ITRE20060133A1 - Dispositivo di trasformazione di un moto rotatorio in un moto rettilineo alternato, in particolare per pompe, preferibilmente di tipo agricolo e pompa dotata di tale dispositivo - Google Patents

Dispositivo di trasformazione di un moto rotatorio in un moto rettilineo alternato, in particolare per pompe, preferibilmente di tipo agricolo e pompa dotata di tale dispositivo Download PDF

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ITRE20060133A1
ITRE20060133A1 IT000133A ITRE20060133A ITRE20060133A1 IT RE20060133 A1 ITRE20060133 A1 IT RE20060133A1 IT 000133 A IT000133 A IT 000133A IT RE20060133 A ITRE20060133 A IT RE20060133A IT RE20060133 A1 ITRE20060133 A1 IT RE20060133A1
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IT
Italy
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shaft
movable member
longitudinal axis
eccentric body
connection pin
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IT000133A
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Carlo Alberto Cuneo
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Idromeccanica Bertolini S P A
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    • F16H25/00Gearings comprising primarily only cams, cam-followers and screw-and-nut mechanisms
    • F16H25/08Gearings comprising primarily only cams, cam-followers and screw-and-nut mechanisms for interconverting rotary motion and reciprocating motion
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Description

El.10011.12.ΓΓ.7 Ing. Alfonso COLLI Albo Prot. N. 345 BM
DESCRIZIONE
Annessa a domanda di breveto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
“DISPOSITIVO DI TRASFORMAZIONE DI UN MOTO ROTATORIO IN UN MOTO RETTILINEO ALTERNATO, IN PARTICOLARE PER POMPE, PREFERIBILMENTE DI TIPO AGRICOLO E POMPA DOTATA DI TALE DISPOSITIVO”
A nome: IDROMECCANICA BERTOLINI S.p.A. avente sede in Via F.lli Cervi, 35/1 - 42100 REGGIO EMILIA, ed eletivamente domiciliata presso il Mandatario.
Inventore designato: CUNEO Carlo Alberto.
Mandatari: Ingg. Alfonso COLLI (Albo prot. N 345 BM), Luciano NERI (Albo prot. N 326 BM), Alberto GIANELLI (Albo prot. N.
229BM) domiciliati presso BUGNION S.p.A. in REGGIO EMILIA, Via Borsellino 22.
Depositato li: al n.:
La presente invenzione ha per oggeto un dispositivo di trasformazione di un moto rotatorio in un moto retilineo alternato, in particolare per pompe, preferibilmente di tipo agricolo.
La presente invenzione si presta ad essere impiegata in qualsiasi setore industriale in cui risulti necessario convertire e trasformare un moto rotatorio in un moto rettilineo alternato e/o viceversa. Nel detaglio, Tinvenzione è rivolta a qualsiasi meccanismo cinematico provvisto di due o più organi meccanici in reciproca relazione di trasmissione di moto, quale per esempio pompe, ed in E1.I0011.12.IT.7 Ing. Alfonso COLLI Albo Prot. N. 345 BM
particolare, pompe agricole.
Com’è noto, la trasformazione di un moto circolare in un moto rettilineo alternato e/o viceversa viene generalmente attuato per mezzo di sistemi ampiamente conosciuti, come per esempio, il meccanismo biella-manovella. Il manovellismo di spinta rotativa, o più comunemente meccanismo biellamanovella, comprende un primo organo, detto manovella, predisposto a ruotare attorno ad un asse predeterminato, ed un secondo organo, denominato biella, incernierato da una parte alla manovella e guidato lungo una direzione rettilinea, dall’ altra. La manovella descrive sempre una circonferenza unitamente all’estremità della biella ad essa incernierata, mentre l’estremità opposta della biella descrive una traiettoria rettilinea secondo un moto alternato, essendo detta estremità apporto incernierata per mezzo di uno spinotto a un pistone.
Sebbene il sopra citato dispositivo di trasformazione di un moto rotatorio in un moto rettilineo alternato assolve a numerosi compiti, la Richiedente ha riscontrato che il medesimo non è tuttavia esente da alcuni inconvenienti e è migliorabile sotto diversi aspetti
Un primo inconveniente del suddetto dispositivo è costituito dal fatto che dovendo lo spinotto essere contenuto all’ interno sia del pistone che del piede di biella esso risulta di ridotte dimensioni con conseguenti elevate pressioni specifiche nelle aree di contatto biella-spinotto-pistone che richiedono una lubrificazione molto efficiente, con liquidi lubrificanti in pressione o a sbattimento.
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Albo Prot. N. 345 BM
Più in particolare, la Richiedente ha riscontrato che questa soluzione, biellamanovella, richiede l’utilizzo di appropriati liquidi lubrificanti i quali risultano svantaggiosi qualora sopravvenga un guasto o un danneggiamento che ne comporti l’inevitabile fuoriuscita e/o riversamento nell’ambiente circostante.
La perdita di liquidi lubrificanti diviene ancor più gravosa in contesti ambientali delicati, come per esempio quello agricolo in cui la rottura di consuete pompe agricole pregiudica significativamente il terreno o il campo agricolo circostante.
Difatti, la rottura di una pompa agricola di tipo noto, i cui organi meccanici operano in bagno d’olio, comporta rimmediato inquinamento del terreno circostante, la cui potenzialità viene congelata fino ad un successiva e necessaria opera di bonifica ambientale che incide sensibilmente sulle spese che i proprietari terrieri devono affrontare.
Scopo della presente invenzione è risolvere i problemi riscontrati nella tecnica nota.
Nell’ambito di detto compito tecnico è un importante scopo dell’invenzione proporre un dispositivo di trasformazione di un moto rotatorio in un moto rettilineo alternato particolarmente compatto e robusto e dotato di un numero ridotto di parti costruttive, in particolare per pompe, preferibilmente di tipo agricolo, in grado di operare in assenza lubrificanti di tipo liquido.
II compito tecnico precisato e lo scopo specificato sono sostanzialmente raggiunti da un dispositivo di trasformazione di un moto rotatorio in un moto rettilineo alternato, in particolare per pompe, preferibilmente di tipo agricolo secondo quanto descritto nelle unite rivendicazioni.
Viene ora riportata, a titolo d’esempio indicativo e non limitativo la descrizione r di un dispositivo di trasformazione di un moto rotatorio in un moto rettilineo KV El.10011.12.ΓΓ.7 Ing. Alfonso COLLI Albo Prot. N. 345 BM
alternato, illustrato negli uniti disegni, nei quali:
- la figura 1 è una vista prospettica, parzialmente in spaccato, di un dispositivo di trasformazione di un moto rotatorio in un moto rettilineo alternato, in particolare per pompe, preferibilmente di tipo agricolo, in accordo con la presente invenzione;
- la figura 2, è una vista prospettica parzialmente in sezione di alcuni componenti del dispositivo di cui alla figura precedente;
- la figura 3 è una sezione del dispositivo oggetto della presente invenzione eseguita secondo la traccia ΠΙ-ΠΙ di figura 1 ;
- la figura 4 è una vista prospettica di un particolare del dispositivo di cui alle figure 1 e 3;
Con riferimento alle figure citate, con 1 è complessivamente indicato un dispositivo di trasformazione di un moto rotatorio in un moto rettilineo alternato, in particolare per pompe, preferibilmente di tipo agricolo secondo la presente invenzione.
Come visibile nelle figure da 1 a 3, il dispositivo 1 comprende un albero 2 azionabile in rotazione attorno ad un proprio asse longitudinale “X” da almeno un organo attuatore (non rappresentato in quanto noto). Al fine di consentire Tazionamento in rotazione dell’albero 2, quest’ultimo presenta estremità opposte 3 opportunamente dentellate per l’eventuale impegno di appropriati organi di trasmissione (non illustrati) del sopra citato organo attuatore.
Su ciascuna estremità 3 dell’albero 2 è calettato almeno un corrispettivo cuscinetto di supporto 4, preferibilmente a sfere, che sostiene girevolmente l’albero 2 rispetto ad una struttura di supporto 5 del meccanismo a cui il dispositivo 1 è associato.
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Le estremità 3 dell’albero 2 delimitano una porzione centrale 6 dello stesso in corrispondenza della quale almeno un corpo eccentrico 7 è impegnato per ruotare solidalmente con l’albero 2 attorno all’asse longitudinale “X”.
Come visibile nella figura 2, il corpo eccentrico 7 presenta una sezione trasversale prefereribilmente circolare, eccentrica rispetto all’albero 2 in modo tale da sporgere trasversalmente dal medesimo maggiormente da una parte che dall’altra. Vantaggiosamente, il corpo eccentrico 7 è unito di pezzo con l’albero 2 a costituire un unico monoblocco definito da tre segmenti sostanzialmente cilindrici.
Preferibilmente, il dispositivo 1 comprende almeno un organo mobile 8, vantaggiosamente un pistone, operativamente associato al corpo eccentrico 7 per traslare lungo un asse di movimentazione “Y”, trasversale rispetto all’asse longitudinale “X” dell’albero 2. L’asse di movimentazione “Y” è stabilito da una corrispettiva boccola di guida 9 inamovibilmente associata alla struttura di supporto 5 del summenzionato meccanismo.
Il dispositivo 1 è inoltre provvisto di mezzi volventi di collegamento 10 operativamente interposti tra il corpo eccentrico 7 e l’organo mobile 8 per impartire uno spostamento lungo l’asse di movimentazione “Y” a seguito di una corrispettiva rotazione del corpo eccentrico 7.
Detto organo mobile 8 risulta impegnato sui detti mezzi volventi di collegamento 10 attraverso almeno una spina di connessione 13, presentando quest’ultima almeno una porzione di appoggio 14 a riscontro su detti mezzi volventi di collegamento 10.
Come illustrato nelle figure da 1 a 3, i mezzi volventi di collegamento 10 comprendono almeno due cuscinetti di rotolamento 11 operativamente interposti
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tra il corpo eccentrico 7 e l’organo mobile 8 attraverso la spina di collegamento 13 incernierata nell’organo mobile.
Preferibilmente, i cuscinetti di rotolamento 11 sono distanziati l’uno dall’altro lungo una direzione sostanzialmente parallela all’asse longitudinale “X” dell’albero 2, secondo una misura sostanzialmente pari ad un’area cilindrica centrale 7a del corpo eccentrico 7, delimitata da due corrispettivi rilievi circonferenziali 7b. I cuscinetti di rotolamento 11 definiscono così, unitamente al corpo eccentrico 7, almeno una corrispettiva scanalatura anulare 12 per l’impegno dell’organo mobile 8.
Scendendo nel dettaglio, ciascun cuscinetto di rotolamento 11 dei mezzi volventi di collegamento 10 comprende un anello interno Ila impegnato al corpo eccentrico 7 per ruotare solidalmente con quest’ultimo attorno all’asse longitudinale “X” dell’albero 2. Parallelamente all’anello interno Ila, si sviluppa anche un anello esterno llb impegnato all’organo mobile 8 per spostare quest’ultimo lungo l’asse di movimentazione “Y”, almeno in allontanamento dall’asse longitudinale “X” dell’albero 2. Tra l’anello interno Ila e l’anello esterno llb è operativamente disposta una pluralità di elementi volventi Ile, preferibilmente sferoidali, per consentire un rotazione relativa fra tali anelli Ila, llb attorno ad un asse di rotazione “Z” sostanzialmente parallelo all’asse longitudinale “X” dell’albero 2.
Nel dettaglio, con particolare riferimento alla figura 3, l’organo mobile 8 impegna i cuscinetti di rotolamento 11 mediante almeno una spina di connessione 13. Vantaggiosamente, la spina di connessione 13 presenta almeno una porzione di appoggio 14 per ciascun cuscinetto di rotolamento 11. Preferibilmente, ciascuna porzione di appoggio 14 è sostanzialmente
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controsagomata alla superficie esterna dell’anello esterno llb del corrispettivo cuscinetto di rotolamento 11.
Sempre con riferimento alla figura 3, la spina di connessione 13 si sviluppa prevalentemente parallelamente all’asse longitudinale “X” dell’albero 2 lungo una corrispettiva apertura passante 15 la quale è ricavata attraverso l’organo mobile 8 trasversalmente rispetto all’asse di movimentazione “Y” di quest’ultimo.
Nel dettaglio, la spina di connessione 13 presenta almeno una porzione centrale 16 a sezione sostanzialmente circolare (figure 3 e 4) interposta tra le porzioni di appoggio 14. La porzione centrale 16 della spina di connessione 13 è abbracciata da un’appendice semianulare 8a dell’organo mobile 8 definente almeno parzialmente l’apertura passante 15 di quest’ultimo.
Come visibile nelle figure 1 e 3, la porzione centrale 16 della spina di connessione 13 e la porzione semianulare 8a dell’organo mobile 8 giacciono preferibilmente almeno parzialmente all’ interno della scanalatura anulare 12 definita dai cuscinetti di rotolamento 11, secondo un piano di giacitura sostanzialmente perpendicolare all’asse longitudinale “X” dell’albero 2.
Vantaggiosamente, la spina di connessione 13 è libera di ruotare aH’intemo dell’apertura passante 15 dell’organo mobile 8 attorno ad un asse di oscillazione “A” sostanzialmente parallelo all’asse longitudinale “X” dell’albero 2, in modo tale da compensare, tramite leggere oscillazioni attorno all’asse di oscillazione “A”, la propria escursione trasversale rispetto all’asse di movimentazione “Y” E1.I0011.12.IT.7 Ing. Alfonso COLLI Albo Prot. N. 345 BM
2, il dispositivo 1 comprende inoltre mezzi di richiamo 17 operativamente associati alla spina di connessione 13 per spostare l’organo mobile 8 in avvicinamento all’asse longitudinale “X” dell’albero 2 conformemente alla posizione angolare del corpo eccentrico 7. In particolare, i mezzi di richiamo 17 comprendono preferibilmente almeno due elementi anulari di serraggio 18 operanti almeno sulla spina di connessione 13 per mantenere quest’ultima, i cuscinetti di rotolamento 11 e il corpo eccentrico 7 reciprocamente uniti. 13. Come visibile nella figura 3, ciascun elemento anulare di serraggio 18 impegna una rispettiva sporgenza longitudinale 13a della spina di connessione 13, da parte opposta rispetto alla porzione di appoggio 14 corrispondente, per mantenere la spina di connessione 13 unita al rispettivo cuscinetto di rotolamento 11 e al corpo eccentrico 7. In altre parole, ciascun elemento anulare di serraggio 18 abbraccia la rispettiva sporgenza longitudinale 13a della spina di connessione 13 per mantenere quest’ultima adeguatamente premuta contro l’anello esterno llb del corrispettivo cuscinetto di rotolamento 11. In questo modo, durante la rotazione dell’albero 2, la spina di connessione 13 viene condotta dal corpo eccentrico 7 in allontanamento dall’asse longitudinale “X” dell’albero 2 e richiamata verso il medesimo per mezzo degb elementi anulari di serraggio 18 che la mantengono adesa ai cuscinetti di rotolamento 11.
Sempre con riferimento alla figura 3, ciascun elemento anulare di serraggio 18 si sviluppa sostanzialmente parallelamente all’albero 2 a definire una fascia avvolgente di bloccaggio. Vantaggiosamente, ciascun elemento anulare di serraggio 18 presenta almeno una porzione di copertura 18a estendentesi trasversalmente rispetto all’asse longitudinale “X” dell’albero 2. La porzione di copertura 18a di ciascun elemento anulare di serraggio 18 presenta un’apertura E1.I0011.12.Π77 big. Alfonso COLLI Albo Prot. N. 345 BM
centrale 18b che ne consente la movimentazione trasversale senza intercettazione dell’albero 2.
Nella soluzione realizzativa illustrata nelle figure 1 e 3, il dispositivo 1 è preferibilmente munito di un organo mobile ausiliario 19 strutturalmente identico all’organo mobile 8 sopra descritto. L’organo mobile ausiliario 19 è operativamente associato al corpo eccentrico 7 da parte opposta rispetto all’organo mobile 8 per traslare lungo l’asse di movimentazione “Y” secondo un moto rettilineo alternato.
Analogamente all’organo mobile 8, l’organo mobile ausiliario 19 impegna i cuscinetti di rotolamento 11 mediante almeno una spina di connessione 20, identica alla spina di connessione 13 dell’organo mobile 8.
In questo caso ciascun elemento anulare di serraggio 18 impegna anche una rispettiva sporgenza longitudinale 20a della spina di connessione 20 dell’organo mobile ausiliario 19 da parte opposta al corrispettivo cuscinetto di rotolamento 11 per mantenere gli organi mobili 8, 19, le spine di connessione 13, 20, i cuscinetti di rotolamento 11 e il corpo eccentrico 7 reciprocamente uniti. Quando l’albero 2 viene azionato in rotazione attorno al proprio asse longitudinale “X” unitamente al corpo eccentrico 7 ed agli anelli interni 1 lb dei cuscinetti di rotolamento 11, le spine di connessione 13, 20 ed i corrispettivi organi mobili 8,19 vengono azionati in traslazione lungo l’asse di movimentazione “Y” secondo un moto rettilineo alternato. Più in particolare, mentre l’organo mobile 8 e la rispettiva spina di connessione 13 si allontanano dall’asse longitudinale “X” dell’albero 2 su azione di spinta del corpo eccentrico 7, l’organo mobile ausiliario 19 e la corrispettiva spina di connessione 20, si avvicinano all’asse longitudinale “X” dell’albero 2, su richiamo degli elementi
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anulari 18.<'>RE 2005 A<* 1>0<u w>00<w>1 a ^ 332 Naturalmente, il dispositivo 1 può essere provvisto di svariati organi mobili o pistoni, disposti angolarmente attorno ad un corpo eccentrico oppure operativamente associati a più camme distribuite lungo l’albero 2.
Sempre con riferimento alla figura 3, il dispositivo 1 comprende inoltre un sistema di lubrificazione 21 di tutti i componenti mobili. In particolare, il sistema di lubrificazione 21 prevede la lubrificazione degli organi mobili 8, 19 lungo le corrispettive boccole di guida 9, dei cuscinetti di rotolamento 11, del corpo eccentrico 7, dei mezzi di richiamo 17 e l’albero 2. Preferibilmente, la lubrificazione dei summenzionati componenti viene attuata per mezzo di deposizione di grasso lubrificante.
Vantaggiosamente il grasso lubrificante viene stipato all’ interno di corrispettivi serbatoi di accumulo 22 ricavati rispettivamente all’ interno della struttura di ciascun organo mobile 8, 19.
Al fine di consentire e facilitare le operazioni di introduzione di grasso lubrificante, ciascun serbatoio 22 presenta almeno un’apertura di accesso 23 rivolta da parte opposta rispetto all’asse longitudinale “X” dell’albero 2.
Da ciascun serbatoio 22 si estende almeno un canale di lubrificazione 24 che sfocia in almeno ima corrispettiva scanalatura periferica 25 ricavata esternamente sul corrispettivo organo mobile 8, 19. Più in particolare, da ciascun serbatoio 22 si sviluppano, trasversalmente rispetto all’asse di movimentazione “Y”, quattro canali di lubrificazione 24 in comunicazione di fluido con due corrispettive scanalature periferiche 25 ricavate esternamente sul corrispettivo organo mobile 8, 19.
Con particolare riferimento alla soluzione realizzativa illustrata nelle figure V
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allegate, i canali di lubrificazione 24 sono preferibilmente disposti a due a due, allineati lungo una rispettiva direzione sostanzialmente parallela all’asse longitudinale “X” dell’albero 2 per sfociare nella medesima scanalatura periferica 25 da parti rispettivamente opposte, e, a due a due, l’uno al di sopra dell’altro secondo direzioni sostanzialmente parallele, per sfociare in scanalature periferiche 25 reciprocamente sovrapposte. In questo modo, il grasso lubrificante presente aH’intemo del serbatoio 22 di ciascun organo mobile 8, 19 è libero di fluire attraverso i canali di lubrificazione 24 per ingrassare esternamente questi ultimi.
Sempre con riferimento alla figura 3, dal serbatoio 22 di ciascun organo mobile 8, 19 si sviluppa un condotto di diffusione 26 che termina in corrispondenza della rispettiva apertura passante 15 per consentire al grasso lubrificante di raggiungere la corrispettiva spina di connessione 13, 20. Preferibilmente, il condotto di diffusione 26 si sviluppa sostanzialmente parallelamente all’asse di movimentazione “Y”, e più preferibilmente, si sviluppa lungo tale asse.
Il summenzionato sistema di lubrificazione 21 presenta inoltre almeno un condotto di transito 27 estendentesi attraverso ciascuna spina di connessione 13, 20 tra il condotto di diffusione 26 del rispettivo organo mobile 8, 19 e almeno una corrispettiva porzione di appoggio 14 o un cuscinetto di rotolamento 11. Preferibilmente, ciascuna spina di connessione 13, 20 presenta due condotti di transito 27 sviluppantisi sostanzialmente parallelamente all’asse di movimentazione “Y” tra il corrispettivo condotto di diffusione 26 e i corrispettivi cuscinetti di rotolamento 11.
Il sistema di lubrificazione 21 è inoltre dotato di almeno un canale 28 ricavato almeno parzialmente all’interno del corpo eccentrico 7 ed almeno parzialmente
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all’intemo dell’albero 2 secondo uno sviluppo trasversale all’asse longitudinale “X” di quest’ultimo tra l’asse stesso ed un corrispettivo cuscinetto di rotolamento 11.
Nella soluzione realizzativa illustrata nella figura 3, il sistema di lubrificazione 21 comprende due canali 28 ricavati almeno parzialmente all 'interno del corpo eccentrico 7 ed almeno parzialmente all’intemo dell’albero 2, secondo direzioni di sviluppo trasversali all’asse longitudinale “X” di quest’ultimo.
Nel dettaglio, ciascun canale 28 si estende tra un corrispettivo cuscinetto di rotolamento Il e l’asse longitudinale “X” dell’albero 2, lungo il quale è ricavato un condotto principale 29, chiuso da un ingrassatore non rappresentato in figura, per consentire le operazioni di lubrificazione periodica.
Il dispositivo di trasformazione di un moto rotatorio in un moto rettilineo uniforme secondo la presente invenzione risolve i problemi riscontrati nella tecnica nota e consegue importanti vantaggi.
Innanzitutto, il summenzionato dispositivo consegue l 'importante vantaggio di operare in assenza di bagni di liquidi lubrificanti, quali per esempio olio e simili, che in situazioni di danneggiamento e/o rottura dei medesimi tendono a riversarsi in elevata quantità nell’ambiente circostante. Infatti, l’assenza di strisciamento per via dell 'interposizione di appropriati cuscinetti di rotolamento e di una spina tra il corpo eccentrico e gli organi mobili o pistoni, consente l’utilizzo di grasso lubrificante in sostituzione all’olio liquido. Di conseguenza, in caso di rottura di componenti di contenimento, come per esempio la struttura stessa delle pompe alle quali tali dispositivi sono normalmente associati, il grasso lubrificante tende a permanere sui componenti del dispositivo stesso. Ciò risulta particolarmente vantaggioso quando meccanismi, quali pompe o simili,
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RE 2003 A 0 0 0 1 3 3
utilizzati in ambienti delicati, come per esempio i terreni agricoli o altri analoghi luoghi di coltivazione, sono soggetti ad un danneggiamento alla struttura di contenimento degli stessi. Difatti, la mancata fuoriuscita di sostanze inquinanti preserva Γ ambiente circostante evitando nel contempo onerose opere di bonifica ambientale.
Va inoltre riscontrato che la conformazione strutturale del presente dispositivo consente una notevole superficie di appoggio tra spinotto e pistone a tutto vantaggio dell’ affidabilità e robustezza del sistema.
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Claims (28)

  1. H1.I0011.12.TT.7 Ing. Alfonso COLLI Albo Prot. N. 345 BM RE 2006 A 3 3 RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di trasformazione di un moto rotatorio in un moto rettilineo alternato, in particolare per pompe, preferibilmente di tipo agricolo, detto dispositivo comprendendo: un albero (2) azionabile in rotazione attorno ad un proprio asse longitudinale (“X”); almeno un corpo eccentrico (7) impegnato su detto albero (2) per ruotare solidalmente a quest’ultimo attorno a detto asse longitudinale (“X”),; almeno un organo mobile (8) operativamente associato a detto corpo eccentrico (7) per traslare lungo un asse di movimentazione (“Y”) trasversale rispetto all’asse longitudinale (“X”) di detto albero (2); caratterizzato dal fatto di comprende inoltre mezzi volventi di collegamento (10) operativamente interposti tra detto corpo eccentrico (7) e detto organo mobile (8), detto organo mobile (8) impegnando detti mezzi volventi di collegamento (10) mediante almeno una spina (13) di connessione, detta spina di connessione (13) presentando almeno una porzione di appoggio (14) per detti mezzi volventi di collegamento (10).
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi volventi di collegamento (10) comprendono almeno due cuscinetti di rotolamento (11) operativamente interposti tra detto corpo eccentrico (7) e detta spina di connessione (13).
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, in cui detti cuscinetti di rotolamento (11) sono distanziati l’uno dall’altro lungo una direzione sostanzialmente parallela all’asse longitudinale (“X”) di detto albero (2) a definire, unitamente a detto corpo eccentrico (7), almeno una corrispettiva scanalatura anulare (12).
    15 E1.I0011.12.IT.7 Ing. Alfonso COLLI Albo Prot. N. 345 BM
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 2 o 3, in cui ciascun cuscinetto di rotolamento (11) comprende: un anello interno (Ila) impegnato a detto corpo eccentrico (7) per ruotare solidalmente con quest’ultima attorno a detto asse longitudinale (“X”) di detto albero (2); un anello esterno (1 lb) impegnato a detto organo mobile (8) per spostare quest’ultimo lungo detto asse di movimentazione (“Y”) almeno in allontanamento dall’asse longitudinale (“X”) di detto albero (2); una pluralità di elementi volventi (Ile), preferibilmente sferoidali, operativamente interposti tra detti anello interno (Ila) ed esterno (1 lb) per consentire un rotazione relativa fra questi ultimi attorno ad un asse di rotazione (“Z”) sostanzialmente parallelo all’asse longitudinale di detto albero (“X”).
  5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui ciascuna porzione di appoggio (14) di detta spina di connessione (13) è sostanzialmente controsagomata all’anello esterno (1 lb) del corrispettivo cuscinetto di rotolamento (11).
  6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, in cui detta spina di connessione (13) si sviluppa prevalentemente sostanzialmente parallelamente all’asse longitudinale (“X”) di detto albero (2) lungo una corrispettiva apertura passante (15) ricavata attraverso detto organo mobile (8) trasversalmente rispetto all’asse di movimentazione (“Y”) di quest’ultimo.
  7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 6, in cui detta spina di connessione (13) presenta almeno una porzione centrale (16) a sezione sostanzialmente circolare interposta tra dette porzioni di appoggio (14), detta porzione centrale (16) essendo abbracciata da un’appendice semianulare (8a) di detto organo mobile (8) definente almeno parzialmente l’apertura passante (15) di
    V ψ. E1.I0011.12.IT.7 Ing. Alfonso COLLI Albo Prot. N. 345 BM RE 2006 A 0 0 0 1 3 3 quest’ultimo.
  8. 8. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 5 a 7, in cui detta spina di connessione (13) è girevolmente impegnata in detta apertura passante (15) di detto organo mobile (8) per oscillare attorno ad un asse (“A”) sostanzialmente parallelo all’asse longitudinale (“X”) di detto albero (2).
  9. 9. Dispositivo secondo la rivendicazione 7 o 8, in cui detta porzione a centrale (16) di detta spina di connessione (13) e detta porzione semianulare (8a) di detto organo mobile (8) giacciono almeno parzialmente in detta scanalatura anulare (12) tra detti cuscinetti di rotolamento (11) e secondo un piano di giacitura sostanzialmente perpendicolare all’asse longitudinale (“X”) di detto albero (2).
  10. 10. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 5 a 9, comprendente inoltre mezzi di richiamo (17) operativamente associati a detta spina di connessione (13) per spostare detto organo mobile (8) in avvicinamento all’asse longitudinale (“X”) di detto albero (2) conformemente alla posizione angolare di detto corpo eccentrico (7).
  11. 11. Dispositivo secondo la rivendicazione IO, in cui detti mezzi di richiamo (17) comprendono almeno due elementi anulari di serraggio (18) operanti almeno su detta spina di connessione (13) per mantenere quest’ultima, detti cuscinetti di rotolamento (11) e detto corpo eccentrico (7) reciprocamente uniti.
  12. 12. Dispositivo secondo la rivendicazione 11, in cui ciascun elemento anulare di serraggio (18) impegna una rispettiva sporgenza longitudinale (13a) di detta spina di connessione (13), da parte opposta rispetto alla porzione di appoggio (14) corrispondente, per mantenere unita detta spina di connessione (13) al rispettivo cuscinetto di rotolamento (11) e a detto corpo eccentrico (7).
  13. 13. Dispositivo secondo la rivendicazione 12, in cui ciascun elemento anulare di
    E1.I0011.12.ΓΓ.7 Ing. Alfonso COLLI Albo Prot. N. 345 BM
    serraggio (18) presenta almeno una porzione di copertura (18a) estendentesi trasversalmente rispetto all’asse longitudinale (“X”) di detto albero (2), detta porzione di copertura (18a) presentando un’apertura (18b) sostanzialmente centrale attraversata da detto albero (2).
  14. 14. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 5 a 13, comprendente inoltre un sistema di lubrificazione (21) di detti organo mobile (8), spina di connessione (13), cuscinetti di rotolamento (11), corpo eccentrico (7), mezzi di richiamo (17) ed albero (2), detto sistema di lubrificazione (21) operando per mezzo di deposizione di grasso lubrificante sui componenti di detto dispositivo (1).
  15. 15. Dispositivo secondo la rivendicazione 14, in cui detto sistema di lubrificazione (21) comprende almeno un serbatoio di accumulo (22) di grasso lubrificante, detto serbatoio di accumulo (22) essendo ricavato all 'interno di detto organo mobile (8).
  16. 16. Dispositivo secondo la rivendicazione 15, in cui detto serbatoio di accumulo (22) presenta almeno un’apertura di accesso (23) per l’introduzione di grasso lubrificante.
  17. 17. Dispositivo secondo la rivendicazione 14 o 15, in cui detto sistema di lubrificazione (21) comprende almeno un canale di lubrificazione (24) estendentesi aH’intemo di detto organo mobile (8) tra da detto serbatoio di accumulo (22) ed almeno un corrispettiva scanalatura periferica (25) ricavata esternamente su detto organo mobile (8), detto canale di lubrificazione (24) sviluppandosi trasversalmente all’asse di movimentazione (“Y”) di detto organo mobile (8) per lubrificare una corrispettiva guida (9) di detto organo mobile (8).
  18. 18. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 14 a 15, in cui ; E1.10011.12.ΓΓ.7 Ing. Alfonso COLLI Albo ProL N. 345 BM RE 2003 ·<■>f' t ^ Π 4 ■<1>ϋ I w s i Wi 6 0 l detto sistema di lubrificazione (21) comprende almeno un condotto di diffusione (26) di detto grasso lubrificante estendentesi all’interno di detto organo mobile (8) tra detto serbatoio di accumulo (22) e detta spina di connessione (13) per lubrificare quest’ultima, detto condotto di diffusione (26) sviluppandosi sostanzialmente parallelamente all’asse di movimentazione (“Y”) di detto organo mobile (8).
  19. 19. Dispositivo secondo la rivendicazione 18, in cui detto sistema di lubrificazione (21) comprende almeno un condotto di transito (27) di detto grasso lubrificante, estendentesi attraverso detta spina di connessione (13) tra detto serbatoio di accumulo (22) e detta almeno una porzione di appoggio (14) di detta spina di connessione (13) o un cuscinetto di rotolamento (11), detto condotto di transito (27) sviluppandosi sostanzialmente parallelamente rispetto all’asse di movimentazione (“Y”) di detto organo mobile (8).
  20. 20. Dispositivo secondo la rivendicazione 18, in cui detto sistema di lubrificazione (21) comprende due condotti di transito (27) di detto grasso lubrificante estendentisi ciascuno attraverso detta spina di connessione (13) tra detto serbatoio di accumulo (22) ed una corrispettiva porzione di appoggio (14) di detta spina di connessione (13) o un rispettivo cuscinetto di rotolamento (11), detti condotti di transito (27) sviluppandosi sostanzialmente parallelamente all’asse di movimentazione (“Y”) di detto organo mobile (8).
  21. 21 Dispositivo secondo la rivendicazione 19 o 20, in cui detto sistema di lubrificazione (21) comprende inoltre almeno un canale (28) ricavato almeno parzialmente all 'interno di detto corpo eccentrico (7) ed almeno parzialmente aH’intemo di detto albero (2), detto canale (28) estendentesi trasversalmente all’asse longitudinale (“X”) di detto albero (2) tra un corrispettivo cuscinetto di
    E1.I0011.12.ΓΓ.7 Ing. Alfonso COLLI Albo Prot. N. 345 BM
    rotolamento (11) e l’asse longitudinale (“X”) di detto albero (2).
  22. 22. Dispositivo secondo la rivendicazione 19 o 20, in cui detto sistema di lubrificazione (21) comprende due canali (28) ricavati almeno parzialmente aU’intemo di detto corpo eccentrico (7) ed almeno parzialmente airintemo di detto albero (2), detti canali (28) estendentesi trasversalmente all’asse longitudinale (“X”) di detto albero (2), ciascuno tra un corrispettivo cuscinetto di rotolamento (11) e l’asse longitudinale (“X”) di detto albero (2).
  23. 23. Dispositivo secondo la rivendicazione la rivendicazione 21 o 22, in cui detto sistema di lubrificazione (21) comprende un condotto principale (29) estendentesi aH’intemo di detto albero (2) lungo l’asse longitudinale (“X”) di quest’ultimo, detto condotto principale (29) essendo in comunicazione di fluido con detto almeno un canale (28).
  24. 24. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazione da 12 a 23, comprendente almeno un organo mobile ausiliario (19) operativamente associato a detto corpo eccentrico (7) da parte opposta rispetto a detto organo mobile (8) per traslare lungo l’asse di movimentazione (“Y”), detto organo mobile ausiliario (19) essendo identico a detto organo mobile (8).
  25. 25. Dispositivo secondo la rivendicazione 24, in cui detto organo mobile ausiliario (19) impegna detti cuscinetti di rotolamento (11) mediante almeno una spina di connessione (20) identica alla spina di connessione (13) di detto organo mobile (8).
  26. 26. Dispositivo secondo la rivendicazione 25, in cui ciascun elemento anulare di serraggio (18) impegna una rispettiva sporgenza longitudinale (20a) di detta spina di connessione (20) di detto organo mobile ausiliario (19), da parte opposta rispetto al rispettivo cuscinetto di rotolamento (11) per mantenere uniti
    Ε1.Ι00Π.12.Π77 Ing. Alfonso COLLI Albo Prot. N. 345 BM
    detti organi mobili (8, 19), le spine di connessione (13, 20) di questi ultimi, detti cuscinetti di rotolamento (11) e detto corpo eccentrico (7).
  27. 27. Pompa comprendente almeno un dispositivo (1) di trasformazione di un moto rotatorio in un moto rettilineo alternato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.
  28. 28. Pompa agricola comprendente almeno un dispositivo (1) di trasformazione di un moto rotatorio in un moto rettilineo alternato secondo ima qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 26.
IT000133A 2006-11-10 2006-11-10 Dispositivo di trasformazione di un moto rotatorio in un moto rettilineo alternato, in particolare per pompe, preferibilmente di tipo agricolo e pompa dotata di tale dispositivo ITRE20060133A1 (it)

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