ITPN20120076A1 - Dispositivo diffusore perfezionato per illuminare la targa di un autoveicolo e relativo metodo di realizzazione - Google Patents

Dispositivo diffusore perfezionato per illuminare la targa di un autoveicolo e relativo metodo di realizzazione Download PDF

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ITPN20120076A1
ITPN20120076A1 IT000076A ITPN20120076A ITPN20120076A1 IT PN20120076 A1 ITPN20120076 A1 IT PN20120076A1 IT 000076 A IT000076 A IT 000076A IT PN20120076 A ITPN20120076 A IT PN20120076A IT PN20120076 A1 ITPN20120076 A1 IT PN20120076A1
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Italy
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light
transparent
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IT000076A
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Fabio Favotto
Luca Maso
Bruno Zalla
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Sole Spa
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B60VEHICLES IN GENERAL
    • B60QARRANGEMENT OF SIGNALLING OR LIGHTING DEVICES, THE MOUNTING OR SUPPORTING THEREOF OR CIRCUITS THEREFOR, FOR VEHICLES IN GENERAL
    • B60Q1/00Arrangement of optical signalling or lighting devices, the mounting or supporting thereof or circuits therefor
    • B60Q1/26Arrangement of optical signalling or lighting devices, the mounting or supporting thereof or circuits therefor the devices being primarily intended to indicate the vehicle, or parts thereof, or to give signals, to other traffic
    • B60Q1/56Arrangement of optical signalling or lighting devices, the mounting or supporting thereof or circuits therefor the devices being primarily intended to indicate the vehicle, or parts thereof, or to give signals, to other traffic for illuminating registrations or the like, e.g. for licence plates
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F21LIGHTING
    • F21SNON-PORTABLE LIGHTING DEVICES; SYSTEMS THEREOF; VEHICLE LIGHTING DEVICES SPECIALLY ADAPTED FOR VEHICLE EXTERIORS
    • F21S43/00Signalling devices specially adapted for vehicle exteriors, e.g. brake lamps, direction indicator lights or reversing lights
    • F21S43/20Signalling devices specially adapted for vehicle exteriors, e.g. brake lamps, direction indicator lights or reversing lights characterised by refractors, transparent cover plates, light guides or filters
    • F21S43/26Refractors, transparent cover plates, light guides or filters not provided in groups F21S43/235 - F21S43/255
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F21LIGHTING
    • F21SNON-PORTABLE LIGHTING DEVICES; SYSTEMS THEREOF; VEHICLE LIGHTING DEVICES SPECIALLY ADAPTED FOR VEHICLE EXTERIORS
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    • F21S43/40Signalling devices specially adapted for vehicle exteriors, e.g. brake lamps, direction indicator lights or reversing lights characterised by the combination of reflectors and refractors

Description

“DISPOSITIVO DIFFUSORE PERFEZIONATO PER ILLUMINARE LA TARGA
DI UN AUTOVEICOLO E RELATIVO METODO DI REALIZZAZIONEâ€
DESCRIZIONE
SETTORE TECNICO DELL’INVENZIONE
[001] La presente invenzione riguarda un dispositivo diffusore perfezionato per illuminare la targa, in particolare la targa posteriore, di un veicolo. Inoltre, la presente invenzione si riferisce anche ad un metodo per la realizzazione di un dispositivo diffusore perfezionato.
STATO DELLA TECNICA ANTERIORE
[002] Come à ̈ noto, il problema dell’illuminazione della targa di un autoveicolo à ̈ rappresentato principalmente dal fatto che il dispositivo illuminante à ̈ montato in posizione sovrastante la targa e invia i raggi luminosi in direzione tangenziale a quest’ultima. Pertanto, la targa risulta illuminata in modo disomogeneo, vale a dire in misura abbondante nella parte alta, che à ̈ adiacente la sorgente luminosa, e piuttosto scarsa nella parte inferiore, che à ̈ più lontana dalla sorgente luminosa.
[003] Inizialmente, la sorgente luminosa era costituita da una o più lampade ad incandescenza, che irradiavano in tutte le direzioni con un’inutile dispersione di energia; il dispositivo nel suo complesso risultava poi ingombrante e poco affidabile, oltre che eccessivamente costoso. Quindi, le soluzioni più recenti fanno uso di diodi emettitori di luce (LED).
[004] La domanda di brevetto europeo EP-A-1264732 descrive un dispositivo di illuminazione della targa di autoveicoli che comprende una pluralità di LED e una lente collimatrice del fascio di luce emesso dai LED. La lente collimatrice presenta una superficie ricevente piana rivolta verso i LED e una superficie emittente semicilindrica opposta alla superficie ricevente. Lo scopo della lente à ̈ quello di limitare sostanzialmente la divergenza della luce emessa dai LED in direzione trasversale all’asse del fascio e a favorire la naturale divergenza della luce stessa in direzione longitudinale all’asse del fascio. In questo modo, si migliora la illuminazione della targa senza, però, ottenere un risultato completamente soddisfacente. Un limite pratico all’applicabilità di questa soluzione à ̈ costituito dalla parte esterna della lente collimatrice che, data la sua geometria, implica l’impiego di un ulteriore elemento trasparente di chiusura. Inoltre, à ̈ richiesta una pluralità di LED che rende il dispositivo più complicato e costoso.
[005] Esistono tipologie di lenti che ricevono la luce emessa da una sorgente luminosa di tipo LED e la ridistribuiscono sulla targa posteriore di un autoveicolo.
[006] Questi dispositivi operano generalmente con due moduli luce, posti superiormente alla targa, che illuminano le due semi-targhe. I due moduli sono identici e posti simmetricamente rispetto al piano verticale centrale che corre nella direzione longitudinale del veicolo.
[007] Ai fini di illuminare la targa rispettando i requisiti di uniformità dei regolamenti internazionali, dette lenti presentano una mascheratura che ha il compito di limitare la quantità di raggi luminosi che andrebbero a colpire una specifica zona della targa. Esistono in produzione svariati tipi lenti per distribuire la luce sulla targa e, parallelamente, esistono svariati tipi di mascherature. Ad esempio, le tampografie su PMMA e la sovra iniezione di ABS nero sono schermi completamente coprenti; viceversa le mascherature di tipo prismatico non schermano ma deviano i raggi impedendone la concentrazione nelle zone “troppo illuminate†.
[008] La domanda di brevetto europeo EP-A-1982866 descrive una soluzione che risolve in una certa misura i problemi della realizzazione precedente, in quanto la sorgente di luce viene protetta da un elemento trasparente che à ̈ provvisto di una schermatura parziale allo scopo di attenuare la luminanza nella zona centrale della targa più vicina alla sorgente luminosa. Specificamente, la mascheratura à ̈ ottenuta con un rivestimento superficiale della lente, oppure con un procedimento di opacizzazione della superficie della lente, o anche con un procedimento di costampaggio della lente.
[009] Tuttavia, anche questa soluzione presenta ancora qualche inconveniente. In particolare, la fuoriuscita di luce dal dispositivo illumina ancora la carrozzeria e il paraurti in modo da ridurre il necessario contrasto di illuminazione rispetto alla targa. Inoltre, le targhe di alcuni paesi, ad esempio Giappone e USA, hanno un formato tale che le zone d’angolo, inferiori e laterali, delle medesime risultano critiche per l’illuminazione.
SINTESI DELL’INVENZIONE
[0010] Compito principale della presente invenzione à ̈ quello di fornire un dispositivo diffusore per l’illuminazione della targa di un autoveicolo che risolva gli inconvenienti sopra denunciati e che quindi migliori ulteriormente l’uniformità di illuminazione della targa rispetto alle soluzioni precedentemente note.
[0011] Nell’ambito di tale compito, uno scopo particolare dell’invenzione à ̈ quello di realizzare l’elemento protettivo a chiusura del dispositivo di illuminazione della targa di un autoveicolo che, diversamente dalle soluzioni precedenti, non richieda l’impiego di materiali diversi per la mascheratura.
[0012] Inoltre, la presente invenzione intende fornire un dispositivo diffusore che consenta di uniformare l’illuminazione di targhe di forme e dimensioni diverse, secondo i diversi standard adottati in aree geografiche diverse (Europa, USA, Giappone..).
[0013] Non ultimo scopo della presente invenzione à ̈ quello di realizzare di un dispositivo diffusore d’illuminazione della targa di un autoveicolo che impieghi lenti più semplici da produrre, evitando cioà ̈ loro curvature complesse.
[0014] Il compito e gli scopi sopra indicati, ed altri che meglio appariranno in seguito, vengono raggiunti da un dispositivo diffusore come definito alla rivendicazione 1 e mediante un metodo come alla rivendicazione 8.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
[0015] Vantaggi e caratteristiche dell’invenzione risulteranno evidenti dalla seguente descrizione, avente solo titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento agli uniti disegni, in cui:
- la figura 1 mostra schematicamente, in sezione verticale parallela al senso di marcia del veicolo, un esempio di dispositivo secondo la tecnica nota quando applicato ad un veicolo;
- la figura 2 mostra una vista prospettica di un elemento componente di un dispositivo di diffusione secondo l’arte nota;
- la figura 3 mostra una vista frontale di un elemento componente di un dispositivo di diffusione secondo la presente invenzione;
- la figura 3A rappresenta l’elemento componente di cui alla precedente figura mostrato secondo una vista in sezione A-A;
- la figura 4 mostra schematicamente, in sezione verticale parallela al senso di marcia del veicolo, un dispositivo diffusore secondo la presente invenzione avente una forma particolarmente vantaggiosa;
- la figura 5 mostra l’elemento componente di cui alle figure 3 e 3A quando applicato ad un veicolo in cui à ̈ evidenziata la distribuzione dei raggi luminosi; - la figura 6 mostra, secondo una vista frontale, una variante realizzativa di un elemento componente del dispositivo di diffusione secondo la presente invenzione;
- la figura 7 Ã ̈ una vista in prospettiva di un elemento componente del dispositivo di diffusione avente una forma particolarmente vantaggiosa;
- le figure 8A e 8B mostrano schematicamente, in sezione parallela al senso di marcia del veicolo rispettivamente l’elemento componente dell’arte nota raffrontato a quello dell’invenzione;
- le figure 9 e 10 mostrano rispettivamente una targa di dimensioni standard europee ed una targa di dimensioni standard giapponesi, in cui sono riportate le aree di rilevazione della luminanza secondo le vigenti normative, i coni di luce emessi dalle sorgenti luminose in assenza di dispositivo diffusore e le aree critiche per la luminosità;
- la figura 11 illustra la particolare distribuzione di determinati raggi sulla sovrapposizione delle targhe di cui alle figure 9 e 10.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL’INVENZIONE
[0016] La figura 1, mostra un esempio di dispositivo d’illuminazione della targa di un autoveicolo secondo la tecnica nota, con una sorgente luminosa di tipo LED avente l’asse ottico diretto verso la targa. Nella figura sono indicati: il profilo 22 della carrozzeria dell’autoveicolo, in cui à ̈ inserito l’alloggiamento 24 del dispositivo d’illuminazione 26 chiuso da un elemento di protezione trasparente 28 e la targa 30 fissata alla superficie posteriore della carrozzeria in posizione sostanzialmente verticale. Il dispositivo d’illuminazione 26 à ̈ costituito da un LED a luce bianca caratterizzato da un’elevata luminosità e disposto in modo tale che vi sia un’angolazione non inferiore a 8° tra la porzione inferiore della targa e un raggio luminoso in uscita dall’elemento trasparente di protezione 28 nel punto più distante dalla targa stessa, come previsto dalle norme tecniche.
[0017] Come dettagliatamente spiegato nella citata domanda di brevetto europeo EP-A-1982866, il dispositivo comprende una lente 40 piano–convessa integrata nell’elemento di protezione trasparente 28: in particolare, la superficie che presenta la convessità à ̈ rivolta verso la sorgente luminosa 26.
[0018] La particolare geometria dell’elemento trasparente 28 e della lente 40 presenta tuttavia alcuni inconvenienti: in primo luogo, alcuni raggi luminosi emessi dalla sorgente 26 vengono deviati e concentrati, aumentando così la luminanza in zone indesiderate. Questo effetto à ̈ osservabile in figura 1, con riferimento ai raggi indicati con il numero 42 che colpiscono l’area superiore della targa già sovrailluminata in quanto prossima alla sorgente luminosa 26. Secondariamente, alcuni raggi, indicati con il numero 44, vengono dispersi verso il retro del veicolo.
[0019] A parziale soluzione di tali inconvenienti, come si osserva in figura 2, il dispositivo dell’arte nota può comprendere un primo ed un secondo strato schermante 38, 58 o mascheratura, che ricoprono parzialmente la superficie rivolta verso la sorgente luminosa 26 dell’elemento di protezione 28: detta prima mascheratura parziale 38 ha la funzione di schermare i raggi luminosi 42 di figura 1 per attenuare la luminanza nelle zone della targa più prossime alla sorgente luminosa 26, mentre detta seconda mascheratura parziale 58 serve ad impedire il passaggio attraverso l’elemento di protezione 28 dei raggi 44 di figura 1 diretti verso il retro del veicolo.
[0020] In particolare, le mascherature parziali 38, 58 sono ottenute mediante l’impiego di un rivestimento superficiale, una opacizzazione, o un co-stampaggio con l’elemento di protezione trasparente 28 e la lente 40.
[0021] Le figure 3 e 3A mostrano invece un elemento di protezione trasparente 28 secondo la presente invenzione. Nella descrizione che segue, i componenti corrispondenti a quelli del dispositivo delle figure 1 e 2 sono indicati con i medesimi riferimenti numerici.
[0022] Come per il dispositivo dell’arte nota, detto elemento di protezione 28 comprende, integrata al suo interno, una lente 50, ovvero un elemento dotato di potere diottrico e dunque della capacità di deviare i raggi luminosi deformando il cono di luce emesso da una sorgente luminosa. In particolare, anche detta lente 50 à ̈ piano-convessa, ossia presentante, in sezione, un profilo incurvato nella parte interna 56, ossia in corrispondenza della superficie rivolta verso la sorgente luminosa 26, e lineare nella parte esterna 54, ossia della superficie rivolta verso l’esterno del dispositivo. Tuttavia, come spiegato oltre con maggior dettaglio, detta lente 50 ha una geometria migliorata, tale da risolvere gli inconvenienti dell’arte nota.
[0023] L’elemento di protezione 28 à ̈ inoltre provvisto di almeno una prima mascheratura parziale 38 atta ad attenuare la luminanza nelle zone della targa più prossime alla sorgente luminosa 26. Secondo una caratteristica particolarmente vantaggiosa della presente invenzione detta mascheratura parziale 38, che occupa preferibilmente una porzione centrale dell’elemento trasparente di protezione 28, à ̈ realizzata con una superficie catadiottrica 52.
[0024] Con riferimento alla figura 5, si à ̈ infatti osservato come sia possibile sfruttare le caratteristiche delle superfici catadiottriche non per diffondere la luce come accade per le normali superfici prismatiche, bensì per impedire il proseguimento dei raggi luminosi diretti verso le zone critiche della targa 30 (indicati con il numero 42 in figura 1): detta superficie catadiottrica 52 à ̈ configurata in modo tale da respingere i raggi luminosi su di essa incidenti, riflettendoli verso la sorgente luminosa 26, formando pertanto una mascheratura.
[0025] Vantaggiosamente, il fatto di prevedere una mascheratura 38 ottenuta con una superficie catadiottrica 52 consente di realizzare detta lente 50 in un unico materiale, preferibilmente materiale polimerico, e mediante stampaggio in unico stampo.
[0026] Eventualmente, come mostrato in figura 6, una seconda mascheratura parziale 58, preferibilmente anch’essa realizzata con superficie catadiottrica 52, può essere prevista nella faccia interna 56 dell’elemento trasparente 28 e disposta in modo tale da schermare i raggi luminosi 38 diretti verso il retro del veicolo (indicati con il numero 44 in figura 1).
[0027] Il dispositivo diffusore della presente invenzione à ̈ stato inoltre ulteriormente migliorato al fine di uniformare la distribuzione dei raggi luminosi sulla superficie di una targa; tuttavia, come mostrato nelle figure 9 e 10, esistono differenti tipologie di targa 30, 30’, aventi dimensioni e forma diverse in base agli standard dei diversi Paesi. In particolare, la figura 9 mostra una targa 30 secondo lo standard europeo mentre la figura 10 mostra una targa 30’ secondo lo standard giapponese.
[0028] Si à ̈ pertanto tentato di trovare una soluzione analitica per conformare la lente 50, e quindi l’elemento di protezione 28, per ottenere lo scopo sopra esposto, sovrapponendo targhe di standard diversi come mostrato in figura 11, ed attuando procedimenti di tracciamento del cammino ottico dei raggi luminosi e successiva selezione dei soli raggi “utili†, ossia quelli che colpiscono i punti di rilevazione previsti dalla normativa vigente, indicati con i cerchi 36, favorendo in particolar modo quelli laterali e/o collocati nelle aree critiche, come spiegato oltre con maggior dettaglio.
[0029] Come à ̈ possibile osservare nelle figure 9 e 10, una targa 30, 30’ à ̈ generalmente formata da due semi-targhe accostate, ciascuna provvista della propria sorgente luminosa 26 di cui à ̈ indicato in modo schematico e semplificato, la distribuzione spaziale dei raggi luminosi in assenza di dispositivo diffusore: la superficie delle due semi-targhe non risulta uniformemente illuminabile a causa di svariati motivi, legati in particolare alla limitata apertura angolare della fonte luminosa 26 impiegata (generalmente pari a 120° per un LED) e al fatto che le emissioni luminose laterali risultano d’intensità minore rispetto a quelle centrali.
[0030] Si evidenziano pertanto alcune zone critiche, le cui problematiche sono diverse per tipologia e gravità: in particolare, le aree contrassegnate con le lettere A, A’ e D, sono critiche a causa della scarsa luminanza, in quanto localizzate rispettivamente lateralmente e più lontane rispetto alla posizione della sorgente luminosa 26.
[0031] Le aree contrassegnate con la lettera B sono invece meno critiche in quanto, anche se laterali rispetto alle sorgenti luminose 26, su di esse si verifica un’interazione tra i raggi luminosi emessi dalle sorgenti luminose 26 delle due semitarghe.
[0032] Infine, le aree contrassegnate dalla lettera C sono aree critiche a causa dell’elevata luminanza, essendo le aree più prossime alla sorgente luminosa 26; per queste ultime, la soluzione à ̈ stata già fornita dalla realizzazione di mascherature 38 ottenute mediante superfici catadiottriche 52.
[0033] Secondo una caratteristica vantaggiosa dell’invenzione, come mostrato in figura 3, esternamente alle superfici catadiottriche 52 la lente 50 e la superficie dell’elemento di protezione trasparente 28 vengono preferibilmente quasi totalmente opacizzate: in questo modo, la luce viene trasmessa in modo diffuso ed omogeneo, senza creare punti di marcata sovrabbondanza luminosa. Inoltre, vantaggiosamente, tale opacizzazione superficiale limita la visibilità dei componenti retrostanti l’elemento di protezione 28.
[0034] Tuttavia, la lente 50 presenta aree 60 in cui la trasmissione dei raggi luminosi à ̈ maggiore che altrove: la geometria e la posizione di dette aree 60 a maggiore trasmissione viene preferibilmente determinata con procedimenti di tracciamento del cammino ottico dei raggi luminosi e successiva selezione dei soli raggi ritenuti utili, ossia indirizzati alle aree che non si trovano già nella condizione di naturale favore per posizione e vicinanza.
[0035] Secondo un’ulteriore caratteristica vantaggiosa dell’invenzione, una coppia di aree a maggior trasmissione 60 à ̈ prevista su detto elemento di protezione 28, dette aree 60 essendo posizionate in modo simmetrico rispetto ad un piano parallelo al senso di marcia e passante in corrispondenza della sorgente luminosa 26 quando il dispositivo e installato sul veicolo: à ̈ pertanto sufficiente determinare, mediante il procedimento sopra indicato, posizione e forma di un’unica area 60 posta su una metà dell’elemento trasparente di protezione 28, realizzandola poi speculare sull’altra metà.
[0036] In particolare, vantaggiosamente, tra i punti di misura 36, quelli che vengono considerati per la definizione di un’area 60 sono quelli disposti lateralmente rispetto sorgente luminosa 26 e dunque collocati nelle aree indicate con A’ e B, ossia disposte centralmente alla targa 30, 30’, in corrispondenza dell’unione tra le due semi-targhe, come mostrato in figura 11.
[0037] Riassumendo quanto detto finora, la lente 50 integrata nell’elemento di protezione 28 à ̈ dunque una lente diffusiva–selettiva, ovvero comprende aree a trasmissione differenziata che consentono di illuminare la targa in modo ottimale, lasciando passare selettivamente alcuni raggi luminosi, attenuandoli o schermandoli altrove. Su detta lente 50 infatti sono predisposte aree 60 a maggior trasmissione attraverso le quali à ̈ consentito il passaggio dei raggi destinati ad alcune zone della targa da illuminare, in particolare quelle centrali, ed aree opacizzate che attenuano e diffondono i raggi per aumentare l’uniformità della luminanza dell’intera targa; infine, le mascherature 38, 58, realizzate da superfici catadiottriche 52, respingono i raggi luminosi su di esse incidenti, schermando in questo modo i punti della targa più prossimi alla sorgente luminosa 26 altrimenti sovra-illuminati.
[0038] Secondo un’ulteriore caratteristica vantaggiosa dell’invenzione mostrata nelle figure 4, 5 e 7, la lente piano convessa 50 integrata nell’elemento di protezione 28 presenta, nella parte interna 56 una sezione avente un profilo parzialmente incurvato, in particolare secondo una curva a raggio variabile degenerante in un piano.
[0039] Questo concetto sarà spiegato in altre parole con riferimento alle immagini schematicamente illustrate a titolo esemplificativo nelle figure 8A e 8B: la figura 8A mostra una superficie curva ottenuta dall’unione di più circonferenze di raggio diverso (RA, RB, RC), e pertanto definita “a raggio variabile†, in cui però tutte le circonferenze hanno raggio di valore finito.
[0040] Invece, nel caso in esame, illustrato in figura 8B, la superficie interna e curva 56 della lente 50 à ̈ formata dall’unione di più circonferenze di raggio diverso (RB, RC, RD), potendosi pertanto definire anch’essa “a raggio variabile†, in cui però una di dette circonferenze à ̈ “degenere†, ossia avente raggio RDtendente all’infinito. Tale circonferenza “degenere†à ̈ in pratica una retta P.
[0041] In questo modo, vantaggiosamente, la forma della lente 50 à ̈ stata ottimizzata fotometricamente, in modo tale da non deviare i raggi luminosi laterali e sfruttare il più possibile l’apertura angolare della fonte luminosa 26 così da poter illuminare in modo efficace i punti critici disposti nelle aree indicate con la lettera A della targa, ossia i punti di rilevazione 36 posti agli estremi superiori della stessa, disposti quindi molto laterali rispetto alla fonte luminosa 26.
[0042] Inoltre, come si osserva in figura 4, la particolare forma piano convessa della lente diffusiva-selettiva 50 permette di distribuire uniformemente i raggi diretti sulla targa 30, 30’, evitando la formazione dei raggi indicati con il numero 42 in figura 1. Applicando poi su detta lente 50 una mascheratura 38 formata da una superficie catadiottrica 52, come mostrato in figura 5, à ̈ possibile schermare efficacemente i raggi luminosi indirizzati alle aree della targa più prossime alla sorgente luminosa 26. Infine, come mostrato in figura 7, prevedendo una ulteriore mascheratura 58 sempre realizzata da una superficie catadiottrica 52, vengono vantaggiosamente schermati anche i raggi diretti posteriormente al veicolo.
[0043] In conclusione, da quanto precede risulta evidente come la presente invenzione consegua gli scopi ed i vantaggi inizialmente previsti. Si à ̈ infatti ideato un dispositivo diffusore per l’illuminazione della targa di un autoveicolo in grado di migliorare l’uniformità di illuminazione della targa rispetto alle soluzioni precedentemente note.
[0044] Lo scopo viene raggiunto grazie ad un dispositivo diffusore migliorato, nel quale sono state incorporate una serie di accortezze risultanti da uno studio analitico del cammino ottico dei raggi luminosi, vantaggiosamente condotto sovrapponendo targhe di forme e dimensioni diverse, secondo gli standards adottati in aree geografiche diverse (Europa, USA, Giappone..), prediligendo una soluzione simmetrica: in questo modo, à ̈ sufficiente realizzare e tenere a magazzino un unico modello di dispositivo diffusore, ovvero “universale†, che può essere montato indifferentemente per illuminare semi-targhe destre e sinistre, su autoveicoli destinati a mercati diversi.
[0045] In particolare, l’elemento di protezione 28 comprende delle mascherature 38, 58, ossia aree che impediscono il passaggio della luce e pertanto evitano la sovrailluminazione delle aree C della targa, ossia quelle poste nelle immediate vicinanze della sorgente luminosa 26 ed eventualmente limitano la dispersione della luce verso il retro del veicolo . Vantaggiosamente, dette mascherature sono formate da superfici catadiottriche 52 ottenute per stampaggio in unico stampo e con lo stesso materiale costituente l’elemento di protezione 28, e non richiedono l’impiego o l’applicazione a posteriori di materiali diversi per la realizzazione delle stesse. Questa caratteristica consente di semplificare le attrezzature e di ridurre i tempi di realizzazione del dispositivo, e conseguentemente anche i costi di produzione.
[0046] Inoltre, la superficie convessa della la lente 50 ha un profilo comprendente una curvatura a raggio variabile che degenera in un piano risultando, oltre che maggiormente funzionale, anche assai semplice da produrre.
[0047] Naturalmente, la presente invenzione à ̈ suscettibile di numerose applicazioni, modifiche o varianti senza con ciò uscire dall’ambito di protezione, come definito dalle rivendicazioni allegate.
[0048] Inoltre i materiali e le attrezzature utilizzati per la realizzazione della presente invenzione, nonché le forme e le dimensioni dei singoli componenti, potranno essere i più idonei a seconda delle specifiche esigenze.

Claims (9)

  1. “DISPOSITIVO DIFFUSORE PERFEZIONATO PER ILLUMINARE LA TARGA DI UN AUTOVEICOLO E RELATIVO METODO DI REALIZZAZIONE†RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo diffusore per l’illuminazione di una targa (30, 30’) di un autoveicolo, comprendente una sorgente luminosa (26) protetta da un elemento trasparente (28) e atta ad emettere un fascio luminoso con asse ottico inclinato rispetto al piano della targa (30, 30’), detto elemento trasparente di protezione (28) essendo provvisto di almeno una mascheratura parziale (38, 58) allo scopo di attenuare la luminanza in alcune zone della targa (30, 30’), caratterizzato dal fatto che detto elemento trasparente (28) di protezione e detta almeno una mascheratura parziale (38, 58) sono realizzati in un unico materiale, detta almeno una mascheratura parziale (38, 58) essendo formata da una superficie catadiottrica (52).
  2. 2. Dispositivo diffusore come nella rivendicazione 1, in cui detta almeno una mascheratura parziale (38) occupa una porzione centrale dell’elemento trasparente (28) di protezione ed à ̈ atta ad attenuare la luminanza nelle zone della targa (30, 30’) più prossime a detta sorgente luminosa (26).
  3. 3. Dispositivo diffusore come nella rivendicazione 2, in cui un’ulteriore mascheratura (58) à ̈ prevista nella parte superiore dell’elemento trasparente (28) ed à ̈ disposta in modo tale da attenuare la dispersione luminosa verso il retro del veicolo.
  4. 4. Dispositivo diffusore come ad una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto elemento trasparente (28) di protezione comprende, integrata al suo interno, una lente piano-convessa (50) presentante in sezione un profilo che à ̈ lineare nella parte esterna (54) rispetto alla sorgente luminosa (26) e si incurva nella parte interna (56) rispetto alla sorgente luminosa (26).
  5. 5. Dispositivo diffusore come alla rivendicazione 4, in cui la parte interna (56) di detta lente piano-convessa (50) presenta una curvatura a raggio variabile, ossia formata dall’unione di più circonferenze aventi raggio diverso, in cui una di dette circonferenze à ̈ degenere, ossia avente raggio tendente all’infinito.
  6. 6. Dispositivo diffusore come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui l’elemento trasparente (28) di protezione à ̈ parzialmente opacizzato e presenta aree (60) a maggiore trasmissione di luce.
  7. 7. Dispositivo diffusore come alla rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto di comprendere una coppia di aree (60) a maggiore trasmissione di luce disposte in modo simmetrico su detto elemento di trasparente (28) di protezione.
  8. 8. Dispositivo diffusore come alla rivendicazione 6 o 7, caratterizzato dal fatto che le aree (60) a maggiore trasmissione di luce sono definite con riferimento a una selezione di punti scelti tra punti di misura standard (36) colpiti dai raggi luminosi provenienti da detta sorgente luminosa (26).
  9. 9. Metodo per la realizzazione di un dispositivo diffusore per l’illuminazione di una targa (30, 30’) di un autoveicolo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 8, in cui posizione e forma di aree a maggior trasmissione (60) sono definite selezionando i raggi luminosi provenienti da detta sorgente luminosa (26) che colpiscono punti di misura (36) disposti nelle zone centrali della targa (30, 30’).
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IT000076A ITPN20120076A1 (it) 2012-12-20 2012-12-20 Dispositivo diffusore perfezionato per illuminare la targa di un autoveicolo e relativo metodo di realizzazione

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Citations (7)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
FR875646A (fr) * 1941-09-29 1942-09-29 Westfalische Metall Ind Ag Lip Dispositif pour éclairer uniformément des surfaces, notamment les plaques d'immatriculation des véhicules
DE844883C (de) * 1940-12-04 1952-07-24 Westfaelische Metall Ind G M B Vorrichtung zum gleichmaessigen Beleuchten von unmittelbar angestrahlten Flaechen, insbesondere Kennzeichenschildern fuer Fahrzeuge
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