ITPN20100030A1 - Piedino stabilizzatore - Google Patents

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ITPN20100030A1
ITPN20100030A1 IT000030A ITPN20100030A ITPN20100030A1 IT PN20100030 A1 ITPN20100030 A1 IT PN20100030A1 IT 000030 A IT000030 A IT 000030A IT PN20100030 A ITPN20100030 A IT PN20100030A IT PN20100030 A1 ITPN20100030 A1 IT PN20100030A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
foot
elastic element
stabilizer foot
band
seat
Prior art date
Application number
IT000030A
Other languages
English (en)
Inventor
Carlo Brescancin
Original Assignee
Brescancin S R L
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
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Classifications

    • AHUMAN NECESSITIES
    • A47FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47BTABLES; DESKS; OFFICE FURNITURE; CABINETS; DRAWERS; GENERAL DETAILS OF FURNITURE
    • A47B91/00Feet for furniture in general
    • A47B91/04Elastic supports

Landscapes

  • Footwear And Its Accessory, Manufacturing Method And Apparatuses (AREA)

Description

Descrizione del brevetto per invenzione industriale avente per titolo:
“PIEDINO STABILIZZATORE"
SETTORE TECNICO DELL’INVENZIONE
[001] La presente invenzione si riferisce ad un piedino stabilizzatore, ad esempio per sedie, mobili, tavoli ed apparecchiature in genere, in modo da compensare irregolarità del piano di appoggio di dette strutture.
STATO DELLA TECNICA ANTERIORE
[002] Piedini di supporto regolabili per strutture di sostegno o apparecchiature sia di tipo domestico che industriale sono noti da molto tempo e vengono impiegati per mantenere tali strutture o apparecchiature orizzontali. In altre parole, i piedini possono essere regolati in altezza in modo da compensare eventuali irregolarità del piano d’appoggio. In generale, questi piedini sono costituiti da una porzione fissa che viene ancorata ad una struttura o apparecchiatura ed una porzione mobile, entrambe le porzioni essendo filettate per consentire la suddetta regolazione. Inoltre, la porzione mobile termina con un elemento in plastica per l’appoggio al pavimento.
[003] Un soluzione di questo genere risulta relativamente complicata e difficoltosa da azionare in particolare quando le apparecchiature sono pesanti.
RIASSUNTO DELL’INVENZIONE
[004] Il problema tecnico alla base della presente invenzione è quindi quello di proporre un piedino che consenta da un lato di compensare le irregolarità di un piano d’appoggio e dall’altro lato di eliminare gli elementi filettati per la regolazione. Il piedino che viene proposto è sostanzialmente costituito da un elemento ammortizzatore in materiale elastomero, inserito in un corpo o bussola plastico e/o metallico che ne consente una deformazione per compensare le irregolarità del piano e stabilizzare l’apparecchiatura o struttura. In sostanza si tratta di eliminare la necessità di un intervento dell’operatore per effettuare la regolazione del piedino stesso.
[005] Tale problema è risolto da un piedino stabilizzatore come definito dalle rivendicazioni allegate.
BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE
[006] Ulteriori caratteristiche e vantaggi del piedino stabilizzatore dell’invenzione diverranno più evidenti dalla seguente descrizione di alcune realizzazioni date a puro titolo di esempio non limitativo con riferimento alle seguenti figure in cui:
- la figura 1A rappresenta una vista laterale ed in parziale sezione longitudinale del piedino dell’invenzione in accordo con una prima forma di realizzazione; - la figura 1 B rappresenta una vista laterale ed in parziale sezione del piedino di figura 1A assemblato;
- la. figura 2A rappresenta una vista laterale ed in parziale sezione longitudinale del piedino dell’invenzione in accordo con una seconda forma di realizzazione; - la figura 2B rappresenta una vista laterale ed in parziale sezione del piedino di figura 2A assemblato.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL’INVENZIONE
[007] In figura 1A il numero di riferimento 100 indica nel suo insieme un piedino stabilizzatore comprendente un corpo 200, un mezzo di fissaggio 300 per il fissaggio reversibile ad una struttura si sostegno o ad un’apparecchiatura (entrambe non mostrate) e un mezzo elastico 400 per l’appoggio su un piano.
[008] Il corpo 200 preferibilmente ha forma di un cilindro interno cavo che si estende lungo un asse longitudinale X-X. La prima estremità 210 del corpo 200 risulta totalmente aperta, mentre a livello della seconda estremità 211 si alternano una serie di fasce anulari, ortogonali all’asse X-X, e fasce cilindriche, coassiali con l’asse X-X, atte a creare sedi o cavità aventi stesso asse X-X ma diametri via via minori e disposte su piani differenti. In altre parole, la seconda estremità 211 è percorsa da un foro centrale 212 suddiviso in una prima cavità o sede 214 ed una seconda cavità o sede 215. In particolare, il foro centrale 212 è circondato da una prima fascia anulare 216 interrotta da una scanalatura anulare 213. Dal bordo interno di detta fascia anulare 216 si estende, verso la prima estremità 210 del corpo 200, una prima fascia cilindrica 217. Dal bordo di detta prima fascia 217, distale rispetto alla prima fascia anulare 216 si estende poi una seconda fascia anulare 218. Prima fascia cilindrica 217 e seconda fascia anulare 218 delimitano detta prima sede 214 o cavità. Dal bordo libero di detta seconda fascia anulare 218 si diparte una seconda fascia cilindrica 219 verso detta prima estremità 210 e dal bordo di detta seconda fascia cilindrica, distale rispetto a detta seconda fascia anulare 218, si estende una terza fascia anulare 220. Seconda fascia cilindrica 219 e terza fascia anulare 220 delimitano la seconda sede 215 o cavità.
[009] Preferibilmente, il corpo 200 è formato da un unico pezzo stampato in plastica, eventualmente rivestito da un manicotto in metallo quale acciaio inox. Alternativamente, il corpo può essere interamente formato in metallo.
[0010] Il mezzo di fissaggio 300 è preferibilmente rappresentato da una vite dotata di testa 310 ad esempio con profilo esagonale ed un gambo 311 almeno parzialmente filettato. Il mezzo di fissaggio 300 è atto ad inserirsi in una sede filettata ricavata sul fondo dell’apparecchiatura o struttura, in modo da predisporre il corpo 200 in posizione stabile sotto l'apparecchiatura o struttura stessa.
[0011] Il mezzo elastico 400 comprende un elemento elastico 410 che rappresenta una sorta di tappo avente una porzione 411 di forma generale cilindrica chiusa da un fondo 412 e definente una cavità 413. Dal bordo libero della porzione 411 cilindrica si estende radialmente di pezzo una flangia 414 anulare. Preferibilmente, la flangia 414 comprende una fascia cilindrica 415 che si estende verso detto fondo 412 a partire dal bordo esterno della flangia stessa. Inoltre, la porzione 411 può essere leggermente tronco conica in prossimità del suo fondo 412.
[0012] L’elemento elastico 410 è formato da un materiale a base di gomma naturale o sintetica. Preferibilmente, è un elastomero.
[0013] Come rappresentato in figura 1B, l'assemblaggio del piedino 100 prevede prima l'inserimento della vite 300 nel corpo 200 dal lato della seconda porzione 211 in modo che la testa 310 vada in battuta sul fondo della seconda cavità 215 del corpo 200. A questo punto, l’elemento elastico 400 può essere inserito nella prima cavità 214 dal lato della porzione 411 cilindrica in modo che impegni detta cavità 214 e in modo che il fondo 412 vada in battuta contro la testa 310 della vite 300. Contemporaneamente, la fascia cilindrica 415 impegna la scanalatura 213 con un certo gioco sul fondo della scanalatura stessa.
[0014] E’ da notare che in questa posizione, esiste uno spazio vuoto 416 tra la flangia 414 ed il corpo 200. Quando il piedino 100 poggia su un piano, a causa del carico di un’apparecchiatura o di una struttura di supporto, il corpo 200 si abbassa schiacciando la parte conica della porzione 411 prossima al fondo 412 dell’elemento elastico 410 all’interno della cavità 214. Dato che detta cavità è sostanzialmente cilindrica, detta parte conica dell’elemento elastico trova spazio per espandersi/ flettersi elasticamente e, quindi, compensare il suddetto carico. Inoltre, grazie alla sua cavità centrale 413, l’elemento elastico 410 può ulteriormente deformarsi nel caso in cui il carico di schiacciamento dovesse essere notevole. In aggiunta, la fascia cilindrica 415 può espandersi all’interno della scanalatura 213, grazie al suddetto gioco. Fascia 415 e scanalatura 213 funzionano anche come un mezzo di centraggio e di mantenimento in posizione dell’elemento elastico 400 rispetto al corpo 200.
[0015] Da quanto appena descritto, il piedino 100 consente non solo un adattamento alle disomogeneità di un piano d’appoggio, ma può anche rispondere automaticamente a carichi disomogenei dell’apparecchiatura o della struttura.
[0016] Nelle figure 3A e 3B viene rappresentata una variante di realizzazione del piedino dell'invenzione in cui i pezzi che lo compongono sono sostanzialmente identici a quelli descritti con riferimento al piedino 100 per cui sono stati indicati con gli stessi numeri di riferimento. Inoltre, il piedino 110 comprende un mezzo elastico 440 comprendente a sua volta un primo elemento 441 plastico avente forma simile a quella dell’elemento elastico 410 descritto in precedenza. In particolare, tale primo elemento 441 comprende una porzione cilindrica 443 dotata di un fondo 444, di una cavità 445 ed una flangia 446 avente una fascia cilindrica 447 identiche a quelle descritte con riferimento al piedino 100. Preferibilmente, la porzione cilindrica 443 non comprende parti coniche come per la porzione cilindrica 411 dell’elemento elastico 400.
[0017] Detto primo elemento può essere formato da un materiale plastico rigido da un materiale elastico come quello esemplificato in precedenza.
[0018] Inoltre, il mezzo elastico 440 comprende un secondo elemento 442 elastico rappresentato da una molla. In particolare, detta molla può essere ad esempio una molla a spirale in filo metallico.
[0019] Come rappresentato in figura 3B, il piedino 110 viene assemblato in modo identico al piedino 100 con l'aggiunta dell’interposizione della molla 442 tra la testa 310 della vite 300 ed il fondo 444 dell’elemento 440 plastico. In questo caso, la molla 442 funziona principalmente come elemento stabilizzatore in risposta ai carichi della struttura a cui viene applicato nonché alle irregolarità del piano d’appoggio.
[0020] Da quanto appena descritto, risulta evidente che sono stati superati gli inconvenienti legati ai piedini della tecnica nota e sono stati raggiunti importanti vantaggi.
[0021] In particolare, il piedino dell'invenzione risulta strutturalmente semplificato rispetto ai piedini della tecnica nota. Infatti, è stata eliminata la regolazione meccanica tramite vite impiegando, al suo posto, un elemento elastico in grado di lavorare all'interno di una sede creata nel corpo del piedino stesso.
[0022] Non è più necessario regolare manualmente il piedino in quando l’elemento elastico automaticamente risponde alle pressioni ed alle irregolarità del piano d’appoggio. Di conseguenza, il piedino diviene uno stabilizzatore e compensatore. In altre parole, un grande vantaggio della presente invenzione risiede nel fatto che vengono completamente eliminati i mezzi di regolazione dei piedini della tecnica nota descritti in precedenza.
[0023] Ulteriori modifiche al piedino stabilizzatore della presente invenzione sono alla portata del tecnico del settore e comunque sono comprese neN’ambito di tutela definito dalle rivendicazioni allegate.
[0024] Ad esempio, il piedino 110 secondo la seconda forma di realizzazione come rappresentata nelle figure 2A e 2B può comprendere un elemento elastico avente forma identica a quello della realizzazione di figura 1 .
[0025] La cavità 413, 445 dell’elemento elastico 400, 440 può essere riempita in modo da irrobustire l’elemento stesso.
[0026] La fascia cilindrica 415, 447 può anche essere ridotta a porzioni o alette o addirittura eliminata così come le corrispondenti sedi nel corpo 200.
[0027] Il corpo 200 può essere pieno attorno alle suddette sedi in modo da irrobustire il piedino nel suo complesso.
[0028] Il mezzo di fissaggio 300 può essere rappresentato da un elemento di innesto a scatto che si inserisce in una corrispondente sede sul fondo delle strutture o apparecchiature.
[0029] La molla 442 può poggiarsi o essere fissata sulla superficie esterna del fondo 444, come mostrato in figura 2B, oppure avvolgere esternamente la porzione cilindrica 443 fino a sporgere da questa stessa.
[0030] I materiali con cui sono costruite le componenti descritte in precedenza possono variare a seconda di particolari esigenze o preferenze. Anche le forme e le dimensioni possono subire variazioni estetiche o funzionali senza però alterare la loro funzionalità decritta in precedenza.
[0031] Ad esempio, in accordo con una forma di realizzazione particolarmente preferita riferita alle figure 1A e 1B, il piedino 100 dell'invenzione ha sezione longitudinale quadrata, più preferibilmente in sezione ha dimensioni di 50 mm per 50 mm. La porzione cilindrica 411 dell’elemento elastico 410 ha la parte tronco conica con uno spessore di 1,5 mm e la restante parte cilindrica con uno spessore di 2 mm. Il diametro della parte cilindrica è di 22 mm e quello del fondo 412 è di 14 mm, mentre il diametro della flangia 414 è di 43 mm. La fascia cilindrica 415 ha un’altezza di 8 mm. Lo spessore della flangia 414 e della fascia cilindrica 415 è di 5 mm. Inoltre, la cavità 413 ha un diametro sostanzialmente coincidente con il diametro della parte cilindrica dell’elemento elastico 410 ed una profondità di 15 mm. L’altezza della parte cilindrica della porzione cilindrica 411 è di 10 mm, mentre quello della parte conica è di 13 mm.
[0032] E’ da notare che le suddette dimensioni sono rapportate ad una tipologia di piedino studiata per un’applicazione ben definita. E’ però possibile variare tutte le dimensioni specificate pur mantenendo gli stessi rapporti dimensionali tra le varie parti delle diverse componenti del piedino in modo da produrre varianti dello stesso che si adattano a specifiche strutture ed apparecchiature. Tali variazioni sono alla portata del tecnico del settore.

Claims (10)

  1. Rivendicazioni del brevetto per invenzione industriale avente per titolo: “PIEDINO STABILIZZATORE" RIVENDICAZIONI 1. Piedino stabilizzatore (100; 110) comprendente un corpo (200), un mezzo di fissaggio (300) per il fissaggio reversibile ad una struttura di sostegno o ad un’apparecchiatura e un mezzo elastico (400; 440) per l’appoggio ad un piano di appoggio, caratterizzato dal fatto che detto mezzo elastico (400; 440) comprende almeno un elemento elastico (410; 441, 442) atto ad impegnare una corrispondente sede o cavità (214) ricavata in detto corpo (200), detta sede essendo dimensionata per consentire l’espansione dell’elemento elastico (410; 441) quando questo è sottoposto al carico di detta struttura o apparecchiatura adattandosi alle irregolarità del piano di appoggio.
  2. 2. Piedino stabilizzatore (100; 110) secondo la rivendicazione 1, in cui detto corpo (200) ha forma cilindrica con spazio interno cavo, si estende attorno ad un asse longitudinale (X-X), ha una prima estremità (210) aperta ed una seconda estremità (211) al cui interno sono ricavate una serie di sedi o cavità (214, 215) aventi stesso asse (X-X) ma diametri che diminuiscono e sono disposti su piani differenti verso detta prima estremità (210).
  3. 3. Piedino stabilizzatore (100; 110) secondo la rivendicazione 2, in cui detta seconda estremità (211) comprende una prima fascia anulare (216) che circonda un foro centrale (212), una prima fascia cilindrica (217) ed una seconda fascia anulare (218) che definiscono una prima sede (214) e comprende una seconda fascia cilindrica (219) ed una terza fascia anulare (220) che definiscono una seconda sede (215).
  4. 4. Piedino stabilizzatore (100; 110) secondo la rivendicazione 3, in cui detta prima fascia anulare (216) di detto corpo (200; 220) comprende una scanalatura (213) circolare disposta attorno a detto foro (212).
  5. 5. Piedino stabilizzatore (100; 110) secondo la rivendicazione 3 o 4, in cui detto elemento elastico (410; 441) comprende un porzione cilindrica (411; 443) atta ad impegnare detta prima sede (214).
  6. 6. Piedino stabilizzatore (100; 110) secondo la rivendicazione 5, in cui detto elemento elastico (410; 441) comprende inoltre una flangia (414; 446) dotata di una fascia cilindrica (415; 447) che si estende lungo l’asse (X-X) del corpo (200) ed è atta ad impegnare a tenuta detta scanalatura (213).
  7. 7. Piedino stabilizzatore (110) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6, in cui detto mezzo elastico (440) comprende un secondo elemento elastico (442) posizionato tra un primo elemento elastico (441) e detto mezzo di fissaggio (300).
  8. 8. Piedino stabilizzatore (110) secondo la rivendicazione 7, in cui detto secondo elemento elastico (442) è una molla.
  9. 9. Piedino stabilizzatore (100; 110) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 8, in cui detto mezzo di fissaggio (300) è una vite dotata di testa (310) e gambo (311) almeno parzialmente filettato.
  10. 10. Piedino stabilizzatore (100; 110) secondo la rivendicazione 9, in cui la testa (310) di detta vite è alloggiata in detta seconda sede (215) di detto corpo (200).
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Citations (3)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US2871616A (en) * 1957-07-23 1959-02-03 Frank J Curran Leveling device for furniture and the like
FR1419768A (fr) * 1964-10-19 1965-12-03 Moulinex Sa Pied en caoutchouc pour machine, notamment pour essoreuse centrifuge
GB2216789A (en) * 1988-04-04 1989-10-18 Koyo Fastener Kabushiki Kaisha Protective leg

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