ITPD940069A1 - Derivati viscoelastici di acido ialuronico - Google Patents

Derivati viscoelastici di acido ialuronico Download PDF

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viscoelastic
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Zefferino Righetto
Davide Bellini
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Fidia Advanced Biopolymers Srl
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Description

Descrizione di una invenzione industriale dal titolo "Derivati viscoelastici di acido ialuronico"
OGGETTO DELL'INVENZIONE
La presente invenzione descrive la sintesi di derivati dell’acido ialuronico aventi nuove caratteristiche di viscoelasticità da impiegare nel campo biomedico-sanitario.
CAMPO DELL'INVENZIONE
L'uso di gel, quali il silicone nella chirurgia di ricostruzione del seno ed il collagene iniettato sottocute come materiale di sostituzione o di riempimento, ha portato ad un notevole dibattito nel campo medico per le complicazioni derivanti da tali materiali (Miller, S. K., New Scientist, 1879, 26 June 1993; Yoshida, S. H. et al, Regulatory Toxicology and Pharmacology, 1993, 17, 3-18). Sono stati quindi proposti in alternativa nuovi materiali fluidi, come ad esempio la soluzione salina o l'olio di semi, che presentano tuttavia scarse proprietà viscoelastiche, una delle caratteristiche richieste per questi usi, e idrogel (gel che assorbono acqua) di nuova generazione basati sull'utilizzo di polimeri sintetici, come ad esempio il poli-idrossietil-metacrilato (PHEMA), o di derivati semisintetici di polisaccaridi naturali, come ad esempio il derivato di addo ialuronico reticolato con vinil-sulfone (Balazs, E. A., et al, Blood Coagulation and Fibrinolysis, 1991, 2, 173-178).
Oltre ad opportune proprietà viscoelastiche, i materiali di riempimento devono presentare un elevato grado di biocompatibilità, assenza di citotossicità, infiammazione e immunogenicità.
I derivati dell’acido ialuronico che vengono descritti in questa invenzione hanno proprietà viscoelastiche non presenti nel polimero di partenza e sono caratterizzati dall’avere una prima parte delle funzioni carbossiliche esterificate con un alcool abiatico o aralifatico, una seconda parte impegnata nella formazione di un legame lattonico o estereo rispettivamente con ossidrili della stessa molecola di acido ialuronico e/o ad ossidrili di differenti molecole di acido ialuronico (autoreticolazione) ed una terza parte salificata con metalli alcalini, alcalino terrosi o sali di ammonio quaternari. Una descrizione dettagliata della sintesi di questi derivati si trova nel brevetto italiano della Fidia SpA Nr. 1.219.587 corrispondente alla dom. di brevetto europea Pubbl. N. EP 0341745.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL’INVENZIONE
Le proprietà viscoelastiche, che rappresentano la caratteristica principale e nuova dei derivati semisintetici preparati secondo la presente invenzione e qui utilizzati in forma di gel, possono essere ottenute considerando i seguenti parametri:
- il peso molecolare dell'acido ialuronico di partenza;
- il tipo di alcool legato ai carbossili dell'acido ialuronico e la percentuale di esterificazione;
- la percentuale di gruppi carbossilici coinvolti nella reazione di autoreticolazione;
- il tipo di sale usato per la salificazione dei rimanenti gruppi carbossilici;
- la concentrazione del materiale di partenza usato per ottenere il gel; - il tipo di soluzione nella quale il gel viene preparato;
L'acido ialuronico utilizzabile nella presente invenzione può derivare da qualsiasi fonte, ad esempio per estrazione dalle creste di gallo, per via fermentativa o per via biotecnologica, ed avere un peso molecolare compreso tra 10<4 >e 10<7 >Dalton, in particolare tra 1,5 x 10<5 >e 1 x 10<7 >Dalton. L’alcool, con il quale viene esterificata una prima porzione dei gruppi carbossilici, può essere di tipo alifatico o aralifatico. Tra gli alcoli alifatici, particolare interesse rivestono quelli a catena lineare con un numero di atomi di carbonio compreso tra 2 e 34, in particolare quelli con una catena alchilica avente un numero di atomi di carbonio compreso tra 8 e 24. Tra gli alcoli aralifatid vi sono l'alcool benzilico l'alcool feniietilico. L'aumento del numero di atomi di carbonio nella catena alchilica porta a derivati esterei dell'acido ialuronico con un grado crescente di lipofilia che conduce, da un punto di vista generale, ad avere interazioni idrofobiche in soluzione tali da conferire proprietà viscoelastiche diverse tra prodotto e prodotto, in particolare dal punto di vista della viscosità. La percentuale di esterificazione può variare dall'l al 50%, a seconda del tipo di alcool usato ed in particolare in dipendenza della lunghezza della catena alchilica.
L'autoreticolazione degli esteri di acido ialuronico conferisce a questi prodotti nuove proprietà: i prodotti assumono le proprietà tipiche dei gel, sono insolubili in acqua ed acquistano un maggior grado di elasticità. La percentuale di gruppi carbossilici che vengono coinvolti nella formazione di legami interni con ossidrili della stessa molecola o di molecole diverse di acido ialuronico può variare dallo 0,5 al 30% ed in particolare dall'l al 25%.
Le rimanenti funzioni carbossiliche sono salificate con metalli alcalini, alcalino-terrosi e sali di ammonio quaternari. In particolare viene utilizzato il sodio.
Le proprietà viscoelastiche variano inoltre in funzione della concentrazione di questi gel nelle soluzioni di interesse. L'intervallo di concentrazioni utile per ottenere materiali con opportune caratteristiche di viscoelasticità va dallo 0,01 al 10% (p/p), ed in particolare dallo 0,1 al 5% (p/p).
Il tipo di soluzione acquosa usato per l’ottenimento dei gel influisce notevolmente sulle proprietà viscoelastiche di questi materiali data la loro appartenenza al gruppo dei polielettroliti. Possono essere utilizzati acqua bidistillata, tamponi o soluzioni fisiologiche, ad esempio tampone fosfato o soluzione salina. Il pH di queste soluzioni deve essere compreso tra 6,5 e 7,4 e l'osmolarità tra 50 e 500 mOsm, in particolare tra 200 e 400 mOsm.
I derivati viscoelastici di acido ialuronico secondo la presente invenzione possono essere vantaggiosamente impiegati nel campo biomedico-sanitario come materiali di riempimento di protesi artificiali, ad esempio come sostituti del gel di silicone nelle protesi mammarie e nei testicoli artificiali, in urologia, ad esempio per la preparazione di cateteri urologici, in oftalmologia, come viscosupplementazione vitrea, in chirurgia artroscopica, come lubrificanti e nella viscosupplementazione articolare, nella chirurgia maxillo-facciale, come materiali ad uso iniettivo per il riempimento di rughe, nella sostituzione di tessuti soffici e per la crescita dei tessuti, in neurochirurgia e nella chirurgia in generale per la ricostruzione di organi o di loro parti e nel controllo delle adesioni postchirurgiche al ginocchio, ai tendini ed ai nervi.'
Inoltre i derivati viscoelastici di acido ialuronico preparati secondo la presente invenzione possono essere vantaggiosamente impiegati per la preparazione di forme farmaceutiche che prevedono il rilascio controllato di farmaci, ad esempio microsfere e microcapsule.
Le proprietà reologiche dei derivati viscoelastici di acido ialuronico sono state valutate utilizzando un reometro Bohiin, un reometro computerizzato in grado di controllare lo sforzo applicato e che può lavorare con gradienti di sforzo di taglio e gradienti di frequenza. La misura delle proprietà viscoelastiche in funzione dello sforzo di taglio caratterizza la resistenza del materiale all'applicazione di una deformazione. La misura delle proprietà viscoelastiche al variare della frequenza caratterizza invece il comportamento del materiale quando, a parità di sforzo di taglio applicato, viene variata la velocità di oscillazione. Viene tenuto conto di tre grandezze principali correlate tuttavia tra loro:
- il modulo elastico, G', che dà una stima della componente elastica dei materiale, ossia della capacità che ha il materiale, sottoposto ad oscillazione, di rispondere all'oscillazione stessa, opponendo una certa quantità di energia meccanica;
- il modulo viscoso, G", che dà una stima della componente viscosa del materiale, ossia di quella parte di energia che viene dissipata in calore;
- la viscosità complessa, η*, che rappresenta la somma vettoriale delle precedenti grandezze rapportata alla frequenza operativa.
ESEMPI DI PREPARAZIONE
ESEMPIO 1: Preparazione di un derivato viscoelastico di acido ialuronico avente il 5% delle funzioni carbossiliche esterificate con alcool esadecilico (cetil, palmitil alcool, CH3-(CH2)15-OH), il 10% delle funzioni carbossiliche impegnate nella formazione di legami esterei interni ed il rimanente 85% salificate con sodio.
6,21 gr del sale di tetrabutilammonio di acido ialuronico con un peso molecolare di 180000 Dalton (10 meq) vengono solubilizzati in 248 mi di dimetilsolfossido (DMSO) a temperatura ambiente. A questa soluzione si aggiungono 0,153 gr di esadecil bromuro (0,5 meq) e la soluzione viene mantenuta a 30°C per 12 ore. 0,101 gr di trietilammina (1,0 meq) vengono aggiunti e la soluzione agitata per 30 minuti. Una soluzione di 0,255 gr (1,0 meq) di 2-cloro-l-metil-piridinio ioduro in 60 mi di DMSO viene aggiunta e la miscela mantenuta per 15 ore a 30°C.
Una soluzione al 2,5% (p/p) di NaCl in acqua viene quindi aggiunta e la miscela risultante viene versata in 750 mi di acetone sotto agitazione. Si forma un precipitato che viene quindi filtrato e lavato tre volte in 100 mi di acetone/ acqua 5:1, tre volte con 100 mi di acetone e infine seccato sotto alto vuoto per 24 ore a 30°C. Si ottengono 4,05 grammi del prodotto desiderato. La determinazione quantitativa del contenuto di alcool esadecilico viene condotta mediante gascromatografia previa idrolisi alcalina. Il contenuto totale di gruppi esterei viene condotto in accordo con il metodo di saponificazione descritto alle pagg. 169-172 di "Quantitative organic analysis via functional groups" quarta edizione John Wiley and Sons Publication.
ESEMPIO 2: Preparazione di un derivato viscoelastico di acido ialuronico avente il 5% delle funzioni carbossiliche esterificate con alcool esadecilico (cetil, palmi til alcool, CH3-(CH2)15-OH), il 15% delle funzioni carbossiliche impegnate nella formazione di legami esterei interni ed il rimanente 80% salificate con sodio.
6,21 gr del sale di tetrabutilammonio di acido ialuronico con un peso molecolare di 180000 Dalton (10 meq) vengono solubilizzati in 248 mi di dimetilsolfossido (DMSO) a temperatura ambiente. A questa soluzione si aggiungono 0,153 gr di esadecil bromuro (0,5 meq) e la soluzione viene mantenuta a 30°C per 12 ore. 0,152 gr di trietilammina (1,5 meq) vengono aggiunti e la soluzione agitata per 30 minuti. Una soluzione di 0,383 gr (1,5 meq) di 2-cloro-l-metil-piridinio ioduro in 60 ml di DMSO viene aggiunta e la miscela mantenuta per 15 ore a 30°C.
Una soluzione al 2,5% (p/p) di NaCl in acqua viene quindi aggiunta e la miscela risultante viene versata in 750 mi di acetone sotto agitazione. Si forma un precipitato che viene quindi filtrato e lavato tre volte in 100 mi di acetone/acqua 5:1, tre volte con 100 ml di acetone e infine seccato sotto alto vuoto per 24 ore a 30°C. Si ottengono 4,07 grammi del prodotto desiderato. La determinazione quantitativa del contenuto di alcool esadecilico viene condotta mediante gascromatografia previa idrolisi alcalina. Il contenuto totale di gruppi esterei viene condotto in accordo con il metodo di saponificazione descritto alle pagg. 169-172 di "Quantitative organic analysis via functional groups" quarta edizione John Wiley and Sons Publication.
ESEMPIO 3: Preparazione di un derivato viscoelastico di acido ialuronico avente il 5% delle funzioni carbossiliche esterificate con alcool esadecilico (cetil, palmitil alcool, CH3-(CH2)15-OH), il 20% delle funzioni carbossiliche impegnate nella formazione di legami esterei interni ed il rimanente 75% salificate con sodio.
6,21 gr del sale di tetrabutilammonio di acido ialuronico con un peso molecolare di 180000 Dalton (10 meq) vengono solubilizzati in 248 mi di dimetilsolfossido (DMSO) a temperatura ambiente. A questa soluzione si aggiungono 0,153 gr di esadecil bromuro (0,5 meq) e la soluzione viene mantenuta a 30°C per 12 ore. 0,202 gr di trietilammina (2,0 meq) vengono aggiunti e la soluzione agitata per 30 minuti. Una soluzione di 0,511 gr (2,0 meq) di 2-cloro-l-metil-piridinio ioduro in 60 mi di DMSO viene aggiunta e la miscela mantenuta per 15 ore a 30°C.
Una soluzione al 2,5% (p/p) di NaCl in acqua viene quindi aggiunta e la miscela risultante viene versata in 750 mi di acetone sotto agitazione. Si forma un precipitato che viene quindi filtrato e lavato tre volte in 100 mi di acetone/acqua 5:1, tre volte con 100 mi di acetone e infine seccato sotto alto vuoto per 24 ore a 30°C. Si ottengono 4,07 grammi del prodotto desiderato. La determinazione quantitativa del contenuto di alcool esadecilico viene condotta mediante gascromatografia previa idrolisi alcalina. Il contenuto totale di gruppi esterei viene condotto in accordo con il metodo di saponificazione descritto alle pagg.169-172 di "Quantitative organic analysis via functional groups" quarta edizione John Wiley and Sons Publication.
ESEMPIO 4: Preparazione di un derivato viscoelastico di acido ialuronico avente il 10% delle funzioni carbossiliche esterificate con alcool esadecilico ( CH3-(CH2)15-OH), il 10% delle funzioni carbossiliche impegnate nella formazione di legami esterei interni ed il rimanente 80% salificate con sodio.
6,21 gr del sale di tetrabutilammonio di acido ialuronico con un peso molecolare di 180000 Dalton (10 meq) vengono solubilizzati in 248 mi di dimetilsolfossido (DMSO) a temperatura ambiente. A questa soluzione si aggiungono 0,305 gr di esadecii bromuro (1,0 meq) e la soluzione viene mantenuta a 30°C per 12 ore. 0,101 gr di trietilammina (1,0 meq) vengono aggiunti e la soluzione agitata per 30 minuti. Una soluzione di 0,255 gr (1,0 meq) di 2-cloro-l-metil-piridinio ioduro in 60 ml di DMSO viene aggiunta e la miscela mantenuta per 15 ore a 30°C.
Una soluzione al 2,5% (p/p) di NaCl in acqua viene quindi aggiunta e la miscela risultante viene versata in 750 mi di acetone sotto agitazione. Si forma un precipitato che viene quindi filtrato e lavato tre volte in 100 mi di acetone/acqua 5:1, tre volte con 100 ml di acetone e infine seccato sotto alto vuoto per 24 ore a 30°C. Si ottengono 4,1 grammi del prodotto desiderato. La determinazione quantitativa del contenuto di alcool esadecilico viene condotta mediante gascromatografia previa idrolisi alcalina. Il contenuto totale di gruppi esterei viene condotto in accordo con il metodo di saponificazione descritto alle pagg. 169-172 di "Quantitative organic analysis via functional groups" quarta edizione John Wiley and Sons Publication.
ESEMPIO 5: Preparazione di un derivato viscoelastico di acido ialuronico avente il 5% delle funzioni carbossiliche esterificate con alcool octadecilico (alcool stearilico, CH3-(CH2)15-OH ), il 15% delle funzioni carbossiliche impegnate nella formazione di legami esterei interni ed il rimanente 80% salificate con sodio.
6,21 gr del sale di tetrabutilammonio di addo ialuronico con un peso molecolare di circa 180000 Dalton (10 meq) vengono solubilizzati in 248 ml di dimetilsolfossido (DMSO) a temperatura ambiente. A questa soluzione si aggiungono 0,167 gr di octadecil bromuro (0,5 meq) e la soluzione viene mantenuta a 30°C per 12 ore. 0,152 gr di trietilammina (1,5 meq) vengono aggiunti e la soluzione agitata per 30 minuti. Una soluzione di 0,383 gr (1,5 meq) di 2-cloro-l-metil-piridinio ioduro in 60 ml di DMSO viene aggiunta e la miscela mantenuta per 15 ore a 30°C. Una soluzione al 2,5% (p/p) di NaCl in acqua viene quindi aggiunta e la miscela risultante viene versata in 750 mi di acetone sotto agitazione. Si forma un precipitato che viene quindi filtrato e lavato tre volte in 100 ml di acetone/acqua 5:1, tre volte con 100 mi di acetone e infine seccato sotto alto vuoto per 24 ore a 30°C. Si ottengono 4 grammi del prodotto desiderato. La determinazione quantitativa del contenuto di alcool octadecilico viene condotta mediante gascromatografia previa idrolisi alcalina. Il contenuto totale di gruppi esterei viene condotto in accordo con il metodo di saponificazione descritto alle pagg. 169-172 di "Quantitative organic analysis via functional groups" quarta edizione John Wiley and Sons Publication.
ESEMPIO 6: Preparazione di un derivato viscoelastico di acido ialuronico avente il 5% delle funzioni carbossiliche esterificate con alcool eicosanilico ( CH3-(CH2)15-OH), il 15% delle funzioni carbossiliche impegnate nella formazione di legami esterei interni ed il rimanente 80% salificate con sodio.
6,21 gr del sale di tetrabutilammonio di acido ialuronico con un peso molecolare di 180000 Dalton (10 meq) vengono solubilizzati in 248 mi di dimetilsolfossido (DMSO) a temperatura ambiente. A questa soluzione si aggiungono 0,181 gr di eicosanil bromuro (0,5 meq) e la soluzione viene mantenuta a 30°C per 12 ore. 0,152 gr di trietilammina (1,5 meq) vengono aggiunti e la soluzione agitata per 30 minuti. Una soluzione di 0,383 gr (1,5 meq) di 2-cloro-l-metil-piridinio ioduro in 60 mi di DMSO viene aggiunta e la miscela mantenuta per 15 ore a 30°C.
Una soluzione al 2,5% (p/p) di NaCl in acqua viene quindi aggiunta e la miscela risultante viene versata in 750 ml di acetone sotto agitazione. Si forma un precipitato che viene quindi filtrato e lavato tre volte in 100 mi di acetone/acqua 5:1, tre volte con 100 mi di acetone e infine seccato sotto alto vuoto per 24 ore a 30°C. Si ottengono 4,1 grammi del prodotto desiderato. La determinazione quantitativa del contenuto di alcool eicosanilico viene condotta mediante gascromatografia previa idrolisi alcalina. Il contenuto totale di gruppi esterei viene condotto in accordo con il metodo di saponificazione descritto alle pagg. 169-172 di "Quantitative organic analysis via functional groups" quarta edizione John Wiley and Sons Publication.
ESEMPIO 7: Questo esempio mostra l'effetto del tipo di alcool usato sulle proprietà viscoelastiche. I materiali ottenuti negli esempi 2, 5 e 6 vengono confrontati tra loro nelle medesime condizioni di concentrazione (2% p/p) e di solvente usato (acqua bidistillata). I risultati vengono riassunti nella Tabella seguente.
ESEMPIO 8: Questo esempio mostra l'effetto del grado di autoreticolazione sulle proprietà reologiche di derivati viscoelastici di acido ialuronico esterificati con lo stesso alcool (esadecilico), allo stesso grado di esterificazione (5%) ma con grado di autoreticolazione diverso (10, 15 e 20%, descritti rispettivamente negli esempi 1, 2 e 3). I gel vengono preparati in acqua ad una concentrazione del 2% (p/p). I risultati vengono riassunti nella Tabella seguente.
ESEMPIO 9: Questo esempio mostra l’effetto della diversa percentuale di esterificazione sulle proprietà reologiche di derivati viscoelastici di acido ialuronico. Vengono confrontati due derivati aventi ciascuno grado di autoreticolazione pari al 10% e con grado di esterificazione con alcool esadecilico del 5% (esempio 3) e del 10% (esempio 4). I gel sono stati preparati in acqua bidistillata ad una concentrazione del 2% (p/p). I risultati vengono riassunti nella Tabella seguente.
ESEMPIO 10: Questo esempio mostra l'effetto del peso molecolare sulle proprietà reologiche di derivati viscoelastici di acido ialuronico. Seguendo gli esempi sopradescritti sono stati sintetizzati a partire da acido ialuronico sale di tetrabutilammonio con peso molecolare differente tre derivati aventi il 5% di gruppi carbossilici esterificati con alcool octadecilico, il 15% coinvolte nella formazione di esteri interni ed il rimanente 80% salificati con sodio. I tre derivati sono stati ottenuti a partire da 180000, circa 10<6 >e circa 2 x 10<6 >Dalton. I gel sono stati preparati in soluzione salina allo 0,9% (p/p) ad una concentrazione del 2% (p/p). I risultati vengono riassunti nella Tabella seguente.
ESEMPIO 11: Questo esempio mostra l’effetto della concentrazione sulle proprietà viscoelastiche dei derivati di acido ialuronico. Il derivato ottenuto nell’esempio 1 viene preparato in acqua bidistillata a diverse concentrazioni: 0,5, 1, 2,0 e 5% (p/p). I risultati vengono riassunti nella Tabella seguente.
Essendo l’invezione così descritta, è chiaro che questi metodi possono essere modificati in vari modi. Tali modifiche non sono da considerarsi come divergenze dallo spirito e dalle prospettive dell’invenzione e tutte quelle modifiche che apparirebbero evidenti ad un esperto del campo sono comprese nell'ambito delle seguenti rivendicazioni.

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1- Derivati viscoelastici di acido ialuronico in forma di gei dove il materiale che costituisce la matrice insolubile è un derivato semisintetico di acido ialuronico che ha una prima parte delle funzioni carbossiliche esterificate con un alcool abiatico o aralifatico, una seconda parte impegnata nella formazione di un legame lattonico o estereo rispettivamente con ossidrili della stessa molecola di acido ialuronico e/o ad ossidrili di differenti molecole di acido ialuronico (autoreticolazione) ed una terza parte salificata con metalli alcalini, alcalino terrosi o sali di ammonio quaternari, mentre la componente liquida é costituita da acqua o da soluzioni acquose fisiologiche.
  2. 2. Un derivato viscoelastico di acido ialuronico secondo la rivendicazione 1 selezionato dal gruppo formato dal 5% delle funzioni carbossiliche esterificate con alcool esadecilico (cetil, palmitil alcool, CH3-(CH2)15-OH ), il 10% di funzioni carbossiliche impegnate nella formazione di legami esterei interni ed il rimanente 85% salificate con sodio.
  3. 3. Un derivato viscoelastico di acido ialuronico secondo la rivendicazione 1 selezionato dal gruppo formato dal 5% delle funzioni carbossiliche esterificate con alcool esadecilico (cetil, palmitil alcool, CH3-(CH2)15-OH), il 15% delle funzioni carbossiliche impegnate nella formazione di legami esterei interni ed il rimanente 80% salificate con sodio.
  4. 4. Un derivato viscoelastico di acido ialuronico secondo la rivendicazione 1 selezionato dal gruppo formato dal 5% delle funzioni carbossiliche esterificate con alcool esadecilico (cetil, palmitil alcool, CH3-(CH2)15-OH), il 20% delle funzioni carbossiliche impegnate nella formazione di legami esterei interni ed il rimanente 75% salificate con sodio.
  5. 5. Un derivato viscoelastico di acido ialuronico secondo la rivendicazione 1 selezionato dal gruppo formato dal 10% delle funzioni carbossiliche esterificate con alcool esadecilico ( CH3-(CH2)15-OH), il 10% delle funzioni carbossiliche impegnate nella formazione di legami esterei interni ed il rimanente 80% salificate con sodio.
  6. 6. Un derivato viscoelastico di acido ialuronico secondo la rivendicazione 1 selezionato dal gruppo formato dal 5% delle funzioni carbossiliche esterificate con alcool octadedlico (alcool stearilico, CH3-(CH2)15-OH), il 15% delle funzioni carbossiliche impegnate nella formazione di legami esterei interni ed il rimanente 80% salificate con sodio.
  7. 7. Un derivato viscoelastico di acido ialuronico secondo la rivendicazione 1 selezionato dal gruppo formato dal 5% delle funzioni carbossiliche esterificate con alcool eicosanilico ( CH3-(CH2)15-OH ), il 15% delle funzioni carbossiliche impegnate nella formazione di legami esterei interni ed il rimanente 80% salificate con sodio.
  8. 8. Un derivato viscoelastico secondo la rivendicazione 1 dove l’alcool alifatico che esterifica il derivato semisintetico di acido ialuronico possiede un numero di atomi di carbonio compreso tra 2 e 34, ed in particolare tra 8 e 24.
  9. 9. Un derivato viscoelastico secondo la rivendicazione 8 dove il derivato semisintetico di acido ialuronico possiede un grado di esterificazione tra 1 e 50%.
  10. 10. Un derivato viscoelastico secondo la rivendicazione 1 dove il derivato semisintetico di acido ialuronico ha una percentuale di funzioni carbossiliche impegnate nella formazione di un legame lattonico o estereo, rispettivamente con ossidrili della stessa molecola di acido ialuronico e/o ad ossidrili di differenti molecole di acido ialuronico, variabile dallo 0,5 al 30% ed in particolare dall' 1 al 25%.
  11. 11. Un derivato viscoelastico secondo la rivendicazione 1 dove il derivato semisintetico viene ottenuto a partire da acido ialuronico con un peso molecolare compreso tra 1,5 x 10<5 >e 1 x 10<7>Dalton.
  12. 12. Un derivato viscoelastico secondo la rivendicazione 1 nel quale le funzioni carbossiliche del derivato semisintetico non coinvolte nella formazione di legami esterei sono salificate con metalli alcalini, alcalino terrosi o sali di ammonio quaternari.
  13. 13. Un derivato viscoelastico secondo la rivendicazione 1 dove il derivato semisintetico di acido ialuronico viene preparato ad una concentrazione compresa tra lo 0,01 ed il 10% (p/p), ed in particolare tra lo 0,1 ed il 5% (p/p).
  14. 14. Un derivato viscoelastico secondo la rivendicazione 1 dove il derivato semisintetico di acido ialuronico viene preparato in acqua o in un tampone fisiologico, come ad esempio tampone fosfato o soluzione salina.
  15. 15. L’impiego di derivati viscoelastici secondo le rivendicazione 1-14 in chirurgia.
  16. 16. L'impiego di derivati secondo le rivendicazioni 1-14 nel settore biomedico-sanitario.
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