ITMO20120258A1 - Verricello per natanti - Google Patents

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ITMO20120258A1
ITMO20120258A1 IT000258A ITMO20120258A ITMO20120258A1 IT MO20120258 A1 ITMO20120258 A1 IT MO20120258A1 IT 000258 A IT000258 A IT 000258A IT MO20120258 A ITMO20120258 A IT MO20120258A IT MO20120258 A1 ITMO20120258 A1 IT MO20120258A1
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IT
Italy
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winch
light
photovoltaic
seat
battery
Prior art date
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IT000258A
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English (en)
Inventor
Gianni Luca Franzosi
Flavio Gasparini
Original Assignee
Gaser Ossido Duro S R L
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B66HOISTING; LIFTING; HAULING
    • B66DCAPSTANS; WINCHES; TACKLES, e.g. PULLEY BLOCKS; HOISTS
    • B66D1/00Rope, cable, or chain winding mechanisms; Capstans
    • B66D1/60Rope, cable, or chain winding mechanisms; Capstans adapted for special purposes
    • B66D1/74Capstans
    • B66D1/7421Capstans having a vertical rotation axis
    • B66D1/7426Capstans having a vertical rotation axis driven by motor only

Landscapes

  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Filling Or Discharging Of Gas Storage Vessels (AREA)

Description

“VERRICELLO PER NATANTI†.
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un verricello per uso nautico, vale a dire un verricello destinato ad essere impiegato su un natante.
Sono noti verricelli (detti anche “wìnch", nel gergo del settore, mutuando l’espressione dalla lingua inglese), ad azionamento manuale, impiegati nella barche a vela per agevolare le operazioni di posizionamento ed issata delle vele.
Tali operazioni sono eseguite manovrando le cime di manovra (scotte o drizze) collegate alle vele, lascandole o cazzandole sui verricelli, appositamente disposti sulla coperta dell’imbarcazione.
I verricelli comprendono una parte di supporto statorica, atta ad essere fissata sulla coperta, ed un corpo rotorico, o tamburo, girevolmente accoppiato alla parte statorica e destinato ad accogliere gli avvolgimenti della cima di manovra.
In pratica, il tamburo à ̈ calettato coassialmente sulla parte statorica, lungo un albero longitudinale, disposto verticalmente rispetto alla coperta, in modo che il tamburo possa ruotare rispetto al supporto statorico, in almeno un senso di rotazione, il tamburo coprendo lateralmente almeno una porzione superiore della parte statorica a definire la superficie periferica del verricello su cui si avvolge e svolge la cima.
Sulla sommità del verricello, può essere disposta una nota staffa di guida, avente generalmente un profilo ad “S†, fissa rispetto alla parte statorica. Nelle ore serali, allorché sia necessario utilizzare il verricello per le manovre suddette, il velista reca con sé, presso il verricello medesimo, dispositivi portatili di illuminazione, come torce o lampade elettriche o simili.
Per il velista, si tratta di una operazione oltremodo scomoda soprattutto per la necessità di stabilire, di volta in volta, ove sia più conveniente poggiare i dispositivi di illuminazione perché da una parte consentano un’adeguata visibilità del verricello e della cima e, dall’altra, non sfuggano dalla posizione in cui sono stati collocati, scivolando o rotolando via, a causa dell’inclinazione o dei movimenti della barca.
Inoltre, una volta che la batteria di questi dispositivi si sia scaricata, il velista resta senza luce artificiale a bordo, la quale à ̈ necessaria per svolgere altre importanti attività nelle ore serali o notturne.
In alternativa, i natanti sono attualmente provvisti di fonti di illuminazione fisse, dislocate opportunamente in coperta e nelle altre parti della barca, collegate ad un gruppo elettrogeno, alimentato a gasolio, con gli inconvenienti del forte rumore e del cattivo odore degli scarichi da esso prodotti.
Inoltre, il gasolio à ̈ una risorsa preziosa a bordo di una barca, in quanto molto limitata, non approvvigionabil a piacere, e destinata ad alimentare diverse apparecchiature, alcune fondamentali per garantire una sicura e comoda navigazione.
In alternativa, le fonti di illuminazione, ad esempio a basso consumo, possono essere alimentate da delle batterie le quali, al pari del generatore, costituiscono una fonte artificiale di energia soggetta ad esaurimento, con tutti i relativi inconvenienti già citati.
Il compito principale della presente invenzione à ̈ quello di escogitare un verricello per natanti che fornisca illuminazione nelle ore serali e notturne. All’interno di questo compito, uno scopo importante del trovato à ̈ escogitare un verricello per natanti che, specialmente nel caso di mare grosso o burrasca, renda disponibili mezzi di illuminazione saldamente accoppiati al natante in modo da esserne solidali, facilmente raggiungibili dai membri dell’equipaggio, ed atti a consentire di vedere efficacemente quali cime si stiano manovrando, ed in generale di svolgere con maggiore agio le attività nautiche, come ad esempio sorvegliare le distanze della barca quando lo skipper deve andare in prua, ed altro ancora.
Un altro scopo della presente invenzione, à ̈ quello di escogitare un verricello per natanti che renda disponibili dei mezzi di illuminazione solidali al natante che permettano a questo di essere avvistato più facilmente dai soccorsi.
Ulteriore scopo del presente trovato à ̈ quello di escogitare un verricello per natanti che fornisca illuminazione senza necessitare di una fonte di energia artificiale esterna.
Altro scopo del presente trovato à ̈ quello di escogitare un verricello per natanti che fornisca illuminazione senza produrre rumori od odori fastidiosi.
Ancora un altro scopo del presente trovato à ̈ quello di escogitare un verricello per natanti che consenta di superare i menzionati inconvenienti della tecnica nota nell’ambito di una soluzione semplice, razionale, di facile ed efficace impiego e dal costo contenuto.
Gli scopi sopra esposti sono raggiunti dal presente verricello per natanti, caratterizzato dal fatto di comprendere:
- mezzi fotovoltaici per trasformare luce incidente in energia elettrica; - almeno una batteria, connessa a detti mezzi fotovoltaici, ed atta ad accumulare detta energia elettrica prodotta da detti mezzi fotovoltaici; e - mezzi di illuminazione per produrre luce e spanderla intorno a detto verricello, connessi a detta batteria così da poterne essere alimentati. Altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di ima forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un verricello per natanti, illustrata a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:
la figura 1 Ã ̈ una vista in assonometria del verricello secondo il trovato; la figura 2 Ã ̈ una vista in sezione verticale, di una porzione superiore del verricello secondo il trovato;
la figura 3 Ã ̈ una vista in esploso del verricello secondo il trovato; e la figura 4 Ã ̈ una vista in assonometria, parzialmente in esploso, del verricello secondo il trovato, la quale mostra tre componenti fondamentali dello stesso.
Con particolare riferimento a tali figure, si à ̈ indicato globalmente con 1 un verricello per natanti secondo l’invenzione, particolarmente destinato ad essere disposto sulla coperta dell’ imbarcazione, per gli impieghi noti alla persona esperta del ramo e già brevemente discussi in sede di descrizione della tecnica nota.
Il verricello 1 comprende, nei suoi aspetti più generali: mezzi fotovoltaici 2 per trasformare luce incidente in energia elettrica; almeno una batteria 3, connessa ai mezzi fotovoltaici 2, ed atta ad accumulare l’energia elettrica prodotta dai mezzi fotovoltaici 2 medesimi; e mezzi di illuminazione 4, 5 per produrre luce e spanderla intorno al verricello 1, i quali sono connessi alla batteria 3 così da poterne essere alimentati (si vedano le figure 2 e 3 in particolare).
Prima di descrivere l’invenzione nei suoi aspetti costruttivi e funzionali particolari, si spiega di seguito come essa raggiunga gli scopi proposti e superi completamente i limiti della tecnica nota.
Dato che il verricello 1 à ̈ disposto sulla coperta del natante, e quindi à ̈ esposto alla luce del sole durante le ore diurne, i suoi mezzi fotovoltaici 2 caricano la batteria 3 (ma di preferenza ve n’à ̈ più d’una, come meglio spiegato in seguito), grazie alla loro capacità di trasformare le radiazioni elettromagnetiche prodotte dal sole in energia elettrica.
Dopodiché, durante le ore serali o notturne, l’energia elettrica accumulata può essere trasformata nuovamente in energia luminosa, ed erogata nell’ intorno del verricello 1 proposto, grazie ai suoi mezzi di illuminazione 4, 5.
Pertanto, il velista che necessiti di impiegare il verricello 1 nelle ore meno luminose della giornata, non abbisogna di lampade elettriche o simili, né deve impiegare il gruppo elettrogeno eventualmente predisposto a bordo del natante.
Quindi, il verricello 1 proposto non richiede l’impiego di fonti artificiali esterne di energia, le quali vanno soggette ad esaurimento e richiedono una particolare attenzione nel loro impiego, e quindi supera del tutto i limiti della tecnica nota.
Inoltre, l invenzione presenta i seguenti vantaggi dovuti alla sua originale configurazione.
Innanzitutto, dato che i mezzi di illuminazione 4, 5 sono compresi nel verricello 1 che, come noto, à ̈ saldamente accoppiato al natante in modo da risultarne solidale ed à ̈ disposto in una posizione molto accessibile della coperta, allora il trovato fornisce dei mezzi di illuminazione che, nelle ore notturne, non solo sono facilmente raggiungibili dai membri dell’equipaggio, ma soprattutto, consentono di vedere efficacemente quali cime si stanno manovrando, ed in generale di svolgere con maggiore agio tutte le attività nautiche richieste, come ad esempio sorvegliare le distanze della barca quando lo skipper deve andare in prua, ed altro ancora.
Inoltre, vantaggiosamente, avere a disposizione dei mezzi di illuminazione 4, 5 sicuramente solidali al natante, e disposti in coperta, permette al natante stesso avvistato più facilmente dai soccorsi, qualora ne fosse necessario l’intervento.
Di preferenza, la batteria 3, così come ciascun componente elettrico compreso nei mezzi fotovoltaici 2 ed in quelli di illuminazione 4, 5, sono inclusi a tenuta nel verricello 1 proposto, secondo modalità dettagliate in seguito, in sede di descrizione di forme di realizzazione particolari dell’invenzione.
Si chiarisce, per quanto noto alla persona esperta del ramo, che per componenti elettrici si intendono i componenti elettronici od elettrotecnici che servono al funzionamento dei mezzi elettronici compresi nell’invenzione, inclusi i componenti di tipo ottico, trasduttori, trasformatori ed ovviamente tutti i componenti dei circuiti elettronici e delle schede elettroniche quali, in via esemplificativa ma non esaustiva, transistor, condensatori, resistori, induttori.
Più in dettaglio, nella presente descrizione, i componenti elettrici cui si farà riferimento sono componenti elettronici/elettrotecnici che, se lambiti dall’acqua, specialmente l’acqua marina, o qualora entrassero a contatto col sale marino, ne potrebbero essere danneggiati e/o potrebbero provocare malfunzionamenti.
Si noti che, dato che tali i componenti elettrici, come già detto, sono di preferenza inclusi a tenuta nel verricello 1 dell’invenzione, quest’ultimo à ̈ in grado di garantire il costante funzionamento dei suoi mezzi di illuminazione, nonostante sia disposto sulla coperta di un’imbarcazione, ove viene ripetutamente bagnato dall’acqua del mare.
Come mostrato in figura 1, il verricello 1 dell’invenzione, come i verricelli noti, può avere una forma assialsimmetrica, che in un certo qual modo ricorda quella dell’alfiere degli scacchi, avendo una base inferiore 6 larga, destinata a fissarsi alla coperta, dalla quale base 6 il verricello 1 si sviluppa in altezza in una configurazione a guisa di fungo, con una porzione mediana 7 più stretta ed una testa superiore 8 più larga.
In dettaglio, come desumibile dalla figura 2, il verricello 1 può essere provvisto di: una parte di supporto statorica 9, che comprende o à ̈ solidale alla base suddetta 6, ed un corpo rotorico 10 (detto anche “tamburo†) girevolmente accoppiato a detta parte statorica 9 (preferibilmente calzato sopra di essa), in modo da poter liberamente ruotare, perlomeno in una direzione, attorno ad un asse di simmetria del verricello 1 (che in uso sarà sostanzialmente perpendicolare rispetto alla coperta).
Il corpo rotorico 10, come definito nel precedente paragrafo, à ̈ destinato ad accogliere ravvolgimento della cima di manovra e, a questo scopo, può definire una gola circonferenziale 11 (chiamata talvolta semplicemente “puleggia†), avente ad esempio una sezione a “V†, e sovente provvista di zigrinature di presa, predisposta per alloggiare almeno in parte l’avvolgimento della cima.
Sopra la gola 11, il verricello 1 include una porzione di sommità della testa succitata, destinata al bloccaggio/guida della cima, la quale porzione può comprendere una staffa di guida 12 come quella della tecnica nota.
Il verricello 1 può inoltre comprendere una sede girevole 13, disposta ad esempio sulla sommità della testa 8, in posizione centrale (ed in dettaglio sulla sua faccia 14 rivolta verso l’alto), la quale à ̈ atta a ricevere in accoppiamento il perno di una manovella impugnabile (non raffigurata in quanto di per sé nota), per l’azionamento manuale del verricello 1, secondo modalità note.
In questo caso, l’invenzione include mezzi meccanici connessi alla sede 13 ed atti porre in rotazione il tamburo 10, a seguito dell’azionamento in rotazione della sede medesima 13, tramite la manovella citata.
In pratica, il tamburo 10 può essere calettato coassialmente sulla parte statorica 9 del verricello 1, lungo un albero di rotazione 15 solidale ad un elemento anulare 16 che definisce internamente la sede 13 girevole, tramite l’interposizione di mezzi meccanici noti, quali cuscinetti a rotolamento o simili, a consentire una fluida rotazione del tamburo 10, la quale rotazione à ̈ impartita da ingranaggi di tipo convenzionale (e per ciò non mostrati), connessi cinematicamente all’albero 15.
Non verranno discussi nel dettaglio ulteriori aspetti meccanici dell’ invenzione, in quanto noti alla persona esperta del ramo.
Si noti che il verricello 1 dell’invenzione può anche essere del tipo a leva di azionamento asimmetrica, in cui la citata sede girevole 13 non à ̈ disposta centralmente nella testa 8, ma à ̈ discosta dall’asse del verricello 1.
In questo caso, linvenzione funziona allo stesso modo e include gli stessi componenti, la cui disposizione e forma può essere però modificata per tenere conto della diversa posizione della sede girevole 13.
Nella preferita forma di realizzazione dell’invenzione, rappresentata nella figure allegate, i mezzi fotovoltaici 2 includono una faccia attiva 17 (si veda la figura 3) atta a ricevere le radiazioni luminose, disposta sulla sommità del verricello 1 (sul lato superiore della testa 8), così che la faccia attiva 17, in uso, sia rivolta verso l’alto.
In questo modo, vantaggiosamente, i mezzi fotovoltaici 2 sono pressoché sempre interessati dai raggi del sole indipendentemente dalla direzione o dalla inclinazione del natante, rispetto alla posizione del sole medesimo. In dettaglio, i mezzi fotovoltaici 2, e quindi la loro faccia attiva 17, possono avere una forma anulare (come ben visibile in figura 3) ed essere disposti attorno alla sede 13 girevole suddetta, così che, durante l’uso, istante per istante, solo una piccola sezione radiale della faccia attiva 17 risulti soggetta all’ombra della manovella, quando applicata alla sede 13, a tutto vantaggio dell’efficienza.
Di preferenza i mezzi fotovoltaici sono del tipo comprendente almeno una pellicola 2 di silicio amorfo (a-Si), in modo che, se anche una loro porzione radiale resta in ombra durante l impiego della manovella, come spiegato nel paragrafo precedente, ciò non interrompe la funzionalità dei mezzi di illuminazione nel loro complesso, come invece potrebbe avvenire impiegando, ad esempio, il comune silicio policristallino.
Nella forma di attuazione preferita dell’ invenzione, i mezzi di illuminazione includono una o più sorgenti di luce 4, disposte internamente a detto verricello, ed almeno un elemento di trasmissione 5 per spandere la luce prodotta dalle sorgenti 4 all’ esterno del verricello 1.
In particolare, l’elemento di trasmissione 5 può essere disposto nel verricello 1 in modo tale da spandere la luce prodotta radialmente rispetto al verricello 1 medesimo (cioà ̈ rispetto al suo asse centrale), in modo da ottenere la massima comodità per il velista in quanto tutta la zona circostante il verricello 1 risulta illuminata.
A tal fine, l’elemento di trasmissione 5 ha di preferenza una conformazione anulare (come si può ben vedere in tutte le figure allegate) e presenta una faccia esterna 18 sostanzialmente circonferenziale in corrispondenza della periferia laterale del verricello 1.
Per poter trasportare la luce dall’intemo all’esterno del verricello 1, l’elemento di trasmissione 5 sarà realizzato in un materiale trasparente, preferibilmente policarbonato.
In questo caso, le sorgenti di luce possono essere diodi ad emissione luminosa (LED) 4 angolarmente disposti attorno al suddetto asse centrale. In dettaglio, dal punto di vista costruttivo, come rappresentato nelle figure 2 e 3, si può prevedere una pluralità di LED 4, ad esempio equidistanziati, disposti sopra l’elemento di trasmissione 5, i quali LED 4 hanno il rispettivo bulbo rivolto verso il basso ed accolto in relativi alloggiamenti 19 ricavati nella faccia superiore dell’elemento di trasmissione.
In pratica, la luce prodotta dai LED 4 à ̈ direttamente inviata nel mezzo di trasmissione 5 che provvede poi a portarla all’esterno del verricello 1 ed a spanderla nell’ambiente circostante.
Le superfici opposte superiore ed inferiore dell’elemento di trasmissione 5 possono essere ricoperte di strati di materiale avente particolari proprietà ottiche, in modo da migliorare la riflessione interna della luce che attraversa l’elemento di trasmissione medesimo 5.
Secondo un preferito, e vantaggioso, aspetto dell’invenzione, il verricello 1 include un blocco funzionale 20 unitario che incorpora i mezzi fotovoltaici 2, la batteria 3 (o le batterie, si veda sotto), e tuia o più sorgenti di luce 4 comprese nei mezzi di illuminazione (che in particolare possono essere realizzate come spiegato nei paragrafi precedenti), nel quale blocco unitario 20 sono inclusi i suddetti componenti elettrici.
Il verricello 1 proposto comprende altresì una sede 21 per ricevere il blocco funzionale 20 in modo rimuovibile e sostituibile.
In pratica, secondo questo vantaggioso accorgimento, la parte funzionale del verricello 1 à ̈ definita in un unico blocco 20 a se stante (ad esempio circolare, e di preferenza anulare), mobile ed accoppiabile/disaccoppiabile al resto del verricello 1, costituendo una sub-unità del verricello 1 che comprende quei componenti elettrici sopra definiti, il resto del verricello 1 potendo essere, in sostanza, una macchina di tipo esclusivamente meccanico.
Di preferenza, la bateria 3, o le baterie, ed i componenti elettrici sopra definiti sono inclusi a tenuta nel blocco funzionale 20.
La citata sede 21 può essere solidale alla suddetta parte statorica ed essere ricavata nella testa 8 del verricello 1, ed in particolare può essere atta a ricevere, con corrispondenza di forma, il blocco funzionale, che vi viene bloccato secondo modalità in seguito descrite.
La sede 21 può essere ricavata in un corpo 28 conformato a guisa di tazza, disposto nella testa 8 del verricello 1, e ad esempio conformante la più volte citata staffa di guida 12.
Prevedendo il blocco funzionale 20, allorché si verificassero malfunzionamenti ad esempio proprio nei componenti eletrici, sarà sufficiente asportare e rimpiazzare il solo il blocco funzionale 20, senza asportare il verricello 1 dalla coperta per smontarlo interamente alla ricerca dell’ origine del malfunzionamento stesso.
Questo vantaggioso accorgimento consente, inoltre, di poter offrire al pubblico sia un verricello 1 dotato di blocco funzionale 20, sia un verricello dotato di un blocco passivo avente la medesima forma di quello funzionale, ma non provvisto degli elementi dell’ invenzione inclusi nel primo.
Il blocco funzionale 20 Ã ̈ di preferenza provvisto di un foro passante centrale 31 e di una sede anulare 32 definita ai bordi del foro 3 1.
Il foro consente che, dopo che il blocco 20 sia stato inserito a misura nella sua sede 21, esso possa venire bloccato dall’ inserimento del succitato elemento anulare 16 che include inferiormente mezzi di bloccaggio all’albero 15 suddeto, e che comprende superiormente una falda anulare 33 atta all’accoppiamento di forma con la citata sede anulare 32 del blocco 20 funzionale, ad impedirne lo sfilamento dalla sede 21 che lo accoglie (cioà ̈ quella ricavata nel corpo a tazza suddetto 28).
Prima di illustrare due possibili versioni del blocco funzionale 20 dell’invenzione, verranno descritti di seguito ulteriori componenti del verricello 1 che di preferenza sono inclusi nel blocco funzionale 20 medesimo.
Tra questi componenti vi sono dei mezzi di comando per attivare/disattivare detti mezzi di illuminazione 4, 5, i quali mezzi di comando comprendono almeno un pulsante 22, disposto preferibilmente nella porzione di sommità di detto verricello 1 , e comprendono altresì una scheda elettronica 23 (o altri mezzi di elaborazione similari) collegata a detta batteria 3 e a detti mezzi di illuminazione (in particolare ai LED 5) e configurata in modo tale da azionare/disattivare questi ultimi a seguito della pressione di detto pulsante 22.
In pratica, se il velista ha necessità di impiegare la luce accumulata nella batterie, à ̈ sufficiente che prema il pulsante; allo stesso modo, per spegnere i mezzi di illuminazione 4, 5 del verricello 1, egli dovrà solamente spingere nuovamente il pulsante.
Nella forma di realizzazione preferita, il blocco funzionale 20 include l’unità di elaborazione, vale a dire la scheda elettronica 23 dell’esempio raffigurato, in una cavità interna 35 isolata e a tenuta (aspetto su cui si tornerà in seguito).
In dettaglio, i mezzi fotovoltaici 2 ed il pulsante 22 sono disposti in un alloggiamento anulare 24, ricavato superiormente in detto verricello 1, di preferenza in una struttura di supporto e contenimento 25 (vd. figg. 2 e 3), detto alloggiamento 24 essendo chiuso a tenuta da un elemento di protezione trasparente 26, avente sostanzialmente la forma di una porzione anulare di calotta, e provvisto di una parte morbida 27 sovrastante detto pulsante 22 a consentirne l attivazione tramite pressione delle dita di un utilizzatore.
In questo caso, il film 17 di a-Si dei mezzi fotovoltaici comprende uno smanco 34 periferico per consentire il contatto tra tale parte morbida 27 ed il pulsante 22.
La struttura di supporto e contenimento 25, mostrata in particolare nelle figure 2 e 3, include un passaggio centrale 33 per accogliere l elemento anulare 16 suddetto, e comprende altresì, oltre al citato alloggiamento anulare 24 superiore, anche due camere 30, 31 inferiori, una più esterna per alloggiare le batterie 3, di preferenza quattro, disposte secondo i lati di un quadrangolo, ed una più interna per alloggiare la scheda elettronica 23, in questo caso vantaggiosamente di forma quadrangolare ed avente chiaramente un suo proprio passaggio centrale 34, per consentire l’attraversamento dell’elemento anulare 16.
Il succitato isolamento a tenuta della scheda elettronica 23 può essere realizzato provvedendo la stessa inferiormente di una base di isolamento 36 (visibile nelle figure 2 e 3), la quale, a seguito dell’inserimento della scheda nella citata camera interna 31, definisce, assieme alle pareti 3 1 della camera medesima una cavità isolata in cui la scheda 23 à ̈ totalmente a tenuta (eventualmente impiegando anche guarnizioni, sigillanti, o altri mezzi di tenuta).
In questo caso, i collegamenti elettrici tra i LED 4 e la scheda 23 sono in parte annegati in detta base di isolamento 36 e la passano da parte a parte. Come sopra anticipato, sono possibili almeno due versioni particolari del blocco funzionale 20.
Secondo una prima versione particolare, che à ̈ quella rappresentata nelle figure, il blocco 20 include: i mezzi fotovoltaici 2, l’elemento di protezione 26, la struttura di supporto 25, la scheda elettronica 23, i LED 4 e le batterie 3.
In questo caso, i LED 4 sono portati dalla scheda 23 (e dalla sua base 36) e sporgono inferiormente al blocco 20.
In questa prima versione, la scheda elettronica 23 à ̈ sempre isolata nella succitata cavità 35 nella maniera sopra descritta, mentre l isolamento a tenuta dei componenti elettrici del blocco funzionale 20 à ̈ realizzato annegando la camera interna 31 e quella esterna 30 con un materiale sigillante (ad esempio una resina sigillante), lasciando sporgere i bulbi dei LED 4, in modo che possano emettere luce allestero del blocco 20.
In pratica, le batterie 3 ed i collegamenti elettrici dei LED 4, ed anche la scheda 23 racchiusa in detta cavità 35, ed altri ulteriori componenti elettrici nell’accezione sopra definita, sono completamente isolati ed a tenuta rispetto alPestemo del blocco funzionale.
Sempre in questa prima versione, il citato corpo a tazza 28, che definisce la sede 21 per il blocco funzionale 20, à ̈ anche provvisto di fori passanti 29, disposti esattamente sopra ai citati alloggiamenti 19 dell’elemento di trasmissione 5, ed atti a consentire l’attraversamento dei bulbi dei LED 4. Quindi, in uso, cioà ̈ quando il blocco funzionale 20 à ̈ inserito nella sua sede 21, i fori 29 del corpo a tazza 28 consentono ai bulbi dei LED 4 di essere accolti nei rispettivi alloggiamenti 19.
In una seconda versione particolare del blocco funzionale, non raffigurata nelle tavole allegate, il blocco comprende, oltre agli elementi inclusi in quello della prima versione, perlomeno anche il mezzo di trasmissione 5 (con l’eventuale interposizione del corpo a tazza o di altri membri similari), a definire anche un pavimento per il blocco 20 funzionale.
In questo caso, à ̈ possibile sia prevedere l’impiego della resina sigillante, per riempire le camere di accoglimento delle batterie 3 e dei collegamenti elettrici dei LED 4, sia altri mezzi di tenuta, quali guarnizioni o simili, che cooperino con detto mezzo di trasmissione ad assicurare l’isolamento a tenuta dei componenti elettrici entro il blocco 20 medesimo.
Si à ̈ in pratica constatato come l’invenzione descritta raggiunga gli scopi proposti, e in particolare si sottolinea il fatto che l’invenzione rende disponibile un verricello 1 per uso nautico, che fornisce luce nello spazio circostante, senza dover impiegare fonti artificiali esterne di energia e che consente pertanto al velista di poter svolgere diverse attività in coperta anche nelle ore notturne, ed anche nel caso di mare grosso o burrasca, con l’ulteriore vantaggio del fatto che la luce emessa dal verricello proposto costituisce anche un ausilio all’ avvistamento del natante nel caso in cui l’equipaggio necessiti di soccorso.
Infine, la luce spansa dal verricello può avere anche impieghi di tipo non velico, ma conviviale, o relativi al relax individuale, come la lettura o altro ancora.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Verricello (1) per natanti, caratterizzato dal fatto di comprendere: mezzi fotovoltaici (2) per trasformare luce incidente in energia elettrica; almeno una batteria (3), connessa a detti mezzi fotovoltaici (2), ed atta ad accumulare detta energia elettrica prodotta da detti mezzi fotovoltaici (2); e mezzi di illuminazione (4, 5) per produrre luce e spanderla intorno a detto verricello (1), connessi a detta batteria (3) così da poterne essere alimentati.
  2. 2) Verricello (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detta batteria (3), e ciascun componente elettrico compreso in detti mezzi fotovoltaici (2) e in detti mezzi di illuminazione (4, 5), sono inclusi a tenuta in detto verricello (1).
  3. 3) Verricello (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di comando (22, 23) per attivare/disattivare detti mezzi di illuminazione (4, 5).
  4. 4) Verricello secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi fotovoltaici (2) comprendono almeno una faccia attiva (17) atta a ricevere radiazioni luminose da trasformare in energia elettrica, ed inoltre essi sono disposti sulla sommità di detto verricello (1) così che detta faccia attiva (17), in uso, sia rivolta verso l’alto.
  5. 5) Verricello (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di svilupparsi longitudinalmente lungo un asse centrale di simmetria, in uso disposto verticalmente, in cui detti mezzi di illuminazione comprendono almeno un elemento di trasmissione (5) per spandere luce all’esterno del verricello (1), detto elemento di trasmissione (5) essendo disposto in detto verricello (1) in modo tale da spandere detta luce radialmente rispetto a detto asse centrale.
  6. 6) Verricello (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere: una parte di supporto statorica (9) dotata di una base (6) fissabile alla coperta di detto natante; un corpo rotorico (10) girevolmente accoppiato a detta parte statorica (9) in modo da poter liberamente ruotare, perlomeno in una direzione, attorno ad un asse di simmetria di detto verricello (1), detto corpo rotorico (10) essendo destinato ad accogliere avvolgimenti di una cima di manovra; almeno una sede girevole (13), disposta sulla sommità di detto verricello (1), atta a ricevere in accoppiamento un perno di una manovella impugnabile; e mezzi meccanici connessi a detta sede ed atti porre in rotazione detto corpo rotorico (10), a seguito dell’ azionamento in rotazione di detta sede (13).
  7. 7) Verricello (1) secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detti mezzi fotovoltaici (2) hanno una forma anulare e sono disposti attorno a detta sede (13).
  8. 8) Verricello (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento di trasmissione (5) ha una conformazione anulare e presenta una faccia esterna (18) sostanzialmente circonferenziale in corrispondenza di una periferia laterale di detto verricello (1).
  9. 9) Verricello secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di illuminazione (2) comprendono una o più sorgenti di luce (4), disposte internamente a detto verricello (1) in modo tale da inviare luce direttamente a detto elemento di trasmissione (5), il quale à ̈ realizzato in un materiale trasparente.
  10. 10) Verricello (1) secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che dette sorgenti di luce sono diodi ad emissione luminosa (4) e detto elemento di trasmissione (5) Ã ̈ realizzato in policarbonato.
  11. 11) Verricello (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi fotovoltaici sono del tipo comprendente almeno una pellicola (2) di silicio amorfo.
  12. 12) Verricello (1) secondo una o più delle rivendicazioni dalla 3 alla 11, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di comando comprendono almeno un pulsante (22) ed un’unità di elaborazione (23) collegata a detta batteria (3) e a detti mezzi di illuminazione (2) e configurata in modo tale da azionare/disattivare questi ultimi a seguito della pressione di detto pulsante (22).
  13. 13) Verricello (1) secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che detti mezzi fotovoltaici (2) e detto pulsante (22) sono disposti in un alloggiamento anulare (24) ricavato in una porzione di sommità di detto verricello (1), detto alloggiamento (24) essendo chiuso a tenuta da un elemento di protezione trasparente (26), avente sostanzialmente la forma di una porzione anulare di calotta, e provvisto di una parte morbida (27) sovrastante detto pulsante (22), a consentirne l’attivazione tramite pressione delle dita di un utilizzatore.
  14. 14) Verricello (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che di comprendere un blocco funzionale unitario (20) che incorpora detti mezzi fotovoltaici (2), detta batteria (3), e una o più sorgenti di luce (4) comprese in detti mezzi di illuminazione; in cui in detto blocco unitario (20) sono inclusi a tenuta detti componenti elettrici, detto verricello (1) comprendendo una sede (21) per ricevere detto blocco funzionale (20) in modo rimuovibile e sostituibile.
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