ITMO20120236A1 - Dispositivo per collegare un elemento girevole ad un elemento fisso. - Google Patents

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ITMO20120236A1
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Fabio Forni
Andrea Toneatti
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Description

DESCRIZIONE
“Dispositivo per collegare un elemento girevole ad un elemento fisso.â€
L’invenzione concerne un dispositivo per collegare un elemento girevole ad un elemento fisso, permettendo ad una sostanza scorrevole di passare attraverso il dispositivo, così da essere convogliata dall’elemento fisso all’elemento girevole, o viceversa. Dispositivi di questo tipo sono noti con il nome di “giunti rotanti†. Il dispositivo secondo l’invenzione à ̈ specificatamente progettato per essere inserito in un apparato atto a processare un materiale polimerico fuso, cosicché tale materiale passi attraverso il dispositivo secondo l’invenzione.
L’invenzione concerne inoltre l’uso del dispositivo sopra menzionato in un apparato atto a processare un materiale polimerico, particolarmente allo stato fuso. In campo idraulico o pneumatico, sono noti giunti rotanti comprendenti un elemento statorico atto ad essere collegato a un condotto fisso ed un elemento rotorico atto ad essere collegato ad un condotto rotante. Fra l’elemento statorico e l’elemento rotorico à ̈ interposto un sistema di tenute avente lo scopo di evitare perdite del fluido che, attraverso il giunto rotante, passa dal condotto fisso al condotto rotante o viceversa. Il sistema di tenute dei giunti rotanti noti comprende una tenuta principale, libera di traslare rispetto all’elemento statorico, che viene spinta contro l’elemento rotorico. E’ inoltre prevista una tenuta secondaria, comprendente un anello realizzato in materiale elastomerico o polimerico, interposta fra la tenuta principale e l’elemento statorico.
I giunti rotanti di tipo noto funzionano correttamente in campo idraulico o pneumatico, quando cioà ̈ vengono attraversati da fluidi quali olio, acqua o aria compressa. Tuttavia, i giunti rotanti di tipo noto non sono adatti ad essere impiegati in macchine destinate a processare sostanze altamente viscose ad elevata temperatura, quali ad esempio materiali polimerici fusi. Eventuali perdite di materiale polimerico fuso danneggerebbero infatti irrimediabilmente la tenuta secondaria, che non sarebbe più in grado di svolgere adeguatamente la sua funzione, portando così all’arresto della macchina. Inoltre, a causa del contatto con il materiale polimerico fuso, la tenuta secondaria si carbonizzerebbe, contaminando anche il materiale polimerico.
Uno scopo dell’invenzione à ̈ migliorare i dispositivi noti atti a collegare un elemento girevole ad un elemento fisso.
Un ulteriore scopo à ̈ fornire un dispositivo per collegare un elemento girevole ad un elemento fisso, che possa essere utilizzato efficacemente anche quando si processano materiali altamente viscosi aventi una temperatura elevata, quali i materiali polimerici fusi. Un altro scopo à ̈ fornire un dispositivo per collegare un elemento girevole ad un elemento fisso, che possa essere attraversato da materiali altamente viscosi aventi una temperatura elevata, particolarmente materiali polimerici fusi, evitando sostanziali perdite di tali materiali.
Secondo l’invenzione, à ̈ previsto un dispositivo per collegare un elemento girevole ad un elemento fisso consentendo ad un materiale scorrevole di passare dall’elemento fisso all’elemento girevole o viceversa, il dispositivo comprendendo un corpo statorico atto ad essere collegato all’elemento fisso ed un corpo rotorico atto ad essere collegato all’elemento girevole, un condotto essendo ricavato nel corpo statorico per comunicare con un ulteriore condotto ricavato nel corpo rotorico, il dispositivo comprendendo inoltre una disposizione di tenuta per impedire perdite del materiale scorrevole, caratterizzato dal fatto che la disposizione di tenuta comprende una prima superficie di tenuta ed una seconda superficie di tenuta, la prima superficie di tenuta essendo ricavata su una porzione di tenuta deformabile, cosicché il materiale scorrevole deformi la porzione di tenuta spingendo la prima superficie di tenuta contro la seconda superficie di tenuta.
Grazie all’invenzione, à ̈ possibile ottenere un dispositivo per collegare un elemento fisso ad un elemento girevole, che può essere utilizzato con successo anche all’interno di apparati che processano un materiale scorrevole dotato di una temperatura e di una viscosità elevate, per esempio un materiale polimerico fuso. Quando il materiale scorrevole passa attraverso il dispositivo secondo l’invenzione, la porzione di tenuta viene infatti deformata dalla pressione esercitata dal materiale scorrevole circolante nel dispositivo. Di conseguenza, la prima superficie di tenuta viene spinta contro l’ulteriore superficie di tenuta, evitando perdite di materiale scorrevole fra la prima superficie di tenuta e la seconda superficie di tenuta.
La porzione di tenuta può essere realizzata con materiali capaci di resistere agevolmente a temperature relativamente elevate. La porzione di tenuta può essere resa deformabile intervenendo sulla sua geometria. In questo modo, la porzione di tenuta à ̈ in grado di deformarsi in maniera controllata e secondo le modalità desiderate anche quando viene a contatto con un materiale scorrevole avente temperatura e viscosità elevate, come accade nel caso di materiali polimerici fusi.
E’ così possibile evitare di utilizzare anelli di tenuta in materiale elastomerico o polimerico, che si danneggerebbero irrimediabilmente a contatto con materiali polimerici fusi, impedendo all’impianto in cui il dispositivo à ̈ inserito di funzionare correttamente. L’invenzione potrà essere meglio compresa ed attuata con riferimento agli allegati disegni, che ne illustrano una forma esemplificativa e non limitativa di attuazione, in cui:
Figura 1 Ã ̈ una sezione schematica mostrante un dispositivo per collegare un elemento fisso ad un elemento girevole, presa lungo un asse del dispositivo; Figura 2 Ã ̈ una sezione ingrandita, mostrante una disposizione di tenuta del dispositivo di Figura 1, in una configurazione di riposo;
Figura 3 Ã ̈ una sezione mostrante un dettaglio di Figura 2;
Figura 4 Ã ̈ una sezione come quella di Figura 2, mostrante la disposizione di tenuta in una configurazione di lavoro.
La Figura 1 mostra un dispositivo 1 atto a collegare un elemento fisso non raffigurato ad un elemento girevole, anch’esso non raffigurato. Il dispositivo 1 consente ad un materiale scorrevole di fluire dall’elemento fisso all’elemento girevole o viceversa, passando attraverso una disposizione di condotti ricavata nel dispositivo 1. Il dispositivo 1 comprende un corpo statorico 2, inteso per essere connesso all’elemento fisso, per esempio tramite una pluralità di viti atte ad impegnarsi in corrispondenti fori filettati 3, uno dei quali à ̈ visibile in Figura 1. Il dispositivo 1 comprende inoltre un corpo rotorico 4, inteso per essere connesso all’elemento girevole tramite un sistema di fissaggio non raffigurato.
In uso, il corpo statorico 2 à ̈ fisso rispetto all’elemento fisso, mentre il corpo rotorico 4 ruota insieme con l’elemento girevole. Attraverso la disposizione di condotti che mette in comunicazione il corpo statorico 2 con il corpo rotorico 4, il materiale scorrevole può fluire dal corpo statorico 2 al corpo rotorico 4 o viceversa, anche mentre l’elemento girevole ruota rispetto all’elemento fisso.
Il dispositivo 1 può essere pertanto considerato come un giunto rotante, ossia un giunto che consente di unire un elemento fisso ad un elemento girevole, assicurando che l’elemento fisso e l’elemento girevole siano in comunicazione di fluido fra loro.
Il dispositivo 1 ha un asse longitudinale Z.
Nel corpo statorico 2, à ̈ ricavato un condotto 5 comunicante con un ulteriore condotto 6 ricavato nel corpo rotorico 4. Nell’esempio raffigurato, il condotto 5 e l’ulteriore condotto 6 sono fra loro coassiali e si estendono entrambi lungo l’asse longitudinale Z. E’ tuttavia possibile anche adottare altre disposizioni reciproche del condotto 5 e dell’ulteriore condotto 6. Il materiale scorrevole che passa attraverso il dispositivo 1 à ̈ un materiale polimerico fuso, per esempio polietilene, polipropilene o altro materiale polimerico ad elevato peso molecolare. Nell’esempio raffigurato, il dispositivo 1 à ̈ stato pensato per essere impiegato in un apparato per produrre oggetti in materiale polimerico, particolarmente tramite stampaggio. Il dispositivo 1 à ̈ destinato pertanto ad essere inserito fra un estrusore dal quale esce il materiale polimerico fuso e una giostra di stampaggio avente una pluralità di stampi per formare gli oggetti desiderati dal materiale plastico fuso.
In particolare, il corpo statorico 2 à ̈ destinato ad essere collegato ad un elemento fisso posizionato a valle dell’estrusore, cosicché il condotto 5 riceva in ingresso il materiale polimerico fuso proveniente dall’estrusore. Dal condotto 5, il materiale polimerico fuso passa nell’ulteriore condotto 6 e quindi fuoriesce verso la giostra di stampaggio, che à ̈ collegata, direttamente o indirettamente, al corpo rotorico 4.
Il materiale polimerico fuso si muove pertanto all’interno del dispositivo 1 nel verso indicato dalla freccia F.
Nell’esempio raffigurato, il corpo statorico 2 ha una conformazione sostanzialmente tubolare. Il corpo rotorico 4 può invece essere sagomato sostanzialmente come una piastra circolare dotata di un foro centrale che definisce l’ulteriore condotto 6.
Fra il corpo statorico 2 e il corpo rotorico 4 à ̈ prevista una disposizione di tenuta 7, avente lo scopo di impedire al materiale scorrevole di fuoriuscire all’interfaccia fra il corpo statorico 2 e il corpo rotorico 4, ossia avente lo scopo di evitare perdite di materiale scorrevole fra il corpo statorico 2 e il corpo rotorico 4. Tali perdite sarebbero particolarmente pericolose nel caso in cui il materiale che passa attraverso il dispositivo 1 sia un materiale polimerico fuso, perché il materiale polimerico fuso eventualmente fuoriuscito fra il corpo statorico 2 e il corpo rotorico 4 potrebbe solidificare ed impedire conseguentemente al corpo rotorico 4 di ruotare rispetto al corpo rotorico 2. Ciò causerebbe l’arresto del dispositivo 1.
La disposizione di tenuta 7 comprende un corpo flottante 8 atto ad essere spinto contro il corpo rotorico 4 per effetto della pressione esercitata dal materiale scorrevole che passa attraverso il dispositivo 1.
Il corpo flottante 8 Ã ̈ assialmente interposto fra il corpo statorico 2 e il corpo rotorico 4.
Il corpo flottante 8 à ̈ libero di scorrere assialmente rispetto al corpo statorico 2. Tuttavia, il corpo flottante 8 non può ruotare rispetto al corpo statorico 2. A tal fine, un elemento antirotazione 9, per esempio una spina, à ̈ interposto fra il corpo flottante 8 e il corpo statorico 2. L’elemento antirotazione 9 impedisce al corpo flottante 8 di modificare la propria orientazione attorno all’asse longitudinale Z rispetto al corpo statorico 2.
Il corpo flottante 8 ha una faccia di tenuta 11 disposta trasversalmente all’asse longitudinale Z, in particolare perpendicolarmente all’asse longitudinale Z, ed atta a venire a contatto con un’ulteriore faccia di tenuta 12 del corpo rotorico 4. Quando il corpo flottante 8 viene spinto contro il corpo rotorico 4, la faccia di tenuta 11 va a battuta contro l’ulteriore faccia di tenuta 12. Ciò impedisce al materiale scorrevole che passa attraverso il dispositivo 1 di fuoriuscire fra il corpo rotorico 4 e il corpo flottante 8.
Può inoltre essere previsto un elemento elastico 10, particolarmente una molla elicoidale, per spingere il corpo flottante 8 contro il corpo rotorico 4 con una forza minima predefinita, ossia con un precarico predefinito.
Il corpo flottante 8 à ̈ provvisto di un foro passante 13 che, quando il dispositivo 1 à ̈ in una configurazione assemblata, à ̈ disposto coassialmente all’asse longitudinale Z. Il foro passante 13 definisce un condotto di connessione che mette in comunicazione il condotto 5, ricavato nel corpo statorico 2, con l’ulteriore condotto 6, ricavato nel corpo rotorico 4. Il foro passante 13 ha un restringimento di sezione trasversale 14, mostrato in Figura 2, tale per cui la sezione trasversale del foro passante 13 si riduca passando dal corpo statorico 2 verso il corpo rotorico 4. Il restringimento di sezione trasversale 14 può essere definito per esempio da una porzione troncoconica del foro passante 13, la porzione troncoconica essendo interposta fra due porzioni cilindriche. Grazie al restringimento di sezione trasversale 14, il materiale scorrevole che passa attraverso il dispositivo 1, ed in particolare attraverso il foro passante 13, esercita sul corpo flottante 8 una forza assiale diretta dall’elemento statorico 2 verso il corpo rotorico 4. Ciò consente di mantenere il corpo flottante a contatto con il corpo rotorico 4 anche quando il corpo rotorico 4 ruota rispetto al corpo statorico 2 e quindi al corpo flottante 8.
La disposizione di tenuta 7 comprende una porzione di tenuta 15 atta ad impedire perdite di materiale scorrevole fra il corpo statorico 2 e il corpo flottante 8.
Nell’esempio raffigurato, la porzione di tenuta 15 à ̈ ricavata sul corpo statorico 2, particolarmente ad una estremità del corpo statorico inserita all’interno del corpo flottante 8. La porzione di tenuta 15 comprende una zona deformabile del corpo statorico 2, la cui geometria può essere modificata per effetto della pressione esercitata all’interno del corpo statorico 2 dal materiale scorrevole che passa attraverso il dispositivo 1. In particolare, come mostrato in Figura 3, la zona deformabile del corpo statorico 2 che definisce la porzione di tenuta 15 può essere una zona anulare in cui il corpo statorico 2 ha una parete laterale il cui spessore diminuisce, per esempio linearmente, da un valore iniziale S1, dell’ordine di qualche millimetro, ad un valore finale S2, dell’ordine di qualche decimo di millimetro o addirittura centesimo di millimetro. Più in generale, lo spessore finale S2 può essere il minore spessore praticamente ottenibile, compatibilmente con i limiti di resistenza del materiale che costituisce il corpo statorico 2.
Nell’esempio raffigurato, la porzione di tenuta 15 del corpo statorico 2 à ̈ delimitata da una superficie esterna 16 sostanzialmente cilindrica e da una superficie interna 17 conica. Quest’ultima consente di ridurre lo spessore della porzione di tenuta 15 dal valore iniziale S1 al valore finale S2.
Nella porzione di tenuta 15 à ̈ possibile identificare una prima superficie di tenuta 18, che si estende attorno all’asse longitudinale Z in prossimità dell’estremità del corpo statorico 2 inserita all’interno del corpo flottante 8.
La prima superficie di tenuta 18 à ̈ atta ad interagire con una seconda superficie di tenuta 19, ricavata nel foro passante 13 del corpo flottante 8. La seconda superficie di tenuta 19 si estende attorno all’asse longitudinale Z.
In una configurazione indeformata, quando cioà ̈ il dispositivo 1 non sta lavorando, fra la prima superficie di tenuta 18 e la seconda superficie di tenuta 19 à ̈ definito un gioco D radiale, mostrato in Figura 2. Quando il materiale scorrevole, indicato con il numero 22 in Figura 4, fluisce all’interno del dispositivo 1, il materiale scorrevole, per effetto della sua pressione, deforma la porzione di tenuta 15, in particolare in prossimità dello spessore finale S2. Di conseguenza, il diametro – sia interno che esterno – della porzione di tenuta 15 in prossimità della sua estremità libera si allarga, come mostrato in Figura 4, e la prima superficie di tenuta 18 va a contatto con la seconda superficie di tenuta 19. Vengono così impedite perdite radiali del materiale scorrevole fra il corpo statorico 2 e il corpo flottante 8.
Il dispositivo 1 comprende inoltre un elemento di alloggiamento 20, mostrato in Figura 1, fissato al corpo rotorico 4 così da ruotare solidalmente con il corpo rotorico 4. L’elemento di alloggiamento 20, che può avere una conformazione sostanzialmente tubolare, circonda il corpo statorico 2. Fra il corpo statorico 2 e l’elemento di alloggiamento 20 sono interposti uno o più elementi di supporto 21, per esempio cuscinetti volventi o bronzine, che consentono all’elemento di alloggiamento 20 di essere girevolmente supportato attorno al corpo statorico 2.
Il corpo statorico 2, il corpo rotorico 4 e il corpo flottante 8 sono realizzati con materiali resistenti a temperature relativamente elevate, in particolare alle temperature dei materiali polimerici fusi. In particolare, il corpo statorico 2, il corpo rotorico 4 e il corpo flottante 8 possono essere realizzati con materiali metallici, particolarmente ferrosi.
In uso, il corpo statorico 2 viene fissato all’elemento fisso collegato all’estrusore, mentre il corpo rotorico 4 viene fissato all’elemento girevole collegato alla giostra di stampaggio.
Il dispositivo 1 viene mantenuto in condizioni di temperatura controllata da un dispositivo di termoregolazione non raffigurato.
Il materiale polimerico fuso proveniente dall’estrusore fluisce attraverso il dispositivo 1 ad una pressione dell’ordine di 200 bar e ad una temperatura indicativamente compresa fra 150 e 200°C.
In particolare, il materiale polimerico fuso passa lungo il condotto 5 ricavato nel corpo statorico 2, quindi attraverso il foro passante 13 ricavato nel corpo flottante e infine esce dal dispositivo 1 attraverso l’ulteriore condotto 6 ricavato nel corpo rotorico 4.
Quando il materiale polimerico fuso fluisce attraverso il corpo flottante 8, quest’ultimo, già spinto contro il corpo rotorico 4 dall’elemento elastico 10, viene ulteriormente premuto contro il corpo rotorico 4. Ciò à ̈ dovuto alla forza assiale, diretta nel verso della freccia F, che il materiale polimerico fuso esercita sul corpo flottante 8, sia a causa della conformazione del restringimento di sezione 14, che a causa degli attriti di trascinamento che si sviluppano fra il materiale polimerico fuso e la superficie interna del foro passante 13.
Mentre il corpo flottante 8 viene spinto contro il corpo rotorico 4, l’elemento antirotazione 9 mantiene il corpo flottante 8 assialmente guidato rispetto al corpo statorico 2, impedendo al corpo flottante 8 di ruotare rispetto al corpo statorico 2. Il corpo rotorico 4 invece ruota a contatto con il corpo flottante 8.
La faccia di tenuta 11 del corpo flottante 8 viene spinta, come spiegato in precedenza, contro l’ulteriore faccia di tenuta 12 del corpo rotorico 4. Vengono così impedite perdite di materiale polimerico fuso fra il corpo flottante 8 e il corpo rotorico 4. Fra il corpo flottante 8 e il corpo rotorico 4 à ̈ pertanto definita una tenuta frontale.
Contemporaneamente, il materiale polimerico fuso deforma la porzione di tenuta 15 del corpo statorico 2, così da allargare radialmente la porzione di tenuta 15. La prima superficie di tenuta 18 della porzione di tenuta 15 viene così spinta contro la seconda superficie di tenuta 19 del corpo flottante 8. Vengono in questo modo impedite perdite del materiale polimerico fuso fra il corpo rotorico 2 e il corpo flottante 8. La porzione di tenuta 15 agisce pertanto come una tenuta radiale.
Grazie alla disposizione di tenuta 7, il materiale polimerico fuso può attraversare il dispositivo 1, passando così dall’elemento fisso all’elemento girevole, senza subire perdite significative che potrebbero compromettere il corretto funzionamento del dispositivo 1. I componenti del dispositivo 1 che vengono a contatto con il materiale polimerico fuso possono essere realizzati con materiali resistenti ad elevate temperature, particolarmente materiali metallici, così da non essere danneggiati dal materiale polimerico fuso. Si evita inoltre di utilizzare anelli di tenuta in materiale elastomerico o polimerico che, nei dispositivi secondo lo stato della tecnica, creavano numerosi inconvenienti a causa delle elevate temperature del materiale polimerico fuso.
Anche se, nella descrizione precedente, si à ̈ fatto ampio riferimento al materiale polimerico fuso, à ̈ inteso che il dispositivo 1 può essere utilizzato anche per processare altri tipi di materiale scorrevole o fluidi, particolarmente ad elevata temperatura.
Inoltre, la porzione di tenuta 15 che, deformandosi a causa della pressione esercitata dal materiale scorrevole, crea una tenuta fra il corpo statorico 2 e il corpo flottante 8, potrebbe anche avere una geometria differente dalla geometria mostrata nelle Figure.
Ancora, la porzione di tenuta 15 potrebbe essere ricavata, anziché sul corpo statorico 2, sul corpo flottante 8.
Infine, in una versione semplificata non raffigurata, il corpo flottante 8 potrebbe essere omesso, e la porzione di tenuta 15 potrebbe assicurare la tenuta direttamente fra il corpo statorico 2 e il corpo rotorico 4.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per collegare un elemento girevole ad un elemento fisso consentendo ad un materiale scorrevole di passare dall’elemento fisso all’elemento girevole o viceversa, il dispositivo (1) comprendendo un corpo statorico (2) atto ad essere collegato all’elemento fisso ed un corpo rotorico (4) atto ad essere collegato all’elemento girevole, un condotto (5) essendo ricavato nel corpo statorico (2) per comunicare con un ulteriore condotto (6) ricavato nel corpo rotorico (4), il dispositivo (1) comprendendo inoltre una disposizione di tenuta (7) per impedire perdite del materiale scorrevole, caratterizzato dal fatto che la disposizione di tenuta (7) comprende una prima superficie di tenuta (18) ed una seconda superficie di tenuta (19), la prima superficie di tenuta (18) essendo ricavata su una porzione di tenuta (15) deformabile, cosicché il materiale scorrevole deformi la porzione di tenuta (15) spingendo la prima superficie di tenuta (18) contro la seconda superficie di tenuta (19).
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui la porzione di tenuta (15) à ̈ deformabile radialmente, così da garantire una tenuta radiale fra la prima superficie di tenuta (18) e la seconda superficie di tenuta (19).
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 oppure 2, in cui la porzione di tenuta (15) ha una conformazione anulare ed à ̈ definita da una parete laterale dotata di uno spessore che diminuisce da un valore iniziale (S1) ad un valore finale (S2), così da rendere la porzione di tenuta (15) deformabile.
  4. 4. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui la porzione di tenuta (15) Ã ̈ delimitata da una prima superficie (16), preferibilmente esterna, cilindrica, e da una seconda superficie (17), preferibilmente interna, conica.
  5. 5. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui la prima superficie di tenuta (18) e la seconda superficie di tenuta (19) sono superfici cilindriche fra loro coassiali, la prima superficie di tenuta (18) essendo disposta all’interno della seconda superficie di tenuta (19).
  6. 6. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui, in una configurazione di riposo nella quale il materiale scorrevole non à ̈ presente nel dispositivo (1), fra la prima superficie di tenuta (18) e la seconda superficie di tenuta (19) à ̈ definito un gioco radiale (D).
  7. 7. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui la disposizione di tenuta (7) comprende un corpo flottante (8) atto ad essere spinto dal materiale scorrevole contro un componente (2, 4) selezionato fra il corpo statorico (2) e il corpo rotorico (4), la seconda superficie di tenuta (19) essendo preferibilmente ricavata sul corpo flottante (8).
  8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 7, in cui il corpo flottante (8) à ̈ interposto fra il corpo statorico (2) e il corpo rotorico (4) ed à ̈ dotato di un foro passante (13), preferibilmente coassiale con detto condotto (5) e detto ulteriore condotto (6).
  9. 9. Dispositivo secondo la rivendicazione 8, in cui il foro passante (13) ha un restringimento di sezione trasversale (14) posizionato in modo che la pressione esercitata dal materiale scorrevole su detto restringimento di sezione trasversale (14) spinga il corpo flottante (8) contro detto componente (2, 4).
  10. 10. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 7 a 9, in cui il corpo flottante (8) ha una faccia di tenuta (11) atta ad andare a battuta contro un’ulteriore faccia di tenuta (12) di detto componente (2, 4), così da garantire una tenuta frontale fra il corpo flottante (8) e detto componente (2, 4).
  11. 11. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 7 a 10, e comprendente inoltre un elemento antirotazione (9) per consentire al corpo flottante (8) di scorrere senza ruotare rispetto all’altro componente (4, 2) selezionato fra il corpo rotorico (4) e il corpo statorico (2).
  12. 12. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 7 a 11, in cui la porzione di tenuta (15) à ̈ ricavata ad una estremità del corpo statorico (2) disposta all’interno del corpo flottante (8).
  13. 13. Uso di un dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 1 a 12 in un apparato per stampare oggetti in materiale polimerico, cosicché il materiale scorrevole che passa attraverso il dispositivo sia materiale polimerico fuso.
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