ITMN20090010A1 - Dispositivo di caricamento e compattazione di rifiuti solidi urbani da installare a bordo di cassoni di raccolta - Google Patents

Description

DISPOSITIVO DI CARICAMENTO E COMPATTAZIONE DI RIFIUTI SOLIDI URBANI DA INSTALLARE A BORDO DI CASSONI DI RACCOLTA,

DESCRIZIONE

Il trovato, così come specificato nel riassunto, prevede che le due azioni esterne, che si vanno a generare nel meccanismo di compattazione, durante il movimento di compattazionedel materiale raccolto, cioà ̈ l’azione del cilindro oleodinamico di movimentazione del gruppo compattatore (5) e la reazione opposta dal materiale all’interno del cassone sul quale agisce la pala in fase di compattazione, si compongono in una risultante che attraverso la biella (6) si scarica sulla cerniera di vincolo (7) senza coinvolgere le guide di scorrimento (8).

Lo stato dell’arte, prevede sistemi di copattazione anche se simili nell’insieme dei movimenti sviluppati dal sistema di compattazione, per ottemperare ad una corretta azione di costipazione del materiale raccolto, tipicamente rifiuti solidi urbani (RSU) , in realtà sono abbastanza differenziati nel posizionamento dei punti fissi di vincolo del meccanismo e ancor di più nella distribuzione delle reazioni vincolari dei membri che realizzano il movimento.

L’azione di compattazione viene essenzialmente realizzata in due modi abbastanza differenti , a cui appartengono tutti i sistemi esistenti con carica posteriore: quelli dotati tetto fisso e di portella posteriore sollevabile, entro cui una pala disposta trasversalmente all’asse del cassone dì raccolta, attrverso una coppia di cilindri oleodinamici esegue un movimendo alternativo di compressione del materiale, ed una seconda categoria di meccanismi di compattazione con tetto mobile caratterizzati dall’assenza di una portella sollevabile di scarico e da un gruppo di costipazione costituito da due elementi mobile , connessi tra loro: pala e carrello, che opportunemnte vincolati e mossi da due coppie di cilindri oleodinamici, sviluppano l’azione di compattazione sul materiale raccolto.

Quelli della seconda specie, alla quale appartiene anche il trovato, attualmente disponibili, prevedono che il gruppo pala carrello possa scorrere longitudinalmente all’asse del cassone, sotto l’azione di estensione dei cilindri del carrello, come per il trovato, così come nello stesso modo il movimento relativo di chiusura/apertura della pala viene relaìzzato attraverso l’azionamento dì una coppia di cilindri oleodinamici aventi un punto di vincolo sul carrello e l’altro sulla pala, ma che il movimento di scorrimento e discesa della pala sia permesso, dalla presenza di pattini di scorrimento che liberi di traslare lungo una guida opportumannte sagomata costringono il gruppo a muoversi su un traiettoria rettilinea per quanto riguarda il carrello e su un settore circolare, l’asse attorno al quale può ruotare la pala e secondo estremo del carrello.

Un tale sistema à ̈ sicuramente efficiente ed apprezzato dal punto di vista dell’utilizzo, infatti, consente una buona compattazione di materiali ingombranti e compatti in genere come cartoni, imballaggi , oltre a permettere con carrello completamente retratto e pala aperta, lo scarico del materiale raccolto e costipato, senza la necessita di inserire altri sistemi addizionali come ad esempio il sollevamento della portella posteriore di carico. Questi vantaggi sono però parzialmente bilanciati dalla necessità di intervenire, per i sistemi già presenti sul mercato, con un sovradimensionamento strutturale delle guide scorrimento del gruppo di compattazione, in quanto la risultante delle forze esterne che agiscono sulla pala, nella fasi di compattazione, si scarica attraverso il pattino di vincolo dell’asse di rotazione della stessa, sulla guida entro la quale si muove e questa, parte integrante delle pareti laterali, sul cassone . In tali condizioni occorre sicuramente dimensionare il telaio del cassone , in prossimità di tali guide necessariamente collocate lontano dal fondo in prossimità dei bordi superiori, in modo da sopportare le sollecitazioni trasmesse da queste , sicuramente non di piccola entità, anche in rapporto alle azioni di leva esercitata dai cilindri. Una struttura di questo tipo, classificabile come aperta, mal sopporta te forze di reazione dei pattini direzionate verso l’alto, che contribuiscono, molto spesso a innescare, anche per progressive sollecitazioni di fatica meccanica, deformazioni permanenti di allargamento delle fiancate con ulteriore aggravio degenerativo della struttura.

A tale difficoltà viene in contro il trovato, che avendo sostituito la guida di traiettoria

con la coppia di bielle, oltre ad impedire di fatto che parti del materiale in fase di compattazione , di solito disgregato o quantomento di pezzatura contenuta possa andare a riempire anche solo parzialmente tale guida , specie nella parte più bassa della stessa, davanti al pattino in fase di rientro sotto Fazione del cilindro oleodinamico di comando del carrello. Da tale vantaggio, ne discende una riduzione delle forze da applicare per la movimentazione del dispositivo, con conseguente miglioramento della sua efficienza, assenza di interventi manutentivi e/o pulizia per liberare la guida dal materiale raccolto, assenza di sforzi addizionali sulle fiancate del cassone dovute alle reazioni del materiale compatì atto dentro la guida sotto Fazione del pattino costretto a muoversi in una guida parzialmente ostruita da elementi esterni.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione, saranno più chiaramente evidenziati dalla descrizione dettagliata che segue, data con riferimento al disegno annesso, fornito a puro titolo illustrativo ma non limitativo dell'invenzione.

Con riferimento alla tavola 1, che rappresenta una vista assonometrica di un cassone (21) adibito alla raccolta di RSU, con parziale spacco che mostra le parti interne ed in particolare gli elemnti che costituiscono il gruppo oleodinamico pala (23) e carrello (22) impegato nella compattazione del materiale raccolto e caricato nel cassone dalla bocca posteriore (24) , quando il gruppo mobile à ̈ in posizione arretrata, come rappresentato nella tavola stessa.

Nella tavola 2 à ̈ rappresentata una sezione longitudiale del cassone con il relativo sistema di compattazione installato, nelle sue rispettive partì che lo compongono. In particolare con (1) si individua la guida longitudinale di scorrimento del carrello (3) all’interno della quale scorre il pattino (9), mentre con (2) la pala di compattazione nella sua posizione di riposo e caricamento del materiale da compattare. Il carrello (3) essenzialmente costituito da una superficie di opportuna sagoma, saldata a due fiancate al fine di realizzare un menbro rigido essenzialmente piano sistemato trasversalmente rispetto al all’ asse del cassone , di cui ne relizza parte del tetto di chiusura, risulta vincolato attraverso le fiancate ad un estremo al pattino (9) e all’altro estremo alla biella (6) che a sua volta à ̈ vincolata all’altro estremo alla cerniera (7) fissata alla parete del cassone. Sotto l’azione del cilindro o dei cilindri oleodinamuci (5) , vincolati a loro volta, con coppie rotoidali, ad un estremo al cassone attraverso il rinforzo (13) e all’altro estremo alla fiancata del carrello attraverso il perno (Π), il carrello può muoversi longitudinalmente al cassone, costringendo il pattino (9) a scorrere nella guida longitudinale e e all’ altro estremo, a caso del vincolo rotoidale con la bilella a seguire una traiettoria circolare con centro in (7) e raggio pari alla lunghezza della biella(6), Quando il cilindro (5) ha completato la sua corsa di espulsione dello stelo Questo ha assunto la posizione (5’) la biella à ̈ andata in posizione (6’) e la pala di compattazione si trova in (8).

A questo punto il cilindro e/o cilindri (4) di movimentazione della pala (2) , dalla posizione di stelo dentro passano a quello di stelo fuori costringendo la pala (8) (posizione della pala (2) aiìa fine del movimento di avanzamento del carrello (3) ) a portarsi in (8’) con conseguente azione di compattazione del materiale raccolto. L’ulteriore rientro dello stelo del cilindro/i che comanda il carrello, mantenendo la pala chiusa , riporta il carrello nella posizione iniziale, ossia parallela al piano del cassone e la pala , ad esso solidalmente connessa in (2’) dove conclude l’azione di compressione sul materiale raccolto e di conseguenza razione di compattazione.

Nella stessa tavola a completamento della descrizionesopra riportata e a meglio precisare alcuni aspetti inventivi del trovato sì individua con (3’) la posizione occupata dal carrello alla fine del suo movimento di avanzamento sotto Fazione del/dei cilindri (5), con (12) le alette raschiatrici applicate alla biella (6) per impedire che il materiale in fase di costipazione possa infilarsi nello spazio compreso tra la parete del cassone e la biella, con (4’) il/i cilindri (4) nella posizione constelo completamente espulso e pala chiusa alla fine del movimento del carrello.

Nella pratica realizzazione il trovato, potrà avere forme e dimensioni diverse da quelle rappresentate, riportate unicamente a scopo esplicativo ma non limitativo.

Claims (1)

1. nella stesura originale (corrette) 1. Dispositivo di caricamento e/o compattazione di rifiuti solidi urhani all’ interno di uno spazio confinato, quale il cassone di un automezzo, nel quale il gruppo mobile utilizzato per tale operazione à ̈ costituito da un membro rigido di forma piana, rettangolare, scorrevole secondo un asse principale del cassone , vincolato al telaio del cassone da un lato mediante una coppia di pattini scorrevoli entro guide parallele all’asse principale stesso e dal lato opposto attraverso due coppie rotoidali inserite all’estremità di due bielle a loro volta con l’altro estremo libero di ruotare attorno ad una coppia di cerniere coassiali, in modo che la pala di compattazione , altro elemento del gruppo mobile, come dalla descrizione data, risulta in grado di chiudersi e aprirsi sotto l’azione dei relativi cilindri oleodinamici di azionamento, con asse di rotazione perpendicolare alla direzione di movimento del carrello, potendo così realizzare un atto di moto circolare attorno all’asse delle cerniere delle bielle e realizzando così la compattazione del materiale su cui si vuole intervenire, scaricando la risultante delle forze esterne applicate al meccanismo, principalmente ma sulle coppie rotoidali delle cerniere di vincolo delle bielle. - 2. Dispositivo di caricamento e/o compattazione di materiali, secondo riv. 1, caratterizzato dal fatto che le bielle di vincolo (6) sono dotate di dispositivo di raschiatura (12) in grado di impedire che materiali estranei si possano inserire , anche sotto l’azione delle forze di compattazione tra la biella le la parete , con conseguente insorgere di attriti di strisciamento tra le parti in movimento relativo e di forze e momenti addizionali sulle coppie di incastro dei vari membri costituenti il meccanismo stesso. àr Dispositivo di caricamento e/o compattazione di materiali, secondo riv. 1 e precedenti, caratterizzato dal fatto che le bielle che costituiscono il membro di vincolo del gruppo di compattazione alla cerniera, possano essere dotate di elementi elastici come quale ad esempio una molla coassiale con l’asse della biella stessa, in modo da consentire un parziale allungamento delle dimensioni longitudinali in grado di assorbire l’azione di corpi rigidi incomprimibili premuti durante l’azione di compattazione. 4. Dispositivo di caricamento e/o compattazione di materiali, secondo riv. 1 e precedenti, caratterizzato dal fatto che le bielle che costituiscono il membro di vincolo del gruppo di compattazione alla cerniera, possano essere realizzate ciascuna, in più settori, ognuno dei quali dotato di una coppia di cerniere, diversi, ohe comunque rientranti nello spirito del trovato, vale a dire, trasformare la coppia di vincolo di un estremo del gruppo mobile di compattazione da prismatica a rotnidalfi 5. Dispositivo di caricamento e/o compattazione di materiali, secondo riv. 1 e precedenti, caratterizzato dal fato che il movimento del meccanismo di compattazione sia comandato da attuatoli elettrici. 6. Dispositivo di caricamento e/o compattazione di materiali, secondo riv. 1 e precedenti, caratterizzato dal fatto di avere le bielle di vincolo del movimento del gruppo pala costipatrice , completamente all’ interno del vano di compattazione, in modo da realizzare, attraverso un opportuno sistema di elementi raschiatori e profili inclinati, alle estremità della struttura fissa che contiene il movimento delle bielle stesse, un completa rimozioni di eventuali corpi estranei indesiderati, che si inseriscano in tali zone sotto l’azione di compattazione dei materiali raccolti.