ITMO20130152A1 - Macchina ginnica - Google Patents

Description

“MACCHINA GINNICA†.

DESCRIZIONE

La presente invenzione si riferisce ad una macchina ginnica.

Nel settore delle attrezzature da palestra sono note svariate tipologie di macchine ginniche.

Tali macchine presentano generalmente un telaio portante che definisce una seduta atta a sostenere il peso dell’utente ed un gruppo di carico per l’esecuzione di un esercizio ginnico e mediante il quale à ̈ selezionabile dell’esercizio stesso.

Una delle macchine ginniche per eccellenza, che costituisce parte dell’ attrezzatura base di cui à ̈ dotata qualsiasi palestra, à ̈ la cosiddetta “panca piana†.

Il telaio di questa macchina definisce una zona di appoggio per la schiena dell’utente che à ̈ disposta sostanzialmente orizzontale, mentre il gruppo di carico, costituito da un bilanciere sul quale sono posizionabili dei dischi di peso predefinito, à ̈ disposto superiormente alla zona di appoggio.

La zona di appoggio così definita à ̈ dunque atta a supportare per intero il peso dell’utente durante lo svolgimento dell’esercizio, che consiste nel sollevamento del bilanciere sopraccitato.

Un’alternativa della panca piana à ̈ la cosiddetta “panca inclinata†, la quale si differenzia dalla prima per l’inclinazione della zona di appoggio.

Più in dettaglio, il telaio della panca inclinata presenta una zona di appoggio della schiena che à ̈ inclinata rispetto all’orizzonte ed una seduta atta a supportare il peso dell’utente.

Queste macchina di tipo noto presentano però degli inconvenienti.

Esse, infatti, non garantiscono il corretto svolgimento dell’esercizio ginnico da parte dell’utente ed in particolare non garantiscono che quest’ultimo mantenga la corretta postura durante lo svolgimento dello stesso.

Ciò à ̈ dovuto al fatto che durante lo svolgimento dell’esercizio, e soprattutto nella fase di maggiore intensità, l’utente tende ad inarcare la schiena andando a definire una sorta di ponte.

Questo compromette non solo la corretta riuscita dell’esercizio, ma può risultare addirittura dannoso per l’utente in quanto comporta un sovraccarico a danno dell’apparato scheletrico e/o delle articolazioni e/o dell’apparato tendineo.

Ne consegue, pertanto, che sia la panca piana che la panca inclinata ad oggi in uso nella maggior parte delle palestre, se non utilizzate in modo corretto possono risultare inadeguate per il corretto allenamento muscolare e possono persino provocare delle patologie a carico dell’apparato scheletrico, dei gruppi muscolari differenti da quelli allenati e dell’apparato tendineo.

Ancora, queste macchine di tipo noto risultano di utilizzo poco agevole in quanto, non essendo provviste di mezzi di sicurezza idonei a prevenire il verificarsi di infortuni richiedono necessariamente la presenza di un altro utente pronto ad intervenire in caso di bisogno, ed in particolare nel caso di esercizi caratterizzati da un alto livello di intensità.

Non ultimo, queste macchine non garantiscono lo svolgimento di un esercizio “simmetrico†, ovvero che consenta di fare lavorare in modo omogeno la parte sinistra e destra del corpo dell’utente.

Il compito principale della presente invenzione à ̈ quello di escogitare una macchina ginnica che garantisca il corretto svolgimento dell’esercizio ginnico a cui à ̈ preposta e che al contempo garantisca il mantenimento della postura più idonea all’esercizio stesso.

All’intemo di questo compito, uno scopo della macchina secondo il presente trovato à ̈ dunque quello di ottenere un allenamento efficace del gruppo muscolare interessato dall’esercizio ginnico cui la macchina à ̈ preposta senza gravare al contempo in modo dannoso sull’apparato scheletrico o sulle articolazioni dell’utente.

Un altro scopo del presente trovato à ̈ quello di garantire l’incolumità dell’utente anche nel corso di esercizi caratterizzati da un elevato carico di lavoro e senza che sia necessaria la presenza di un secondo utente.

Non ultimo scopo del presente trovato à ̈ quello di escogitare una macchina che consenta di allenare in modo simmetrico i gruppi muscolari interessati dall’esercizio ginnico.

Altro scopo del presente trovato à ̈ quello di escogitare una macchina ginnica che consenta di superare i menzionati inconvenienti della tecnica nota nell’ambito di una soluzione semplice, razionale, di facile ed efficace impiego e dal costo contenuto.

Gli scopi sopra esposti sono raggiunti dalla presente macchina ginnica secondo la rivendicazione 1.

Altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di ima macchina ginnica, illustrata a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:

la figura 1 Ã ̈ una prima vista assonometrica di una macchina ginnica secondo il trovato;

la figura 2 Ã ̈ una seconda vista assonometrica della macchina di figura 1 ; la figura 3 Ã ̈ una vista in alzato laterale della macchina di figura 1 ;

la figura 4 Ã ̈ un ingrandimento del particolare dei mezzi di sicurezza della macchina di figura 1;

la figura 5 à ̈ una vista laterale del particolare di figura 4 con l’organo di arresto in posizione di rilascio;

la figura 6 à ̈ una vista laterale del particolare di figura 4 con l’organo di arresto in posizione di impegno.

Con particolare riferimento a tali figure, si à ̈ indicato globalmente con il numero di riferimento 1 una macchina ginnica.

La macchina 1 comprende un telaio 2 definente almeno una zona di appoggio 3 della schiena di un utente, e comprende almeno un gruppo di lavoro 4 associato al telaio 2. gruppo di lavoro 4 à ̈ provvisto di un gruppo di carico 5 per l’esecuzione di un esercizio ginnico e di mezzi di movimentazione 6 del gruppo di carico 5.

Più particolarmente, il gruppo di carico 5 à ̈ del tipo di uno o più elementi di supporto 5a sui quali sono posizionabili in modo rimuovibile degli elementi di carico 5b di peso predefinito al fine di regolare il carico di lavoro dell’esercizio.

Secondo il trovato, la zona di appoggio 3 à ̈ inclinata rispetto alla verticale ed il telaio 2 comprende almeno una pedana 7 per l’appoggio dei piedi dell’utente anch’essa inclinata rispetto alla verticale, dove la zona di appoggio 3 e la pedana 7 sono tra loro convergenti verso il basso. La zona di appoggio 3 e la pedana 7 sono quindi inclinate da parte opposta rispetto alla verticale.

La zona di appoggio 3 e la pedana 7 così definite sono atte a sostenere il peso dell’utente, definiscono una posizione comoda per l’esecuzione dell’esercizio ginnico ed evitano, poiché il peso dell’utente grava almeno in parte sulla pedana 7 ed il suo tronco risulta inclinato rispetto alla verticale, che l’utente stesso possa assumere una postura errata anche in fase di massimo sforzo.

Opportunamente, la pedana 7 à ̈ mobile in traslazione rispetto alla zona di appoggio 3, in modo da adattare la macchina 1 all’altezza dell’utente. Risulta facilmente comprensibile per il tecnico del settore che la pedana 7 può traslare rispetto alla zona di appoggio 3 in modo continuo o discreto, in quest’ultimo caso essendo previste una pluralità di posizioni predefinite. Vantaggiosamente, la zona di appoggio 3 à ̈ inclinata rispetto alla verticale di un angolo compreso tra 20° e 40° e preferibilmente pari a circa 30°.

Analogamente, la pedana 7 Ã ̈ inclinata rispetto alla verticale di un angolo compreso tra 50° e 70° e preferibilmente pari a 60°.

Opportunamente, l’inclinazione rispetto alla verticale della zona di appoggio 3 e della pedana 7 à ̈ tale per cui la loro inclinazione reciproca à ̈ sostanzialmente pari a 90°. Tra le varie inclinazioni reciproche possibili, questa à ̈ infatti quella che consente di ottimizzare l’efficienza dell’esercizio svolto mantenendo al contempo la postura ideale.

Il gruppo di lavoro 4 comprende almeno un elemento portante 4a associato al telaio 2 e supportante i mezzi di movimentazione 6 ed il gruppo di carico 5.

L’elemento portante 4a può essere associato in modo rimuovibile al telaio 2, così da consentire intercambiabilità del gruppo di lavoro 4, in tal caso essendo previsti mezzi di bloccaggio reciproco. In alternativa l’elemento portante 4a può essere realizzato integralmente con il telaio stesso.

In uso l’elemento portante 4a risulta comunque solidale al telaio 2.

I mezzi di movimentazione 6 comprendono almeno un elemento di presa 8 impugnabile dall’utente, collegato mobile all’elemento portante 4a e cinematicamente collegato (dove con tale termine si intende che lo spostamento di uno provoca lo spostamento dell’altro) al gruppo di carico 5. Lo spostamento dell’elemento di presa 8 provoca quindi lo spostamento del gruppo di carico 5.

Più particolarmente, i mezzi di movimentazione 6 comprendono almeno una carrucola 9a,9b, calettata su un albero 10 supportato in rotazione dall’elemento portante 4a, interposta tra l’elemento di presa 8 ed il gruppo di carico 5 e cinematicamente collegata ad essi mediante almeno un elemento flessibile 11a,11b. La carrucola 9a,9b viene quindi azionata in rotazione attorno ad un relativo asse dal movimento dell’elemento di presa 8 e, per effetto della sua rotazione, provoca a sua volta lo spostamento del gruppo di carico 5.

Preferibilmente, l’elemento portante 4a definisce almeno una coppia di elementi di guida 12 che si sviluppano lateralmente alla zona di appoggio 3, da parti opposte della stessa, ed alle quali à ̈ associato mobile in traslazione l’elemento di presa 8, ad esempio costituito da una barra impugnabile dall’utente. Non si escludono tuttavia alternative forme di realizzazione nelle quali la macchina 1 à ̈ provvista di due elementi di presa impugnabili dall’utente e tra loro svincolati.

L’elemento di presa 8 à ̈ a sua volta collegato, mediante un primo elemento flessibile Ila, ad almeno una prima carrucola 9a che trasferisce il moto ad almeno una seconda carrucola 9b attraverso l’albero 10 sulle quali sono calettate le carrucole stesse. La seconda carrucola 9b à ̈ sua volta collegata al gruppo di carico 5 mediante un secondo elemento flessibile 1 lb.

Nella preferita, ma non esclusiva, forma di realizzazione rappresentata nelle figure, i mezzi di movimentazione 6 comprendono due prime carrucole 9a disposte lungo il prolungamento degli elementi di guida 12 e due seconde carrucole 9b posizionate posteriormente alla zona di appoggio 3.

In una alternativa forma di realizzazione, non rappresentata nelle figure, gli elementi di guida 12 sono supportati in rotazione rispetto al telaio 2 attorno ad un asse sostanzialmente orizzontale. Questo consente di variare l’inclinazione degli elementi di guida 12 rispetto alla zona di appoggio 3 così da variare la direzione di spinta esercitata dall’utente e, di conseguenza, il gruppo muscolare interessato dall’esercizio.

Vantaggiosamente, la macchina 1 comprende mezzi di sicurezza 13 azionabili per bloccare l’albero 10 in una pluralità di posizioni predefinite. Più in dettaglio, i mezzi di sicurezza 13 comprendono almeno un elemento di attuazione 14 collegato ad un organo di arresto 15 atto a cooperare con un elemento di riscontro 16 solidalmente associato all’albero 10 e presentante una pluralità di superimi di riscontro 16a tra loro disposte in successione. L’elemento di attuazione 14 à ̈ azionabile per movimentare l’organo di arresto 15 tra una posizione di impegno, nella quale à ̈ atto a cooperare con una delle superimi di riscontro 16a per impedire la rotazione dell’ albero 10, ed una posizione di rilascio, nella quale à ̈ svincolato dall’elemento di riscontro 16 per consentire la rotazione dell’albero stesso. Preferibilmente, l’organo di arresto 15 in configurazione di riposo si trova nella posizione di impegno.

Nella forma di realizzazione rappresentata nelle figure, l’elemento di attuazione 14 à ̈ collegato all’organo di arresto 15 mediante un cavo 17 di tipo inestensibile e sono previsti dei mezzi elastici 18 atti a premere l’organo di arresto stesso nella posizione di impegno. Per effetto dell’azionamento dei mezzi di attuazione 14 l’organo di arresto 15 viene quindi portato nella posizione di rilascio in contrasto ai mezzi elastici 18. Più particolarmente, l’organo di arresto 15 presenta una superficie di bloccaggio 15a atta a cooperare, nella posizione di impegno, con una relativa superficie di riscontro 16a.

La superficie di bloccaggio 15a e le superici di riscontro 16a sono conformate in modo tale da contrastare lo spostamento dell’organo di arresto 15 dalla posizione di impegno verso la posizione di rilascio. Questo al fine di evitare che l’elemento di presa 8 si sposti verso l’utente per effetto del peso del gruppo di carico 5 nel caso in cui l’utente stesso abbia azionato l’elemento di attuazione 14 senza avere però effettivamente impugnato l’elemento di presa 8. In tal modo l’organo di arresto 15 raggiunge la posizione di rilascio solo a seguito del contemporaneo azionamento dell’elemento di attuazione 14 e spostamento dell’elemento di presa 8 da parte dell’utente, quest’ultimo provocando la rotazione dell’albero 10 ed il conseguente allontanamento della superficie di riscontro 16a dalla superficie di bloccaggio 15a con cui à ̈ a contatto.

Nella preferita forma di realizzazione rappresentata nelle figure, nella posizione di rilascio l’organo di arresto 15 à ̈ sollevato rispetto alla posizione di impegno, nella quale le superfici di riscontro 16a sono disposte superiormente alla superficie di bloccaggio 15a con la quale sono in contatto.

Preferibilmente, l’elemento di riscontro 16 à ̈ costituito da almeno una ruota a denti obliqui calettata sull’albero 10 a definire un arpionismo con l’organo di arresto 15 (tale quindi da consentire, nella posizione di impegno dell’organo di arresto, la rotazione della ruota stessa in un senso ma non nel senso opposto). Nella forma di realizzazione rappresentata nelle figure, l’elemento di riscontro 16 comprende due a denti obliqui calettate sull’albero 10 e tra loro angolarmente sfalsate, così da raddoppiare (rispetto al caso di una sola ruota) il numero delle posizioni di bloccaggio predefinite.

Vantaggiosamente, l’elemento di attuazione 14 à ̈ disposto in corrispondenza di detta pedana, così da essere facilmente azionabile dall’utente.

Il funzionamento del presente trovato à ̈ il seguente.

L’utente seleziona inizialmente il carico di lavoro, aggiungendo o rimuovendo degli elementi di carico 5b dagli elementi di supporto 5 a, e la posizione desiderata della pedana 7 rispetto alla zona di appoggio 3 in funzione della propria altezza.

L’utente si dispone quindi con la propria schiena a contatto contro la zona di appoggio 3 e con i piedi disposti sulla pedana 7.

Per iniziare l’esercizio l’utente procede premendo con un piede l’elemento di attuazione 14, così da portare l’organo di arresto 15 nella sua posizione di rilascio. Come sopra anticipato, l’azionamento dell’elemento di attuazione 14 non comporta automaticamente lo sblocco dell’albero 10 ed il conseguente rilascio dell’elemento di presa 8 in direzione di avvicinamento all’utente, in quanto l’elemento di riscontro 16 rimane impegnato con l’organo di arresto 15 fino a quando l’utente non aziona l’elemento di presa stesso, così da allontanare reciprocamente la superficie di riscontro 16a e la superficie di bloccaggio 15a.

A questo punto l’utente à ̈ libero di eseguire l’esercizio movimentando l’elemento di presa 8.

Durante l’esecuzione l’utente mantiene premuto l’elemento di attuazione 14 così da consentire la libera traslazione dell’elemento di presa 8 in entrambi i versi.

Nel momento in cui l’utente raggiunge la condizione di massimo sforzo e non riesce più a sollevare il gruppo di carico 5, egli provvede a rilasciare l’elemento di attuazione 14 facendo così intervenire l’organo di arresto 15 il quale, tornando nella sua posizione di impegno, coopera con il primo dente disponibile delle due mote 16, interrompendo la discesa dell’elemento di presa 8.

L’elevato numero di superfici di riscontro 16a definite dall’elemento di riscontro 16 sopra descritto fa si che la corsa che deve compiere l’elemento di presa 8 per raggiungere la posizione di bloccaggio sia estremamente contenuta.

Si à ̈ in pratica constatato come il trovato descritto raggiunga gli scopi proposti e in particolare si sottolinea il fatto che la macchina ginnica secondo il trovato consente all’utente di mantenere la postura corretta durante l’intero svolgimento dell’ esercizio.

Ciò à ̈ dovuto in particolare al fatto che l’utente, per svolgere l’esercizio, si debba posizionare in piedi, e non seduto come nelle macchine di tipo noto, e che al contempo una parte del suo peso venga sostenuto dalla zona di appoggio della schiena per effetto dell’ inclinazione della stessa rispetto alla verticale.

Un altro vantaggio ancora della macchina secondo il trovato à ̈ quello di garantire la sicurezza dell’utente durante tutte le fasi dell’esercizio.

Più in dettaglio, i mezzi di sicurezza oggetto della presente invenzione consentono all’utente di bloccare la discesa dell’elemento di presa in qualunque momento e senza l’ausilio di altre persone. Ciò consente quindi di eseguire qualsiasi esercizio, anche con elevati carichi, in condizione di massima sicurezza.

Claims (13)

1. RIVENDICAZIONI 1) Macchina (1) ginnica comprendente un telaio (2) che definisce almeno una zona di appoggio (3) della schiena di un utente, almeno un gruppo di lavoro (4) associato a detto telaio (2) e provvisto di un gruppo di carico (5) per l’esecuzione di un esercizio ginnico e di mezzi di movimentazione (6) di detto gruppo di carico (5), caratterizzata dal fatto che detta zona di appoggio (3) à ̈ inclinata rispetto alla verticale e dal fatto di comprendere almeno una pedana (7) per l’appoggio dei piedi dell’utente anch’essa inclinata rispetto alla verticale, dove detta zona di appoggio (3) e detta pedana (7) sono inclinate da parti opposte rispetto alla verticale e sono tra loro convergenti verso il basso.
2. 2) Macchina (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta zona di appoggio (3) Ã ̈ inclinata rispetto alla verticale di un angolo compreso tra 20° e 40°, preferibilmente pari a circa 30°.
3. 3) Macchina (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta pedana à ̈ inclinata rispetto alla verticale di un angolo compreso tra 50° e 70°, preferibilmente pari a circa 60°.
4. 4) Macchina (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta zona di appoggio e detta pedana sono tra loro inclinate di un angolo sostanzialmente pari a 90°.
5. 5) Macchina (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto gruppo di lavoro (4) comprende un elemento portante (4a) associato a detto telaio (2) e che detti mezzi di movimentazione comprendono almeno un elemento di presa (8) impugnabile dall’utente, collegato mobile a detto elemento portante (4a) e cinematicamente collegato a detto gruppo di carico (5), lo spostamento di detto elemento di presa (8) provocando lo spostamento di detto gruppo di carico (5).
6. 6) Macchina (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di movimentazione (6) comprendono almeno una carrucola (9a, 9b) interposta tra detto elemento di presa (8) e detto gruppo di carico (5) e cinematicamente collegata a questi ultimi mediante almeno un elemento flessibile (11a, 11b), detta carrucola (9a, 9b) essendo calettata su un albero (10) supportato in rotazione da detto elemento portante (4a), e caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di sicurezza (13) azionabili per bloccare detto albero (10) in una pluralità di posizioni angolari predefinite.
7. 7) Macchina (1) secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di sicurezza (13) comprendono almeno un elemento di attuazione (14) collegato ad un organo di arresto (15) atto a cooperare con un elemento di riscontro (16) solidalmente associato a detto albero (10) e presentante una pluralità di superfici di riscontro (16a) disposte tra loro in successione, detto elemento di attuazione (14) essendo azionabile per movimentare detto organo di arresto (15) da una posizione di impegno, nella quale à ̈ atto a cooperare con una di dette superfici di riscontro (16a) per impedire la rotazione di detto albero (10), ad una posizione di rilascio, nella quale à ̈ svincolato da detto elemento di riscontro (16) per consentire la rotazione di detto albero (10).
8. 8) Macchina (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto organo di arresto (15) presenta una superficie di bloccaggio (15a) atta a cooperare con dette superfici di riscontro (16a) e dal fatto che detta superficie di bloccaggio (15a) e dette superfici di riscontro (16a) sono conformate in modo tale da contrastare lo spostamento dell’organo di arresto (15) dalla posizione di impegno verso la posizione di rilascio.
9. 9) Macchina (1) secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che nella posizione di rilascio detto organo di arresto (15) à ̈ sollevato rispetto alla posizione di impegno e dal fatto che dette superfici di riscontro (16a) sono disposte superiormente a detta superfìcie di bloccaggio (15a) nella posizione di impegno stessa dell’organo di arresto (15).
10. 10) Macchina (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto elemento di attuazione (14) à ̈ disposto in corrispondenza di detta pedana (7).
11. 11) Macchina (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto elemento portante (4a) comprende almeno una coppia di elementi di guida (12) che si sviluppano lateralmente a detta zona di appoggio (3), da parti opposte della stessa, e che supportano in traslazione detto almeno un elemento di presa (8).
12. 12) Macchina (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti elementi di guida (12) sono supportati mobili in rotazione attorno ad un asse sostanzialmente orizzontale rispetto a detto telaio (2).
13. 13) Macchina (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto elemento portante (4a) à ̈ associato in modo a detto telaio (2).