ITMO20060173A1 - Dispositivo di guida per l'introduzione di almeno uno strumento chirurgico all'interno di una cavita' organica, in particolare una cavita' vascolare. - Google Patents

Dispositivo di guida per l'introduzione di almeno uno strumento chirurgico all'interno di una cavita' organica, in particolare una cavita' vascolare. Download PDF

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ITMO20060173A1
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guide
stabilization
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tubular structure
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Description

71.C0629.12.IT.1 Ing. Alberto Gianelli Albo Prot. N. 229 BM
D E S C R I Z I O N E
annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:
“DISPOSITIVO DI GUIDA PER L’INTRODUZIONE DI ALMENO UNO STRUMENTO CHIRURGICO ALL’INTERNO DI UNA CAVITÀ ORGANICA, IN PARTICOLARE UNA CAVITÀ VASCOLARE.”
A nome: COPPI Gioacchino, di nazionalità italiana, residente a Modena, Via Alzaia 40/2.
Inventore designato: COPPI Gioacchino.
I Mandatari: Ing. Luciano Neri (Albo prot. n. 326 BM), Alberto Gianelli (Albo prot. n. 229 BM), domiciliati presso BUGNION S.p.A., Via Emilia Est n° 25, 41100 Modena.
Depositatili<6>..<200>!] n° . M.2 0 0 6 A 0 0 0 1 7 3
* * * * *
Forma oggetto della presente invenzione un dispositivo di guida per l’introduzione di almeno uno strumento chirurgico all’interno di una cavità organica, in particolare una cavità organica.
La presente invenzione si presta ad essere impiegata nel settore medico chirurgico, ed in particolare, è deputata all’esecuzione di interventi minimamente invasivi, quali per esempio, interventi di angioplastica, endovascolari, impiantazione di stent e/o in qualsiasi altro tipo di intervento in cui gli spazi di azione sono significativamente ridotti ed il raggiungimento della zona di destinazione richiede un elevata sensibilità di manovra da parte 71.C0629.12.IT.1 Ing. Alberto Gianelli Albo ProL N. 229 BM
del medico chirurgo.
Com’è noto, nell’esecuzione di interventi endovascolari risulta necessario l’utilizzo di uno o più dispositivi di guida, come per esempio, cateteri provvisti di appositi fili di guida e/o analoghi dispositivi che consentono Γ inserimento all’ interno dell’apparato vascolare di appropriati strumenti chirurgici, quali palloni per angioplastica, stent e/o simili.
Generalmente, i dispositivi noti comprendono un corpo di guida cavo di forma allungata e flessibile, presentante dimensioni trasversali esterne inferiori alle dimensioni trasversali interne delle cavità (vasi, vene e/o arterie) destinate ad accoglierlo.
Il corpo di guida cavo presenta un’estremità di direzionamento aperta per consentire sia il passaggio di almeno un filo di guida, destinato all 'avanzamento del corpo di guida all 'interno delle cavità vascolari, che di uno o più strumenti chirurgici endovascolari, necessari all’esecuzione dell’intervento chirurgico contingente.
Da parte opposta rispetto all’estremità di direzionamento, sono previsti mezzi di manovra per la movimentazione del corpo di guida all 'interno delle cavità vascolari interessate ed un’estremità aperta di inserimento ed estrazione attraverso la quale un filo guida viene indotto in scorrimento.
L’introduzione del corpo di guida all’ interno del corpo di un paziente richiede la realizzazione di un’appropriata apertura di passaggio che viene praticata in corrispondenza della cavità di 71.C0629.12.IT.1 Ing. Alberto Gianelli Albo Prot. N. 229 BM
partenza del percorso di avanzamento per il raggiungimento della patologia da trattare.
Una volta introdotto il corpo di guida all’ interno del corpo del paziente, il corpo di guida viene sospinto lungo una o più delle cavità che definiscono il percorso di avanzamento dello stesso. Il corpo di guida viene abilmente orientato all’ interno delle cavità mediante i summenzionati mezzi di manovra fino a raggiungere la posizione di intervento desiderata.
Al fine di consentire una migliore movimentazione del corpo di guida cavo lungo il percorso di avanzamento prestabilito, agevolando nel contempo l’esecutore dell’intervento in corrispondenza di biforcazioni e/o accentuate diramazioni di tali cavità, l’estremità di direzionamento si estende trasversalmente rispetto allo sviluppo longitudinale del corpo di guida.
L’avanzamento del corpo di guida viene coadiuvato dall’ausilio di un filo guida il quale, opportunamente inserito al suo interno, fuoriesce attraverso l’estremità di direzionamento per percorrere almeno un tratto della cavità vascolare trasversale e consentire lo scorrimento vincolato del corpo di guida lungo la stessa.
Sebbene i dispositivi di guida noti consentano il raggiungimento della patologia da trattare, la Richiedente ha riscontrato che non sono tuttavia esenti dal alcuni inconvenienti, principalmente in relazione all’ allineamento dell’estremità di direzionamento del corpo di guida con le cavità trasversali incontrate durante il percorso di avanzamento.
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In particolare, la Richiedente ha riscontrato che P allineamento dell’estremità di direzionamento del corpo di guida, eseguita per mezzo di appropriati dispositivi di visualizzazione, viene falsato dalla percezione bidimensionale del percorso di avanzamento. Di conseguenza, una volta eseguito l’allineamento dell’estremità di direzionamento con la rispettiva cavità trasversale interessata, risulta arduo comprendere, ed eventualmente correggere, in un piano sostanzialmente perpendicolare al piano bidimensionale di visualizzazione, l’inclinazione dell’estremità di direzionamento rispetto all’asse geometrico della rispettiva cavità.
In questa situazione, l’esecutore dell’intervento si affida alla propria esperienza e sensibilità manuale per consentire al filo di guida di fuoriuscire dal corpo di guida senza urtare le pareti interne della cavità interessata.
Naturalmente, questo inconveniente richiede una serie di manovre del corpo di guida comportando un notevole dispendio di tempo con il rischio di incorrere in un disallineamento dell’ estremità di direzionamento rispetto alla cavità vascolare interessata a causa di bruschi movimenti del corpo di guida o del paziente, oppure del flusso di liquidi organici all’ interno delle cavità.
Inoltre nella diramazione dei vasi la tattica di fare passare nel lume della diramazione una guida molto flessibile interna al corpo di guida per fare passare poi nel ramo che si vuole incannulare il corpo di guida, sovente non riesce perchè il corpo di guida non ha sufficiente flessibilità per seguire la guida stessa. Ugualmente una 71.C0629.12.IT.1 Ing. Alberto Gianelli Albo Prot. N. 229 BM
guida più sostenuta che venga fatta risalire nella diramazione (nella quale fare poi risalire il corpo di guida) tende a dislocare di per sé il corpo di guida stesso.
Nei casi infine in cui si volesse procedere con il trattamento delle lesioni (stent) mantenendo il corpo di guida airimbocco del vaso, le procedure sono sempre a rischio di complicazioni per la instabilità del catetere.
Scopo della presente invenzione è quello di offrire un dispositivo di guida per Γ introduzione di almeno uno strumento chirurgico all’ interno di una cavità organica, che semplifichi ed assicuri le operazioni di allineamento del corpo di guida con cavità trasversali agevolandone l’avanzamento verso la patologia da raggiungere e trattare.
Un altro scopo dell’ invenzione è quello di stabilizzare il corpo di guida durante le operazioni di allineamento del medesimo con le cavità trasversali interessate.
Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di ridurre i tempi necessari al raggiungimento della patologia da trattare per ridurre conseguentemente i tempi complessivi di tali interventi chirurgici.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi appariranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di un dispositivo di guida per l’introduzione di almeno uno strumento chirurgico all’ interno di una cavità organica, in particolare una cavità vascolare, secondo quanto rivendicato in seguito.
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Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione meglio appariranno dalla descrizione dettagliata che segue, illustrata a titolo esemplificativo ma non limitativo nelle allegate figure in cui:
la figura 1 è una vista schematica di un dispositivo di guida per Γ introduzione di almeno uno strumento chirurgico all’ interno di una cavità organica del corpo di un paziente;
la figura 2 è una vista prospettica interrotta di un particolare del dispositivo di cui alla figura precedente, in accordo con una prima soluzione realizzativa della presente invenzione;
la figura 3 è un’ulteriore vista prospettica interrotta del particolare di cui alla figura 2 con alcuni elementi asportati;
la figura 4 è una vista schematica interrotta del dispositivo di cui alle figure precedenti rappresentato in una prima fase avanzamento dello stesso all’ interno di una cavità organica;
la figura 5 è una vista schematica interrotta del dispositivo di cui alle figure precedenti rappresentato in una fase di allineamento con una cavità trasversale;
la figura 6 è un’ulteriore vista schematica interrotta del dispositivo rappresentato in una fase successiva alla fase di allineamento di figura 5;
la figura 7 è un’altra vista schematica interrotta interrotta del dispositivo di cui alle figure precedenti rappresentato in una seconda fase di avanzamento lungo la cavità trasversale;
la figura 8 è una vista schematica interrotta del dispositivo di 71.C0629.12.IT.1 Ing. Alberto Gianelli Albo Prot. N. 229 BM
cui alle figure precedenti rappresentata in una fase terminale in cui il dispositivo si trova in corrispondenza della patologia da trattare;
la figura 9 è una vista prospettica di un particolare del dispositivo rappresentato in accordo con una seconda soluzione realizzativa della presente invenzione.
Con riferimento alle sopra citate figure, con 1 è complessivamente indicato un dispositivo di guida per l’introduzione di almeno uno strumento chirurgico (non illustrato in quanto noto) all’ interno di una o più cavità organiche 2, in accordo con la presente invenzione.
Come illustrato nelle figure allegate, il dispositivo di guida 1 comprende almeno un corpo di guida 3 sostanzialmente cavo e flessibile, estendentesi lungo una direzione di sviluppo preferenziale “X”.
Come visibile nelle figure 4-8, il corpo di guida 2 è vantaggiosamente impegnabile all'interno di una prima cavità organica 2a o di un qualsiasi canale organico del corpo umano di forma sostanzialmente allungata, quale per esempio, un condotto vascolare (vaso, vena o arteria) o un simile canale corporeo.
Come illustrato nella figura 1, il corpo di guida 2 si presta ad essere inserito nel corpo 4 di un paziente attraverso un’apertura 5, praticata in corrispondenza di una zona 6 identificata come zona di ingresso.
Nel caso in cui il dispositivo sia destinato ad interventi endovascolari, come angioplastica, impiantazione di stent ed
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analoghi interventi, la zona di ingresso 6 corrisponde preferibilmente ad uno degli arti inferiori 7 del corpo 4 del paziente per accedere, come rappresentato nella figura 1, ad una corrispettiva arteria femorale 7a.
Con riferimento alle figure 2-6 e 9, il corpo di guida 3 presenta un’estremità di direzionamento 8 estendentesi trasversalmente rispetto alla direzione di sviluppo preferenziale “X” per affacciarsi ad una seconda cavità 2b (figure 4-6), trasversale alla prima cavità 2a,
Come rappresentato nelle figure 2, 6, 7 e 9, il dispositivo 1 comprende almeno un elemento di guida 9 di conformazione allungata e flessibile, scorrevolmente impegnarle alfintemo del corpo di guida stesso per fuoriuscire attraverso l’estremità di direzionamento 8 e raggiungere la seconda cavità 2b.
Vantaggiosamente, il dispositivo di guida 1, comprende mezzi di stabilizzazione 10 (figure 2, 3, 5, 6 e 9) associati al corpo di guida 9, cooperanti con la prima cavità 2a per agevolare il posizionamento dell’estremità di direzionamento 8 rispetto alla seconda cavità 2b.
I mezzi di stabilizzazione 10 comprendono preferibilmente almeno un'apertura di stabilizzazione 11 (figure 2, 3, 5, 6 e 9) ricavata attraverso il corpo di guida 3 ed almeno un elemento di stabilizzazione 12 (figura 2, 5, 6, e 9) di conformazione allungata, preferibilmente filiforme e flessibile, scorrevolmente impegnarle all'interno del corpo di guida 3 per fuoriuscire da quest'ultimo 71.C0629.12.IT.1 Ing. Alberto Gianelli Albo Prot. N. 229 BM
attraverso l’apertura di stabilizzazione 11, lungo la prima cavità 2a.
Come visibile nelle figure 5 e 6, durante Γ allineamento dell’estremità di direzionamento 8 con la seconda cavità 2b, l’apertura di stabilizzazione 11 risulta affacciata alla prima cavità 2a da parte opposta rispetto al corpo di guida 3.
Più in dettaglio, quando il corpo di guida 3 si trova impegnato all’interno della prima cavità 2a (figure 5 e 6), l’apertura di stabilizzazione 11 giace su un piano sostanzialmente trasversale rispetto alla direzione di sviluppo preferenziale “X” e presenta un asse geometrico “Y” che si estende lungo la prima cavità 2a, sostanzialmente parallelamente alla direzione di sviluppo preferenziale “X”.
Come visibile nelle figure 2, 5, 6 e 9, l’elemento di stabilizzazione 12 presenta dimensioni trasversali inferiori alle dimensioni dell’apertura di stabilizzazione 11 per attraversare agevolmente quest’ultima.
Preferibilmente, l’elemento di stabilizzazione 12 presenta una rigidezza strutturale maggiore rispetto alla rigidezza strutturale dell’elemento di guida 9 in modo tale che il suo scorrimento all’ interno del corpo di guida 3, ne determini comunque la fuoriuscita attraverso l’apertura di stabilizzazione 11.
A tal fine è possibile prevedere che l’elemento di stabilizzazione 12 presenti le dimensioni trasversali di una comune guida metallica (0,035 pollici ).
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In accordo con una prima soluzione realizzativa della presente invenzione, rappresentata nelle figure 1-8, il corpo di guida 2 presenta almeno una struttura tubolare 13 definente l’estremità aperta di direzionamento 8 che si estende, trasversalmente rispetto alla direzione di sviluppo preferenziale “X”, secondo un direzione “Z” curvilinea.
Con riferimento alle figure 3 e 4, la struttura tubolare 13 definisce inoltre almeno un canale interno di guida 13 a, a sezione sostanzialmente circolare, per lo scorrimento dell’elemento di guida 9 e/o di almeno uno strumento chirurgico destinato all’intervento da eseguire.
Come visibile nelle figure 2, 3, 5, e 6, l’apertura di stabilizzazione 11 è preferibilmente disposta tra l’estremità di direzionamento 8 ed idonei mezzi di manovra 14 (figura 1) situati da parte opposta rispetto all’estremità di direzionamento 8 e deputati alla movimentazione del dispositivo di guida 1.
Vantaggiosamente, l’apertura di stabilizzazione 1 1 è situata lungo la struttura tubolare 13 del corpo di guida 3 secondo un posizione sostanzialmente allineata alla direzione di sviluppo preferenziale “X” e sostanzialmente tangente alla direzione di sviluppo curvilinea “Z” dell’estremità di direzionamento 8.
Come illustrato nelle figure 2 e 5-7, il canale di guida 13a è predisposto ad accogliere in scorrimento e/o permanenza operativa sia l’elemento di stabilizzazione 12 che l’elemento di guida 9 i quali possono anche operare singolarmente in assenza 71.C0629.12.IT.1 ing. Alberto Gianelli Albo Prot. N. 229 BM
dell’altro elemento (figure 5 e 7).
In accordo con una seconda soluzione realizzativa della presente invenzione, rappresentata nelle figura 9, il corpo di guida 3 presenta almeno una struttura tubolare ausiliaria 15 definente internamente almeno un canale di stabilizzazione 15a a sezione sostanzialmente circolare, dedicato allo scorrimento e/o la permanenza operativa dell’elemento di stabilizzazione 12.
Preferibilmente, la struttura tubolare ausiliaria 15 è solidalmente impegnata alla struttura tubolare 13 del corpo di guida 3 in modo tale che il canale di stabilizzazione 15a si estenda sostanzialmente parallelamente rispetto la canale di guida 13 a, ad eccezione del tratto definito dall’estremità di direzionamento 8 ricurva.
Nella configurazione preferita la struttura tubolare di stabilizzazione termina a livello della estremità di direzionamento ricurva 8 del corpo di guida 10 (v. Fig. 9), ma in un'altra configurazione la struttura di stabilizzazione può essere vantaggiosamente molto più lunga per favorire manovre di cambio guida non traumatiche per i vasi.
Secondo tale soluzione realizzativa, l’apertura di stabilizzazione 11 è definita da un’estremità terminale 15b della struttura tubolare ausiliaria 15 ed è disposta tra l’estremità di direzionamento 8 della struttura tubolare 13 ed i mezzi di manovra 14 (figura 1).
Vantaggiosamente la struttura tubolare ausiliaria 15 presenta dimensioni trasversali inferiori rispetto alle dimensioni trasversali della struttura tubolare 13, in quanto è solamente destinata ad 71.C0629.12.IT.1 Ing. Alberto Gianelli Albo Prot. N. 229 BM
accogliere operativamente l’elemento di stabilizzazione 12.
Come illustrato nella figura 1, quando il dispositivo di guida 1 viene utilizzato per interventi endovascolari, quali angioplastica, applicazioni di stent e simili, il corpo di guida 3 unitamente agli elementi di guida 9 e stabilizzazione 12, viene inserito aH’intemo del corpo 4 del paziente in trattamento per raggiungere la zona vascolare interessata dalla patologia. Questi elementi possono essere utilizzati in varie combinazioni a seconda delle necessità e convenienze.
Naturalmente, il dispositivo di guida 3 secondo la presente invenzione si presta a qualsiasi trattamento chirurgico poco invasivo di patologie che interessano anche parti dell’organismo differenti da quelle vascolari, come per esempio, le patologie relative all’apparato urinario, digerente, renale e/o qualsiasi altro apparato in grado di essere raggiunto mediante il sopra descritto dispositivo di guida 1.
Come illustrato nelle figure 4-8, quando il dispositivo di guida viene introdotto all’ interno del corpo 4 del paziente, per trattare qualsiasi tipo di patologia, l’esecutore dell’ intervento manovra, mediante l’ausilio di opportuni mezzi di visualizzazione, il corpo di guida 3 lungo un percorso di avanzamento tortuoso prestabilito. L’avanzamento del corpo di guida 3 richiede continui cambi di direzione in corrispondenza dei quali la collaborazione fra il corpo di guida 3, l’elemento di guida 9 e l’elemento di stabilizzazione 12 agevola notevolmente il raggiungimento della patologia.
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In particolare, quando il corpo di guida 3 si trova in corrispondenza di un accentuato cambio di direzione, come per esempio quello illustrato nelle figure 4-8, in cui il corpo di guida deve transitare da una prima cavità 2a ad una seconda cavità 2b trasversale alla prima 2a, il corpo di guida 3 viene fatto avanzare fino a quando l’estremità di direzionamento 8 si trova in corrispondenza della seconda cavità 2b (figura 4).
In questa situazione, il corpo di guida 3 viene mantenuto fermo mentre l’elemento di stabilizzazione 12 viene introdotto all’intemo del corpo di guida 3 per fuoriuscire dallo stesso attraverso l’apertura di stabilizzazione 11.
Una volta uscito dall’apertura di stabilizzazione 11, l’elemento di stabilizzazione 12 viene manovrato in modo tale da impegnare la prima cavità 2a, oltre la seconda cavità 2b. In questo modo l’elemento di stabilizzazione 12 costituisce un prolungamento del corpo di guida 3 lungo la prima cavità 2a assumendo la funzione di perno di rotazione del corpo di guida 3 (figura 5).
A questo punto, il corpo di guida 3 può essere opportunamente azionato in rotazione attorno all’elemento di stabilizzazione 12 per consentire un corretto allineamento dell’ estremità di direzionamento 8 rispetto alla seconda cavità 2b (figura 5).
Ad allineamento avvenuto, l’elemento di guida 9 viene successivamente introdotto all’ interno del corpo di guida 3 per fuoriuscire dal medesimo attraverso l’estremità di direzionamento 8. L’elemento di guida 9 si inserisce quindi nella seconda cavità 71.C0629.12.IT.1 Ing. Alberto Gianelli Albo Prot. N. 229 BM
2b percorrendone almeno un trato significativo (figura 6).
Successivamente, l’elemento di stabilizzazione 12 viene estrato dal corpo di guida 3 per consentire a quest’ultimo di proseguire lungo il percorso di avanzamento (figura 6).
Una volta estrato l’elemento di stabilizzazione 12, il corpo di guida 3 viene nuovamente sospinto per imboccare la seconda cavità 2b proseguendo alPintemo della medesima (figura 7).
Le summenzionate operazioni (figure 4-7) vengono reiterate ogni volta che il corpo di guida 3 necessita di attuare una brusca variazione di direzione.
A patologia raggiunta (figura 8) il corpo di guida 3 viene mantenuto fermo e l’elemento di guida 9 viene disimpegnato dallo stesso per consentire lo scorrimento dello strumento chirurgico necessario.
II dispositivo di guida secondo la presente invenzione risolve i problemi riscontrati nelle tecnica nota e raggiunge importanti vantaggi.
Innanzituto il dispositivo di guida oggeto della presente invenzione agevola notevolmente le operazioni di allineamento dello stesso con le cavità trasversali incontrate lungo il suo percorso di avanzamento verso la patologia da tratare.
In particolare la presenza dei summenzionati mezzi di stabilizzazione consente un rapido e correto allineamento dell’estremità di direzionamento del corpo di guida con le cavità trasversali del percorso di avanzamento anche quando l’angolo
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soteso dalla cavità occupata del dispositivo di guida e la cavità trasversale da imboccare corrisponde ad un angolo reto e/o acuto. Conseguentemente, la presente invenzione permete il veloce raggiungimento della patologia determinando un elevata riduzione dei tempi di intervento. Infati, l’esecutore dell’ intervento non è più costreto a procedere per tentativi è può avvalersi di una tecnica più precisa ed efficace.

Claims (15)

  1. 71.C0629.12.IT.1 Ing. Alberto Gianelli Albo Prot. N. 229 BM RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di guida (1) per l’introduzione di almeno uno strumento chirurgico all 'interno di una cavità organica (2), in particolare una cavità vascolare, detto dispositivo (1) comprendendo: almeno un corpo di guida o catetere guida (3) sostanzialmente cavo e flessibile estendentesi lungo una direzione di sviluppo preferenziale (“X”) e presentante un'estremità aperta di direzionamento (8), trasversale alla direzione di sviluppo preferenziale (“X”), detto corpo di guida (3) essendo impegnabile all'interno di una prima cavità (2a) per posizionare detta estremità di direzionamento (8), affacciata ad una seconda cavità (2b), trasversale a detta prima cavità (2a); almeno un elemento di guida (9) di conformazione allungata e flessibile, scorrevolmente impegnabile all'intemo di detto corpo di guida (3) per raggiungere detta seconda cavità (2b), caratterizzato dal fatto che detto dispositivo di guida (2a) comprende inoltre mezzi di stabilizzazione (10) associati a detto corpo di guida (3) cooperanti con detta prima cavità (2a) per agevolare il posizionamento di detta estremità di direzionamento (8) rispetto a detta seconda cavità (2b).
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di stabilizzazione (10) comprendono: almeno un'apertura di stabilizzazione (11) ricavata attraverso
    71.C0629.12.IT.1 Ing. Alberto Gianelli Albo Prot. N. 229 BM detto corpo di guida (3); almeno un elemento di stabilizzazione (12) di conformazione allungata e flessibile, scorrevolmente impegnabile all'interno di detto corpo di guida (3) per fuoriuscire da quest'ultimo lungo detta prima cavità (2a), attraverso detta apertura di stabilizzazione (12).
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detta apertura di stabilizzazione (1 1) è affacciata a detta prima cavità (2b) quando detto corpo di guida (3) è impegnato all'interno di detta prima cavità (2a).
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 2 o 3, caratterizzato dal fatto che detta apertura di stabilizzazione (11) presenta un asse geometrico (“Y”) estendentesi lungo detta prima cavità (2a) per cui detta apertura di stabilizzazione (11) giace su un piano trasversale rispetto a detta prima cavità (2a).
  5. 5. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni da 2 o 4, caratterizzato dal fatto che detto elemento di stabilizzazione (12) presenta una conformazione sostanzialmente filiforme.
  6. 6. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni da 2 a 5, caratterizzato dal fatto che detto elemento di stabilizzazione (12) presenta una rigidezza strutturale maggiore rispetto alla rigidezza strutturale di detto elemento di guida (9).
  7. 7. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni da 2 a 6, caratterizzato dal fatto che detto corpo di guida (3) presenta almeno una struttura tubolare (13) definente detta estremità aperta di direzionamento (8) e definente internamente almeno un canale 71.C0629.12.IT.1 Ing. Alberto Gianellì Albo Prot. N. 229 BM di guida (13a) per lo scorrimento di detto elemento di guida (9) e/o almeno uno strumento chirurgico, detta apertura di stabilizzazione (12) essendo disposta tra detta estremità di direzionamento (8) e mezzi di manovra (14) disposti da parte opposta a detta estremità di direzionamento (8) e deputati alla movimentazione di detto dispositivo di guida (1).
  8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detta estremità di direzionamento (8) di detta struttura tubolare (13) si estende trasversalmente rispetto a detta direzione di sviluppo preferenziale (“X”) secondo un direzione curvilinea (“Z”).
  9. 9. Dispositivo secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detta apertura di stabilizzazione (11) è situata lungo detta struttura tubolare (13) secondo un posizione sostanzialmente allineata a detta direzione di sviluppo preferenziale (“X”) e sostanzialmente tangente a detta direzione di sviluppo curvilinea (“Z”) di detta estremità di direzionamento (8).
  10. 10. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni da 7 a 9, caratterizzato dal fatto che detto canale di guida (13a) è predisposto ad accogliere in scorrimento e permanenza operativa detto elemento di stabilizzazione (12) in assenza o presenza di detto elemento di guida (9).
  11. 11. Dispositivo secondo la rivendicazione 7 o 8, caratterizzato dal fatto che detto corpo di guida (3) presenta almeno una struttura tubolare ausiliaria (15) definente internamente almeno un canale
    71.C0629.12.IT.1 Ing. Alberto Gianelli Albo Prot. N. 229 BM di stabilizzazione (15a) per lo scorrimento e/o la permanenza operativa di detto elemento di stabilizzazione (12).
  12. 12. Dispositivo secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che detto canale di stabilizzazione (15a) si estende sostanzialmente parallelamente a detto canale di guida (13a) ad eccezione di detta estremità aperta di direzionamento (8).
  13. 13. Dispositivo secondo la rivendicazione 11 o 12, caratterizzato dal fatto che detta apertura di stabilizzazione (11) è definita da un’estremità terminale (15b) di detta struttura tubolare ausiliaria (15).
  14. 14. Dispositivo secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che detta apertura di stabilizzazione (11) di detta struttura tubolare ausiliaria (15) è disposta tra detta estremità di direzionamento (8) e detti mezzi di manovra (14).
  15. 15. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni da 1 1 a 14, caratterizzato dal fatto che detta struttura tubolare ausiliaria (15) presenta dimensioni trasversali inferiori rispetto alle dimensioni trasversali di detta struttura tubolare (13). per procura firma uno dei Mandatari Ing. Alberto Gianelli Albo
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