ITRE20080106A1 - '' dispositivo di sterzatura idrostatica '' - Google Patents

'' dispositivo di sterzatura idrostatica ''

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ITRE20080106A1
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IT
Italy
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metering
hydraulic
devices
distributor
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IT000106A
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Paolo Bigi
Massimo Ferretti
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Ognibene Spa
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Description

“DISPOSITIVO DI STERZATURA IDROSTATICA
La presente invenzione ha come oggetto un sistema di sterzatura idrostatica del tipo comprendente due unità di sterzatura, ciascuna delle quali avente la propria pompa dell’olio, il proprio organo distributore ed il proprio dosatore.
In generale, i sistemi di sterzatura idrostatici sono impiegati su veicoli o natanti per facilitare operazioni di sterzatura quando, a fronte di elevate forze di azionamento, si richiedono comfort e sicurezza per il conducente. Esempi tipici di tali applicazioni sono trattori, macchine agricole, carrelli elevatori, macchine movimento terra, battelli.
Nel caso di sistemi dotati di una sola unità di sterzatura, questi ultimi comprendono un attuatore idraulico atto a funzionare in due opposte direzioni, generalmente costituito da un gruppo cilindro pistone a stelo passante, il quale à ̈ collegato al quadrilatero dello sterzo.
L’attuatore idraulico à ̈ alimentato tramite un dispositivo distributore a cassetto e camicia che indirizza all’attuatore al quale à ̈ collegato quantità controllate di fluido idraulico in pressione fornito dalla rispettiva pompa, ed indirizza allo scarico il fluido proveniente dall’attuatore.
In particolare il distributore può assumere sostanzialmente tre posizioni operative, in una delle quali, detta posizione neutra, il fluido in pressione proveniente dalla pompa associata viene inviato direttamente allo scarico e quindi lo sterzo non viene interessato, mentre in ognuna delle altre due posizioni, il fluido in pressione viene inviato all’attuatore idraulico che comanda lo sterzo in una direzione o nella direzione opposta, ed il fluido proveniente dall’attuatore idraulico viene inviato allo scarico.
Per ottenere tale risultato i dispositivi di distribuzione sono generalmente del tipo a cassetto e camicia e comprendono due corpi cilindrici accoppiati a tenuta, i quali sono atti ad assumere diverse posizioni angolari relative. Il corpo interno, comunemente chiamato cassetto, à ̈ cavo assialmente ed à ̈ accoppiato al volante del veicolo. Il corpo esterno, comunemente chiamato camicia, à ̈ torsionalmente collegato al cassetto mediante mezzi elastici, limitatamente a prime piccole rotazioni, e mediante mezzi rigidi oltre le piccole rotazioni.
Entrambi il cassetto e la camicia sono dotati di fori e scanalature assiali distribuiti sulla loro superficie, ben noti ai tecnici del ramo, che vengono posti in reciproca corrispondenza in funzione della posizione angolare relativa tra cassetto e camicia.
I mezzi elastici mantengono la camicia e il cassetto nella posizione relativa corrispondente alla posizione neutra, mentre l’azionamento del volante modifica la reciproca posizione relativa di cassetto e camicia per indirizzare il fluido idraulico nell’una o nell’altra direzione corrispondenti alle due diverse direzioni di sterzata.
Il collegamento tra l’asse del volante di guida e il cassetto à ̈ rigido, mentre quello tra cassetto e camicia à ̈ elastico e di conseguenza l’azionamento del volante provoca una sfasatura tra cassetto e camicia che si mantiene costante finché si continua a ruotare il volante, mentre quando cessa la rotazione del volante i mezzi elastici rimettono in fase la camicia e il cassetto.
Nelle unità di sterzatura note la quantità di fluido inviata all’attuatore à ̈ controllata da un dosatore di tipo orbitale, detto anche gerotor, il cui rotore à ̈ collegato alla camicia del distributore.
Con questa disposizione le rotazioni del dispositivo gerotor corrispondono alle rotazioni della camicia, che à ̈ elasticamente collegata al volante di guida.
Il gerotor ha la funzione di consentire il passaggio di una quantità dosata di liquido ad ogni rotazione del rotore. In particolare un’unità gerotor à ̈ formata da uno statore esterno che ha N lobi e da un rotore interno che ha invece N-1 lobi, e che à ̈ ovviamente eccentrico rispetto al corpo esterno. Durante il ciclo di funzionamento, tra i lobi del corpo esterno, o statore, ed il rotore interno si creano dei vani il cui volume varia per aspirare ed espellere il liquido.
In tal modo sino a che il volante di guida del veicolo continua ad essere ruotato in una direzione o nell’altra, il fluido continua ad essere alimentato, tramite il dispositivo distributore, all’attuatore idraulico che aziona lo sterzo in quantità controllata dal gerotor, e le ruote continuano a cambiare direzione.
Quando invece il volante di guida viene mantenuto stazionario, cessa l’alimentazione controllata all’attuatore idraulico e le ruote mantengono la loro posizione di sterzata.
Per ragioni di sicurezza sono oggi diffusi sistemi comprendenti due unità di sterzatura, ovvero sistemi nei quali i principali componenti sono duplicati. In particolare, in tali sistemi ognuna delle unità di sterzatura à ̈ atta ad agire sul rispettivo attuatore idraulico per l’azionamento dello sterzo.
Sono noti dal documento DE 29 44 883 C2, sistemi di sterzatura idrostatica nei quali i componenti principali sono duplicati per ragioni di sicurezza, a rendere disponibili due unità di sterzatura in parallelo.
In questi sistemi l’asse del volante aziona, tramite un opportuno rinvio ad ingranaggi, due alberi derivati ognuno dei quali à ̈ accoppiato ad un dispositivo distributore ed al relativo dosatore gerotor.
Questa disposizione rende il sistema soggetto a problemi di sincronismo tra le due unità di sterzatura, dovuti proprio agli inevitabili giochi presenti nell’accoppiamento meccanico tra l’asse del volante ed i due alberi derivati. In condizioni normali le due unità di sterzatura funzionano entrambe, ed il loro azionamento richiede una coppia relativamente elevata.
In sistemi di questo tipo, in caso di malfunzionamento di una delle due unità di sterzatura, l’altra lavora per entrambe, ma il passaggio ad una unica unità di sterzatura può rendere il comportamento del veicolo inaccurato o impreciso.
Il documento US 6 386 312 illustra un sistema di sterzatura che prevede anch’esso due unità di sterzatura collegate in parallelo, ognuna comprendente una pompa ed un distributore del tipo a camicia ed un dosatore gerotor, nelle quali i due distributori condividono la stessa camicia e lo stesso cassetto, collegato in rotazione all’asse dello sterzo, su cui sono calettati mediante un complicato meccanismo intermedio entrambi i rotori dei rispettivi dosatori.
Tuttavia tali sistemi presentano il problema che la camicia ed il cassetto sono necessariamente molto lunghi perché devono poter interessare tutte le parti del dispositivo e per effetto di tale lunghezza la tenuta idraulica risulta problematica a causa degli inevitabili giochi.
Caratteristica comune a tutti i sistemi noti comprendenti due unità di sterzatura à ̈ che, per motivi di collegamento idraulico e meccanico, i distributori a camicia devono essere adiacenti ai, e a contatto coi, rispettivi dosatori orbitali.
Uno scopo della presente invenzione à ̈ quello di superare i succitati inconvenienti, mediante un sistema di sterzatura idrostatica comprendente due unità di sterzatura che non soffra dei problemi della tecnica nota.
Ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di realizzare un sistema di sterzatura idrostatica che non presenti componenti la cui lunghezza possa dare problemi di tenuta idraulica.
Da ultimo scopo dell’invenzione à ̈ un sistema che presenti un numero comparativamente ridotto di collegamenti meccanici tra i suoi componenti.
Detti scopi vengono raggiunti grazie ad un sistema avente le caratteristiche recitate nella rivendicazione indipendente.
Ulteriori caratteristiche dell’invenzione sono desumibili dalle rivendicazioni dipendenti.
Il sistema idraulico di sterzatura per veicoli secondo l’invenzione à ̈ del tipo comprendente due unità di sterzatura tra loro disposte in parallelo ognuna comprendente una pompa, un dispositivo distributore del tipo a camicia ed a cassetto , associato ad un rispettivo dispositivo dosatore orbitale, ed un dispositivo attuatore a doppio effetto alimentato da fluido idraulico proveniente dal rispettivo dispositivo distributore.
I dispositivi attuatori delle due unità sono meccanicamente collegati tra di loro ed al quadrilatero dello sterzo del veicolo, i cassetti dei dispositivi distributori sono solidali in rotazione ed almeno uno di essi à ̈ vincolato in rotazione all’albero del volante ed al rispettivo rotore mediante mezzi rigidi, ed alla rispettiva camicia mediante mezzi elastici.
Secondo il trovato i due dispositivi distributori sono identici e formano con i dispositivi dosatori un unico blocco nel quale i due dispositivi dosatori sono adiacenti uno all’altro ed uno di essi à ̈ adiacente ed idraulicamente collegato al rispettivo dispositivo distributore mentre l’altro à ̈ posto a distanza dal, e idraulicamente collegato al, rispettivo dispositivo distributore.
I quattro dispositivi che compongono il blocco sono tenuti assieme da una serie di viti di collegamento in numero almeno pari al numero delle cavità dello statore dei distributori orbitali.
Le caratteristiche ed i vantaggi dell’invenzione risulteranno evidenti dalla lettura della descrizione seguente fornita a titolo esemplificativo e non limitativo, con l’ausilio delle Figure delle tavole allegate, in cui:
- la Fig. 1 illustra uno schema del circuito del dispositivo di sterzatura idrostatica dell’invenzione in posizione neutra; - la Fig. 2 illustra uno schema del circuito del dispositivo di sterzatura idrostatica della Fig. 1 in posizione di sterzatura; - la Fig. 3 illustra una vista dall’alto del sistema di sterzatura secondo il trovato, limitatamente ai distributori e dosatori;
- la Fig. 4 Ã ̈ la sezione IV-IV di Fig.3;
- la Fig. 5 Ã ̈ la sezione V-V di Fig.4;
- la Fig. 5a à ̈ una porzione ingrandita di Fig.5
- la Fig. 6 Ã ̈ la sezione VI-VI di Fig.3;
- la Fig. 7 Ã ̈ la sezione VII-VII di Fig.3;
- la Fig. 8 Ã ̈ la sezione VIII-VIII di Fig.3;
- la Fig. 9 Ã ̈ la sezione IX-IX di Fig.4;
- la Fig. 10 Ã ̈ la sezione X-X di Fig.3
- La fig.11 Ã ̈ la sezione XI-XI di Fig.3.
In Fig. 1 à ̈ visibile uno schema del circuito idraulico del sistema di sterzatura idrostatica dell’invenzione che presenta una prima 110 ed una seconda 120 unità di sterzatura, tra loro disposte in parallelo. Le unità di sterzatura presentano ognuna un dispositivo distributore a camicia rispettivamente 11, 12 cui à ̈ associato un dispositivo dosatore gerotor rispettivamente 13, 14.
I rotori di ognuno dei dosatori gerotor ed i cassetti di ognuno dei distributori a camicia sono collegati in rotazione tra loro, ed al volante di guida, tramite 15.
Dal punto di vista dei collegamenti idraulici, il dispositivo distributore a camicia 11 prevede un’entrata P1 connessa mediante una linea 24 ad una prima pompa 22 ed un’uscita T1 connessa mediante una linea 25 ad un primo serbatoio 23, mentre sono previste due uscite L1 e R1, rispettivamente connesse, mediante condotti 26 e 27, alle due camere destra e sinistra 27’, 26’ di un primo cilindro attuatore 160 a doppio effetto che agisce sullo sterzo del veicolo.
Analogamente, il dispositivo distributore 12 prevede un’entrata P2 connessa mediante una linea 34 ad una seconda pompa 32 ed un’uscita T2 connessa mediante una linea 35 ad un secondo serbatoio 33, mentre sono previste due uscite L2 e R2, rispettivamente connesse, mediante condotti 36 e 37, alle due camere destra e sinistra 37’, 36’ di un secondo cilindro attuatore a doppio effetto 161 anch’esso agente sullo sterzo del veicolo. I due cilindri a doppio effetto presentano ognuno un pistone 63, 64; i due pistoni sono collocati sul medesimo stelo passante 62.
Ognuno dei dispositivi di distribuzione 11, 12 Ã ̈ associato ad un rispettivo dispositivo dosatore gerotor 13, 14.
Il collegamento idraulico, nella pratica attuazione che verrà illustrata in maggiore dettaglio nel seguito, à ̈ tuttavia realizzato in modo tale che il primo dispositivo di distribuzione 11 à ̈ connesso idraulicamente al secondo dosatore 14, mentre il secondo dispositivo di distribuzione 12 à ̈ connesso idraulicamente al primo dosatore 13 (Fig.3).
Si desidera sottolineare che queste due connessioni idrauliche sono indipendenti tra loro, venendo quindi a configurare due circuiti idraulici completamente separati e tali che se si verifica un guasto idraulico in uno dei circuiti idraulici, l’altro può continuare a funzionare in modo indipendente dal primo.
In Fig.1 à ̈ visibile lo schema del circuito idraulico quando il sistema à ̈ in posizione neutra, mentre in Fig.2 à ̈ visibile lo schema del circuito di Fig. 1 quando il sistema à ̈ in posizione di sterzatura.
In questo caso, per ognuno dei dispositivi di distribuzione, durante il normale funzionamento dell’invenzione, il fluido pompato da ognuna delle pompe, tramite la rotazione relativa della camicia e del cassetto viene inviato, previa dosatura del dispositivo gerotor, ad una delle camere del rispettivo cilindro a doppio effetto.
In Fig. 2, in particolare à ̈ rappresentato il caso in cui il fluido in pressione à ̈ inviato al ramo 27, per quanto concerne la prima unità di sterzatura, ed al ramo 37, per quanto concerne la secondo unità di sterzatura.
Le unità di distribuzione, nella posizione rappresentata collegano a scarico i rami 26 e 25 e rispettivamente 36 e 35, consentendo la sterzata del veicolo.
Il circuito presenta anche due valvole unidirezionali 72 e 82, in sé note, per evitare il ritorno del fluido idraulico verso le rispettive pompe 22, 32.
Ogni circuito idraulico può comprendere anche un normale e noto circuito anticavitazione inserito sulle linee di alimentazione allo attuatore dello sterzo: esso consente di aspirare olio dal serbatoio del rispettivo circuito, qualora il cilindro attuatore fosse sottoposto a carichi inaspettati, evitando la formazione di vuoto (cavitazione) al suo interno.
Il circuito anticavitazione non viene illustrato in quanto estraneo al trovato.
Lo stesso dicasi per il noto sistema antishock che consente di limitare la pressione nelle tubazioni dell’olio che si viene a creare in seguito agli urti: in caso di urto la sovrapressione che si viene a creare apre una valvola mandando in scarico l’olio.
Ognuno dei due circuiti idraulici illustrati presenta anche una usuale valvola di massima pressione in sé nota: qualora si continui a girare il volante quando l’attuatore dello sterzo à ̈ arrivato a fondo corsa, la corrispondente valvola si apre mettendo a scarico il circuito.
Con riferimento alle Figg. 3 e seguenti, il sistema di sterzatura idrostatica prevede, dal punto di vista meccanico, un blocco avente un coperchio di chiusura 8 nel quale si avvitano un gruppo di viti 71 che hanno la funzione di connettere tra loro i due dosatori gerotor 13, 14 e i due dispositivi di distribuzione 11, 12 nell’unico blocco. Il blocco 10, i cui elementi sono meccanicamente collegati tra loro, à ̈ accoppiato al volante del veicolo attraverso la connessione 15 ove si impegna l’albero del volante.
Più precisamente si osserva che, all’interno del dispositivo di distribuzione 11 à ̈ presente la camicia 20 all’interno della quale à ̈ posto, a tenuta, il cassetto 21. Il volante à ̈ rigidamente collegato al cassetto 21 tramite l’elemento di connessione 15, mentre la camicia 20 à ̈ torsionalmente collegata al cassetto mediante mezzi elastici, in particolare un gruppo di molle a balestra 17, che consentono rotazioni limitate.
Ruotando il volante in un senso o nell’altro à ̈ possibile imporre una limitata rotazione relativa tra camicia 20 e cassetto 21.
Il cassetto 21 e la camicia 20 presentano inoltre una serie di fori e di scanalature, di per se noti, che consentono di effettuare le due combinazioni di collegamento idraulico per la sterzatura a destra e a sinistra in quanto vengono posti in reciproca corrispondenza in funzione della posizione angolare relativa tra cassetto 21 e camicia 20.
Essi non vengono descritti in dettaglio in quanto ben noti ai tecnici del ramo.
Il dispositivo di distribuzione 12 à ̈ simile a quello precedentemente descritto e si trova posto adiacente all’unità di distribuzione 11. Esso comprende una camicia 30 ed un cassetto 31, quest’ultimo posto all’interno della camicia 30 stessa.
Il cassetto 31 Ã ̈ torsionalmente collegato al cassetto 21, mentre la camicia 30 Ã ̈ collegata alla camicia 20.
Internamente, le due unità di sterzatura sono rese idraulicamente indipendenti anche grazie alla presenza di una parete 92 che mantiene separate le cavità assiali dei due cassetti 21 e 31.
La combinazione degli elementi 20, 21 e 30, 31 configura pertanto per ogni dispositivo di distribuzione, una valvola distributrice a cassetto cilindrico che nello schema idraulico delle Figg. 1, 2 Ã ̈ indicata rispettivamente con 11, 12.
Secondo la presente invenzione à ̈ stato realizzato un collegamento meccanico tra i cassetti dei dispositivi di distribuzione in modo che la rotazione dell’asse del volante sia trasferita anche al cassetto 30.
Il sistema di sterzatura idrostatica dell’invenzione prevede che i due dispositivi di distribuzione 11, 12 siano adiacenti uno all’altro, e quindi che i rispettivi dispositivi dosatori gerotor 13 e 14 siano a contatto tra di loro, e che solo uno di essi 13 sia a contatto con la rispettiva unità di distribuzione 12.
Il rotore del dosatore 13 adiacente alla rispettiva unità di distribuzione 12 à ̈ collegato alla camicia 30 della medesima tramite la nota biella oscillante 60, mentre i rotori dei due dispositivi gerotor 13 e 14 sono coassiali, in fase e meccanicamente collegati in rotazione dall’elemento di connessione meccanica 188.
Le rotazioni di entrambi i gerotor corrispondono quindi alle rotazioni del volante di guida.
Ogni dosatore gerotor à ̈ formato da uno statore esterno 40,50 a sette lobi ed un rotore interno 41,51 a sei lobi che rotola internamente allo statore.
Il numero di lobi indicato à ̈ puramente illustrativo e non limitativo, poiché sono possibili realizzazioni aventi un diverso numero di lobi, purchà ̈, indicato con N il numero di lobi dello statore esterno, il rotore interno abbia sempre N-1 lobi.
Il corpo del dosatore 13 à ̈ collegato alla adiacente unità di distribuzione 12 tramite una interposta piastra 130.
La piastra 130 presenta sette fori 131 posti in corrispondenza delle insenature tra i lobi del rotore del gerotor 13; i fori 131 sono a loro volta in corrispondenza di altrettanti condotti 91, ricavati nel corpo del dispositivo distributore 12 e sfocianti contro la camicia 30 del dispositivo di distribuzione 12.
Attraverso usuali fori nella camicia e scanalature assiali del cassetto essi vengono quindi o chiusi o posti in comunicazione con l’uno o l’altro lato del cilindro attuatore 161 dello sterzo. Le insenature tra i lobi dello statore del dispositivo gerotor 13 sono quindi in comunicazione diretta, tramite la piastra 130, con la camicia del dispositivo distributore 12.
Il collegamento idraulico tra il corpo del dispositivo dosatore 14 e il dispositivo di distribuzione 11 distante da esso à ̈ invece realizzato come segue.
Tra il corpo del dispositivo dosatore 14 ed il corpo del dispositivo dosatore 13 Ã ̈ posta un piastra 140.
La piastra 140 presenta sette fori ciechi 141 posti in corrispondenza delle insenature tra i denti del corpo esterno del gerotor.
Ognuno dei dei fori ciechi 141, tramite una insenatura pure cieca 142 conformata a fagiolo (Fig.11) Ã ̈ a sua volta in comunicazione con la intercapedine tra una delle viti 71 ed il rispettivo foro di contenimento.
Lo stelo delle viti 71 à ̈, come detto, conformato in modo da lasciare una luce tra di esso ed il suo foro di contenimento, luce attraverso la quale passa l’olio diretto al dispositivo di distribuzione 11. Sulla superficie del corpo dell’unità di distribuzione 12 che à ̈ affacciata a contatto alla superficie del corpo del dispositivo di distribuzione 11 sono ricavate insenature cieche 143, simili alle insenature 142, (vedi Fig.10) che pongono in comunicazione la sede di contenimento delle viti 71 con la estremità di altrettanti condotti 90 (vedi Fig.5) sfocianti contro la camicia 20 del dispositivo di distribuzione 11.
Attraverso un foro nella camicia ed una scanalatura assiale essi vengono quindi o chiusi o posti in comunicazione con l’uno o l’altro lato del cilindro attuatore 160 dello sterzo.
La suddetta costruzione tuttavia non à ̈ possibile per tutte le viti 71, che come detto debbono attraversare i lobi dello statore, poiché almeno una di esse attraversa anche almeno uno dei condotti che pongono la camicia del dispositivo distributore 12 in comunicazione con l’esterno.
In corrispondenza dell’attraversamento di detto condotto quindi viene a mancare la intercapedine tra viti 71 e fori, che rende possibile il collegamento.
Questo inconveniente viene superato, secondo il trovato, dal fatto che almeno una 71’ di dette viti 71, collocata in corrispondenza o vicino ai condotti del corpo del dispositivo di distribuzione 12 sfocianti all’esterno, ha una forma particolare.
La vite 71’ si compone di tre parti, e precisamente a partire dalla sua estremità che interessa il dispositivo distributore 11 essa comprende una prima parte 93 destinata ad avvitarsi nel corpo del dispositivo distributore 11 sfociando nella camera 99 entro cui sfocia il condotto proveniente dalla pompa dell’olio.
La prima parte 93 à ̈ dotata di una sede assiale 93’ destinata ad accogliere, per avvitamento, la estremità filettata della seconda parte 97 che attraversa sostanzialmente il corpo del dispositivo distributore 12, la quale à ̈ a sua volta dotata di una cavità assiale 97’ destinata ad accogliere, per avvitamento, la estremità filettata della terza parte 96 che attraversa il corpo di entrambi i dispositivi dosatori 13 e 14, e termina con la testa esagonale per l’impegno della chiave di serraggio.
Lo stelo 97 della vite 71’ ha un diametro inferiore al diametro del proprio foro di contenimento per quasi tutta la sua lunghezza, lasciando libera la intercapedine 96’ che collega il dispositivo dosatore 14 ed il dispositivo distributore 11.
La intercapedine 96’ à ̈ interrotta nella porzione terminale della seconda parte 97 che à ̈ inserita a tenuta nel proprio foro con l’aiuto delle guarnizioni 940.
La continuità della comunicazione idraulica in corrispondenza della porzione terminale della seconda parte 97 à ̈ garantita dal foro assiale 98, che interessa sia la prima parte 96 che la seconda parte 97 e sfocia, tramite i fori diametrali 98’, nella intercapedine scavalcando il condotto sfociante verso l’esterno.
Questa configurazione permette al primo dispositivo 11 di distribuzione di alimentare in modo idraulicamente isolato il secondo dispositivo dosatore gerotor 14.
Infine in ognuno dei corpi 17, 18 delle unità di sterzatura 11, 12 sono ricavati passaggi 26†, 27†(e 36†, 37†) per il fluido idraulico diretto alle camere sinistra e destra del primo 160 e rispettivamente del secondo cilindro attuatore 161.
Ovviamente all’invenzione così come descritta potranno essere apportate modifiche o migliorie dettate da motivazioni contingenti o particolari, senza per questo uscire dall’ambito dell’invenzione come sotto rivendicata.

Claims (6)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Sistema idraulico di sterzatura per veicoli, del tipo comprendente due unità di sterzatura tra loro disposte in parallelo ognuna comprendente una pompa (22,32), un primo ed un secondo dispositivo distributore (11, 12) del tipo a camicia (20, 30) ed a cassetto (21,31), associato ad un rispettivo primo e secondo dispositivo dosatore orbitale (13,14), ed un primo e secondo dispositivo attuatore a doppio effetto alimentato da fluido idraulico proveniente dal rispettivo dispositivo distributore, a formare ognuna una unità di sterzatura idraulicamente indipendente dall’altra, nel quale i dispositivi attuatori sono meccanicamente collegati tra di loro ed allo sterzo del veicolo, ed almeno uno dei cassetti dei dispositivi distributori à ̈ vincolato in rotazione all’albero del volante mediante mezzi rigidi, alla rispettiva camicia mediante mezzi elastici, ed al rispettivo rotore mediante mezzi elastici, e nel quale i rotori dei dispositivi dosatori sono identici con i rispettivi rotori disposti in fase, e vincolati in rotazione caratterizzato dal fatto che i due dispositivi distributori (11, 12) sono identici e formano con i dispositivi dosatori (13, 14) un unico blocco 10 nel quale i due dispositivi dosatori sono adiacenti uno all’altro ed uno di essi (13) à ̈ adiacente ed idraulicamente collegato al rispettivo dispositivo distributore (12) e l’altro (14) à ̈ posto a distanza dal e idraulicamente collegato col rispettivo dispositivo distributore (11), detti dispositivi distributori e dosatori essendo tenuti assieme a formare l’unico blocco da una serie di viti 71 di collegamento in numero almeno pari al numero dei lobi dello statore dei distributori orbitali.
  2. 2. Sistema secondo la riv.1 caratterizzato dal fatto che la camicia del secondo dispositivo di distribuzione à ̈ meccanicamente collegato in rotazione, da una biella oscillante, al rotore del primo dispositivo dosatore ad esso adiacente.
  3. 3. Sistema secondo la riv.1 caratterizzato dal fatto che almeno una porzione delle viti di collegamento à ̈ contenuta in una sede di diametro maggiore per rendere disponibile una intercapedine di passaggio dell’olio tra il dispositivo distributore ed il rispettivo dispositivo dosatore posto a distanza.
  4. 4. Sistema secondo la riv.1 caratterizzato dal fatto che i dispositivi distributori di ognuna delle due unità di sterzatura (11,12) sono tra loro meccanicamente connessi e dal fatto che per ognuno degli abbinamenti tra dispositivo di distribuzione e rispettivo dosatore orbitale à ̈ previsto un circuito idraulico, detti circuiti idraulici essendo indipendenti.
  5. 5. Sistema secondo la riv.1 caratterizzato dal fatto che almeno una delle viti di collegamento degli elementi del dispositivo presenta una pluralità di porzioni a sezione differenziata composta, da una prima porzione 96 che à ̈ contenuta all’interno di una sede più ampia in modo da formare la prima camera anulare 96’ che interessa il blocco dei due dosatori orbitali e della piastra posta tra i medesimi in corrispondenza della quale essa passa a tenuta, e che presenta un foro assiale 98 e radiale 98’; una seconda porzione intermedia 94, anch’essa dotata di un foro assiale 95 in asse col foro 98 e di un foro radiale 95’ ed avente un tratto in prossimità di una estremità associato a mezzi anulari 940 di tenuta, ed un ulteriore tratto 97, contenuto all’interno di una sede più ampia in modo da formare una seconda camera anulare 97’ e che si prolunga in parte all’interno del primo dispositivo di distribuzione 11, e termina con una terza porzione terminale 93, che definisce in cooperazione con il corpo del primo dispositivo di distribuzione 11 una camera 99.
  6. 6. Sistema secondo la riv.1 caratterizzato dal fatto che il primo e/o il secondo dosatore orbitale (13,14) comprende uno statore esterno (40,50) a N lobi ed un rotore interno (41,51) avente N-1 lobi.
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