ITMO20110067A1 - Dispositivo per applicare cunei di livellamento per la posa di piastrelle, lastre e simili. - Google Patents

Dispositivo per applicare cunei di livellamento per la posa di piastrelle, lastre e simili. Download PDF

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Description

“DISPOSITIVO PER APPLICARE CUNEI DI LIVELLAMENTO PER LA
POSA DI PIASTRELLE, LASTRE E SIMILIâ€
La presente invenzione ha per oggetto un dispositivo per applicare cunei di livellamento per la posa di piastrelle, lastre e simili.
In particolare, la presente invenzione si riferisce ad un dispositivo generalmente costituito da una pinza, atto ad agevolare l’applicazione dei cunei di livellamento piastrelle e lastre di copertura.
Come noto, la posa delle piastrelle su pavimentazioni o su pareti verticali, prevede un’operazione di livellamento atta a conferire la perfetta planarità delle piastrelle tra loro.
Tale operazione viene eseguita mediante l’utilizzo di cunei, che vengono mantenuti aderenti alle superfici esterne a vista delle piastrelle. Ciascun cuneo viene disposto con una rispettiva superficie piana a cavallo di due piastrelle adiacenti, per comprimere le piastrelle verso il suolo o la parete, mantenendo le stesse su un unico piano orizzontale.
L’azione di compressione viene garantita da un distanziatore, opportunamente interposto tra le piastrelle adiacenti per determinare le fughe tra le piastrelle stesse.
Il distanziatore presenta una porzione sporgente al di sopra delle piastrelle e dotata di una apertura passante. In questo modo, inserendo il cuneo nell’apertura del distanziatore à ̈ possibile mantenere vincolato il cuneo nel distanziatore stesso, garantendo l’azione di spinta verso le piastrelle.
Il posizionamento del cuneo viene vantaggiosamente effettuato mediante i dispositivi a pinza sopra citati, i quali alleviano l’affaticamento della mano dell’operatore che provvede alla posa delle piastrelle. Tali dispositivi agevolano infatti l’azione di inserimento del cuneo, garantendo il posizionamento idoneo del cuneo stesso all’interno dell’apertura del distanziatore.
Il dispositivo a pinza presenta una coppia di leve, opportunamente incernierate per essere maneggiate dall’operatore con una semplice azione manuale di compressione/rilascio.
Una prima leva presenta su una rispettiva estremità un cursore atto ad ancorarsi alla porzione sporgente del distanziatore, mentre la seconda leva presenta sull’estremità un elemento piatto di spinta, predisposto a venire a contatto con la parte posteriore (avente maggior sezione) del cuneo.
Il cuneo viene quindi posizionato tra il cursore e l’elemento piatto il quale, a seguito della compressione manuale delle due leve spinge il cuneo stesso verso il cursore e pertanto verso la porzione sporgente del distanziatore.
In questo modo, l’elemento piatto forza il cuneo all’interno dell’apertura della porzione sporgente che viene mantenuta ferma dal cursore.
Il cursore à ̈ inoltre accoppiato in maniera amovibile alla prima leva mediante degli organi di bloccaggio a vite. In questo modo, à ̈ possibile regolare la distanza tra il cursore e l’elemento piatto per poter adattare il dispositivo a piastrelle di differente spessore e per poter regolare per mezzo di un pomello la forza di spinta del cuneo all’interno della porzione sporgente. I dispositivi a pinza sopra descritti presentano tuttavia importanti inconvenienti, legati principalmente alla struttura del cursore facilmente danneggiabile.
Tale inconveniente à ̈ principalmente derivato dai componenti di aggancio del cursore con la prima leva, i quali prevedono un dado a farfalla accoppiato ad una vite ed operativo su un bordo longitudinale della prima leva. Pertanto, una eccessiva forza di serraggio del dado a farfalla comporta la deformazione sia dell’intero cursore che della porzione terminale della prima leva. A tale proposito va considerato che il cursore presenta conformazione sostanzialmente laminare ed à ̈ pertanto facilmente deformabile anche dall’azione di spinta del cuneo. In questa situazione va infatti considerato che a seguito di ripetute azioni di inserimento del cuneo, il cursore può disassarsi rispetto alla prima leva ed orientarsi in maniera errata con i conseguenti inconvenienti in termini di funzionalità dell’intero dispositivo.
Un ulteriore importante inconveniente à ̈ dato dall’utilizzo del dispositivo a pinza, il quale durante l’inserimento del cuneo viene appoggiato sulla superficie esterna a vista delle piastrelle determinandone il danneggiamento.
Infatti, durante le operazioni di inserimento del cuneo, il cursore può essere lievemente mosso dall’operatore. In questo caso, considerando che il cursore à ̈ realizzato in materiale metallico per garantire buone caratteristiche meccaniche, lo strisciamento del cursore sulle piastrelle graffia e pertanto danneggia la superficie a vista delle piastrelle stesse.
Il compito tecnico alla base della presente invenzione à ̈ quindi proporre un dispositivo per applicare cunei di livellamento per la posa di piastrelle, lastre e simili che superi gli inconvenienti della tecnica nota sopra citati.
In particolare, Ã ̈ scopo della presente invenzione mettere a disposizione un dispositivo per applicare cunei di livellamento strutturalmente stabile e non soggetto a deformazioni o danneggiamenti di parti meccaniche.
Ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ mettere a disposizione un dispositivo per applicare cunei di livellamento, in grado di preservare le superficie esterne a vista delle piastrelle durante il proprio utilizzo.
Il compito tecnico precisato e lo scopo specificato sono sostanzialmente raggiunti da un dispositivo per applicare cunei di livellamento per la posa di piastrelle, lastre e simili comprendente le caratteristiche tecniche esposte in una o più delle unite rivendicazioni.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di un dispositivo per applicare cunei di livellamento per la posa di piastrelle, lastre e simili, come illustrato negli uniti disegni in cui:
- la figura 1 rappresenta una vista prospettica frontale del dispositivo per applicare cunei di livellamento secondo la presente invenzione;
- la figura 2 rappresenta una vista prospettica posteriore del dispositivo di figura 1;
- la figura 3 rappresenta una vista prospettica frontale del dispositivo per applicare cunei in una seconda configurazione operativa;
- le figure 4 e 5 mostrano dettagli costruttivi del dispositivo di figura 1 rispettivamente in vista prospettica frontale e posteriore;
- la figura 6 mostra una vista laterale del dispositivo di figura 1 in una condizione di funzionamento; e
- la figura 7 mostra una vista laterale del dispositivo di figura 3 in una condizione di funzionamento.
Con riferimento alle figure citate, con 1 Ã ̈ indicato un dispositivo per applicare cunei di livellamento 2 per la posa di piastrelle 3, lastre e simili secondo la presente invenzione.
Con particolare riferimento alle figure 1 e 2, si noti che il dispositivo 1 comprende un corpo fisso 4 ed un corpo mobile 5, ciascuno dei quali definente una leva impugnabile da un operatore ed opportunamente incernierati in corrispondenza di un punto di fulcro 6. In particolare, Il corpo fisso 4 presenta conformazione sostanzialmente astiforme, e definisce una prima estremità 4a dotata di una prima impugnatura 7, ed una seconda estremità 4b opposta alla prima 4a.
Analogamente, il corpo mobile 5 presenta una prima estremità 5a dotata di una seconda impugnatura 8 ed una seconda estremità 5b opposta alla prima 5a.
La prima e seconda impugnatura 7, 8 definiscono un organo di presa per un operatore il quale provvede manualmente ad avvicinare/allontanare le due impugnture come meglio sarà chiarito in seguito.
Si noti inoltre che la prima e seconda impugnatura 7, 8 rispettivamente presentano rispettivamente una sagoma ergonomica per facilitare le operazioni di presa e maneggio del dispositivo 1.
Si noti inoltre che nella prima configurazione operativa di figura 1 e 2, il corpo fisso 4 à ̈ rettilineo e le rispettive estremità 4a e 4b si sviluppano lungo un medesimo asse longitudinale. In questa situazione, le estremità 5a e 5b del corpo mobile 5 sono trasversali tra di loro e coincidenti in corrispondenza del citato punto di fulcro 6.
Tale configurazione operativa viene utilizzata per l’applicazione di cunei di livellamento 2 su piastrelle 3 posate sul pavimento (vedi in particolare figura 6). Nella configurazione operativa di figura 3, il corpo mobile 5 à ̈ rettilineo e le rispettive estremità 5a e 5b si sviluppano lungo un medesimo asse longitudinale. In questa situazione, le estremità 4a e 4b del corpo fisso 4 sono trasversali tra di loro e coincidenti in corrispondenza del citato punto di fulcro 6.
Tale configurazione operativa viene utilizzata per l’applicazione di cunei di livellamento 2 su piastrelle 3 posate su pareti verticali (vedi in particolare figura 7).
Come meglio illustrato nelle figure 4 e 5, la seconda estremità 4b del corpo fisso 4 definisce un’asola passante 11 estendentesi lungo lo sviluppo longitudinale della seconda estremità 4b stessa. Si noti inoltre che la seconda estremità 4b del corpo fisso 4 presenta un bordo inferiore 12 dentellato, vale a dire dotato di una serie di denti 12a definenti tra di loro una pluralità di vani 12b.
Vantaggiosamente, la seconda estremità 4b del corpo fisso 4 presenta un cursore 9 atto ad ancorarsi con un distanziale 10, non descritto ed illustrato nel dettaglio in quanto di tipo noto e non facente parte della presente invenzione.
Il distanziale 10 viene interposto tra due piastrelle 3 adiacenti per determinare la rispettiva fuga e si estende con una rispettiva porzione al di sopra della superficie a vista delle piastrelle 3 stesse.
Si noti la porzione sporgente del distanziale presenta un foro 10a di alloggiamento del citato cuneo 2.
Il cursore 9 presenta mezzi di aggancio risolvibili 13 atti ad impegnare il cursore 9 stesso alla seconda estremità 4b del corpo fisso 4.
In maggiore dettaglio, i mezzi di aggancio 13 permettono di vincolare il cursore 9 in una predefinita posizione lungo la seconda estremità 4b del corpo fisso 4.
Il cursore 9 risulta essere infatti operativamente associato al bordo inferiore dentellato 12 ed a detta asola 11 per essere movimentato lungo lo sviluppo longitudinale della seconda estremità 4b del corpo fisso 4. In questa situazione, il bordo inferiore dentellato 12 definisce una serie di predefinite posizioni del cursore 9 sulla seconda estremità 4b.
Vantaggiosamente, i mezzi di aggancio risolvibili 13 presentano un elemento di supporto 15 avente profilo a “C†e definente due porzioni di impegno 16 collegate tra di loro mediante una porzione di collegamento 17 (vedere in particolare figure 4 e 5).
In maggiore dettaglio, l’elemento di supporto 15 à ̈ realizzato in un corpo unico ed à ̈ disposto affacciato ad una superficie laterale 18 della seconda estremità 4b del corpo fisso 4.
In questa situazione, le due porzioni di impegno 16 sono associate alla seconda estremità 4b del corpo fisso 4 e risultano essere distanziate tra di loro e disposte lungo lo sviluppo longitudinale della seconda estremità 4b.
Più in particolare, la porzione di collegamento 17 dell’elemento di supporto 15 risulta essere parallela alla superficie laterale 18 della seconda estremità 4b, mentre le porzioni di impegno 16 risultano essere parallele tra di loro e perpendicolari alla citata superficie laterale 18.
Con particolare riferimento alla figura 5, si noti che una prima porzione di impegno 16 presenta una fenditura passante 16a all’interno della quale à ̈ inserita la seconda estremità 4b del corpo fisso 4.
In questo modo, la movimentazione dell’intero cursore 9 lungo la seconda estremità 4b definisce lo scorrimento della seconda estremità 4b stessa all’interno della citata fenditura 16a.
Si noti inoltre che una seconda porzione di impegno 16, prossima alla prima estremità 4a del corpo fisso 4, à ̈ dotata di un bordo di contatto 19 scorrevolmente appoggiato alla superficie laterale 18 della seconda estremità 4b. Tale bordo di contatto 18 conferisce maggiore stabilità dell’intero cursore 9 sul corpo fisso 4 in quanto l’elemento di supporto 15 determina due punti di contatto (due porzioni di impegno 16) alla seconda estremità 4b distanziati tra di loro.
Tale porzione di impegno 16 à ̈ altresì dotata di una sporgenza 20 estendentesi dal bordo di contatto 18 ed inseribile in uno dei citati vani 12b del bordo inferiore dentellato 12.
Vantaggiosamente, il posizionamento della sporgenza 20 in uno dei citati vani 12b determina il posizionamento del cursore 9.
Una volta posizionato il cursore 9 nella posizione desiderata sulla seconda estremità 4b, lo stesso viene stabilmente impegnato alla porzione fissa mediante un organo di serraggio 21.
In particolare, l’organo di serraggio 21 à ̈ associato alla porzione di collegamento 17 ed à ̈ attivo sulla seconda estremità 4b del corpo fisso 4 per commutare tra una condizione di impegno in cui vincola il cursore 9 al corpo fisso 4, ed una condizione di disimpegno in cui il cursore 9 à ̈ libero di scorrere lungo la seconda estremità 4b del corpo fisso 4.
L’organo di serraggio presenta preferibilmente una vite 22 passante attraverso l’asola 11 della seconda estremità 4b. Inoltre, la vite 22 passa attraverso un foro realizzato nella porzione di collegamento 17 per sporgere al di fuori della porzione 17 stessa.
La porzione della vite 22 sporgente dalla porzione di collegamento 17 presenta un dado 22a il quale, mediante avvitamento provvede a serrare/svincolare l’intero elemento di supporto 15 dalla seconda estremità 4b del corpo fisso 4.
Preferibilmente, il dado 22a à ̈ un dado a farfalla per essere avvitabile manualmente dall’operatore.
Il cursore 9 presenta inoltre un elemento di riscontro 23 definente una cavità 24 di alloggiamento del cuneo di livellamento 2 (figure 6 e 7). L’elemento di riscontro 23 presenta conformazione sostanzialmente laminare e si estende trasversalmente allo sviluppo longitudinale della seconda estremità 4b del corpo fisso 4. In questo modo, in accordo con le metodologie note di applicazione del cuneo, l’elemento di riscontro 23 viene attestato al distanziale 10 per permetterne l’inserimento del cuneo 2.
Preferibilmente, l’elemento di riscontro 23 à ̈ dotato di un cappuccio di rivestimento 25, realizzato in materiale plastico ed atto a ricoprire l’intera porzione dell’elemento di riscontro 23.
Il cappuccio di rivestimento 25 evita la formazione di eventuali graffi o danneggiamenti alla piastrella 3 derivati dal posizionamento dell’elemento di riscontro 23 sulla piastrella 3 stessa.
L’elemento di riscontro 23 à ̈ inoltre affacciato ad un elemento spintore 26 disposto in corrispondenza della seconda estremità 5b del corpo mobile 5.
L’elemento spintore 26, di tipo noto e pertanto non descritto nel dettaglio, presenta una superficie di contatto 27 affacciata all’elemento di riscontro 23 e predisposta ad essere attestata ad una porzione posteriore del cuneo 2 come viene illustrato in figura 6 e 7. In questo modo, la movimentazione del corpo mobile 5 determina lo spostamento dell’elemento spintore 26 in avvicinamento/allontanamento dal cursore 9.
Vantaggiosamente, comprimendo la prima e seconda impugnatura 7, 8 per avvicinarle reciprocamente, l’elemento spintore 26 viene avvicinato al cursore 9 determinando l’inserzione del cuneo 2. Quando le impugnature 7, 8 vengono rilasciate e pertanto reciprocamente allontanate, l’elemento spintore 26 viene allontanato dal cursore per permettere il posizionamento di un ulteriore cuneo 2.
Vantaggiosamente, la struttura dei mezzi di aggancio 13 ed in particolare dell’elemento di supporto 15 garantisce maggior robustezza e stabilità all’intero cursore 9. Tale vantaggio à ̈ dato dalla presenza delle due porzioni di impegno 16 distanziate tra di loro ed a contatto sulla superficie laterale 18 della seconda estremità 4b.
In questo modo, la struttura a “C†con due punti di contatto garantisce il perfetto parallelismo del cursore 9 eliminando ogni gioco sul corpo fisso 4.
Inoltre, tale struttura previene eventuali danneggiamenti sulla seconda estremità 4b del corpo fisso 4, e sul cursore 9.
Ulteriore vantaggio à ̈ dato dal cappuccio di rivestimento
25 il quale previene eventuali graffi o sbeccature della
piastrella 3, causati dal contatto dell’elemento di
riscontro 23 (realizzato in materiale metallico) sulla
piastrella 3 stessa.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per applicare cunei di livellamento per la posa di piastrelle, lastre e simili comprendente: un corpo fisso (4), presentante una prima estremità (4a) dotata di una prima impugnatura (7); un cursore (9) associato ad una seconda estremità (4b) di detto corpo fisso (4) opposta alla prima estremità (4a), detto cursore (9) presentando mezzi di aggancio risolvibili (13) per impegnare il cursore (9) stesso a detta seconda estremità (4b) del corpo fisso (4); ed un corpo mobile (5), incernierato al corpo fisso (4) e presentante una prima estremità (5a) dotata di una seconda impugnatura (8) ed una seconda estremità (5b) dotata di un elemento spintore (26); detto corpo mobile (5) movimentando l’elemento spintore (26) in avvicinamento/allontanamento da detto cursore (9); caratterizzato dal fatto che detti mezzi di aggancio risolvibili (13) comprendono almeno due porzioni di impegno (16) alla seconda estremità (4b) del corpo fisso (4), dette porzioni di impegno (16) essendo distanziate tra di loro e disposte lungo lo sviluppo longitudinale della seconda estremità (4b).
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detta seconda estremità (4b) del corpo fisso (4) presenta conformazione sostanzialmente ad asta definente un’asola passante (11) estendentesi lungo lo sviluppo longitudinale della seconda estremità (4b) stessa; detta seconda estremità (4b) presentando un bordo inferiore dentellato (12).
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detto cursore (9) à ̈ operativamente associato al bordo inferiore dentellato (12) ed a detta asola (11) per essere movimentato lungo la seconda estremità (4b) del corpo fisso (4); detto bordo inferiore dentellato (12) definendo una serie di predefinite posizioni del cursore (9) sulla seconda estremità (4b).
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di aggancio risolvibili (13) presentano un elemento di supporto (15) avente profilo a “C†e definente dette porzioni di impegno (16); detto elemento di supporto (15) essendo affacciato ad una superficie laterale (18) della seconda estremità (4b) del corpo fisso (4).
  5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detto cursore (9) comprende inoltre un elemento di riscontro (23) definente una cavità (24) di alloggiamento del cuneo di livellamento (2); detto elemento di riscontro (23) estendentesi trasversalmente allo sviluppo longitudinale di detta seconda estremità (4b) del corpo fisso (4) ed essendo affacciato all’elemento spintore (26).
  6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 4 o 5, caratterizzato dal fatto che detto elemento di supporto (15) à ̈ realizzato di pezzo e presenta una porzione di collegamento (17), interposta tra dette porzioni di impegno (16) e parallela alla superficie laterale (18) della seconda estremità (4b) del corpo fisso (4); dette porzioni di impegno (16) essendo parallele tra di loro e perpendicolari a detta superficie laterale (18) della seconda estremità (4b).
  7. 7. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 4 a 6, caratterizzato dal fatto che una prima porzione di impegno (16) presenta una fenditura (16a) passante all’interno della quale à ̈ inserita detta seconda estremità (4b) del corpo fisso (4); detta movimentazione del cursore (9) lungo la seconda estremità (4b) definendo lo scorrimento della seconda estremità (4b) stessa lungo la fenditura (16a).
  8. 8. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 4 a 7, caratterizzato dal fatto che una seconda porzione di impegno (16) presenta un bordo di contatto (19) scorrevolmente appoggiato a detta superficie laterale (18) della seconda estremità (4b) del corpo fisso (4); detta seconda porzione (16) presentando inoltre una sporgenza (20) estendentesi da detto bordo di contatto (19) ed inseribile in un vano (21) definito tra due denti (12a) adiacenti di detto bordo inferiore dentellato (12).
  9. 9. Dispositivo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di aggancio (13) comprendono inoltre un organo di serraggio (21), associato a detta porzione di collegamento (15) ed operativamente attiva sulla seconda estremità (4b) del corpo fisso (4); detto organo di serraggio (21) essendo commutabile tra una condizione di impegno in cui vincola il cursore (9) alla seconda estremità (4b) del corpo fisso (4), ed una condizione di disimpegno in cui il cursore (9) à ̈ libero di scorrere lungo la seconda estremità (4b) del corpo fisso (4).
  10. 10. Dispositivo secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detto organo di serraggio (21) comprende: una vite (22) passante attraverso detta asola (11) della seconda estremità (4b) ed attraverso un foro realizzato nella porzione di collegamento (17); ed un dado (22a) avvitato sulla vite (22) e disposto in corrispondenza di una estremità della vite (22) stessa sporgente dal foro della porzione di collegamento (17).
  11. 11. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detto elemento di riscontro (23) del cursore (9) presenta inoltre un cappuccio di rivestimento (25) realizzato in materiale plastico.
  12. 12. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette prima e seconda impugnatura (7, 8) rispettivamente del corpo fisso e mobile (4, 5) presentano una sagoma ergonomica.
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