ITMI981423A1 - Dispositivo per il raffreddamento di fili testurizzati ed apparecchiatura di testurizzazione provvista di detto dispositivo - Google Patents

Description

DISPOSITIVO PER IL RAFFREDDAMENTO DI FILI TESTURIZZATI ED APPARECCHIATURA DI TESTURIZZAZIONE PROVVISTA DI DETTO DISPOSITIVO

La presente invenzione propone un dispositivo di raffreddamento per fili testurizzati, nonché un’apparecchiatura di testurizzazione provvista di tale dispositivo, del tipo comprendente un tamburo rotante con la parete forata, sulla quale vengono deposti i fili da raffreddare.

E’ previsto un diffusore che segue parzialmente il profilo del tamburo e attraverso il quale passa aria fredda, a temperatura controllata, che viene aspirata dall'interno del tamburo.

Ulteriore caratteristica dell'invenzione è costituita dal fatto di prevedere il tamburo cavo, riempito parzialmente o totalmente di liquido refrigerante che viene fatto circolare attraverso un condotto di immissione che coincide sostanzialmente con l’asse del tamburo e che fuoriesce attraverso un condotto coassiale con II precedente.

Questo determina una maggiore efficienza del sistema di raffreddamento del tamburo e quindi anche del filato testurizzato ivi depositato, con i conseguenti sensibili vantaggi di ordine pratico che verranno illustrati nel seguito.

Come è noto, i filati sintetici sono soggetti ad un procedimento cosiddetto di voluminizzazione o di testurizzazione, volto a conferire alle bave che costituiscono il filato uno stato di ondulazione permanente che permette di ottenere delle fibre maggiormente voluminose ed elastiche, con aumentato potere coprente.

A questo scopo le bave ad andamento parallelo (flat yams) dopo l’operazione di stiro vengono fatte entrare in un contenitore dove si accumulano, e attraverso il contributo di aria calda e vapore iniettato a pressione nel contenitore in senso equicorrente al percorso delle bave, si ripiegano su sè stesse in modo casuale nelle adatte condizioni di temperatura.

All’uscita del'ugello di testurizzazione i filamenti vengono raffreddati per fissare in modo permanente la deformazione subita.

L’invenzione riguarda un dispositivo di raffreddamento migliorato, utilizzato per questo scopo.

Allo stato attuale della tecnica sono noti diversi dispositivi di raffreddamento, i quali comprendono mezzi in grado di prelevare aria dall'ambiente e a dirigerla trasversalmente sulla molteplicità di filamenti tesorizzati che costituiscono il filo, con i filamenti che sono appoggiati su un supporto costituito da una parete forata.

L’aria viene diretta contro il filo in un tratto di percorso la cui lunghezza è funzione della velocità del filo all'uscita dall’ugello di testurizzazione, nonché della differenza di temperatura necessaria per rendere permanenti le deformazioni impartite alle bave.

Un ulteriore parametro che influisce sul l’efficienza dell’apparecchiatura è dato dalla temperatura dall’aria di raffreddamento e dalla temperatura dell’apparecchiatura a contatto con il filo, apparecchiatura che tende a riscaldarsi per trasmissione di calore da parte del filo e della stessa aria trasversale.

Un primo dispositivo di raffreddamento noto è schematizzato nelle viste, lungo piani ortogonali, riportate nelle figure 1 e 2.

Questo sistema è costituito da un tamburo 1 la cui parete esterna, perforata, funge da appoggio per il filo, che esce da un'apparecchiatura di testurizzazione 2.

Dispositivi di tipo noto, non illustrati, collegati ad un manicotto 3 coassiale con il tamburo, aspirano aria attraverso la parete forata.

L’aspirazione avviene solamente in corrispondenza di un settore della superficie del tamburo, settore indicato con il numero 4, la cui ampiezza viene determinata in funzione del tipo di filamento e degli altri parametri sopra accennati.

Un altro dispositivo noto di raffreddamento, illustrato nelle figure 3 e 4, comprende un tappeto mobile perforato 6, sul quale si appoggia il filo tesorizzato in uscita dal dispositivo 2.

L'aria di raffreddamento, che viene diretta trasversalmente sul filo, è aspirata attraverso un canale 7 da una ventola non illustrata in figura.

La lunghezza del tratto di raffreddamento viene regolata, in funzione dei diversi parametri, variando la posizione di un setto parzializzatore mobile 8.

Questi sistemi noti presentano però l'inconveniente di una scarsa efficienza dovuta, fra l’altro, alle temperature abbastanza elevate che il supporto del filo raggiunge con l’apparecchiatura a regime, a causa del calore che questo assorbe dai fili caldi che appoggiano su di esso, e dell'aria trasversale.

Un altra inconveniente è dato dalla difficoltà di ottenere risultati costanti, a causa anche della variabilità della temperatura del'aria ambiente che viene utilizzata per raffreddare i filati.

Per risolvere gli inconvenienti sopra descritti, la presente invenzione propone un dispositivo di raffreddamento per fili testurizzati del tipo a tamburo rotante, nel quale sono previsti mezzi per far circolare, all'interno del tamburo, una certa quantità di un fluido refrigerante, in particolare acqua e mezzi atti a raffreddare l'aria ambiente che viene aspirata attraverso la parete forata del tamburo portandola alla temperatura più idonea al processo e consentendo perciò una maggiore efficienza dell'impianto e mantenere costanti i parametri operativi, così da garantire l’uniformità dei risultati.

Questi mezzi consentono di ottenere uno shock termico sul prodotto, in modo da determinare un fissaggio permanente della voluminizzazione tale da non essere compromesso e quindi perdere di efficacia nelle successive lavorazioni tessili del filato.

La presente invenzione sarà ora descritta dettagliatamente, a titolo di esempio non limitativo, con riferimento alle figure 5 e 6 in cui:

• la figura 5 è la vista di un dispositivo di raffreddamento secondo l'invenzione;

• la figura 6 è la sezione dello stesso dispositivo lungo un piano ortogonale a quello della figura precedente.

Con riferimento alle suddette figure, il dispositivo di raffreddamento secondo l’invenzione comprende un tamburo rotante indicato nel suo complesso con 10, al cui interno una parete 11 crea un’intercapedine 12 che corre all'interno della parete forata 13 sulla quale l'ugello testurizzatore 14 depone i fili.

Questi ultimi sono indicati con il numero 15.

In corrispondenza di un settore del tamburo è disposto un diffusore 16 raffreddato, attraverso il quale passa aria che si dirige contro i fili 15 e viene quindi aspirata attraverso una serie di orifizi laterali 17 (fig. 6), collegati a dispositivi aspiranti di tipo noto, non illustrati in figura.

Il tamburo è solidale ad un mozzo 18, coassiale con il tamburo, e che può fungere anche da supporto.

Una tubazione 20, collegata ad un giunto rotante 19 e coassiale con il tamburo, penetra all’interno del tamburo attraverso il mozzo 18 e scarica una certa quantità di acqua refrigerata proveniente da un dispositivo refrigeratore di tipo noto non illustrato in figura.

L’acqua fuoriesce poi attraverso il mozzo 18 per venire rimessa in circolazione.

Il funzionamento avviene come segue.

Si determinano dapprima i parametri operativi in funzione del tipo di filo, impostando un'adeguata temperatura dell’acqua di raffreddamento che circola nel tamburo, e la temperatura dell’acqua che circola nel settore di raffreddamento dell’aria.

Si regola poi eventualmente l’ampiezza del settore di raffreddamento, ad esempio regolando una paratia (non illustrata in figura) sul diffusore 16. A questo punto si avvia la macchina.

I fili provenienti dal testurizzatore 14 vengono deposti sulla superfìcie forata del tamburo, che è mantenuto in rotazione a velocità costante.

L'aria refrigerata proveniente dal diffusore attraversa i fili e viene aspirata attraverso i fori della parete del tamburo, per essere scaricata lateralmente attraverso l'ugello 17.

Contemporaneamente si immette attraverso la tubazione 20 una certa quantità di acqua all'interno del tamburo, acqua che fuoriesce attraverso il mozzo 18 e viene mantenuta in circolazione dopo essere stata riportata alla temperatura prevista.

In queste condizioni il filo che è appoggiato sul tamburo trova una temperatura più bassa rispetto agli usuali sistemi noti e subisce uno shock termico maggiore.

Si ottiene di conseguenza una elevata efficienza migliorando le condizioni di testurizzazione rispetto alle apparecchiature note.

Nell'ambito della stessa idea di soluzione potranno poi essere previste eventuali varianti.

Così, ad esempio, potranno essere previsti mezzi per allontanare o avvicinare il diffusore rispetto alla superficie del tamburo, oppure potranno essere previsti diversi sistemi per mantenere la circolazione di fluido refrigerante all'interno del tamburo stesso.

Un esperto del ramo potrà poi prevedere numerose altre modifiche e varianti, che dovranno però ritenersi tutte comprese nell’ambito del presente trovato.

Claims (5)

1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo di raffreddamento per fili tesorizzati del tipo comprendente un tamburo rotante provvisto di una parete forata, mezzi atti a deporre su detta parete forata il filo all’uscita da un ugello di testurizzazione e mezzi atti ad aspirare aria dall’interno di detto tamburo, caratterizzato dal fatto di prevedere mezzi atti a far circolare all'interno di detto tamburo un fluido refrigerante.
2. 2) Dispositivo di raffreddamento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di prevedere, esternamente a detto tamburo, mezzi atti a refrigerare l’aria che viene aspirata attraverso i fori del tamburo per raffreddare i fili.
3. 3) Dispositivo di raffreddamento secondo le rivendicazioni 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detto tamburo presenta, internamente, una parete che definisce una intercapedine all'interno di detta parete forata, detti mezzi atti a far circolare il fluido refrigerante essendo costituiti da un condotto, collegato a dispositivi refrigeranti, che mantiene una circolazione di liquido refrigerato all’interno di detto tamburo.
4. 4) Dispositivo di raffreddamento secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che il liquido refrigerante viene immesso e prelevato attraverso due condotti coassiali con l’asse del tamburo.
5. 5) Dispositivo di raffreddamento secondo ciascuna delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi atti a dirigere aria raffreddata contro la parete del tamburo sono costituiti da un diffusore che avvolge parzialmente detta parete, detto diffusore essendo collegato a dispositivi di raffreddamento dell’aria.