ITPN20090011A1 - Dispositivo di legatura riutilizzabile per oggetti oblunghi e relativo procedimento di legatura - Google Patents

Dispositivo di legatura riutilizzabile per oggetti oblunghi e relativo procedimento di legatura Download PDF

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ITPN20090011A1
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Description

†̃DISPOSITIVO DI LEGATURA RIUTILIZZABILE PER OGGETTI
OBLUNGHI E RELATIVO PROCEDIMENTO DI LEGATURA’
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo di legatura riutilizzabile per oggetti oblunghi e al relativo procedimento di legatura.
In molti settori dell’ industria, così come in agricoltura, si può avere la necessità di legare assieme, in modo permanente o temporaneo, una pluralità di elementi aventi uno sviluppo preminente in una direzione, come ad esempio cavi, tubi, rami o tronchi di vegetali, pali ecc. La legatura avviene sostanzialmente radunando gli elementi oblunghi in un fascio e passando attorno un filo o nastro serrandolo su se stesso in modo permanente o in maniera removibile.
Sono noti allo stato dell’arte numerosi tipi di dispositivi che consentono ad un utilizzatore di effettuare una rapida legatura del fascio. Tali dispositivi, naturalmente, sono realizzati con materiali e dimensioni adeguati al tipo di oggetti oblunghi da legare. Sono noti quindi dispositivi di legatura in materiale polimerico per legare fasci di cavi, e dispositivi in materiale metallico per legare tra loro tubila pali o altri oggetti aventi un peso relativamente elevato. Inoltre, i dispositivi di legatura possono essere di tipo usa e getta o di tipo riutilizzabile. Questo aspetto influenza molto la realizzazione del corpo di fissaggio reciproco delle estremità del filo o nastro di legatura. Un’ulteriore aspetto di cui occorre tener conto nella realizzazione di detto corpo di fissaggio à ̈ il grado di sicurezza che si desidera conferire al dispositivo di legatura per contrastare un involontario sgancio del dispositivo con rilascio degli oggetti oblunghi da esso tenuti insieme.
In agricoltura, in particolare, per la legatura di fasci di vegetali sono tradizionalmente utilizzati legacci costituiti da spezzoni di cavi o nastri in materiale polimerico o metallico, che vengono troncati e immediatamente gettati quando ne sia necessaria la rimozione. Oltre all’ inquinamento e all’avvelenamento del terreno di coltivazione che si producono a seguito della rimozione dei legacci, si ha un notevole dispendio di materiale, di lavoro e di tempo quando l’attività agricola richieda di comporre e disfare i fasci di vegetali numerose volte in un tempo relativamente breve, come ad esempio, nelle lavorazioni di innesto, durante la potatura di piante e cosi via. Sarebbe dunque necessario e vantaggioso disporre di dispositivi di legatura riutilizzabili di uso semplice.
Allo stato dell’arte sono noti numerosi tipi di dispositivi di legatura. Un dispositivo di tipo riutilizzabile à ̈ mostrato nel Brevetto Americano US 6,477,746. Il Brevetto descrive un mezzo di legatura di fasci di elementi oblunghi comprendente una fettuccia per l’avvolgimento di detti elementi ed una fibbia di fissaggio della fettuccia. La fibbia comprende un asola disposta trasversalmente rispetto alla direzione di sviluppo della fettuccia per l’inserimento di quest’ultima nella fibbia ed una sfera di bloccaggio che à ̈ montata mobile entro una porzione cava della fibbia. La sfera si sposta tra una prima posizione di blocco in cui la fettuccia à ̈ fissata tra il corpo della fibbia e la sfera stessa, ed una seconda posizione di sblocco in cui la fettuccia può scorrere entro la fibbia. Un’apertura di accesso alla porzione cava à ̈ prevista sulla fibbia per consentire rinserimento di un utensile adatto a spostare la sfera di bloccaggio dalla prima posizione di blocco alla seconda posizione in cui la fettuccia à ̈ libera di spostarsi rispetto alla fìbbia per effettuare il rilascio degli elementi oblunghi.
Un dispositivo del tipo descritto in US 6,477,746 risulta piuttosto scomodo e complicato da utilizzare in quanto la necessità di manovrare un utensile per sbloccare il dispositivo di legatura richiede da parte di un utilizzatore, non solo la disponibilità di un utensile adatto allo scopo, ma anche una certa precisione di inserimento dell’utensile stesso nell’apertura di accesso alla porzione cava della fibbia che alloggia la sfera di bloccaggio. Tale precisione può risultare piuttosto scarsa nel caso in cui l’utilizzatore debba reggere il peso del fascio di elementi oblunghi con una mano ed effettuare lo sblocco del dispositivo con l’altra mano. Una situazione di questo tipo à ̈ molto frequente in agricoltura dove Putilizzatore, lavorando in un campo aperto, non dispone di superfici diverse da quella del terreno che gli consentano di appoggiare temporaneamente il fascio di elementi oblunghi ed effettuare lo sblocco del dispositivo di legatura senza doversi chinare.
Un ulteriore difetto del dispositivo descritto in US 6,477,746 consiste nel fatto che l’utensile necessario ad effettuare lo sblocco del dispositivo di legatura deve essere mantenuto entro l’apertura di accesso alla porzione cava della fibbia per mantenere le sfera di bloccaggio nella seconda posizione di sblocco durante tutta l’operazione di sgancio. Infatti, una involontaria estrazione dell’utensile dall’apertura prima di aver rimosso completamente la fettuccia dalla fibbia, provocherebbe un rapido spostamento della sfera verso la prima posizione di blocco della fettuccia. L’operazione di rimozione del dispositivo di legatura risulta quindi particolarmente lunga e difficoltosa. Tale difficoltà à ̈ svantaggiosamente incrementata dal fatto che, man mano che la fettuccia si allasca, la forza agente sulla sfera di bloccaggio si oppone a quella esercitata dall’utensile per mantenere la sfera in posizione di rilascio della fettuccia e pertanto può verificarsi un’accidentale fuoriuscita dell’utensile dall’apertura di accesso alla porzione cava della fibbia con le conseguenze descritte sopra.
Il dispositivo descritto nel Brevetto US 6,477,746 risulta scomodo da manovrare anche in fase di serraggio poiché la fettuccia va inserita entro la fibbia facendola passare attraverso un’apposita asola. Questa operazione risulta alquanto scomoda e complicata se il peso degli elementi oblunghi da legare assieme à ̈ relativamente elevato e se tale peso va retto dalTutilizzatore stesso.
Un ulteriore forma di realizzazione di un dispositivo di legatura per oggetti oblunghi à ̈ descritto nel Brevetto Americano US 5,181,402. In questo caso il dispositivo comprende un cavo dotato di una pluralità di fermi che vengono alloggiati e bloccati, in modo rilasciabile, entro un mezzo di blocco richiudibile a libro attorno al fermo. Un dispositivo di questo tipo supera alcuni svantaggi presenti nel dispositivo descritto in US 6,477,746, come ad esempio il fatto di non necessitare di un utensile per effettuare il rilascio della legatura, ma ne comprende altri.
Uno di detti svantaggi consiste nel fatto che i fermi, essendo disposti in punti ben precisi del cavo, determinano una regolazione selettiva, e dunque non continua, del cavo attorno ad un fascio di oggetti oblunghi. Pertanto si può verificare che un determinato numero di oggetti oblunghi non possa essere saldamente legato assieme perché la corretta ed adeguata posizione di serraggio del cavo sul mezzo di blocco si trova tra due fermi attigui, e di fatto nessuno di detti fermi risulta completamente e correttamente alloggiabile entro il mezzo di blocco.
Il compito della presente invenzione à ̈ dunque quello di fornire un dispositivo di legatura riutilizzabile per oggetti oblunghi ed un procedimento di legatura che superino i difetti e gli svantaggi dei dispositivi e dei procedimenti di legatura di tipo noto.
Nell’ambito del compito sopra esposto uno scopo del presente trovato à ̈ quello di fornire un dispositivo di legatura riutilizzabile per oggetti oblunghi che risulti semplice da manovrare sia durante la legatura di detti oggetti sia in fase di rilascio del dispositivo stesso.
Un altro scopo della presente invenzione à ̈ quello di fornire un dispositivo di legatura per oggetti oblunghi che risulti riutilizzabile più volte.
Non ultimo scopo della presente invenzione à ̈ quello di fornire un dispositivo di legatura riutilizzabile per oggetti oblunghi che consenta di formare fasci aventi diversi diametri, detto dispositivo risultando regolabile con continuità attorno al fascio di oggetti tra un valore minimo ed un valore massimo.
Ancora uno scopo della presente invenzione à ̈ quello di fornire un dispositivo di legatura riutilizzabile per uno o più oggetti oblunghi che, una volto posto in opera, possa fùngere esso stesso quale superficie di attacco di un attrezzo, un cavo o qualunque altro elemento agganciabile a detto uno o più oggetti oblunghi.
Un ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di fornire un procedimento di legatura per oggetti oblunghi che riduca lo sforzo necessario ad effettuare non solo il serraggio del dispositivo di legatura attorno al fascio di oggetti ma anche l’operazione di sblocco del dispositivo ed il conseguente rilascio del fascio. Il procedimento dovrà risultare di più semplice e più rapida attuazione rispetto a quanto noto allo stato dell’arte.
Il compito e gli scopi sopra esposti vengono raggiunti da un dispositivo di legatura riutilizzabile per oggetti oblunghi e dal relativo procedimento di legatura aventi le caratteristiche enunciate nelle allegate rivendicazioni. Caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno evidenti dalla descrizione che segue, a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni allegati, in cui:
- La figura 1 mostra una vista prospettica di un dispositivo di legatura per oggetti oblunghi secondo la presente invenzione;
- La figura 2 mostra una vista in esploso del dispositivo di legatura rappresentato in figura 1;
- La figura 3 mostra una vista frontale in parziale trasparenza del dispositivo di legatura di figura 1 ;
- La figura 4 mostra il dispositivo di legatura di figura 1 in una fase di serraggio;
- La figura 5 mostra il dispositivo di legatura di figura 1 al termine della fase di serraggio;
- La figura 6 mostra un fascio di oggetti oblunghi trattenuti dal dispositivo di legatura di figura 1.
Con riferimento alle figure 1 - 3 allegate, un dispositivo di legatura riutilizzabile secondo la presente invenzione comprende un elemento di avvolgimento 1 allungato, quale ad esempio un cavo, un nastro o una fettuccia, adatto a circoscrivere un fascio di elementi oblunghi 21 come mostrato in figura 6. Una porzione delFelemento di avvolgimento 1 à ̈ associato in modo removibile ad un corpo di fissaggio 2, il quale à ̈ provvisto di una apertura 3 che accoglie una seconda porzione dell’elemento di avvolgimento 1. Il fissaggio del elemento di avvolgimento 1 sul corpo 2 può avvenire per semplice legatura o tramite mezzi di aggancio, quali ad esempio un moschettone. L’apertura 3 si estende nella direzione di allungamento dell’elemento di avvolgimento 1 in modo che, come verrà meglio descritto in seguito, l’elemento di avvolgimento 1 possa accedere entro F apertura 3 mediante un movimento effettuato in direzione trasversale rispetto alla direzione di sviluppo longitudinale dell’elemento di avvolgimento 1 stesso. In prossimità dell’apertura 3 sono previsti mezzi di arresto 4a, 4b disposti in modo da ostruire almeno in parte l’accesso all’apertura 3. Come sarà illustrato in seguito, i mezzi di arresto 4a, 4b servono ad impedire che l’elemento di avvolgimento fuoriesca accidentalmente dall’apertura 3 dopo esservi stato inserito. Inoltre almeno uno di tali mezzi di arresto 4a à ̈ pure utile a fungere da superficie di invito durante l’operazione di legatura del fascio di oggetti oblunghi per favorire l’inserimento dell’elemento di avvolgimento 1 nell’apertura 3. I mezzi di arresto 4a, 4b sono preferibilmente realizzati nella forma di pareti solidali al corpo di fissaggio 2 disposte trasversalmente alla direzione di estensione dell’apertura 3. In uno di detti mezzi di arresto 4b può essere ricavata un’apertura 5 per il fissaggio removibile dell’elemento di avvolgimento 1.
Nelle figure 2 e 3 Ã ̈ illustrato in maggiore dettaglio il dispositivo di legatura ed in particolare il corpo di fissaggio 2 e gli elementi in esso contenuti. Come si vede in dette figure, il corpo di fissaggio 2 comprende ima struttura scatolare preferibilmente costituita da una coppia di semigusci 6, 7 reciprocamente associabili mediante superfici di accoppiamento coniugate 8 ricavate sul bordo dei due semigusci 6, 7 e/o su superfici affacciate 9 di detti semigusci 6, 7. Alcune di dette superfici di accoppiamento 8 fungono non solo da mezzi di accoppiamento per i due semigusci 6, 7 ma anche come supporto per gli elementi meccanici del corpo di fissaggio 2 che si dispongono tra i due semigusci 6, 7. In questo caso le superfici di accoppiamento 8 dedicate al supporto degli elementi meccanici interni al dispositivo di legatura possono essere realizzate come aggetti per formare, ad esempio, un accoppiamento di tipo albero/foro.
Tra i due semigusci 6, 7, ovvero aH’intemo della struttura scatolare del corpo di fissaggio 2, sono alloggiati mezzi di bloccaggio 15 che servono a bloccare e sbloccare l’elemento di avvolgimento 1 sul corpo di fissaggio 2. I mezzi di bloccaggio 15 comprendono un corpo 16, preferibilmente nella forma di un cilindro, che à ̈ mobile sia girevolmente che scorrevolmente rispetto alla struttura scatolare del corpo di fissaggio 2, ovvero tra i due semi gusci 6, 7 aH’intemo di tale struttura. Il corpo 16 à ̈ in grado di rotolare e traslare rispetto ad un piano 11 provvisto su un blocchetto 10. Quest’ultimo à ̈ ulteriormente provvisto di una o più sedi 12 adatte a ricevere dette superfici di accoppiamento 8. Il piano 11, ed anche il blocchetto 10, sono configurati in modo tale che detto piano 11 si disponga inclinato rispetto alla direzione lungo cui si estende Γ apertura 3 (figura 3). D corpo 16 à ̈ mobile tra una prima posizione di bloccaggio illustrata in figura 3 nella quale l’elemento di avvolgimento 1 à ̈ bloccato sul corpo di fissaggio 2 dal corpo 16 stesso, ed una seconda posizione di rilascio in cui l’elemento di avvolgimento 1 à ̈ libero di muoversi entro l’apertura 3 scorrendo aH’intemo di essa.
Il blocchetto 10 à ̈ provvisto di una cava 13 nella quale sono almeno in parte alloggiati mezzi elastici 14 comprendenti, preferibilmente, una molla a torsione 17. I mezzi elastici 14, che si trovano compresi tra il blocchetto 10 ed uno dei due semigusci 6, 7, contrastano il movimento del corpo 16 quando questo si sposta dalla prima posizione di bloccaggio verso la seconda posizione di rilascio. Durante questo movimento, i mezzi elastici 14 au p p g p Costruttivamente, i mezzi elastici sono disposti tra il corpo 16 ed il blocchetto 10, in particolare, una molla a torsione 17 comprende un primo estremo 18 in contatto strisciante con il corpo 16 ed un secondo estremo 19 alloggiato entro la cava 13 ricavata nel blocchetto 10. L’avvolgimento 20 della molla a torsione 17 à ̈ disposto attorno ad una delle superfici di accoppiamento 8.
Nelle figure 4 e 5 à ̈ illustrato il dispositivo di legatura secondo l’invenzione rispettivamente in una fase di serraggio e dopo che il serraggio à ̈ stato completato. La figura 1 mostra come si dispone l’elemento di avvolgimento 1 rispetto ai mezzi di arresto 4a, 4b previsti nel corpo di fissaggio 2 durante una fase di serraggio del dispositivo attorno ad un fascio di oggetti oblunghi 21 (figura 6).
Il procedimento di legatura di un fascio di oggetti oblunghi 21 (figura 6) mediante un dispositivo realizzato secondo l’invenzione prevede di circoscrivere il fascio di oggetti oblunghi 21 con l’elemento di avvolgimento 1 la cui lunghezza dovrà naturalmente essere superiore alla circonferenza del fascio di oggetti oblunghi impaccati l’uno accanto all’altro. Una porzione dell’elemento di avvolgimento 1 à ̈ inserita all’interno dell’apertura 3 secondo un movimento, o traiettoria di spostamento, di per sé semplice ed intuitiva ma volutamente definita nello spazio in modo che risulti difficilmente riproducibile per cause accidentali. Più in dettaglio, i mezzi di arresto 4a, 4b sono disposti in prossimità deH’apertura 3 in modo da ostruirne l’accesso all’elemento di avvolgimento 1 se questo viene spostato verso l’apertura 3 secondo una direzione sostanzialmente ortogonale alla direzione di sviluppo dell’apertura 3 stessa, ovvero un movimento trasversale rispetto alla direzione di allungamento dell’elemento di avvolgimento 1. L’inserimento dell’elemento di avvolgimento 1 nell’apertura 3 à ̈ invece possibile impartendo all’elemento 1 un movimento di scavalcamento dei mezzi di arresto 4a, 4b, ovvero un movimento avente sostanzialmente una componente in direzione pressoché ortogonale alla direzione di sviluppo dell’apertura 3 ed una componente nella direzione sostanzialmente ortogonale a detta direzione di sviluppo dell’apertura 3. In tal senso i mezzi di arresto 4a, 4b ostruiscono il libero accesso dell’elemento di avvolgimento 1 nell’apertura 3. Almeno uno dei mezzi di arresto 4a, 4b può comprendere una superficie conformata in modo idoneo a costituire ima superficie d’invito per favorire l’accesso aH’apertura 3 da parte dell’elemento di avvolgimento 1 quando viene poggiato su tale superficie. Le medesime considerazioni riportate sopra sono valide per l’uscita dell’elemento 1 dall’apertura 3.
Con gli accorgimenti sopra illustrati, si evita che l’elemento di avvolgimento 1 fuoriesca accidentalmente dall’apertura 3 sia durante la procedura di serraggio del dispositivo di legatura sia dopo che tale procedura à ̈ stata completata. Al momento dell’ inserimento dell’ elemento di avvolgimento 1 nell’apertura 3, il corpo 16 si trova nella posizione di bloccaggio mostrata con linea tratteggiata in figura 4 per effetto della spinta esercitata su di esso dal precarico dei mezzi elastici 14. Mentre il corpo di fissaggio 2 à ̈ mantenuto sostanzialmente fisso rispetto al fascio di oggetti oblunghi 21, esercitando una trazione manuale dell’elemento di avvolgimento 1 nella direzione della freccia P, l’elemento 1 scorre entro P apertura 3 e mette in rotazione o in roto-traslazione il corpo 16 sul piano inclinato 11. Nello stesso tempo i mezzi elastici 14 aumentano la loro energia potenziale. Le frecce indicate con le lettere R e T mettono in evidenza rispettivamente il senso di rotazione del corpo 16 e la sua traslazione, o direzione di spostamento, sul piano inclinato 11. Poiché il corpo 16 si sposta verso la posizione di rilascio, l’azione manuale da esercitare sull’elemento di avvolgimento 1 à ̈ assai ridotta almeno fino a quando la dimensione circonferenziale dell’elemento di avvolgimento 1 à ̈ superiore o uguale a quella del fascio di elementi oblunghi 21 come rappresentato in figura 6.
Quando non à ̈ più possibile spostare ulteriormente l’elemento di awolgimentol nella direzione della freccia P, l’azione di trazione esercitata su di esso può essere interrotta. A questo punto i mezzi elastici 14 rilasciano l’energia potenziale immagazzinata durante il serraggio del dispositivo di legatura e spostano il corpo 16 dalla posizione di rilascio alla prima posizione di bloccaggio, come indicato dalla freccia C in figura 5. In altre parole, il corpo 16 viene spinto dai mezzi elastici 14 e ruota e trasla nelle direzioni indicate rispettivamente dalle frecce S e C in figura 5 risalendo così il piano inclinato 11. Quando il corpo 16 à ̈ giunto alla posizione di bloccaggio, l’elemento di avvolgimento 1 à ̈ bloccato sul corpo di fissaggio 2, ed ogni ulteriore spostamento o forza agente nella direzione indicata dalla freccia O in figura 5, ovvero nella direzione di allargamento della circonferenza formata dall’elemento di avvolgimento 1 attorno agli oggetti oblunghi 21, saranno neutralizzati ed impediti dall’attrito tra le superfici a contatto del corpo 16, dell’elemento di avvolgimento 1 e delle pareti del corpo di fissaggio 2 che delimitano l’apertura 3. La condizione finale di legatura à ̈ quella illustrata in figura 6.
E’ evidente, che quando si desidera rilasciare gli elementi oblunghi 21 liberando il serraggio operato dal dispositivo di legatura non sarà necessario, come invece à ̈ tipico nei dispositivi di legatura dell’arte nota, porre in trazione l’elemento di avvolgimento 1 nella direzione indicata dalla freccia P in figura 4 ma basterà semplicemente afferrare il lembo estremale 22 libero dell’elemento di avvolgimento 1 e spostarlo in ima direzione trasversale alla sua direzione longitudinale di allungamento, scavalcando i mezzi di arresto 4a, 4b ed estraendo, con una forza relativamente ridotta e comunque di entità tale da vincere rattrito di scorrimento tra le superfici a contatto del corpo 16, dell’elemento di avvolgimento 1 e delle pareti del corpo di fissaggio 2 che delimitano l’apertura 3.
Con l’operazione sopra descritta si evita di effettuare la trazione delPelemento di avvolgimento 1 nella direzione indicata dalla freccia P in figura 4 per forzare il corpo 16 a spostarsi dalla posizione di bloccaggio alla posizione di rilascio. Tale azione sarebbe infatti resa molto difficoltosa dalla resistenza alla compressione offerta dal fascio di elementi oblunghi 21 che risultano già ben impaccati a seguito del normale serraggio del dispositivo di legatura.
Il rilascio del dispositivo di legatura secondo la procedura sopra riportata facilita vantaggiosamente l’utilizzo ripetitivo del dispositivo stesso.
Si à ̈ così constatato come il trovato abbia raggiunto il compito e gli scopi prefissati essendo stato realizzato un dispositivo di legatura per oggetti oblunghi che risulta facile da mettere in opera ed altrettanto semplice da rimuovere. La facilità di montaggio e smontaggio del dispositivo à ̈ vantaggiosamente favorita dalla possibilità di utilizzare il dispositivo secondo una qualunque orientazione rispetto al fascio di oggetti oblunghi purché l’apertura 3 sia rivolta verso l’esterno di detto fascio. Detto dispositivo può essere riutilizzato molte volte evitando così inutili sprechi di materiale e l’inquinamento dell’ambiente. Il dispositivo risulta inoltre adatto alla legatura di oggetti di tipo diverso quali ad esempio tubi, pali, rami o tronchi di vegetali, cavi e così via. La forza di serraggio esercitata dal dispositivo sugli oggetti oblunghi legati assieme sarà regolabile in modo continuo perché il dispositivo consente di allargare e stringere con continuità il diametro del fascio di oggetti. Vantaggiosamente il dispositivo di legatura secondo l’invenzione non richiede l’ausilio di alcun utensile per il suo sblocco o il suo blocco.
Naturalmente i materiali impiegati per la fabbricazione di un dispositivo di legatura secondo l’invenzione, nonché le sue dimensioni, saranno le più adatte a seconda delle esigenze.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di legatura di oggetti oblunghi comprendente un elemento di avvolgimento (1) allungato adatto a circoscrivere una pluralità di oggetti oblunghi (21), un corpo di fissaggio (2) associato ad una prima porzione di detto elemento di avvolgimento (1) e provvisto di un’apertura (3) adatta a ricevere una seconda porzione di detto elemento di avvolgimento (1), detto corpo di fissaggio (2) essendo ulteriormente provvisto di mezzi di bloccaggio (15) adatti a bloccare removibilmente detta seconda porzione su detto corpo di fissaggio (2) caratterizzato dal fatto che detta apertura (3) si estende lungo la direzione di allungamento di detto elemento di avvolgimento (1) per consentire il passaggio dell’elemento di avvolgimento (1) attraverso l’apertura (3) in una direzione trasversale a detta direzione di allungamento e dal fatto che mezzi di arresto (4a, 4b) di detto elemento di avvolgimento (1) sono disposti in prossimità di detta apertura (3) ostruendo almeno in parte l’accesso a detto elemento di avvolgimento (1).
  2. 2. Dispositivo di legatura secondo la rivendicazione 1 in cui detti mezzi di arresto (4a, 4b) comprendono almeno una parete prevista in detto corpo di fissaggio (2) e disposta trasversalmente alla direzione di estensione di detta apertura (3).
  3. 3. Dispositivo di legatura secondo la rivendicazione 1 o 2 in cui detti mezzi di arresto (4a, 4b) comprendono una seconda apertura (5) adatta a fissare la prima porzione dell’elemento di avvolgimento (1) al corpo di fissaggio (2).
  4. 4. Dispositivo di legatura secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti in cui almeno uno di detti mezzi di arresto (4a) comprende una superficie di invito adatta a favorire l’ingresso di detto elemento di avvolgimento (1) in detta apertura (3).
  5. 5. Dispositivo di legatura secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti in cui detto corpo di fissaggio (2) comprende una struttura scatolare ed i mezzi di bloccaggio (15) comprendono un corpo (16) montato mobile entro detta struttura in modo da roto-traslare lungo un piano (11) previsto in un blocchetto (10) e disposto inclinato rispetto alla direzione di estensione di detta apertura (3) tra una prima posizione di bloccaggio in cui detto corpo (16) blocca l’elemento di avvolgimento (1) sul corpo di fissaggio (2) ed una seconda posizione di rilascio in cui detto elemento di avvolgimento (1) à ̈ libero di muoversi entro detta apertura (3).
  6. 6. Dispositivo di legatura secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti in cui detti mezzi di bloccaggio (15) comprendono mezzi ' elastici (14).
  7. 7. Dispositivo di legatura secondo le rivendicazioni 5 e 6 in cui detti mezzi elastici (14) sono disposti tra detto blocchetto (10) e detto corpo (16), detti mezzi elastici (14) immagazzinando energia potenziale quando detto corpo (16) si sposta da detta prima posizione di bloccaggio verso detta seconda posizione di rilascio.
  8. 8. Dispositivo di legatura secondo la rivendicazione 6 o 7 in cui detti mezzi elastici (14) comprendono una molla a torsione (17).
  9. 9. Dispositivo di legatura secondo la rivendicazione 5 in cui detta struttura scatolare comprende due semigusci (6, 7) provvisti superfici di accoppiamento coniugate (8), detto blocchetto (10) essendo dotato di una o più sedi (12) adatte a ricevere almeno una parte di dette superfici di accoppiamento (8) per il montaggio del blocchetto (10) tra i due semigusci (6, 7).
  10. 10. Dispositivo di legatura secondo la rivendicazione 9 ed una qualunque delle rivendicazioni da 6 a 8 in cui detto blocchetto (10) comprende una cava (13) adatta ad alloggiare detti mezzi elastici (14) in modo che essi risultino compresi tra il blocchetto (10) ed uno di detti semigusci (6).
  11. 11. Procedimento di legatura di un fascio di oggetti oblunghi caratterizzato dal comprendere le seguenti fasi: a) fornire un dispositivo di legatura comprendente un elemento di avvolgimento (1) allungato, un corpo di fissaggio (2) removibilmente associato ad ima prima porzione dell’elemento di avvolgimento (1), mezzi di bloccaggio (15) e mezzi di arresto (4a, 4b), detto corpo di fissaggio (2) essendo provvisto di un’apertura (3) che si estende lungo la direzione di allungamento di detto elemento di avvolgimento (1); b) circoscrivere detto fascio di elementi oblunghi (21) con l’elemento di avvolgimento (1); c) Scavalcare detti mezzi di arresto (4a, 4b) con detto elemento di avvolgimento (1) ed alloggiare una seconda porzione di detto elemento (1) entro l’apertura (3) muovendo l’elemento (1) in una direzione trasversale a detta direzione di allungamento. d) Tenendo fisso il corpo di fissaggio (2) rispetto al fascio, esercitare una trazione su detto elemento di avvolgimento (1) in modo da serrare l’elemento (1) attorno al fascio di elementi oblunghi (21) attivando detti mezzi di bloccaggio (15) da una prima posizione di bloccaggio ad una seconda posizione di rilascio; e) Sospendere la trazione sull’elemento di avvolgimento (1) e attivare i mezzi di bloccaggio (15) dalla seconda posizione di rilascio alla prima posizione di bloccaggio;
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