ITPI20130087A1 - Metodo per la produzione di purea, o succo, da prodotti alimentari e macchina che attua tale metodo - Google Patents
Metodo per la produzione di purea, o succo, da prodotti alimentari e macchina che attua tale metodoInfo
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Description
Descrizione dell’invenzione industriale dal titolo: “METODO PER LA PRODUZIONE DI PUREA, O SUCCO, DA PRODOTTI ALIMENTARI AD ELEVATA CAPACITA' E MACCHINA CHE ATTUA TALE
NOTA: La presente è domanda divisionale della domanda di brevetto italiana No. PI2012A000001 depositata in data 04/01/2012.
Ambito dell’invenzione
La presente invenzione riguarda un metodo per l’industria alimentare, ed in particolare si riferisce ad una macchina per l’estrazione di purea, o di succo di frutta da alimenti di origine vegetale, o animale.
L’invenzione riguarda, inoltre, una macchina per l’estrazione di succo e purea da alimenti di origine vegetale, o animale che attua tale metodo.
Descrizione della tecnica nota
Com’è noto, l’estrazione su scala industriale di succo e purea principalmente da prodotti di origine di vegetale, quali frutta e ortaggi, ma anche da prodotti di origine animale, quali carne e pesce, viene realizzata mediante macchine rotanti, quali passatrici e raffinatrici.
Le macchine rotanti di tecnica nota comprendono in particolare una girante motorizzata, o rotore che viene messo in rapida rotazione attorno ad un asse di rotazione da un gruppo motore. Più precisamente, il rotore è perifericamente provvisto di una serie di pale ed è montato all’interno di una lamiera forata, o setaccio avente forma cilindrica, o conica.
Durante la sua rotazione attorno all’asse di rotazione, il rotore imprime una forza centrifuga al prodotto trattato che ne provoca il passaggio selettivo attraverso il setaccio.
In tal modo, viene fatta filtrare attraverso i fori del setaccio la parte da utilizzare, ovvero il prodotto principale contenente la polpa e la purea, che viene convogliata e allontanata attraverso una prima uscita per essere eventualmente sottoposta a trattamenti successivi, dalla parte da scartare contenente prevalentemente le pelli ed i semi che avanzano assialmente da parte opposta all’ingresso e vengono automaticamente convogliate verso uno scarico.
In generale, il rendimento della macchina, è dato dal rapporto tra quantità utile prodotta dalla macchina e quantità in ingresso. A parità di altre condizioni il rendimento dell’operazione aumenta generalmente con l’aumentare della velocità angolare, maggiore è la velocità angolare, maggiore è il contributo della forza centrifuga al forzamento della purea attraverso i fori del setaccio e quindi il rendimento del processo.
Nelle macchine di tecnica nota l’alimentazione del prodotto da trattare viene realizzata mediante un unico condotto di ingresso. Questo è solitamente connesso ad un distributore cilindrico attraverso il quale il prodotto da trattare viene avviato verso il rotore. Il distributore è solitamente montato in posizione coassiale al corpo cavo all’interno del quale sono alloggiati il rotore ed il setaccio.
Nel caso di elevate quantità di prodotto da trattare, ossia di elevati flussi di prodotto in ingresso, le macchine di tecnica nota tendono a sbilanciarsi e a vibrare a causa di uno sbilanciamento di carico delle pale sulla superficie radiale del rotore. Inoltre, a causa di una elevata rigidità della macchina si possono avere differenti carichi a seconda delle diverse apparecchiature utilizzate a monte della macchina per alimentare il prodotto.
Un altro inconveniente riscontrato nelle macchine di tecnica nota è che per poter trattare elevate quantità di prodotto è necessario realizzare un rotore ed un setaccio di grandi dimensioni e pertanto di peso elevato. Ciò comporta una notevole complicazione delle operazioni di estrazione del setaccio dalla macchina e di introduzione che vengono periodicamente effettuate per gli interventi di manutenzione straordinaria ed ordinaria della macchina.
Più in dettaglio, come noto, il setaccio è montato su un telaio di supporto, o “gabbia del setaccio”. Il telaio di supporto del setaccio comprende una pluralità di porzioni anulari coassiali connesse mediante un predeterminato numero di porzioni di connessione. Ciascuna porzione di connessione è disposta ad una determinata distanza dal bordo delle porzioni anulari. Pertanto, tra ciascuna porzione di connessione e la pluralità di porzioni anulari si formano degli “scalini” che impediscono di estrarre completamente il setaccio dalla macchina mediante uno scorrimento. Più in dettaglio, sulla parete interna del corpo cavo sono presenti delle scanalature che a causa della presenza degli scalini rappresentano degli ostacoli al libero scorrimento della gabbia del setaccio. Pertanto, è possibile estrarre la gabbia del setaccio solo parzialmente mediante uno scorrimento, dopodiché è necessario sollevare la gabbia del setaccio manualmente, o mediante dei dispositivi meccanici di sollevamento, per superare l’ostacolo e consentire di completarne l’estrazione dalla macchina.
Un altro svantaggio delle macchine di tecnica nota di grandi dimensioni è rappresentato dalla difficoltà di poterne monitorare mediante un controllo visivo il corretto funzionamento. Più in dettaglio, per poter effettuare il controllo visivo delle diverse parti della macchina in condizioni di esercizio, la parete del corpo cavo è provvista di un oblò di ispezione. Tuttavia, per macchine di grandi dimensioni una tale soluzione risulta scarsamente efficace in quanto attraverso l’oblò è possibile vedere solo una parte molto limitata dell’interno della macchina.
Un altro inconveniente delle macchine di grandi dimensioni di tecnica nota è che a causa delle grandi dimensioni del setaccio e del rotore, e quindi dei rispettivi pesi elevati, si creano dei carichi e delle sollecitazioni elevate che possono provocare il disassamento del rotore e del setaccio, ossia una mancata coassialità degli stessi. Un analogo problema si verifica anche quando il setaccio viene introdotto nella macchina al primo avvio, oppure al termine di un intervento di manutenzione.
Il disassamento del setaccio rispetto al rotore può portare ad una concentrazione dei carichi e delle sollecitazioni in determinate parti della macchina e a far strisciare le pale del rotore sulla superficie del setaccio. Ciò provoca una accelerazione dell’usura delle pale del rotore e della superficie del setaccio e può compromettere la qualità del prodotto finale.
Per tutti gli inconvenienti sopra esposti, le macchine di tecnica nota non consentono di superare una determinata capacità di produzione, solitamente pari a circa 120-130 t/hr, senza incorrere nel rischio di sollecitare oltremisura le diverse parti meccaniche e di compromettere il corretto funzionamento delle stesse.
Sintesi dell’invenzione
È quindi scopo dell’invenzione fornire una macchina per l’estrazione di purea, o di succo di frutta, che consenta di semplificare notevolmente la completa estrazione del setaccio dalla macchina per interventi di manutenzione ordinaria effettuati, ad esempio, per la pulizia del setaccio, o per la sua sostituzione con un setaccio pulito, o per interventi di manutenzione straordinaria per la sostituzione di un setaccio danneggiato con uno nuovo..
Questi e altri scopi sono raggiunti dalla macchina per l’estrazione di purea, o di succo di frutta, da un prodotto di origine animale, o vegetale, detta macchina comprendendo:
− un corpo cavo avente un asse longitudinale e delimitato lateralmente da una parete di contenimento laterale;
− un setaccio alloggiante coassialmente in detto corpo e provvisto di una pluralità di fori;
− un rotore montato coassialmente in detto setaccio e atto a ruotare all’interno del setaccio, detto rotore essendo provvisto di una pluralità di pale atte ad imprimere una forza centrifuga al prodotto da trattare in modo da separare detto prodotto da trattare in un prodotto principale comprendente detta purea, o succo, che attraversa detto setaccio e viene scaricato attraverso una prima uscita ed un prodotto di scarto che, invece, non attraversa detto setaccio e viene scaricato attraverso una seconda uscita;
− un distributore solidale a detto corpo e atto a ricevere detto prodotto per distribuirlo a detto rotore;
− mezzi di supporto per sostenere a sbalzo detto corpo cavo;
− un telaio di supporto del setaccio, o “gabbia del setaccio”, al quale il setaccio è solidale, detto telaio di supporto del setaccio comprendendo una pluralità di porzioni anulari coassiali connesse mediante un predeterminato numero di porzioni di connessione;
in cui ciascuna porzione di connessione è disposta sostanzialmente a filo con un bordo esterno della pluralità di porzioni anulari in modo tale da evitare la formazione di “scalini” tra il bordo delle porzioni anulari e ciascuna porzione di connessione.
In una possibile forma realizzativa prevista, il telaio di supporto del setaccio, o “gabbia del setaccio”, comprende:
− una prima pluralità di porzioni anulari disposte in corrispondenza della prima sezione del setaccio ed aventi un primo spessore s1;
− una seconda pluralità di porzioni anulari disposte in corrispondenza di una seconda sezione del setaccio ed aventi un secondo spessore s2, con s2>s1, detta seconda sezione del setaccio essendo più distante rispetto alla prima sezione del setaccio dall’ingresso del prodotto da trattare, ed almeno
− una terza pluralità di porzioni anulari disposte in corrispondenza di una terza sezione del setaccio interposta tra detta prima e detta seconda sezione del setaccio, dette porzioni anulari di detta terza pluralità avendo un terzo spessore s3, con s1<s3<s2.
Secondo quanto previsto da un aspetto dell’invenzione, ciascuna porzione di connessione è disposta sostanzialmente “a filo” con un bordo esterno di detta pluralità di porzioni anulari, in modo tale da evitare la formazione di “scalini” tra il bordo esterno delle porzioni anulari e ciascuna porzione di connessione. In questo modo è possibile realizzare lo scorrimento della gabbia del setaccio all’interno del corpo cavo per realizzarne la completa estrazione dalla macchina in maniera semplice ed agevole. Questa operazione necessaria sia per interventi di manutenzione ordinaria effettuati ad esempio per la pulizia del setaccio, o per la sua sostituzione con un setaccio pulito, o per interventi di manutenzione straordinaria per la sostituzione di un setaccio danneggiato con uno nuovo.
Vantaggiosamente, sono previste:
− una prima porzione di connessione disposta in corrispondenza di un piano assiale del corpo cavo in corrispondenza della sommità della gabbia del setaccio;
− una seconda porzione di connessione disposta ad una distanza angolare compresa tra circa 125° e circa 135°, ad esempio a circa 130°, dalla prima porzione di connessione;
− una terza porzione di connessione disposta da parte opposta alla seconda porzione angolare rispetto al piano assiale, ossia disposta ad una distanza angolare compresa tra circa -125° e circa -135°, ad esempio a circa -130°, dalla prima porzione di connessione.
In particolare, la distanza angolare della seconda e della terza porzione di connessione rispetto alla prima porzione di connessione dipende dallo spessore S delle porzioni anulari della gabbia setaccio.
Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione, una macchina per l’estrazione di purea, o di succo di frutta, da un prodotto di origine animale, o vegetale, detta macchina comprendendo:
− un corpo cavo avente un asse longitudinale e delimitato lateralmente da una parete di contenimento laterale;
− un setaccio alloggiante coassialmente in detto corpo e provvisto di una pluralità di fori;
− un rotore montato coassialmente in detto setaccio e atto a ruotare all’interno del setaccio, detto rotore essendo provvisto di una pluralità di pale atte ad imprimere una forza centrifuga al prodotto da trattare in modo da separare detto prodotto da trattare in un prodotto principale comprendente detta purea, o succo, che attraversa detto setaccio e viene scaricato attraverso una prima uscita ed un prodotto di scarto che, invece, non attraversa detto setaccio e viene scaricato attraverso una seconda uscita;
− un distributore solidale a detto corpo e atto a ricevere detto prodotto per distribuirlo a detto rotore;
− un telaio di supporto del setaccio, o “gabbia del setaccio”, al quale il setaccio è solidale, detto telaio di supporto del setaccio comprendendo una pluralità di porzioni anulari coassiali connesse mediante un predeterminato numero di porzioni di connessione;
detto telaio di supporto del setaccio, o gabbia del setaccio, comprendendo:
− una prima pluralità di porzioni anulari disposte in corrispondenza di una prima sezione del setaccio, detta prima pluralità di porzioni anulari avendo un primo spessore s1 ed almeno;
− una seconda pluralità di porzioni anulari disposte in corrispondenza di una seconda sezione del setaccio, detta seconda pluralità di porzioni anulari avendo un secondo spessore s2, con s2>s1, detta seconda sezione del setaccio essendo più distante rispetto alla prima sezione del setaccio da un ingresso del prodotto da trattare in detto corpo cavo.
Vantaggiosamente, è previsto un carrello per la movimentazione della gabbia del setaccio e del setaccio ad esso solidale, detto carrello per la movimentazione essendo provvisto di un piano di appoggio che in uso è disposto sostanzialmente alla stessa altezza del distributore della macchina per consentire il posizionamento della gabbia del setaccio su di esso una volta estratto a scorrimento dal corpo cavo.
Secondo ancora un altro aspetto dell’invenzione, una macchina per l’estrazione di purea, o di succo di frutta, da un prodotto di origine animale, o vegetale, detta macchina comprendendo:
− un corpo cavo avente un asse longitudinale e delimitato lateralmente da una parete di contenimento laterale;
− un setaccio alloggiante coassialmente in detto corpo e provvisto di una pluralità di fori;
− un rotore montato coassialmente in detto setaccio e atto a ruotare all’interno del setaccio, detto rotore essendo provvisto di una pluralità di pale atte ad imprimere una forza centrifuga al prodotto da trattare in modo da separare detto prodotto da trattare in un prodotto principale comprendente detta purea, o succo, che attraversa detto setaccio e viene scaricato attraverso una prima uscita ed un prodotto di scarto che, invece, non attraversa detto setaccio e viene scaricato attraverso una seconda uscita;
− un distributore solidale a detto corpo e atto a ricevere detto prodotto per distribuirlo a detto rotore;
− un telaio di supporto del setaccio, o “gabbia del setaccio”, al quale il setaccio è solidale, detto telaio di supporto del setaccio comprendendo una pluralità di porzioni anulari coassiali connesse mediante un predeterminato numero di porzioni di connessione;
in cui il telaio di supporto del setaccio, o gabbia del setaccio, comprende:
− una prima pluralità di porzioni anulari disposte in una prima sezione del setaccio ad un primo passo p1;
− una seconda pluralità di porzioni anulari disposte con un secondo passo p2, con p2>p1, in corrispondenza di una seconda sezione del setaccio, detta seconda sezione del setaccio essendo più distante rispetto alla prima sezione del setaccio da un ingresso del prodotto da trattare in detto corpo cavo.
In particolare, il telaio di supporto del setaccio, o gabbia del setaccio, comprende:
− una prima pluralità di porzioni anulari disposte in corrispondenza della prima sezione del setaccio con un primo passo p1;
− una seconda pluralità di porzioni anulari disposte in corrispondenza di una seconda sezione del setaccio con un secondo passo p2, con p2>p1, detta seconda sezione del setaccio essendo più distante rispetto alla prima sezione del setaccio dall’ingresso del prodotto da trattare, ed almeno
− una terza pluralità di porzioni anulari disposte in corrispondenza di una terza sezione del setaccio interposta tra detta prima e detta seconda sezione del setaccio, dette porzioni anulari di detta terza pluralità essendo disposte con un terzo passo p3, con p1<p3<p2.
Questa soluzione costruttiva della gabbia del setaccio consente di agevolare lo scorrimento del prodotto estratto sulla superficie del setaccio in corrispondenza della porzione del setaccio più vicina all’uscita dalla sezione di estrazione, ossia da parte opposta all’ingresso del prodotto da trattare nella macchina, dove il prodotto estratto risulta più denso per il graduale arricchimento nella frazione fibrosa del prodotto.
Vantaggiosamente, per evitare che, a causa della maggiore distanza tra le porzioni anulari, in condizioni di esercizio, esse possano deformarsi per le elevate sollecitazioni alle quali sono sottoposte, le porzioni anulari della sezione del setaccio più distante dall’ingresso del prodotto presentano uno spessore maggiore rispetto alle porzioni anulari della porzione del setaccio più vicine all’ingresso del prodotto nella macchina. In tal modo, le porzioni anulari della sezione del setaccio disposte più a monte rispetto all’ingresso del prodotto risultano irrigidite sufficientemente per resistere alle maggiori deformazioni dovute alle suddette sollecitazioni.
In particolare, nella sezione del setaccio più distante dall’ingresso del prodotto da trattare le porzioni di connessione possono essere disposte solamente nella parte bassa della gabbia del setaccio. In tal modo, si agevola lo scorrimento del prodotto estratto lungo la superficie del setaccio riducendo notevolmente il rischio di avere un arresto di prodotto estratto tra setaccio e gabbia del setaccio.
In particolare, il corpo cavo può essere provvisto di mezzi di ispezione per monitorare il suo interno e verificare il corretto funzionamento delle diverse parti meccaniche.
Preferibilmente, i mezzi di ispezione comprendono una pluralità di coppie di finestre di ispezione distribuite attraverso la lunghezza della parete di contenimento laterale del corpo cavo, ciascuna coppia di finestre di ispezione comprendendo una prima ed una seconda finestra di ispezione sovrapposte. Più in dettaglio, in corrispondenza della prima finestra di ispezione di ciascuna coppia viene disposta, in uso, una sorgente di luce mentre attraverso la seconda finestra di ispezione viene ispezionato, ad esempio da parte di un operatore, l’interno del corpo cavo illuminato dalla suddetta sorgente di luce.
In particolare, ciascuna coppia di finestre di ispezione è disposta ad una predeterminata distanza da una coppia di finestre di ispezione successive in modo da coprire tutta la lunghezza del corpo cavo nel quale è alloggiato il setaccio. In tal modo, è possibile ispezionare tutta la lunghezza del setaccio.
In alternativa, è prevista una sola coppia di finestre di ispezione di forma allungata di predeterminata lunghezza, in particolare di lunghezza superiore alla metà della lunghezza della parete di contenimento del corpo cavo ospitante il setaccio, vantaggiosamente di lunghezza sostanzialmente equivalente alla lunghezza di tutta la parete di contenimento del corpo cavo ospitante il setaccio.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione, una macchina per l’estrazione di purea, o di succo di frutta, da un prodotto di origine animale, o vegetale, comprende:
− un corpo cavo avente un asse longitudinale;
− un setaccio alloggiante coassialmente in detto corpo e provvisto di una pluralità di fori;
− un rotore montato coassialmente in detto setaccio e atto a ruotare all’interno del setaccio, detto rotore essendo provvisto di una pluralità di pale atte ad imprimere una forza centrifuga al prodotto da trattare in modo da separare detto prodotto da trattare in un prodotto principale comprendente detta purea, o succo, che attraversa detto setaccio e viene scaricato attraverso una prima uscita ed un prodotto di scarto che, invece, non attraversa detto setaccio e viene scaricato attraverso una seconda uscita;
− un distributore solidale a detto corpo cavo e atto a ricevere detto prodotto per distribuirlo a detto rotore;
la cui caratteristica principale è che sono previsti almeno un primo ed un secondo condotto di ingresso del prodotto da trattare in detto distributore, detti almeno un primo e secondo condotto di ingresso essendo atti ad alimentare detto prodotto lungo una rispettiva direzione di alimentazione sostanzialmente tangenziale a detto distributore, in modo tale da bilanciare l’alimentazione in senso radiale di detto prodotto da trattare verso detto rotore ed ottenere un carico sostanzialmente uguale su dette pale.
Vantaggiosamente, il primo ed il secondo condotto di ingresso sono atti ad alimentare detto prodotto da trattare in una direzione concorde al verso di rotazione di detto rotore attorno a detto asse longitudinale.
È altresì previsto il caso in cui il primo ed il secondo condotto di ingresso alimentano detto prodotto da trattare in una direzione discorde al verso di rotazione di detto rotore attorno a detto asse longitudinale.
Per quanto si sia fatto genericamente riferimento ad un setaccio e ad un rotore è prevista anche la possibilità che la macchina comprenda una pluralità di rotori montati coassialmente e/o una pluralità di setacci montati coassialmente. La soluzione tecnica che prevede l’impiego di una pluralità di setacci e/o di una pluralità di rotori è particolarmente vantaggiosa nel caso di macchine di grandi capacità. In questo modo, infatti, si semplificano notevolmente sia le operazioni di manutenzione del setaccio e del rotore che lo smontaggio ed il montaggio degli stessi.
La soluzione tecnica prevista dalla presente invenzione consente di processare elevate quantità di prodotto senza compromettere la stabilità della macchina e quindi il corretto funzionamento delle parti meccaniche coinvolte e di ottenere, pertanto, una produttività molto superiore a quella ottenibile con macchine di tecnica nota di analoga tipologia. La suddetta struttura di macchina per l’estrazione di purea, o di succo di frutta, da un prodotto di origine animale, o vegetale, risulta particolarmente vantaggiosa nel caso di capacità elevate ad esempio superiori a 130-140 t/hr di prodotto da trattare.
In particolare, il setaccio può essere fisso, oppure mobile rispetto al rotore in condizioni di esercizio.
In particolare, il primo ed il secondo condotto possono essere disposti in posizioni diametralmente opposte rispetto a detto asse longitudinale. Analogamente, nel caso in cui sia previsto un numero pari di condotti di ingresso, i condotti di ingresso di ciascuna coppia possono essere disposti in posizioni diametralmente opposte rispetto a detto asse longitudinale.
Vantaggiosamente, sia il primo che il secondo condotto di ingresso sono previsti sostanzialmente orizzontali. Pertanto, sia la prima che la seconda direzione di alimentazione sono sostanzialmente orizzontali.
In una possibile forma realizzativa, il distributore è provvisto di almeno un primo, un secondo ed un terzo condotto di ingresso. In tal caso, la distanza angolare tra i diversi condotti è pari a circa 120°.
In una possibile forma realizzativa prevista dall’invenzione, il primo ed il secondo condotto di ingresso sono connessi ad una tubazione di alimentazione principale mediante un raccordo. In questo modo, detto primo e detto secondo condotto di ingresso sono connessi a medesimi mezzi di alimentazione attraverso detta tubazione principale.
In alternativa, il primo ed il secondo condotto di ingresso possono essere indipendenti. In questo caso, ciascun condotto di ingresso può essere connesso a rispettivi mezzi di alimentazione di detto prodotto.
Pertanto, è possibile adattare la macchina a differenti condizioni operative e a differenti esigenze adattando gli ingombri delle tubazioni agli spazi a disposizione.
In particolare, il distributore è impegnabile in maniera rimuovibile dal corpo della macchina. In tal modo, è possibile provvedere alla sostituzione di un primo distributore con un secondo distributore differente dal primo. Ad esempio, il primo ed il secondo distributore possono essere provvisti di un diverso numero di condotti di ingresso e/o di condotti di ingresso orientati in maniera differente rispetto al distributore stesso e/o di condotti di ingresso di differente diametro.
In tal modo, è possibile rendere la macchina altamente flessibile adattandola alle diverse esigenze operative semplicemente operando la sostituzione del primo distributore con un altro distributore differente dal primo.
In particolare, il distributore ha una parete interna sostanzialmente cilindrica, o conica, coassiale al corpo cavo e detto primo e detto secondo condotto di ingresso sono atti ad alimentare detto prodotto lungo una rispettiva direzione sostanzialmente tangenziale a detta parete interna di detto distributore.
Con direzione di alimentazione del prodotto sostanzialmente tangenziale al distributore si intende che la velocità del flusso di prodotto in ingresso ha una componente tangenziale maggiore della componente radiale. In particolare, ciascuno tra il primo ed il secondo condotto di ingresso è atto ad alimentare detto prodotto in detto distributore lungo una rispettiva direzione di alimentazione che forma un angolo α predeterminato con una retta tangente a detta parete cilindra di detto distributore, con α compreso tra circa -60° e circa 60°. − Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione, una macchina per l’estrazione di purea, o di succo di frutta, da un prodotto di origine animale, o vegetale, comprende:un corpo cavo avente un asse longitudinale delimitato lateralmente da una parete di contenimento laterale;
− un setaccio alloggiante coassialmente in detto corpo cavo e provvisto di una pluralità di fori;
− un rotore montato coassialmente in detto setaccio e atto a ruotare all’interno del setaccio, detto rotore essendo provvisto di una pluralità di pale atte ad imprimere una forza centrifuga al prodotto da trattare in modo da separare detto prodotto da trattare in un prodotto principale comprendente detta purea, o succo, che attraversa detto setaccio e viene scaricato attraverso una prima uscita ed un prodotto di scarto che, invece, non attraversa detto setaccio e viene scaricato attraverso una seconda uscita;
− un distributore solidale a detto corpo e atto a ricevere detto prodotto per distribuirlo a detto rotore;
− mezzi di supporto per sostenere a sbalzo detto corpo cavo;
− mezzi per regolare la posizione relativa di detto setaccio e di detto rotore, detti mezzi per regolare la posizione relativa comprendendo mezzi per applicare almeno una predeterminata forza di correzione Fc, avente una predeterminata direzione, su detta parete laterale di contenimento in corrispondenza di una posizione disposta ad una predeterminata distanza d da detti mezzi di supporto, detta forza di correzione Fc essendo atta a provocare un determinato spostamento controllato di detta parete di contenimento e, quindi, del setaccio ad esso solidale in una corrispondente direzione;
la cui caratteristica principale è che detti mezzi per regolare la posizione relativa di detto setaccio e di detto rotore comprendono mezzi per applicare una predeterminata forza di correzione Fc su detta parete laterale in corrispondenza di una posizione disposta ad una predeterminata distanza d da detti mezzi di supporto, detta forza di correzione Fc essendo atta a provocare un determinato spostamento controllato di detta parete di contenimento e, quindi, di detto setaccio ad esso solidale, in modo tale che è possibile spostare detto setaccio fino a disporlo in una posizione coassiale a detto rotore.
In particolare, i mezzi per regolare la posizione relativa del setaccio e del rotore sono atti a realizzare la coassialità tra setaccio e rotore. Il problema della coassialità tra setaccio e rotore è particolarmente avvertito nelle macchine di elevate dimensioni per i quali i carichi che gravano sulle diverse parti della macchina sono maggiori.
Vantaggiosamente, il setaccio è solidale ad una parete laterale di contenimento del corpo cavo e sono previsti mezzi di supporto atti a sostenere a sbalzo detto corpo cavo.
In particolare, i mezzi per applicare una forza sono atti ad applicare una forza di correzione sostanzialmente verticale, per cui lo spostamento provocato sulla parete laterale del corpo cavo e, quindi, del setaccio è uno spostamento sostanzialmente verticale.
Vantaggiosamente, in una forma realizzativa prevista dalla presente invenzione i mezzi per regolare la posizione relativa del setaccio e del rotore comprendono:
− primi mezzi di applicazione atti ad applicare una prima forza di correzione Fc1 su detta parete di contenimento di detto corpo cavo, detta prima forza di correzione Fc1 essendo sostanzialmente ortogonale a detto asse longitudinale del corpo cavo ed essendo, quindi, atta a provocare uno spostamento controllato sostanzialmente verticale di detto setaccio, detti mezzi essendo atti ad applicare detta forza sostanzialmente verticale in corrispondenza di un punto disposto in una posizione inferiore, ossia nel punto situato più in basso del corpo cilindrico;
− secondi mezzi di regolazione atti ad applicare una seconda forza di correzione Fc2 su detta parete di contenimento di detto corpo cavo, detta seconda forza di correzione Fc2 essendo sostanzialmente orizzontale. Nel caso in cui siano previsti più condotti di alimentazione, ossia almeno un primo ed un secondo condotto di ingresso, le sollecitazioni alle quali in condizioni di esercizio sono sottoposti sia il setaccio che il rotore provocano uno sbilanciamento del corpo della macchina lungo direzioni imprevedibili. In questo caso, i mezzi per regolare la posizione relativa del setaccio e del rotore possono comprendere:
− primi mezzi di applicazione atti ad applicare una prima forza di correzione Fc1’ su detta parete di contenimento di detto corpo cavo in corrispondenza di un predeterminato punto di applicazione, detta prima forza di correzione Fc1’ avendo una prima predeterminata direzione ed essendo, quindi, atta a provocare uno spostamento controllato di detto setaccio lungo detta prima predeterminata direzione; − secondi mezzi di applicazione atti ad applicare una seconda forza di correzione Fc2’ su detta parete di contenimento di detto corpo cavo in corrispondenza di un predeterminato punto di applicazione, detta seconda forza di correzione Fc2’ avendo una seconda predeterminata direzione ed essendo, quindi, atta a provocare uno spostamento controllato di detto setaccio lungo detta seconda predeterminata direzione. Preferibilmente, i primi ed i secondi mezzi di regolazione sono atti ad applicare detta prima e detta seconda forza di correzione Fc1’ e Fc2’ lungo direzioni sostanzialmente ortogonali tra loro, ossia la prima e la seconda predeterminata direzione sono sostanzialmente ortogonali.
In particolare, i primi ed i secondi mezzi di regolazione sono montati su un supporto che ne consente uno spostamento relativo rispetto a detto corpo macchina in modo da poter di volta in volta disporre i mezzi di applicazione della forza di applicazione lungo una determinata direzione di correzione a seconda del tipo di disassamento tra setaccio e rotore verificatosi in condizioni di esercizio. In altre parole i mezzi di applicazione della forza di correzione sono previsti orientabili rispetto all’asse longitudinale del corpo cavo della macchina.
In una forma realizzativa prevista dall’invenzione i mezzi per applicare la forza di correzione Fc sulla parete di contenimento laterale del corpo cavo possono comprendere:
− un elemento madrevite solidale alla parete del corpo cavo;
− una vite atta ad impegnarsi in detto elemento madrevite per esercitare detta forza di correzione Fc su detta parete di contenimento laterale del corpo cavo.
In particolare, la vite è atta ad applicare detta forza sostanzialmente verticale in corrispondenza del punto disposto nella posizione sostanzialmente assiale, ossia appartenente ad un piano passante per l’asse longitudinale del corpo cavo ed ortogonale ad esso e situato nella posizione più in basso del corpo cavo.
Vantaggiosamente, sono previsti mezzi motori connessi operativamente con detto rotore mediante un albero motore, detti mezzi motori essendo atti a mettere in rotazione detto rotore attorno ad un asse di rotazione.
In particolare, i mezzi di supporto sono disposti in corrispondenza di una flangia di connessione atta a connettere una prima porzione del corpo cavo, nella quale, ad esempio, sono alloggiati il setaccio ed il rotore con una seconda porzione del corpo cavo atta ad ospitare, ad esempio, il solo albero motore.
Vantaggiosamente, la flangia di connessione è prevista indebolita, mediante una riduzione di spessore, in modo da aumentarne l’elasticità e ridurre le tensioni generate in corrispondenza della flangia durante l’operazione di posizionamento relativo tra setaccio e rotore.
In una possibile forma realizzativa, i mezzi per applicare esercitano la suddetta forza di correzione Fc in corrispondenza della parete esterna di detto distributore, vantaggiosamente in corrispondenza dell’estremità di questa più distante dalla flangia di connessione.
Breve descrizione dei disegni
L’invenzione verrà ora illustrata con la descrizione che segue di una sua forma realizzativa, fatta a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni annessi in cui:
− la figura 1 mostra in una vista prospettica una gabbia setaccio prevista dalla presente invenzione; − la figura 2 mostra in una vista prospettica una gabbia setaccio prevista dalla presente invenzione; − la figura 3A mostra in una vista prospettica in dettaglio una gabbia setaccio di tecnica nota;
− la figura 3B mostra in una vista prospettica in dettaglio una gabbia setaccio secondo la presente invenzione;
− le figure 4 e 5 mostrano schematicamente in viste in sezione trasversale una gabbia setaccio di tecnica nota ed una gabbia setaccio secondo una possibile forma realizzativa della presente invenzione, rispettivamente;
− le figure dalla 6 alla 9 mostrano in viste prospettiche ulteriori aspetti innovativi previsti in alcune varianti della macchina di figura 1;
− la figura 10 mostra schematicamente in una vista in elevazione laterale una gabbia del setaccio di una macchina, secondo l’invenzione, in condizioni di esercizio;
− la figura 11 mostra schematicamente l’interspazio compreso tra la porzione di connessione ed il setaccio in una macchina di tecnica nota;
− la figura 12 mostra schematicamente l’interspazio compreso tra la porzione di connessione ed il setaccio in una macchina, secondo la presente invenzione;
− le figure 13 e 14 mostrano una variante realizzativa della gabbia del setaccio di figura 1, secondo un particolare aspetto della presente invenzione, in una vista prospettica in elevazione laterale ed in una vista laterale, rispettivamente; − le figure 15 e 16 mostrano schematicamente in una vista frontale le porzioni anulari di due differenti sezioni della gabbia setaccio illustrata nelle figure 13 e 14;
− la figura 17 mostra schematicamente in una vista in elevazione laterale una macchina, secondo l’invenzione, per l’estrazione di succo, o purea da prodotti di origine animale, o vegetale;
− la figura 18 mostra in una vista frontale la macchina per l’estrazione di succo, o purea da prodotti di origine animale, o vegetale di figura 17; − le figure 19 e 20 mostrano schematicamente in viste in sezione trasversale una gabbia setaccio di tecnica nota ed una gabbia setaccio secondo una possibile forma realizzativa della presente invenzione, rispettivamente;
− le figure dalla 21 alla 24 mostrano in viste prospettiche ulteriori aspetti innovativi previsti in alcune varianti della macchina secondo l’invenzione; − le figure 25A e 25B mostrano schematicamente due differenti posizioni relative tra setaccio e rotore per la macchina di figura 1.
Descrizione di forme realizzative esemplificative
In figura 1 è illustrata a titolo di esempio una macchina 100, secondo l’invenzione, per la produzione di purea, o succo di frutta a partire da alimenti di origine vegetale o animale, quali una passatrice o una raffinatrice. La macchina 100 comprende un corpo cavo 10 all’interno del quale viene alloggiato un setaccio 30 ad esso coassiale e provvisto di una pluralità di fori 35. La macchina 100 comprende, inoltre, un rotore 40 montato coassialmente nel setaccio 30 ed atto a ruotare all’interno di questo attorno ad un asse longitudinale 101. Più in dettaglio, il rotore 40 è provvisto di una pluralità di pale 46 atte ad imprimere una forza centrifuga al prodotto da trattare alimentato nella macchina 100 in modo da separare il prodotto da trattare in un prodotto principale comprendente la purea, o succo, che attraversa il setaccio 30 e viene scaricato attraverso una prima uscita 5 ed un prodotto di scarto che, invece, non attraversa il setaccio 30 e viene scaricato attraverso una seconda uscita 6. In particolare, il rotore 30 è messo in rotazione attorno all’asse 101 da mezzi motori 80 operativamente connessi al rotore 30 mediante un albero motore 85.
È, inoltre, previsto un distributore 70 solidale al corpo cavo 10 e atto a ricevere il prodotto da trattare per distribuirlo al rotore 40, ossia per alimentarlo all’interno del setaccio 30. Il distributore 70 può avere, ad esempio, una parete interna sostanzialmente cilindrica 77, o conica, coassiale al corpo cavo 10.
Secondo quanto previsto dall’invenzione, la macchina 100 comprende un telaio di supporto 300 di un setaccio 30, o “gabbia del setaccio” al quale il setaccio 30 è solidale. Più in dettaglio, il telaio di supporto 300 del setaccio 30 comprende una pluralità di porzioni anulari 305 coassiali e connesse mediante un predeterminato numero di porzioni di connessione, ad esempio tre barre di connessione 320’, 320’’ e 320’’’. Secondo quanto previsto dall’invenzione ciascuna porzione di connessione 320’, 320’’ e 320’’’ è disposta sostanzialmente a filo con i bordi esterni 306 delle porzioni anulari 30. In questo modo si evita la formazione di “scalini” 307 tra il bordo 306 delle porzioni anulari 305 e ciascuna porzione di connessione 320’, 320’’ e 320’’’, come, invece, si verifica nelle soluzioni di tecnica nota schematicamente illustrate in figura 2A. Questa soluzione tecnica consente di realizzare lo scorrimento della gabbia del setaccio 300 all’interno del corpo cavo 10 fino a realizzarne una completa estrazione dalla macchina 100 in maniera semplice ed agevole. Questa operazione, necessaria sia per interventi di manutenzione ordinaria effettuati ad esempio per la pulizia del setaccio, o per la sua sostituzione con un setaccio pulito, o per interventi di manutenzione straordinaria per la sostituzione di un setaccio danneggiato con uno nuovo, è realizzata nella tecnica nota operando uno scorrimento parziale della gabbia 300 all’interno del corpo cavo 10. Quando, infatti, il primo scalino 307 giunge in prossimità dell’apertura dalla macchina 100, la presenza di scanalature e guarnizioni delle flange ivi disposte, blocca lo scorrimento della gabbia 300 ed impedisce, quindi, di completarne l’estrazione. Pertanto, nelle macchine di tecnica nota per completare l’estrazione della gabbia 300 dalla macchina 100 è necessario sollevare la gabbia 300 stessa fino a superare il suddetto ostacolo e quindi estrarre il setaccio 30. Questa sequenza di operazioni pertanto rende altamente complessa e dispendiosa, sia in termini di tempo, che di energie, l’estrazione della gabbia 300 e del setaccio 30 dalla macchina 100.
La soluzione proposta dalla presente invenzione è invece in grado di semplificare notevolmente l’intera sequenza di operazioni che porta alla completa estrazione della gabbia 300 e del setaccio 30 dalla macchina 100.
Nella forma realizzativa illustrata schematicamente in figura 14, la gabbia del setaccio 300 prevede una prima porzione di connessione 320’ disposta in corrispondenza di un piano assiale γ in corrispondenza della sommità della gabbia del setaccio 300 stessa, una seconda porzione di connessione 320’’ disposta ad una predeterminata distanza angolare β dalla prima porzione di connessione 320’ ed una terza porzione di connessione 320’’’ disposta in una posizione simmetrica alla prima porzione di connessione 320’ rispetto al piano assiale γ.
In una macchina di tecnica nota, schematicamente illustrata in figura 4, la gabbia setaccio 300 presenta tre porzioni di connessione 320 disposte a 120° (figura 4).
Secondo quanto previsto dall’invenzione, invece, la distanza angolare β può essere vantaggiosamente maggiore di 120° ed il suo valore essere legato allo spessore S delle porzioni anulari 305 della gabbia setaccio 300. In questo modo, la posizione delle porzioni di connessione 320’’ e 320’’’ risulta interna alle rette tangenti t1 e t2 al setaccio 30. Questa posizione delle porzioni di connessione 320’’ e 320’’’ consente al prodotto estratto 105 di scivolare lungo la superficie del setaccio 30 e successivamente cadere esternamente alle porzioni di connessione 320’’ e 320’’’ che possono essere quindi facilmente superate evitando intasamenti di prodotto estratto 105 tra il setaccio 30 e la gabbia del setaccio 300. In particolare, la distanza angolare β può essere compresa tra 125° e 135°, ad esempio essere pari a circa 130°.
Come mostrato nelle figure dalla 6 alla 9, è altresì previsto un carrello 400 per la movimentazione della gabbia del setaccio 300 e del setaccio 30. Il carrello 400 è provvisto di un piano di appoggio 410 che, in uso, è disposto sostanzialmente alla stessa altezza del distributore 70 della macchina 100 per consentire il posizionamento della gabbia del setaccio 300 su di esso una volta estratto a scorrimento dal corpo cavo 10 (figura 9). Più in dettaglio, il piano di appoggio 410 è incernierato al carrello 400 ed è, quindi, in grado di ruotare attorno ad un asse di rotazione 416 per portarsi da una posizione di riposo, in cui è disposto sostanzialmente verticale (figure 6 e 8) ed una posizione di esercizio, in cui è disposto sostanzialmente orizzontale (figure 7 e 9). L’estrazione della gabbia 300 e del setaccio 30 avviene pertanto attraverso le seguenti fasi: avvicinamento del carrello 400 alla macchina 100 con il coperchio 170 del distributore 70 chiuso ed il piano di appoggio 410 in posizione di riposo (figura 8), apertura del coperchio 170, disposizione del piano di appoggio 410 nella posizione di esercizio e scorrimento della gabbia del setaccio 300 fino a completa estrazione e disposizione sul piano di appoggio 410 (figura 9).
In particolare, nel caso in cui la gabbia del setaccio 300 sia realizzata come sopra descritto con riferimento alle figure 2 e 5, ossia con le porzioni di connessione 320’, 320’’ e 320’’’ sostanzialmente “a filo” con il bordo esterno 306 delle porzioni anulari 305, la superficie del setaccio 30 è disposta ad una distanza d2 maggiore della distanza d1 alla quale sono disposte le porzioni di connessione 305 nelle macchine di tecnica nota (figure 4, 5, 11 e 12).
Più in dettaglio, nelle macchine di tecnica nota (figura 11), la sezione di passaggio 325’ tra setaccio 30 e porzioni di connessione 320 è estremamente ristretta, solitamente di circa 6-8 mm e, pertanto, la quantità di prodotto estratto 105’ che può accumularsi nello spazio 325’ tra essi compreso è relativamente ridotta. Quindi, l’energia del prodotto 105’ estratto, ossia la purea, o il succo, che scivola lungo la superficie del setaccio 30 andando dalla parte più alta 30’ a quella più in basso 30’’ (figura 10) è sufficiente a superare l’ostacolo rappresentato dalle porzioni di connessione 320 prima di poter essere scaricato dalla macchina attraverso la prima uscita.
Invece, nel caso in cui la gabbia del setaccio 300 sia realizzata con le porzioni di connessione 320’’, 320’’’ “a filo” con il bordo 306 delle porzioni anulari 305, le porzioni di connessione 320’’, 320’’’ risultano distanziate dal setaccio di circa 2-3 cm (figura 12). Pertanto, la quantità di prodotto estratto 105 che si accumula nello spazio 325 tra essi compreso è maggiore rispetto al caso precedente. Quindi è alto il rischio di avere una ostruzione di prodotto 105 soprattutto nella parte terminale del setaccio 30b, dove il prodotto estratto presenta una densità maggiore rispetto alla parte iniziale 30a (figura 10).
Come noto, infatti, durante l’avanzamento del prodotto trattato 105 lungo il corpo cavo 10, il prodotto 105 via via estratto presenta densità crescente, in quanto sempre più ricco in fibre. Più in dettaglio, la frazione di prodotto 105a che viene estratta nella parte iniziale 30a del setaccio 30 risulta più liquida, mentre mano a mano che il prodotto 105 avanza lungo la sezione di estrazione vengono estratte anche le parti più fibrose e pertanto il prodotto 105b estratto nella parte terminale 30b del setaccio 30 risulta simile ad una “pasta”. Pertanto, in corrispondenza della parte terminale 30b del setaccio 30, dove la densità media del prodotto estratto 105 è maggiore che nella parte iniziale 30a, aumenta la possibilità che il prodotto estratto 105 si possa accumulare nell’interstizio 325 tra setaccio 30 e porzioni di connessione 320’’, 320’’’ provocando un blocco del prodotto principale estratto. Ciò comporta la necessità di operare un fermo macchine per rimuovere il prodotto dallo spazio compreso tra il setaccio 30 e le porzioni di connessione 320’’, 320’’’ e ripristinare normali condizioni di esercizio.
Nel caso in cui la gabbia del setaccio 300 sia realizzata con le porzioni di connessione 320’, 320’’ e 320’’’ più distanti dal setaccio 30 è particolarmente sentito, quindi, il problema tecnico di monitorare il corretto funzionamento della macchina lungo tutta la lunghezza del corpo cavo 10 ed in particolare in corrispondenza delle suddette sezioni di passaggio 325 tra le porzioni di connessione 320’’ e 320’’’ ed il setaccio 30.
Nell’ulteriore variante illustrata nelle figure dalla 13 alla 14, una macchina per estrazione di succo, o purea, da un prodotto di origine animale, o vegetale, è provvista di una gabbia del setaccio 300 comprendente una prima pluralità di porzioni anulari 305a disposte in una prima sezione del setaccio 30a ad un primo passo p1, una seconda pluralità di porzioni anulari 305b disposte in corrispondenza di una seconda sezione del setaccio 30b con un secondo passo p2, con p2>p1. Più in dettaglio, la seconda sezione del setaccio 30b è la sezione del setaccio 30 più distante dall’ingresso del prodotto da trattare nella macchina 1, mentre la prima sezione del setaccio 30a è la sezione del setaccio 30 più vicina all’ingresso del prodotto da trattare. Come schematicamente illustrato nelle figure 13 e 14 può essere prevista una terza pluralità di porzioni anulari 305c disposte in corrispondenza di una terza sezione del setaccio 30c interposta tra la prima sezione del setaccio 30a e la seconda sezione del setaccio 30c. Le porzioni anulari 305c della terza pluralità sono, in particolare, disposte con un terzo passo p3, con p1<p3<p2.
Questa soluzione costruttiva della gabbia del setaccio 300 consente di agevolare lo scorrimento del prodotto estratto 105b sulla superficie del setaccio 30 in corrispondenza della porzione del setaccio 30b più vicina all’uscita dalla sezione di estrazione (figura 16). Per quanto già descritto con riferimento alle figure dalla 10 alla 12, infatti, il prodotto estratto 105b nella sezione del setaccio 30b risulta più denso del prodotto estratto 105a nella sezione del setaccio 30a. Questo si verifica per il graduale arricchimento nella frazione fibrosa del prodotto andando dalla sezione del setaccio 30a, più vicina all’ingresso del prodotto da trattare, verso la sezione del setaccio 30b più distante dall’ingresso del prodotto da trattare.
Per evitare che, a causa della maggiore distanza tra le porzioni anulari 305b, esse possano deformarsi per le elevate sollecitazioni alle quali sono sottoposte in condizioni di esercizio, ed in particolare l’elevata frizione laterale, le porzioni anulari 305b della sezione del setaccio 30b presentano uno spessore s2 maggiore dello spessore s1 delle porzioni anulari 305a della porzione del setaccio 30a più vicina all’ingresso del prodotto nella macchina. Nel caso in cui sia prevista anche una terza sezione 30c interposta tra la prima e la seconda sezione del setaccio 30a, 30b, si può avere uno spessore s3 delle porzioni anulari 305c ivi disposte intermedio tra lo spessore s1 della sezione 30a e lo spessore s2 della sezione 30b. In tal modo, le porzioni anulari 305b della sezione 30b e le porzioni anulari 305c della sezione 30c risultano irrigidite sufficientemente per evitare deformazioni dovute alle suddette sollecitazioni via via crescenti andando dalla sezione del setaccio 30a più vicina all’ingresso del prodotto verso la sezione 30b più distante da esso.
Come mostrato in dettaglio nelle figure 15 e 16, inoltre, le porzioni di connessione 320 possono essere previste in posizioni angolari e numero differente a seconda della sezione del setaccio 30 nella quale sono disposte.
Ad esempio, le porzioni di connessione 320a della sezione 30a, dove il prodotto estratto 105a è più liquido, possono essere in numero maggiore, ad esempio 6 porzioni di connessione 320a, disposte ogni 60° (figura 15), mentre le porzioni di connessione 320b della sezione del setaccio 30b, dove il prodotto estratto 105b è più denso, possono essere disposte solamente nella parte bassa della gabbia del setaccio 300 (figura 16). In tal modo, è possibile agevolare lo scorrimento del prodotto estratto 105b lungo la superficie del setaccio 30 riducendo notevolmente il rischio di avere un arresto di prodotto estratto 105b tra setaccio 30 e gabbia del setaccio 300 come descritto in precedenza con riferimento alle figure 10 e 12.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione, il setaccio 30 è previsto solidale ad una parete laterale di contenimento 11 del corpo cavo 10 e sono previsti mezzi di supporto 60 atti a sostenere a sbalzo il corpo cavo 10 e quindi il setaccio 30. La macchina 100 può comprendere mezzi 50 per regolare la posizione relativa del setaccio 30 e del rotore 40. Più precisamente, i mezzi 50 per regolare sono atti a realizzare la coassialità tra il setaccio 30 ed il rotore 40. Come noto, infatti, il setaccio 30 ed il rotore 40, in particolare per le macchine con elevate capacità, ossia superiori a circa 130-140 t/hr, è particolarmente sentito, in quanto i carichi che gravano sulle diverse parti della macchina sono maggiori per le elevate dimensioni dei diversi componenti e per le grandi quantità di prodotto trattato e ciò può portare ad un disassamento del rotore 40 e del setaccio 30. Questo problema tecnico non è particolarmente sentito nelle macchine che prevedono una distanza, in uso, tra il setaccio 30 ed il rotore 40, superiore a circa 2-3 mm, mentre diventa di considerevole rilevanza nelle macchine che prevedono una distanza tra setaccio 30 e rotore 40 minore di 1-2 mm. In quest’ultimo caso, infatti, anche un piccolo scostamento dalla condizione di coassialità può portare ad uno strisciamento delle pale 46 del rotore 40 sulla superficie del setaccio 30 e quindi un deterioramento nel tempo delle parti interessate, oltre ad un non corretto funzionamento della macchina 100.
I mezzi 50 per regolare la posizione relativa del setaccio 30 e del rotore 40 comprendendo, preferibilmente, mezzi 51, 52 per applicare una determinata forza di correzione Fc sulla parete 11 del corpo cavo 10 in corrispondenza di una rispettiva posizione P1, P2 disposta ad una predeterminata distanza d dai mezzi di supporto 60 (figura 25B). Più precisamente, la forza di correzione Fc è atta a provocare un determinato spostamento controllato della parete di contenimento 11 e, quindi, del setaccio 30 ad esso solidale. In tal modo, è possibile spostare il setaccio 30 da una posizione nella quale il centro 32 non è disposto sullo stesso asse 101 del centro 42 del rotore 40 (figura 25A) ad una posizione nella quale il setaccio 30 è coassiale al rotore 40 (figura 25B).
La forza di correzione Fc può essere una forza esclusivamente verticale, per cui lo spostamento provocato sulla parete laterale 11 del corpo cavo e, quindi, del setaccio 30 è uno spostamento sostanzialmente verticale. In alternativa, sono previsti primi mezzi 51 di applicazione atti ad applicare una prima forza di correzione verticale Fc1 sulla parete 11 di contenimento del corpo cavo 10 atta a provocare uno spostamento controllato sostanzialmente verticale del setaccio ed secondi mezzi di regolazione 52 atti ad applicare una seconda forza di correzione sostanzialmente orizzontale Fc2.
Nella forma realizzativa illustrata in figura 25B, i mezzi 50 per applicare la forza di correzione Fc sulla parete 11 del corpo cavo 10 comprendono un elemento madrevite 55 solidale alla parete 11 del corpo cavo 10 ed una vite 51, 52 atta ad impegnarsi in detto elemento madrevite 55 in corrispondenza di un rispettivo foro 57 e 58 per esercitare la suddetta forza di correzione Fc sulla parete 11 del corpo cavo 10.
I mezzi di supporto 60 sono disposti in corrispondenza di una flangia di connessione 65 tra una prima porzione del corpo cavo 10a nella quale, ad esempio, sono alloggiati il setaccio 30 ed il rotore 40 ed una seconda porzione del corpo cavo 10b atta ad ospitare, ad esempio, il solo albero motore 160. Più precisamente, la flangia di connessione 65 è indebolita mediante una riduzione di spessore, in modo da aumentarne l’elasticità e ridurre le tensioni sulla flangia 65 stessa durante l’operazione di posizionamento relativo tra setaccio 30 e rotore 40 operato dai mezzi di regolazione 50.
Come mostrato nell’esempio di figura 1, i mezzi 50 esercitano la suddetta forza di correzione Fc in corrispondenza della parete 79 del distributore 70, vantaggiosamente in corrispondenza della sua estremità libera.
Nell’esempio di figura 18 la macchina 100 prevede un primo condotto di ingresso 71 ed almeno un secondo condotto di ingresso 72 del prodotto da trattare nel distributore 70. Più precisamente, il primo ed il secondo condotto di ingresso 71 e 72 alimentano il prodotto da trattare lungo una rispettiva direzione di alimentazione 171 e 172 sostanzialmente tangenziale al distributore 70. In particolare, ciascuna direzione di alimentazione 171 e 172 è sostanzialmente tangenziale alla parete interna 77 del distributore 70 ed è, ad esempio, concorde al verso di rotazione 42 del rotore 40 attorno all’asse longitudinale 101. In questo modo si realizza una alimentazione bilanciata del prodotto da trattare al rotore 40 e pertanto si ottiene un carico sostanzialmente uguale sulle pale 46 del rotore 40. In una forma realizzativa non mostrata in dettaglio nelle figure, ma comunque prevista dall’invenzione, i condotti di ingresso 71 e 72 alimentano il prodotto da trattare nel distributore 70 lungo una rispettiva direzione di alimentazione discorde dal verso di rotazione del rotore 40 attorno all’asse longitudinale 101.
Con direzione sostanzialmente tangenziale al distributore 70 si intende una direzione in cui la velocità del flusso 150 di prodotto in ingresso presenta una componente tangenziale 152 maggiore della componente radiale 153 (figure 21 e 22). In generale, pertanto, la direzione di alimentazione 151 del flusso 150 può formare un angolo α predeterminato con la retta tangente alla parete cilindra del distributore, con α compreso tra circa -60° e circa 60°, in particolare compreso tra circa -40° e circa 40°.
La soluzione tecnica prevista dalla presente invenzione consente di processare elevate quantità di prodotto senza compromettere la stabilità della macchina e quindi il corretto funzionamento delle diverse parti meccaniche coinvolte e di ottenere, pertanto, una produttività molto superiore a quella ottenibile con macchine di tecnica nota di analoga tipologia senza incorrere nel rischio di inceppamenti, o di malfunzionamenti. La suddetta struttura di macchina per l’estrazione di purea, o di succo di frutta, da un prodotto di origine animale, o vegetale, risulta particolarmente vantaggiosa nel caso di capacità elevate ad esempio superiori a 130-140 t/hr di prodotto da trattare.
Come mostrato in figura 18, il primo ed il secondo condotto di ingresso 71 e 72 possono essere disposti in posizioni diametralmente opposte rispetto all’asse longitudinale 101. Nella forma realizzativa di figura 1, sia il primo che il secondo condotto di ingresso 71 e 72 sono previsti sostanzialmente orizzontali. Pertanto, sia la prima che la seconda direzione di alimentazione 171 e 172 sono sostanzialmente orizzontali. Il primo ed il secondo condotto di ingresso 71 e 72 sono connessi ad una tubazione di alimentazione principale 75 mediante un raccordo 78. In questo modo, il primo ed il secondo condotto di ingresso 71 e 72 possono essere connessi a medesimi mezzi di alimentazione 160 attraverso la tubazione principale 75.
In una variante prevista dall’invenzione e non illustrata in figura, il primo ed il secondo condotto di ingresso 71 e 72 possono essere connessi a distinti mezzi di alimentazione del prodotto da trattare alla macchina 100.
Nella variante di figura 23, il distributore 70 è, invece, provvisto di un primo condotto di ingresso 71, di un secondo condotto di ingresso 72 e di un terzo condotto di ingresso 73. In tal caso, la distanza angolare tra i diversi condotti può essere pari a circa 120°.
Nella variante di figura 24 è previsto un numero pari di condotti di ingresso superiore a due, ad esempio quattro condotti di ingresso 71a, 72a, 71b, 72b.
Analogamente a quanto descritto con riferimento alla figura 18, i condotti di ingresso 71a e 71b, o 72a e 72b, di ciascuna coppia sono disposti in posizioni diametralmente opposte rispetto all’asse longitudinale 101.
Il distributore 70 è impegnabile in maniera rimuovibile al corpo 10 della macchina 100. In tal modo, è possibile provvedere alla sostituzione di un distributore 70 con un distributore 70’ differente. Ad esempio, i due distributori 70 e 70’ possono essere provvisti di un diverso numero di condotti di ingresso 71, o 72, o 73 e/o di condotti di ingresso 71, o 72, o 73 orientati in maniera differente rispetto al distributore 70 stesso e/o di condotti di ingresso 71, o 72, o 73 aventi differente diametro.
In tal modo, è possibile rendere la macchina 100 altamente flessibile adattandola alle diverse esigenze operative semplicemente operando la sostituzione del distributore 70.
Secondo ancora un ulteriore aspetto dell’invenzione, il corpo cavo 10 può essere provvisto di mezzi di ispezione 250 per monitorare il suo interno e verificare il corretto funzionamento delle diverse parti meccaniche. Preferibilmente i mezzi di ispezione 250 comprendono almeno una prima coppia di finestre di ispezione 251a,251b ed almeno una seconda coppia di finestre di ispezione 252a,252b. Più in dettaglio, in corrispondenza della prima finestra di ispezione 251a,252a di ciascuna coppia viene disposta una sorgente di luce ed in corrispondenza della seconda finestra di ispezione 251b,252b un operatore guarda all’interno del corpo cavo 10, operazione non illustrata nelle figure. Nella variante di figura 17 i mezzi di ispezione 250 comprendono una prima ed una seconda finestra di ispezione di forma allungata 251 e 252 disposte sostanzialmente parallele e che si estendono pressoché per tutta la lunghezza del corpo cavo 10.
La descrizione di cui sopra di una forma realizzativa specifica è in grado di mostrare l'invenzione dal punto di vista concettuale in modo che altri, utilizzando la tecnica nota, potranno modificare e/o adattare in varie applicazioni tale forma realizzativa specifica senza ulteriori ricerche e senza allontanarsi dal concetto inventivo, e , quindi, si intende che tali adattamenti e modifiche saranno considerabili come equivalenti della forma realizzativa specifica. I mezzi e i materiali per realizzare le varie funzioni descritte potranno essere di varia natura senza per questo uscire dall'ambito dell'invenzione. Si intende che le espressioni o la terminologia utilizzate hanno scopo puramente descrittivo e per questo non limitativo.
Claims (10)
- RIVENDICAZIONI 1. Macchina (100) per l’estrazione di purea, o di succo di frutta, da un prodotto di origine animale, o vegetale, detta macchina comprendendo: − un corpo cavo (10) avente un asse longitudinale (101) e delimitato lateralmente da una parete di contenimento laterale; − un setaccio (30) alloggiante coassialmente in detto corpo cavo (10) e provvisto di una pluralità di fori (35); − un rotore (40) montato coassialmente in detto setaccio (30) e atto a ruotare all’interno di detto setaccio (30), detto rotore (40) essendo provvisto di una pluralità di pale (46) atte ad imprimere una forza centrifuga al prodotto da trattare in modo da separare detto prodotto da trattare in un prodotto principale comprendente detta purea, o succo, che attraversa detto setaccio (30) e viene scaricato attraverso una prima uscita (5) ed un prodotto di scarto che, invece, non attraversa detto setaccio (30) e viene scaricato attraverso una seconda uscita (6); − un distributore (70) solidale a detto corpo (10) e atto a ricevere detto prodotto per distribuirlo a detto rotore (40); − mezzi di supporto (60) per sostenere a sbalzo detto corpo cavo (10); − un telaio di supporto (300) del setaccio (30), o “gabbia del setaccio”, al quale detto setaccio (30) è solidale, detto telaio di supporto (300) di detto setaccio (30) comprendendo una pluralità di porzioni anulari (305) coassiali connesse mediante un predeterminato numero di porzioni di connessione (320’,320’’,320’’’); caratterizzata dal fatto che ciascuna porzione di connessione (320’,320’’,320’’’) è disposta sostanzialmente “a filo” con un bordo esterno della pluralità di porzioni anulari (305) in modo tale da evitare la formazione di “scalini” tra detto bordo (306) di dette porzioni anulari (305) e ciascuna porzione di connessione (320’,320’’,320’’’).
- 2. Macchina (100), secondo la rivendicazione 1, in cui detto telaio di supporto (300) di detto setaccio (30), o “gabbia del setaccio”, comprende: − una prima pluralità di porzioni anulari (305a) disposte in corrispondenza di una prima sezione del setaccio (30a), detta prima pluralità di porzioni anulari (305a) avendo un primo spessore s1; ed almeno − una seconda pluralità di porzioni anulari (305b) disposte in corrispondenza di una seconda sezione di detto setaccio (30b), detta seconda pluralità di porzioni anulari (305b) avendo un secondo spessore s2, con s2>s1, detta seconda sezione di detto setaccio (30b) essendo più distante rispetto a detta prima sezione di detto setaccio (30a) da un ingresso del prodotto da trattare in detto corpo cavo (10).
- 3. Macchina (100), secondo la rivendicazione 2, in cui detto telaio di supporto (300) di detto setaccio (30), o gabbia del setaccio, comprende, inoltre: − una terza pluralità di porzioni anulari (305c) disposte in corrispondenza di una terza sezione (30c) di detto setaccio (30) interposta tra detta prima e detta seconda sezione (30a,30b), dette porzioni anulari (305c) di detta terza pluralità avendo un terzo spessore s3, con s1<s3<s2.
- 4. Macchina (100), secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui, sono inoltre previste: − una prima porzione di connessione (320’) disposta in corrispondenza di un piano assiale γ di detto corpo cavo (10) in corrispondenza della sommità di detta gabbia del setaccio (300); − una seconda porzione di connessione (320’’) disposta ad una distanza angolare compresa tra circa 125° e circa 135°, in particolare a circa 130°, da detta prima porzione di connessione (320’); − una terza porzione di connessione (320’’’) disposta da parte opposta a detta seconda porzione di connessione (320’’) rispetto a detto piano assiale γ, ossia disposta ad una distanza angolare compresa tra circa -125° e circa -135°, in particolare a circa -130°, da detta prima porzione di connessione (320’).
- 5. Macchina (100), secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto telaio di supporto (300) di detto setaccio (30), o gabbia del setaccio, comprende: − una prima pluralità di porzioni anulari (305a) disposte in una prima sezione (30a) del setaccio (30) ad un primo passo p1; − una seconda pluralità di porzioni anulari (305b) disposte con un secondo passo p2, con p2>p1, in corrispondenza di una seconda sezione (30b) di detto setaccio, detta seconda sezione (30b) essendo più distante rispetto a detta prima sezione (30a) di detto setaccio (30) da un ingresso del prodotto da trattare in detto corpo cavo (10).
- 6. Macchina (100) per l’estrazione di purea, o di succo di frutta, da un prodotto di origine animale, o vegetale, detta macchina (100) comprendendo: − un corpo cavo (10) avente un asse longitudinale (101) e delimitato lateralmente da una parete di contenimento laterale; − un setaccio (30) alloggiante coassialmente in detto corpo cavo (10) e provvisto di una pluralità di fori (35); − un rotore (40) montato coassialmente in detto setaccio (30) e atto a ruotare all’interno del setaccio (30), detto rotore (40) essendo provvisto di una pluralità di pale (46) atte ad imprimere una forza centrifuga al prodotto da trattare in modo da separare detto prodotto da trattare in un prodotto principale comprendente detta purea, o succo, che attraversa detto setaccio (30) e viene scaricato attraverso una prima uscita (5) ed un prodotto di scarto che, invece, non attraversa detto setaccio (30) e viene scaricato attraverso una seconda uscita (6); − un distributore (70) solidale a detto corpo cavo (10) e atto a ricevere detto prodotto per distribuirlo a detto rotore (40); − un telaio di supporto (300) di detto setaccio (30), o “gabbia del setaccio”, al quale detto setaccio (30) è solidale, detto telaio di supporto (300) del setaccio (30) comprendendo una pluralità di porzioni anulari coassiali (305) connesse mediante un predeterminato numero di porzioni di connessione (320’,320’’,320’’’); caratterizzata dal fatto che detto telaio di supporto di detto setaccio, o gabbia del setaccio, comprende: − una prima pluralità di porzioni anulari (305a) disposte in una prima sezione (30a) del setaccio (30) ad un primo passo p1; − una seconda pluralità di porzioni anulari (305b) disposte con un secondo passo p2, con p2>p1, in corrispondenza di una seconda sezione (30b) di detto setaccio, detta seconda sezione (30b) essendo più distante rispetto a detta prima sezione (30a) di detto setaccio (30) da un ingresso del prodotto da trattare in detto corpo cavo (10).
- 7. Macchina (100), secondo la rivendicazione 5, o 6, in cui detto telaio di supporto (300) del setaccio, o gabbia del setaccio, comprende, inoltre: − almeno una terza pluralità di porzioni anulari (305c) disposte in corrispondenza di una terza sezione (30c) di detto setaccio (30) interposta tra detta prima e detta seconda sezione (30a,30b) di detto setaccio (30), dette porzioni anulari (305c) di detta terza pluralità essendo disposte con un terzo passo p3, con p1<p3<p2.
- 8. Macchina (100), secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui, in detta sezione di detto setaccio (30) più distante dall’ingresso del prodotto da trattare, le porzioni di connessione sono disposte solamente nella parte bassa di detta gabbia (300) di detto setaccio, in modo tale da agevolare lo scorrimento del prodotto estratto lungo la superficie di detto setaccio (30) riducendo notevolmente il rischio di avere un arresto di prodotto estratto tra setaccio (30) e gabbia del setaccio (300).
- 9. Sistema caratterizzato dal fatto di comprendere: − una macchina secondo una delle rivendicazioni precedenti; ed − un carrello (400) per la movimentazione di detta gabbia (300) di detto setaccio (30) e di detto setaccio (30) ad esso solidale, detto carrello (400) per la movimentazione essendo provvisto di un piano di appoggio (410) che, in uso, è disposto sostanzialmente alla stessa altezza di detto distributore (70) per consentire il posizionamento di detta gabbia (300) di detto setaccio (30) su di esso una volta estratto a scorrimento da detto corpo cavo (10).
- 10. Sistema, secondo la rivendicazione 9, in cui detto piano di supporto (410) è incernierato a detto carrello (400), detto piano di supporto (410) essendo atto a ruotare attorno ad un asse di rotazione (416) per muoversi da una posizione di riposo, in cui è disposta sostanzialmente verticale, ed una posizione di esercizio nella quale detto piano di supporto (410) è disposto in una posizione sostanzialmente orizzontale. NOTA: La presente è domanda divisionale della domanda di brevetto italiana No. PI2012A000001 depositata in data 04/01/2012.
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| IT000087A ITPI20130087A1 (it) | 2013-09-30 | 2013-09-30 | Metodo per la produzione di purea, o succo, da prodotti alimentari e macchina che attua tale metodo |
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Citations (7)
| Publication number | Priority date | Publication date | Assignee | Title |
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-
2013
- 2013-09-30 IT IT000087A patent/ITPI20130087A1/it unknown
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