ITMO960009A1 - Macchina levigatrice, in particolare per materiali ceramici - Google Patents

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Paolo Malavasi
Mario Corradini
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Nuove Officine Ancora Srl
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  • Grinding And Polishing Of Tertiary Curved Surfaces And Surfaces With Complex Shapes (AREA)

Abstract

La macchina levigatrice, volta a migliorare i parametri di lavorazione e consentire elevata versatilità nel cambio di formato, comprende un'unità di levigatura (1) avente un albero (2) motorizzato intorno al quale è azionata a rotazione, tramite primi mezzi di trasmissione (5, 6, 7), una pluralità di utensili levigatori (13) fissati ciascuno all'estremità libera di un albero (10) di mandrino, gli utensili (13) essendo azionati a ruotare intorno all'asse del relativo albero (10) di mandrino tramite secondi mezzi di trasmissione (18, 19, 20, 21, 22, 23, 24); ciascun albero (10) di mandrino essendo reso orientabile tramite mezzi di regolazione angolare (31, 32) costituiti da un supporto eccentrico (31) registrabile tramite sfera (33) contrastata da una molla (39).

Description

Descrizione di Invenzione Industriale
L'invenzione concerne una macchina levigatrice, in particolare per materiali ceramici.
Lo stato della tecnica comprende delle macchine levigatrici, ad esempio descritte nella domanda di brevetto M094A000097, nelle quali utensili levigatori ad anello vengono supportati all'estremità di alberi di mandrino azionati di moto epicicloidale intorno ad un asse verticale di una relativa testa di levigatura. Peraltro, in tali macchine levigatrici note possono essere levigate solo piastrelle di un determinato formato, in quanto la zona di lavoro degli utensili risulta univocamente definita dall 'interasse tra gli alberi di mandrino e dal diametro degli utensili levigatori .
Così, quando il formato delle piastrelle vari sensibilmente, nelle macchine di levigatura note è necessario sostituire tutti gli utensili, se non addirittura le teste di levigatura presenti sulla linea, per adeguarle ad un nuovo formato, con notevole disagio, perdita di tempo e conseguenti elevati costi.
Tale stato anteriore della tecnica è suscettibile di ulteriori perfezionamenti con riguardo alla possibilità di eliminare gli inconvenienti sopra indicati. Da quanto precede deriva la necessità della risoluzione del problema tecnico di trovare una macchina di levigatura che renda possibile l’ottimale lavorazione di formati di piastrelle anche notevolmente diversi tra loro, senza comportare necessariamente la sostituzione di parti di macchina.
L'invenzione risolve il problema tecnico suddetto adottando una testa di levigatura avente un asse longitudinale, verticale nell'uso, intorno al quale è azionata a rotazione tramite primi mezzi di trasmissione una pluralità di utensili levigatori fissati ciascuno all'estremità libera di un albero di mandrino, gli utensili essendo azionati a ruotare intorno all'asse del relativo albero di mandrino tramite secondi mezzi di trasmissione; essendo previsto che ciascun albero sia reso orientabile tramite mezzi di regolazione angolare intorno ad un asse parallelo a detto asse longitudinale.
La possibilità di posizionamento angolare degli alberi di mandrino e dei relativi utensili rispetto alla superficie da levigare implica la possibilità di determinare un contatto localizzato tra ciascun utensile e la superficie stessa, predeterminabile in funzione del formato della piastrella da levigare.
Secondo una versione particolarmente vantaggiosa, detti primi mezzi di trasmissione comprendono un albero motorizzato avente un'estremità resa solidale ad una flangia strutturalmente connessa ad una pluralità di sedi per ricevere in accoppiamento a rotazione detti alberi di mandrino; ciascuna sede prevedendo un mezzo di supporto a rotazione interno ed un mezzo di supporto a rotazione esterno per il relativo albero, il mezzo di supporto a rotazione esterno essendo associato a detti mezzi di regolazione angolare.
in una ulteriore versione vantaggiosa, detti mezzi di regolazione angolare comprendono un supporto eccentrico interposto tra ciascun detto albero di mandrino e la relativa sede.
Detto supporto eccentrico essendo preferibilmente accoppiato esternamente a detta sede in modo da poter ruotare in essa ed essendo dotato internamente di un foro eccentrico rispetto alla relativa superficie esterna.
Secondo un'ulteriore versione vantaggiosa, detto supporto eccentrico è dotato di un'appendice tubolare di manovra, estendentesi da detta sede verso il relativo utensile, e detta superficie esterna è dotata di impronte per ricevere a scatto una sfera posizionatrice controllata da una molla.
Ciò consente di modificare la posizione angolare di detto supporto eccentrico rispetto alla relativa sede, variando conseguentemente il settore operativo dell'utensile sul piano di lavoro.
La possibilità di inclinazione dell'utensile rispetto al piano di lavoro determina una riduzione della superficie di contatto di ciascun utensile e, a parità delle altre condizioni operative, lo sviluppo di una forza di taglio all'interfaccia utensile-pezzo conseguentemente maggiore.
inoltre, la possibilità di inclinazione dell'utensile rispetto al piano di lavoro consente di regolare la forza di taglio in funzione del materiale e del tipo di lavorazione da eseguire.
Un modo di attuare l'invenzione è illustrato, a puro titolo esemplificativo, nelle quattro tavole di disegno allegate, in cui: Figura 1 è una sezione longitudinale assiale di una testa levigatrice; Figura 2 è un particolare ingrandito di Figura 1, per evidenziare un albero di mandrino con relativo supporto a rotazione ed utensile; Figura 3 è una vista schematica della zona anulare operativa di una testa di levigatura, riferita al massimo formato di piastrella levigabile; Figura 4 è una vista come quella di Figura 3, ma relativa al formato minimo; Figura 5 è una vista schematica come quella delle Figure 3, 4, ma relativa ad un formato intermedio; Figura 6 è la sezione VI-VI di Figura 2.
Una testa levigatrice 1 comprende un albero 2 motorizzato composto da due sezioni 2a, 2b, interconnesse da un giunto a flangia 2c, ed avente l'estremità inferiore fissata ad un coperchio inferiore 3 della testa 1 reso solidale ad una parete laterale 4, sostanzialmente cilindrica.
Il coperchio 3 è suddiviso in una flangia 5, fissata alla corrispondente estremità dell'albero 2 tramite ghiera 6, ed una piastra anulare 7 collegata al bordo più esterno della flangia 5 tramite manicotto 8 ed avente il proprio bordo più esterno fissato al bordo inferiore della parete laterale 4.
In una sezione intermedia dell'albero 2 motorizzato è calettata una ruota 9 per trasmettere il moto rotatorio dell'albero stesso, con adeguato rapporto di moltiplicazione, ad una pluralità di alberi di mandrino 10 inferiormente dotati ciascuno di un disco portautensili 11 associato ad un relativo utensile 13 dotato di corona anulare abrasiva 12, ad esempio in materiale diaraantato, per levigare la superficie superiore di piastrelle ceramiche 14, ad esempio in gres porcellanato, in transito su una linea di convogliamento costituita da un nastro trasportatore 15 scorrevole su uno strato 16 di materiale antifrizione fissato ad un bancale 17.
La trasmissione del moto dalla ruota 9 a ciascun albero di mandrino 10 è ottenuta tramite una pluralità di satelliti 18 aventi una prima fascia dentata 19 ingranante con la ruota 9 ed una seconda fascia dentata 20 ingranante con una prima fascia dentata 22 di una ruota folle di rinvio 21 avente una seconda fascia dentata 23 ingranante con una zona d'estremità dentata 24 di ciascun albero 10.
I satelliti 18 sono supportati in modo girevole ad un portasatelliti 25 superiormente fissato ad un elemento tubolare 26 fungente da involucro per l'albero 2, il portasatelliti 25 essendo accostato al bordo superiore della parete laterale 4 sottostante, così da fungere da coperchio superiore per la testa 1: tra il bordo inferiore del portasatelliti-coperchio 25 ed il bordo superiore della parete laterale 4 sono interposte delle tenute a labirinto 26 A.
Tra il manicotto 8 e l'albero motorizzato 1 è interposto un anello smorzatore assiale 8a, ad esempio in gomma, per l'assorbimento di spinte impusive assiali durante la levigatura.
Ciascun albero IO di mandrino è supportato in modo girevole, tramite una coppia di cuscinetti 27a, 27b orientabili, in sedi ricavate tra la parete laterale 4 ed il supporto a manicotto 8, in particolare una sede superiore 29 definita da un elemento tubolare avvolgente uno di detti cuscinetti orientabili ed una sede inferiore 30. La sede inferiore 30 alloggia internamente un supporto eccentrico 31 accoppiato in modo angolarmente registrabile nella sede stessa tramite mezzi di registrazione 32 comprendenti una sfera 33, contrastata elasticamente, inseribile in una delle tacche 34 delle quali è corrispondentemente munita la superficie esterna del supporto eccentrico 31.
Il supporto eccentrico 31 presenta un foro interno 41 per l’alloggiamento del cuscinetto 27b eccentrico rispetto alla sua superficie laterale esterna, ossia quella destinata ad accoppiarsi con la sede 30.
La posizione dell'asse della sede 30 è allineata rispetto alla sovrastante sede 29 del cuscinetto interno 27a.
Il supporto eccentrico 31 è inoltre munito di un’appendice inferiore 34 sporgente al di là della piastra anulare 7 verso l'utensile 13 e dotata di un profilo esterno atto alla presa con una chiave per ottenere la rotazione del supporto eccentrico 31 rispetto alla relativa sede 30.
Allo scopo si osserva che tra il portautensili 11 e la superficie del coperchio 3 ad esso affacciata deve essere definito un opportuno spazio per l'inserimento della chiave e la manovra dell'appendice 34.
Inoltre, come evidenziato in Figura 2, la sfera 33 può essere premuta verso la tacca 36 ad essa affacciata, tramite una molla 39 ed una vite 40 senza testa ad esagono incassato. In questo caso, quando l'albero 10 deve essere ruotato per la registrazione del supporto 31 eccentrico, la vite 40 viene allentata ed il supporto 31 ruotato tramite la relativa estremità 34 azionabile con chiave.
La registrazione angolare del supporto 31 rispetto alla relativa sede 30 determina una lieve deviazione dell'asse dell'albero 10 di mandrino rispetto alla posizione che questo assumerebbe parallelamente all'asse dell'albero 2. La deviazione angolare dell 'asse di mandrino 10 avviene per rotazione dell 'asse tesso intorno ad un centro C orientativamente situato in corrispondenza della mezzeria del cuscinetto orientabile 27a più interno, ossia quello lontano dalla superficie di lavoro. Il relativo angolo A di deviazione rispetto alla posizione verticale induce una corrispondente inclinazione della superficie attiva 35 dell'utensile 13 rispetto al piano P teorico di lavoro e, conseguentemente, rispetto alla superficie della piastrella da levigare.
Pertanto, la configurazione illustrata in Figura 3, nella quale la zona operativa dell'utensile 13 è limitata alla sua parte più esterna, è idonea alla lavorazione di piastrelle di formato massimo.
Nella Figura 6 è inoltre evidenziato come la distribuzione delle tacche 36 corrispondenti a varie posizioni angolari degli utensili 13 possa interessare un arco più o meno esteso della superficie periferica esterna del supporto eccentrico 31.
Inoltre, come risulta dalle Figure 3, 4, 5, i settori operativi 37 dei vari utensili 13 di una stessa testa possono essere regolati secondo angolazioni tra loro convenientemente diverse: è pertanto possibile effettuare una lavorazione ottimale di una zona anulare Q, rappresentata con campitura a puntini, in funzione del formato K della piastrella da levigare.
Infatti, con riferimento alla Figura 3, si osserva che, assegnato un certo formato Kmax, ed effettuata la regolazione di uno degli alberi 10 con la massima inclinazione verso l'interno, nella posizione A in Figura 3, uno dei rimanenti alberi, ad esempio quello di cui alla posizione B successiva procedendo in senso antiorario, viene regolato con un'inclinazione tale che il relativo settore operativo 37 risulti adiacente al settore operativo dell'utensile A; procedendo in modo analogo per la registrazione angolare dei rimanenti alberi 10 di mandrino, viene garantita la copertura in lavorazione di tutta la zona Q.
Per le piastrelle aventi formati minimi Kmin, ovvero medi Kmed , si procede in modo analogo, cioè si inizia la regolazione partendo da un albero relativo ad un utensile qualsiasi, indicato con la posizione E in Figura 4, che sia inclinato verso l'esterno del massimo angolo possibile, compatibilmente con detto formato e procedendo nelle registrazioni angolari a seguire con i rimanenti alberi.
Nell'attuazione pratica, i materiali, le dimensioni, i particolari esecutivi, potranno essere diversi da quelli indicati, ma ad essi tecnicamente equivalenti, senza per questo uscire dal dominio giuridico della presente invenzione.

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina levigatrice, in particolare per materiali ceramici, comprendente un'unità di levigatura (1) avente un albero (2) motorizzato intorno al quale è azionata a rotazione, tramite primi mezzi di trasmissione (5, 6, 7), una pluralità di utensili levigatori (13) fissati ciascuno all'estremità libera di un albero (10) di mandrino, gli utensili (13) essendo azionati a ruotare intorno all'asse del relativo albero (10) di mandrino tramite secondi mezzi di trasmissione (18, 19, 20, 21, 22, 23, 24), caratterizzata da ciò, che ciascun albero (10) è reso orientabile tramite mezzi di regolazione angolare (31, 32) intorno ad un asse parallelo a detto albero.
  2. 2. Macchina secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata da ciò, che detti primi mezzi di trasmissione comprendono un coperchio inferiore (5, 6, 7) connesso ad un'estremità di detto albero (2) e dotato di una pluralità di sedi (28) per ricevere rotoidalmente detti alberi (10) di mandrino; ciascuna sede prevedendo un mezzo (27a) di supporto a rotazione orientabile interno ed un mezzo (27b) di supporto a rotazione orientabile esterno per il relativo albero (10) di mandrino, il mezzo di supporto a rotazione orientabile esterno (27b) essendo associato a detti mezzi di regolazione angolare (31, 32).
  3. 3. Macchina secondo la rivendicazione 1, oppure 2, caratterizzata da ciò, che detti mezzi di regolazione angolare comprendono un supporto eccentrico (31) interposto tra ciascun detto albero (10) di mandrino e la relativa sede (30).
  4. 4. Macchina secondo la rivendicazione 2, caratterizzata da ciò, che detti mezzi di supporto a rotazione sono costituiti da cuscinetti orientabili (27a, 27b ).
  5. 5. Macchina secondo le rivendicazioni 2 e 3, caratterizzata da ciò, che detto supporto eccentrico (31) è accoppiato esternamente a detta sede (30) in modo da poter ruotare in essa ed è dotato internamente di un foro (41) passante eccentrico rispetto alla superficie esterna del supporto stesso per ricevere uno di detti mezzi di supporto a rotazione (27a, 27b).
  6. 6. Macchina secondo le rivendicazioni 2 e 3, caratterizzata da ciò, che detto supporto eccentrico (31) presenta sulla sua superficie esterna una pluralità di rientranze (36), angolarmente spaziate, per ricevere radialmente dei mezzi di arresto (33, 39, 40) della posizione angolare del supporto eccentrico (31) rispetto alla relativa sede (30).
  7. 7. Macchina secondo la rivendicazione 6 caratterizzata da ciò che detti mezzi di arresto comprendono una sfera (33) contrastata da un mezzo elastico (39) e da un elemento filettato (40).
  8. 8. Macchina secondo la rivendicazione 3, caratterizzata da ciò, che detto supporto eccentrico (31) è dotato di un'appendice tubolare (34) di manovra, estendentesi da detta sede (30) verso il relativo utensile (13), azionabile dall'esterno tramite chiave.
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