ITMI972065A1 - Macchina per gelato espresso - Google Patents

Description

Descrizione dell'invenzione che ha per titolo:

"Macchina per gelato espresso"

La presente invenzione si riferisce a macchine per la preparazione e l'erogazione del cosiddetto gelato "espresso”, ovvero gelato erogato estemporaneamente a porzioni direttamente dalla macchina che lo produce.

Queste macchine comprendono essenzialmente un cilindro di mantecazione dotato di agitatori ed alimentato da un serbatoio che lo rifornisce con la miscela e con aria. Il cilindro di mantecazione comunica con un coperchio nel quale sono disposti i mezzi di erogazione, nella forma di un'apertura cilindrica verticale, in collegamento con il cilindro di mantecazione e controllata da un pistone, a sua volta comandabile tramite una leva mossa dall'operatore. Il gelato erogato attraversa un’apertura usualmente sagomata, per esempio a forma di stella, per essere estruso in una forma apprezzata dalla clientela.

Nel caso presente, riguardante macchine per l'erogazione di gelato espresso a cilindro unico, ovvero eroganti un solo gusto di gelato, è sempre più diffusa la tecnica di erogare, contemporaneamente al gelato, uno sciroppo che collabora a variarne il gusto ed a colorare le parti esterne.

Il dispositivo di erogazione dello sciroppo comprende normalmente uno o più contenitori di sciroppo, ciascuno collegato tramite una pompa, preferibilmente una pompa peristaltica, con un collettore di erogazione, nella forma di una camera anulare, a sua volta collegata attraverso forellini all’erogatore del gelato, in particolare alle punte della stella di estrusione.

Questi dispositivi di erogazione di sciroppo, quando sono in grado di erogare più sciroppi, presentano lo svantaggio fondamentale di richiedere, ad ogni cambiamento di gusto, un preventivo svuotamento della camera collettrice e eventualmente anche dei forellini di erogazione. Tale svuotamento può avvenire a causa della spinta del nuovo sciroppo erogato, ma ciò comporta che lo sciroppo della precedente erogazione, rimasto nella camera collettrice, viene trasferito al gelato prima del nuovo sciroppo erogato, con evidenti problemi di mescolazione dei due sciroppi e quindi dei gusti e di un aspetto estetico discutibile quando gli sciroppi hanno colorazioni diverse.

Per ovviare a questo problema si è tentato di lavare la camera collettrice fra un’erogazione e la successiva insufflando aria nella stessa, ma questa soluzione si è rivelata complessa e poco efficiente, in quanto lo sciroppo non viene completamente eliminato, soprattutto dalle pareti della camera collettrice.

Un altro tentativo di risolvere il problema è stato quello di prevedere una camera collettrice, con relativi forellini di erogazione, per ciascun gusto di sciroppo. In questo caso, tuttavia, il dispositivo risulta complesso e costoso, richiedendo inoltre un difficile smontaggio della testa di trafilatura ed erogazione per il suo lavaggio.

La presente invenzione si propone quindi lo scopo di realizzare una macchina per gelato "espresso", del tipo comprendente mezzi per erogare sostanze sciroppate sulla superficie esterna del gelato, e comportante un dispositivo atto ad impedre che avvenga un mescolamento di diversi tipi di sciroppo, senza peraltro introdurre meccanismi che aumentino la complessità della macchina e permettendo un agevole e rapido disassemblaggio dei componenti, per procedere alle necessarie operazioni di pulizia e manutenzione.

Forma pertanto oggetto della presente invenzione una macchina per il gelato "espresso" del tipo comprendente: un contenitore all'interno del quale avviene la lavorazione del gelato, collegato ad un serbatoio di alimentazione e presentante un'apertura di comunicazione con mezzi di erogazione dei gelato, costituiti da cilindro all'interno del quale è montato un pistone mobile atto a controllare, in base ad un comando, l’erogazione del gelato attraverso una testa di estrusione, alla quale testa di estrusione fanno capo più forellini di erogazione di sciroppo, derivanti da una camera collettrice alimentarle a comando con almeno due tipi diversi di sciroppo, caratterizzata dal fatto che la detta camera collettrice è aperta verso il pistone di erogazione e dal fatto che il pistone di erogazione presenta una sporgenza sagomata atta a chiudere a tenuta la camera collettrice durante l'erogazione del gelato ed a penetrare nella stessa, occupandola almeno sostanzialmente tutta, nella posizione di chiusura dell’erogazione del gelato.

Sempre secondo l'invenzione, la macchina comprende ulteriormente dei mezzi di bloccaggio adatti ad un rapido disassemblaggio dei componenti delia macchina, in modo tale da favorire una agevole pulizia e manutenzione della stessa.

Tra i vantaggi che si ottengono con la soluzione proposta dalla presente invenzione si evidenziano i seguenti:

a) si ottiene una buona efficienza complessiva del sistema senza per questo aumentarne la complessità. Infatti il dispositivo erogatore di sciroppo ha un'unica camera collettrice per tutti gli sciroppi e la semplice sporgenza del pistone la vuota per azione meccanica al termine di ogni erogazione;

b) la realizzazione può essere ottenuta servendosi di componenti di base facilmente reperibili in commercio, con possibilità di produrre la macchina su scala industriale ed a costi ridotti;

c) l'agevole disassemblaggio dei componenti permette di effettuare le opportune operazioni di pulizia della macchina e di garantire la distribuzione di gelato in condizioni di massima igiene, in particolare senza necessità di smontare la testa trafilatrice ad ogni lavaggio.

La presente invenzione sarà ora descritta a titolo illustrativo ma non limitativo con riferimento ad una preferita forma di realizzazione, illustrata nelle figure dei disegni allegati, in cui:

la figura 1 è una vista sezionata frontale della macchina per gelato "espresso" con il pistone di erogazione in posizione di riposo o di chiusura;

la figura 2 è una vista sezionata frontale della macchina, con il pistone di erogazione in posizione attiva o di apertura;

la figura 3 è una vista sezionata in pianta di alcuni componenti della macchina in configurazione disassemblata, relativi alle parti terminali preposte rispettivamente all'erogazione di gelato e di sostanze sciroppate;

la figura 4 è una vista sezionata in pianta di alcuni componenti della macchina in configurazione assemblata, relativi alle parti terminali preposte rispettivamente all'erogazione di gelato e di sostanze sciroppate;

la figura 5 è una vista sezionata frontale di alcuni componenti della macchina in configurazione disassemblata, relativi ad alcune parti preposte rispettivamente all’erogazione di gelato e di sostanze sciroppate.

Con riferimento dapprima alle figure 1-2, una macchina per gelato "espresso" 10 comprende un cosiddetto coperchio 11 in collegamento con un mantecatore e dotato di mezzi di erogazione 12 del gelato nonché di mezzi di erogazione 13 di una sostanza sciroppata, il tutto in modo noto.

I mezzi 12 di erogazione del gelato comprendono, sempre in modo noto, una sede cilindrica 14, disposta verticalmente, nella quale scorre un pistone 16 mobile, sotto il comando ad esempio di una leva mossa da un operatore, fra due posizioni, rispettivamente illustrate in fig.

1 e in fig. 2.

La posizione di fig. 1 corrisponde ad una posizione di riposo o di chiusura, nella quale il pistone 16 chiude contemporaneamente il collegamento con il mantecatore e l'apertura inferiore della sede cilindrica 14. Comandando il sollevamento del pistone 16 fino alla posizione di fig. 2, si determina un collegamento con il mantecatore e l’apertura dell'orificio inferiore della sede 14, in modo che il gelato viene erogato. L'apertura inferiore della sede 14 porta poi una testa di trafilatura 17 (si vedano anche le figg. 3, 4 e 5) che è sagomata in modo da assegnare al gelato una configurazione desiderata ed esteticamente piacevole, ad esempio a stella, come visibile nelle figure 3 e 4.

La testa trafilatrice 17 presenta inoltre una camera collettrice anulare 18 che circonda la sezione di trafilatura 22 ed è idraulicamente collegata con la stessa attraverso forellini 23, ad esempio disposti in corrispondenza delle punte della stella, per erogarvi lo sciroppo. La camera collettrice anulare 18 può essere alimentata con sciroppi diversi attraverso altrettanti canali 19 sempre ricavati nella testa 17 e collegabili a tenuta ciascuno con un terminale 26 di uno o più gruppi alimentatori di sciroppo. Ad esempio, nelle figure sono illustrati due gruppi alimentatori 24 e 25, ciascuno dotato di tre terminali 26, per erogare un totale di sei sciroppi diversi.

Come è visibile nelle figure 1,2 e 5, sull'estremità inferiore del pistone 16 è montata una sporgenza sagomata 20, che si inserisce nel corpo del pistone attraverso perni 27 ed è ivi trattenuta per attrito ad esempio da guarnizioni 28.

La sporgenza 20 ha una sagoma anulare coniugata a quella della camera collettrice 18 ed è dotata di guarnizioni di tenuta 29 destinate ad agre contro le pareti laterali della camera stessa. Come si vede nella figura 2, quando il pistone 16 si trova in posizione superiore, di erogazione del gelato, la camera collettrice 18 è libera dalla sporgenza 20, la cui funzione si limita a chiudere superiormente a tenuta tale camera collettrice 18. Quando viceversa il pistone 16 viene abbassato per interrompere l'erogazione del gelato, la sporgenza 20 penetra nella camera collettrice 18, occupandola e scacciando lo sciroppo in essa contenuto attraverso i forelìini 23, che sono a tale scopo disposti nella parte inferiore della camera 18.

Pertanto, quando si tratti da erogare una porzione di gelato, l'operatore sceglie un preciso gusto di sciroppo ed aziona la leva di comando del pistone 16. Ciò pone innanzi tutto in funzione la pompa di alimentazione dello sciroppo desiderato e solleva poi il pistone 16 con la sporgenza sagomata 20 in modo da liberare la camera collettrice 18 e consentire l'erogazione dello sciroppo richiesto a tale camera e, attraverso i forelìini 23, al gelato pure in fase di erogazione.

Al termine dell'erogazione, l’operazione di chiusura del pistone 16 determina innanzi tutto l'arresto della pompa dello sciroppo, in modo che, con l’abbassamento del pistone 16 e la penetrazione della sporgenza sagomata 20 nella camera 18, questa venga svuotata dello sciroppo in essa contenuto, attraverso i forelìini 23, sulla porzione finale di gelato erogato. In pratica, ogni erogazione di sciroppo risulta di circa 3 cc., mentre la capacità della camera collettrice 18 è dell’ordine di 1,3 ÷ 1,4 cc. e quella dei forelìini 23 è trascurabile. Pertanto, la quantità di sciroppo della precedente erogazione che viene portata sul gelato è altrettanto trascurabile e si dispone comunque all'inizio della erogazione del gelato, sulla parte di questo che penetra nel cono.

La testa di trafilatura 17, con i raccordi 24 e 25 di alimentazione degli sciroppi ad essa collegati, è vantaggiosamente montata su quattro perni 21 fissati al corpo della macchina ed aventi un incavo 30 (fig. 5) nella loro parte terminale. La testa 17 e i raccordi 24, 25 sono poi tenuti in posizione da un fermo 31 che coopera con gli incavi 30 per trattenere in posizione tali componenti. Il fermo 31 presenta una levetta 15 per comandarne la rotazione fra una posizione di bloccaggio ed una posizione di sbloccaggio dei componenti, nella quale ultima posizione tali componenti possono essere smontati come si vede nella figura 5. Ciò consente un perfetto lavaggio della macchina senza necessità di smontare altre parti della stessa.

Claims (8)

1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina per gelato "espresso" del tipo comprendente: un contenitore all’interno del quale avviene la lavorazione del gelato, collegato ad un serbatoio di alimentazione e presentante un'apertura di comunicazione con mezzi di erogazione del gelato, costituiti da cilindro all'interno del quale è montato un pistone mobile atto a controllare, in base ad un comando, l’erogazione del gelato attraverso una testa di estrusione, alla quale testa di estrusione fanno capo più forellini di erogazione di sciroppo, derivanti da una camera collettrice alimentabile a comando con almeno due tipi diversi di sciroppo, caratterizzata dal fatto che la detta camera collettrice è aperta verso il pistone di erogazione e dal fatto che il pistone di erogazione presenta una sporgenza sagomata atta a chiudere a tenuta la camera collettrice durante l'erogazione del gelato ed a penetrare nella stessa, occupandola almeno sostanzialmente tutta, nella posizione di chiusura dell'erogazione del gelato.
2. 2. Macchina per gelato "espresso" secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che la detta sporgenza sagomata presenta una configurazione sostanzialmente anulare ed è dotata di guarnizioni di tenuta nei confronti delle pareti della camera collettrice.
3. 3. Macchina per gelato "espresso" secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che la detta sporgenza sagomata è montata sul pistone mobile tramite accoppiamento di perni e fori, con elementi di attrito reciproco.
4. 4. Macchina per gelato "espresso" secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che la . camera collettrice presenta una configurazione coniugata a quella della sporgenza sagomata ed è dotata di uno o più forellini per l'erogazione dello sciroppo sul gelato, posti all'estremità della camera opposta rispetto alla posizione ed alla direzione di penetrazione della sporgenza sagomata.
5. 5. Macchina per gelato, "espresso" secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata da! fatto che la camera collettrice è ricavata in una testina di trafilatura del gelato, portante inoltre mezzi di connessione con uno o più gruppi di raccordo per l’erogazione degli sciroppi.
6. 6. Macchina per gelato "espresso" secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che la testina di trafilatura e il od i gruppi di raccordo sono montati in modo staccabile sul corpo della macchina.
7. 7. Macchina per gelato "espresso" secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che la testina di trafilatura è inserita su perni sporgenti dal corpo della macchina ed ivi trattenuta, assieme al od ai gruppi di raccordo, da un fermo staccabile.
8. 8. Procedimento per l’erogazione di gelato “espresso” con guarnitura di sciroppo a scelta, in una macchina secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui inoltre ogni raccordo di alimentazione di ogni singolo sciroppo è collegato ad un serbatoio dello stesso sciroppo attraverso una pompa, caratterizzato dal fatto di comprendere le fasi seguenti: - scelta del gusto di sciroppo; - comando di erogazione del gelato, con avviamento della pompa dello sciroppo scelto e successivo sollevamento del pistone mobile e graduale liberazione della camera collettrice e dell’apertura di erogazione del gelato; - erogazione del gelato attraverso la testa di estrusione e contemporanea erogazione dello sciroppo scelto attraverso la camera collettrice e i forellini di adduzione alia testa di estrusione; - comando di arresto dell'erogazione del gelato con arresto della pompa dello sciroppo e successivo abbassamento del pistone mobile per gradualmente cessare l’erogazione del gelato e contemporaneamente svuotare la camera collettrice attraverso i forellini di adduzione alla testa di estrusione, a seguito della penetrazione della sporgenza sagomata nella camera colletrice