ITMO20080316A1 - Metodo per la pavimentazione di superfici da calpestio o simili - Google Patents

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ITMO20080316A1
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Silvio Scalabrini
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Durocem Italia S P A
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    • E04BUILDING
    • E04FFINISHING WORK ON BUILDINGS, e.g. STAIRS, FLOORS
    • E04F15/00Flooring
    • E04F15/12Flooring or floor layers made of masses in situ, e.g. seamless magnesite floors, terrazzo gypsum floors
    • E04F15/126Terrazzo floors

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  • Floor Finish (AREA)

Description

Descrizione di Brevetto per Invenzione Industriale avente per titolo: “METODO PER LA PAVIMENTAZIONE DI SUPERFICI DA CALPESTIO O SIMILI†.
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un metodo per la pavimentazione di superfici da calpestio o simili.
Nel settore dell’edilizia à ̈ noto da tempo realizzare pavimenti cosiddetti “alla veneziana†, in particolare per la pavimentazione di ampie superfici interne di edifici.
I pavimenti alla veneziana comprendono, generalmente, uno strato di supporto di pasta cementizia nel quale sono immersi e disseminati, in modo casuale, granulati di marmo o di altri materiali di colore o granulometria differente in funzione dell’ effetto estetico finale che si desidera ottenere. I pavimenti alla veneziana si ottengono stendendo, per prima cosa, uno strato di cemento asciutto o bagnato su di un sottofondo costituito da uno strato in calcestruzzo o simili, opportunamente predisposto sulla superfìcie calpestabile.
II sottofondo, in particolare, può essere costituito da uno strato di calcestruzzo fresco di alcuni giorni o, in alternativa, da uno strato di calcestruzzo già asciutto o da una vecchia pavimentazione in calcestruzzo.
In caso di sottofondo già asciutto, preliminarmente alla stesura dello strato di cemento, la superficie viene generalmente preparata mediante operazioni quali la fresatura o la pallinatura e, successivamente, viene applicata un’opportuna resina atta consentire la presa dello strato di supporto in cemento.
In seguito alla stesura dello strato supporto in cemento, i granulati di marmo o di altro materiale, che possono avere anche granulometria differente, sono sparsi per caduta, in modo casuale, così da conferire un effetto estetico non uniforme.
Nel caso di applicazione ad un sottofondo in cemento asciutto, una volta steso e cosparso di granulati di marmo, il cemento viene bagnato con acqua, che svolge la funzione di legante.
Una successiva fase di rullatura consente la penetrazione dei granulati nel cemento bagnato.
Una volta asciutta, la pavimentazione così ottenuta à ̈ levigata in modo da eliminare eventuali dislivelli ed in modo da rendere maggiormente visibili i granulati di marmo per un effetto estetico migliore.
I pavimenti sopra descritti presentano alcuni inconvenienti.
In particolare, lo strato di supporto in cemento impiegato risulta particolarmente soggetto ad usura, cosa che limita la realizzazione di pavimenti alla veneziana di tipo noto esclusivamente per la pavimentazione di interni.
Inoltre, per la realizzazione di pavimenti alla veneziana di tipo tradizionale, lo strato di cemento à ̈, nella maggior parte dei casi, steso su di uno strato di sottofondo in calcestruzzo ancora fresco.
Questo impone il rispetto di tempi ben precisi durante le fasi di realizzazione della pavimentazione, vincolando in modo stretto Γ organizzazione dei lavori e Γ impiego di personale.
Al contrario, la realizzazione di pavimenti alla veneziana di tipo noto su sottofondi già asciutti o su pavimentazioni esistenti, comporta necessariamente l’impiego di resine sintetiche dal costo elevato, che conferiscono un aspetto estetico non sempre apprezzabile e che risultano particolarmente soggette a graffi e scalfiture.
Il compito principale della presente invenzione à ̈ quello di escogitare un metodo per la pavimentazione di superfici da calpestio o simili che consenta di realizzare pavimenti cosiddetti alla veneziana particolarmente resistenti all’usura e, quindi, impiegabili anche per la pavimentazione di superflui in ambienti esterni.
Altro scopo del presente trovato à ̈ quello di escogitare un metodo per la pavimentazione di superfici da calpestio o simili che consenta di realizzare pavimenti cosiddetti alla veneziana anche su di uno strato di sottofondo asciutto o su pavimentazioni esistenti.
Altro scopo del presente trovato à ̈ quello di escogitare un metodo per la pavimentazione di superfici da calpestio o simili che consenta di superare i menzionati inconvenienti della tecnica nota nell’ambito di una soluzione semplice, razionale, di facile ed efficace impiego e dal costo contenuto. Gli scopi sopra esposti sono raggiunti dal presente metodo per la pavimentazione di superfici da calpestio o simili, caratterizzato dal fatto che comprende le fasi di:
- miscelare almeno un materiale indurente ed almeno un fluido per la preparazione di un impasto di rivestimento;
- stendere detto impasto di rivestimento su di una superfìcie da pavimentare per la realizzazione di almeno uno strato di rivestimento;
- distribuire in modo sostanzialmente casuale una pluralità di elementi granulari su detto strato di rivestimento;
- lasciare maturare detto strato di rivestimento per un tempo predeterminato;
- levigare detto strato di rivestimento.
Altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un metodo per la pavimentazione di superfici da calpestio o simili.
Il metodo per la pavimentazione secondo il trovato consente di realizzare uno strato di rivestimento sia su superfici da calpestio preliminarmente preparate con uno strato di supporto in calcestruzzo o simili, fresco od indurito, sia su pavimentazioni già esistenti.
Il metodo secondo il trovato prevede una prima fase di miscelazione di un materiale indurente con un fluido, per la preparazione di un impasto indurente.
In particolare, il fluido impiegato à ̈ preferibilmente acqua pura ed il materiale indurente impiegato à ̈ nello stato di polveri e comprende una miscela a base di aggregati minerali.
Il materiale indurente, inoltre, comprende materiali e sostanze selezionati tra inerti di quarzo, fibre, abrasivi sintetici, additivi antiritiro e riduttori d’acqua, atti a conferire alla pavimentazione predeterminate caratteristiche tecniche di durezza, resistenza all’abrasione, resistenza alla compressione, resistenza alla flessione, coesione od altro.
Utilmente, il materiale indurente può comprendere additivi quali sostanze coloranti e, quindi, può essere disponibile in differenti colorazioni per la realizzazione di pavimentazioni con effetti estetici finali differenti.
Preferibilmente, per una consistenza ottimale dell’impasto di rivestimento da preparare, il materiale indurente e l’acqua sono presenti nelle seguenti concentrazioni di peso:
- materiale indurente tra 75% e 85%;
- fluido tra 15% e 25%.
Il metodo secondo il trovato comprende una successiva fase di stesura dell’impasto di rivestimento così ottenuto su di una superficie da pavimentare, per la realizzazione di uno strato di rivestimento uniforme ed omogeneo.
In particolare, la posa, la stesura e la distribuzione uniforme dell’impasto di rivestimento sulla superfìcie da pavimentare possono essere effettuate mediante strumenti e modalità convenzionalmente utilizzati in edilizia. Utilmente, nel caso in cui la superficie da pavimentare sia costituita da una pavimentazione già esistente, il metodo prevede una fase preliminare di preparazione della superficie mediante operazioni quali la fresatura o la pallinatura e, successivamente, una fase di stesura di uno strato di materiale adesivo, che deve essere effettuata su tutta la superficie da pavimentare prima della stesura dell’impasto di rivestimento.
Il metodo comprende poi una fase di distribuzione di una pluralità di elementi granulari, precedentemente lavati ed asciugati, sullo strato di rivestimento così steso ed ancora fresco.
Particolarmente, gli elementi granulari sono distribuiti per caduta in modo casuale, così da ottenere l’effetto estetico noto come “semina veneziana†. Gli elementi granulari possono essere costituiti, ad esempio, da granuli di marmo o materiali simili, disponibili in differenti colorazioni, con granulometria compresa tra 3 mm a 22 mm, per la realizzazione di pavimentazioni con effetti estetici finali differenti
Utilmente, sullo stesso strato di rivestimento possono essere distribuiti elementi granulari di differente granulometria o colorazione.
Una successiva fase di rullatura consente la penetrazione dei granulati nell’impasto di rivestimento.
Successivamente, il metodo secondo il trovato prevede una fase di maturazione, durante la quale lo strato di rivestimento con gli elementi granulari viene lasciato indurire.
In particolare, tale fase di maturazione prevede un primo intervallo di tempo di maturazione, successivo alla distribuzione degli elementi granulari.
Dopo tale primo intervallo di tempo, lo strato di rivestimento viene sottoposo ad una prima azione di rifinitura e, in particolare, viene lisciato mediante apposite apparecchiature provviste di dischi diamantati o simili. La fase di maturazione prevede poi un secondo intervallo di tempo di circa sette giorni, successivo alla lisciatura, in cui lo strato di rivestimento raggiunge le caratteristiche di durezza desiderate.
In seguito, il metodo prevede una fase di levigatura, in cui lo strato di rivestimento indurito viene levigato per uno spessore di circa 3 mm o 4 mm, mediante l’impiego in sequenza di mole di differenti dimensioni o di simili apparecchiature, così da rendere gli elementi granulati progressivamente visibili.
Utilmente, il metodo secondo il trovato può prevedere operazioni finali di rifinitura della pavimentazione così ottenuta quali, ad esempio, una fase di lucidatura ed una fase di applicazione di un prodotto idrorepellente sullo strato di rivestimento indurito e levigato.
Si à ̈ in pratica constatato come il trovato descritto raggiunga gli scopi proposti.
In particolare, si sottolinea il fatto che l’impasto di rivestimento ottenuto dalla miscelazione del materiale indurente con un fluido può essere steso anche su di uno strato di sottofondo asciutto o su pavimentazioni esistenti. Pertanto, il metodo secondo il trovato consente di realizzare pavimenti cosiddetti “alla veneziana†in modo semplice ed immediato su qualsiasi superficie, senza vincoli particolari nell’organizzazione dei lavori e nell’impiego di personale.
Inoltre, il particolare materiale indurente impiegato consente di realizzare pavimenti cosiddetti alla veneziana particolarmente resistenti all’usura e, quindi, impiegabili anche per la pavimentazione di superfìci calpestabili in ambienti esterni.
Non ultimo vantaggio à ̈ dato dal fatto che il metodo per la pavimentazione di superfìci da calpestio secondo il trovato consente di superare i menzionati inconvenienti della tecnica nota nell’ambito di una soluzione semplice, razionale, di facile ed efficace impiego e dal costo contenuto.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Metodo per la pavimentazione di superfici da calpestio o simili, caratterizzato dal fatto che comprende le fasi di: - miscelare almeno un materiale indurente ed almeno un fluido per la preparazione di un impasto di rivestimento; - stendere detto impasto di rivestimento su di una superficie da pavimentare per la realizzazione di almeno uno strato di rivestimento; - distribuire in modo sostanzialmente casuale una pluralità di elementi granulari su detto strato di rivestimento; - lasciare maturare detto strato di rivestimento per un tempo predeterminato; - levigare detto strato di rivestimento.
  2. 2) Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che comprende lo stendere almeno uno strato di materiale adesivo su detta superficie da pavimentare, preliminarmente a detta stesura dell’impasto di rivestimento.
  3. 3) Metodo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende il lisciare detto strato di rivestimento indurito, preliminarmente a detto levigare.
  4. 4) Metodo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto maturare per un tempo predeterminato comprende un primo intervallo di tempo di maturazione tra la distribuzione di detti elementi granulari e la lisciatura di detto strato di rivestimento.
  5. 5) Metodo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto maturare per un tempo predeterminato comprende un secondo intervallo di tempo di maturazione tra la lisciatura di detto strato di rivestimento e la levigatura dì detto strato di rivestimento indurito.
  6. 6) Metodo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende il lucidare detto strato di rivestimento indurito, successivamente a detto levigare.
  7. 7) Metodo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende P applicare un prodotto idrorepellente su detto strato di rivestimento indurito, successivamente a detto levigare.
  8. 8) Metodo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto materiale indurente à ̈ nello stato di polvere o simili.
  9. 9) Metodo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto materiale indurente comprende una miscela a base di aggregati minerali.
  10. 10) Metodo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto materiale indurente comprende materiali e sostanze selezionati tra: aggregati minerali, inerti di quarzo, fibre, abrasivi sintetici, additivi antiritiro, riduttori d’acqua e sostanze coloranti.
  11. 11) Metodo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto fluido à ̈ acqua.
  12. 12) Metodo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto materiale indurente e detto fluido sono presenti nelle seguenti concentrazioni di peso: - materiale indurente tra 75% e 85% - fluido tra 15% e 25% 13) Metodo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende il lavare detti elementi granulari, preliminarmente alla distribuzione su detto strato di rivestimento. 14) Metodo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti elementi granulari hanno granulometria compresa tra 3 mm a 22 mm. 15) Metodo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti elementi granulari comprendono materiali quali marmo o simili. 16) Metodo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti elementi granulari hanno differenti colorazioni. 17) Metodo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta superficie da pavimentare comprende uno strato di supporto in calcestruzzo o simili preliminarmente steso su di una superficie di calpestio o simili. 18) Metodo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta superficie da pavimentare comprende una pavimentazione precedentemente realizzata.
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Citations (3)

* Cited by examiner, † Cited by third party
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FR2675521A1 (fr) * 1991-04-19 1992-10-23 Guerin Georges Microcloutage des betons routiers.
WO2001036762A1 (en) * 1999-11-12 2001-05-25 Pro Grind Pty Ltd Terrazzo flooring system
US20040159073A1 (en) * 2003-02-14 2004-08-19 Lpl Enterprises, Inc. Method for the aesthetic surface treatment of a monolithic concrete floor and product of the method

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