ITMO20100151A1 - Dispositivo per l'iniezione di fluidi in medicina, particolarmente per l'iniezione di mezzi di contrasto in diagnostica per immagini - Google Patents

Dispositivo per l'iniezione di fluidi in medicina, particolarmente per l'iniezione di mezzi di contrasto in diagnostica per immagini Download PDF

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Description

Descrizione di Breveto per Invenzione Industriale avente per titolo:
“DISPOSITIVO PER L’INIEZIONE DI FLUIDI IN MEDICINA, PARTICOLARMENTE PER L’INIEZIONE DI MEZZI DI CONTRASTO IN DIAGNOSTICA PER IMMAGINI”.
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo per l iniezione di fluidi in medicina, particolarmente per l iniezione di mezzi di contrasto in diagnostica per immagini.
Come noto, in ambito radiologico, è nota la necessità di iniettare fluidi a pazienti in modo ripetuto e continuato nel tempo per scopi diagnostici.
In particolare, con riferimento alla tomografia computerizzata od alla risonanza magnetica nucleare, è nota la necessità di iniettare cosiddetti mezzi di contrasto, è cioè fluidi in grado di alterare il contrasto di un organo o di una qualsiasi zona del corpo del paziente in modo da fornire immagini utili alla diagnosi.
Convenzionalmente, riniezione di tali fluidi è effettuata in modo automatico, mediante opportune apparecchiature provviste di mezzi automatici di iniezione del fluido collegati ad una linea di infusione associata al paziente per via venosa.
Una tipologia diffusa di tali apparecchiature prevede, in particolare, un serbatoio (flacone o sacca) contenente il fluido da somministrare ad un paziente e mezzi automatici di iniezione, collegati a valle del serbatoio, comprendenti un alloggiamento atto ad accogliere una siringa sterile vuota ed un elemento mobile, del tipo di uno stelo o simili, azionabile mediante un rispettivo attuatore ed accoppiabile allo stantuffo della siringa.
La siringa è generalmente costituita da un corpo cilindrico cavo provvisto, ad un’estremità, di una bocca di aspirazìone/erogazione del fluido collegabile al serbatoio ed alla linea di infusione e, all’ estremità opposta, di un’apertura per l’inserimento dello stelo dell’ apparecchiatura.
Lo stantuffo, generalmente realizzato in gomma, è alloggiato scorrevole ed a tenuta all’ interno del corpo cavo della siringa ed è mobile tra una prima posizione estrema, in cui è disposto in prossimità dell’apertura di inserimento dello stelo, ed una seconda posizione estrema, in cui è disposto in prossimità della bocca di aspirazione/erogazione.
Lo stantuffo, inoltre, è ancoratale alla testa dello stelo dell’apparecchiatura mediante opportuni mezzi di aggancio.
Nell’uso, la siringa è fornita con lo stantuffo disposto in prossimità dell’apertura di inserimento dello stelo.
Una volta posizionata la siringa all’intemo del rispettivo alloggiamento dell’apparecchiatura ed una volta agganciata la testa dello stelo allo stantuffo, lo stelo spinge lo stantuffo sino alla seconda posizione estrema. Successivamente, lo stelo trascina lo stantuffo dalla seconda posizione estrema alla prima posizione estrema e, in tal modo, una quantità predefinita di fluido viene aspirata dal serbatoio, attraverso la bocca di aspirazione/erogazione, riempiendo così la siringa.
Infine, lo stelo porta lo stantuffo dalla prima posizione estrema alla seconda posizione estrema e, in tal modo, il fluido all’ interno della siringa viene spinto attraverso la bocca di aspirazione/erogazione, lungo la linea di infusione, sino al paziente.
Tale sequenza di operazioni è generalmente ripetuta più volte, in modo continuato, per lo stesso paziente.
Queste apparecchiature di tipo noto presentano, tuttavia, alcuni inconvenienti.
E’ nota, infatti, la necessità di mantenere l’assoluta sterilità di tutto il circuito idraulico di somministrazione del fluido, al fine di evitare la contaminazione del fluido e, quindi, un eventuale rischio di infezione per il paziente.
Nelle apparecchiature di tipo noto sopra descritte non è assente il rischio di contaminazione del fluido, in quanto la sterilità della siringa può essere compromessa dallo stelo dei mezzi automatici di iniezione.
In particolare lo stelo è normalmente esposto all’ambiente esterno e, quindi, inserendosi più volte all’ interno del corpo cilindrico della siringa per spingere lo stantuffo può costituire un veicolo per germi che, posizionandosi sulla superficie interna del corpo cilindrico, andrebbero a contaminare il fluido da somministrare al paziente.
Tipologie alternative di tali apparecchiature per l’iniezione di fluidi prevedono, ad esempio, l’impiego di siringhe monouso preriempite con il fluido da somministrare al paziente o l’utilizzo di un circuito idraulico completamente chiuso, in cui una pompa peristaltica o simili è atta a prelevare il fluido da un flacone per immetterlo sulla linea di somministrazione al paziente.
Entrambe le soluzioni, tuttavia, pur garantendo l’assenza di contaminazioni del fluido, sono considerevolmente complesse e costose.
Un’ulteriore apparecchiatura, inoltre, prevede l’impiego di ima sacca deformabile preriempita con il fluido da somministrare al paziente e mezzi di compressione di tale sacca per immettere il fluido lungo la linea di somministrazione.
Anche tale soluzione, pur garantendo l’assenza di contaminazioni del fluido, non è priva di inconvenienti.
In particolare, infatti, mediante la compressione della sacca difficilmente è possibile immettere sulla linea di somministrazione la quantità di fluido da somministrare con la precisione richiesta.
Il compito principale della presente invenzione è quello di escogitare un dispositivo impiegabile in apparecchiature per l’iniezione di fluidi in medicina, particolarmente per l’iniezione di mezzi di contrasto in diagnostica per immagini, che consenta di evitare la contaminazione del fluido da somministrare al paziente, anche in seguito ad un utilizzo ripetuto e prolungato nel tempo.
Altro scopo del presente trovato è quello di escogitare un dispositivo per l’iniezione di fluidi in medicina, particolarmente per Γ iniezione di mezzi di contrasto in diagnostica per immagini, che possa essere utilizzato dai convenzionali iniettori presenti sulle apparecchiature di tipo noto.
Atro scopo del presente trovato è quello di escogitare un dispositivo per l’iniezione di fluidi in medicina, particolarmente per l’iniezione di mezzi di contrasto in diagnostica per immagini, che consenta di superare i menzionati inconvenienti della tecnica nota nell’ambito di una soluzione semplice, razionale, di facile ed efficace impiego e dal costo contenuto. Gli scopi sopra esposti sono raggiunti dal presente dispositivo per l’iniezione di fluidi in medicina, particolarmente per l’iniezione di mezzi di contrasto in diagnostica per immagini, comprendente almeno un corpo cavo di conformazione sostanzialmente allungata atto a contenere un fluido da somministrare ad un paziente e provvisto, ad una prima estremità, di almeno un’apertura di accesso e, ad una seconda estremità, di almeno una bocca di aspirazione/erogazione di detto fluido, almeno uno stantuffo alloggiato a tenuta all’interno di detto corpo cavo e scorrevole tra detta prima estremità e detta seconda estremità per l’aspirazione/erogazione di detto fluido, detto stantuffo essendo associabile amovibilmente, attraverso detta apertura di accesso, ad almeno un elemento mobile di mezzi automatici di iniezione del fluido, caratterizzato dal fatto che comprende almeno un elemento di tenuta sostanzialmente tubolare, realizzato in materiale cedevole, disposto in prossimità della superficie interna lungo almeno un tratto di detto corpo cavo e provvisto di una prima porzione terminale associata solidale a detto corpo cavo, in prossimità di detta prima estremità, e di una seconda porzione terminale associata solidale a detto stantuffo, detto elemento di tenuta essendo atto ad isolare ermeticamente la superficie interna di detto corpo cavo rispetto a detto elemento mobile, durante l’aspirazione/erogazione di detto fluido.
Altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un dispositivo per Γ iniezione di fluidi in medicina, particolarmente per F iniezione di mezzi di contrasto in diagnostica per immagini, illustrata a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:
la figura 1 è una vista laterale in sezione che illustra il dispositivo secondo il trovato;
le figure 2, 3 e 4 sono viste laterali in sezione del dispositivo secondo il trovato, associato all’elemento mobile di mezzi automatici di iniezione ed in differenti configurazioni.
Con particolare riferimento a tali figure, si è indicato globalmente con 1 un dispositivo per Finiezione di fluidi in medicina, del tipo di una siringa impiegabile in diagnostica radiologica od in risonanza magnetica nucleare per Finiezione dei cosiddetti mezzi di contrasto, è cioè di fluidi in grado di alterare il contrasto di un organo o di una qualsiasi zona del corpo del paziente in modo da fornire immagini utili alla diagnosi.
Il dispositivo 1 è utilizzabile in apparecchiature di tipo convenzionale per Finiezione automatizzata, ripetuta e prolungata nel tempo di tali fluidi ad un paziente.
Il dispositivo 1, in particolare, è operativamente associabile a mezzi automatici di iniezione di tali apparecchiature ed è collegabile, ad esempio, a valle di un serbatoio contenente un fluido da somministrare ad un paziente ed a monte di una linea di somministrazione associata al paziente per via venosa.
Il dispositivo 1 comprende un corpo cavo 2 di conformazione cilindrica allungata, atto a contenere il fluido F da somministrare al paziente e provvisto, ad una prima estremità 3, di un’apertura di accesso 4 e, ad una seconda estremità 5, di una bocca di aspirazione/erogazione 6 atta ad aspirare il fluido F dal serbatoio ed atta ad erogare il fluido F aspirato lungo la linea di somministrazione al paziente.
Il dispositivo 1 comprende uno stantuffo 7, realizzato preferibilmente in gomma, alloggiato a tenuta all’interno del corpo cavo 2 e scorrevole lungo una direzione rettilinea tra la prima estremità 3 e la seconda estremità 5 per l’aspirazione e l’erogazione del fluido F.
Una camera 8 interna al corpo cavo 2 si estende dallo stantuffo 7 alla bocca di aspirazione/erogazione 6 ed è atta a contenere il fluido F preliminarmente all’immissione lungo la linea di somministrazione, verso il paziente.
Lo stantuffo 7 è associabile amovibilmente, attraverso l’apertura di accesso 4, ad un elemento mobile E di mezzi automatici di iniezione del fluido F, non illustrati nelle figure in quanto di tipo convenzionale.
In particolare, l’elemento mobile E può comprendere uno stelo S provvisto di una testa T, traslabile assialmente per azione di opportuni mezzi attuatoli di tipo noto.
Utilmente, lo stantuffo 7 è ancorabile alla testa T dello stelo S mediante opportuni mezzi di aggancio di tipo noto, illustrati schematicamente nelle figure e costituiti, ad esempio, da opportuni mezzi ad incastro.
Vantaggiosamente, il dispositivo 1 comprende un elemento di tenuta 9 disposto lungo il tratto interno del corpo cavo 2 compreso tra l’apertura di accesso 4 e lo stantuffo 7, atto ad isolare ermeticamente la superficie interna 10 del corpo cavo 2 rispetto allo stelo S, durante l’aspirazione/erogazione del fluido F.
Particolarmente, l’elemento di tenuta 9 ha una conformazione tubolare con le estremità aperte, è realizzato in materiale cedevole ed è provvisto di una prima porzione terminale 9a associata solidale al corpo cavo 2, in corrispondenza dell’ apertura di accesso 4, e di una seconda porzione terminale 9b associata solidale allo stantuffo 7.
Con particolare ma non esclusivo riferimento alla forma di attuazione del dispositivo 1 illustrata nelle figure, l’elemento di tenuta 9 ha una conformazione cilindrica e si estende sull’intera superficie interna 10 del tratto del corpo cavo 2 compreso tra la prima estremità 3 e lo stantuffo 7, a definire un canale di contenimento a tenuta dello stelo S, quando la testa T è associata allo stantuffo 7.
In questo modo, durante le ripetute operazioni di aspirazione del fluido F dal serbatoio e di erogazione del fluido F lungo la linea di somministrazione al paziente, la superficie interna 10 del corpo cavo rimane sempre isolata dall’ambiente esterno e dallo stantuffo 7 che, pur essendo un possibile veicolo di germi, non può quindi in nessun modo contaminare il fluido F contenuto nella camera 8.
Particolarmente, l’elemento di tenuta 9 ha la prima porzione terminale 9a associata solidale al corpo cavo 2, lungo tutto il bordo dell’apertura di accesso 4, ed ha la seconda porzione terminale 9b associata solidale allo stantuffo 7, lungo tutto il perimetro della superficie dello stantuffo rivolta verso l’apertura di accesso 4.
Utilmente, la prima e la seconda porzione terminale 9a e 9b dell’elemento di tenuta 9 possono essere associate, rispettivamente, al corpo cavo 2 ed allo stantuffo 7 mediante incollaggio, saldatura, incastro o tecniche analoghe atte a garantire la perfetta tenuta idraulica.
Preferibilmente, l’elemento di tenuta 9 è realizzato in materiale elasticamente deformabile.
In tal modo, in una prima configurazione del dispositivo 1 lo stantuffo 7 è disposto in corrispondenza prima estremità 3 e l’elemento di tenuta 9 è raccolto in corrispondenza della superficie interna 10 del tratto del corpo cavo 2 compreso tra l’apertura di accesso 4 e lo stantuffo 7 (figure 1, 2 e 4), mentre in una seconda configurazione del dispositivo 1 lo stantuffo 7 è disposto in corrispondenza della seconda estremità 5 e l’elemento di tenuta 9 è disteso in corrispondenza della superficie interna 10 lungo tutto il corpo cavo 2, sino allo stantuffo 7 (figura 3).
Nell’uso, il dispositivo 1 è fornito con lo stantuffo 7 disposto in prossimità dell’apertura di accesso 4 dello stelo S (figura 1).
In tale configurazione l’elemento di tenuta 9 è raccolto in corrispondenza della superfìcie interna 10 del tratto del corpo cavo 2 compreso tra l’apertura di accesso 4 e lo stantuffo 7.
Una volta posizionato il dispositivo 1 al interno di un rispettivo alloggiamento dell’ apparecchiatura per l’iniezione automatica ed una volta agganciata la testa T allo stantuffo 7 (figura 2), l’elemento mobile E viene movimentato mediante un opportuno attuatore e spinge lo stantuffo 7 sino alla seconda estremità 5 (figura 3).
In tale configurazione l’elemento di tenuta 9 è disteso in corrispondenza della superficie interna 10 lungo tutto il corpo cavo 2, sino allo stantuffo 7. Successivamente, l’elemento mobile E trascina lo stantuffo 7 dalla seconda estremità 5 alla prima estremità 3 e, in tal modo, una quantità predefmita di fluido F viene aspirata dal serbatoio, attraverso la bocca di aspirazione/erogazione 6, riempiendo così la camera 8 del dispositivo 1 (figura 4).
Infine, l’elemento mobile E porta lo stantuffo 7 dalla prima estremità 3 alla seconda estremità 5 e, in tal modo, il fluido F all’intemo della siringa viene spinto attraverso la bocca di aspirazione/erogazione, lungo la linea di somministrazione, sino al paziente (figura 3).
L’aspirazione e l’erogazione del fluido F (figure 3 e 4) sono ripetute più volte, in modo continuato, per lo stesso paziente.
Si è in pratica constatato come il trovato descritto raggiunga gli scopi proposti.
In particolare, si sottolinea il fatto che l’elemento di tenuta del dispositivo secondo il trovato isola ermeticamente la superficie interna del corpo cavo dall’elemento mobile dell’apparecchiatura automatica di iniezione, durante tutte le operazioni di aspirazione ed erogazione del fluido.
In tal modo, il dispositivo secondo il trovato consente di evitare la contaminazione del fluido da somministrare al paziente, anche in seguito ad un utilizzo ripetuto e prolungato nel tempo.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo (1) per l’iniezione di fluidi in medicina, particolarmente per l’iniezione di mezzi di contrasto in diagnostica per immagini, comprendente almeno un corpo cavo (2) di conformazione sostanzialmente allungata atto a contenere un fluido (F) da somministrare ad un paziente e provvisto, ad una prima estremità (3), di almeno un’apertura di accesso (4) e, ad una seconda estremità (5), di almeno una bocca di aspirazione/erogazione (6) di detto fluido (F), almeno uno stantuffo (7) alloggiato a tenuta all’interno di detto corpo cavo (2) e scorrevole tra detta prima estremità (3) e detta seconda estremità (5) per l’aspirazione/erogazione di detto fluido (F), detto stantuffo (7) essendo associabile amovibilmente, attraverso detta apertura di accesso (4), ad almeno un elemento mobile (E) di mezzi automatici di iniezione del fluido (F), caratterizzato dal fatto che comprende almeno un elemento di tenuta (9) sostanzialmente tubolare, realizzato in materiale cedevole, disposto in prossimità della superficie interna (10) lungo almeno un tratto di detto corpo cavo (2) e provvisto di una prima porzione terminale (9a) associata solidale a detto corpo cavo (2), in prossimità di detta prima estremità (3), e di una seconda porzione terminale (9b) associata solidale a detto stantuffo (7), detto elemento di tenuta (9) essendo atto ad isolare ermeticamente la superficie interna (10) di detto corpo cavo (2) rispetto a detto elemento mobile (E), durante l’aspirazione/erogazione di detto fluido (F).
  2. 2) Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto elemento di tenuta (9) si estende sull’intera superficie interna (10) del tratto di detto corpo cavo (2) compreso tra detta prima estremità (3) e detto stantuffo (7) a definire un canale di contenimento a tenuta di detto elemento mobile (E), quando detto elemento mobile (E) è associato a detto stantuffo (7).
  3. 3) Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto elemento di tenuta (9) ha una conformazione sostanzialmente cilindrica.
  4. 4) Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto elemento di tenuta (9) è realizzato in materiale elasticamente deformabile.
  5. 5) Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto prima porzione terminale (9a) deirelemento di tenuta (9) è associata solidale al bordo perimetrale di detta apertura di accesso (4).
  6. 6) Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta seconda porzione terminale (9b) dell’elemento di tenuta (9) è associata solidale al bordo perimetrale di detto stantuffo (7).
  7. 7) Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto prima porzione terminale (9a) dell’elemento di tenuta (9) è associata solidale a detto corpo cavo (2) mediante incollaggio, saldatura, incastro o simili.
  8. 8) Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta seconda porzione terminale (9b) dell’elemento di tenuta (9) è associata solidale a detto stantuffo (7) mediante incollaggio, saldatura, incastro o simili.
  9. 9) Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che, in una prima configurazione, detto stantuffo (7) è disposto in prossimità di detta prima estremità (3) e detto elemento di tenuta (9) è raccolto in corrispondenza della superficie interna (10) del tratto di detto corpo cavo (2) compreso tra detta apertura di accesso (4) e detto stantuffo (7).
  10. 10) Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che, in una seconda configurazione, detto stantuffo (7) è disposto in prossimità di detta seconda estremità (5) e detto elemento di tenuta (9) è disteso in corrispondenza della superfìcie interna (10) del tratto di detto corpo cavo (2) compreso tra detta apertura di accesso (4) e detto stantuffo (7). Π) Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto stantuffo (7) comprende mezzi di aggancio amovibile di detto elemento mobile (E). 12) Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto corpo cavo (2) comprende almeno una camera (8) interna, atta a contenere detto fluido (F), che si estende da detto stantuffo (7) a detta bocca di aspirazione/erogazione (6). 13) Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto corpo cavo (2) ha una conformazione sostanzialmente cilindrica e detto stantuffo (7) è scorrevole tra detta prima estremità (3) e detta seconda estremità (5) lungo una direzione sostanzialmente rettilinea.
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WO1999024098A1 (en) * 1997-11-07 1999-05-20 Lyza Weiss Jennings & Shea Improved injector syringe
US20070106226A1 (en) * 2005-11-09 2007-05-10 Croll Perry W Syringe with internal sleeve

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