ITPD20130071U1 - Banco espositore refrigerato verticale - Google Patents

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ITPD20130071U1
ITPD20130071U1 IT000071U ITPD20130071U ITPD20130071U1 IT PD20130071 U1 ITPD20130071 U1 IT PD20130071U1 IT 000071 U IT000071 U IT 000071U IT PD20130071 U ITPD20130071 U IT PD20130071U IT PD20130071 U1 ITPD20130071 U1 IT PD20130071U1
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IT
Italy
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bench according
central section
roof
upright
end sections
Prior art date
Application number
IT000071U
Other languages
English (en)
Inventor
Silvio Centeleghe
Flavio Grandelis
Francesco Scuderi
Original Assignee
Epta Spa
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
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Description

DESCRIZIONE
CAMPO DI APPLICAZIONE
Forma oggetto del presente trovato un banco espositore refrigerato verticale.
In particolare, il banco espositore refrigerato oggetto del presente trovato può essere di tipo aperto, cioè privo di porte di chiusura del vano espositivo, oppure di tipo chiuso, cioè dotato di porte a chiusura del vano espositivo.
STATO DELLA TECNICA
Un banco espositore refrigerato verticale ha una struttura portante comprendente:
una vasca di fondo, che funge da base di appoggio al terreno e definisce il vano tecnico di alloggiamento dell'impianto di refrigerazione;
un tetto, superiormente al quale possono essere installati uno o più ventilatori; ed
una pluralità di montanti verticali, disposti sul lato posteriore del banco, che collegano strutturalmente il tetto alla vasca e ai quali vanno agganciati i ripiani orizzontali del banco, nonché i pannelli posteriori che formano la schiena del banco stesso.
I montanti verticali svolgono un ruolo strutturale fondamentale, dovendo sopportare tutte le sollecitazioni statiche e dinamiche derivanti dal tetto e dai ripiani carichi di prodotti. Per garantire stabilità alla struttura portante è fondamentale che le connessioni dei montanti al tetto e alla vasca siano meccanicamente resistenti.
La struttura portante di un banco espositore refrigerato verticale di tipo tradizionale è illustrata nelle Figure 1 e 2, rispettivamente in configurazione esplosa e in configurazione assemblata. Ciascun montante A, costituito da una barra allungata in pezzo unico che si estende sostanzialmente per tutta l'altezza del banco, viene rigidamente connesso alla sua estremità superiore Al ad un elemento di supporto e di irrigidimento del tetto T, costituito da un primo traverso orizzontale Bl. Lo stesso montante A viene rigidamente connesso anche alla sua estremità inferiore A2 ad un elemento di supporto e di irrigidimento della vasca V, costituito da un secondo traverso orizzontale B2, opposto al primo. In entrambi i casi le connessioni sono realizzate tramite incastro irreversibile, ottenuto per deformazione plastica delle porzioni da connettere tramite appositi macchinari dotati di pressa. Questa modalità di connessione è veloce da realizzare e garantisce al contempo una elevata resistenza meccanica, ideale quindi per connessioni - come quelle sopra descritte - che definiscono nodi anqolari, strutturalmente delicati, soqqetti a momenti di forze molto intensi e concentrati, dovute alla presenza di strutture a sbalzo.
La delicatezza di queste connessioni e la necessità di disporre di appositi macchinari imponqono che l'assemblaggio dei montanti alla vasca e al tetto sia realizzato in fabbrica, dove è possibile realizzare tali connessioni assicurando un adeguato standard qualitativo.
I banchi espositori frigoriferi verticali escono, quindi, dalla fabbrica con la struttura portante già completamente assemblata e, di conseguenza, nella configurazione di massimo ingombro. Ciò incide negativamente sui costi unitari di trasporto del banco, legati essenzialmente al volume da trasportare.
Per ridurre i costi di trasporto sarebbe necessario trasportare il banco con la struttura portante smontata, così da diminuirne l'ingombro. Per quanto sopra detto, ciò non è possibile con un banco tradizionale, a meno di non accettare il rischio di un minore solidità meccanica della struttura di supporto. Sarebbe, infatti, necessario assemblare in campo la struttura portante e le connessioni dei montanti con tetto e vasca, con tutti i limiti operativi sopra delineati.
Per superare questo problema sono stati proposti sul mercato banchi con struttura portante modificata, assemblabile in campo e quindi trasportabile in condizione smontata. I nodi anqolari tra montanti e vasca/tetto non sono però realizzati con tecnica ad incastro per deformazione (che richiede appunto una lavorazione in fabbrica), ma tramite normali connessioni bullonate, qestibili daqli installatori fuori dalla fabbrica. Per qarantire la necessaria stabilità e solidità meccanica alla struttura portante, sono stati però introdotti ulteriori elementi di irriqidimento della struttura, come ad esempio controventature, oppure sono state rese portanti anche altre parti del banco, come ad esempio i pannelli di contenimento. Tutto ciò ha richiesto di modificare le linee produttive dei banchi tradizionali, con le consequenti complicazioni a livello qestionale e relativo aumento dei costi.
Attualmente, le soluzioni di tecnica nota proposte consentono quindi di ridurre il costo unitario di trasporto per un banco espositore refriqerato verticale è stata soddisfatta, ma hanno l'inconveniente di chiedere modifiche sostanziali alle strutture portanti dei banchi.
PRESENTAZIONE DEL TROVATO
Pertanto, scopo del presente trovato è quello di eliminare o quantomeno attenuare qli inconvenienti della tecnica nota sopra citata, mettendo a disposizione un banco espositore refriqerato verticale che abbia una struttura portante assemblabile anche fuori fabbrica e qarantisca al contempo le stesse caratteristiche strutturali di un banco con struttura portante assemblata in fabbrica senza richiedere modifiche sostanziali alla struttura portante stessa.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione un banco espositore refriqerato verticale, che sia facile e veloce da assemblare fuori fabbrica.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione un banco espositore refriqerato verticale, che non sia sensibilmente più costoso da realizzare rispetto ad un analoqo banco di tipo tradizionale.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Le caratteristiche tecniche del trovato, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sotto riportate ed i vantaqqi della stessa risulteranno maqqiormente evidenti nella descrizione dettaqliata che seque, fatta con riferimento ai diseqni alleqati, che ne rappresentano una o più forme di realizzazione puramente esemplificative e non limitative, in cui:
- la Figura 1 mostra una vista prospettica in esploso della struttura portante di un banco espositore refrigerato verticale di tipo tradizionale;
- la figura 2 mostra la struttura portante della Figura 1 illustrata in condizione assemblata;
- la Figura 3 mostra una vista prospettica parzialmente in esploso della struttura portante di un banco espositore refrigerato verticale secondo una forma realizzativa preferita del trovato, dove in particolare i montanti verticali sono mostrati in esploso;
- la figura 4 mostra la struttura portante della Figura 1 in condizione assemblata, illustrata con pannelli posteriori già installati;
- La Figura 5 mostra una vista laterale della struttura portante di Figura 3 vista secondo la freccia V ivi indicata;
- la figura 6 mostra una vista laterale della struttura portante di Figura 4 vista secondo la freccia VI ivi indicata;
- la Figura 7 mostra una vista prospettica in esploso della struttura portante di Figura 3, dove in particolare i montanti verticali sono mostrati in condizione assemblata e sono mostrate in esploso altre parti della struttura;
- la Figura 8 una vista prospettica della struttura portante di Figura 7 in configurazione assemblata;
- la Figura 9 mostra una vista prospettica di una parte della struttura portante di Figura 3, illustrata in una configurazione disassemblata, con disposizione dei componenti di minimo ingombro, adatta per il trasporto; - la Figura 10 mostra una vista laterale della struttura portante di Figura 9 vista secondo la freccia X ivi indicata;
- la Figura 11 mostra una vista frontale della struttura portante di Figura 9 vista secondo la freccia XI ivi indicata;
- le Figure 12a, 12b e 12 c mostrano con disegni schematici in sequenza le fasi di passaggio dalla condizione assemblata alla condizione disassemblata della struttura portante di un banco espositore refrigerato verticale secondo una forma realizzativa alternativa del trovato;
- la figura 13 mostra un esploso in prospettiva di un montante secondo una forma realizzativa preferita del presente trovato; e
- la figura 14 mostra un confronto dello spazio occupato in imballaggio da banchi espositori secondo il trovato rispettivamente in condizione disassemblata e in condizione assemblata.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA
Con riferimento ai disegni allegati, è stato indicato nel suo complesso con 1 un banco espositore refrigerato verticale secondo il trovato.
Qui e nel seguito della descrizione e delle rivendicazioni, si farà riferimento al banco 1 in condizione di utilizzo. In questo senso dovranno dunque essere intesi i riferimenti ad una posizione inferiore o superiore, o a una direzione orizzontale o verticale. In accordo ad una forma realizzativa generale del trovato, il banco 1 ha una struttura portante 2 che delimita un vano espositivo 5 tra una vasca di fondo 3, che funge da base per l'intero banco 1, e un tetto 4 e comprende una pluralità di montanti verticali 10 che collegano strutturalmente tra loro la vasca 3 e il tetto 4.
Preferibilmente, i montanti 10 sono disposti solo in corrispondenza del lato posteriore del banco (i.e. in corrispondenza della schiena) così da lasciare libera la zona anteriore del banco, facilitando l'accesso al vano espositivo 5. Il tetto 4 risulta quindi collegato a sbalzo ai montanti verticali 10.
Ciascun montante 10 è collegato rigidamente alle sue due estremità 10' e 10" rispettivamente alla vasca di fondo 3 e al tetto 4.
Vantaggiosamente, come illustrato in particolare nelle Figure 7 e 8, la vasca di fondo 3 e il tetto 4 sono dotati di traversi di supporto e di irrigidimento 30 e 40 in corrispondenza dei quali vanno collegati i montanti 10.
Vantaggiosamente, il banco espositore refrigerato verticale 1 comprende tutti i componenti generalmente presenti in un banco di tipo tradizionale, come ad esempio:
un impianto di refrigerazione (non illustrato nelle Figure allegate; generalmente alloggiato nel vano tecnico definito dalla vasca di fondo3);
ripiani di fondo 6 che dividono il vano tecnico dal vano espositivo 5;
ripiani 7 che suddividono il vano espositivo 5 in scompartì e vanno agganciati ai montanti verticali 10; pannelli di chiusura posteriori 8 che, fissati ai montanti verticali 10, definiscono la schiena del banco; eventuali spalle laterali (non illustrate nelle Figure allegate) che delimitano lateralmente il vano espositivo;
eventuali porte vetrate di chiusura del vano espositivo (non illustrate nelle Figure allegate); oppure
uno o più ventilatori 9 (disposti sulla sommità del tetto).
La lista dei componenti riportata nel paragrafo precedente ha uno scopo puramente esemplificativo, e non intende essere né esaustiva, né limitativa, nel senso che alcuni dei suddetti componenti possono essere eliminati o modificati, oppure possono esserne aggiunti altri di differenti.
I suddetti elementi non verranno descritti nel dettaglio in quanto sono ben noti ad un tecnico del settore ed in ogni caso non sono oggetto specifico del presente trovato e come tali possono quindi subire variazioni di qualsiasi tipo senza uscire dall'ambito di protezione del presente trovato.
In particolare, il banco espositore refrigerato oggetto del presente trovato può essere di tipo aperto, cioè privo di porte di chiusura del vano espositivo, oppure di tipo chiuso, cioè dotato di porte a chiusura del vano espositivo.
Secondo un aspetto essenziale del presente trovato, ciascun montante 10 è suddiviso nel suo sviluppo in lunghezza in almeno tre tronconi, di cui due di estremità il e 13 e almeno uno centrale 12.
Preferibilmente, ciascun montante 10 ha uno sviluppo lineare, come pure i tre tronconi. Il montante può avere anche uno sviluppo non lineare, tuttavia sono lineari almeno le porzioni in corrispondenza delle zone di sezione dei tre tronconi.
I due tronconi di estremità il e 13 sono rigidamente collegati rispettivamente uno alla vasca di fondo 3 e uno al tetto 4.
Preferibilmente, i due tronconi di estremità il e 13 sono collegati in modo irreversibile alla vasca 3 e al tetto 4. In particolare, come illustrato ad esempio nelle Figure 7 e 8, i due tronconi di estremità il e 13 sono collegati rispettivamente alla vasca 3 e al tetto 4, preferibilmente in corrispondenza dei già citati traversi di supporto e di irrigidimento 30 e 40, formando ciascuno un nodo angolare della struttura portante 2.
Vantaggiosamente, il suddetto collegamento irreversibile è costituito da un incastro con deformazione plastica tra le porzioni connesse. Tale collegamento viene effettuato in fabbrica, utilizzando macchinari adatti allo scopo, così da assicurare un elevato livello qualitativo della connessione meccanica e la necessaria stabilità e solidità meccanica della connessione.
La modalità di realizzazione per incastro con deformazione plastica, sebbene preferita, non deve essere intesa come esclusiva. Il suddetto collegamento irreversibile può, infatti, essere realizzato in qualsiasi modo che consenta di assicurare una adeguata solidità e stabilità meccanica alle suddette connessioni tra montanti e vasca/fondo.
Secondo un altro aspetto essenziale del presente trovato, il troncone centrale 12 è collegabile ai due tronconi di estremità il e 13 in corrispondenza delle sue due porzioni di estremità 12' e 12", in modo tale che la struttura portante 2 possa assumere:
- una configurazione assemblata, in cui i tre tronconi il, 12 e 13 di ciascun montante 10 sono rigidamente collegati e longitudinalmente allineati tra loro ed il tetto 2 è disposto rispetto alla vasca di fondo 3 ad una distanza Hi sostanzialmente corrispondente alla lunghezza complessiva L del montante 10 (vedere Figure 4, 6 e 12a); e
almeno una configurazione disassemblata, in cui il troncone centrale 12 di ciascun montante 10 è longitudinalmente disallineato rispetto ai rispettivi tronconi d'estremità il, 13 ed il tetto 2 è disposto in prossimità della vasca di fondo 3 ad una distanza H2 inferiore alla lunghezza complessiva L del montante 10 (vedere Figure 10 e 12c).
Come sarà ripreso più avanti, grazie alla divisione di ciascun montante in almeno tre tronconi, è possibile realizzare in fabbrica il collegamento dei montanti 10 al tetto 4 e alla vasca 3 (assicurando così la necessaria stabilità e solidità meccanica della connessione) e allo stesso tempo trasportare vasca e tetto non collegati tra loro, in una configurazione disassemblata. Le zone di sezione in tronconi dei montanti 10 sono, infatti, realizzate rispettivamente al di sotto della connessione con il tetto e al di sopra della zona di connessione con il fondo.
Grazie al trovato è quindi possibile trasportare la struttura portante in una configurazione ad ingombro ridotto, diminuendo notevolmente i costi di trasporto, senza tuttavia perdere in termini di stabilità e resistenza meccanica della struttura portante. All'interno di un container, a parità di ingombro in configurazione assemblata, con il banco 1 secondo il trovato è possibile stoccare (in configurazione disassemblata) un numero superiore di banchi rispetto a quello possibile con un analogo banco tradizionale trasportato con struttura portante completamente assemblata.
Come sarà ripreso più avanti, l'assemblaggio del banco in campo, cioè nel sito finale di installazione, può limitarsi alla connessione del troncone centrale ai due tronconi d'estremità già collegati al tetto e alla vasca in fabbrica.
Vantaggiosamente, similmente ai banchi espositori refrigerati tradizionali, che vengono trasportati già completamente montati, il banco 1 secondo il trovato, nella configurazione con struttura portante disassemblata viene trasportato con le parti elettriche collegate e già debitamente collaudato e non necessita di ulteriori aggiustamenti in loco, fatta eccezione -come già detto - del montaggio meccanico dei tronconi centrali 12 dei montanti 10 e di altre parti non strutturali, come ad esempio i ripiani o i pannelli posteriori.
Come già detto, grazie alla divisione dei montanti 10 in tre tronconi, la struttura portante 2 del banco 1 può assumere almeno una configurazione disassemblata, in cui il troncone centrale 12 di ciascun montante 10 è longitudinalmente disallineato rispetto ai rispettivi tronconi d'estremità 11, 13 ed il tetto 2 è disposto in prossimità della vasca di fondo 3 ad una distanza H2 inferiore alla lunghezza complessiva L del montante 10. Un esempio di struttura portante in configurazione disassemblata per il trasporto è raffigurato nelle Figure 9 e 10. L'ingombro in altezza può essere limitato alla somma degli spessori della vasca 3 e del tetto 4 e all'altezza dei tronconi d'estremità 11 e 13. Come illustrato, il tetto viene preferibilmente disposto in posizione sfalsata in senso orizzontale rispetto alla vasca così da evitare che gli opposti tronconi di estremità si sovrappongano in altezza, ma ottenendo piuttosto che i tronconi siano tra loro affiancati. Come illustrato nelle Figure 9 e 10 per dare stabilità all'imballo possono essere vantaggiosamente previsti uno o più longheroni di irrigidimento 16, del tipo usa e getta, che vanno disposti a collegamento tra tetto e vasca così da bloccare tali componenti in posizione.
Vantaggiosamente, come illustrato nelle Figure 9 e 10, lo spazio libero tra vasca e fondo può essere utilizzato per alloggiare i ripiani 7, nonché eventualmente i tronconi centrali 12 dei montanti 10.
In accordo ad una soluzione realizzativa del tutto preferita, illustrata nelle Figure allegate, i montanti 10 sono divisi in tre tronconi: due di estremità 11 e 13, e uno singolo centrale 12.
La lunghezza dei singoli tronconi può variare a seconda delle esigenze. A titolo esemplificativo, nel banco illustrato nelle Figure allegate, il montante 10 ha una lunghezza complessiva L pari a circa 2,00 m. Il troncone centrale 12 può avere una lunghezza compresa tra 1,20 m e 1,60 m, mentre i due tronconi d'estremità possono avere lunghezze comprese tra 0,15 m e 0,50 m. I due tronconi di estremità possono avere lunghezze differenti tra loro. In particolare, il troncone d'estremità inferiore (i.e. quello collegato alla vasca) ha una lunghezza superiore al troncone d'estremità superiore (i.e. quello collegato al tetto).
Possono essere previste soluzioni realizzative alternative in cui i montanti 10 sono divisi in quattro o più tronconi, cioè in due tronconi di estremità e due o più tronconi centrali. Queste soluzioni non sono tuttavia preferite in quanto complicano il montaggio dei montanti. Nel seguito, per semplicità di esposizione, si farà perciò riferimento solo al caso di tre tronconi e quindi ad un singolo troncone centrale.
Il troncone centrale 12 è collegabile a ciascun troncone di estremità 11 e 13 in modo reversibile oppure in modo irreversibile.
Preferibilmente, il troncone centrale 12 è collegabile a ciascun troncone di estremità 11 e 13 tramite un collegamento ad innesto longitudinale.
Vantaggiosamente, tale collegamento ad innesto longitudinale viene solidarizzato tramite mezzi di bloccaggio reversibili, in particolare tramite bullonatura. Tali mezzi di bloccaggio reversibili (in particolare bulloni e dadi) possono essere agevolmente applicati da un tecnico installatore anche fuori fabbrica, direttamente in campo, cioè nel sito di installazione finale del banco espositore refrigerato. Dal momento che la connessione tra troncone centrale e tronconi d'estremità è di tipo longitudinale e non angolare, un normale innesto solidarizzato con mezzi di bloccaggio reversibili (come dadi e bulloni) è in grado di assicurare una adeguata solidità e stabilità meccanica, tenendo conto che le sollecitazioni in gioco sono meno meccanicamente impegnative di quelle di una connessione angolare.
Alternativamente, il collegamento ad innesto longitudinale può prevedere anche mezzi di bloccaggio irreversibili, come rivetti e/o elementi di incastro a scatto.
In particolare, come illustrato nelle Figure allegate, il suddetto innesto longitudinale è un innesto del tipo maschio/femmina. Vantaggiosamente, tale innesto longitudinale maschio/femmina può essere solidarizzato tramite mezzi di bloccaggio reversibili (in particolare tramite bullonatura) o irreversibili.
Vantaggiosamente, il troncone centrale 12 e i due tronconi d'estremità 11 e 13 sono formati da porzioni di corpo tubolare cavo, preferibilmente a sviluppo lineare. La porzione maschio di collegamento può essere realizzata direttamente di pezzo in uno dei due tronconi da collegare, ad esempio sagomando opportunamente una porzione di estremità.
In alternativa, l'innesto è del tipo femmina - femmina con spina di accoppiamento.
Preferibilmente, il troncone centrale 12 e i due tronconi d'estremità 11 e 13 - formati da porzioni di corpo tubolare cavo - sono collegati tra loro testa a testa con un innesto di tipo longitudinale. Ciascun collegamento ad innesto longitudinale è realizzato da una spina di accoppiamento 14 e 15, disposta internamente a ciascun troncone cavo in senso longitudinale, a ponte tra il troncone centrale ed il corrispondente troncone d'estremità 11 e 13, come illustrato nella Figura 13.
Vantaggiosamente, ciascuna spina 14 e 15 può essere collegata in modo reversibile sia al troncone centrale 12, sia al corrispondente troncone d'estremità 11, 13. In questo modo, le spine di collegamento 14 e 15 possono essere staccate dai tronconi 11, 12 e 13 così da ridurne la lunghezza quando la struttura è disassemblata. Ciò può contribuire a contenere gli ingombri e quindi a semplificare l'imballaggio della struttura portante disassemblata.
In alternativa, ciascuna spina di collegamento 14 e 15 può essere collegata in modo irreversibile ad un troncone ed in modo reversibile all'altro, così da semplificare l'attività di montaggio prevista sul campo. In accordo alla forma realizzativa preferita illustrata nelle Figure allegate, il troncone centrale 12 e i due tronconi d'estremità 11 e 13 sono formati da porzioni di uno stesso corpo tubolare cavo e si collegano tra loro testa a testa senza soluzione di continuità, in particolare tramite spine 14 e 15 di collegamento, come sopra descritto. Questa soluzione è particolarmente preferita dal momento che da un punto di vista produttivo è quella che richiede di apportare il minor numero di modifiche al processo produttivo di un analogo banco espositore refrigerato verticale di tipo tradizionale. Con questa soluzione, infatti, i montanti di un analogo banco tradizionale vengono divisi in tre tronconi e quindi dotati dei necessari mezzi di interconnessione lineare, che preferibilmente sono costituiti dalle suddette spine di collegamento 14 e 15 e dai relativi mezzi di bloccaggio reversibili o irreversibili.
Vantaggiosamente, l'innesto longitudinale può essere in particolare per accoppiamento di forma. L'accoppiamento può prevedere anche un incastro per interferenza. L'incastro può essere di qualsiasi tipo purché assicuri la necessaria stabilità e solidità meccanica della connessione, includendo la sua solidarizzazione tramite mezzi di bloccaggio reversibili (come la bullonatura) oppure irreversibili.
Come già sopra descritto, la connessione tramite innesto longitudinale è preferita. Non si esclude tuttavia che le connessioni tra troncone centrale e tronconi d'estremità possa essere realizzata con altre modalità, purché assicuri la necessaria stabilità e solidità meccanica della connessione
In accordo alla soluzione realizzativa preferita illustrata nelle Figure allegate da 3 a 11, nella condizione disassemblata il troncone centrale 12 di ciascun montante 10 è separato completamente dai tronconi d'estremità 11 e 13.
Vantaggiosamente, il troncone centrale 12 di ciascun montante 10 - separato dai tronconi d'estremità 11 e 13 - può essere utilizzato come longherone di collegamento tra il tetto 4 e la vasca 3 allo scopo di bloccare tra loro tali due parti nella configurazione disassemblata con cui la struttura portante (compattata) viene trasportata.
Il troncone centrale 12 può dunque svolgere una funzione strutturale anche nella struttura portante 2 , potendo infatti essere utilizzato come longherone di irrigidimento dell'imballo , in sostituzione dei normali longheroni usa e getta 16 illustrati nelle Figure 9 e 10.
In accordo alla soluzione realizzativa alternativa illustrata schematicamente nella Figure 12a-c, il troncone centrale 12 è collegato a ciascun troncone d'estremità 11 e 13 tramite un giunto snodabile così da consentire al troncone centrale 12 di ruotare rispetto ad entrambi i tronconi di estremità 11 e 13 e consentire quindi alla struttura portante 2 di chiudersi su sé stessa passando dalla condizione assemblata a quella disassemblata.
Vantaggiosamente, ciascun giunto snodabile è bloccabile nella configurazione in cui i tronconi sono tra loro allineati longitudinalmente tramite mezzi di bloccaggio reversibili, come ad esempio dadi e bulloni.
II trovato consente di ottenere numerosi vantaggi, alcuni dei quali sono già stati evidenziati in precedenza.
Il banco espositore refrigerato verticale secondo il trovato ha una struttura portante assemblabile anche fuori fabbrica e garantisce al contempo le stesse caratteristiche strutturali di un banco con struttura portante assemblata in fabbrica senza tuttavia richiedere modifiche sostanziali alla struttura portante stessa.
II trovato permette quindi di diminuire notevolmente i costi di trasporto, senza perdere in termini di stabilità e resistenza meccanica della struttura portante. All'interno di un container, a parità di ingombro in configurazione assemblata, con il banco 1 secondo il trovato è possibile stoccare un numero superiore di banchi rispetto a quello possibile con un analogo banco tradizionale. La Figura 14 mostra chiaramente come, a parità di ingombro in configurazione assemblata, il banco 1 secondo il trovato - se trasportato nella configurazione disassemblata -consente una notevole riduzione degli ingombri. Il rapporto è di circa 1 a 3.
Il banco 1 in configurazione disassemblata viene trasportato con le parti elettriche collegate e già debitamente collaudato e non necessita di ulteriori aggiustamenti in loco, escluso il montaggio meccanico dei tronconi centrali dei montanti e di altre parti non strutturali. Il banco è quindi facile e veloce da assemblare fuori fabbrica.
II banco espositore refrigerato verticale 1 secondo il trovato non è sensibilmente più costoso da realizzare rispetto ad un analogo banco di tipo tradizionale. Di fatto - rispetto ad un analogo banco tradizionale -viene solo richiesta la divisione in tre tronconi dei montanti e la predisposizione degli elementi di connessione tra i tronconi.
Il trovato così concepito raggiunge pertanto gli scopi prefissi.Ovviamente, esso potrà assumere, nella sua realizzazione pratica anche forme e configurazioni diverse da quella sopra illustrata senza che, per questo, si esca dal presente ambito di protezione.
Inoltre tutti i particolari potranno essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti e le dimensioni, le forme ed i materiali impiegati potranno essere qualsiasi a seconda delle necessità.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI Banco espositore refrigerato verticale, avente una struttura portante (2) che delimita un vano espositivo tra una vasca di fondo (3), che funge da base, e un tetto (4) e comprende una pluralità di montanti verticali (10) che collegano strutturalmente tra loro la vasca (3) e il tetto (4), ciascun montante (10) essendo collegato rigidamente alle sue due estremità (10', 10") rispettivamente alla vasca di fondo (3) e al tetto (4), caratterizzato dal fatto che ciascun montante (10) è suddiviso nel suo sviluppo in lunghezza in almeno tre tronconi, di cui due di estremità (11, 13) e almeno uno centrale (12), i due tronconi di estremità (11, 13) essendo rigidamente collegati rispettivamente uno alla vasca (3) e uno al tetto (4), il troncone centrale (12) essendo collegabile ai due tronconi di estremità (11, 13) in corrispondenza delle sue due porzioni di estremità (12', 12") in modo tale che la struttura portante (2) possa assumere: una configurazione assemblata, in cui i tre tronconi (11, 12 e 13) di ciascun montante (10) sono rigidamente collegati e longitudinalmente allineati tra loro ed il tetto (2) è disposto rispetto alla vasca di fondo (3) ad una distanza (HI) sostanzialmente corrispondente alla lunghezza complessiva (L) del montante (10), e almeno una configurazione disassemblata, in cui il troncone centrale (12) di ciascun montante (10) è longitudinalmente disallineato rispetto ai rispettivi tronconi d'estremità (11, 13) ed il tetto (2) è disposto in prossimità della vasca di fondo (3) ad una distanza (H2) inferiore alla lunghezza complessiva (L) del montante (10). Banco secondo la rivendicazione 1, in cui i due tronconi di estremità (11, 13) sono collegati in modo irreversibile rispettivamente uno alla vasca (3) e uno al tetto (4). Banco secondo la rivendicazione 2, in cui detto collegamento irreversibile è costituito da un incastro con deformazione plastica tra le porzioni connesse. Banco secondo uno o più delle rivendicazioni da 1 a 3, in cui i due tronconi di estremità (11, 13) sono collegati rispettivamente alla vasca (3) e al tetto (4) formando ciascuno un nodo angolare della struttura portante (2). Banco secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui il troncone centrale (12) è collegabile a ciascun troncone di estremità (11, 13) in modo reversibile. Banco secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui il troncone centrale (12) è collegabile a ciascun troncone di estremità (11, 13) tramite un collegamento a innesto longitudinale. Banco secondo la rivendicazione 6, in cui detto innesto longitudinale è un innesto del tipo maschio - femmina o femmina - femmina e spina di accoppiamento (14,15). Banco secondo la rivendicazione 6 o 7, in cui detto innesto è solidarizzato tramite bullonatura. Banco secondo una o più delle rivendicazioni da 5 a 8, in cui il troncone centrale (12) e i due tronconi d'estremità (11, 13) sono formati da porzioni di uno stesso corpo tubolare cavo. Banco secondo una o più delle rivendicazioni da 6 a 9, in cui il troncone centrale (12) e i due tronconi d'estremità (11, 13) sono formati da porzioni di corpo tubolare cavo e sono collegati tra loro testa a testa, ciascun collegamento ad innesto longitudinale essendo realizzato da una spina di collegamento (14, 15) disposta internamente a ciascun troncone cavo in senso longitudinale a ponte tra il troncone centrale ed il corrispondente troncone d'estremità (11, 13). Banco secondo la rivendicazioni 10, in cui il troncone centrale (12) e i due tronconi d'estremità (11, 13) sono formati da porzioni di uno stesso corpo tubolare cavo e si collegano tra loro testa a testa senza soluzione di continuità. Banco secondo la rivendicazione 10 o 11, in cui ciascuna spina (14, 15) è collegata in modo reversibile sia al troncone centrale (12), sia al corrispondente troncone d'estremità (11, 13). Banco secondo una o più delle rivendicazioni da 6 a 12, in cui l'innesto longitudinale è per accoppiamento di forma. Banco secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui in detta condizione disassemblata il troncone centrale (12) di ciascun montante (10) è separato completamente dai tronconi d'estremità (11, 13). Banco secondo la rivendicazione 14, in cui il troncone centrale (12) di ciascun montante (10) separato dai tronconi d'estremità (11, 13) è disposto a collegamento tra il tetto (4) e la vasca (3) per bloccare quest'ultimi in posizione in detta configurazione disassemblata. Banco secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 5 in cui il troncone centrale (12) è collegato a ciascun troncone d'estremità (11, 13) tramite un giunto snodabile così da consentire al troncone centrale (12) di ruotare rispetto ad entrambi i tronconi di estremità (11, 13) e consentire alla struttura portante (2) di chiudersi su sé stessa passando dalla condizione assemblata a quell disassemblata, Banco secondo la rivendicazione 16, in cui ciascun giunto snodabile è bloccabile tramite bullonatura
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* Cited by examiner, † Cited by third party
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IT202200003296A1 (it) * 2022-02-22 2023-08-22 De Rigo Refrigeration S R L Espositore per la conservazione di prodotti alimentari e procedimento di montaggio di detto espositore

Cited By (2)

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IT202200003296A1 (it) * 2022-02-22 2023-08-22 De Rigo Refrigeration S R L Espositore per la conservazione di prodotti alimentari e procedimento di montaggio di detto espositore
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