ITPN950036A1 - Procedimento ed impianto perfezionato per la produzione di corpi cavi in p.e.t. - Google Patents

Procedimento ed impianto perfezionato per la produzione di corpi cavi in p.e.t. Download PDF

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Abstract

Procedimento di pre - trattamento di una massa di resina, allo stato granulare, di P.E.T. "FIBER GRADE", che precede un trattamento di essiccazione consiste nel mantenere detta resina in una corrente di aria riscaldata a circa 170° C per non meno di 1,1 ore in modo che sostanzialmente tutta la massa di resina venga investita da detta corrente di aria riscaldata e venga continuamente mescolata.Preferibilmente detta aria viene allontanata da detta massa di materiale in modo da non miscelarsi con l'aria aspirata per formare la corrente che viene nuovamente immessa in detta di materiale. Lo scopo di tale trattamento è di trasformare il P.E. T. "FIBER GRADE" in polimero avente caratteristiche molto vicine al P.E. T. "BOTTLE GRADE", ed in particolare avente un livello di acetaldeide da circa 60 ppm a circa 3 ppm, e una cristallinità finale di circa il 35% su tutta la massa di materiale trattato.

Description

Descrizione del Brevetto per Invenzione Industriale dal titolo: "PROCEDIMENTO E IMPIANTO PERFEZIONATO PER LA PRODUZIONE DI CORPI CAVI IN P.E.T."
L'invenzione si riferisce ad un procedimento e ad un relativo impianto per la produzione di corpi cavi in polietilentereftalato o P.E.T. del tipo usualmente noto come P.E.T. da fibra o "fiber-grade".
Piu' precisamente l'invenzione si riferisce ad un procedimento e relativo impianto per trattare detto P.E.T. da fibra in modo da ottenere dalla lavorazione di questo sostanzialmente gli stessi risultati qualitativi e le stesse prestazioni ottenibili con il P.E.T. da bottiglia noto anche come "bottle-grade".
I termini "fiber-grade" e "bottle-grade" che verranno spesso usati sono termini di uso tecnico che designano qualità' diverse di P.E.T. e sono universalmente conosciuti all'esperto del settore; pertanto il materiale a cui si riferiscono non sara' caratterizzato nek verranno descritti rispettivi procedimenti di fabbricazione.
Questa descrizione per maggior comodità1 si riferirà' alla produzione di bottiglie di contenimento di liquidi, in particolare bevande piu' o meno gassate, ma resta evidente che essa si applica identicamente ad ogni tipo di contenitore in P.E.T.-Come noto, i due citati tipi di P.E.T differiscono abbastanza sostanzialmente in alcune loro caratteristiche fondamentali; In particolare il tipo "fiber-grade" presenta degli inconvenienti che ne precludono l'impiego per fabbricarne contenitori per alimenti, in specie bevande carbonatate e non.
Sostanzialmente le maggiori differenze sono rappresentate dalla seguente tabella:
E' noto che l'elemento discriminante dell'impiego del tipo "fiber-grade" e' l'elevato grado di acetaldeide e la sua variabikita'.
Per ottenere il tipo "bottle—grade" e' noto utilizzare un procedimento detto "di rigradazione" il quale trasforma il tipo "fiber— grade" nel tipo "bottle-grade", il quale inoltre possiede la caratteristica di essere cristallizzato per circa il 50 %, ciò' che rappresenta un particolare vantaggio nell'Impiego delle bottiglie perche' un'elevata cristallizzazione consente una piu' elevata barriera al passaggio di anidride carbonica e migliora le caratteristiche meccaniche del contenitore.
Tuttavia il crescente impiego di bottiglie per il contenimento di bevande cosiddette soft e di acqua minerale, gassata e non, ha portato alla saturazione degli impianti di rigradazione, con una conseguente rarefazione di disponibili ta' del tipo richiesto di P.E.T. "bottle- ed un conseguente repentino aumento di prezzo su tutti i mercati. Inoltre alcuni grandi paesi in cui si assiste ad una rapida crescita nel consumo di tali tipi di bevande e quindi di bottiglie sono totalmente sprovvisti di impianti di rigradazione del P.E.T., anche se dispongono di impianti per la produzione in grandi quantità del P.E.T. tipo "flbei— grade" La presente invenzione ha quindi lo scopo di realizzare un procedimento ed un impianto atto a trattare il P.E.T. di tipo "flbei— grade" per trasformarlo in modo da fargli assumere delle caratteristiche atte a poterlo utilizzare come il P.E.T. bottle-grade", e a produrre bottiglie senza 1e complessita', costi e le criticità' tecniche di un impianto di rigradazione tradizionale, e in modo semplice, affidabile e con l'impiego delle tecniche attuali.
Tale procedimento e impianto vengono attuati con le caratteristiche sostanzialmente descritte con particolare riferimento alle allegate rivendicazioni del brevetto.
L'invenzione verrà meglio compresa dalla seguente descrizione, a solo scopo esemplificativo non limitativo e su cui possono essere apportate numerose varianti e modifiche senza con ciò’ allontanarsi dall'ambito dell'invenzione, con riferimento ai disegni allegati, in cui - la fig. 1 mostra un grafico in cui viene schematicamente descritto l'andamento del grado di bi-orientamento in funzione della viscosità' intrinseca, - la fig. 2 mostra un grafico che illustra il grado di biorientamento del P.E.T. in funzione del rapporti di stiramento, per diversi valori della viscosità' intrinseca, - la fig. 3 mostra un contenitore di cristallizzazione e relativi mezzi di azionamento secondo l'invenzione, - la fig. 4 mostra uno schema a blocchi di un impianto per la produzione di bottiglie secondo l'invenzione, - la fig. 5 mostra in sezione due diverse forme di preforma utilizzate per spiegare un aspetto dell'invenzione, - la fig. β mostra schematicamente la variazione di volume e di forma di una preforma per trasformarsi in bottiglia.
Con riferimento alla fig. 4 e' mostrato schematicamente una modalità' di attuazione del procedimento dell'invenzione. Esso consiste sostanzialmente in due fasi; nella prima fase la massa da trattare d1 P.E.T. in grani "fiber-grade" viene introdotta in un contenitore in cui viene insufflata da ugelli opportunamente disposti una corrente di aria calda a 170°C cosi' che tutta la massa di materiale venga interessata da tale corrente. E' stato verificato che tale procedimento deve durare circa 1,5 ore per consentire la quasi totale asportazione dell'acetaldeide che evapora già' a 29°C.
Durante tale intervallo si e' rivelato indispensabile mescolare energicamente ed in modo continuo la massa di grani per evitare che questi si conglomerino a causa della temperatura dell’aria insufflata; i mezzi per attuare tale mescolamento saranno discussi in dettaglio piu' avanti.
Tale continuo mescolamento e' necessario, oltre che come detto per ridurre l'acetaldeide, anche perche1 e' stato osservato che su tutto il materiale viene prodotto un livello di una cristallizzazione del 35?% ; tale percentuale e' ancora insufficiente per lo scopo di ottenere le volute proprietà' del materiale, ma si e' rivelata preziosa perche' tale cristallizzazione impedisce l'incollamento del materiale, che deve rimanere in forma granulare per poter essere efficacemente lavorato nei successivi processi.
Il P.E.T. in granuli "fiber-grade " cosi' cristallizzato (anche se non ha piu' le proprietà del "fiber— grada") viene quindi immesso nel tradizionale processo produttivo e quindi viene versato in un essicatore in cui viene lasciato in riposo per circa 4 ore ad una temperatura di circa 170 °C; successivamente viene plastificato, ne vengono prodotti prima gli stampi di preforma ed infine viene eseguita la fase di soffiatura finale per ottenere le bottiglie finite. Il P.E.T. tipo "fiber-grade" quindi prima della plastificazione subisce il seguente trattamento:
1) Cristallizzazione per 1,5 ore a 170 °C - Caratteristiche iniziali del polimero: amorfo.
Acetaldeide: 60 ÷ 66 ppm (tipico).
- Caratteristiche finali del polimero: cristal1inita' 35 acetaldeide: 5 (cinque) ppm.
2) Il materiale viene quindi sottoposto ad un tradizionale procedimento di deumidificazione per 4,5 ore a 170°C, in stato di riposo.
- Caratteristiche iniziali dei grani: cristallinita' 35 % acetaldeide = 5 ppm.
- Caratteristiche finali dei granuli: cristallinita' 50 % acetaldeide = 3 (tre) ppm.
Allo scopo di valutare i risultati si ricorda che le caratteristiche tipiche del P.E.T. "bottle-grade" sono:
- cristalU nita*: 50 %
- acetaldeide: 1 ppm
- viscosità : circa 0,80 dl/gr.
Per verificare la validità' del procedimento di cristallizzazione descritto sono state eseguiti degli esperimenti comparati impiegando sia il tipo di P.E.T. "bottle-grade" sia il "fiber— grade", quest'ultimo trattato secondo il procedimento appena descritto; i risultati di una serie di prove su due tipi di bottiglie da 1,5 litri per bevande per acqua minerale, sia gassata che non, sono mostrati nelle Tavole 1 e 2 allegate.
Per ottenere tali bottiglie sono stati utilizzati due differenti campioni di preforme la cui forma e procedimento di realizzazione erano ottimizzate per il P.E.T. tipo "bottle-grade" e quindi impostando un rapporto di stiramento superficiale di 10, tipico per tali bottiglie.
Riferendosi alle colonne dei risultati riferiti al rapporto di stiramento = 10, si osserva dalla Tavola 1 che per le bottiglie di acqua minerale le prestazioni complessive delle bottiglie in P.E.T. tipo "fiber-grad e " sono leggermente inferiori benché' accettabili, mentre dalla Tavola 2, per bottiglie per bevande carbonatate si osserva che il valore max di 4 μgr/lt di acetaldeide e' ben soddisfatto per le bottiglie utilizzanti il P.E.T tipo "bottle-grade" con un valore inferiore a 2, mentre e' completamente inaccettabile per le bottiglie eseguite con P.E.T. tipo "fiber-grade" cristallizzato, con un valore di 5 μgr/lt.
Poiché' l'acetaldeide si sviluppa durante la plastificazione che non può' essere significativamente modificata, e che dipende da numerosi fattori tra cui il rapporto di stiramento, per eliminarne gli effetti si e' preso in esame la fase di stiramento e piu' precisamente si sono analizzati gli effetti dstiramento sulla presenza di aceta'deide.
A questo punto, per migliorare la comprensione dei fenomeni e' utile ricordare alcuni dati (vedi figg.5, 6, 7):
- rapporto di stiramento assiale
- rapporto di stiramento radiale interno
- rapporto di stiramento radiale esterno
- rapporto di stiramento superficiale interno
- rapporto di stiramento radiale esterno
Come esempio, si osservi la differenza tra i valori di stiramento delle fibre interne e delle fibre esterne:
Il livello di cristalizzazione indotto dallo stiramento, e conseguentemente le prestazioni, dipendono da tre variabili: 1) Rapporto di stiramento 2) Temperatura di stiramento 3) Velocita' di stiramento Si comprende quindi il perche' la cristallizzazione indotta dal rapporto di stiramento sara' molto diversa tra le fibre interne e quelle esterne, considerando il Delta del 32 % -Per compensare tale disparita' di stiramento e' necessario agire fornendo un appropriato profilo termico alla preforma. In altre parole si deve agire in modo che il profilo termico nello spessore della preforma sia tale da compensare la differenza di cristallinita' esistente tra le fibre interne ed esterne, per effetto del loro diverso stiramento.
E' stato notato che la temperatura interna dev'essere non inferiore alla temperatura esterna Te. Tuttavia e' praticamente impossibile ottimizzare il profilo di temperatura attraverso il riscaldamento delle preforme eseguito mediante raggi infrarossi.
Dalla fig. 1 si può' osservare che il grado di biorientamento (espresso in % di cristallizzazione finale) e' crescente con il crescere della viscosità1 intrinseca V.I. con rapporto di stiramento superficiale costante.
Nel corso delle esperienze prototipali eseguite e' stato pero' anche scoperto che tale grado di biorientamento e' crescente, entro limiti definiti, anche con il crescere del rapporto di stiramento, come mostrato in linea di principio in fig.2. In pratica aumentando opportunamente lo stiramento si ottiene un grado di orientamento corrispondente a quello del P.E.T."bottie-grade" con uno stiramento normale.
La spiegazione di tale comportamento si trova nel fatto che il maggiore stiramento crea un maggior attrito di orientamento delle molecole, il quale maggior attrito fa riscaldare la bottiglia proprio nella loro zona meno calda durante il soffiaggio, cioè nella sua parte esterna; tale riscaldamento agisce ovviamente nel senso di favorire la cristallizzazione della zona corrispondente.
Pertanto aumentando il rapporto di stiramento ci si doveva aspettare, a parità di altri fattori, una migliore cristallizzazione; e tale circostanza si e' puntualmente avverata. Infatti, con riferimento alle Tavv. 1 e 2, ed in corrispondenza dei dati rilevati con rapporto di stiramento di 13,5 si verifica che, nel caso di bottiglie per bevande carbonatate, realizzate con P.E.T. "fiber-1evel'' trattato secondo il procedimento descritto, il livello di acetaldeide presenta il valore di 4 μgr/lt., e cioè rientra nel valore massimo ammesso per tale tipo di impiego.
E questo aumento del rapporto di stiramento superficiale attua la seconda fase del procedimento, la cui prima fase consiste nella cristallizzazione dei granuli di P.E.T.
In definitiva tale seconda fase consiste nell'adozione di stampi, macchine e modalità operative per ottenere preforme "corte" che pertanto devono essere maggiormente stirate per ottenere una data dimensione e forma di bottiglia rispetto a preforme normali realizzate con P.E.T. "bottle-grade".
La conclusione che se ne trae e' che il procedimento di cristallizzazione descritto e' adeguato per trasformare il P.E.T. "fibei— grade" in un tipo di granulato atto a essere impiegato sia per le bottiglie per acqua minerale, e con rapporti di stiramento tradizionali, ove non si richiedono prestazioni meccaniche particolarmente elevate, anche si si esige un valore sufficientemente basso di acetaldeide, sia per bottiglie per bevande carbonatate aventi elevate prestazioni, bastando provvedere un rapporto di stiramento adeguatamente incrementato, poiché' in tal caso il contenuto di acetaldeide rimane entro il valore massimo tollerato.
Inoltre si e‘ notato che il predetto procedimento di cristallizzazione apporta un ulteriore vantaggio durante lo stiramento: infatti esso contribuisce a ridurre l'umidita' presente nei granuli di P.E.T, che viene definitivamente abbattuta nella fase d1 asciugatura o di permanenza nel dryer; tuttavia la minore umidita' provocata da detto procedimento di cristallizzazione del P.E.T. in granuli aiuta la cristallizzazione sulla zona superficiale della preforma durante la soffiatura, poiché' l'umidita' ancora presente agisce come un lubrificante facilitando la ricomposizione delle molecole e quindi riducendone l'attrito molecolare reciproco e quindi riducendo anche il calore provocato da detto attrito ed in definitiva abbassando il grado di cristallizzazione della bottiglia.
In definitiva il descritto procedimento di cristallizzazione del P.E.T. granulare aumenta la cristallizzazione della bottiglia finita, migliorandone le caratteristiche meccaniche e la tenuta contro le perdite di anidride carbonica. Anche se il descritto procedimento e' idealmente utilizzabile negli impianti detti mono-stadio, esso può essere vantaggiosamente applicato anche per gli impianti bistadio, nei quali vengono realizzate separatamente le preforme che vengono poi immagazzinate, eventualmente trasportate presso un utilizzatore diverso ed infine di nuovo riscaldate e soffiate.
In tale tipo di impianti e modalità' e' evidente che entrambe le fasi del procedimento descritto avvengono con la fabbricazione delle preforme, mentre presso il produttore finale di bottiglie deve essere solo adeguato l'impianto e le modalità' di soffiaggio per realizzare in modo corretto la trasformazione delle preforme in bottiglie finite le quali operazioni sono del tutto alla portata dell'esperto del ramo. Per quanto riguarda l'impianto atto ad eseguire detto procedimento ci si riferisca alle figg. 3 e 4 che mostrano un contenitore di cristallizzazione 1 dotato di un albero rotante interno 2 su cui sono applicate tramite opportuni bracci una pluralità' di pale di miscelazione 3.
Detto albero rotante e‘ motorizzato da un motore 4 e da un rispettivo giunto-r iduttore 5. Tuttavia qualsiasi mezzo di miscelazione del contenuto granulare del contenitore può' essere adeguato purché' garantisca una miscelazione continua ed uniforme.
In una opportuna zona interna al contenitore e1 disposto un diffusore d'aria 6, il quale diffonde entro la massa di granulato una corrente d'aria aspirata da un ventilatore 7 e riscaldata da opportune resistenze 8.
La bocca di aspirazione 9 dell'aria può' essere disposta nell'ambiente, e il contenitore e' dotato di una bocca 10 di espulsione dell'aria che assicura una libera circolazione dell'aria entro detto contenitore.
Il funzionamento e' ora abbastanza evidente: il contenitore viene riempito con la massa di P.E.T. granulare "fiber— grade" e quindi vengono attivate contemporaneamente sia la rotazione delle pale, per la miscelazione del materiale, sia l'Immissione di aria riscaldata dalle resistenze 8 e soffiata dal ventilatore 7.
Tale condizione viene mantenuta per un periodo di circa 1, 5 ore, durante il quale il materiale subisce una progressiva trasformazione che lo porta ad assumere le caratteristiche prima definite, che ricordiamo:
- Cristallizzazione: presente fino al 35 %
- Contenuto di acetaldeide: circa 5 ppm, sostanzialmente ridotto
- Allungamento della catena molecolare.
- Inoltre il materiale subisce un primo trattamento di deumidificazione, che come visto risulta particolarmente vantaggioso con l'impiego di elevati rapporti di stiramento. - Per di piu' la trasformazione parziale in materiale cristallizzato consente la conglomerazione di questo e la sua permanenza allo stato di granulato, essenziale per essere lavorato nelle fasi successive.
Per abbassare il contenuto di acetaldeide del materiale trattato con tale cristallizzatore e' inoltre particolarmente vantaggioso installare la bocca di aspirazione 9 ad una distanza sufficiente dalla bocca di espulsione 10 del contenitore, e preferibilmente in un ambiente non inquinato, in modo da intercettare la minima parte di acetaldeide eventualmente presente nell'aria aspirata, senza dover modificare l'essicatore a valle e la relativa procedura d'impiego che deve essere rigidamente coordinata con il successivo procedimento di formazione delle preforme.
Nel corso delle varie sperimentazioni effettuate per ottimizzare i parametri del procedimento e' stato riscontrato che i migliori risultati, di cristallizzazione del granulato di P.E.T "FIBER GRADE" e di riduzione della quantità' di acetaldeide, si ottengono immettendo nella massa di granulato una portata d'aria di circa 3,5 m. cubi all'ora per ogni Kg di granulato e che la velocita' di rotazione delle pale di miscelazione dovrebbe essere di circa 5 gir/min.-Inoltre, come mostrato nella fig. 4 e come sara' ora chiaro all'esperto del settore, e' opportuno, per una migliore efficienza e continuità' produttiva, che il contenitore 1 venga predisposto e comandato per riversare il granulato contenuto in detto contenitore in un opportuno essicatore tradizionale 13 il quale sia a sua volta collegato ad una tramoggia 14 predisposta per alimentare un estrusore o un iniettore 15 per la produzione di preforme.
E' evidente che l'insufflamento di corrente d'aria calda entro la massa di P.E.T. con la contestuale mescolazione per evitarne l'agglomerazione può essere ottenuto con qualsiasi altro mezzo adatto allo scopo; ad es. può essere utilizzato un contenitore rotante, di tipo simile alle betoniere industriali per l'impasto di sostanze diverse, munito di razze interne fissate alla parete interna del contenitore per la miscelazione, mentre il diffusore di aria calda può' essere realizzato in modo da poter essere introdotto ed estratto a comando dalla bocca della betoniera, come anche si può' realizzare un contenitore rotante attorno ad un asse orizzontale e dotato di due bocche disposte in posizioni opposte per consentire rispettivamente l'immissione e l'estrazione di aria calda.
Si e' quindi realizzato un procedimento ed un rispettivo impianto, costituito da un cristallizzatore come descritto, atto a trasformare il P.E.T. "fiber-grade" in un materiale che, con l'unica avvertenza di essere trasformato in preforme "corte" cioè' con un rapporto di stiramento incrementato, può' essere utilizzato per produrre bottiglie per il contenimento di acque o bevande carbonatate senza limitazioni qualitative o di prestazioni, utilizzando integralmente gli impianti e i procedimenti esistenti e con la sola aggiunta di un impianto e relativo procedimento di pre-trattamento o cristallizzazione per trasformare il materiale prima che venga immesso nell'essicatore e quindi nel procedimento di lavorazione tradizionale.

Claims (5)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Procedimento di pre-trattamento di una massa di resina, alio stato granulare, di P.E.T. (poiietilentereftalato) "FIBER GRADE", caratterizzato dal fatto che detto procedimento di pre-trattamento precede un trattamento di essicazione e consiste nel mantenere detta resina in una corrente di aria riscaldata a sostanzialmente 170 °C per non meno di 1,1 ore in modo che sostanzialmente tutta la massa di resina venga investita da detta corrente di aria riscaldata.
  2. 2) Procedimento secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che sostanzialmente tutta la massa d1 detta resina viene rimescolata in modo continuo.
  3. 3) Procedimento secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detta corrente di aria viene prelevata dall'ambiente, viene opportunamente riscaldata e immessa all'interno di detta massa granulare ed infine viene allontanata in modo da ostacolare la sua miscelazione con l'aria ambiente aspirata per eseguire detto procedimento.
  4. 4) Procedimento in accordo ad una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la portata di detta corrente di aria e' di circa 3,5 m. cubi di aria per ora e per Kg. di P.E.T. granulato trattato.
  5. 5) Procedimento in accordo ad una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di essere continuato fino a che la crista11inita' del materiale trattato raggiunge un valore di circa 35 % 6) Procedimento in accordo ad una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di essere continuato fino a che il contenuto di acetaldeide si abbassa fino ad un valore sostnzia1mente simile a 5 ppm.-7) Procedimento di realizzazione di corpi cavi in P.E.T. "fiber— grade" comprendente un primo stadio di realizzazione delle preforme ed un secondo stadio di soffiatura di tali preforme per ottenere detti corpi cavi, caratter izzato dal fatto che detto P.E.T. "fibei— grade" viene preventivamente trattato secondo il procedimento in accordo ad una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6 e che in detto stadio di soffiatura il rapporto di stiramento superficiale delle preforme e' non inferiore a 1:13. 8) Procedimento di produzione di corpi cavi, caratterizzato dal fatto che: - il materiale utilizzato per produrre detti corpi cavi e‘ almeno parzialmente resina P.E.T. “fiber-grade ", - detta resina P.E.T " "fiber- grade" “ prima di essere disidratata, fusa ed immessi negli stampi di preforma subisce un procedimento di cristallizzazione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6, - il rapporto di stiratura superficiale tra la preforma e il corpo cavo finito e' di almeno 13. 9) Impianto per la produzione di corpi cavi in P.E.T., caratterizzato dal fatto di comprendere un contenitore (1) e dispositivi di miscelazione continua di detto P.E.T. in forma granulare, e di immissione e circolazione continua di aria calda in detto contenitore. 10) Impianto secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detto contenitore (1) e' dotato di almeno un albero rotante (2) portante una pluralità' di pale di miscelazione (3) applicate a detto albero tramite opportuni bracci, detto almeno un albero essendo opportunamente dotato di un mezzo di motorizzazione (9), preferibilmente un motore elettrico. 11) Impianto secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detti dispositivi di immissione e di circolazione continua di aria calda comprendono: almeno una bocca di aspirazione (9) dell'aria dall'ambiente esterno, - almeno un elemento soffiante (7) detta aria, preferibilmente un ventilatore elettrico, ed un rispettivo elemento riscaldante (8), preferibilmente una o piu' resistenze elettriche, atto a riscaldare l'aria che lo percorre a circa 170° C, - almeno un rispettivo diffusore d'aria (6) atto a diffondere l'aria aspirata da detto elemento soffiante (7) entro la massa di detto P.E.T. in forma granulare, almeno una bocca di espulsione (10) dell'aria detto contenitore, disposta preferibilmente dal lato oppost di detto diffusore d'aria. 12) Impianto secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che detta almeno una bocca di espulsione (10) dell'aria si immette in un opportuno condotto di scarico (11) il quale espelle l'aria in una zona lontana da detta almeno una bocca di aspirazione, in modo da ridurre al massimo la ri-aspirazione di detta aria espulsa da parte di detta bocca di aspirazione. 13) Impianto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 9 a 12, caratterizzato dal fatto di essere atto a far circolare una portata d'aria entro detto contenitore di circa 3,5 m. cubi all'ora per Kg. di granulato contenuto in detto contenitore. 14) Impianto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 9 a 13, caratterizzato dal fatto che dette pale ruotano ad una velocita' di circa 5 giri/min.-15) Impianto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 9 a 14, caratterizzato dal fatto di essere atto a riversare il granulato contenuto in detto contenitore in un opportuno essiccatore (13) il quale e' collegato ad una tramoggia (14) di un estrusore o di un iniettore (15).
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