ITMI980461U1 - Pinza per utensile di applicazione di elementi di fissaggio - Google Patents

Description

"Pinza per utensile di applicazione di elementi di fissaggio" .

Il presente trovato si riferisce ad un utensile del tipo con alimentazione automatica dell'elemento di fissaggio, ad esempio mediante aria compressa. L'utensile può essere ad esempio un avvitatore o un utensile per la rivettatura automatica.

Tali utensili comprendono un mandrino in cui la vite (o il rivetto) viene trattenuta in posizione atta all'avvitatura (o all'inserimento del rivetto) nel pezzo in lavorazione, operazione che viene eseguita per mezzo di un apposito elemento di manovra.

Il trattenimento in posizione dell'elemento di fissaggio è realizzato mediante pinze che serrano l'elemento di fissaggio al di sotto della testa. Le ganasce delle pinze vengono mantenute chiuse per mezzo di molle. Durante la fase di avvitatura o rivettatura, l'avanzamento della vite (o del rivetto) forza elasticamente l'apertura delle ganasce della pinza, permettendo così il passaggio della testa attraverso di essa.

Poiché l'elemento di fissaggio viene sparato verso il mandrino a velocità relativamente elevata, l'energia cinetica che esso possiede quando giunge contro la pinza di trattenimento tende a far aprire le ganasce, con conseguente pericolo di intempestiva fuoriuscita dell'elemento di fissaggio.

Per ovviare a questo inconveniente, nella tecnica nota si tende ad aumentare la forza delle molle che mantengono chiusa la pinza. Tuttavia, molle eccessivamente dure fanno sì che durante l'avanzamento dell'elemento di fissaggio le ganasce oppongano una resistenza troppo elevata, con rischio di rovinare la testa dell'elemento di fissaggio ed usurare la pinza stessa, oltre ad interferire in modo nocivo sulla coppia di serraggio applicata.

Scopo generale del presente trovato è ovviare agli inconvenienti sopra menzionati fornendo una pinza per un utensile applicatore di elementi di fissaggio, quali viti o rivetti, che sia in grado di trattenere in modo sicuro l'elemento di fissaggio, garantendo comunque un agevole avanzamento dello stesso durante la fase di applicazione.

In vista di tale scopo si è pensato di realizzare, secondo il trovato, una pinza per un utensile di applicazione di elementi di fissaggio, quali viti o rivetti, comprendente una coppia di ganasce mobili contro la spinta di mezzi elastici da una posizione chiusa ad una posizione aperta, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi comandati di ostacolo del movimento delle ganasce verso la posizione aperta. Secondo i principi innovativi del presente trovato, la reazione elastica che devono fornire le molle di chiusura della pinza non è imposta dalla necessità di opporsi alla velocità e all'energia cinetica possedute dalla vite al suo arrivo nel mandrino, ma solo dalla necessità di trattenere la vite o il rivetto durante le prime fasi dell'avvitatura o dell'inserimento. E' quindi possibile utilizzare molle relativamente morbide, che non danneggino la testa della vite durante il suo avanzamento in avvitatura. Per rendere più chiara la spiegazione dei principi innovativi del presente trovato e i suoi vantaggi rispetto alla tecnica nota si descriverà di seguito, con l'aiuto dei disegni allegati, una possibile realizzazione esemplificativa applicante tali principi. Nei disegni:

La Fig.1 rappresenta una vista in alzata, parzialmente sezionata, di un utensile dotato di pinze secondo il trovato, con dispositivo di blocco attivato.

La Fio.2 rappresenta una vista secondo la sezione II-II di Fig.l.

La Fiq.3 rappresenta una vista parziale, in dettaglio, dell'utensile di Fig.l.

Un utensile 10 di applicazione di elementi di fissaggio, quale, ad esempio, un'unità di avvitatura o di inserimento di rivetti (mostrato solo schematicamente in quanto sostanzialmente noto nel suo complesso), è dotato di un'estremità operativa di fuoriuscita dell'elemento di fissaggio (vite o rivetto). L'estremità operativa è dotata di una pinza 11. L’utensile 10 comprende inoltre mezzi di alimentazione automatica, ad esempio del noto tipo ad aria compressa, delle viti o rivetti all'estremità operativa attraverso un condotto di alimentazione 12. Organi applicatori (non mostrati) provocano la fuoriuscita dell'elemento da applicare ed il suo inserimento nella sede predisposta.

Come visibile nel dettaglio di Fig.3, la pinza comprende una coppia di ganasce 13, 14, le cui porzioni affrontate sono sagomate per definire una sede 15 di accoglimento dell'elemento da applicare. Ad esempio, la sede 15 può comprendere svasature di guida e accoglimento dela testa di una vite da trattenere.

Le ganasce 13, 14 sono imperniate in una loro posizione intermedia al corpo 16 della pinza mediante rispettivi perni 17, 18 per essere ruotatili fra una posizione di pinza chiusa (mostrata in Fig.3), nella quale la testa dell'elemento di fissaggio è trattenuta dalla pinza 11, ed una posizione di pinza aperta (non raffigurata), nella quale l'elemento di fissaggio può avanzare per l'applicazione nel pezzo in lavorazione.

Opportune molle 19, 20 sono interposte fra le ganasce 13, 14 e il corpo 16 della pinza per mantenere le ganasce elasticamente spinte in posizione di chiusura. All'avanzare dell’elemento da applicare, la testa dell’elemento stesso, a causa della sua maggiore dimensione rispetto al gambo, forza le ganasce 13, 14 ad aprirsi in contrasto con le rispettive molle 19, 20.

Fino a qui si è descritta una tecnica sostanzialmente nota, facilmente immaginabile dal tecnico esperto.

Secondo i principi innovativi del presente trovato, la pinza 11 è dotata di un dispositivo 21 di blocco od ostacolo temporaneo delle ganasce in posizione chiusa, attivo durante l'alimentazione dell'elemento di fissaggio.

Come ben visibile nelle figure, il dispositivo di blocco 21 è costituito da un cassetto con una coppia delle dita 22, 23 non impegnano le ganasce 13, 14 che pertanto sono libere di ruotare, senza ostacolare il passaggio dell'elemento di fissaggio.

Vantaggiosamente, l'azionamento dell'attuatore 26 è comandato automaticamente dall'azionamento del sistema di alimentazione degli elementi di fissaggio alla pinza.

E' chiaro a questo punto come l'utensile secondo il trovato raggiunga gli scopi prefissati di un sicuro trattenimento dell'elemento di fissaggio alla pinza durante l'alimentazione dello stesso.

Naturalmente, la descrizione sopra fatta di una realizzazione applicante i principi innovativi del presente trovato è riportata a titolo esemplificativo di tali principi innovativi e non deve perciò essere presa a limitazione dell'ambito di privativa qui rivendicato.

Ad esempio, la sede di trattenimento definita dalle ganasce potrà variare rispetto a come mostrata, a seconda della forma dell'elemento di fissaggio da applicare.

Inoltre, i mezzi di blocco delle ganasce in posizione chiusa possono anche essere cedevoli, con cedevolezza minore delle molle di spinta delle ganasce, così da ostacolare il passaggio dell'elemento di fissaggio fino alla liberazione del movimento delle ganasce .

Claims (5)

1. RIVENDICAZIONI 1. Pinza per un utensile di applicazione di elementi di fissaggio, quali viti o rivetti, comprendente una coppia di ganasce (13, 14) mobili contro la spinta di mezzi elastici (19, 20) da una posizione chiusa ad una posizione aperta, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi comandati (21) di ostacolo del movimento delle ganasce (13, 14) verso la posizione aperta.
2. 2. Pinza secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che i mezzi di ostacolo (21) sono mantenuti in posizione di libera apertura delle ganasce tramite mezzi elastici (27).
3. 3. Pinza secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che i mezzi di ostacolo sono costituiti da una coppia di dita (22, 23) sporgenti da un cassetto (21) mobile per mezzo di un attuatore lineare (26) fra una posizione di interferenza ed una posizione di non interferenza con il movimento delle ganasce.
4. 4. Pinza secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che per il loro movimento le ganasce sono ruotabilmente imperniate in posizione intermedia alle loro estremità e le dita (22, 23) sono dotate di superfici (24, 25) di impegno con porzioni di estremità posteriore delle ganasce (13, 14), all'azionamento dei mezzi comandati (21) dette superfici (24, 25) inserendosi fra le dette estremità posteriori delle ganasce per costituire ostacolo al movimento delle ganasce nella direzione di apertura.
5. 5. Pinza secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che i mezzi di ostacolo (21) sono azionati dall'azionamento di mezzi per l'alimentazione automatica degli elementi di fissaggio alla pinza.