ITPR20060065A1 - Macchina super automatica per la produzione di infusi di caffe' o caffe' espresso - Google Patents

Macchina super automatica per la produzione di infusi di caffe' o caffe' espresso Download PDF

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ITPR20060065A1
ITPR20060065A1 ITPR20060065A ITPR20060065A1 IT PR20060065 A1 ITPR20060065 A1 IT PR20060065A1 IT PR20060065 A ITPR20060065 A IT PR20060065A IT PR20060065 A1 ITPR20060065 A1 IT PR20060065A1
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IT
Italy
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automatic machine
piston
super
coffee
super automatic
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Application number
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English (en)
Inventor
Pietro Russo
Original Assignee
Plast 2000 S R L
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A47FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47JKITCHEN EQUIPMENT; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; APPARATUS FOR MAKING BEVERAGES
    • A47J31/00Apparatus for making beverages
    • A47J31/24Coffee-making apparatus in which hot water is passed through the filter under pressure, i.e. in which the coffee grounds are extracted under pressure
    • A47J31/34Coffee-making apparatus in which hot water is passed through the filter under pressure, i.e. in which the coffee grounds are extracted under pressure with hot water under liquid pressure
    • A47J31/36Coffee-making apparatus in which hot water is passed through the filter under pressure, i.e. in which the coffee grounds are extracted under pressure with hot water under liquid pressure with mechanical pressure-producing means
    • A47J31/3604Coffee-making apparatus in which hot water is passed through the filter under pressure, i.e. in which the coffee grounds are extracted under pressure with hot water under liquid pressure with mechanical pressure-producing means with a mechanism arranged to move the brewing chamber between loading, infusing and ejecting stations
    • A47J31/3609Loose coffee being employed
    • A47J31/3614Means to perform transfer from a loading position to an infusing position

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Description

c.b. Ing. Fabrizio Dallaglio Albo N. 325 BM
DESCRIZIONE
annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo: MACCHINA SUPER AUTOMATICA PER LA
PRODUZIONE DI INFUSI DI CAFFE’ O CAFFE’ ESPRESSO.
5 A nome: PLAST 2000 S.R.L., di nazionalità italiana, con sede in via Salvanti 81, 500041 Calenzano (FI)
Inventore designato: Pietro Russo
Il Mandatario: Ing. Fabrizio DALLAGLIO (Albo n. 325 BM) domiciliato presso la società ING. DALLAGLIO S.R.L. con sede in 10 Parma, Viale Mentana, 92/C.
Depositata il al N.
* * * * * * * *
Forma oggetto del presente trovato una macchina super automatica per la produzione di caffè espresso.
15 Per macchina super automatica si intende un dispositivo in grado di eseguire in maniera autonoma tute le fasi necessarie per la produzione di caffè, dalla macinazione, passando per l’infusione e l’espulsione della dose esausta.
Attualmente con le tradizionali macchine super automatiche 20 le varie fasi di funzionamento vengono ottenute con la rotazione di un albero motore che, mediante una biella, fa salire e scendere un pistone.
Con la macchina super automatica in oggetto l’albero motore rimane fisso, mentre è la rotazione della cassa cilindrica, 25 rotazione orbitale, che determina al salita o la discesa del pistone c.b. Ing. Fabrizio Dallaglio Albo N. 325 BM
scorrevole in un cilindro periferico ricavato sulla cassa.
I vantaggi che si ottengono dalla presente macchina super automatica sono:
� Semplicità meccanica di funzionamento, 5 � Costi di industrializzazione enormemente contenuti, � Vantaggi pratici di funzionamento,
� Riduzione degli spazi di ingombro.
Detti scopi e vantaggi sono tutti raggiunti dalla macchina super automatica per la produzione di un infuso di caffè, oggetto 10 del presente trovato, che si caratterizza per quanto previsto nelle sotto riportate rivendicazioni.
Questa ed altre caratteristiche risulteranno maggiormente evidenziate dalla descrizione seguente di alcune forme di realizzazione illustrate, a puro titolo esemplificativo e non 15 limitativo nelle unite tavole di disegno in cui:
- la figura 1 illustra nel suo complesso e secondo una vista prospettica una macchina super automatica oggetto del presente trovato,
- la figura 2 illustra una sezione mediana e laterale della 20 macchina di cui alla figura 1,
- la figura 3 illustra secondo una vista in sezione frontale, la macchina in configurazione di caricamento della dose in polvere di caffè,
- la figura 4 illustra sempre in vista sezionata, la 25 macchina in configurazione di infusione,
c.b. Ing. Fabrizio Dallaglio Albo N. 325 BM
- la figura 5 illustra la macchina in configurazione di espulsione della cartuccia esausta,
- la figura 6 illustra il pistone secondo una sua vista esplosa con il suo elemento interno.
5 Con riferimento alle figure 1 e 2 si indica con 1, nel suo complesso, la parte centrale di una macchina super automatica per la produzione di infusi di caffè; si specifica centrale in quanto la macchina 1 deve essere corredata di tutti quegli accessori base indicati in figura, quali un macinino per la produzione di caffè in 10 polvere, una caldaia e una pompa (ovvero un dispositivo infusore) come nel seguito specificato.
La macchina super automatica 1 consta di pochi elementi fra loro assemblati e precisamente un rotore cilindrico 2 sul quale è ricavato, secondo una direzione radiale, un cilindro 3 periferico in 15 cui scorre un pistone 4; detto pistone essendo a sua volta collegato tramite una biella 5 ad un perno fisso 6, collocato eccentrico rispetto all’asse di rotazione A1 del rotore 2: in tal modo il pistone definisce un punto morto superiore (PMS) ed un punto morto inferiore (PMI) indicati in figura.
20 Il trascinamento del pistone 4 è compiuto facendo ruotare il rotore 2, ovvero il cilindro 3 periferico.
Il cilindro 3 si estende dalla superficie interna del rotore 2 verso l’asse A1 ed inoltre sul rotore è ricavata un’apertura 2a in corrispondenza del cilindro 3 in modo che il pistone 4 comunichi 25 con gli altri accessori esternamente collocati e definisca le varie c.b. Ing. Fabrizio Dallaglio Albo N. 325 BM
fasi di produzione.
Le dimensioni ovvero le forme dell’apertura 2a e del cilindro 3 saranno corrispondenti a quelli del pistone 4, nel caso illustrato circolari.
5 Il rotore 2 è messo in rotazione da uno o più organi di trasmissione del moto, nell’esempio un pignone 7 che agisce su un corrispondente tratto provvisto di dentatura ricavato sull’interno del rotore 2; il pignone 7 essendo a sua volta connesso con cinematismi 8 esterni mossi da un motore elettrico 10 (non illustrato).
Ne consegue che l’attivazione del motore suddetto, avvia il cinematismo 8 , quindi il pignone 7 che ruotando sul proprio asse A3 pone in rotazione il rotore 2 che in tal modo gira secondo il proprio asse centrale A1.
15 Con riferimento anche alle figure 3, 4 e 5 si osserva come il rotore 2 sia sostenuta durante la sua rotazione da un supporto 9 conformato sostanzialmente a “C” e come sia mantenuta in posizione corretta da opportune guide 10 o altre ruote 11 collocate sulle due paratie laterali 12 di chiusura della macchina 1 20 e che premono il rotore 2 contro il supporto 9.
Nell’esempio si riporta solo una paratia 12 per convenienza di illustrazione.
Con particolare riferimento alla figura 4 si osserva che il supporto 9 reca un’apertura 15a; un cilindro 15 prolunga detta 25 apertura in modo da consentire l’accoppiamento con una sorta di c.b. Ing. Fabrizio Dallaglio Albo N. 325 BM
pistone idraulico 50, mentre l’apertura 15a suddetta viene chiusa da una guarnizione 16 provvista di micro-fori e che verranno al momento opportuno aperti dalla spinta dell’acqua in arrivo dalla caldaia del gruppo infusore.
5 Il pistone 50 può avanzare o arretrare a seconda della spinta impressa dall’acqua surriscaldata (ed in pressione) in arrivo dalla sottostante caldaia.
La guarnizione 16 reca una protuberanza 16b che si inserisce in un foro corrispondente sulla superficie di contatto del 10 pistone 50; in un primo tempo l’azione della pressione della caldaia spinge il pistone 50 e la sovrastante guarnizione 16 contro la superficie del tamburo 2 provvedendo alla tenuta ermetica della camera di infusione, ovvero il vano 20; al seguito della salita della pressione viene spinta la guarnizione 16, attraverso la 15 protuberanza 16b, ed i microfoni vengono aperti consentendo il passaggio dell’acqua surriscaldata e sotto pressione.
In tal modo la guarnizione 16 funge anche da valvola regolatrice dell’apertura, tuttavia tra detta guarnizione 16 e pistone idraulico 50 una qualsiasi valvola di pressione potrà essere 20 interposta.
Si precisa inoltre che una guarnizione di tenuta (non illustrata) sarà inserita tra l’accoppiamento della caldaia con il pistone 50.
Il pistone 4 reca al suo interno un successivo elemento 13, 25 la cui funzione è descritta più avanti, entrambi gli elementi 4 e 13 c.b. Ing. Fabrizio Dallaglio Albo N. 325 BM
essendo attraversati da uno spinotto 14 che collega anche la biella 5.
Dal cilindro 3, in direzione perpendicolare all’asse A2, parte un condotto 17 cavo dal quale fuoriesce il caffè liquido.
5 Il procedimento di funzionamento della macchina 1 in oggetto prevede di:
- caricare una dose di caffè in polvere nel vano 20 che si crea tra la sommità del pistone 4 e le pareti del cilindro 3; detto vano essendo definito secondo una 10 posizione angolare del rotore 2, ovvero del cilindro 3,
- comprimere il caffè in polvere e portarlo in una seconda posizione angolare in cui avverrà l’infusione con acqua surriscaldata e produzione di caffè liquido, 15 - espellere il caffè esausto e riposizionare il cilindro 3 in posizione di nuovo utilizzo.
Quanto sopra descritto avviene in un unico giro completo del rotore 2, come illustrato anche dalla figura 3 e dalle successive.
Ne consegue che mentre con le tradizionali macchine super 20 automatiche le varie fasi di funzionamento vengono ottenute con la rotazione di un albero motore che, mediante una biella, fa salire e scendere un pistone con la macchina 1 in oggetto l’albero motore è fisso, in quanto il perno 6 della biella è mantenuto fisso ed eccentrico, mentre è la rotazione del rotore 2 che determina al 25 salita o la discesa del pistone 4, quindi la compressione della dose c.b. Ing. Fabrizio Dallaglio Albo N. 325 BM
caricata e la sua espulsione.
In figura si osserva che quando il cilindro 3 è portato in prossimità del punto morto inferiore, rispetto da una rotazione in senso antiorario, il pistone 4 è già sceso della quantità necessaria 5 per contenere la quantità, ovvero la dose, in polvere per fare un caffè.
Qui il caffè in polvere è caricato automaticamente con un macinino, il quale provvede alla produzione dell’esatta dose richiesta dal volume 20: il termine di riempimento potrà essere 10 dato ad esempio da una linguetta di livello, non illustrata, che al raggiungimento della dose distacca il macinino e fa partire il motore di azionamento del rotore 2 verso il successivo punto di infusione.
Si osserva che a seguito della rotazione antioraria la dose 15 viene compressa in quanto il pistone passando dal PMI al punto di infusione.
Raggiunta la posizione di infusione, nell’esempio 90° dopo il punto morto inferiore, il rotore 2 (ovvero il cilindro 3) sosta per il tempo predeterminato dall’operatore, producendo un caffè più o 20 meno lungo.
Si evidenzia il fatto che la macchina 1 in questione si scalda solo nel momento in cui si agisce per comandare la produzione di un caffè.
Successivamente la macchina 1 riparte, il rotore 2 ruota e la 25 dose di caffè viene espulsa dal pistone 4 in quanto raggiunto il c.b. Ing. Fabrizio Dallaglio Albo N. 325 BM
punto morto superiore PMS il pistone è praticamente a filo con il mantello esterno della cassa; eventualmente un rasatore potrà essere collocato in modo da garantire il completo distacco della dose esausta di caffè.
5 Si osserva che la biella 5 reca lungo il proprio asse un’asola 21 al cui interno una molla 22 consente al pistone 4 di scorrere ulteriormente nel cilindro 3 (potendo la biella 5 essere regolata in posizione); raggiunto il punto di infusione infatti si può evitare un’eccessiva compressione del caffè permettendo al pistone 4 di 10 arretrare verso il centro del rotore 2; un fermo 23 impedirà che il pistone 4 arretri troppo.
La funzione della molla 22 è anche quella di assicurare un piccolo colpo alla dose esausta per facilitare l’espulsione.
La leva di livello caffè dà il via al ciclo di infusione e distacca 15 il macinino: eventualmente, in caso di assenza di caffè, la leva potrà anche distaccare tutta la macchina 1 arrestando completamente il ciclo avvisando del mancato riempimento.
Si osserva la particolare efficacia e funzionalità del macinino in questione che carica direttamente il caffè all’interno della 20 macchina oltre ché il caffè della dose esatta.
Nell’esempio le varie fasi sono regolate da sensori di posizione e/o dalla leva di livello dose caffè precedentemente descritta.
Un freno motore potrà essere impiegato per fermare sempre 25 nella posizione esatta il cilindro 3 e quindi il pistone 4.
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La macchina può compiere una fase di lavaggio a vuoto, ovvero senza caffè, raggiunta la posizione di infusione, prevedendo di far passare l’acqua calda di infusione all’interno del condotti e degli interstizi del cilindro 3 e del pistone 4.
5 Nell’esempio si è fatto riferimento principalmente ad un impiego con macinino automatico ma è ovvio che la macchina funziona pure con un classico sistema a tramoggia; in questo caso il caricamento sarà caduta o con agitatore ed il cilindro 3 con il pistone 4 si dovranno fermare prima della zona di caricamento, 10 sempre tramite l’utilizzo di sensori appositi.
Il pistone 4 è illustrato nel dettaglio in figura 6: di sezione sostanzialmente circolare, si osserva la presenza di una pluralità di piccoli fori 30 sulla superficie di sommità 4a, due fori laterali 4b per il calettamento dello spinotto 14 ed una feritoia 4c ricavata 15 lungo una fascia anulare 4d inferiore; infine, sul bordo superiore, corrispondente grossomodo alla zona della superficie 4a, è praticato un alloggiamento circolare 4e per l’inserimento di una fascia elastica o guarnizione a labbro (non illustrato) che aumenta la tenuta dell’infuso durante il passaggio dell’acqua surriscaldata.
20 In figura è illustrato on configurazione esplosa il pistone 4 con il suo elemento interno 13 che provvede a convogliare l’infuso verso il condotto 17 tramite canalizzazioni 31 che collegano la sommità 13a con un recesso 13b ricavato in corrispondenza dell’apertura 4c.
25 All’attivazione della fase di infusione, l’acqua surriscaldata c.b. Ing. Fabrizio Dallaglio Albo N. 325 BM
passa per la guarnizione 16 e per la dose in polvere, attraversa i fori 30 (come indicato dalla freccia F1) arrivando sulla superficie 13a dell’elemento interno 13, quindi nelle canalizzazioni 31 e nel recesso 13b (frecce F2) dal quale fuoriesce attraversando la 5 feritoia 4c per invadere la fascia anulare 4d ed infine il condotto 17 dal quale fuoriesce sottoforma di caffè liquido.
Riassumendo, la macchina super automatica 1 per la produzione di infuso di caffè si caratterizza già dal fatto che comprende un rotore 2 ruotante secondo il proprio asse A1 su di 10 un supporto 9 e trascina in rotazione un cilindro periferico 3 nel quale scorre un pistone 4 connesso tramite una biella 5 ad un perno 6 fissato eccentrico rispetto a detto asse di rotazione A1, così da definire un punto morto inferiore ed un punto morto superiore; sul rotore 2 è definita un’apertura 2a in corrispondenza 15 del cilindro 3 dalla quale si provvede a caricare la dose di caffè in polvere in una prima posizione angolare del rotore 2 ed ottenere l’infuso in una seconda posizione angolare del rotore 2; in una terza posizione angolare, successiva a detta seconda posizione, il pistone 4 espelle, sempre tramite l’apertura 2a la dose di caffè 20 esausto.
La terza posizione angolare è definita in prossimità del punto morto superiore del pistone 4, mentre detta prima posizione di carico è definita prima del punto morto inferiore del pistone, secondo un senso di rotazione antiorario, ovvero dalla 25 terza posizione alla prima; per detta posizione il pistone 4 è già c.b. Ing. Fabrizio Dallaglio Albo N. 325 BM
sceso della quantità necessaria per contenere la quantità, ovvero la dose, in polvere per fare un caffè.
Si osserva quindi che dette prima, seconda e terza posizione sono raggiunte in un unico giro completo del rotore (2).
5 Si precisa infine che detta seconda posizione, o posizione di infusione, potrà essere realizzata in un qualsiasi tratto angolare compreso tra il punto morto inferiore e il punto morto superiore.
La macchina 1 sarà realizzata in qualsiasi materiale idoneo a resistere alle pressioni in gioco; preferibilmente sarà in materiale 10 plastico.

Claims (1)

  1. c.b. Ing. Fabrizio Dallaglio Albo N. 325 BM RIVENDICAZIONI 1. Macchina super automatica (1) per la produzione di infuso di caffè caratterizzata dal fatto che comprende un rotore (2) ruotante secondo il proprio asse (A1) su di un supporto (9) 5 e trascinante un cilindro periferico (3) nel quale scorre un pistone (4) connesso tramite una biella (5) ad un perno (6) fissato eccentrico rispetto a detto asse di rotazione (A1); sul rotore (2) è definita un’apertura (2a) in corrispondenza del cilindro (3) dalla quale si provvede a caricare la dose di 10 caffè in polvere in una prima posizione angolare del rotore (2) ed ottenere l’infuso in una seconda posizione angolare del rotore (2); in una terza posizione angolare, successiva a detta seconda posizione, il pistone (4) espelle, sempre tramite l’apertura (2a) la dose di caffè esausto. 15 2. Macchina super automatica (1), secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta terza posizione angolare essendo definita in prossimità del punto morto superiore del pistone (4). 3. Macchina super automatica (1), secondo la rivendicazione 1, 20 caratterizzata dal fatto che detta prima posizione di carico essendo definita prima del punto morto inferiore del pistone, secondo un senso di rotazione antiorario, ovvero dalla terza posizione alla prima; per detta posizione il pistone (4) è già sceso della quantità necessaria per contenere la quantità, 25 ovvero la dose, in polvere per fare un caffè. c.b. Ing. Fabrizio Dallaglio Albo N. 325 BM 4. Macchina super automatica (1), secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che dette prima, seconda e terza posizione essendo raggiunte in un unico giro completo del rotore (2). 5 5. Macchina super automatica (1), secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che al rotore (2) sono connessi gli accessori base per la produzione di caffè quali un macinino automatico o una tramoggia per la introduzione del caffè in polvere, un dispositivo infusore, un serbatoio di raccolta 10 delle dosi esauste. 6. Macchina super automatica (1), secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il cilindro periferico (3) è ricavato secondo una direzione radiale rispetto all’asse (A1) di rotazione del rotore (2) e si estende dalla superficie 15 interna del rotore 2 verso l’asse (A1). 7. Macchina super automatica (1), secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che attraverso l’apertura (2a) il pistone (4) comunica con gli altri accessori esternamente collocati e definisce le varie fasi di produzione. 20 8. Macchina super automatica (1), secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il rotore (2) è messo in rotazione da uno o più organi di trasmissione del moto. 9. Macchina super automatica (1), secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che detti organi di trasmissione del 25 moto sono un pignone (7) che agisce su un corrispondente c.b. Ing. Fabrizio Dallaglio Albo N. 325 BM tratto provvisto di dentatura ricavato sull’interno del rotore (2); il pignone (7) essendo a sua volta connesso con cinematismi (8) esterni mossi da un motore elettrico. 10. Macchina super automatica (1), secondo la 5 rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il supporto (9) è conformato sostanzialmente a “C”. 11. Macchina super automatica (1), secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che due paratie laterali (12) chiudono lateralmente il rotore (2) ed il 10 supporto (9). 12. Macchina super automatica (1), secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il rotore (2) è mantenuto in posizione sul supporto (9) tramite guide (10) e/o ruote (11) collocate sulle due paratie laterali (12) di 15 chiusura che premono detto rotore (2) contro il supporto (9). 13. Macchina super automatica (1), secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il supporto (9) reca un’apertura (15a) ed un cilindro 15 prolunga detta 20 apertura in modo da consentire l’accoppiamento con una sorta di pistone idraulico (50), mentre l’apertura (15a) suddetta viene chiusa da una guarnizione 16 provvista di micro-fori che verranno aperti dalla spinta dell’acqua in arrivo dalla caldaia del gruppo infusore. 25 14. Macchina super automatica (1), secondo la c.b. Ing. Fabrizio Dallaglio Albo N. 325 BM rivendicazione 13, caratterizzata dal fatto che il pistone 50 può avanzare o arretrare a seconda della spinta impressa dall’acqua surriscaldata (ed in pressione) in arrivo dalla sottostante caldaia. 5 15. Macchina super automatica (1), secondo la rivendicazione 13, caratterizzata dal fatto che la guarnizione (16) reca una protuberanza (16b) che si inserisce in un foro corrispondente sulla superficie di contatto del pistone (50). 16. Macchina super automatica (1), secondo la 10 rivendicazione 13, caratterizzata dal fatto che tra detta guarnizione (16) e pistone idraulico (50) una valvola di pressione. 17. Macchina super automatica (1), secondo la rivendicazione 13, caratterizzata dal fatto che detta apertura 15 (15a) suddetta viene chiusa da una guarnizione (16) provvista di micro-fori che verranno aperti al passaggio dell’acqua surriscaldata in arrivo dalla caldaia del gruppo infusore. 18. Macchina super automatica (1), secondo la 20 rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il pistone (4) reca al suo interno un successivo elemento 13, ed entrambi detti componenti (4, 13) essendo attraversati da uno spinotto (14) che collega anche la biella (5). 19. Macchina super automatica (1), secondo la 25 rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il cilindro (3) c.b. Ing. Fabrizio Dallaglio Albo N. 325 BM comprende un condotto (17) cavo dal quale fuoriesce il caffè liquido. 20. Macchina super automatica (1), secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che la dose di caffè 5 in polvere è caricata nel vano (2) che si crea tra la sommità del pistone (4) e la superficie interna del cilindro (3). 21. Macchina super automatica (1), secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che il macinino provvede alla produzione dell’esatta dose richiesta dal vano 10 (20). 22. Macchina super automatica (1), secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che il macinino carica direttamente il caffè all’interno del vano (20). 23. Macchina super automatica (1), secondo la 15 rivendicazione 1 e 5, caratterizzata dal fatto che il termine di riempimento è dato da una linguetta di livello che al raggiungimento della dose distacca il macinino e fa partire il motore di azionamento del rotore (2) verso il successiva posizione di infusione. 20 24. Macchina super automatica (1), secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che in detta seconda posizione di infusione il rotore (2), quindi il cilindro (3), sosta per il tempo predeterminato dall’operatore, producendo un caffè più o meno lungo. 25 25. Macchina super automatica (1), secondo la c.b. Ing. Fabrizio Dallaglio Albo N. 325 BM rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta seconda posizione di infusione essendo realizzata sostanzialmente 90° dopo il punto morto inferiore. 26. Macchina super automatica (1), secondo la 5 rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che la dose di caffè viene espulsa dal pistone (4) in quanto raggiunto il punto morto superiore PMS il pistone (4) si trova a filo con il mantello esterno del rotore (2). 27. Macchina super automatica (1), secondo la 10 rivendicazione 26, caratterizzata dal fatto che un rasatore potrà essere collocato in prossimità di detta terza zona di espulsione in modo da garantire il completo distacco della dose esausta di caffè. 28. Macchina super automatica (1), secondo la 15 rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che la biella (5) reca lungo il proprio asse un’asola (21) al cui interno una molla (22) consente al pistone (4) di scorrere ulteriormente nel cilindro (3); un fermo (23) impedisce che il pistone (4) arretri troppo. 20 29. Macchina super automatica (1), secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che in caso di assenza di caffè, la leva di livello arresta completamente il ciclo avvisando del mancato riempimento. 30. Macchina super automatica (1), secondo la 25 rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che le varie c.b. Ing. Fabrizio Dallaglio Albo N. 325 BM posizioni angolari del rotore (2) sono regolate da sensori di posizione e/o dalla stessa leva di livello dose caffè. 31. Macchina super automatica (1), secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il cilindro (3) è 5 fermato in posizione di infusione tramite un freno motore. 32. Macchina super automatica (1), secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che può compiere una fase di lavaggio a vuoto, ovvero senza caffè, raggiunta la posizione di infusione, prevedendo di far passare l’acqua 10 calda di infusione all’interno del condotti e degli interstizi del cilindro (3) e del pistone (4). 33. Macchina super automatica (1), secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che in caso di immissione con tramoggia il caricamento sarà caduta o con 15 agitatore ed il cilindro (3) con il pistone (4) si dovranno fermare prima della zona di caricamento, sempre tramite l’utilizzo di sensori appositi. 34. Macchina super automatica (1), secondo la rivendicazione 1 e 18, caratterizzata dal fatto che il pistone 20 (4) è di sezione sostanzialmente circolare, e reca una pluralità di piccoli fori (30) sulla superficie di sommità (4a), due fori laterali (4b) per il calettamento dello spinotto (14) ed una feritoia (4c) ricavata lungo una fascia anulare (4d) inferiore; sul bordo superiore, corrispondente grossomodo 25 alla zona della superficie (4a), è praticato un alloggiamento c.b. Ing. Fabrizio Dallaglio Albo N. 325 BM circolare (4e) per l’inserimento di una fascia elastica o una guarnizione a labbro che aumenta la tenuta dell’infuso durante il passaggio dell’acqua surriscaldata. 35. Macchina super automatica (1), secondo la 5 rivendicazione 1 e 18, caratterizzata dal fatto che l’elemento interno (13) provvede a convogliare l’infuso verso il condotto (17) tramite canalizzazioni (31) che collegano la sommità (13a) con un recesso (13b) ricavato in corrispondenza dell’apertura (4c) del pistone (4). 10 36. Macchina super automatica (1), secondo la rivendicazione 1 e 18, caratterizzata dal fatto che in corrispondenza di detta seconda posizione di infusione ed all’attivazione della stessa, l’acqua surriscaldata passa per la guarnizione (16) e per la dose in polvere, attraversa i fori 15 (30) arrivando sulla superficie (13a) dell’elemento interno (13), quindi nelle canalizzazioni (31) e nel recesso (13b) dal quale fuoriesce attraversando la feritoia (4c) per invadere la fascia anulare (4d) ed infine il condotto (17) dal quale fuoriesce sottoforma di caffè liquido. 20 37. Macchina super automatica (1), secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che in detta seconda posizione in cui si ottiene l’infuso essendo compiuta con un gruppo esterno di produzione di acqua surriscaldata. 38. Macchina super automatica (1), secondo la 25 rivendicazione 1 e 37, caratterizzata dal fatto che detta c.b. Ing. Fabrizio Dallaglio Albo N. 325 BM seconda posizione, o posizione di infusione, potrà essere realizzata in un qualsiasi tratto angolare compreso tra il punto morto inferiore e il punto morto superiore. 39. Macchina super automatica (1), secondo la 5 rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che è in qualsiasi materiale idoneo a resistere alle pressioni in gioco. 40. Macchina super automatica (1), secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che è in materiale plastico. 10 per procura firma digitale del Mandatario Ing. Fabrizio Dallaglio - Albo N. 325 BM
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