ITMO20120195A1 - Dispositivo di auto-livellamento, particolarmente per elementi di arredo. - Google Patents

Dispositivo di auto-livellamento, particolarmente per elementi di arredo. Download PDF

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ITMO20120195A1
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Zeno Bursi
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Montec S R L
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    • A47FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47BTABLES; DESKS; OFFICE FURNITURE; CABINETS; DRAWERS; GENERAL DETAILS OF FURNITURE
    • A47B91/00Feet for furniture in general
    • A47B91/16Self-levelling legs

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  • Hydraulic Control Valves For Brake Systems (AREA)
  • Polymerisation Methods In General (AREA)
  • Pinball Game Machines (AREA)

Description

"DISPOSITIVO DI AUTO-LIVELLAMENTO, PARTICOLARMENTE PER ELEMENTI DI ARREDO"
DESCRIZIONE
Il presente trovato ha come oggetto un dispositivo di auto-livellamento, particolarmente per elementi di arredo.
Come è noto, la maggior parte degli elementi di arredo di uso comune come ad esempio tavoli, sedie, poltrone e simili, presentano quattro o più zone di appoggio definite principalmente dalle singole gambe o da piedini sporgenti da una base di appoggio dell'elemento di arredo stesso. In presenza di pavimenti o superfici di appoggio non perfettamente planari non tutte le zone di appoggio risultano essere a contatto con il pavimento, rendendo instabile la collocazione dell'elemento di arredo.
Tale inconveniente viene in parte ovviato dall 'utilizzo di piedini formati principalmente da due elementi distanziabili fra loro tramite regolazione manuale. L'aumento o la diminuzione dell'altezza dei singoli piedini permette una perfetta adesione al pavimento di tutti i punti appoggio, ripristinando la stabilità dell'elemento di arredo. La registrazione dei singoli piedini deve essere ripetuta ogni qualvolta l'elemento di arredo viene spostato, rendendo tale soluzione sconveniente per spostamenti frequenti come normalmente avviene per i tavoli di ristoranti, pizzerie o altri locali pubblici.
Per consentire un rapido adattamento alle irregolarità del pavimento senza richiedere alcuna regolazione manuale è noto l'utilizzo di dispositivi auto-livellanti da interporre tra le zone di appoggio del tavolo e la superficie di appoggio. Tali dispositivi di auto-livellamento comprendono un elemento superiore impegnabile con i singoli piedini o gambe del tavolo, un elemento inferiore scorrevolmente associato all'elemento superiore e destinato a contattare la superficie di appoggio e mezzi elastici tra essi interposti che tendono ad allontanare i due elementi tra loro, aumentando l'altezza dei singoli dispositivi. Appoggiando il tavolo sul pavimento i mezzi elastici tendono a comprimersi sotto l'effetto della forza peso del tavolo stesso, riducendo conseguentemente l'altezza. In presenza di irregolarità della superficie di posa, la forza peso del tavolo è distribuita in modo differente su ogni dispositivo di auto-livellamento che, grazie ai mezzi elastici indipendenti, tende automaticamente a compensare tali sollecitazioni comprimendo proporzionalmente i mezzi elastici, in modo da garantire il contatto di ogni zona di appoggio del tavolo con la superficie di appoggio e rendere stabile il tavolo stesso.
Tali dispositivi di auto-livellamento di tipo noto non sono scevri di inconvenienti tra i quali va annoverato il fatto di porre il tavolo o l'elemento di arredo in una posizione di equilibrio precario. Infatti, ogni dispositivo di auto-livellamento reagisce in modo indipendente ed elastico ad ogni pressione applicata sul piano del tavolo richiedendo una fase temporale di stabilizzazione in cui il piano del tavolo tende ad oscillare. Ogni qualvolta è applicata una nuova sollecitazione sul piano del tavolo, come ad esempio lo spostamento di una bottiglia o la pressione applicata sul piatto attraverso l'utilizzo delle posate, il tavolo tende ad oscillare continuamente sotto l'effetto elastico dei dispositivi di auto-livellamento rendendone impraticabile l'utilizzo.
Compito precipuo del presente trovato consiste nel fatto di realizzare un dispositivo di autolivellamento, particolarmente per elementi di arredo, che ovvi agli inconvenienti e superi i limiti della tecnica nota consentendo di ottenere in modo automatico posizioni di equilibrio stabile dell'elemento di arredo appoggiato su superfici irregolari .
Nell'ambito di questo compito, uno scopo del presente trovato è quello di realizzare un dispositivo di auto-livellamento che consenta una veloce adattabilità dell'elemento di arredo alla superficie di appoggio anche a seguito di frequnti spostamenti dell'elemento di arredo stesso.
Un ulteriore scopo del trovato consiste nel fatto di realizzare un dispositivo di autolivellamento che sia facilmente adattabile alle diverse conformazioni dell'elemento di arredo.
Un altro scopo del trovato consiste nel fatto di realizzare un dispositivo di auto-livellamento che sia facile da realizzare ed economicamente competitivo se paragonato alla tecnica nota.
Il compito sopra esposto, nonché gli scopi accennati ed altri che meglio appariranno in seguito, vengono raggiunti da un dispositivo di auto-livellamento, particolarmente per elementi di arredo, comprendente almeno un supporto destinato ad essere interposto tra una zona di appoggio di un elemento di arredo ed una superficie di appoggio, detto almeno un supporto comprendendo un primo elemento destinato a contattare la superficie di appoggio ed un secondo elemento associabile all'elemento di arredo, detto primo elemento e detto secondo elemento essendo associati mobili ad assumere differenti configurazioni operative in cui sono variamente distanziati tra loro, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno due di detti supporti interponibili tra due diverse zone di appoggio dell'elemento di arredo e la superficie di appoggio, detto primo elemento e detto secondo elemento di ciascun supporto essendo accoppiati a tenuta a delimitare una rispettiva camera di compensazione a volume variabile, dette camere di compensazione essendo tra loro in comunicazione di fluido per il passaggio di un fluido operatore da una all'altra e viceversa.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi risulteranno maggiormente dalla descrizione di quattro forme di realizzazione preferite, ma non esclusive, di un dispositivo di auto-livellamento, particolarmente per elementi di arredo, illustrate a titolo indicativo e non limitativo con l'ausilio degli allegati disegni in cui:
la figura 1 è una schematica vista in prospettiva di un dispositivo di auto-livellamento, secondo il trovato, applicato ad un tavolo;
la figura 2 è una vista ingrandita e in parte sezionata della parte inferiore del tavolo di figura 1 a cui è applicato il dispositivo di auto-livellamento;
le figure 3 e 4 sono schematiche viste in sezione parziale del dispositivo di auto-livellamento in diverse configurazioni operative, secondo il trovato;
le figure 5, 6 e 7 sono schematiche viste in pianta dal basso di tre diverse forme di realizzazione del dispositivo di auto-livellamento, secondo il trovato.
Con riferimento alle figure citate, il dispositivo di auto-livellamento, particolarmente per elementi di arredo, indicato globalmente con il numero di riferimento 1, comprende almeno un supporto 2 destinato ad essere interposto tra una zona di appoggio di un elemento di arredo 100 ed una superficie di appoggio 101, come ad esempio il pavimento o il suolo. Il supporto 2 comprende un primo elemento 3 destinato a contattare la superficie di appoggio 101 ed un secondo elemento 4 associabile all'elemento di arredo 100. Il primo elemento 3 ed il secondo elemento 4 sono associati mobili tra loro in reciproco avvicinamento o allontanamento ad assumere differenti configurazioni operative in cui sono variamente distanziati tra loro, aumentando o diminuendo l'altezza totale del supporto stesso.
Secondo il trovato, il dispositivo di autolivellamento 1 comprende almeno due supporti 2 interponibili tra due diverse zone di appoggio dell'elemento di arredo 100 e la superficie di appoggio 101 ed i primi elementi 3 e secondi elementi 4 di ciascun supporto 2 sono accoppiati a tenuta tra loro a delimitare una rispettiva camera di compensazione 5 a volume variabile.
Opportunamente, le camere di compensazione 5 dei due supporti 2 sono tra loro in comunicazione di fluido per il passaggio di un fluido operatore da una all'altra e viceversa.
In particolare, il volume delle camere di compensazione 5 varia a seconda della distanza reciproca che intercorre tra il primo elemento 3 ed il secondo elemento 4 in quanto gli stessi sono mobili in avvicinamento ed in allontanamento l'uno rispetto all'altro lungo una direzione di lavoro 6. Tale direzione di lavoro 6 è sostanzialmente perpendicolare ad una faccia di posa 7 del primo elemento 3 destinata a contattare la superficie di appoggio 101.
Contrapposta alla faccia di posa 7 è presente una superficie di installazione 8 del secondo elemento 4 destinata ad essere associata ad una zona di appoggio dell'elemento di arredo 100. Lo spostamento reciproco del primo elemento 3 e del secondo elemento 4 comporta un aumento o una diminuzione della distanza tra la faccia di posa 7 e la superficie di installazione 8, incrementando o decrementando l'altezza totale di ogni singolo supporto 2 e conseguentemente espandendo o comprimendo le singole camere di compensazione 5 che ospitano al loro interno una quantità nota di fluido operatore. Il volume di ogni singola camera di compensazione 5 è infatti definito dal volume racchiuso all'interno di una camicia 10 ricavata nel secondo elemento 4 in cui è scorrevole un rispettivo stantuffo 9 definito da una porzione del primo elemento 3. Ogni camera di compensazione 5 presenta un unico foro di uscita 17 del fluido operatore che si pone in comunicazione con l'altra camera 5 tramite un condotto 11 in modo da formare un circuito chiuso. Il fluido operatore utilizzato è un fluido incomprimibile come ad esempio olio. Al fine di evitare indesiderati trafilamenti dell'olio verso l'esterno, lo stantuffo 9 presenta sul proprio mantello una sede di alloggiamento per una guarnizione 16 di tipo noto. La corsa dello stantuffo 9 in avvicinamento alla camicia 10 è limitata dalla presenza di una corona 18 che si sviluppa radialmente dalla base dello stantuffo 9 ed arriva a battuta con la porzione esterna della camicia stessa, mentre in allontanamento è limitata dall'effetto del vuoto che si crea nella camera di compensazione 5. Infatti, a seguito della massima espansione della camera di compensazione 5 che ha permesso l'afflusso di tutto l'olio possibile al suo interno, l'allontanamento ulteriore dello stantuffo 9 creerebbe una pressione negativa atta spostare in avvicinamento lo stantuffo stesso, annullando conseguentemente la forza applicata per allontanare lo stantuffo 9.
Vantaggiosamente, il dispositivo di autolivellamento può comprendere una base di appoggio 12 provvista di una parete inferiore 13 su cui sono installati i due supporti 2 tramite le rispettive superfici di installazione 8 e di una parete superiore 14 impegnabile con l'elemento di arredo 100. Sulla parete inferiore 13 sono inoltre presenti due elementi di appoggio 15 di altezza fissa che, unitamente ai due supporti 2, definiscono quattro punti di appoggio dell'elemento di arredo 100. Tali punti di appoggio sono disposti a formare un poligono convesso e, particolarmente, un quadrilatero dove i due supporti 2 sono disposti ai vertici opposti di un lato del quadrilatero stesso.
In una prima forma di realizzazione rappresentata nelle figure dalla 1 alla 4 , il dispositivo di auto-livellamento 1 è applicato ad un elemento di arredo 100 rappresentato da un tavolo. La base di appoggio 12 presenta una forma rettangolare in pianta ai cui vertici di due lati opposti sono disposti due elementi di appoggio 15 ed i due supporti 2. Sulla parete superiore 14 della base di appoggio 12 è posto su un basamento 102 del tavolo da cui si sviluppa una gamba centrale 103 di sostegno del piano del tavolo 104. Opportunamente, la base di appoggio 12 presenta perimetralmente una pluralità di alette di trattenimento 19 per assicurare l'ancoraggio della base di appoggio 12 al basamento 102. Alternativamente a tali alette di trattenimento 12 possono essere previsti altri elementi di ancoraggio o fissaggio come ad esempio elementi filettati, mezzi ad incastro, collanti o simili.
In altre forme di realizzazione illustrate nelle figure 5, 6 e 7, il dispositivo di autolivellamento si differenzia dalla precedente forma realizzativa per la diversa geometria della base di appoggio 12. In particolare, nella seconda forma di realizzazione, raffigurata nella figura 5, la base di appoggio 12 ha una pianta circolare e presenta sulla parete inferiore 13, in prossimità della circonferenza, i due supporti 2 ed i due elementi di appoggio 15 equidistanziat i angolarmente fra loro di 90°. Nella terza forma di realizzazione, illustrata nella figura 6, la base di appoggio 12 ha una pianta a croce e i due supporti 2 ed i due elementi di appoggio 15 sono installati ai quattro vertici della croce stessa. Infine, nella quarta forma di realizzazione illustrata nella figura 7, la base di appoggio 12 ha una forma in pianta sostanzialmente a "I" formata da due aste parallele fra loro unite da un'asta centrale ed ospitanti ai rispettivi vertici i due supporti 2 ed i due elementi di appoggio 15.
Il funzionamento del dispositivo di autolivellamento, particolarmente per elementi di arredo, è di seguito descritto.
Inizialmente la distanza che intercorre tra lo stantuffo 9 e la rispettiva camicia 10 di ogni supporto 2 è la medesima delimitando il medesimo volume, ossia la stessa quantità di olio in ogni camera di compensazione 5. A seguito dello spostamento dell'elemento di arredo 100 su una superficie di appoggio 101 non perfettamente planare, la base di appoggio 12 risulta essere a contatto con tre dei quattro punti di appoggio formati dai due supporti 2 ed i due elementi di appoggio 15 conferendo instabilità al piano del tavolo 104. In tale situazione, come illustrato in figura 3, un primo dei due supporti 2 è distanziato dalla superficie di appoggio 101 mentre un secondo dei due supporti 2, unitamente ai due elementi di appoggio 15 non illustrati in tale figura, è a contatto con il piano stesso. La forza peso del tavolo si distribuisce conseguentemente sui tre punti di appoggio sopra menzionati. La componente della forza peso distribuita sul secondo dei due supporto 2 consente in automatico lo scorrimento reciproco della camicia 10 in avvicinamento allo stantuffo 9, riducendo l'altezza ed il volume della camera di compensazione 5 del secondo dei due supporti 2. La riduzione di volume di tale camera di compensazione 5 fa defluire l'olio verso la camera di compensazione 5 del primo dei due supporti 2, aumentando il volume di quest'ultima. Tale aumento di volume permette il distanziamento dello stantuffo 9 del primo dei due supporti 2 dalla rispettiva camicia 10, aumentando l'altezza del supporto stesso. Tale compensazione attraverso il passaggio di olio termina appena si raggiunge una posizione di equilibrio in cui l'olio all'interno delle singole camere di compensazione 5 è sottoposto alla medesima pressione dovuta al bilanciamento della forza peso del tavolo su ogni punto di appoggio del tavolo stesso, assicurando il contatto di entrambe le facce di posa 7 di ciascun supporto 2 alla superficie di appoggio 101 .
A seguito di nuovi spostamenti del tavolo o di sollecitazione applicate sul piano del tavolo 104 che variano la distribuzione del peso complessivo sulla base di appoggio 12, i due supporti 2 saranno sottoposti a diverse forze che saranno compensate grazie allo spostamento dell'olio fra le rispettive camere di compensazione 5, assicurando il contatto simultaneo di tutti e quattro i punti di appoggio e conferendo stabilità al tavolo.
Vantaggiosamente, il passaggio dell'olio da una camera di compensazione 5 all'altra permette un adattamento graduale alle variazioni di assetto del tavolo, evitando reazioni elastiche che renderebbero instabile, almeno per un breve lasso di tempo, il piano del tavolo 104.
Ulteriormente, tale dispositivo di autolivellamento 1 può essere applicato a qualunque elemento di arredo 100 provvisto di almeno quattro zone di appoggio, come ad esempio sedie, poltrone, sgabelli o altri elementi di arredo il cui spostamento è abbastanza frequente.
Inoltre, in altre forme di realizzazione non illustrate nelle figure allegate, il dispositivo di auto-livellamento 1 può essere provvisto di un numero maggiore di supporti 2. In particolare, elementi di arredo 100 provvisti di cinque o più zone di appoggio possono comprendere due elementi di appoggio 15 di altezza fissa e tre o più supporti 2 operativamente collegati fra loro, in serie o in parallelo, per il passaggio del fluido tra le rispettive camere di compensazione 5.
Si è in pratica constatato come il dispositivo di auto-livellamento, particolarmente per elementi di arredo, secondo il presente trovato, assolva il compito nonché gli scopi prefissati in quanto consente di ottenere in modo automatico posizioni di equilibrio dell'elemento di arredo appoggiato su piano irregolari. Infatti, la variazione di distribuzione della forza peso dell'elemento di arredo sui singoli supporti consente il deflusso o l'afflusso del fluido operatore nelle camere di compensazione di ogni supporto che, variandone il volume interno, consente automaticamente un allungamento o un accorciamento del supporto stesso garantendone il contatto con la superficie di appoggio.
Un altro vantaggio del dispositivo di autolivellamento, secondo il trovato, consiste nel fatto di permettere una veloce adattabilità alla superficie irregolare su cui è appoggiato l'elemento di arredo evitando indesiderati oscillazioni dovute ad una reazione elastica di assestamento. Infatti, il passaggio graduale del fluido con una determinata viscosità tra le due camere consente un adeguamento graduale alle irregolarità della superficie, evitando reazioni elastiche che potrebbero dar luogo ad indesiderate oscillazioni dell'elemento di arredo.
Un ulteriore vantaggio del dispositivo di auto-livellamento, secondo il trovato, consiste nel fatto di adattarsi facilmente a differenti conformazioni dell'elemento di arredo, in quanto l'installazione di due supporti comunicanti fra loro in due diverse zone di appoggio consentono all'elemento stesso di adattarsi a qualsiasi superficie non planare.
Il dispositivo di auto-livellamento, particolarmente per elementi arredo, così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo .
Inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti .
In pratica, i materiali impiegati, purché compatibili con l'uso specifico, nonché le dimensioni e le forme contingenti potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1.Dispositivo di auto-livellamento (1), particolarmente per elementi di arredo, comprendente almeno un supporto (2) destinato ad essere interposto tra una zona di appoggio di un elemento di arredo (100) ed una superficie di appoggio (101), detto almeno un supporto (2) comprendendo un primo elemento (3) destinato a contattare la superficie di appoggio (101) ed un secondo elemento (4) associabile all'elemento di arredo (100), detto primo elemento (3) e detto secondo elemento (4) essendo associati mobili ad assumere differenti configurazioni operative in cui sono variamente distanziati tra loro, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno due di detti supporti (2) interponibili tra due diverse zone di appoggio dell'elemento di arredo (100) e la superficie di appoggio (101), detto primo elemento (3) e detto secondo elemento (4) di ciascun supporto (2) essendo accoppiati a tenuta a delimitare una rispettiva camera di compensazione (5) a volume variabile, dette camere di compensazione (5) essendo tra loro in comunicazione di fluido per il passaggio di un fluido operatore da una all'altra e viceversa.
  2. 2. Dispositivo di auto-livellamento (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detto primo elemento (3) e secondo elemento (4) sono associati reciprocamente mobili in avvicinamento o in allontanamento uno rispetto all'altro lungo una direzione di lavoro (6).
  3. 3. Dispositivo di auto-livellamento (1) secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che detta direzione di lavoro (6) è sostanzialmente perpendicolare ad una faccia di posa (7) di detto primo elemento (3) destinata a contattare la superficie di appoggio (101).
  4. 4. Dispositivo di auto-livellamento (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto secondo elemento (4) presenta una superficie di installazione (8), contrapposta a detta faccia di posa (7), atta ad essere associata ad una zona di appoggio dell'elemento di arredo (100)
  5. 5. Dispositivo di auto-livellamento (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto primo elemento (3) comprende uno stantuffo (9) inserito mobile a tenuta in una rispettiva camicia (10) ricavata in detto secondo elemento (4).
  6. 6. Dispositivo di auto-livellamento (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto fluido operatore è un fluido incomprimibile.
  7. 7. Dispositivo di auto-livellamento (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere una base di appoggio (12) presentante una parete inferiore (13) a cui sono associati detti almeno due supporti (2) tramite le rispettive superfici di installazione (8) ed una parete superiore (14) impegnabile con l'elemento di arredo (100).
  8. 8. Dispositivo di auto-livellamento (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detta base di appoggio (12) presenta su detta parete inferiore (13) due elementi di appoggio (15) di altezza fissa a definire unitamente a detti almeno due supporti (2) almeno quattro punti di appoggio dell'elemento di arredo (100).
  9. 9.Dispositivo di auto-livellamento (1) secondo le rivendicazioni 7 e 8, caratterizzato dal fatto che detti almeno due supporti (2) e detti due elementi di appoggio (15) sono disposti a formare un poligono convesso, detti almeno due supporti (2) essendo disposti ai vertici opposti di un lato del poligono stesso.
  10. 10.Elemento di arredo (100) caratterizzato dal fatto di comprendere un dispositivo di auto-livellamento (1) secondo una o più delle rivendicazioni dalla 1 alla 9.
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