ITRE20060158A1 - Apparecchio medicale per applicazioni magnetiche - Google Patents

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ITRE20060158A1
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Franco Missoli
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Genesis Elettronica S R L
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Description

28032 deposito.doc SM
DESCRIZIONE
del Brevetto Italiano per Invenzione Industriale dal titolo:
“APPARECCHIO MEDICALE PER APPLICAZIONI MAGNETICHE”
a nome GENESIS ELETTRONICA S.R.L. con sede in 42025 CAVRIAGO (RE).
5 * * * * *
La presente invenzione riguarda un apparecchio medicale per applicazioni magnetiche su tessuti biologici, in particolare per magnetoterapia.
È noto da tempo l’utilizzo della magnetoterapia per fini terapeutici 10 e/o cosmetici.
In sintesi, questo tipo di trattamento consiste nell’influire sul comportamento di alcuni tipi di cellule, sottoponendole a campi magnetici in grado di indurre, soprattutto a livello della membrana, ed in minor misura a livello del citoplasma, deboli correnti 15 elettriche indotte.
Tali correnti indotte provocano scambi ionici attraverso la membrana cellulare, tra ambiente intracellulare ed ambiente extracellulare, aumentando il flusso di ossigeno e ripristinando il potenziale di membrana.
20 In questo modo, la migliore ossigenazione consente di incrementare efficacemente l’attività biologica delle cellule.
Oltre a produrre questo effetto, i campi magnetici agiscono anche per azione magnetica diretta, provocando l’orientazione delle cellule secondo la direzione delle linee di flusso del campo magnetico.
25 Questo fenomeno favorisce l'attività enzimatica e l’attività dei 28032 deposito.doc SM
citocromi, nonché la penetrazione di eventuali medicamenti all’interno delle cellule dei tessuti.
Grazie alle dette proprietà, la magnetoterapia è indicata in tutti i casi in cui è utile stimolare il rinnovo dei tessuti dopo circostanze 5 dannose di varia natura.
Pertanto, essa trova applicazione in campo terapeutico ad esempio nel risanamento di fratture ossee e nella cura di patologie dermiche, come piaghe o ulcere cutanee di origine vascolare o nella riduzione di cicatrici cutanee deturpanti.
10 In campo cosmetico, la magnetoterapia trova invece applicazione nei processi di rallentamento dell’invecchiamento della pelle, ad esempio come trattamento antirughe.
In questo contesto, la magnetoterapia viene generalmente eseguita in modo localizzato mediante l’ausilio di un’apposita testina operativa 15 comprendente un opportuno generatore di campi magnetici, come ad esempio un semplice magnete permanente o un elettromagnete collegato ad un alimentatore di corrente elettrica.
Durante il trattamento, detta testina operativa viene appoggiata a contatto con la cute in corrispondenza dei tessuti da trattare e 20 mossa in una zona circoscritta al punto di applicazione.
Tra la testina operativa ed i tessuti viene usualmente interposta una sostanza coadiuvante contenente un principio attivo atto ad esplicare un’azione terapeutica o cosmetica, secondo il tipo di trattamento che si sta effettuando.
25 Detta sostanza coadiuvante può essere sotto forma di unguento o di 28032 deposito.doc SM
gel, o ancora di crema che viene spalmata sulla pelle in corrispondenza delle zone da trattare.
Un inconveniente della tecnica nota consiste nel fatto che, per avere dei risultati rilevanti con gli apparecchi di tipo noto, sono 5 necessarie numerose e lunghe sedute terapeutiche che molto spesso scoraggiano gli utenti dall’utilizzare questo tipo di trattamento. Scopo della presente invenzione è quello di ottemperare alle problematiche della tecnica nota nell’ambito di una soluzione semplice, razionale e dal costo contenuto.
10 Tale scopo è raggiunto dall’invenzione così come caratterizzata nelle rivendicazioni.
In particolare, l’invenzione rende disponibile un apparecchio medicale provvisto di almeno una testina operativa comprendente mezzi per generare un campo magnetico, i quali sono fissati ad un albero 15 rotante alla cui estremità è fissato anche un corpo di contatto destinato ad essere appoggiato sulla cute in corrispondenza dei tessuti da trattare.
Detto albero rotante è girevolmente accoppiato alla testina operativa ed è collegato a mezzi di azionamento atti a porlo in rotazione 20 attorno al proprio asse con moto oscillatorio alternativo.
Grazie a questa soluzione, durante l’applicazione del trattamento magnetico, i tessuti sono sottoposti anche ad una concomitante azione massaggiante da parte del corpo di contatto che ruota solidale all’albero rotante.
25 Inoltre, poiché anche i mezzi per generare il campo magnetostatico 28032 deposito.doc SM
ruotano assieme all’albero rotante, il campo magnetico generato manifesta un movimento rotatorio rispetto ai tessuti trattati, con l’effetto di accelerare gli enzimi che proteggono l’organismo dai radicali liberi, come il superossido dismutasi, un metallo-enzima 5 capace di catalizzare la trasformazione in H2O2del superossido.
L’effetto complessivo che ne scaturisce produce un notevole miglioramento dei risultati del trattamento. Infatti, a parità di risultati, si riduce significativamente il tempo di trattamento e si ottiene una maggiore penetrazione delle eventuali sostanze 10 coadiuvanti, farmacologiche e/o cosmetiche, all’interno dei tessuti trattati.
Secondo un preferito aspetto dell’invenzione, i detti mezzi per generare un campo magnetico comprendono un magnete permanete, il quale è fissato all’estremità dell’albero rotante in posizione 15 interposta tra quest’ultimo ed il corpo di contatto.
Detto corpo di contatto è preferibilmente un corpo convesso predisposto per appoggiare sulla cute con la propria superficie convessa; detto corpo di contatto essendo realizzato in materiale plastico, ad esempio in Politef, che è una plastica la cui struttura 20 molecolare comprende una lunga catena lineare saturata con atomi di fluorina e solidi legami chimici tra atomi di carbonio e atomi di fluorina.
In una preferita forma di attuazione dell’invenzione, la testina operativa dell’apparecchio medicale in oggetto comprende anche mezzi 25 emettitori di radiazioni elettromagnetiche, tipicamente di radiazioni 28032 deposito.doc SM
nel campo della luce visibile, dell’ultravioletto o dell’infrarosso, le quali sono atte a sottoporre i tessuti ad un contemporaneo trattamento di fotocatalisi.
Detto trattamento di fotocatalisi consente vantaggiosamente di 5 aumentare l’efficacia dei principi attivi contenuti nelle sostanze coadiuvanti, tipicamente medicamenti, che possono essere preventivamente applicate sui tessuti da trattare.
Ogni principio attivo, come ogni specie molecolare presente in natura, è contraddistinto infatti da uno stato stabile di minima 10 energia denominato stato fondamentale, e da una successione di stati eccitati instabili ciascuno dei quali è caratterizzato da una maggiore quantità di energia rispetto allo stato fondamentale.
Convenzionalmente, con il termine stato eccitato si intende lo stato eccitato ad energia più bassa di una specie molecolare, il quale è 15 generalmente l’unico ad avere un tempo di vita sufficientemente lungo per manifestare effetti sensibili.
Gli effetti di una specie molecolare allo stato eccitato dipendono generalmente dalle caratteristiche fisico/chimiche della specie molecolare stessa.
20 Tuttavia, l’effetto delle molecole di un principio attivo allo stato eccitato è tipicamente quello di aumentare in modo considerevole la propria efficacia.
Le radiazioni elettromagnetiche emesse durante il trattamento di fotocatalisi hanno pertanto la funzione di fornire alle molecole dei 25 principi attivi l’energia necessaria a raggiungere il loro stato 28032 deposito.doc SM
eccitato.
In particolare, i summenzionati mezzi emettitori di radiazioni elettromagnetiche sono atti ad emettere radiazioni elettromagnetiche aventi una prefissata lunghezza d’onda, la quale dipende dal 5 principio attivo da eccitare.
Per esplicare il proprio effetto, le radiazioni elettromagnetiche devono infatti possedere un’energia pari alla differenza energetica tra lo stato fondamentale e lo stato eccitato del principio attivo da eccitare. Detta differenza energetica dipende dalle caratteristiche 10 specifiche di ogni singolo principio attivo, mentre l’energia della radiazione elettromagnetica dipende dalla sua lunghezza d’onda.
Preferibilmente, i mezzi emettitori di radiazioni elettromagnetiche comprendono una pluralità di fotoemettitori, ed esempio LED, che quando vengono alimentati da un opportuno circuito elettrico, sono 15 atti ad emettere radiazioni luminose comprendenti le lunghezze d’onda necessarie ad attivare lo stato eccitato dei principi attivi.
Secondo un aspetto preferito dell’invenzione, la testina operativa dell’apparecchio medicale è provvista inoltre di un filtro ottico comprendente una pluralità di lenti polarizzanti, le quali sono atte 20 a polarizzare le radiazioni elettromagnetiche generate dai detti mezzi emettitori, prima che le stesse raggiungano i tessuti da trattare.
Ad esempio, dette lenti polarizzanti possono essere lenti Fresnel o di Malus.
25 L’effetto vantaggioso della polarizzazione è quello di costringere le 28032 deposito.doc SM
onde luminose, generate da un raggio luminoso, a vibrare in una sola direzione perpendicolare al raggio luminoso stesso.
Preferibilmente, detto filtro polarizzante è associato a mezzi attuatori, i quali sono atti a farlo ruotare sulla testina operativa 5 rispetto ai mezzi emettitori di radiazioni elettromagnetiche che rimangono invece fermi.
In questo modo, si ottiene il vantaggio che i medicamenti possono fotocatalizzare anche per birifrangenza, in quanto la distanza tra la sorgente luminosa e i medicamenti a contatto con l’epidermide è tale 10 da non essere influenzata dalla direzione dei raggi luminosi.
Infatti, con la polarizzazione rotante si ottengono due raggi rifratti che si propagano in direzioni diverse: uno detto raggio ordinario, in quanto segue le normali leggi di rifrazione, l’altro chiamato raggio straordinario poiché si propaga in una direzione che 15 non giace sul piano di incidenza.
Secondo un ulteriore aspetto preferito dell’invenzione, l’apparecchio medicale comprende un sistema di controllo il quale è atto a rilevare un indice dello stato fisiopatologico dell’utilizzatore ed è atto a regolare, in funzione di detto indice, i parametri di funzionamento 20 dell’apparecchio medicale.
Detti parametri di funzionamento consistono almeno nella velocità di rotazione dell’albero rotante che porta il corpo di contatto, ed eventualmente nella velocità di rotazione del filtro polarizzante rispetto ai mezzi emettitori di radiazioni elettromagnetiche, nonché 25 nell’intensità e nella lunghezza d’onda di dette radiazioni 28032 deposito.doc SM
elettromagnetiche.
Se infatti detti parametri di funzionamento eccedono rispetto a valori tollerabili dall’organismo dell’utilizzatore, quest’ultimo potrebbe avvertire una sensazione di sofferenza fisica che 5 generalmente si accentua a mano a mano che il trattamento si protrae nel tempo.
In particolare, il sistema di controllo comprende almeno un dispositivo sensore atto a rilevare una sequenza cronologica di valori di un parametro fisiologico dell’utilizzatore ed un’unità 10 logica, connessa con detto sensore, la quale è predisposta per ricavare da detta sequenza cronologica di valori il desiderato indice dello stato fisiopatologico.
L’unità logica è inoltre predisposta per confrontare l’indice ottenuto con un valore di riferimento, eventualmente memorizzato al 15 suo interno, in modo da attivare opportuni mezzi di regolazione dei parametri di funzionamento dell’apparecchio, quando detto indice è esterno ad un prefissato intervallo nell’intorno del detto valore di riferimento.
Preferibilmente, il dispositivo sensore è scelto in modo da essere in 20 grado di rilevare, durante il trattamento, gli intervalli di tempo intercorrenti tra le contrazioni cardiache dell’utilizzatore, denominati usualmente intervalli RR.
Esso può comprendere ad esempio un fotopletismografo destinato ad essere applicato ad un dito dell’utilizzatore, un impedenziometro o 25 un ricevitore di segnali collegabile con una fascia cardio, un ECG, 28032 deposito.doc SM
un EEG (elettroencefalografo), o un MCG (magnetocardiografo).
In questo caso, l’unità logica è preferibilmente predisposta per ricavare un indice della “variabilità del battito cardiaco”, come ad esempio la deviazione standard o la varianza della sequenza di 5 intervalli RR.
È infatti stato dimostrato che la “variabilità del battito cardiaco” è un importante indicatore dello stato fisiopatologico degli apparati cardiovascolare e nervoso di un organismo umano.
In particolare, è stato dimostrato che in un organismo sano e 10 funzionale, la “variabilità del battito cardiaco” è molto accentuata, ossia che gli intervalli RR sono estremamente diversi tra loro; mentre in un organismo malato o sofferente, la “variabilità del battito cardiaco” è sensibilmente ridotta, ossia gli intervalli RR tendono ad essere molto simili.
15 Inoltre, la “variabilità del battito cardiaco” subisce una significativa riduzione quando l’organismo passa da uno stato sano ad uno stato sofferente.
Pertanto, tenendo monitorato questo indice, il sistema di controllo può regolare i parametri di funzionamento dell’apparecchio medicale, 20 in modo da mantenere l’indice stesso all’interno di un intervallo di valori espressivi di uno stato sano dell’utilizzatore.
In alternativa, è previsto che il sistema di controllo sia atto a sottoporre l’utilizzatore al metodo diagnostico comunemente noto con il nome di Galvanic Skin Response (GSR).
25 Il Galvanic Skin Response è infatti un metodo diagnostico che 28032 deposito.doc SM
stabilisce una relazione tra la misura dell’impedenza della pelle dell’utilizzatore e lo stato fisiopatologico dell’utilizzatore stesso.
In questo caso, il dispositivo sensore comprende preferibilmente 5 almeno un elettrodo destinato a stare a contatto con la pelle dell’utilizzatore, nella zona sottoposta al trattamento.
Detto elettrodo è atto a misurare l’intensità di una lieve corrente elettrica che passa attraverso il corpo dell’utilizzatore, in modo da ricavare da essa il valore dell’impedenza della pelle.Ulteriori 10 caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno evidenti dalla lettura della descrizione seguente fornita a titolo esemplificativo e non limitativo, con l’ausilio delle figure illustrate nelle tavole allegate, in cui:
- la figura 1 è una vista in sezione di una testina operativa di cui 15 può essere dotato l’apparecchio medicale oggetto dell’invenzione;
- la figura 2 è la sezione II-II di figura 1;
- la figura 3 è una vista schematica di un apparecchio medicale provvisto della testina operativa di figura 1;
- la figura 4 mostra lo schema a blocchi degli elementi funzionali 20 dell’apparecchio di figura 3.
- la figura 5 è una prima forma di attuazione alternativa della testina operativa di figura 1;
- la figura 5a è la proiezione ortogonale della vista di figura 5; - la figura 6 è una seconda forma di attuazione alternativa della 25 testina operativa di figura 1;
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- la figura 6a è la proiezione ortogonale della vista di figura 6; - la figura 7 è una terza forma di attuazione alternativa della testina operativa di figura 1.
La testina operativa 1, illustrata in figura 1, comprende un 5 involucro esterno 2 conformato a bicchiere, la cui bocca inferiore è chiusa da una ghiera 20.
All’interno dell’involucro esterno 2 è girevolmente accoppiato un albero rotante 3 che sporge a sbalzo da un foro centrale ricavato nella ghiera di chiusura 20.
10 All’estremità libera dell’albero rotante 3 è fissato un magnete permanete 4 atto a generare un campo magnetostatico.
I poli magnetici del magnete permanente 4 sono posizionati in modo che l’asse magnetico sia parallelo all’asse A dell’albero rotante 3. In particolare, il polo positivo ed il polo negativo sono 15 reciprocamente contrapposti ed equidistanti rispetto ad un piano longitudinale passante per l’asse A dell’albero rotante 3..
Nell’esempio illustrato, il magnete permanente 4 è conformato come un corpo cilindrico comprendente un foro centrale cieco 40, all’interno del quale è inserito a misura il tratto terminale dell’albero rotante 20 3.
L’estremità piana dell’albero rotante 3 presenta un foro filettato in cui si impegna una vite 5 che fissa saldamente il magnete permanente 4 all’albero rotante 3 stesso.
Come illustrato in figura 2, il corpo del magnete permanente 4 è 25 suddiviso in due identiche porzioni semicilindriche, di cui una prima 28032 deposito.doc SM
porzione 42 ed una seconda porzione 43, reciprocamente speculari.
La detta prima porzione 42 è sede del polo positivo del magnete permanente 4 mentre la detta seconda porzione 43 è sede del polo negativo.
5 Al magnete permanente 4 è fissato un corpo di contatto 6 di materiale plastico, preferibilmente di Politef, il quale è destinato ad essere appoggiato alla cute di un utilizzatore in corrispondenza dei tessuti da trattare.
Detto corpo di contatto 6 è generalmente un corpo bombato dotato di 10 un’apposita sede d’accoglimento in cui è stabilmente fissato il magnete permanente 4.
Il corpo di contatto 6 è inoltre dotato di una superficie convessa 60 disposta dalla parte opposta dell’albero rotante 3 rispetto al magnete permanente 4.
15 Detta superficie convessa 60 è la porzione del corpo di contatto 6 destinata ad appoggiare direttamente sulla cute dell’utilizzatore. Nell’esempio illustrato, la superficie convessa 60 del corpo di contatto 6 ha una forma a cupola emisferica con il proprio apice allineato lungo l’asse A dell’albero rotante 3.
20 L’albero rotante 3 è collegato a mezzi di azionamento 7, posti all’interno dell’involucro esterno 2, i quali sono atti a porlo in rotazione intorno al proprio asse centrale A con moto oscillatorio alternativo.
Detti mezzi di azionamento 7 possono comprendere ad esempio un motore 25 elettrico passo-passo che viene comandato ad azionare ciclicamente 28032 deposito.doc SM
l’albero rotante 3 a ruotare in versi opposti.
In alternativa, i mezzi di azionamento 7 possono comprende un motore elettrico a corrente continua il quale viene alimentato da un dispositivo elettrico che inverte ciclicamente la tensione di 5 alimentazione.
È infatti noto che invertendo il segno della tensione di alimentazione, un motore elettrico in corrente continua inverte il proprio verso di rotazione.
Pertanto, invertendo ciclicamente la tensione di alimentazione si 10 ottiene un’oscillazione ciclica dell’albero rotante 3 intorno al proprio asse centrale A.
Oppure, i mezzi di azionamento 7 possono comprendere un elettromagnete rotante, ossia un dispositivo dotato di una bobina elettrica, e di un rotore di materiale metallico, il quale che viene 15 impegnato a compiere una prefissata rotazione, grazie al campo magnetico che si genera quando la bobina è eccitata, e viene riportato in una posizione di riposo da una molla di richiamo, quando la bobina è diseccitata.Come illustrato in figura 3, la testina operativa 1 sopra descritta è associata ad un apparecchio medicale 9, 20 il quale comprende una carcassa 90 sulla quale sono posizionati mezzi interfaccia 91 che consentono all’utente l’utilizzo dell’apparecchio 9, i quali, nella forma di attuazione illustrata, comprendono una tastiera 92 ed un display 93.
All’interno della carcassa 90 è posizionato un microprocessore 94 25 preposto a gestire il funzionamento dell’apparecchio 9 (v. fig.4).
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In dettaglio, il microprocessore 94 controlla e comanda il funzionamento dei mezzi di azionamento 7 che sono atti a porre in rotazione l’albero rotante 3.
Al microprocessore 94 è associata un’unità di memoria 95 sulla quale 5 sono riportati i parametri di settaggio dell’apparecchio 9 in funzione del trattamento da effettuare. In particolare detta unità di memoria 95 può alternativamente essere incorporata nel microprocessore 94, oppure, come nell’esempio illustrato, essere associata ad un secondo microprocessore 96 posizionato su un supporto 10 fisico rimovibile, come ad esempio una smart card 97. In generale la detta unità di memoria 95 può essere realizzata mediante un qualunque dispositivo in grado di memorizzare dei dati e che sia associabile al microprocessore 94 in modo da rendere disponibili i dati memorizzati al microprocessore stesso.
15 L’apparecchio 9 è dotato di un lettore 98 della smart card 97, sulla cui memoria 95 sono riportati i dati essenziali dell’utilizzatore, il numero di trattamenti cui si deve sottoporre, nonché l’ampiezza e la velocità di oscillazione dell’albero rotante 3.
L’apparecchio medicale 9 è provvisto inoltre di un sistema di 20 controllo 10 preposto a regolare in uso la velocità di rotazione dell’albero rotante 3, in modo da non procurare fastidiosi effetti collaterali all’utilizzatore.
Detto sistema di controllo 10 comprende un dispositivo sensore 100 atto a rilevare, in un prefissato lasso di tempo, una sequenza di 25 intervalli RR del cuore dell’utilizzatore che viene sottoposto al 28032 deposito.doc SM
trattamento.
Preferibilmente, il dispositivo sensore 100 è un fotopletismografo atto ad essere applicato a un dito dell’utilizzatore; tuttavia, esso potrebbe alternativamente essere un impedenziometro oppure un 5 ricevitore di segnali da fascia cardio, o da ECG, da EEG, o da MCG.
Il dispositivo sensore 100 è connesso con un processore 101, il quale è programmato per elaborare la sequenza di intervalli RR rilevata, in modo da ricavarne un indice predittivo dello stato fisiopatologico dell’utilizzatore.
10 Preferibilmente detto indice predittivo è relativo allo stato fisiopatologico del sistema cardiovascolare, ed è misurato dalla deviazione standard o dalla varianza degli intervalli RR.
A detto processore 101 è connessa anche un’unità di memoria 102 in cui vengono memorizzati i dati elaborati dal processore 101 stesso, 15 in modo che quest’ultimo possa nuovamente utilizzarli per successive ulteriori elaborazioni.
Il processore 101 è associato al microprocessore 94 che controlla i mezzi di azionamento 7 dell’albero 3. In particolare, il processore 101 può alternativamente essere incorporato nel microprocessore 94, 20 oppure, come nell’esempio illustrato, essere collegato ad esso tramite mezzi elettronici di interfaccia.
In alternativa o in aggiunta al sistema di controllo 10, l’apparecchio 9 può comprendere anche un semplice selettore manuale 11 il cui azionamento da parte dell’utilizzatore permette di regolare 25 manualmente, e a piacere, la velocità di rotazione dell’albero 28032 deposito.doc SM
rotante 3.
Detto selettore manuale 11 può essere collegato al microprocessore 94 che controlla il funzionamento dell’apparecchio 9; oppure può essere direttamente collegato ai mezzi di azionamento 7 dell’albero rotante 5 3.
Qualora, ad esempio, i mezzi di azionamento 7 comprendano un motore elettrico a corrente continua, il selettore manuale 11 può appartenere ad un dispositivo elettrico atto a variare la tensione di alimentazione del motore stesso.
10 Il funzionamento dell’apparecchio medicale 9 prevede che l’utilizzatore inserisca la smart card 97, opportunamente programmata, all’interno del lettore 98. All’inserimento della smart card 97 il microprocessore 94 rileva i dati dell’utilizzatore nonché tutti i parametri di settaggio e di funzionamento dell’apparecchio 9.
15 In questo modo, il trattamento può essere vantaggiosamente eseguito senza la presenza di un operatore professionale, giacché una volta che la smart card 97 è stata programmata, l’utilizzatore deve solamente inserirla all’interno dell’apposito lettore 98.
A seconda dei parametri caratteristici del paziente, il processore 15 20 attiva i mezzi di azionamento 7, in modo da porre in rotazione l’albero rotante 3, con moto oscillatorio attorno all’asse A, alla velocità e per il tempo previsto dal trattamento da somministrare. Tipicamente detta velocità di rotazione è pari a circa 10 giri al secondo.
25 Il corpo di contatto 6 viene appoggiato alla cute dell’utilizzatore 28032 deposito.doc SM
in corrispondenza dei tessuti da trattare, i quali vengono pertanto sottoposti anche al campo magnetostatico generato dal magnete permanete 4.
In questo modo, lo sfregamento del corpo di contatto 6 sulla cute 5 produce un massaggio dei tessuti che migliora e intensifica l’effetto del trattamento magnetico prodotto dal campo magnetostatico il quale, ruotando a sua volta, produce l’effetto di Hall.
Durante questo trattamento, il sistema di controllo 10 ripete in modo sistematico, secondo una cadenza temporale regolare, la successione 10 di fasi che seguono.
Il dispositivo sensore 100 rileva una sequenza di intervalli RR del cuore dell’utilizzatore.
Detta sequenza di intervalli RR viene resa disponibile al processore 101, il quale ne calcola la deviazione standard in qualità di indice 15 predittivo dello stato fisiopatologico dell’apparato cardiovascolare dell’utilizzatore, ricavandone un indice di stress.
Quindi, il processore 101 confronta detta deviazione standard con un valore di riferimento indicativo di uno stato fisiologico normale, ed infine memorizza il valore di detta deviazione standard sull’unità di 20 memoria 102.
Se dal confronto risulta che la deviazione standard è esterna ad un prefissato intervallo nell’intorno di detto valore di riferimento, il processore 101 segnala al microprocessore 94 di variare la velocità di rotazione dell’albero 3 nel senso di riportare il valore della 25 deviazione standard all’interno di detto intervallo.
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Di conseguenza, il microprocessore 94 regola la velocità agendo sui mezzi di azionamento 7 attraverso opportuni organi di regolazione (non mostrati), ad esempio attraverso un regolatore della tensione di alimentazione.
5 In particolare, il menzionato valore di riferimento della deviazione standard può essere memorizzato per ciascun utilizzatore nella memoria 95 della smart card 97.
In alternativa, esso può essere calcolato dal processore 101 durante il trattamento, ad esempio tramite la media aritmetica dei valori 10 della deviazione standard che vengono ricavati e memorizzati di volta in volta nell’unità di memoria 102.
Ovviamente, l’utilizzatore può anche regolare a piacere la velocità di rotazione dell’albero rotante 3, agendo manualmente sul selettore manuale 11.
15 Nella forma di attuazione di figura 5, la testina operativa 1 comprende mezzi 12 atti ad emettere radiazioni elettromagnetiche verso il corpo di contatto 6, in modo che dette radiazioni colpiscano la cute dell’utilizzatore in corrispondenza dei tessuti sottoposti a trattamento.
20 Le radiazioni elettromagnetiche emesse possono avere una lunghezza d’onda compresa tra 100nm e 15000nm, ossia variabile dalle lunghezze d’onda proprie del campo degli ultravioletti a quelle del campo degli infrarossi, comprendendo il campo della luce visibile.
In questo modo, la testina operativa 1 è in grado di svolgere anche 25 un efficace trattamento di fotocatalisi, il quale è generalmente 28032 deposito.doc SM
finalizzato ad aumentare l’efficacia delle sostanze coadiuvanti, tipicamente medicamenti, che possono essere preventivamente applicate sulla cute.
Nell’esempio illustrato, i detti mezzi emettitori 12 comprendono una 5 pluralità di LED 120 connessi ad uno stesso circuito stampato di alimentazione 121, il quale è fissato all’involucro esterno 2 della testina 1, in corrispondenza della bocca inferiore da cui sporge l’albero rotante 3.
In particolare, sul circuito stampato 121, detti LED 120 sono 10 disposti allineati lungo una circonferenza coassiale all’albero rotante 3, in modo da formare sostanzialmente un anello che lo circonda (v. fig.5a).
I LED 120 sono inoltre schermati da un filtro ottico 122, il quale è posto davanti ad essi ed è associato all’involucro esterno 2 in modo 15 da chiuderne la bocca inferiore.
In particolare, detto filtro ottico 122 è fissato all’involucro esterno 2 tramite una coppia di ghiere filettate di serraggio che lo mantengono in posizione fissa rispetto ai LED 120.
Il filtro ottico 122 comprende una pluralità di lenti polarizzanti 20 atte a polarizzare le radiazioni elettromagnetiche emesse dai LED 120, prima che le stesse raggiungano i tessuti da trattare.
Dette lenti polarizzanti sono preferibilmente lenti di Fresnel o di Malus.
In questo modo, le radiazioni elettromagnetiche polarizzate vibrano 25 tutte in una stessa direzione perpendicolare alla loro direzione di 28032 deposito.doc SM
propagazione.
Nella caso in oggetto, il microprocessore 94 dell’apparecchio 9 è predisposto per controllare e comandare sia il funzionamento dei mezzi di azionamento 7 dell’albero rotante 3, sia il funzionamento 5 dei mezzi emettitori 12 di radiazioni elettromagnetiche.
In questo modo, a seconda del trattamento cui deve essere sottoposto l’utilizzatore, il microprocessore 94 attiva in successione e/o alternativamente l’albero rotante 3 ed i mezzi emettitori 12 di radiazioni elettromagnetiche, per il tempo necessario previsto dal 10 trattamento.
Come nel caso precedente, i dati dell’utilizzatore, il tipo di trattamento cui deve essere sottoposto, nonché i parametri di funzionamento dell’apparecchio 9 sono memorizzati nella smart card 97, la quale viene letta dal microprocessore 94 all’atto 15 dell’inserimento nel lettore 98.
In particolare, nella smart card 97 è memorizzata non solo la velocità da imprimere all’albero rotante 3, ma anche la lunghezza d’onda e la potenza delle radiazioni elettromagnetiche che devono essere emesse, in funzione della sostanza coadiuvante usata nel 20 trattamento.
Durante il trattamento, la regolazione del funzionamento dell’apparecchio 9 è demandata al sistema di controllo 10 che, in questo caso, è predisposto per mantenere l’indice dello stato fisiopatologico dell’utilizzatore entro limiti tollerabili, variando 25 sia la velocità di rotazione dell’albero 3, sia i parametri di 28032 deposito.doc SM
funzionamento caratteristici dei mezzi emettitori 12 di radiazioni elettromagnetiche; ad esempio, l’ampiezza e la lunghezza d’onda, nonché l’intensità ed il tempo di esposizione alle radiazioni elettromagnetiche.
5 Nella forma di attuazione di figura 6, il filtro ottico 122 della testina operativa 1 è collegato a mezzi attuatori atti a porlo in rotazione intorno all’asse centrale A dell’albero rotante 3, in modo da creare un movimento relativo del filtro stesso rispetto ai LED 120 che rimangono fermi.
10 Nell’esempio illustrato, detti mezzi attuatori comprendono l’albero rotante 3.
Infatti, il filtro ottico 122 è calettato direttamente all’albero rotante 3, in modo da essere azionato dai mezzi di azionamento 7 a compiere un’oscillazione ciclica intorno all’asse A in perfetta 15 sincronia con l’albero rotante 3 cui è solidale.
La rotazione del filtro ottico 122 permette di ottenere due raggi rifratti che si propagano in direzioni diverse: uno detto raggio ordinario, in quanto segue le normali leggi di rifrazione, l’altro chiamato raggio straordinario poiché si propaga in una direzione che 20 non giace sul piano di incidenza.
Questo fenomeno di birifrangenza favorisce la fotocatalisi delle sostanze coadiuvanti eventualmente applicate sulla cute, giacché la distanza tra queste ultime e la sorgente luminosa è tale da non essere influenzata dalla direzione dei raggi luminosi.
25 Per ottenere tale effetto è preferibile che la velocità di rotazione 28032 deposito.doc SM
del filtro ottico 122 sia funzione della sostanza coadiuvante utilizzata.
Nel caso in esame, tale parametro è memorizzato nella smart card 97 assieme al trattamento da somministrare all’utilizzatore, cosicché il 5 microprocessore 94 dell’apparecchio 9 possa regolare di conseguenza la velocità di rotazione dell’albero 3.
Come già descritto, il filtro ottico 122 dell’esempio illustrato è fissato all’albero rotante 3 ed è quindi vincolato a muoversi alla stessa velocità di questo.
10 È tuttavia previsto che il filtro ottico 122 possa essere associato a mezzi attuatori atti a farlo ruotare in modo indipendente e a velocità diverse rispetto all’albero rotante 3.
Secondo la preferita forma di attuazione mostrata in figura 6a, il filtro ottico 122 presenta inoltre una finestra trasparente 123 priva 15 di lenti polarizzanti, la quale si affaccia ad una parte dei LED 120 preposti ad emettere radiazioni elettromagnetiche.
In questo modo, le radiazioni elettromagnetiche che attraversano tale finestra trasparente 123 raggiungono la cute dell’utilizzatore senza essere polarizzate.
20 Poiché tale finestra trasparente 123 si sposta durante la rotazione del filtro ottico 122, le radiazioni non polarizzate investono ciclicamente zone differenti della cute garantendo ad esse un adeguato intervallo di tempo per il riposo cellulare.
Nella forma di attuazione illustrata in figura 7, nella testina 25 operativa 1 è inglobato un dispositivo sensore 103 che si sostituisce 28032 deposito.doc SM
al dispositivo sensore 100 descritto per la forma di attuazione di figura 4.
Detto dispositivo sensore 103 comprende una sferetta 104 di materiale elettricamente conduttore, ad esempio d’argento, la quale è 5 stabilmente alloggiata all’interno del corpo di contatto 6.
Detta sferetta 104 sporge parzialmente dalla superficie convessa 60 in modo da essere atta a stare a contatto con la cute dell’utilizzatore, durante l’utilizzo della testina operativa 1.
La sferetta 104 è elettricamente connessa con il processore 101 del 10 sistema di controllo 10 attraverso un primo cavo conduttore 105 che la collega elettricamente all’albero rotante 3, ed un secondo cavo conduttore 106 che collega l’albero rotante 3 con il processore 101. In questo caso, il processore 101 è predisposto per misurare, attraverso la sferetta 104 che funge da elettrodo, l’intensità di una 15 lieve corrente elettrica che attraversa il corpo dell’utilizzatore, in modo da ricavare istante per istante l’impedenza elettrica della cute dell’utilizzatore durante il trattamento.
Attraverso un metodo di Galvanic Skin Response (GSR), il processore 101 traduce quindi tale valore d’impedenza elettrica in un indice 20 fisiopatologico dell’utilizzatore.
Tale indice viene confrontato con un valore di riferimento memorizzato nell’unità di memoria 102, al fine di regolare attraverso il microprocessore 94 i parametri del trattamento, ad esempio la velocità di rotazione dell’albero 3, la velocità del filtro ottico 25 122 e le emissioni di radiazioni elettromagnetiche, in modo da 28032 deposito.doc SM
preservare lo stato si salute dell’utilizzatore.
Si desidera osservare che nell’esempio illustrato in figura 7, il sistema di controllo atto ad eseguire il Galvanic Skin Response (GSR) è applicato ad una testina operativa 1 analoga a quella 5 illustrata in figura 6; tuttavia, esso può essere applicato a qualunque testina operativa 1 descritta in precedenza.

Claims (36)

  1. 28032 deposito.doc SM RIVENDICAZIONI 1. Apparecchio medicale provvisto di almeno una testina operativa (1) la quale comprende mezzi (4) per generare un campo magnetico, caratterizzato per il fatto che detti mezzi (4) per generare un campo 5 magnetico sono fissati ad un albero rotante (3) al quale è fissato anche un corpo di contatto (6) destinato ad essere appoggiato sulla cute di un utilizzatore in corrispondenza di tessuti da trattare, detto albero rotante (3) essendo girevolmente associato alla testina operativa (1) ed essendo collegato a mezzi di azionamento (7) atti a 10 farlo ruotare intorno al proprio asse centrale (A).
  2. 2. Apparecchio secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto che detti mezzi di azionamento (7) comprendono mezzi per invertire ciclicamente il verso di rotazione di detto albero rotante (3). 15
  3. 3. Apparecchio secondo la rivendicazione 2, caratterizzato per il fatto che detti mezzi di azionamento (7) comprendono un motore elettrico passo-passo.
  4. 4. Apparecchio secondo la rivendicazione 2, caratterizzato per il fatto che detti mezzi di azionamento (7) comprendono un motore 20 elettrico a corrente continua alimentato da un dispositivo elettrico atto ad invertire la tensione di alimentazione.
  5. 5. Apparecchio secondo la rivendicazione 2, caratterizzato per il fatto che detti mezzi di azionamento (7) comprendono un elettromagnete rotante. 25
  6. 6. Apparecchio secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il 28032 deposito.doc SM fatto che detti mezzi per generare un campo magnetico comprendono un magnete permanente (4).
  7. 7. Apparecchio secondo la rivendicazione 6, caratterizzato per il fatto che l’asse magnetico di detto magnete permanente (4) è 5 parallelo all’asse (A) dell’albero rotante (3).
  8. 8. Apparecchio secondo la rivendicazione 6, caratterizzato per il fatto che detto magnete permanente (4) è fissato ad un’estremità del detto albero rotante (3), in posizione interposta tra quest’ultimo ed il detto corpo di contatto (6). 10
  9. 9. Apparecchio secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto che detto corpo di contatto (6) comprende una superficie convessa (60) destinata a stare a contatto con la cute dell’utilizzatore in corrispondenza dei tessuti da trattare.
  10. 10. Apparecchio secondo la rivendicazione 8, caratterizzato per il 15 fatto che detto corpo di contatto (6) è conformato a cupola.
  11. 11. Apparecchio secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto che detto corpo di contatto (6) è in materiale plastico.
  12. 12. Apparecchio secondo la rivendicazione 11, caratterizzato per il fatto che detto materiale plastico è Politef. 20
  13. 13. Apparecchio secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto che comprende mezzi di controllo (10,11) atti a regolare la velocità di rotazione dell’albero rotante (3).
  14. 14. Apparecchio secondo la rivendicazione 13, caratterizzato per il fatto che detti mezzi di controllo comprendono un selettore manuale 25 (11). 28032 deposito.doc SM
  15. 15. Apparecchio secondo la rivendicazione 13, caratterizzato per il fatto che detti mezzi di controllo comprendono un dispositivo sensore (100, 103) atto a rilevare una sequenza di valori di almeno un parametro fisiologico dell’utilizzatore, ed un’unità logica 101 5 connessa con detto dispositivo sensore (100, 103), detta unità logica (101) essendo predisposta per ricavare dai valori rilevati un indice dello stato fisiopatologico e per confrontare detto indice con un valore di riferimento.
  16. 16. Apparecchio secondo la rivendicazione 15, caratterizzato per il 10 fatto che detto dispositivo sensore (103) comprende un elemento di materiale conduttore (104) atto a stare a contatto con la cute di un utilizzatore, ed elettricamente connesso con detta unità logica (101), in modo da poter misurare l’impedenza elettrica della cute stessa. 15
  17. 17. Apparecchio secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto che detta testina operativa (1) comprende mezzi emettitori (12) di radiazioni elettromagnetiche.
  18. 18. Apparecchio secondo la rivendicazione 17, caratterizzato per il fatto che detti mezzi emettitori (12) di radiazioni elettromagnetiche 20 comprendono una pluralità di fotoemettitori (120).
  19. 19. Apparecchio secondo la rivendicazione 18, caratterizzato per il fatto che detti fotoemettitori (120) sono LED.
  20. 20. Apparecchio secondo la rivendicazione 18, caratterizzato per il fatto che detti fotoemettitori (120) sono disposti ad anello intorno 25 all’albero rotante (3). 28032 deposito.doc SM
  21. 21. Apparecchio secondo la rivendicazione 17, caratterizzato per il fatto che comprende mezzi di controllo (10) atti a regolare i parametri di funzionamento di detti mezzi emettitori (12) di radiazioni elettromagnetiche. 5
  22. 22. Apparecchio secondo la rivendicazione 21, caratterizzato per il fatto che detti mezzi di controllo comprendono un dispositivo sensore (100, 103) atto a rilevare una sequenza di valori di almeno un parametro fisiologico dell’utilizzatore, ed un’unità logica 101 connessa con detto dispositivo sensore (100, 103), 10 detta unità logica (101) essendo predisposta per ricavare dai valori rilevati un indice dello stato fisiopatologico e per confrontare detto indice con un valore di riferimento.
  23. 23. Apparecchio secondo la rivendicazione 22, caratterizzato per il fatto che detto dispositivo sensore (103) comprende un elemento di 15 materiale conduttore (104) atto a stare a contatto con la cute di un utilizzatore, ed elettricamente connesso con detta unità logica (101), in modo da poter misurare l’impedenza elettrica della cute stessa.
  24. 24. Apparecchio secondo la rivendicazione 17, caratterizzato per il 20 fatto che detta testina operativa (1) comprende un filtro ottico (122) atto a polarizzare le radiazioni elettromagnetiche emesse dai detti mezzi emettitori (12).
  25. 25. Apparecchio secondo la rivendicazione 24, caratterizzato per il fatto che detto filtro ottico (122) comprende una pluralità di lenti 25 polarizzanti. 28032 deposito.doc SM
  26. 26. Apparecchio secondo la rivendicazione 25, caratterizzato per il fatto che dette lenti polarizzanti sono lenti di Fresnel o di Malus.
  27. 27. Apparecchio secondo la rivendicazione 24, caratterizzato per il fatto che detto filtro ottico (122) è fisso rispetto ai detti mezzi 5 emettitori (12) di radiazioni elettromagnetiche.
  28. 28. Apparecchio secondo la rivendicazione 24, caratterizzato per il fatto che detto filtro ottico (122) è associato a mezzi attuatori (3,7) atti a farlo ruotare rispetto ai detti mezzi emettitori (12) di radiazioni elettromagnetiche. 10
  29. 29. Apparecchio secondo la rivendicazione 28, caratterizzato per il fatto che detto filtro ottico (122) presenta una finestra trasparente (123) posta prospiciente a detti mezzi emettitori (12).
  30. 30. Apparecchio secondo la rivendicazione 28, caratterizzato per il fatto che detti mezzi attuatori comprendono mezzi controllo (10,11) 15 atti a regolare la velocità di rotazione del filtro ottico (122).
  31. 31. Apparecchio secondo la rivendicazione 28, caratterizzato per il fatto che detto filtro ottico (122) è calettato all’albero rotante (3).
  32. 32. Apparecchio secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il 20 fatto che comprende un processore (94) atto a controllare e regolare il funzionamento della testina operativa (1).
  33. 33. Apparecchio secondo la rivendicazione 32, caratterizzato per il fatto che a detto processore (94) è associata un’unità di memoria (95) sulla quale sono memorizzati i dati necessari al funzionamento 25 della testina operativa (1). 28032 deposito.doc SM
  34. 34. Apparecchio secondo la rivendicazione 33, caratterizzato dal fatto che detta unità di memoria (95) è integrata a detto processore (94).
  35. 35. Apparecchio secondo la rivendicazione 33, caratterizzato dal 5 fatto che detta unità di memoria (95) è posizionata su un supporto mobile (97), come una smart card.
  36. 36. Apparecchio secondo la rivendicazione 35, caratterizzato dal fatto di comprendere un lettore (98) atto a rilevare i dati memorizzati su detta unità di memoria (95) posta su detto supporto 10 mobile (97).
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