ITPG20000041A1 - Procedimento per la produzione e l'attivazione a distanza di tessere magnetiche prepagate. - Google Patents

Procedimento per la produzione e l'attivazione a distanza di tessere magnetiche prepagate. Download PDF

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Description

DESCRIZIONE
a corredo di una domanda di brevetto per invenzione industriale avente per titolo:
“PROCEDIMENTO PER LA PRODUZIONE E L’ATTIVAZIONE A DISTANZA DI TESSERE MAGNETICHE PREPAGATE”.
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente domanda di brevetto per invenzione industriale ha per oggetto un procedimento finalizzato all’attivazione a distanza delle tessere magnetiche prepagate distribuite attraverso appositi dispositivi automatici.
Il procedimento in questione è stato pensato per migliorare, in termini di praticità, di costi e di sicurezza, le modalità con cui attualmente vengono commercializzate le tessere magnetiche prepagate, del tipo di quelle utilizzate per la ricarica dei telefoni cellulari, il pagamento di pedaggi autostradali, oltre a biglietti per aree di parcheggio, manifestazioni culturali, sportive, ecc.
Oggi infatti le tessere magnetiche prepagate presenti sul mercato sono generalmente prodotte dai soggetti emittenti (TIM, Omnitel, Viacard, solo per fare qualche esempio) e poi distribuite sul mercato con un classico sistema di distribuzione fisica che prevede la consegna di lotti importanti di tessere già attive (quindi costituenti valore “a vista” e “al portatore) a distributori all'ingrasso che, a loro volta, le avviano alle normali catene di distribuzione, tramite le quali le tessere medesime arrivano ai dettaglianti (tabaccai, edicole, negozi specializzati, ecc.) che poi le vendono una ad una ai consumatori finali.
Ebbene questo sistema tradizionale di distribuzione comporta alcuni notevoli inconvenienti, il primo dei quali riguarda la necessità, per i commercianti del settore, di costituire importanti giacenze di tessere attive (con relativi importanti valori finanziari immobilizzati) in previsione delle successiva distribuzione finale.
Un secondo notevole inconveniente è legato al fatto che le anzidette tessere tradizionali, già attive, “contengono” un elevato valore economico esigibile a vista e quindi possono facilmente risultare appetite per i ladri, anche per l’ulteriore caratteristica di incorporare gli anzidetto significativi valori monetari, anche unitari, in minimi ingombri fisici.
Come anticipato, scopo della presente invenzione è quello di ottimizzare le modalità di attivazione e di distribuzione delle tessere magnetiche prepagate e, di conseguenza, favorire lo stesso allargamento dell'impiego di tali strumenti di pagamento.
In particolare il procedimento in questione si articola in alcune operazioni fondamentali, la prima delle quali è quella delia produzione di tessere magnetiche vergini (anonime e ancora prive di contenuto monetario) in corrispondenza di un impianto asservito ad un computer centralizzato peraltro preposto alla gestione dell’intera procedura.
Nel corso di questa fase lo stesso impianto di produzione delle tessere provvede, su indicazione del medesimo computer centrale, ad impostare sulla banda magnetica di ciascuna tessera un codice (o una serie di codici) che consentiranno, nelle fasi successive del procedimento, di associare la tessera stessa al soggetto che gestisce l’intera procedura tramite l’anzidetto computer centralizzato.
É peraltro previsto che il medesimo computer centralizzato conservi nella sua memoria dei codici, inviatigli opportunamente dalle vane unità computerizzate appartenenti ai vari soggetti aderenti alla procedura medesima, come ad esempio: Tim, Omnitel, Viacard, ecc.; ciò in quanto ciascuno di tali codici è destinato ad essere associato, nella stessa memoria di detto computer centralizzato, ad una delle tessere vergini precedentemente prodotte.
In altre parole tale computer centralizzato ha il compito di realizzare, per ciascuna tessera vergine, un abbinamento tra il primo codice, quello precedentemente impostato sulla rispettiva banda magnetica, ed il secondo codice, quello messo a disposizione dallo specifico soggetto aderente alla procedura (Tim, Omnitel, Viacard, ecc.) e conservato nella medesima memoria del computer centralizzato
Proprio grazie alla realizzazione ed alla memorizzazione delle varie coppie di codici, lo stesso computer centralizzato sarà poi sempre in grado, non appena riconosca una tessera di propria produzione dal codice impresso nella relativa banda magnetica, di risalire istantaneamente, tramite il corrispondente codice conservato nella propria memoria, allo specifico soggetto aderente alla procedura cui corrisponde la tessera medesima.
La seconda fase operativa del procedimento in questione consiste nel trasferimento di rispettivi lotti, di solito di quantità limitata, delle medesime tessere vergini a tante unità computerizzate periferiche, ognuna dislocata in ciascun punto-vendita.
La terza operazione viene compiuta per l’appunto per il tramite di ciascuna delle anzidette unità computerizzate periferiche, in corrispondenza delle quali ogni tessera viene personalizzata ed attivata, per poi essere distribuita all’acquirente; laddove per personalizzazione si intende la stampa sulle anzidette tessere vergini di tutte le indicazioni utili per l'individuazione di ciascuna specifica tessera (marchio della società emittente, valore monetario incorporato, eventuali grafiche pubblicitarie, ecc.), mentre per attivazione si intende il “caricamento” di un valore monetario spendibile su una tessera personalizzata secondo le suddette modalità.
Ciò comporta evidentemente che il computer centrale (host computer) sia collegato in rete anche con le unità computerizzate di tutte le Società disposte a vendere i propri servizi tramite le tessere prepagate in questione.
Per quanto attiene ancora le operazioni effettuate presso ciascuna delle anzidette unità periferiche, va detto che ciascuna di esse viene caricata con un certo numero di tessere vergini accumulate entro un apposito magazzino; occorre tuttavia chiarire che di questo lotto di tessere vergini solo una parte viene subito sottoposta alla personalizzazione ed all’attivazione, per essere poi avviata ad un secondo magazzino dal quale potranno essere effettivamente prelevate per essere distribuite al cliente.
Tutto ciò al fine di evitare di caricare con un valore monetario un intero lotto di tessere e quindi di creare istantaneamente - e magari inutilmente - una considerevole immobilizzazione finanziaria; il buon funzionamento di questa fase della procedura è peraltro assicurata dal fatto che la stessa unità periferica, man mano le schede già attivate vengano consumate, risulta automaticamente in grado di procedere alla personalizzazione ed all’attivazione di altre schede vergini presenti ail’interno dei suo apposito magazzino.
li medesimo procedimento in parola prevede altresì che ciascuna delle anzidette unità periferiche sia altresì in grado di comunicare in tempo reale al computer centrale anche il consumo delle tessere magnetiche (tipo per tipo) appartenenti ad un lotto precedentemente inviato.
In tal modo il computer centrale medesimo risulta in grado di predisporre automaticamente la produzione di nuovi lotti di quegli specifici tipi di tessere che risultano prossimi ad esaurirsi presso ciascuna delle unità periferiche; dopo di che si potrà prowederà al trasferimento materiale di questi nuovi lotti di tessere vergini ai vari punti vendita possessori di rispettive unità periferiche.
É appena il caso di precisare che il pagamento delle tessere vendute alla clientela potrà avvenire - sulla base di sistemi tradizionali di volta in volta stabiliti tra le parti - da ciascun punto vendita direttamente ai rispettivi Soggetti emittenti (TIM, Omnitel, Viacard, ecc.) oppure con l'intermediazione della Società proprietaria dell’host computer e, come tale, responsabile della gestione e del controllo dell’intera procedura.
Sulla base di questa prima, pur breve, descrizione è possibile comprendere gli enormi vantaggi assicurati dal procedimento secondo il trovato; esso consente infatti: • di rendere disponibili, praticamente in tempo reale ed in ogni punto-vendita dotato di un’unità operativa del tipo sopra indicato, le tessere magnetiche prepagate di tutte quelle Società emittenti che aderiscono alla procedura secondo il trovato
• di evitare qualsiasi operazione di trasporto, distribuzione e stoccaggio di tessere prepagate già “caricate” di un valore monetano; ciò evita grandi immobilizzazione finanziarie ed elimina alla radice qualsiasi rischio di furti
• di non avere tempi morti e di non impegnare personale nell’operazione di distribuzione-vendita-attivazione delle tessere medesime
• di realizzare una distribuzione istantanea e capillare su tutto il territorio interessato o, quanto meno, in tutti i puntivendita di volta in volta interessati alla distribuzione di specifiche tessere ad uso locale
• di assicurare un'enorme versatilità di distribuzione, dovuta al fatto che ciascun punto-vendita diviene contemporaneamente idoneo ad emettere tessere magnetiche prepagate di tutte le Società emittenti che aderiscono all'iniziativa.
Per maggiore chiarezza esplicativa, la descrizione del trovato prosegue con riferimento alla tavola di disegno allegata, avente solo valore illustrativo e non certo limitativo, in cui:
- la figura 1 è lo schema a blocchi che illustra le unità di elaborazione previste, e le loro reciproche connessioni, per l’attuazione del procedimento secondo il trovato
- la figura 2 è lo schema a blocchi di un’unita operativa del tipo di quelle dislocate presso i vari punti-vendita.
Con riferimento alla figura 1, si ribadisce che il procedimento secondo il trovato prevede l'installazione di rispettive unità computerizzate “periferiche’’ (A), per la personalizzazione, il caricamento e la distribuzione delle tessere magnetiche prepagate, in ciascuno dei punti vendita interessati. Tutte queste unità periferiche (A) devono essere collegate in rete con un’unità centrale (B) che gestisce e controlla l’intera procedura (host computer); per tale motivo la stessa unità centrale (B) è a sua volta collegata in rete con le unità ,,domestichen (C), ciascuna in dotazione ai rispettivi soggetti emittenti delle anzidette tessere magnetiche prepagate.
La medesima unità centrale (B) è assistito da un impianto di produzione/stampa (D) di tessere magnetiche non attive.
Preliminarmente a qualsiasi altra operazione, è previsto che l’unità centrale (B) generi una serie di codici sulla base dei quali l’anzidetto impianto (0) produce tessere magnetiche contenenti il rispettivo codice identificativo, eventuali codici di controllo ed informazioni standard (quali valori, tipologie di servizio, ecc.).
Tali tessere vengono periodicamente inviate, non attive e non stampate, a tutti i punti-vendita decentrati per essere caricati nel magazzino delle anzidette rispettive unità periferiche (A).
Queste ultime, sulla base delle informazioni contenute nel software e/o sulla base di inputs inviati dall’anzidetta unità centrale (B), stampano, per ogni tipo di tessera, un limitato numero di esemplari che, a seguito delle transazioni telematiche di volta in volta effettuate, saranno rese attive, cioè rappresentative di un valore, e destinate a soddisfare immediatamente le richieste degli acquirenti.
A tale scopo tutte le tessere attivate vengono destinate ad un secondo magazzino, espressamente ed esclusivamente loro riservato; in tal modo, ad esempio, in questo secondo magazzino in dotazione a ciascuna unità periferica (A) potranno aversi un limitato numero (ad esempio 3, 5, 10, 15) di tessere già “caricate”, per ciascun taglio monetario disponibile: in ogni caso un numero di tessere ritenuto sufficiente a soddisfare le esigenze dei potenziali acquirenti per un certo ragionevole periodo di tempo, magari per mezz’ora o per un’ora.
Ogni volta che una tessera o un gruppo di tessere attive sia stato prelevato dal magazzino di un’unità periferica (A), quest’ultima potrà collegarsi automaticamente con l’unità centrale (B) per effettuare una nuova transazione, più precisamente per ottenere i codici - comunicati alla stessa unità centrale (B) dalle unità (C) dei relativi Soggetti emittenti - necessari per stampare nuove tessere vergini, destinate ad andare a ripristinare, nel magazzino tessere attive, quelle precedentemente prelevate e vendute.
Durante ogni trasmissione tra unità periferica (A) ed unità centrale (B), questo potrà trasmettere alla stessa unità periferica (A) brevi files recanti disegni, messaggi, codici o altro che in fase di “attivazione” delle tessere, potranno essere stampati (a mezzo dell’apposita stampante) sulle tessere stesse.
Con riferimento alla figura 2, va precisato che ciascuna delle anzidette unità periferiche adotta, al’interno di una normale scatola di contenimento (1), una centralina di gestione e controllo (2), un primo magazzino (3) per le tessere vergini ancora da attivare ed un secondo magazzino (4) per le tessere già stampate ed attivate.
In posizione intermedia a detti magazzini (3, 4) sono previste un'unità stampante (5) preposta alla personalizzazione delie tessere vergini, un’unità di lettura e scrittura magnetica (6) preposta all’attivazione delle tessere magnetiche ed al caricamento dei codici identificativi provenienti dai rispettivi Soggetti emittenti, un’eventuale lettore di codici a barre (6a) e, naturalmente, un sistema di trasporto (7) capace di prelevare ciascuna tessera in uscita dal primo magazzino (3), di condurla attraverso le anzidette unità (5, 6, 6a) per la personalizzazione e l’attivazione, fino a depositarla nel secondo magazzino (4).
Completa l’unità periferica in questione (A) un modem (8), o dispositivo analogo, in grado di assicurare l’interconnessione con l’unità centrale (B).

Claims (4)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Procedimento per la produzione e l’attivazione a distanza di tessere magnetiche prepagate, caratterizzato di essere costituito dalla successione ordinata delle seguenti fasi operative: a) produzione di tessere magnetiche vergini (anonime e ancora prive di contenuto monetario) in corrispondenza di un impianto (D) asservito ad un computer centralizzato (B) peraltro preposto alla gestione dell’intera procedura; essendo previsto che contemporaneamente il medesimo impianto di produzione (D) provveda, su indicazione dell’anzidetto computer centrale (B), ad impostare sulla banda magnetica di ciascuna tessera un codice atto a consentire, nelle fasi successive del procedimento, di associare ogni tessera al soggetto che gestisce l’intera procedura tramite l’anzidetto computer centralizzato (B); essendo peraltro previsto che quest’ultimo conservi nella propria memoria alcuni codici, inviatigli opportunamente dalie varie unità computerizzate (C) appartenenti ai vari soggetti aderenti alla procedura medesima, allo scopo di creare e memorizzare, per ciascuna tessera vergine, un abbinamento tra il codice precedentemente impostato sulla rispettiva banda magnetica ed il secondo codice, quello messo a disposizione dallo specifico soggetto aderente alla procedura; b) trasferimento delle medesime tessere vergini prodotte dall’anzidetto impianto centralizzato (D), in lotti preferibilmente di quantità limitata, verso una rete di unità computerizzate periferiche (A), ognuna dislocata in un punto-vendita accessibile al consumatore finale c) personalizzazione ed attivazione di ogni tessere in corrispondenza di ciascuna delle anzidette unità computerizzate periferiche (A), laddove per personalizzazione si intende la stampa sulle anzidette tessere vergini di tutte le indicazioni utili per l'individuazione di ciascuna specifica tessera (marchio della società emittente, valore monetario incorporato, eventuali grafiche pubblicitarie, ecc.) e per attivazione si intende il “caricamento” di un valore monetario spendibile sulla tessera medesima.
  2. 2) Procedimento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto che solo una parte delle tessere vergini inserite in ciascuna delle anzidette unità computerizzate periferiche (A) vengono immediatamente attivate ed avviate ad un magazzino di distribuzione (4), mentre la restante parte di tali tessere viene conservata “vergine” in un magazzino di stoccaggio (3) per essere poi avviata alla personalizzazione, all’attivazione ed all’inserimento verso l’anzidetto magazzino di distribuzione (4), solo man mano che le schede già attivate vengano prelevate dallo stesso magazzino di distribuzione per essere avviate alla vendita.
  3. 3) Procedimento secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato per il fatto di prevedere che ciascuna delle medesime unità computerizzate periferiche (A) sia in grado di comunicare al computer centrale (B), in maniera automatica ed in tempo, il consumo delle tessere magnetiche (tipo per tipo) appartenenti ad un lotto precedentemente avviato; essendo previsto che la medesima unità centrale (B), sulla base di tali indicazioni provenienti dalle unità periferiche (A), sia in grado di predisporre automaticamente la produzione di nuovi lotti di quegli specifici lotti di tessere che risultano prossimi all’esaurimento presso ciascuna delle unità periferiche (A).
  4. 4) Unità computerizzata periferica per l'attuazione del procedimento secondo le rivendicazioni 1, 2, e 3, caratterizzata per il fatto di adottare, all'interno di una normale scatola di contenimento (1), una centralina di gestione e controllo (2), un modem (8) per il collegamento con il computer centralizzato anzidetto (B), nonché un primo magazzino di stoccaggio (3) per le tessere vergini ancora da personalizzare ed attivare ed un secondo magazzino (4) per le tessere già personalizzate, attivate e dunque pronte per la distribuzione; essendo prévisti, in posizione intermedia a detti magazzini (3, 4), un’unità stampante (5) preposta alla personalizzazione delle tessere vergini, un’unità di lettura e scrittura magnetica (6) preposta all'attivazione delle tessere magnetiche ed al caricamento dei codici identificativi provenienti dai rispettivi Soggetti emittenti, un’eventuale lettore di codici a barre (6a) e, naturalmente, un sistema di trasporto (7) capace di prelevare ciascuna tessera in uscita dal primo magazzino (3), di condurla attraverso le anzidette unità (5, 6, 6a) per la personalizzazione e l’attivazione, fino a depositarla nel secondo magazzino (4).
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