ITRA20090017A1

ITRA20090017A1 - Accorgimenti antisfilamento per stecche di tapparelle.

Info

Publication number: ITRA20090017A1
Application number: IT000017A
Authority: IT
Inventors: Carmelo Pappalardo
Original assignee: C M P Costr Metallur Pappalardo Dei F Lli Pa
Priority date: 2009-05-26
Filing date: 2009-05-26
Publication date: 2010-11-27

Description

TITOLO

“ACCORGIMENTI ANTISFILAMENTO PER STECCHE DI TAPPARELLE”

RIASSUNTO

Le FiGG. 1 e 2 mostrano due viste di una stecca ottenuta da un profilato metallico coibentato di tipo noto e predisposta, secondo il trovato, per impedirne lo sfilamento dopo la formazione della tapparella; le FiGG. 6 e 7 mostrano, attraverso la sezione trasversale XX ed in due fasi, il bloccaggio antisfilamento di due stecche contigue reciprocamente agganciate.

Gli accorgimenti in oggetto sono caratterizzati dai fatto che in ciascuna delle due estremità del bordo femmina di una stecca (A), quello sagomato a cavità, vengono eseguiti due tagli longitudinali (30) che, realizzati nella parete interna (3) della cavità e quindi non visibili dall'esterno, consentono la formazione ed il ripiegamento verso l’Interno di un’aletta (31 ) con cui ottenere una sorta di battuta d'arresto per il bordo maschio (1 ) della stecca precedentemente inserita. Un ulteriore taglio (60) eseguito longitudinalmente lungo la faccia superiore (6) della femmina definisce a sua volta un’aletta 61 che, ripiegabile anch'essa verso l'interno della cavità, poggia ad incrocio contro la precedente aletta (31 ) coadiuvandola nel contrastare lo sfilamento del bordo maschio (1) della stecca precedentemente inserita ed opportunamente ridotto, in ciascuna estremità, di un breve tratto in corrispondenza di detta aletta (31 ).

“ACCORGIMENTI ANTISFILAMENTO PER STECCHE DI TAPPARELLE”

DESCRIZIONE

Il presente trovato riguarda le tapparelle o persiane avvolgibili ed in particolare le modalità con le quali impedire lo sfilamento longitudinale delle stecche notoriamente agganciate in successione in modo da ottenere collegamenti snodati che rendono l’insieme arrotolabile su di un apposito rullo avvolgitore situato all’interno di un cassonetto.

In verità il problema dello sfilamento non esiste per le tapparelle le cui stecche sono di legno, in quanto queste solitamente vengono unite dall’inserimento di nastri che le attraversano tutte, oppure dall’applicazione di snodi metallici a cavallo di stecche contigue.

Il problema dello sfilamento riguarda invece quelle tapparelle le cui stecche sono costituite da profilati di alluminio o di acciaio, opportunamente coibentati con poliuretano espanso od altro materiale idoneo.

Detti profilati metallici presentano ì due bordi longitudinali conformati uno a maschio e l’altro a femmina perché si possa agganciarli direttamente l'uno all’altro in successione, inserendo longitudinalmente il bordo maschio dì una stecca nel bordo femmina dell’altra e così via.

Uno dei modi solitamente utilizzati per impedire lo sfilamento longitudinale delle stecche così agganciate, consiste nel vincolarle l’una all’altra attraversandone i bordi reciprocamente agganciati con un chiodo che, inserito in corrispondenza di un’asola praticata trasversalmente nel bordo maschio, impedisce io spostamento longitudinale di una stecca rispetto all’altra senza ostacolare l’articolazione del loro aggancio.

Un ulteriore modo utilizzato per impedire lo sfilamento longitudinale delle stecche agganciate ma non la loro articolazione, consiste nel fissare in ciascuna delie due estremità di una delle due stecche agganciate una sorta di piastrina ivi fermata con mezzi infissi nel poliuretano di coibentazione.

Ma simili accorgimenti ed altri attualmente in uso non incontrano il pieno apprezzamento ne’ sotto il profilo estetico e neppure sotto l’aspetto pratico in quanto, nella maggior parte dei casi, risultano a scapito della scorrevolezza delle stecche nelle guide o canali di scorrimento dove, anche per la presenza dì spazzole antipolvere e antirumore, possono essere causa di possibili inceppamenti.

Scopo principale del presente trovato è quello di impedire lo sfilamento longitudinale delle stecche metalliche agganciate tra loro in successione con accorgimenti che, realizzabili con mezzi noti, siano eseguibili facilmente ed a costi contenuti, risultino defilati e soprattutto non deturpino la superficie in vista di ambo i lati delle suddette tapparelle, non compromettano lo scorrimento delle stecche nelle apposite guide e non limitino la necessaria articolazione delle stecche agganciate.

Tutti gli scopi indicati risultano pienamente raggiunti grazie agli accorgimenti in oggetto consistenti in linea di massima nelì’intervenire sul bordo maschio della stecca per asportarne alle due estremità un breve tratto terminale mentre in ciascuna delle due estremità del bordo femmina della stessa stecca vengono eseguiti appositi tagli, singoli o doppi secondo necessità, che consentono di piegare, verso l'interno di detto bordo, l’aletta o le alette intagliate che realizzano, direttamente o per mezzo di appositi tappi o inserti, una battuta d’arresto per il bordo maschio dell’altra stecca opportunamente accorciato alle estremità prima dell'inserimento.

Gli accorgimenti ideati sono di seguito descritti attraverso quattro possibili forme di attuazione raffigurate, a solo titolo indicativo e non limitativo, nelle allegate cinque tavole di disegno comprendenti:

- le FIGG. 1 -2-3-4 che mostrano tre viste e la sezione trasversale XX di una stecca ottenuta da un profilato metallico coibentato di tipo noto ma già predisposta, in una prima forma di attuazione del trovato, per impedirne lo sfilamento dopo la formazione della tapparella;

- le FIGG. 5, 6 e 7 che mostrano, in sequenza ed attraverso la medesima sezione trasversale, le operazioni con cui ottenere, nella prima forma di attuazione del trovato, il bloccaggio antisfilamento di due stecche contìgue reciprocamente agganciate;

- le FIGG. 8 e 9 che mostrano le due opposte viste della medesima sezione longitudinale YY riferita alla FIG, 7;

- le FIGG. 10-11-12 che mostrano tre viste di una stecca ottenuta da un profilato metallico coibentato di tipo noto ma già predisposta, in una seconda forma di attuazione del trovato, per impedirne lo sfilamento dopo la formazione della tapparella;

- la FIG. 13 che mostra la sezione ZZ della stecca delia FIG. 10 agganciata in successione ad una sottostante stecca identica;

- le FIGG. 14-15-16 che mostrano due viste e la sezione ZZ di una stecca ottenuta da un profilato metallico coibentato di tipo noto e predisposta in una terza forma di attuazione del trovato;

- la FIG. 17 che mostra lo stesso spaccato frontale della FIG. 14 dopo l'inserimento a pressione di un apposito tappo antisfìlamento;

- le FIGG. 18-19-20 che mostrano due viste e la sezione ZZ di una stecca ottenuta da un profilato metallico coibentato di tipo noto e predisposta in una quarta forma di attuazione del trovato;

- la FIG. 21 che mostra lo stesso spaccato frontale della FIG. 18 dopo l'inserimento a pressione di un apposito inserto antisfìlamento.

Da un primo esame sommario dei disegni allegati ed iniziando da quelli riguardanti la prima forma di attuazione rappresentata nelle figure dalla 1 alla 9, si evince che la stecca metallica A, opportunamente coibentata mediante poliuretano espanso P od altro materiale idoneo, è realizzata preferibilmente con un profilato di alluminio o di acciaio che presenta il bordo longitudinale 1 conformato a maschio e sagomato a mo' di uncino ed il bordo longitudinale opposto conformato a femmina con una cavità delimitata da una faccia interna 3, un tratto concavo 4, una parete esterna 5 ed una porzione terminale superiore 6 che impedisce lo sganciamento trasversale del bordo maschio 1 dell’altra stecca dopo l’accoppiamento di detti due bordi mediante inserimento longitudinale del maschio nella femmina (FIG. 5).

Onde evitare lo sfilamento longitudinale delle stecche così agganciate, sul bordo maschio 1 di ogni stecca si interviene per asportare, alle due estremità, un breve tratto terminale 2, come alle FIGO. 1 e 2, mentre in ciascuna delle due estremità del bordo femmina vengono eseguiti due tagli longitudinali 30 che, realizzati nella parete interna 3 della cavità e quindi non visibili dall’esterno, consentono la formazione di un'aletta 31 che, ripiegabile verso l'interno della cavità e preferibilmente a 90°, realizza una sorta di battuta d’arresto per il bordo maschio 1 della stecca precedentemente inserita.

Un ulteriore taglio 60 eseguito longitudinalmente lungo la porzione superiore 6 della femmina definisce a sua volta un’aletta 61 (FIG. 7) che, ripiegabile anch’essa verso l’interno della cavità e preferibilmente a 90°, poggia ad incrocio contro la precedente aletta 31 coadiuvandola nel contrastare lo sfilamento del bordo maschio 1 della stecca precedentemente inserita.

Analoga funzione potrebbe aversi anche invertendo la posizione ad incrocio delle suddette alette 31 e 61 oppure utilizzando anche una sola delle suddette alette, se la rigidità del materiale costituente il profilato metallico e le dimensioni dell’aletta ricavata lo consentono.

Nella seconda forma di attuazione, quella illustrata nelle figure dalla 10 alla 13, la stecca metallica B, coibentata e conformata come la precedente stecca A, è caratterizzata dal presentare, in ciascuna delle due estremità del bordo femmina, e precisamente nella parete interna 3, un unico taglio longitudinale 32 che, non visibile dall’esterno, consente di ripiegare di circa 90° verso l’interno della cavità una porzione triangolare 33 (FIG. 13) fungente da battuta d’arresto per il bordo maschio 1 di un’altra stecca precedentemente inserita. Un ulteriore taglio 62 eseguito trasversalmente nella porzione superiore 6 della femmina definisce a sua volta un’aletta 63 da ripiegare verso l'interno ad interferire con la porzione triangolare 33 precedentemente piegata, puntellandola nell’azione di contrasto allo sfiiamento del bordo maschio 1 della stecca inserita.

Analoga funzione potrebbe aversi anche utilizzando la sola aletta 33 se le dimensioni della stessa e la rigidità de! materiale dal quale è ricavata lo consentono.

Nelle successive due forme di attuazione del trovato, di cui la prima illustrata dalla figura 14 alla 17 e la seconda dalla figura 18 alla 21, le relative stecche metalliche C e D, identiche alle stecche A e B descritte in precedenza, sono caratterizzate dal presentare, in ciascuna delle due estremità del bordo femmina e precisamente nella porzione superiore 6, uno o due tagli che consentono di piegare verso l’interno di detto bordo un’aletta atta a vincolare in un caso un apposito tappo 7 e nell’altro l’apposito inserto 8 che, inseriti a pressione, impediscono lo sfilamento de! bordo maschio dell’altra stecca opportunamente accorciato alle estremità prima dell'inserimento.

Eseguendo un solo taglio trasversale 64, come nella stecca C delle FIGG. 14, 15, 16 e 17, si ottiene la formazione dell’aletta 65 nel tratto più estremo della porzione 6 del profilato ed in tal caso, dopo l'inserimento a pressione del tappo 7 che con la propria estremità 72 forza temporaneamente l'aletta 65, quest’uitima permane ad agire elasticamente contro la porzione intermedia 71 grazie al restringimento di questa rispetto all’estremità 72 ed alla porzione posteriore 70, tra l’altro dimensionata per arrestarsi all'esterno contro l’estremità della stecca. L'esecuzione di due tagli trasversali 66, come nella stecca D delle FIGG.

18, 19, 20 e 21, consente la formazione dell’aletta 67 in posizione rientrata quanto basta ad evitare che l’inserto 8 inserito a pressione sporga dall’estremità della stecca. Inoltre, essendo detto inserto 8 destinato ad essere alloggiato interamente all’interno della stecca suddetta, le due estremità 81 possono essere tra loro identiche e collegate da una porzione cilindrica 80 di minor diametro contro la quale l’aletta 67, dopo il passaggio di una delle due estremità 81 provviste entrambe di invito conico di inserimento, si dispone elasticamente ad impedire ulteriori movimenti nei due sensi dell’inserto suddetto.

E’ ovvio che, ferme restando le caratteristiche di massima illustrate e descritte, gli accorgimenti ideati potranno essere suscettibili di ulteriori modifiche o varianti che, comunque comprese nel presente ambito brevettale, potrebbero riguardare l’esecuzione dei tagli 30, 32, 60, 62, 64 e 66 secondo orientamenti diversi da quelli raffigurati nonché l’utilizzo di tappi, di materiale plastico od altro idoneo, da inserire alle due estremità della femmina frapponendoli fra il maschio agganciato e l'una o più alette ricavate e ripiegate all’interno della femmina suddetta.

Claims

RIVENDICAZIONI 1) “Accorgimenti antisfilamento per stecche di tapparelle”, ed in particolare per stecche costituite da profilati metallici (alluminio o acciaio) presentanti i due bordi longitudinali conformati uno a maschio e l'altro a femmina perché si possa agganciarli direttamente l’uno all’altro in successione mediante inserimento longitudinale del bordo maschio (1) di una stecca nel bordo femmina di un’altra, caratterizzati dal fatto che in ciascuna delle due estremità del bordo femmina di una stecca viene eseguito almeno un taglio (30; 32; 60, 62; 64; 66) che consente di ricavare e piegare verso l'interno di detto bordo femmina l’almeno una aletta (31; 33; 61; 63; 65; 67) perché possa impedire, direttamente o tramite appositi tappi o inserti (7; 8), lo sfilamento del bordo maschio (1) dell’altra stecca inserita, opportunamente ridotto alle due estremità di un breve tratto in corrispondenza di detta almeno una aletta di arresto sporgente all’interno della femmina. 2) “Accorgimenti antisfilamento per stecche di tapparelle”, come alla rivendicazione 1, caratterizzati dal fatto che almeno un taglio (30; 32) è realizzato longitudinalmente in ciascuna delle due estremità del bordo femmina sagomato a cavità e, precisamente, nella parete interna (3). 3) “Accorgimenti antisfilamento per stecche di tapparelle”, come alla rivendicazione 1, caratterizzati dal fatto che almeno un taglio (60) è eseguito longitudinalmente in ciascuna delle due estremità del bordo femmina sagomato a cavità e, precisamente, nella porzione (6) che impedisce lo sganciamento trasversale del maschio (1). 4) “Accorgimenti antisfilamento per stecche di tapparelle”, come alla rivendicazione 1 , caratterizzati dal fatto che almeno un taglio (62) è eseguito trasversalmente verso le due estremità del bordo femmina e, più precisamente nella porzione (6) che impedisce lo sganciamento trasversale del maschio (1), allo scopo di consentire il ripiegamento verso l'interno di un’aletta (63) fino ad interferire con la porzione (31; 33) precedentemente piegata, puntellandola nell’azione di contrasto allo sfilamento del bordo maschio (1) della stecca inserita. 5) “Accorgimenti antisfilamento per stecche di tapparelle”, come alia rivendicazione 1 , caratterizzati dal fatto che un taglio (64) è eseguito trasversalmente verso le due estremità del bordo femmina e più precisamente nella porzione (6) che impedisce lo sganciamento trasversale del maschio (1) onde consentire di piegare verso l’interno di detto bordo femmina un<'>aletta (65) atta a vincolare un apposito tappo (7) inserito a pressione e destinato ad impedire lo sfilamento del bordo maschio (1) della stecca inserita. 6) “Accorgimenti antisfilamento per stecche di tapparelle", come alla rivendicazione 1, caratterizzati dal fatto che due tagli (66) sono eseguiti trasversalmente verso le due estremità del bordo femmina e più precisamente nella porzione (6) che impedisce lo sganciamento trasversale del maschio (1) onde consentire di piegare verso l'interno di detto bordo femmina un’aletta (67) rientrata quanto basta ad evitare che un apposito inserto (8), inserito a pressione e destinato ad impedire io sfilamento dei bordo maschio (1) della stecca inserita, sporga dall’estremità della stecca stessa. 7) “Accorgimenti antisfilamento per stecche di tapparelle”, come alia rivendicazione 5, caratterizzati dal fatto che detto tappo (7) presenta un’estremità (72) con cui, all’atto dell’inserimento, forza temporaneamente l’aletta (65) che permane ad agire elasticamente contro la porzione intermedia (71) grazie al restringimento di questa rispetto all’estremità (72) ed alla porzione posteriore (70). 8) “Accorgimenti antisfilamento per stecche di tapparelle”, come alla rivendicazione 7, caratterizzati dal fatto che detta porzione posteriore (70) è dimensionata per arrestarsi all’esterno contro l’estremità della stecca. 9) “Accorgimenti antisfilamento per stecche di tapparelle”, come alfa rivendicazione 6, caratterizzati dal fatto che detto inserto (8) presenta le due estremità (81) tra loro collegate da una porzione cilindrica (80) di minor diametro contro la quale l’aletta (67), dopo il passaggio di una delle due estremità (81) provviste entrambe di invito conico di inserimento, si dispone elasticamente ad impedire ulteriori movimenti nei due sensi dell’inserto suddetto. 10) “Accorgimenti antisfilamento per stecche di tapparelle”, come alla rivendicazione 9, caratterizzati dal fatto che dette estremità (81) sono identiche.