ITMO20090207A1 - Dispositivo di termostatizzazione per contenitori di fluidi bio-medicali per somministrazione parenterale, particolarmente sacche per fluidi medicali, sangue o simili - Google Patents

Dispositivo di termostatizzazione per contenitori di fluidi bio-medicali per somministrazione parenterale, particolarmente sacche per fluidi medicali, sangue o simili Download PDF

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Description

Descrizione di Brevetto per Invenzione Industriale avente per titolo:
DISPOSITIVO DI TERMOSTATIZZAZIONE PER CONTENITORI DI FLUIDI BIO-MEDICALI PER SOMMINISTRAZIONE PARENTERALE, PARTICOLARMENTE SACCHE PER FLUIDI MEDICALI, SANGUE O SIMILI
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo di termostatizzazione per contenitori di fluidi bio-medicali per somministrazione parenterale, particolarmente sacche per fluidi medicali, sangue o simili.
E’ noto che le persone con problemi di salute, colpite da malore, vittime di un incidente o di un infortunio, devono essere sottoposte a cure mediche che, talvolta, richiedono la somministrazione per via parenterale di fluidi e/o liquidi bio-medicali (farmaci, soluzioni fisiologiche, sangue o altro) ad una temperatura prefissata.
In alcuni casi, ad esempio, i pazienti versano in uno stato di shock caratterizzato da ipovolemia (riduzione volumetrica del sangue) e da ipotermia (abbassamento della temperatura corporea), ed à ̈ necessario infondere loro fluidi ad una temperatura generalmente compresa tra 33 °C e 40°C.
Per il trattamento di malattie tumorali, invece, si presenta spesso la necessità di somministrare prodotti chemioterapici la cui efficacia varia in funzione della temperatura e che, pertanto, devono essere infusi ad una temperatura generalmente superiore alla temperatura ambiente.
Considerazioni analoghe possono essere fatte in merito ai mezzi di contrasto utilizzati in diagnostica, anch’essi comunemente somministrati alla temperatura corporea del paziente.
I fluidi da iniettare sono attualmente confezionati in contenitori, del tipo di sacche flessibili, flaconi di plastica o bottiglie di vetro, che sono provvisti di una bocca di erogazione dalla quale il fluido può essere prelevato tramite una normale siringa oppure per mezzo di un condotto di prelevamento e di trasporto, comunemente detto “deflussore†, la cui estremità di uscita à ̈ associata ad un elemento di iniezione (catetere o ago) al paziente.
Per il condizionamento della temperatura dei fluidi si fa solitamente ricorso a particolari sistemi di riscaldamento dei contenitori di fluido e/o del condotto di prelevamento e di trasporto del fluido.
E noto, ad esempio, l’impiego di dispositivi essenzialmente costituiti da un box all’interno del quale vengono riposti i contenitori collegati al paziente tramite i deflussori e che, durante l’erogazione del fluido, viene riscaldato tramite mezzi di produzione del calore, ad esempio del tipo di resistenze elettriche; tale box à ̈ inoltre provvisto di un circuito elettronico di controllo e di regolazione della temperatura.
Altri dispositivi di tipo noto effettuano il riscaldamento del condotto di prelevamento e di trasporto durante la somministrazione e consistono essenzialmente in un elemento metallico che à ̈ accoppiato a resistenze elettriche, alimentate con corrente, e che viene posto in vicinanza del tratto del deflussore da condizionare; anche in tal caso un circuito elettronico controlla e regola la temperatura raggiunta.
Questi dispositivi di riscaldamento del contenitore e/o del condotto di prelevamento e di trasporto presentano alcuni inconvenienti fra i quali vanno ricordati il fatto che hanno peso ed ingombri non trascurabili che ne rendono particolarmente difficile e gravoso il trasporto e Pimpiego, sono strutturalmente e costruttivamente complessi, richiedono l’intervento di operatori specializzati ed hanno costi non trascurabili.
Sono anche noti dispositivi per il riscaldamento o il raffreddamento dei contenitori dei fluidi che, nel gergo, vengono definiti di tipo cosiddetto “chimico†in quanto sfruttano il calore prodotto da una reazione chimica esotermica o endotermica fra due o più sostanze reagenti.
Questi dispositivi di tipo “chimico†sono essenzialmente costituiti da un involucro, del tipo di una sacca, suddiviso in due o più comparti che sono tra loro separati da una membrana lacerabile e di cui uno contiene un primo componente e l’altro un secondo componente atti a reagire tra loro con una reazione esotermica o endotermica a seconda della tipologia di utilizzo cui tali dispositivi sono destinati.
Al momento dell’impiego un operatore agisce manualmente sull’involucro, esercitando su di esso una pressione tale da rompere la membrana lacerabile e consentire la combinazione chimica tra i componenti, e quindi pone manualmente il dispositivo a contatto con il contenitore del fluido da somministrare per condizionarlo termicamente.
Anche questi dispositivi di tipo “chimico†presentano alcuni inconvenienti, come ad esempio il fatto che devono essere stoccati, trasportati e maneggiati con cura ed attenzione per evitare che essi possano incorrere in urti accidentali che ne attivino involontariamente e in tempi non opportuni la reazione fra i componenti chimici in essi contenuti, col rischio di esaurire prematuramente la propria capacità di sviluppare calorie/frigorie e, dunque, divenire inutilizzabili al momento di effettivo bisogno.
Un altro inconveniente dei dispositivi di tipo “chimico†consiste nel fatto che contengono aria che, avendo una bassa conducibilità termica, funge da isolante e riduce lo scambio di calore con i contenitori dei fluidi da condizionare.
In alternativa ai sistemi ed ai dispositivi precedentemente descritti, à ̈ noto l’impiego di particolari apparecchi di riscaldamento costituiti da un fometto elettrico alPintemo del quale vengono riposti i contenitori per mantenere il fluido alla temperatura desiderata e dai quali essi vengono rimossi solo un istante prima di essere utilizzati.
L’impiego di tali apparecchi, seppur di notevole semplicità e funzionalità, consente tuttavia di somministrare il fluido alla temperatura desiderata solamente per un periodo di tempo limitato in quanto, una volta estratti dai forni, i contenitori incominciano repentinamente a scambiare calore con l’esterno e tendono in breve tempo a raggiungere la temperatura ambiente. Per ovviare ai suddetti inconvenienti dello stato dell’arte, sono noti dispositivi utilizzabili per supportare e condizionare termicamente contenitori di fluido bio-medicale quali bottiglie o flaconi.
Tali dispositivi comprendono, in particolare, un supporto sagomato a tazza, provvisto di un’apertura superiore e di un’apertura inferiore, all’interno del quale à ̈ collocabile rovesciato un contenitore del tipo di una bottiglia o di un flacone.
Il supporto sagomato a tazza à ̈ provvisto di una superficie esterna in materiale termicamente isolante e di una superficie interna a contatto con il contenitore che à ̈ realizzata in materiale termicamente conduttivo.
Tali dispositivi comprendono, inoltre, mezzi per il riscaldamento della superficie interna costituiti, ad esempio, da una o più resistenze elettriche. Tali dispositivi, tuttavia, hanno un impiego limitato in quanto possono essere utilizzati esclusivamente per il mantenimento a temperatura ed il riscaldamento di fluidi bio-medicali contenuto in flaconi, bottiglie od altri simili contenitori rigidi e dalla forma sostanzialmente cilindrica.
Il compito principale del presente trovato à ̈ quello di escogitare un dispositivo di supporto per contenitori di fluidi bio-medicali per somministrazione parenterale, particolarmente sacche per fluidi medicali, sangue o simili, che favorisca l’infusione ai pazienti di fluidi portati ad una prestabilita temperatura senza necessitare, durante la somministrazione, di complicati ed ingombranti sistemi o dispositivi di riscaldamento.
Ulteriore scopo del presente trovato à ̈ quello di escogitare un dispositivo che possa essere utilizzato in condizioni di massima sicurezza per il paziente e di massima efficienza d’uso.
Altro scopo del presente trovato à ̈ quello di essere strutturalmente e costruttivamente semplice, di avere limitato peso ed ingombro e di essere facilmente trasportabile e manipolabile anche da parte di operatori sanitari poco esperti.
Gli scopi sopra esposti sono raggiunti dal presente dispositivo di termostatizzazione per contenitori di fluidi bio-medicali per somministrazione parenterale, particolarmente sacche per fluidi medicali, sangue o simili, caratterizzato dal fatto che comprende almeno un contenitore provvisto di almeno un vano di alloggiamento di almeno una sacca flessibile contenente un fluido bio-medicale, almeno una porzione di superficie termicamente conduttiva atta ad essere posta a contatto con detta sacca quando questa à ̈ disposta all’interno di detto vano, mezzi di riscaldamento di detta superficie termicamente conduttiva per portare e/o mantenere ad una predeterminata temperatura il fluido all’ interno di detta sacca e mezzi di fermo di detta sacca all’ interno di detto vano che sono atti a mantenere detta sacca a contatto con detta superficie termicamente conduttiva durante lo svuotamento della sacca stessa.
Altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di due forme di esecuzione preferite, ma non esclusive, di un dispositivo di termostatizzazione per contenitori di fluidi bio-medicali per somministrazione parenterale, particolarmente sacche per fluidi medicali, sangue o simili, illustrate a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui: la figura 1 Ã ̈ una vista in assonometria di una prima forma di realizzazione del dispositivo secondo il trovato;
la figura 2 Ã ̈ una vista laterale ed in sezione del dispositivo secondo il trovato di figura 1;
la figura 3 Ã ̈ una vista laterale ed in sezione di una seconda forma di realizzazione del dispositivo secondo il trovato;
la figura 4 Ã ̈ una vista in assonometria ed in esplodo parziale della prima forma di attuazione del dispositivo secondo il trovato.
Con particolare riferimento a tali figure, si à ̈ indicato globalmente con 1 un dispositivo di termostatizzazione per contenitori di fluidi bio-medicali per somministrazione parenterale, impiegabile in particolare per supportare e riscaldare sacche flessibili di tipo convenzionale utilizzate per contenere fluidi medicali, sangue o simili sostanze.
Il dispositivo 1 comprende:
- un contenitore 2 provvisto di un vano 3 di alloggiamento di una sacca A flessibile contenente un fluido bio-medicale;
- una superficie termicamente conduttiva 4 atta ad essere posta a contatto con la sacca A quando questa à ̈ disposta all’ interno del vano 3;
- mezzi di riscaldamento 5 della superficie termicamente conduttiva 4 per portare e/o mantenere ad una predeterminata temperatura il fluido bio-medicale all’ interno della sacca, preliminarmente o durante la somministrazione ad un paziente;
- mezzi di fermo della sacca A all’ interno del vano 3 atti a mantenere la sacca a contatto con la superficie termicamente conduttiva 4 riscaldata mediante i mezzi di riscaldamento 5, durante lo svuotamento della sacca stessa.
Nello specifico, i mezzi di fermo consentono di mantenere una faccia della sacca A a contatto diretto con la superficie termicamente conduttiva 4 riscaldata durante la somministrazione del fluido bio-medicale ad un paziente. La fuoriuscita del fluido bio-medicale, infatti, porta ad una riduzione dell’ingombro della sacca A e, pertanto, la presenza di tali mezzi di fermo consente di evitare il distacco della sacca A dalla superficie termicamente conduttiva 4.
In particolare, con riferimento alle forme di attuazione del dispositivo 1 illustrate nelle figure, il contenitore 2 Ã ̈ costituito da un semiguscio 6 provvisto di un apertura di accesso al vano 3 e di un sportello 7 incernierato ad un lato del semiguscio 6 e mobile per la chiusura/apertura del vano 3. Utilmente, sia il semiguscio 6 che lo sportello 7 sono provvisti di una superficie esterna realizzata in materiale isolante, del tipo di un materiale polimerico o simili.
Il semiguscio 6, inoltre, comprende un foro passante 8 inferiore in cui si inserisce e fuoriesce l’estremità della sacca A provvista della bocca B di erogazione del fluido.
Vantaggiosamente, i mezzi di fermo della sacca A comprendono una piastra 9 disposta alF del vano 3, fissata al semiguscio 6 e provvista di una sede destinata ad accogliere la sacca A.
La sede à ̈ provvista della suddetta superficie termicamente conduttiva 4 e, particolarmente, coincide con tale superficie termicamente conduttiva 4 in quanto Finterà piastra 9 à ̈ realizzata utilizzando un materiale ad alta conducibilità termica quale, ad esempio, alluminio o simili.
Inoltre, la sede 4 à ̈ conformata in modo da riprodurre il profilo e le dimensioni della sacca A e, particolarmente, à ̈ provvista di due spallamenti 10 inclinati in prossimità del foro passante 8, che riproducono la forma della porzione inferiore di una sacca A cfi tipo convenzionale e che sono tra loro distanziati per consentire il passaggio dell’estremità della sacca A provvista della bocca B verso il foro passante 8.
Vantaggiosamente, la sede 4 definisce un piano sostanzialmente inclinato sul quale à ̈ posizionabile in appoggio una faccia della sacca A. Questo consente di mantenere la sacca A a contatto con la superficie della sede 4, riscaldata dai mezzi di riscaldamento 5, durante lo svuotamento della sacca stessa e per azione della sola forza di gravità, oppure sotto P effetto aspirante di pompe ed iniettori di vari tipi.
Ad ulteriore garanzia del mantenimento della perfetta aderenza tra la sacca A e la superficie della sede 4 durante tutta la fase di somministrazione del fluido ad un paziente, i suddetti mezzi di fermo comprendono anche un elemento di bloccaggio 11 associato allo sportello 7, posizionabile a contatto con la faccia della sacca A sostanzialmente opposta alla sede 4 e mobile in avvicinamento ed in allontanamento rispetto alla sacca A, rispettivamente, per azione ed in contrasto a mezzi elastici 12.
In pratica, una volta chiuso lo sportello 7 sul vano 3, l’elemento di bloccaggio 11 à ̈ posto a contatto con la faccia della sacca A opposta alla sede 4 e, attraverso l’azione di spinta dei mezzi elastici 12, mantiene la sacca A a contatto con la superficie riscaldata delle sede 4 durante lo svuotamento.
Con riferimento ad una prima forma di attuazione del dispositivo 1 illustrata nelle figure 1, 2 e 4, l’elemento di bloccaggio 1 1 à ̈ costituito da un corpo sostanzialmente piastriforme, associato mobile allo sportello 7 mediante mezzi di guida e per interposizione dei mezzi elastici 12.
In particolare, i mezzi di guida comprendono tre viti 13 serrabili in corrispondenti fori filettati 14 sui bordi superiore ed inferiore dell’elemento di bloccaggio 11 , attraverso rispettive asole allungate 15 che si estendono sui bordi inferiore e superfiore dello sportello 7.
I mezzi di guida comprendono, inoltre, tre primi elementi tubolari 16 in aggetto dalla faccia dell’elemento di bloccaggio 11 opposta alla faccia posizionabile a contatto con la sacca A. Ciascuno di tali primi elementi tubolari 16 à ̈ inserito scorrevole ed a misura all’interno di corrispondenti secondi elementi tubolari 17 in aggetto dalla superficie interna dello sportello 7.
I mezzi elastici 12 sono costituiti da tre molle di spinta alloggiate all’interno dei primi e secondi elementi tubolari 16 e 17.
In pratica, come illustrato in figura 2, le molle di spinta 12 agiscono tra lo sportello e l’elemento di bloccaggio 11, spingendo quest’ultimo a contatto con la sacca A disposta all’interno della sede 4.
Con riferimento ad una seconda forma di attuazione del dispositivo 1 illustrata nella figura 3, l’elemento di bloccaggio 1 1 à ̈ costituito da una base Ila fissabile al contenitore mediante una o più viti 13 ed un elemento mobile llb, costituito da una lastra, che à ̈ associato mobile alla base Ila mediante mezzi di guida e per interposizione dei mezzi elastici 12.
In particolare, i mezzi di guida comprendono tre primi elementi tubolari 16 in aggetto dalla faccia della lastra llb opposta alla faccia posizionabile a contatto con la sacca A. Ciascuno di tali primi elementi tubolari 16 à ̈ inserito scorrevole ed a misura all’interno di corrispondenti secondi elementi tubolari 17 in aggetto dalla base Ila.
I mezzi elastici 12 sono costituiti da tre molle di spinta 12 alloggiate all’ interno dei primi e secondi elementi tubolari 16 e 17.
In pratica, come illustrato in figura 3, le molle di spinta 12 agiscono tra la base Ila e la lastra llb, spingendo quest’ultima a contatto con la sacca A disposta aH’intemo della sede 4.
Non si escludono, inoltre, ulteriori forme di attuazione del dispositivo 1 in cui, ad esempio, à ̈ la piastra 9 ad essere associata mobile al semiguscio 6, scorrevole in avvicinamento ed allontanamento rispetto all’elemento di bloccaggio 11, rispettivamente, per azione ed in contrasto a mezzi elastici. L’elemento 11, essendo scorrevole in senso assiale, conferisce un ulteriore vantaggio. Oltre a mantenere costantemente la sacca contro la parete riscaldante consente Γ alloggiamento di almeno tre diverse tipologie di sacche: da 500ml, 250ml e 100 mi, che sono le capacità più frequenti, in particolare per i mezzi di contrasto.
Questo rappresenta un aspetto importante, perché evita all’operatore di dover sostituire l’elemento 11 al cambiare della sacca, cambiamento che avviene molto spesso nelFarco della giornata.
In alternativa, non si può escludere che l’elemento di bloccaggio 11, associato amovibilmente allo sportello 7, possa variare come dimensione e/o conformazione in funzione della tipologia di sacca A.
A puro titolo esemplificativo, ma non limitativo, in figura 4 à ̈ illustrato l’utilizzo di un adeguato elemento di bloccaggio 11, impiegabile per sacche A di dimensioni ridotte.
I mezzi di riscaldamento 5 sono costituiti da un elemento riscaldante, di conformazione sostanzialmente piastriforme, disposto in corrispondenza della sede 4 a contatto con la faccia della piastra 9 opposta alla faccia destinata ad accogliere la sacca A.
L’elemento riscaldante 5 può essere costituito, ad esempio, da una o più resistenze elettriche.
Utilmente, il dispositivo 1 può comprendere mezzi di ispezione visiva del fluido all’ interno della sacca A, non illustrati in figura, che possono essere costituiti ad, esempio, da una o più porzioni in materiale trasparente ricavate passanti su di un fianco laterale del semiguscio 6 o dello sportello 7. In alternativa, tutto lo sportello 7 può essere realizzato in materiale trasparente.
Tali mezzi di ispezione visiva possono comprendere, inoltre, uno o più LED 18, utilizzabili per verificare l’accensione e/o lo spegnimento del dispositivo e/o dei mezzi di riscaldamento 5 e per visualizzare il contenuto della sacca.
Il dispositivo 1 comprende, inoltre, mezzi elettronici di controllo 19, costituiti ad esempio da un circuito elettronico stampato, disposti all’ interno del semiguscio 6, posteriormente alla piastra 9, e collegati all’elemento riscaldante 5 ed, eventualmente, ai LED 18.
Il dispositivo 1 comprende anche mezzi di presa 20 che si estendono da una porzione esterna del semiguscio 6 e che sono atti a consentire il fissaggio ad un montante verticale.
I mezzi di presa 20, ad esempio, possono essere del tipo di mezzi di presa a morsa.
Si à ̈ in pratica constatato come il trovato descritto raggiunga gli scopi proposti.
In particolare si sottolinea il fatto che il presente trovato favorisce T infusione ai pazienti di fluidi portati ad una prestabilita temperatura senza necessitare, durante la somministrazione, di complicati ed ingombranti sistemi o dispositivi di riscaldamento.
II presente trovato, inoltre, può essere utilizzato in condizioni di massima sicurezza per ii paziente e di massima efficienza d’uso.
Atro vantaggio del presente trovato à ̈ dato dal fatto che à ̈ strutturalmente e costruttivamente semplice, ha peso ed ingombro limitati ed à ̈ facilmente trasportabile e manipolabile anche da parte di operatori sanitari poco esperti.

Claims (25)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo (1) di termostatizzazione per contenitori di fluidi biomedicali per somministrazione parenterale, particolarmente sacche per fluidi medicali, sangue o simili, caratterizzato dal fatto che comprende almeno un contenitore (2) provvisto di almeno un vano (3) di alloggiamento di almeno ima sacca (A) flessibile contenente un fluido biomedicale, almeno una porzione di superficie termicamente conduttiva (4) atta ad essere posta a contatto con detta sacca (A) quando questa à ̈ disposta all’interno di detto vano (3), mezzi di riscaldamento (5) di detta superficie termicamente conduttiva (4) per portare e/o mantenere ad una predeterminata temperatura il fluido all’interno di detta sacca (A) e mezzi di fermo (9, 11, 12) di detta sacca (A) all’ interno di detto vano (3) che sono atti a mantenere detta sacca (A) a contatto con detta superfìcie termicamente conduttiva (4) durante lo svuotamento della sacca stessa.
  2. 2) Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di fermo (9, 11, 12) comprendono almeno una piastra (9) associata a detto contenitore (2), disposta all’ interno di detto vano (3) e provvista di almeno una sede (4) destinata ad accogliere detta sacca (A).
  3. 3) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta sede (4) comprende detta superficie termicamente conduttiva (4).
  4. 4) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal che detta sede (4) à ̈ conformata a riprodurre almeno in parte il profilo di detta sacca (A).
  5. 5) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caraterizzato dal fatto che detta sede (4) comprende un piano sostanzialmente inclinato sul quale à ̈ posizionabile in appoggio una faccia di deta sacca (A).
  6. 6) Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, caraterizzato dal fatto che detti mezzi di fermo (9, 11, 12) comprendono almeno un elemento di bloccaggio (11) di deta sacca (A) associato a deto contenitore (2) e posizionabile a contatto con la faccia di deta sacca (A) sostanzialmente opposta a detta superficie termicamente conduttiva (4), in cui almeno uno tra deto elemento di bloccaggio (11) e deta superfìcie termicamente conduttiva (4) à ̈ mobile in avvicinamento ed allontanamento rispetto all’altro tra deto elemento di bloccaggio (11) e detta superfìcie termicamente condutiva (4), rispetivamente per azione ed in contrasto a mezzi elastici (12).
  7. 7) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caraterizzato dal fato che detto elemento di bloccaggio (11) comprende almeno un corpo sostanzialmente piastriforme (11) associato a detto contenitore (2) per interposizione di deti mezzi elastici (12).
  8. 8) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caraterizzato dal fato che detto elemento di bloccaggio (11) comprende almeno una base (Ila) fissabile a deto contenitore (2) ed almeno un elemento mobile (1 lb) associato a detta base (Ila) per interposizione di deti mezzi elastici (12).
  9. 9) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che deto elemento di bloccaggio (11) à ̈ associato amovibilmente a deto contenitore (2).
  10. 10) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta piastra (9) à ̈ interamente realizzata in materiale termicamente conduttivo.
  11. 11) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di riscaldamento (5) comprendono almeno un elemento riscaldante (5) disposto a contatto con detta piastra (9), in corrispondenza di detta sede (4).
  12. 12) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento riscaldante (5) ha una conformazione sostanzialmente piastriforme ed à ̈ associato ad una faccia di detta piastra (9) sostanzialmente opposta alla faccia di detta piastra (9) atta ad essere posta a contatto con detta sacca (A).
  13. 13) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto contenitore (2) comprende una superficie esterna realizzata almeno in parte in materiale termicamente isolante.
  14. 14) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto contenitore (2) comprende almeno un semiguscio (6) provvisto di almeno un’apertura di accesso a detto vano (3).
  15. 15) Dispositivo (1) secondo ima o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto contenitore (2) comprende almeno uno sportello (7) associato mobile a detto semiguscio (6) per la chiusura/apertura di detto vano (3).
  16. 16) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento di bloccaggio (11) à ̈ associato alla porzione interna di detto sportello (7) ed à ̈ posizionabile a contatto con la superficie laterale di detta sacca (A) opposta a detta piastra (9) quando detto sportello (7) à ̈ disposto per la chiusura di detto vano (3).
  17. 17) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto semiguscio (6) comprende almeno un foro passante (8) inferiore per P inserimento dell’estremità di detta sacca (A) provvista della bocca (B) di erogazione del fluido.
  18. 18) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto materiale termicamente isolante à ̈ un materiale polimerico o simili.
  19. 19) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto materiale termicamente conduttivo à ̈ metallo o simili.
  20. 20) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che comprende mezzi di ispezione visiva del livello di detto fluido bio-medicale all’intemo di detta sacca (A).
  21. 21) Dispositivo (1) secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di ispezione visiva comprendono almeno una porzione in materiale sostanzialmente trasparente ricavata passante su un fianco laterale di detto contenitore (2).
  22. 22) Dispositivo (1) secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di mezzi di ispezione comprendono almeno un LED o simili (18) atto a verificare l’accensione e/o lo spegnimento di almeno uno tra detto dispositivo (1) e detti mezzi di riscaldamento (5) e/o a visualizzare il contenuto di detta sacca (A).
  23. 23) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi elettronici di controllo (19), associati a detto contenitore (2) e a detti mezzi di riscaldamento (5) ed atti a gestire il riscaldamento di del fluido all’ interno di detta sacca (A).
  24. 24) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi di presa (20) associati a detto contenitore (2) ed atti a consentirne il montaggio ad un montante verticale.
  25. 25) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di presa (20) sono di tipo a morsa.
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