ITPR20070078A1

ITPR20070078A1 - Proiettore per illuminazione di superfici e generazione di effetti luminosi

Info

Publication number: ITPR20070078A1
Application number: IT000078A
Authority: IT
Inventors: Fabio Allegri
Original assignee: Coemar Spa
Priority date: 2007-10-16
Filing date: 2007-10-16
Publication date: 2009-04-17
Also published as: WO2009050598A1; US20100214782A1; EP2210040A1

Description

DESCRIZIONE dell'invenzione avente per TITOLO:

“PROIETTORE PER ILLUMINAZIONE DI SUPERFICI E GENERAZIONE DI EFFETTI LUMINOSI”,

La presente invenzione ha per oggetto un proiettore per illuminazione di superfici e generazione di effetti luminosi.

Il trovato si riferisce al settore dell'illuminotecnica e in particolare dei proiettori per l'illuminazione di particolari architettonici, o dei proiettori utilizzati in ambito teatrale o dello spettacolo ed in tutti quei casi in cui si richiede una precisa copertura luminosa di una superficie e la generazione di effetti scenografici.

Nel settore dell’illuminotecnica, in particolare per quanto riguarda i proiettori con tecnologia LED, vi sono apparecchi in cui il corpo contenente la sorgente luminosa, colorata o bianca, è fisso oppure si muove come un corpo unico.

In tali soluzioni tecniche, l’ampiezza del fascio in alcuni casi è controllabile, modificando la distanza di opportune lenti dalla sorgente luminosa o sostituendo gruppi ottici. Tuttavia, tali soluzioni presentano alcune limitazioni nella possibilità di controllo e regolazione in ampiezza e direzione del fascio di luce generato dal proiettore.

Per esempio, nei proiettori noti con tecnologia a LED non è possibile variare l’ampiezza del fascio luminoso se non cambiando manualmente il gruppo lenti. Esistono proiettori a LED fissi o a testa mobile in cui è possibile orientare il fascio luminoso sui due assi, ma, in questi casi, non è possibile modificare dinamicamente l’ampiezza del fascio luminoso, con possibilità anche di illuminare contemporaneamente porzioni distinte di una superficie.

Scopo del presente trovato è quello di eliminare i suddetti inconvenienti e di rendere disponibile un proiettore in grado di spostare, colorare, modificare o frazionare la porzione di superficie illuminata, con possibilità di adattare precisamente le condizioni di illuminazione a particolari architettonici con un unico apparecchio.

Detto scopo è pienamente raggiunto dal proiettore oggetto del presente trovato, che si caratterizza per quanto contenuto nelle rivendicazioni sotto riportate ed in particolare per il fatto che comprende, in combinazione:

- una pluralità di corpi illuminanti, ciascuno essendo atto a generare un fascio di luce in una direzione di proiezione;

- mezzi di movimentazione operativamente attivi su ciascun corpo illuminante per variare l'orientazione del corrispondente fascio di luce, detti mezzi di movimentazione cooperando per definire su dette superfici aree di proiezione di forma desiderata.

Preferibilmente, i corpi illuminanti sono mobili tra una prima posizione, in cui i rispettivi fasci di luce sono convergenti, a una seconda posizione, in cui i fasci di luce sono divergenti, ciascun corpo illuminante essendo mobile indipendentemente dagli altri.

In tal modo, è possibile orientare indipendentemente i fasci di luce, e ottenere nel complesso fasci di luce molto ampi oppure estremamente stretti, ma in ogni caso orientabili e direzionabili, per esempio per adattare precisamente i fasci luminosi a particolari architettonici.

Queste ed altre caratteristiche risulteranno maggiormente evidenziate dalla descrizione seguente di una preferita forma realizzativa, illustrata a puro titolo esemplificativo e non limitativo nelle unite tavole di disegno, in cui:

- la figura 1 illustra un proiettore secondo il presente trovato;

- la figura 2 illustra il proiettore di figura 1, in una diversa posizione operativa;

- le figure 3-6 illustrano possibili applicazioni del proiettore di figura 1, in diverse configurazioni operative;

- le figure 7-11 illustrano possibili applicazioni di una variante realizzativa del proiettore di figura 1, in diverse configurazioni operative;

- la figura 12 illustra il proiettore di figura 1, secondo una diversa forma realizzativa, in vista prospettica;

- la figura 13 illustra il proiettore di figura 12, in vista laterale;

- la figura 14 illustra il proiettore di figura 12, in vista dall'alto;

- la figura 15 illustra il proiettore di figura 12, in una diversa posizione operativa;

- la figura 16 illustra il proiettore di figura 12, in un'ulteriore posizione operativa.

Nelle figure, si è indicato con 1 un proiettore secondo il presente trovato. Il proiettore 1 è un proiettore per illuminazione di superfici; i campi di utilizzo spaziano dall’illuminazione di particolari architettonici, al campo teatrale o dello spettacolo in genere ed in tutti quei casi in cui si richiede una precisa copertura luminosa.

Il proiettore 1 comprende un telaio 2 al quale è accoppiata una pluralità di corpi illuminanti 3. Negli esempi illustrati, il proiettore 1 comprende tre corpi illuminanti 3, ma i corpi illuminanti 3 possono anche essere presenti in numero diverso, purché maggiore di due.

Originalmente, ciascun corpo illuminante 3 è mobile rispetto al telaio 1. Inoltre, ciascun corpo illuminante 3 comprende preferibilmente una pluralità di sorgenti luminose 4.

Le sorgenti luminose 4 sono preferibilmente a led; in alternativa possono essere per esempio alogene. In generale le sorgenti luminose sono in bassa tensione.

Si osservi che ciascun corpo illuminante 3 genera un fascio di luce in una direzione di proiezione. Infatti, le sorgenti luminose 4 che compongono un medesimo corpo illuminante 3 sono orientate in modo concorde.

Inoltre, il proiettore 1 comprende, originalmente, mezzi di movimentazione dei corpi illuminanti 3, per variare l'orientazione dei corrispondenti fasci di luce.

Tali mezzi di movimentazione comprendono per esempio un sistema di ingranaggi 5 (parzialmente illustrato nelle figure, ma di tipo in sé noto) che, in combinazione con comandi meccanici, consentono di ruotare i corpi illuminanti 3 rispetto al telaio 2 in modo manuale.

Oppure, in alternativa ai comandi meccanici, i mezzi di movimentazione prevedono l'impiego di motori elettrici, che consentono di ruotare i corpi illuminanti 3 rispetto al telaio 2 in modo automatico.

Più precisamente, ciascun corpo illuminante 3 è basculante e può essere accoppiato singolarmente o in gruppo a motori di tipo passo passo o a corrente continua controllati da una scheda on board che ne permette il preciso orientamento angolare oppure può essere regolato manualmente tramite comandi meccanici accoppiati ai corpi illuminanti 3 stessi.

Le possibilità di dare movimento ai fasci luminosi dei corpi illuminati 3 sono sostanzialmente di due tipi, ossia di tipo meccanico manuale o tramite controllo automatico.

Nel sistema a controllo manuale, la proiezione, pur sfruttando tutte le potenzialità della regolazione relativa dell'orientazione dei diversi fasci luminosi, assume un carattere di staticità.

È possibile infatti regolare la direzione del fascio luminoso manualmente grazie all'uso di nottolini, viti o leve (non illustrati nelle figure perché di per se stessi noti) che consentono di muovere i corpi illuminanti 3.

Questo tipo di regolazione va preferibilmente attuato all'inizio dell'installazione del proiettore e non necessita di ulteriori interventi se non per manutenzione o spostamento in un'altra situazione del proiettore stesso.

Ogni corpo illuminante 3 può essere spostato e direzionato in modo indipendente dagli altri.

Per contro, la possibilità di avere un controllo automatico dei movimenti dei corpi illuminanti 3 consente di avere un'animazione nella proiezione, con possibilità di variazione dinamica della porzione di superficie illuminata (per esempio secondo un programma predefinito) e di cambi e giochi di luce. In questa condizione si hanno maggiori possibilità di dare dinamicità e creatività alla proiezione.

Il controllo in automatico avviene grazie all'utilizzo di motori ad alta precisione (di tipo passo-passo) comandati via software da una scheda elettronica.

Il software che gestisce la movimentazione automatica dei corpi illuminanti 3 può essere vantaggiosamente modificato e aggiornato senza agire sull'hardware; questo consente di intervenire in modo flessibile quando ci sono nuove implementazioni, miglioramenti del funzionamento o per creare software dedicati ad esigenze particolari. È inoltre possibile comandare a distanza il funzionamento tramite controller o computer dedicati e in alternativa utilizzare per esempio un telecomando ad infrarossi o simili senza utilizzo di cavi di connessione. Anche in questo caso i movimenti di ogni corpo illuminante 3 sono indipendenti e separati l'uno dall'altro.

Per quanto riguarda la conformazione dei corpi illuminanti 3 e la disposizione delle sorgenti luminose 4 nell'ambito dei corpi illuminanti 3 stessi, sono previste due diverse forme realizzative.

Una prima forma realizzativa (illustrata nelle figure 1 e 2) prevede quanto segue.

I corpi illuminanti 3 sono costituiti da supporti longitudinali disposti parallelamente in una direzione longitudinale. Le sorgenti luminose 4 sono disposte all'interno di ciascun corpo illuminante 3 lungo una fila, allineati lungo un asse longitudinale; in tal modo, le sorgenti luminose 4 dei diversi corpi illuminanti 3 sono disposte su file parallele.

In questo caso, i corpi illuminanti sono mobili preferibilmente per rotazione attorno ai corrispondenti assi longitudinali.

Una seconda forma realizzativa prevede quanto segue.

I corpi illuminanti 3 sono costituiti da settori accoppiati al telaio 2 in modo da essere disposti lungo una circonferenza. In particolare, i corpi illuminanti 3 sono tre e sono disposti in corrispondenza dei vertici di un triangolo equilatero.

Si osservi che, nella seconda forma realizzativa, ciascun corpo illuminante 3 è mobile preferibilmente in modo che l'asse di proiezione descriva un cono. In tal modo, è anche possibile illuminare contemporaneamente una pluralità di superfici separate e fare in modo che la proiezione definita da dette superfici si muova in modo coordinato, per esempio secondo una traiettoria circolare (come schematicamente illustrato nella figura 11).

In particolare, i corpi illuminanti 3 sono mobili in modo che i rispettivi fasci di luce convergano o divergano.

Ogni sorgente luminosa 4 è posta sull’estremità di un rispettivo braccio 5 imperniato su un albero 6 di un corrispondente motore 7 a controllo digitale.

In tal modo, muovendo detti bracci 5 varia l’inclinazione dei fasci luminosi rispetto a un piano di riferimento definito da una flangia 8 a cui sono associati i motori 7.

Si osservi che due o più sorgenti luminose 4 motorizzate in questo modo sono disposte circolarmente, anche su più file concentriche, in modo tale che gli assi dei motori siano tangenti a una circonferenza parallela alla flangia 8.

Pertanto, una rotazione di uno di detti motori 7 permette l’inclinazione rispetto al piano orizzontale del fascio luminoso prodotto dalla sorgente luminosa 4 connessa al motore stesso.

Attivando contemporaneamente tutti i motori 7 si ottiene un movimento di apertura o chiusura dei bracci 5 a “corolla” con conseguente allargamento o restringimento dell’angolo di proiezione (e quindi dell'ampiezza del fascio di luce costituito dalla composizione dei fasci dei singoli corpi illuminanti 3).

In ogni caso, si osservi che nella preferita forma realizzativa illustrata ciascun motore 7 è controllato in modo indipendente.

Si osservi comunque che, ove non sia richiesto il movimento indipendente dei corpi illuminanti, è possibile vantaggiosamente utilizzare un unico motore 7 per azionare tutti i bracci 5.

Il gruppo di proiezione costituito dalla flangia 8, dai motori 7 coi rispettivi alberi 6, dai bracci 5 e dai corpi illuminanti 3, è rotante rispetto al telaio 2.

Detto gruppo di proiezione è messo in movimento rotatorio attorno a un asse perpendicolare a detto piano di riferimento (ovvero perpendicolare al piano su cui sono disposti i motori 7) tramite un ingranaggio formato da ruota dentata 9 e un pignone 10 collegato ad un ulteriore motore 11. Si osservi che i motori 7 possono essere gestiti indipendentemente tra loro o all’unisono tramite una scheda elettronica compresa nel proiettore 1. Tale gestione può avvenire in automatico, dal momento che nella scheda possono essere memorizzate innumerevoli sequenze (ovvero programmi di gestione prestabiliti), oppure ricevendo uno speciale segnale digitale proveniente da un'apposita centralina o computer in modo da consentire la massima libertà di gestione, manuale o automatica Si osservi anche che, è previsto che ciascun corpo illuminante 3 sia provvisto di mezzi per ingrandire o restringere il fascio di luce da esso prodotto.

Preferibilmente, le sorgenti luminose 4 sono abbinate a svariati gruppi ottici per controllare ancora più precisamente l’ampiezza della proiezione, eventualmente anche in associazione a sistemi di paraluce e/o filtri di qualunque genere.

Inoltre, è previsto che il proiettore 1 comprenda anche mezzi di accoppiamento dei corpi illuminanti 3 (non illustrati nelle figure perché di tipo in sé noto), in modo che uno spostamento di uno dei corpi illuminanti 3 sia associato a corrispondenti spostamenti degli altri corpi illuminanti 3.

Nella caso della prima forma realizzativa, è previsto che i mezzi di accoppiamento consistano in una connessione cinematica dei corpi illuminanti 3, per esempio mediante un sistema di ingranaggi 12.

Nel caso della seconda forma realizzativa, è previsto che i mezzi di accoppiamento siano implementati nella scheda di controllo dei motori elettrici preposti alla movimentazione dei corpi illuminanti 3.

Pertanto, i mezzi di accoppiamento sono interagenti coi mezzi di movimentazione per variare in modo coordinato l'orientazione dei fasci di luce generati dai corrispondenti corpi illuminanti 3.

In ogni caso, è previsto che i mezzi di accoppiamento siano disattivabili, in modo che ciascun corpo illuminante 3 sia movimentabile indipendentemente dagli altri.

In questa luce, nella seconda forma realizzativa è previsto che il proiettore 1 comprenda una pluralità di motori elettrici, ciascuno accoppiato a un corrispondente corpo illuminante, per variare l'orientazione dei corrispondenti fasci di luce in modo automatico e indipendente oppure ottenere lo stesso movimento convergente/divergente tramite un solo motore accoppiato ad un sistema meccanico ad hoc.

Il presente trovato consente, vantaggiosamente, di illuminare una superficie variando a piacimento la superficie illuminata o generare effetti ottici.

In particolare, il proiettore in oggetto consente di ingrandire o restringere la superficie illuminata, in modo simmetrico o anche non simmetrico rispetto a un asse di proiezione, di spostare la superficie illuminata e di realizzare una pluralità di superfici illuminate distinte l'una dall'altra. In tal modo, è possibile ottenere molteplici effetti di illuminazione, come esemplificato nelle figure 3-11.

Il presente trovato consente di ottenere questi vantaggi originalmente, grazie alla generazione di una pluralità di fasci di luce modificabili e orientabili in modo coordinato, in modo da poterli combinare a piacimento.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Proiettore (1) per illuminazione di superfici e generazione di effetti luminosi, caratterizzato dal fatto che comprende, in combinazione: - una pluralità di corpi illuminanti (3), ciascuno essendo atto a generare un fascio di luce in una direzione di proiezione; - mezzi di movimentazione operativamente attivi su ciascun corpo illuminante (3) per variare l'orientazione del corrispondente fascio di luce, detti mezzi di movimentazione cooperando per definire su dette superfici aree di proiezione di forma desiderata.
2. Proiettore secondo la rivendicazione 1, in cui i corpi illuminanti sono mobili tra una prima posizione, in cui i rispettivi fasci di luce sono convergenti, a una seconda posizione, in cui i fasci di luce sono divergenti, ciascun corpo illuminante essendo mobile indipendentemente dagli altri.
3. Proiettore secondo la rivendicazione 1 o la 2, in cui ciascun corpo illuminante (3) comprende una pluralità di sorgenti luminose (4).
4. Proiettore secondo la rivendicazione 3, in cui ciascun corpo illuminante (3) comprende una pluralità di sorgenti luminose (4) allineate su una fila ed è rotante attorno a un asse longitudinale definito da detta fila.
5. Proiettore secondo la rivendicazione 4, in cui i corpi illuminanti (3) sono disposti in modo che le rispettive file di sorgenti luminose (4) siano tra loro parallele.
6. Proiettore secondo la rivendicazione 3, in cui i corpi illuminanti (3) sono disposti su un piano e mobili in modo che i rispettivi fasci di luce convergano o divergano.
7. Proiettore secondo la rivendicazione 6, in cui i corpi illuminanti (3) sono disposti in corrispondenza dei vertici di un poligono o lungo una circonferenza.
8. Proiettore secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui i mezzi di movimentazione dei corpi illuminanti (3) comprendono una pluralità di motori elettrici, per variare l'orientazione dei corrispondenti fasci di luce in modo automatico.
9. Proiettore secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 7, in cui i mezzi di movimentazione dei corpi illuminanti (3) comprendono sistemi di ingranaggi (12) connessi a comandi meccanici, per variare l'orientazione dei corrispondenti fasci di luce in modo manuale.
10. Proiettore secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, comprendente mezzi di accoppiamento dei corpi illuminanti (3), interagenti coi mezzi di movimentazione per variare in modo coordinato l'orientazione dei corrispondenti fasci di luce.
11. Proiettore secondo la rivendicazione 10, in cui i mezzi di accoppiamento sono disattivabili, in modo che ciascun corpo illuminante (3) sia movimentabile indipendentemente dagli altri.
12. Proiettore secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui le sorgenti luminose sono a led.