ITPD970201A1 - Ammortizzatore idraulico perfezionato - Google Patents

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ITPD970201A1
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shock absorber
rod
shaped element
partialization
head
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Inventor
Gianni Mardollo
Original Assignee
C D A Bitubo Di Mardollo Scipi
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Description

AMMORTIZZATORE IDRAULICO PERFEZIONATO
DESCRIZIONE
Il presente trovato ha per oggetto un ammortizzatore idraulico perfezionato.
Sono ormai adottati con successo da tempo in molte tipologie di motocicli, in particolare di grossa cilindrata di tipo stradale e/o adatti a gare su piste, ammortizzatori idraulici atti allo scopo di smorzare le vibrazioni prodotte dal fondo stradale le quali altrimenti si scaricherebbero sulle braccia o sulla schiena del guidatore rendendo la guida faticosa e logorante.
In particolare tali tipi di ammortizzatori consentono oggigiorno di raggiungere livelli di guida particolarmente agevoli e fluidi.
La tipologia più diffusa di tali ammortizzatori è di tipo idraulico, il cui funzionamento si basa sul principio del trafilamento di olio fra due camere in cui uno stantuffo divide un corpo cilindrico tubolare chiuso alle estremità.
Tuttavia, pur essendo i fluidi impegnati incomprimibili, come è noto essi sono soggetti alle variazioni della temperatura e in particolare, col riscaldamento dovuto al trafilamento durante l'uso, a variazioni di volume per cui-negli ammortizzatori sono previsti dei mezzi di compensazione.
Inoltre lo stelo supportante lo stantuffo determina una diversa superficie attiva di esso per ognuna delle due camere, quindi tali mezzi di compensazione devono anche garantire il corretto funzionamento anche in presenza di tali difformità.
In particolare i mezzi di compensazione oggigiorno si concretizzano in una vaschetta costituita anch'essa da un corpo cilindrico tubolare chiuso a tenuta da coperchi di estremità, nel quale è alloggiato scorrevolmente, un setto definente due camere in una delle quali è contenuto un fluido comprimibile atto a definire il mezzo di ritorno elastico in estensione dell'ammortizzatore, mentre l'altra camera è collegata per interposizione di una valvola a compressione con il corpo principale dell'ammortizzatore.
Gli ammortizzatori aventi una struttura sostanzialmente come quella sopra descritta, sono attualmente impiegati con efficacia, tuttavia non sono privi di inconvenienti.
In particolare, come è noto, le ditte produttrici di ammortizzatori per economie di produzione devono prevedere che uno stesso modello di ammortizzatore possa essere adattato a più tipologie e modelli di moto previa regolazione della sua rigidezza complessiva.
Quindi gli ammortizzatori disponibili sul mercato, per essere commercialmente competitivi devono prevedere la regolazione di rigidezza.
In particolare la regolazione di rigidezza negli ammortizzatori idraulici avviene regolando la sezione di trafilamento dell'olio.
Attualmente negli ammortizzatori noti, tale regolazione deve essere fatta smontando 1'ammortizzatore previo scarico dello stesso con conseguente necessità del rimontaggio e del ricaricamento del fluido incomprimibile.
E' evidente che tale operazione può essere eseguita solo da personale esperto o comunque da utente dotato di un buon bagaglio tecnico.
Inoltre l'operazione risulta comunque lunga e laboriosa e non priva di inconvenienti sopratutto al rimontaggio dell 'ammortizzatore.
Compito principale del presente trovato è quello di realizzare un ammortizzatore idraulico per il quale possa essere regolata la rigidezza complessiva senza doverne prevedere lo smontaggio o comunque lo scaricamento relativamente al fluido incomprimibile in esso contenuto.
In relazione al compito principale uno scopo del presente trovato è quello di realizzare un ammortizzatore nel quale la regolazione della rigidezza possa essere effettuata anche da un utente privo di particolari , cognizioni tecniche.
Ancora uno scopo del presente trovato è quello di realizzare un ammortizzatore idraulico per il quale sia possibile una regolazione fine della rigidezza.
Ancora uno scopo del presente trovato è quello di realizzare un ammortizzatore idraulico particolarmente flessibile e adattabile a più tipologie di motocicli e più condizioni d'uso.
Ulteriore scopo del presente trovato è quello di realizzare un ammortizzatore i cui costi siano competitivi rispetto agli ammortizzatori noti.
Non ultimo scopo del presente trovato è quello di realizzare un ammortizzatore affidabile e producibile con tecnologie disponibili oggigiorno sul mercato.
Il compito principale, gli scopi preposti ed altri scopi ancora che più chiaramente appariranno in seguito vengono raggiunti da un ammortizzatore idraulico del tipo comprendente un primo corpo cilindrico tubolare chiuso a tenuta da coperchi di estremità, collegato fluidicamente ad una vaschetta costituita da un secondo corpo cilindrico tubolare, anch'esso chiuso a tenuta da coperchi di estremità, a detto primo corpo essendo assialmente e scorrevolmente associato uno stelo passante su cui è fissato uno stantuffo definente due camere, detto stantuffo e detto stelo presentando passaggi di trafilamento fra le due camere _ per un fluido incomprimibile in esse contenuto, entro detto secondo corpo essendo scorrevolmente contenuto un setto libero definente due camere a volume variabile in una delle quali è contenuto un fluido comprimibile, mentre l'altra è collegata, per interposizione di una valvola con detto primo corpo, detto ammortizzatore caratterizzandosi per il fatto che detto stelo è composito comprendendo tra loro coassiali, un primo elemento astiforme, tubolare esterno, di supporto al relativo stantuffo, un secondo elemento astiforme, tubolare intermedio, con testa collegata ad agire su primi mezzi di parzializzazione del flusso di massima ed un terzo elemento astiforme, interno, con testa sagomata agente in parzializzazione su una relativa luce di minimo, detti secondo e terzo elemento, definendo nel complesso, mezzi coassiali, esternamente disponibili all'azione dell'utente, atti a regolare il trafilamento del fluido incomprimibile e quindi lo smorzamento complessivo dell 'ammortizzatore.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del presente trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di una sua forma realizzativa illustrata a titolo indicativo, ma non per questo limitativo della sua portata nelle allegate tavole di disegni e figure in cui:
la fig. 1 illustra in proiezione ortogonale parzialmente sezionata un ammortizzatore secondo il trovato; la fig. 2 illustra in proiezione ortogonale sezionata un particolare dell'ammortizzatore di fig. 1;
la fig. 3 illustra anch'essa in proiezione ortogonale sezionata un'altro particolare dell'ammortizzatore di fig, 1
Con particolare riferimento alle figg. da 1 a 3, un ammortizzatore idraulico, secondo il trovato, in una sua forma realizzativa, viene complessivamente indicato con il No. 10.
L'ammortizzatore 10 è del tipo comprendente un primo corpo cilindrico 11 tubolare chiuso a tenuta da coperchi di estremità, rispettivamente 12 e 13, collegato fluidicamente mediante un tubo 14 ad una vaschetta 15 di compensazione costituita da un secondo corpo cilindrico 16 tubolare, anch'esso chiuso a tenuta da coperchi di estremità, rispettivamente 17 e 18.
Al primo corpo 11 è assialmente e scorrevolmente associato uno stelo passante 19 su cui è fissato uno stantuffo 20 definente due camere, rispettivamente 21 e 22, a volume variabile.
Lo stantuffo 20 e lo stelo 19 presentano passaggi di trafilamento, più avanti meglio descritti, tra le camere 21 e 22, per un fluido incomprimibile quale olio indicato con 23 in esse contenuto.
Nel secondo corpo 16 è scorrevolmente contenuto un setto 24 libero definente anch'esso due camere, rispettivamente 25 e 26, a volume variabile in una delle quali, quella numerata con 26, è contenuto un fluido comprimibile 27 quale gas azoto in pressione, mentre l'altra 25 è collegata con il primo corpo 11 ed in particolare con la camera 21 per interposizione di una valvola 28, agente in compressione, fissa in una sede anulare definita in cooperazione fra la superficie interna del secondo corpo cilindrico 16 e il coperchio di estremità 17.
Lo stelo 19 è composito e comprende, tra loro coassiali un primo elemento astiforme 29, tubolare esterno, di supporto al relativo stantuffo 20, un secondo elemento astiforme 30, tubolare intermedio, con testa 31 collegata, come più avanti meglio descritto, in azione su primi mezzi di parzializzazione del flusso di massima, anch'essi più avanti meglio descritti, ed un terzo elemento astiforme 32, interno, con testa 33 sagomata, in questo caso, a scalpello agente in parzializzazione su una relativa luce 34 di minimo ricavata lateralmente nello stelo 19.
La sagomatura della testa 33 può essere la più opportuna, ad esempio ad elica, al fine di ottenere una parzializzazione con andamento prestabilito, anche diverso dalla linearità.
Il primo elemento astiforme 29 ed il secondo elemento astiforme 30 definiscono nel complesso mezzi coassiali vincolati a vite al coperchio 12, esternamente disponibili all'azione dell'utente, atti a regolare il trafilamento del fluido incomprimibile 23 e quindi la rigidezza complessiva dell 'ammortizzatore 10.
La valvola 28 del secondo corpo 16, in questo caso, è associata ad un albero 35 coassiale composito vincolato ad una delle estremità al coperchio 17 del secondo corpo 16.
In particolare l'albero 35 è composito ed è costituito da un quarto elemento astiforme 36, tubolare esterno, collegato ad agire su secondi mezzi di parzializzazione del flusso di massima più avanti meglio descritti, ed un quinto elemento astiforme 37, interno, con testa 38 sagomata in questo caso a scalpello atto a parzializzare una relativa luce 39 di minimo in questo caso ricavata lateralmente nell'albero 35 stesso.
La luce di minimo può trovarsi in qualsiasi posizione opportuna dello sviluppo dell'albero 35.
Anche in questo caso il profilo della sagomatura della testa 38 segue i principi già enunciati per la testa 33.
In questo caso in particolare i primi mezzi di parzializzazione precedentemente citati comprendono uno o più dischi 40 elasticamente deformabili con parte interna sovrapposta ad una apertura 41 anulare e coassiale ricavata nel corpo dello stantuffo 20.
In particolare il secondo elemento astiforme 30 presenta la testa 31 con ribordatura 42 impegnata in aggancio alla parte interna dei relativi dischi 40, in opposizione all'apertura 41 corrispondente.
I secondi mezzi di parzializzazione precedentemente citati, in questo caso si concretizzano anch'essi in uno o più dischi elasticamente deformabili impaccati 43 con la parte interna sovrapposta ad una apertura 44 anulare e coassiale ricavata nel corpo della valvola 28.
In questo caso, il quarto elemento astiforme 36 presenta una testa con ribordatura 45 impegnata in aggancio alla parte interna dei relativi dischi 43 in opposizione all'apertura 44 corrispondente.
II quarto elemento astiforme 36 e il quinto elemento astiforme 37 sono vincolati al coperchio 17 con vincolo a vite.
In pratica si osserva come il presente trovato abbia portato a soluzione il compito e gli scopi ad esso preposti.
Infatti è da osservare, come per l'utente i mezzi di regolazione risultino del tutto esterni e quindi manovrabili, avvitando e svitando i vari elementi astiformi ad agire con le teste 33 e 38 sui fori 34 e 39 e a precaricare più o meno gli elementi elasticamente deformabili 40 e 43, senza dover smontare 1'ammortizzatore.
Inoltre si osserva la possibilità di pervenire ad una regolazione particolarmente fine della rigidezza complessiva - dell'ammortizzatore potendo agire sia sul flusso di massima che sul flusso di minimo separatamente.
La regolazione agisce poi sia in compressione che in estensione.
Inoltre in realizzazioni più sofisticate, può essere possibile, come illustrato nella forma realizzativa precedente una regolazione anche sulla vaschetta di compensazione.
Inoltre è da osservare, la semplicità operativa della regolazione che non richiede assolutamente particolari cognizioni tecniche.
Ancora da osservare è la flessibilità realizzativa dell'ammortizzatore secondo il trovato, nonché la possibilità che esso venga applicato a svariate tipologie di motocicli ed applicazioni.
Il presente trovato è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo così i dettagli sono sostituibili con altri elementi tecnicamente equivalenti.
I materiali nonché le dimensioni possono essere qualsiasi a seconda delle esigenze.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Ammortizzatore idraulico perfezionato del tip comprendente un primo corpo cilindrico tubolare chiuso a tenuta da un coperchio di estremità, collegato fluidicamente ad una vaschetta costituita da un secondo corpo cilindrico tubolare, anch'esso chiuso a tenuta da coperchi di estremità, a detto primo corpo essendo assialmente e scorrevolmente associato uno stelo passante su cui è fissato uno stantuffo definente due camere, detto stantuffo e detto stelo presentando passaggi di trafilamento tra le due camere per un fluido incomprimibile in esse contenuto, entro detto secondo corpo essendo scorrevolmente contenuto un setto libero definente due camere a volume variabile in una delle quali è contenuto un fluido comprimibile mentre l'altra è collegata, per interposizione di una valvola, con detto primo corpo, detto ammortizzatore caratterizzandosi per il fatto che detto stelo è composito comprendendo, tra loro coassiali, un primo elemento astiforme, tubolare esterno, di supporto al relativo stantuffo, un secondo elemento astiforme, tubolare intermedio, con testa collegata in azione su primi mezzi di parzializzazione del flusso di massima ed un terzo elemento astiforme, interno, con testa sagomata agente in parzializzazione su una relativa luce di minimo, detti secondo e terzo elemento definendo nel complesso mezzi coassiali, esternamente disponibili all'azione dell'utente, atti a regolare il trafilamento del fluido incomprimibile e quindi lo smorzamento complessivo dell'ammortizzatore.
  2. 2) Ammortizzatore come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta valvola di detto secondo corpo tubolare è associata ad un albero coassiale interno fissato ad una delle estremità di detto secondo corpo, detto albero essendo composito e costituito da un quarto elemento astiforme, tubolare esterno, collegato in azione a secondi mezzi di parzializzazione del flusso di massima ed un quinto elemento astiforme, interno, con testa sagomata atto a parzializzare una relativa luce di minimo.
  3. 3) Ammortizzatore come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti primi mezzi di parzializzazione del flusso di massima comprendono uno o più dischi elastici con parte interna sovrapposta ad una apertura anulare coassiale del corpo dello stantuffo.
  4. 4) Ammortizzatore come alla rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detto secondo elemento astiforme presenta una testa con ribordatura impegnata in aggancio alla parte interna dei relativi uno o più dischi in opposizione all'apertura corrispondente.
  5. 5) Ammortizzatore come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti secondi mezzi di parzializzazione del flusso di massima comprendono uno o più dischi elastici con la parte interna sovrapposta ad una apertura anulare e coassiale ricavata nel detto corpo della detta valvola del detto secondo corpo tubolare.
  6. 6) Ammortizzatore come alla rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detto quarto elemento astiforme presenta una testa con ribordatura impegnata in aggancio alla parte interna dei relativi uno o più dischi in opposizione alla detta apertura corrispondente.
  7. 7) Ammortizzatore come alle rivendicazioni 1 o 2, caratterizzato dal fatto che dette luci di minimo sono ricavate lateralmente nel corrispondente detto albero.
  8. 8) Ammortizzatore come ad una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detto terzo elemento astiforme presenta una testa sagomata a definire un profilo attuante la parzializzazione della corrispondente luce secondo una predeterminata funzione rispetto alla rotazione angolare dello stesso terzo elemento astiforme.
  9. 9) Ammortizzatore come ad una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che detto quinto elemento astiforme presenta una testa sagomata a definire un profilo attuante la parzializzazione della corrispondente luce secondo una predeterminata funzione rispetto alla rotazione angolare dello stesso quinto elemento astiforme .
  10. 10) Ammortizzatore idraulico perfezionato, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per quanto descritto ed illustrato nelle allegate tavole di disegni e figure.
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