4. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che la posizione in quota di ciascun limitatore di livello (70) rispetto alla relativa bocca di deflusso (63) Ã ̈ regolata da due distinte camme di regolazione, le quali sono atte a stare ferme in posizioni diverse lungo la traiettoria degli organi seguicamma (88) e sono associate a rispettivi mezzi di movimentazione per variarne la posizione in quota.
  5. 5. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di movimentazione (101) della camma di regolazione (90) sono ad azionamento manuale.
  6. 6. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di movimentazione (101) della camma di regolazione (90) sono ad azionamento motorizzato.
  7. 7. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di movimentazione della camma di regolazione (90) comprendono una vite senza fine (101) su cui à ̈ avvitato un elemento di supporto (97) che porta la camma di regolazione (90), e mezzi di guida (99) per guidare detto elemento di supporto (97), in modo tale che alla rotazione della vite senza fine (101) corrisponda uno spostamento verticale dell’elemento di supporto (97).
  8. 8. Macchina secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che detta vite senza fine (101) Ã ̈ collegata ad una manovella (104) ad azionamento manuale.
  9. 9. Macchina secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che detta vite senza fine (101) Ã ̈ collegata ad un motore di azionamento (106).
  10. 10. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che ciascun limitatore di livello (70) Ã ̈ associato a rispettivi mezzi di bloccaggio rilasciabili (82) che sono atti a bloccarlo in quota rispetto alla relativa bocca di deflusso (63), mezzi essendo previsti per liberare detto vincolo quando il rispettivo elemento seguicamma (88) interagisce con la camma di regolazione (90).
  11. 11. Macchina secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di bloccaggio comprendono un blocchetto d’arresto (82) mobile tra una posizione attiva in cui blocca il limitatore di livello (70) ed una posizione di rilascio in cui libera detto blocco, e mezzi elastici (85) atti a spingere detto blocchetto d’arresto (82) in posizione attiva, i mezzi per liberare il vincolo comprendendo una camma di sblocco (107) atta a stare ferma durante la rotazione dei gruppi operativi (4), in modo da poter spingere in successione ciascun blocchetto d’arresto (82) verso la posizione di rilascio a seguito della rotazione dei gruppi operativi (4).
  12. 12. Macchina secondo la rivendicazione 11, caratterizzata dal fatto che detta camma di sblocco (107) à ̈ associata a relativi mezzi di movimentazione (108) atti a spostarla tra una prima posizione in cui non può interagire con i blocchetti d’arresto (82) ed una seconda posizione in cui interagisce con essi.
  13. 13. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che ciascuna bocca di deflusso (63) à ̈ resa disponibile da una valvola di erogazione (60) posta esternamente al serbatoio (28) e collegata a quest’ultimo tramite condotti (62).
  14. 14. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto serbatoio (28) à ̈ posto all’interno della circonferenza primitiva (T) dei gruppi operativi (4).
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