ITMI982427A1 - Pompa rotativa reversibile con palette ad inseguimento - Google Patents

Pompa rotativa reversibile con palette ad inseguimento Download PDF

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Franco Tacchini
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Description

Descrizione dell'invenzione avente per titolo:
"POMPA ROTATIVA REVERSIBILE CON PALETTE AD INSEGUIMENTO"
La presente invenzione riguarda una pompa rotativa, in particolare una pompa rotativa a palette.
Come noto, nel settore delle pompe e compressori esistono le più svariate tipologie costruttive, ciascuna adatta ad uno specifico scopo e configurata in base all 'utilizzo, alla potenza necessaria, ai fluidi trattati ...
Nello specifico sotto-settore delle pompe meccaniche esistono, a tutt'oggi, svariati inconvenienti che possono essere così riassunti:
- il diagramma di lavoro in molti casi è marcatamente ciclico e impedisce di ottenere una pressione di uscita costante, 'il che obbliga in alcune circostanze - come per esempio nel classico compressore a stantuffo - ad adottare valvole di apertura e chiusura nei condotti di immissione e scarico del fluido trattato;
- si ottengono bassi rendimenti sia fluidodinamici - il che rende poco efficace il lavoro di pompaggio (per esempio le pompe centrifughe a palette fisse) - sia meccanici - il che rende irreversibile il funzionamento (per esempio le pompe a membrana e le pompe a vite);
- gli eventuali sbilanciamenti delle masse in moto alternato provocano problemi dinamici;
- esiste una oggettiva difficoltà o, talvolta, impossibilità di regolazione della cilindrata, che può essere conseguita solamente sostituendo dei componenti.
In particolare, nell'ambito della presente invenzione, ci interessa mettere in luce quali siano i problemi connessi con le pompe rotative a palette, di cui in fig. 1 è offerto un esempio della tecnica nota. Le pompe rotative a palette comportano genericamente un rotore DI dotato di una pluralità di palette PA scorrevoli radialmente e montato girevole eccentrico in una opportuna capsula CA che ha un condotto trasversale di aspirazione I e uno di uscita U. Il montaggio eccentrico dell'asse di rotazione del rotore DI, fa si che le camere formate tra successive palette abbiano un volume variabile in funzione della posizione angolare occupata in un certo istante e ciò fornisce l'effetto di pompaggio volumetrico desiderato.
Agli inconvenienti generali già elencati sopra, per le pompe di questo tipo si aggiungono i seguenti ulteriori svantaggi peculiari.
In primo luogo, la scorrevolezza radiale delle palette, necessaria per adattarne la lunghezza alle dimensioni interne della capsula, variabili localmente, implica lo sviluppo di attriti considerevoli e complicazioni di tenuta ai fluidi in pressione: ne consegue che i rendimenti meccanici sono piuttosto bassi.
Inoltre, i problemi di attrito sono esasperati dal fatto che il rotore ruota a velocità elevata; infatti, le forze d'inerzia che si manifestano sulla paletta tendono sia ad aumentare fortemente la pressione che essa va ad applicare sulla superficie laterale della capsula, sia a contrastare il suo ritorno radiale all'interno del rotore nella fase angolare di compressione: tutto ciò, ovviamente, va a peggiorare drasticamente i fenomeni di attrito.
Ancora, l’efficienza fluidodinamica di queste pompe è piuttosto scarsa, poiché il fluido in pressione "lavora" su una superficie assai modesta, determinata dalla differenza tra le superfici di due palette contigue in un certo istante. Pertanto queste pompe riescono ad sviluppare portate accettabili solo ad un elevato numero di giri.
Inoltre, le dimensioni radiali sono limitate, non solo dall'esigenza di non avere scorrimenti di grande entità delle palette (il che equivarrebbe ad amplificare i problemi di attrito), ma anche per non dover fronteggiare problemi di resistenza strutturale causati dalle importanti forze d'inerzia che si manifestano ad un elevato numero di giri: a maggior ragione, la portata e la prevalenza esprimibili con queste pompe sono modeste.
Analogamente, impiegando lo stesso dispositivo come motore a fluido compresso,'dato che la superficie di lavoro è limitata e le forze d'inerzia impongono dimensioni ridotte, la potenza esprimibile e decisamente bassa e comunque rilevante solo ad un numero di giri elevatissimo: per questo motivo tali dispositivi trovano impiego in campi di applicazione assai particolari, quali i trapani ad aria compressa per uso medico.
Dato che, inoltre, il rotore risulta sostanzialmente eccentrico, le forze d'inerzia non sono perfettamente bilanciate e si manifestano problemi di vibrazioni e altri fastidiosi sbilanciamenti dinamici.
Infine, la cilindrata o il rapporto di compressione esercitabile sono difficilmente variabili, salvo adottando complicati meccanismi di regolazione dell’eccentricità che influiscono negativamente sui rendimenti, sui costi di produzione e sull'affidabilità del dispositivo.
La Richiedente ha inteso sviluppare una pompa rotativa a palette che fosse esente da tutti i suaccennati svantaggi presenti nella tecnica nota. In particolare scopo della presente invenzione è di fornire una pompa rotativa a palette che abbia un elevato rendimento sia fluidodinamico sia meccanico (così che possa essere anche reversibile), che sia costituita da pochi organi meccanici dotati di masse equilibrate e quindi il più possibile esente da problemi dinamici, che sia di semplice costruzione e quindi di basso costo e facile manutenibilità, che possa avere un funzionamento uniforme e, infine, che sia agevolmente regolabile in cilindrata e in rapporto di compressione.
Tali scopi vengono conseguiti con una pompa rotativa reversibile del tipo comprendente una capsula, dotata di almeno un ingresso e un'uscita, e almeno un primo gruppo di palette radiali, solidali in rotazione tra loro, montato girevole in detta capsula, comprendente inoltre un secondo gruppo di palette radiali montato girevole in detta capsula, ad ogni paletta del primo gruppo essendo associata una paletta del secondo gruppo, e da ciò che detti gruppi di palette sono comandati, mediante mezzi di trasmissione, secondo moti rotatori periodici sfasati in modo tale che le rispettive palette si avvicinino e si allontanino almeno una volta per ogni giro completo.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del dispositivo secondo l'invenzione risulteranno comunque meglio evidenti dalla descrizione dettagliata che segue di alcune preferite forme di esecuzione della stessa, data a titolo di esempio ed illustrata nei disegni allegati, nei quali:
fig. 1 è una vista in sezione longitudinale frontale di una pompa eccentrica a palette secondo la tecnica nota;
fig. 2A è una vista schematica in sezione longitudinale frontale di una pompa a palette secondo l'invenzione in una fase di funzionamento in cui le camere hanno volumi tutti uguali;
fig. 2B è una vista analoga a quella di fig. 2A che illustra una fase di funzionamento in cui le camere hanno alternativamente volumi minimo e massimo;
fig. 3 è una vista in sezione longitudinale laterale di una forma d'esecuzione della pompa a palette dell'invenzione;
fig. 4 è una vista in alzato frontale di una doppia pompa secondo un'altra forma d'esecuzione dell'invenzione;
figg. 5A, 5B e 5C rappresentano, rispettivamente, una vista in sezione longitudinale laterale, una vista in alzato posteriore e una vista in sezione trasversale secondo la linea V-V, di un'altra forma d'esecuzione della presente invenzione;
fig. 6 è una vista in sezione interrotta secondo la linea VI-VI di fig. 4;
fig. 7 è una vista schematica che illustra un possibile impiego del dispositivo secondo l'invenzione; e
fig. 8 è una vista schematica che illustra un altro possibile impiego del dispositivo secondo l'invenzione.
La pompa secondo l'invenzione (figg. 2A e 2B) comporta una capsula 1 a sezione circolare, un rotore 2, girevole sull'asse centrale della capsula 1, e coppie contrapposte di palette 3a e 3b interposte reciprocamente. Nelle figg. 2A e 2B le due coppie di palette 3a e 3b sono disegnate con linea di tipo differente, rispettivamente tratteggiata e tratto-punto, per rendere più intelligibile il disegno e comprendere pienamente il principio di funzionamento.
Il rotore 2 è più complesso di quanto appaia schematicamente nelle figg. 2A e 2B in quanto deve supportare le due coppie di palette 3a e 3b in modo indipendente in modo che sia consentito un movimento rotatorio relativo tra le palette stesse. Secondo una prima forma d'esecuzione dell'invenzione (fig. 3), il rotore 2 si compone di un albero fisso di supporto 4 e da due mozzi 2a e 2b, solidali alle rispettive coppie di palette 3a e 3b e girevoli sull'albero 4 tramite opportuni cuscinetti 5. Ciascun mozzo 2a e 2b porta, alla sua estremità, un piattello, rispettivamente 3a' e 3b', di chiusura della capsula 1, da cui si estendono assialmente le palette 3a e 3b. Opportune guarnizioni di tenuta (non mostrate) sono poi previste tra le palette, la capsula 1 e l'albero di supporto 4.
Secondo una preferita forma d'esecuzione dell'invenzione, la connessione meccanica tra le due coppie di palette 3a e 3b avviene tramite rispettive coppie di ingranaggi ellittici 7a, 7b e 8a, 8b reciprocamente impegnati, solidali rispettivamente ai mozzi delle palette e ad un albero di trasmissione comune 6. Nelle figg. 2A e 2B gli ingranaggi ellittici sono rappresentati, solamente come traccia della loro primitiva, con lo stesso tipo di linea della coppia di palette a cui sono associati.
Ciascuna coppia di ingranaggi ellittici si compone di un ingranaggio principale, rispettivamente 7a e 7b, montato solidale in rotazione con il rispettivo mozzo 2a e 2b, e di un ingranaggio secondario, rispettivamente Ba e 8b, montato sull'albero di trasmissione 6.
Con questa costruzione, il rapporto di trasmissione tra l'albero di trasmissione 6 e il mozzo porta palette è variabile ciclicamente: infatti, il rapporto tra i raggi di trasmissione - definiti come la distanza tra il centro di rotazione di un ingranaggio ellittico e il punto di contatto della sua primitiva con quella dell'ingranaggio ad esso accoppiato - di ciascun ingranaggio principale e di quello secondario ad esso accoppiato, varia con continuità e con periodicità di mezzo giro. In particolare, il rapporto di trasmissione può essere definito per ciascuna coppia di palette, con la funzione
dove a rappresenta uno spostamento angolare di riferimento.
Una velocità di rotazione costante dell'albero di trasmissione 6 si trasforma, dunque, in una legge di moto oscillante periodica delle palette. In altre parole, ad ogni giro dell'albero di trasmissione, ciascuna coppia di palette effettua un giro completo ma accelerando e decelerando due volte. Dato che, secondo l'invenzione, gli ingranaggi di trasmissione di ciascuna coppia di palette sono interconnessi tramite l'albero di trasmissione 6 e sfasati fra loro di 90°, si ottiene una legge di moto complessiva tale che quando una coppia di palette sta accelerando, l'altra coppia sta decelerando e viceversa: pertanto le due coppie di palette 3a e 3b si inseguono vicendevolmente avvicinandosi e allontanandosi due volte per ogni giro.
L'avvicinamento reciproco tra le palette 3a e 3b causa una contrazione di volume di una camera, per esempio la camera indicata con 9, definita tra di esse e la capsula 1, mentre l'allontanamento reciproco di esse causa un'espansione della medesima camera 9. Corrispondentemente e inversamente, le due camere adiacenti, indicate con 10 e 12, subiscono un'espansione e una contrazione di volume.
Si supponga di partire dalla situazione illustrata in fig. 2A, in cui i volumi delle camere 9, 10, 11 e 12 sono tutti identici. La rotazione dell'albero di trasmissione 6 in senso antiorario provoca una rotazione in senso orario dei due ingranaggi 7a e 7b; inoltre, nell'istante considerato in fig. 2A, il rapporto di trasmissione per le palette 3a è massimo e per le palette 3b è minimo: dunque le prime stanno ruotando alla velocità angolare massima, mentre le seconde alla velocità angolare minima. Ne consegue che le due palette confinanti con le camera 9 e 11 tendono ad avvicinarsi comprimendo le camere stesse; viceversa accade per le palette confinanti con le camere 10 e 12 che tendono ad espandersi. Nella situazione limite di fig. 2B, invece, i rapporti di trasmissione e la velocità delle coppie di palette sono uguali: le camere 9 e 11 hanno raggiunta il volume minimo e le camere 10 e 12 hanno raggiunto il volume massimo. Da questo punto la tendenza delle palette si inverte: la coppia 3a, per il successivo quarto di giro avrà una velocità di rotazione inferiore rispetto a quella della coppia 3b, e quindi si allontaneranno nuovamente.
L'espansione e la contrazione alternate del volume delle camere 9, 10, 11 e 12 si riflette in una espansione e compressione del fluido in esse contenuto: prevedendo dunque luci di carico 13, 15 e luci di scarico 14, 16 opportunamente dislocate e contrapposte, è possibile ottenere il desiderato effetto di aspirazione e pompaggio. Per esempio, le luci di carico 13, 15 e di scarico 14,16 sono disposte in modo che, nella fase illustrata in fig. 2B, esse siano completamente ostruite dalle palette stesse, mentre in tutte le altre condizioni aprano uno spiraglio sufficiente ad espellere all'esterno o aspirare dall'esterno il fluido di lavoro quale aria, acqua, olio o simili.
Si è dunque ottenuto un dispositivo a palette rotative che soddisfa pienamente gli scopi espressi nelle premesse.
In primo luogo, esso è meccanicamente efficiente, per il fatto che le palette sono fisse sui rispettivi rotori e dunque non esistono particolari problemi di attrito legati agli scorrimenti radiali.
Poi, visto l'elevato rendimento complessivo, sia meccanico che fluidodinamico, il dispositivo secondo l'invenzione presenta un'ottima reversibilità, per cui può funzionare egregiamente sia come pompa che come motore a fluido. In funzione di motore a fluido, il dispositivo dell'invenzione risulta insostituibile negli ambienti esplosivi, dove non è possibile lavorare né con energia elettrica né, tanto meno, con motori a scoppio.
Le masse in rotazione sono perfettamente centrate rispetto ail'asse di rotazione del rotore e dunque non esistono eccentricità che danno origine a fastidiosi squilibri dinamici o a gravose forze d 'inerzia.
Non esistono impedimenti o limitazioni particolari sulle dimensioni del dispositivo, pertanto si possono ottenere e tollerare potenze e portate elevate.
Non esiste la necessità di adottare valvole di chiusura e apertura in quanto la funzione delle luci di carico e scarico rimane invariata per tutto il ciclo di funzionamento.
Grazie alla trasmissione ad ingranaggi ellittici è possibile avere due cicli di lavoro utile per ogni giro completo dell'albero di trasmissione: ciò va a vantaggio, non solo dei rendimenti, ma anche della regolarità e uniformità di moto.
Il lavoro esercitato dal o sul fluido non dipende dalla differenza di superficie delle palette, come avveniva nella pompa a palette della tecnica nota (fig. 1), ma dipende dalla differenza di momento esprimibile da ciascuna coppia di palette, cioè è direttamente proporzionale alla differenza dei rapporti di trasmissione istantanei. Infatti, ipotizzando che il dispositivo secondo l'invenzione stia lavorando in funzione di motore a fluido, il momento esprimibile sull'albero di trasmissione 6 é:
dove P è la pressione del fluido tra due palette adiacenti, A rappresenta la superficie utile della singola paletta, Rm è il raggio medio della paletta, R2 ed R1 sono i raggi di trasmissione dei due rotismi ellittici nell'istante considerato.
Il rendimento energetico è dunque soddisfacente e permette di sviluppare buone potenze anche ad un numero di giri non elevato.
Dato che, naturalmente, la coppia o la prevalenza esprimibili hanno un andamento ciclico, con un massimo e un minimo pari a zero (in corrispondenza del punto in cui R1=R2), si ottengono dei risultati ottimali accoppiando meccanicamente due dispositivi secondo l'invenzione, come schematicamente mostrato in fig. 4. I due dispositivi si prestano bene ad essere interconnessi meccanicamente allo stesso albero di trasmissione 6: lo stesso ingranaggio ellittico secondario 8a può comandare due ingranaggi ellittici principali 7a corrispondenti dei due dispositivi. Vantaggiosamente, per ottenere una buona uniformità di moto da questa costruzione, i due dispositivi sono montati intorno al medesimo albero di trasmissione 6 lungo due assi disposti a 135°, in modo che le prevalenze espresse dai due dispositivi siano in opposizione di fase e, quindi, collegando le rispettive tubazioni di mandata e ritorno, si ottenga una prevalenza media sostanzialmente costante e pari al valor medio delle due prevalenze.
Un vantaggio aggiuntivo, derivante dalla configurazione originale del dispositivo secondo l'invenzione, è quello di poter variare facilmente sia la cilindrata complessiva che il rapporto di compressione.
Vista, infatti, la completa simmetria cilindrica del dispositivo, è facilmente concepibile una capsula allungabile, in cui il volume delle camere può essere ampliato o diminuito allontanando tra loro le pareti di fondo della capsula e mantenendo la continuità delle palette mediante una costruzione telescopica o comunque scorrevole in senso longitudinale.
Inoltre, è sufficiente cambiare i rotismi ellittici con altri equivalenti ma diversamente dimensionati, eventualmente prevedendo la possibilità di variare l'interasse tra l'albero di trasmissione 6 e il rotore 2, per ottenere leggi di moto differenti e quindi variare il rapporto di compressione.
In alternativa al sistema di trasmissione ad ingranaggi ellittici, secondo un'altra forma d'esecuzione dell'invenzione (fig. 5A, SB e 5C), le palette 3a e 3b sono solidali in rotazione con elementi di due rotismi epicicloidali: per esempio essi sono solidali a ruote esterne 102a e 102b che sono comandate, tramite satelliti 121, da una parte da un albero di trasmissione 106 e, dall'altra, da due rispettivi elementi a settore circolare 122a e 122b, montati su alberi in testa 123a e 123b e agenti tramite rispettivi portasatelliti 124a e 124b.
I due alberi in testa 123a e 123b sono paralleli e reciprocamente connessi in controrotazione, per esempio tramite dentature 125. Uno dei due alberi, per esempio l'albero in testa 123b, è comandato, tramite un cinematismo a biella-manovella, dall'albero di trasmissione 106. In particolare, ad un'estremità dell'albero di trasmissione 106 è previsto un elemento eccentrico 126 su cui è montata girevole l'estremità di una biella 127 che, a sua volta, è collegata ad una manovella 128 solidale ad un'estremità dell'albero in testa 123b.
Come intuitivo, mediante un corretto dimensionamento del cinematismo e del rotismo epicicloidale, è possibile trasmettere alle palette 3a e 3b una movimento che è la somma di un moto rotatorio uniforme, proveniente dall'albero di trasmissione 106 tramite i satelliti 121, con un moto alternato, proveniente dai settori dentati 122a e 122b tramite i portasatelliti 124a e 124b e i relativi satelliti 121. In particolare, i settori dentati 122a e 122b, oscillando da una parte e dall'altra, vanno a sommare e a sottrarre periodicamente una componente di velocità alle ruote 102a e 102b e quindi alle palette 3a e 3b, ottenendo la desiderata accelerazione e decelerazione delle palette stesse. Dato che gli alberi in testa 123a e I23b sono controrotanti, i settori dentati 122a e 122b oscillano in controfase e quindi, come desiderato, vanno ad esercitare il loro effetto sulle due coppie di palette in opposizione di fase; pertanto, nella fase in cui una coppia di palette è in accelerazione, l'altra coppia sta decelerando: ciò consente di ottenere l'avvicinamento e l'allontanamento reciproco delle palette contigue che dà origine alla desiderata espansione e contrazione delle camere tra le palette.
Benché l'ingresso e l'uscita del fluido di lavoro possa avvenire attraverso le luci disposte come illustrato schematicamente nelle figg. 2A e 2B, secondo una forma d'esecuzione alternativa, le luci di carico e scarico sono ricavate sull’albero di supporto 4 (fig. 6). Considerando sempre il caso di due coppie di palette, due luci di aspirazione 200 e due luci di scarico 201 (figg. 4 e 6) si aprono sulla superficie dell'albero di supporto 4 e sono connesse, mediante rispettivi condotti interni 202 e 203, a gole 204 e 205 ricavate su un'estremità esterna dell'albero di supporto 4. Sono previsti inoltre collettori circolari 206 e 207 atti a raccordare il fluido proveniente o immesso nelle rispettive gole 204 e 205 per guidarlo verso opportune tubazioni (non mostrate) per il fluido.
La forma d'esecuzione appena illustrata risulta vantaggiosa in termini di praticità, di compattezza e di economia costruttiva.
In fig. 7, invece, è illustrato un possibile impiego del dispositivo secondo la forma d'esecuzione di fig. 6. Si prevede che il dispositivo sia del tipo doppio (come illustrato in fig. 4) e che l'albero di trasmissione 6 sia cavo così da consentire un montaggio agevole ed universale per un generico albero di un qualsiasi altro meccanismo condotto o motore. Specificamente, in fig. 7 si ipotizza di utilizzare il dispositivo reversibile secondo l'invenzione in funzione di pompa (PO) e in funzione di azionatore (AZ). Dunque, una sorgente di potenza, quale un motore MO, è accoppiato all'albero di trasmissione di un dispositivo PO che, tramite i condotti di mandata Cm e di ritorno Cr, alimenta un fluido in pressione (per esempio olio) a due dispositivi azionatori AZ1 e AZ2 che sono in grado di trasmettere una potenza ai rispettivi alberi di trasmissione (assi Y1 e Y2)· Lungo il circuito di distribuzione del fluido è ovviamente possibile predisporre valvole parzializzatrici e altri dispositivi di regolazione del fluido.
Questa disposizione può trovare favorevolmente impiego in tutti quei casi in cui sia complesso realizzare una trasmissione meccanica per azionare organi di movimento, per esempio nella movimentazione di assi motore di un veicolo in cui le ruote subiscano grosse escursioni.
Un altro caso in cui il dispositivo dell'invenzione risulta particolarmente vantaggioso è relativo al pompaggio di fluidi dove sia richiesta un'elevata prevalenza. Come noto, infatti, una classica pompa per fluidi che lavora per aspirazione - cioè disposta ad un livello di prevalenza superiore - non è in grado di esprimere un'energica azione di pompaggio. D'altra parte, le pompe immerse presentano sempre dei grossi problemi, perché la componente motoristica soffre enormemente della condizione di immersione (problemi di tenuta, di infiammabilità, di carenza di ossigeno per i motori a miscela combustibile, ...). Il dispositivo secondo l'invenzione, invece, si comporta egregiamente anche in quest'ultima condizione, in quanto permette di adottare una disposizione (fig. 8) in cui il motore a fluido MO è comodamente immerso, senza sperimentare alcun inconveniente, ed è accoppiato fluidodinamicamente ad un altro dispositivo secondo l'invenzione in funzione di pompa PO. Se, da una parte, il motore MO, movimentato dal fluido in pressione nel condotto di mandata Cm, pompa il liquido L in cui è immerso esprimendo una buona prevalenza, aspirandolo dalla luce 13 ed espellendolo dalla luce 14, d’altra parte il pompaggio del liquido L lungo la tubazione T viene coadiuvato dall'effetto di aspirazione della pompa PO, ottenendosi un risultato sinergico ed estremamente efficiente.
La pompa PO potrebbe essere movimentata da qualunque mezzo motore, per esempio la presa di forza di un trattore per lavori agricoli .
S'intende comunque che l'invenzione non è limitata alle particolari configurazioni illustrate sopra, che costituiscono solo degli esempi non limitativi della portata dell'invenzione, ma che numerose varianti sono possibili, tutte alla portata di un tecnico del ramo, senza per questo uscire dall'ambito dell'invenzione stessa.
Per esempio, l'identità dei rotismi di trasmissione non è essenziale per l'ottenimento del movimento relativo tra le palette, ma permette di avere stazionarietà del moto, cioè permette di ripetere le fasi di compressione e di aspirazione sempre nella stessa posizione rispetto alla capsula e quindi permette vantaggiosamente di disporre le luci di carico e scarico in posizione fissa; altrimenti è necessario adottare collettori circolari che raccolgano e distribuiscano il fluido a prescindere dalla posizione dei punti morti delle camere di compressione. Tale potrebbe essere il caso che si verifica quando una delle due coppie di palette venga dotata di moto circolare uniforme, tramite comuni ruote dentate, e l'altra venga ancora comandata tramite ruota ellittica.
Inoltre, non è escluso dall'ambito di protezione della presente invenzione un dispositivo che sia dotato, eventualmente con lievi modifiche progettuali, di due sole palette, oppure di più di due coppie di palette o, infine, di molteplici palette per ciascun mozzo. Dunque, la dicitura "gruppo di palette", ai fini della presente invenzione, può indicare una pluralità di palette come anche una sola paletta.
Infine, si rilevi che, sebbene nelle figure si sia sempre illustrata una capsula 1 cilindrica delimitata alle estremità dai piattelli circolari 3a' e 3b', con normali operazioni di progettazione è concepibile una capsula differente, per esempio una capsula completamente chiusa da cui fuoriescono solamente i mozzi 2a e 2b.

Claims (6)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Pompa rotativa reversibile del tipo comprendente una capsula, dotata di almeno un ingresso e un'uscita, e almeno un primo gruppo di palette radiali, solidali in rotazione tra loro, montato girevole in detta capsula, caratterizzato da ciò che comprende inoltre un secondo gruppo di palette radiali montato girevole in detta capsula, ad ogni paletta del primo gruppo essendo associata una paletta del secondo gruppo, e da ciò che detti gruppi di palette sono comandati, mediante mezzi di trasmissione, secondo moti rotatori periodici sfasati in modo tale che le rispettive palette si avvicinino e si allontanino almeno una volta per ogni giro completo.
  2. 2) Pompa reversibile come in 1), in cui i mezzi di trasmissione comprendono, per ciascun gruppo di palette, almeno un rotismo ellittico.
  3. 3) Pompa reversibile come in 2), in cui detti mezzi di trasmissione comprendono, per ciascun gruppo di palette, una coppia di rotismi ellittici accoppiati tra loro.
  4. 4) Pompa reversibile come in 3), in cui detta coppia di rotismi ellittici è resa solidale in rotazione, tramite un unico albero di trasmissione, alle coppie di rotismi ellittici degli altri gruppi di palette.
  5. 5) Pompa reversibile come in 1), in cui detti mezzi di trasmissione si compongono, per ciascun gruppo di palette, di un rotismo epicicloidale a tre elementi, un elemento del quale è solidale in rotazione a detto gruppo di palette e gli altri due elementi essendo dotati, rispettivamente, di moto rotatorio uniforme e di moto alternato periodico.
  6. 6) Pompa reversibile come in 5), in cui l'elemento dotato di moto rotatorio uniforme del rotismo epicicloidale è solidale in rotazione con il corrispondente elemento del rotismo epicicloidale di tutti gli altri gruppi di palette. 7) tutti uniti ad un albero di trasmissione 8) Pompa reversibile come in 5), 6) o 7), in cui detto elemento oscillante del rotismo epicicloidale è accoppiato univocamente con i corrispondenti elementi oscillanti dei rotismi epicicloidali di tutti gli altri gruppi di palette. 9) Pompa reversibile come in 8), in cui detti elementi oscillanti sono movimentati da settori circolari dentati oscillanti intorno a rispettivi alberi di comando. 10) Pompa reversibile come in 9), in cui detti alberi di comando sono accoppiati tra di loro. 11) Pompa reversibile come in 7) e 10), in cui almeno uno di detti alberi di comando è collegato ad un'estremità di un sistema a biella manovella unito, all'altra estremità, ad un elemento eccentrico dell’albero di trasmissione. 12) Pompa reversibile come in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui detto ingresso e detta uscita sono composti, rispettivamente, da luci di carico e luci di scarico ricavate sulla superficie di detta capsula. 13) Pompa reversibile come in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni da 1) a 11), in cui detto ingresso e detta uscita sono composti, rispettivamente, da luci di carico e luci di scarico ricavate su un albero di supporto di detti gruppi di palette. 14) Pompa reversibile come in 13), in cui detto albero di supporto fuoriesce, con un'estremità di servizio, da detta capsula e presenta canali interni di connessione di dette luci con detta estremità di servizio. 15) Pompa reversibile come in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui ciascuno di detti gruppi di palette è composto da due palette contrapposte. 16) Pompa reversibile come in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui detta capsula è in forma di un cilindro aperto alle basi e i gruppi di palette sono due, ciascun gruppo presentando un piattello circolare di chiusura di dette basi della capsula.
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