ITMI971282A1 - Giunto di snodo per scale pieghevoli - Google Patents

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ITMI971282A1
ITMI971282A1 IT97MI001282A ITMI971282A ITMI971282A1 IT MI971282 A1 ITMI971282 A1 IT MI971282A1 IT 97MI001282 A IT97MI001282 A IT 97MI001282A IT MI971282 A ITMI971282 A IT MI971282A IT MI971282 A1 ITMI971282 A1 IT MI971282A1
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Giorgio Turrisi
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Gierre S A S Di Turrisi G & C
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D E S C R I Z I O N E
annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo:
GIUNTO DI SNODO PER SCALE PIEGHEVOLI.
DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda un giunto di snodo per scale pieghevoli, del tipo comprendente almeno una prima ed una seconda semiparte reciprocamente accostate ed interconnesse girevolmente attorno ad un asse comune di impemiamento; almeno una prima ed una seconda sede di posizionamento predisposte nella prima semiparte in posizione equidistanziata rispetto a detto asse comune di impemiamento ed a predeterminata distanza angolare l’una dall'altra;
almeno una sede di innesto ricavata nella seconda semiparte e selettivamente allineatale alla prima ed alla seconda sede di posizionamento rispettivamente in corrispondenza con una prima ed una seconda condizione operativa del giunto; almeno uno spinotto mobile assialmente su azione di mezzi elastici di richiamo per impegnare, in una posizione di bloccaggio, detta sede di innesto unitamente ad una di dette sedi di posizionamento a quest’ultima allineata.
Forma oggetto della presente invenzione anche una scala pieghevole provvista di almeno un giunto di snodo secondo il trovato.
Più in particolare, l'invenzione si inserisce nel campo tecnico delle scale pieghevoli di tipo portatile, provviste di due coppie di gambe reciprocamente incernierate alla sommità e posizionabili selettivamente fra una condizione di trasporto, in cui le gambe di ogni coppia sono parallelamente accostate tra loro, una condizione di apertura a libro in cui le gambe di ogni coppia sono reciprocamente divaricate a formare una “V” capovolta, ed una condizione di apertura distesa in cui le gambe di ogni coppia sono disposte consecutivamente l'una all'altra, in modo che la scala si presti ad essere posta in appoggio su una parete per rendere accessibili zone ad altezza piuttosto elevata.
Come è noto, nelle scale pieghevoli del tipo summenzionato la connessione fra le estremità superiori delle gambe di ciascuna coppia è attuata mediante opportuni giunti di snodo, la cui concezione strutturale e funzionale gioca un ruolo determinante ai fini della praticità e, soprattutto, della sicurezza di impiego della scala.
Un giunto di tipo noto per scale pieghevoli, qui richiamato quale esempio dello stato dell’arte di maggiore pertinenza, è descritto nel brevetto statunitense n. 4,403,373.
II giunto descritto in tale brevetto presenta essenzialmente una prima ed una seconda semiparte reciprocamente accoppiate con possibilità di rotazione attorno ad un asse comune e predisposte ad essere rigidamente impegnate alle gambe della scala formanti una delle suddette coppie. La prima semiparte è provvista di una coppia di sedi di posizionamento essenzialmente costituite da fon passanti orientati parallelamente all’asse comune di incernieramento e collocati in posizioni diametralmente opposte rispetto a quest’ultimo. La seconda semiparte presenta a sua volta una prima ed una seconda coppia di sedi di innesto, costituite anch'esse da fori passanti, che si prestano ad essere selettivamente allineate alle sedi di posizionamento, a seconda della condizione di impiego assunta dalla scala. Più in particolare, le prime sedi di innesto risultano allineate alle sedi di posizionamento quando la scala è nella posizione di trasporto o nella posizione di apertura distesa, dove le semiparti del giunto risultano reciprocamente ruotate di 180° rispetto alla posizione di trasporto. Le seconde sedi di innesto sono disposte su una circonferenza comune alle prime sedi di innesto e ad una prefissata distanza angolare da queste ultime, in modo tale da allinearsi con le sedi di posizionamento nel momento in cui la scala raggiunge la condizione di apertura a libro.
Il bloccaggio del giunto, e pertanto delle gambe delia scala, nelle posizioni di trasporto, di apertura a libro o di apertura distesa è ottenuto mediante una coppia di spinotti rigidamente portati da una manopola vincolata sull'asse di impemiamento comune delle semiparti con possibilità di scorrimento assiale e rotazione angolare.
Gli spinotti sono mobili assialmente, su comando della manopola ed in contrasto all'azione di una molla di richiamo, fra una posizione di bloccaggio in cui ciascuno di essi risulta assialmente inserito nella sede di posizionamento nonché in una delle sedi di innesto ad essa allineata, ed una posizione di sbloccaggio in cui gli spinotti stessi risultano inseriti con le loro estremità nelle sole sedi di posizionamento in modo che le semiparti de! giunto possano essere liberamente ruotate l’una rispetto all'altra.
Per consentire un'accettabile praticità delle operazioni da effettuarsi per modificare la condizione di impiego della scala, è tuttavia necessario predisporre idonei mezzi meccanici atti a trattenere gli spinotti nella posizione di sbloccaggio fino a quando, in assenza di alcun movimento reciproco fra le gambe della scala e, pertanto, fra le semiparti del giunto, le sedi di innesto restano allineate con le sedi di posizionamento. Viene così evitato l’indesiderato richiamo degli spinotti nella posizione di bloccaggio da parte della molla di richiamo, prima che l’utilizzatore abbia avuto modo di modificare la condizione di impiego della scala. I suddetti mezzi meccanici, essenzialmente costituiti da una molletta associata ad un perno centrale di incernieramento fra le semiparti, provvedono a liberare gli spinotti dalla posizione di bloccaggio non appena, a seguito di una movimentazione angolare fra le semiparti del giunto, le sedi di innesto si disallineano dalle sedi di posizionamento. Le estremità degli spinotti vengono pertanto spinte contro la superfìcie della seconda semiparte su azione della molla di richiamo, in modo da inserirsi automaticamente nelle nuove sedi di innesto che si presenteranno in allineamento con le sedi di posizionamento quando verrà raggiunta una nuova condizione di impiego della scala.
Va tuttavia rilevato che i mezzi meccanici necessari, per trattenere gli spinotti nella posizione di disinnesto rappresentano una certa complicazione strutturale del giunto, e possono inoltre dare luogo a problemi di affidabilità in quanto le mollette impiegate possono sempre essere soggette a rotture o malfunzionamenti, anche a seguito di un eventuale accumulo di sporcizia nel perno di incernieramento in cui sono alloggiate.
Per consentire la libertà di movimento delle gambe della scala fra la condizione di trasporto e la condizione di apertura a libro, il documento sopra richiamato propone inoltre la predisposizione di una coppia di sedi di posizionamento ausiliarie interconnesse alle prime sedi di posizionamento tramite feritoie a profilo arcuato aventi larghezza inferiore al diametro degli spinotti.
In prossimità della manopola ogni spinotto presenta un codolo di dimensioni ridotte, lievemente inferiori alla larghezza delle feritoie arcuate.
Quando l'utilizzatore desidera predisporre le gambe della scala con possibilità di libera movimentazione fra la condizione di trasporto e la condizione di apertura a libro, la manopola viene spinta verso le semiparti del giunto in modo che gli spinotti portino i loro codoli a diametro ridotto in corrispondenza delle prime sedi di posizionamento, mantenendo però inalterato il loro impegno con le corrispettive sedi di innesto sulla seconda semiparte del giunto. In questa situazione la scala può essere liberamente aperta o chiusa fra le condizioni di trasporto e di apertura a libro, in quanto i codoli degli spinotti possono liberamente muoversi lungo le feritoie arcuate fino a raggiungere le sedi di innesto ausiliarie nella posizione di apertura a libro.
Riportando la manopola nella posizione iniziale, gli spinotti si impegnano stabilmente nelle sedi di posizionamento ausiliarie, bloccando la scala nella condizione di apertura a libro.
La movimentazione assiale della manopola verso le semiparti del giunto avviene in contrasto con una molla di richiamo ausiliaria. Un’ulteriore molletta provvede a trattenere la manopola nella condizione accostata alle semiparti del giunto annullando l’azione della molla di contrasto ausiliaria fino all’intervento dell’utilizzatore sulla manopola stessa.
Va rilevato che la predisposizione delle sedi di posizionamento ausiliarie e degli altri accorgimenti realizzativi finalizzati a consentire la mobilità delle gambe della scala fra la condizione di trasporto e la condizione di apertura a libro, determina tuttavia un’ulteriore complicazione strutturale del giunto, ed una corrispondente riduzione della sua affidabilità nel tempo. Inoltre, la presenza delle sedi di posizionamento ausiliarie rende possibile bloccare ed utilizzare la scala con angoli di apertura fra le gambe diversi dall’angolazione ottimale prevista per la condizione di apertura a libro. L’impiego della scala in tali condizioni di apertura non ottimale può dar luogo a pericoli in relazione alla resistenza strutturale dei giunti e, pertanto, deirincolumità dell'utilizzatore.
Scopo della presente invenzione è quello di superare i problemi della tecnica nota offrendo un giunto di concezione strutturale estremamente semplice e razionale, che garantisca una perfetta efficienza ed affidabilità, pur presentando un’eccellente praticità di impiego.
Questo scopo ed altri ancora, che meglio appariranno nel corso della presente descrizione, sono sostanzialmente raggiunti da un giunto di snodo per scale pieghevoli, caratterizzato dal fatto che detto almeno uno spinotto è mobile assialmente dalla posizione di bloccaggio ad una posizione di svincolo in cui è disimpegnato da entrambe le sedi di innesto e di posizionamento e risulta traslabile angolarmente attorno all’asse comune di impèrniamento per essere selettivamente allineato con la prima o con la seconda sede di posizionamento, mezzi di guida essendo predisposti adiacentemente alle sedi di posizionamento per interferire con un’estremità libera dello spinotto ed allinearlo selettivamente con la prima o la seconda sede di posizionamento quando lo spinotto stesso viene richiamato verso la posizione di bloccaggio da detti mezzi <'>.elastici di richiamo.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi appariranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una forma di esecuzione preferita ma non esclusiva di un giunto di snodo per scale pieghevoli, secondo la presente invenzione.
Tale descrizione verrà fatta qui di seguito con riferimento agli uniti disegni, forniti a solo scopo indicativo e, pertanto , non limitativo, nei quali:
- la fìg. 1 è una vista prospettica in esploso di un giunto di snodo realizzato in accordo con la presente invenzione;
- la fig. 2 mostra in vista laterale il giunto con le rispettive semiparti reciprocamente posizionate secondo la condizione di trasporto e, con linea tratteggiata, di apertura a libro della scala pieghevole a cui il giunto stesso è associato;
- la figura 3 è una vista laterale illustrante il giunto con le semiparti posizionate secondo la condizione di apertura a libro (a tratteggio) e la condizione di apertura distesa della scala pieghevole;
- la figura 4 è una sezione eseguita secondo la traccia IV-IV di figura 2 con gli spinotti in posizione di bloccaggio;
- la figura 5 è una sezione analoga a quella di figura 4 con gli spinotti in relazione di impegno scorrevole sulle piste di scorrimento;
- la figura 6 mostra un particolare ingrandito sezionato secondo la traccia VI-VI di figura 3;
- la figura 7 mostra in particolare di figura 6 sezionato secondo un piano perpendicolare alla traccia VI-VI.
Con riferimento alle figure citate con 1 è stato complessivamente indicato un giunto di snodo per scale pieghevoli, secondo la presente invenzione. In modo di per sé noto, il giunto 1 è predisposto ad essere associato ad una coppia di gambe 2a, 2b di una scala pieghevole, alla cui altra coppia di gambe è associato un identico giunto specularmente disposto rispetto a quello illustrato.
Il giunto 1 comprende almeno una prima semiparte 3 ed una seconda semiparte 4 reciprocamente accostate ed interconnesse girevolmente attorno ad un asse comune di imperniamento X. Ciascuna delle semiparti 3, 4 presenta essenzialmente una porzione discoidale 3a, 4a accoppiata in relazione di accostamento alla porzione discoidale dell'altra semiparte, nonché una porzione di ancoraggio 3b, 4b che si presta ad essere rigidamente impegnata ad una delle suddette gambe 2a, 2b della scala. Nella soluzione realizzativa illustrata, l'interconnessione reciproca delle semiparti 3, 4 secondo l'asse X è ottenuto tramite una bussola tubolare cilindrica 5 operativamente impegnata attraverso le porzioni discoidali 3a, 4a e liberalmente girevole rispetto ad almeno una delle stesse.
II vincolo girevole predisposto fra le semiparti 3, 4 è tale per cui, ruotando reciprocamente queste ultime di 180° attorno all’asse X, la configurazione del giunto t venga a cambiare da una prima condizione operativa, in cui le porzioni di ancoraggio 3b, 4b sono parallelamente accostate (fig. 2), ad una condizione di massima apertura in cui le porzioni di ancoraggio sono disposte in allineamento reciproco (fig. 3). Alla prima condizione operativa del giunto 1 corrisponde una condizione di trasporto della scala in cui le gambe 2a, 2b di ogni coppia sono parallelamente accostate fra loro, mentre nella condizione di massima apertura del giunto la scala è in una condizione di apertura distesa, con le gambe poste in allineamento secondo una linea retta. Spallameli di battuta 3c, 4c predisposti sulle porzioni di ancoraggio 3b, 4b limitano l’escursione angolare di rotazione fra le semiparti 3, 4 nella condizione di massima apertura.
Nella traslazione dalla prima condizione operativa alla condizione di massima apertura il giunto 1 passa attraverso una seconda posizione operativa, corrispondente alla condizione di apertura a libro della scala in cui le porzioni di ancoraggio 3b, 4b e pertanto le gambe 2a, 2b della scala sono divaricate secondo una predeterminata angolazione. Tale seconda condizione operativa è indicata a tratteggio nelle figure 2 e 3.
Sulla prima semiparte 3, e più precisamente sulla porzione discoidale 3a della stessa, sono predisposte almeno una prima ed una seconda coppia di sedi di posizionamento 6, 7, preferibilmente costituite da fori passanti orientati secondo assi paralleli all'asse comune di imperniamento X ed equamente distanziati rispetto a quest'ultimo. Come è visibile dalle allegate figure, le sedi di posizionamento appartenenti a ciascuna delle coppie 6, 7 sono collocate in posizioni diametralmente opposte, e risultano disposte a predeterminata distanza angolare dalle sedi di posizionamento appartenenti all’altra coppia. Tale distanza angolare corrisponde all’escursione angolare reciproca compiuta dalle semiparti 3, 4 nel passare dalla prima alla seconda condizione operativa del giunto 1.
La porzione discoidale 4a della seconda semiparte 4 presenta a sua volta almeno una coppia di sedi di innesto 8, costituite preferibilmente da fori ciechi o passanti collocati anch’essi in posizioni diametralmente opposte rispetto all’asse X, lungo una circonferenza corrispondente alla circonferenza secondo cui risultano disposte le sedi di posizionamento 7. Il posizionamento angolare delle sedi di innesto 8 è tale per cui esse risultano selettivamente allineate alle prime sedi di posizionamento 6 quando il giunto è disposto nella prima condizione di impiego nonché nella condizione di massima apertura. Le sedi di innesto 8 si prestano inoltre ad allinearsi con le seconde sedi di posizionamento 7 quando il giunto è collocato nella seconda posizione operativa, a cui corrisponde l’apertura a libro della scala. Il giunto 1 comprende inoltre almeno una coppia di spinotti 9 collocati in posizioni diametralmente opposte ed orientati parallelamente all’asse comune di impemiamento X, in posizione atta al loro inserimento selettivo nelle prime o seconde sedi di posizionamento 6, 7 nonché nelle sedi di innesto 8 poste in allineamento con queste ultime.
Gli spinotti 9 sono preferibilmente solidali ad una manopola di comando 10 collegata alle semiparti 3, 4 con possibilità di scorrimento assiale e rotazione angolare attorno all’asse X. A tal fine, la manopola 10 è dotata di un perno di guida 11 che attraversa scorrevolmente e girevolmente la bussola tubolare cilindrica 5 summenzionata. Da parte opposta alla manopola di comando 10, il perno di guida 11 presenta uno spallamento 12, costituito per esempio da un anello Seeger, su cui opera un’estremità di una molla di richiamo 13 la cui altra estremità agisce su una parete di battuta 13a predisposta nella seconda semiparte 4.
Agendo manualmente sulla manopola di comando 10 è possibile traslare assialmente gli spinotti 9 in contrasto all’azione della molla di richiamo 13 da una posizione di bloccaggio in cui, come da fig. 4, risultano inseriti nelle sedi di innesto 8 nonché nelle prime o seconde sedi di posizionamento 6, 7 allineate a queste ultime, ad una posizione di svincolo in cui gli spinotti 9 sono disimpegnati sia dalle sedi di innesto che dalle sedi di posizionamento, come indicato a tratteggio nella figura 5. Nella posizione di svincolo la manopola 10 si presta pertanto ad essere ruotata angolarmente per traslare gli spinotti 9 attorno all'asse comune di imperniamento X, così da allinearli selettivamente con le prime o con le seconde sedi di posizionamento 6, 7. Vantaggiosamente, l'escursione angolare della manopola 10 nella posizione di svincolo è limitata tramite idonei mezzi di arresto predisposti ad interferire lateralmente sugli spinotti 9 in modo che la loro ampiezza di oscillazione attorno all’asse X sia limitata tra due posizioni estreme, corrispondenti rispettivamente alle condizioni di allineamento con le prime e con le seconde sedi di posizionamento 6, 7.
Preferibilmente, tali mezzi di arresto comprendono essenzialmente una coppia di asole arcuate 14 ricavate nella prima semiparte 3 del giunto 1 attorno all’asse di imperniamento X. Ogni asola arcuata 14, si estende tra una delle prime sedi di posizionamento 6 e la seconda sede di posizionamento 7 ad essa adiacente.
Come visibile in figura 6, le estremità opposte 14a di ogni asola arcuata 14 sono disposte in relazione di continuità superficiale con le corrispettive porzioni laterali della prima e della seconda sede di posizionamento 6, 7. Si ha in questo modo la garanzia che il corrispettivo spinotto 9 si arresti in relazione di battuta con le estremità 14a dell’asola arcuata 14 quando si trova esattamente allineato con la prima o la seconda sede di posizionamento 6, 7.
In prossimità delle sedi di posizionamento 6, 7 sono inoltre predisposti mezzi di guida che si prestano ad interferire con l’estremità libera 9a di ogni spinotto 9 per allineare automaticamente quest'ultimo con la prima o la seconda sede di posizionamento 6, 7, nel momento in cui lo spinotto stesso viene richiamato verso la posizione di bloccaggio su effetto della molla di richiamo 13.
Vantaggiosamente, questi mezzi di guida prevedono essenzialmente che fra ciascuna delle prime sedi di posizionamento 6 e l’adiacente seconda sede di posizionamento 7 si estenda, all’interno della corrispettiva asola arcuata 14, un elemento divisorio 15 conformato sostanzialmente a cuspide. L’elemento divisorio 15, preferibilmente ricavato in un sol pezzo con la prima semiparte 3, presenta due superici inclinate 15a rivolte verso la manopola di comando 10 e reciprocamente divergenti verso la prima e la seconda sede di posizionamento 6, 7.
I mezzi di guida prevedono altresì che le estremità 9a di ogni spinotto 9 presentino configurazione appuntita. A tal fine, l’estremità 9a risulta definita da una porzione terminale 9b di forma conica, avente angolo al vertice compreso fra 60° e 120°, preferibilmente pari a 90°.
In accordo con un’ulteriore caratteristica della presente invenzione, sulla seconda semiparte 4 è ricavata almeno una pista di scorrimento 16 estendentesi concentricamente all’asse comune di imperniamento X e facente capo alle sedi di innesto 8. Ogni pista di scorrimento 16 è sostanzialmente definita da una scanalatura che, come appare chiaramente dalle figure 6 e 7, si presta ad accogliere l’estremità appuntita 9a dello spinotto 8. La scanalatura costituente la pista di scorrimento 16 è delimitata da bordi lateralmente contrapposti 16a, che si prestano ad agire contro la porzione terminale conica 9b dello spinotto 9 in modo da mantenere l’estremità appuntita 9a di quest’ultimo ad una certa distanza dalle pareti interne della scanalatura stessa.
A tal fine, la scanalatura costituente la pista di scorrimento 16 presenta un profilo in sezione trasversale a “V”, con angolo di apertura preferibilmente compreso fra 45° e 90°, e comunque inferiore all’angolo di conicità della porzione terminale 9b dello spinotto 9.
Dopo quanto descritto in senso prevalentemente strutturale il funzionamento del giunto secondo la presente invenzione risulta il seguente.
Come precedentemente descritto, quando la scala è in condizione di trasporto il giunto 1 risulta disposto nella prima posizione operativa, nella quale le sedi di innesto 8 sono allineate alle prime sedi di posizionamento 6. Gli spinotti 9 vengono trattenuti dalla molla 13 in relazione di inserimento assiale nelle sedi di innesto 8 e nelle prime sedi di posizionamento 6, così da mantenere bloccato il giunto 1 nella prima posizione operativa.
Quando la scala deve essere portata in posizione di apertura a libro è sufficiente intervenire sulle manopole 10 dei giunti 1 ad essa associati estraendo gli spinotti 9 dalle suddette sedi 6, 8 e ruotare angolarmente le manopole stesse portando gli spinotti 9 in battuta contro le estremità 14a delle asole arcuate 14 in coincidenza con le seconde sedi di posizionamento 7. La molla di richiamo 13 porta automaticamente gli spinotti 9 in impegno con le seconde sedi di posizionamento 7 non appena la manopola 10 viene rilasciata. Va osservato che la presenza dei mezzi di guida 15 assicura il corretto impegno di ogni spinotto 9 in una delle prime o delle seconde sedi di innesto 6, 7, eliminando qualunque rischio di posizionamento anomalo degli spinotti stessi con gli evidenti pericoli che ne conseguirebbero. Infatti, la punta 9a di ogni spinotto 9 sarà inevitabilmente soggetta ad interferire con runa .o l’altra delle superfici inclinate 15a dell’elemento a cuspide 15 guidando conseguentemente il corrispettivo spinotto 9 nella prima o nella seconda sede di posizionamento 6, 7. Una volta giunto nella seconda sede di posizionamento 7, ogni spinotto 9 si arresta con la propria estremità appuntita 9a all’interno della rispettiva pista di scorrimento 16. In questa situazione, le gambe 2a, 2b della scala possono essere divaricate determinando la rotazione reciproca delle semiparti 3, 4 con conseguente scorrimento delle porzioni terminali 9b dei perni 9 lungo le piste di scorrimento 16. L’assenza di contatto fra le estremità appuntite 9a e le pareti interne delle scanalature costituenti le piste di scorrimento 16 elimina il rischio che le estremità appuntite si possano usurare o danneggiare compromettendo l’affidabilità di funzionamento dei mezzi di guida 15. Quando, al raggiungimento della seconda posizione operativa, le sedi di innesto 8 risultano allineate con le seconde sedi di posizionamento 7, gli spinotti 9 vengono automaticamente richiamati dalla molla 13 in impegno con le sedi di innesto stesse determinando il nuovo bloccaggio del giunto 1 e, pertanto, della scala. Quando la scala deve essere nuovamente riportata nella condizione di trasporto oppure nella condizione di massima apertura, le manopole 10 dei giunti vengono nuovamente azionate per riportare gli spinotti 9 in impegno con le prime sedi di posizionamento 6. In questa situazione, le gambe della scala possono essere reciprocamente accostate o divaricate fino a portare le sedi di innesto 9 in allineamento con le prime sedi di posizionamento 6, in modo analogo a quanto precedentemente descritto.
L’invenzione raggiunge gli scopi proposti.
Infatti il giunto in oggetto consente di trattenere gli spinotti 9 in condizione di disimpegno dalle sedi di innesto 8 durante le operazioni di apertura e chiusura della scala, nonché di ottenere l’automatico inserimento degli spinotti stessi al raggiungimento della desideratà posizione operativa, senza richiedere a tal fine l’ausilio di mollette o analoghi mezzi di tenuta ausiliari previsti nella tecnica nota.
L’estrema semplicità di concezione realizzativa del giunto in oggetto rappresenta un notevole vantaggio sia in termini di costi di produzione, sia in relazione alla semplicità d’uso e, soprattutto all’affidabilità di funzionamento nel tempo.
Si richiama in particolar modo l’attenzione sulla concezione strutturale dei mezzi di guida e sugli accorgimenti adottati per garantirne l'efficacia di funzionamento nel tempo preservando le punte degli spinotti da rotture e/o usura.
Naturalmente, all'invenzione così concepita possono essere apportare numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo che la caratterizza. Va in particolar modo notato che, benché nella soluzione realizzativa descritta le sedi di posizionamento 6, 7 le sedi di innestò 8 nonché gli spinotti 9 siano previsti a coppie, non è precluso, ai fini dell’invenzione, l’impiego di un solo spinotto e di una sola sede di innesto così come di una sola prima sede di posizionamento ed una sola seconda sede di posizionamento.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Giunto di snodo per scale pieghevoli comprendente: almeno una prima ed una seconda semiparte reciprocamente accostate ed interconnesse girevolmente attorno ad un asse comune di imperniamento; almeno una prima ed una seconda sede di posizionamento predisposte nella prima semiparte in posizione equidistanziata rispetto a detto asse comune di imperniamento ed a predeterminata distanza angolare l’una dall’altra; almeno una sede di innesto ricavata nella seconda semiparte e selettivamente allineabile alla prima ed alla seconda sede di posizionamento rispettivamente in corrispondenza con una prima ed una seconda condizione operativa del giunto; almeno uno spinotto mobile assialmente su azione a mezzi elastici di richiamo per impegnare, in una posizione di bloccaggio, detta sede di innesto unitamente ad una di dette sedi di posizionamento a quest’ultima allineata, caratterizzato dal fatto che detto almeno uno spinotto è mobile assialmente dalla posizione di bloccaggio ad una posizione di svincolo in cui è disimpegnato da entrambe le sedi di innesto e di posizionamento e risulta trastabile angolarmente attorno all’asse comune di imperniamento per essere selettivamente allineato con la prima o con la seconda sede di posizionamento, mezzi di guida essendo predisposti adiacentemente alle sedi di posizionamento per interferire con un’estremità libera dello spinotto ed allinearlo selettivamente con la prima o la seconda sede di posizionamento quando lo spinotto stesso viene richiamato verso la posizione di bloccaggio da detti mezzi elastici di richiamo.
  2. 2. Giunto secondo la rivendicazione 1, comprendente inoltre mezzi di arresto predisposti ad interferire lateralmente sullo spinotto per limitarne l’ampiezza di oscillazione fra le condizioni di allineamento con la prima e la seconda sede di posizionamento.
  3. 3. Giunto secondo la rivendicazione 2, in cui detti mezzi di arresto comprendono almeno un’asola arcuata ricavata nella prima semiparte, estendentesi attorno all’asse di imperniamento comune fra la prima e la seconda sede di posizionamento, e presentante rispettive estremità opposte predisposte ad interferire lateralmente contro detto spinotto per limitarne la mobilità attorno a detto asse di imperniamento comune.
  4. 4. Giunto secondo la rivendicazione 3, in cui l’asola arcuata presenta estremità opposte collocate in relazione di continuità superficiale con porzioni laterali di dette prima e seconda sedi di posizionamento, per entrare in battuta con lo spinotto quando quest’ultimo giunge in allineamento con l’una o l’altra delle sedi di posizionamento stesse.
  5. 5. Giunto secondo la rivendicazione 1 , in cui detti mezzi di guida comprendono almeno un elemento divisorio estendentesi fra la prima e la seconda sede di posizionamento, detto elemento divisorio presentando una conformazione a cuspide che definisce due superfici inclinate reciprocamente divergenti rispettivamente verso la prima e la seconda sede di posizionamento.
  6. 6. Giunto secondo la rivendicazione 5, in cui detto spinotto presenta un’estremità appuntita predisposta ad interferire con le superfici inclinate dell’elemento divisorio.
  7. 7. Giunto secondo la rivendicazione 6, in cui detta estremità appuntita è definita dall’apice di una porzione terminale conica presentata dallo spinotto.
  8. 8. Giunto secondo la rivendicazione 5, in cui detta seconda semiparte presenta almeno una pista di scorrimento estendentesi concentricamente all’asse comune di imperniamento e facente capo a detta almeno una prima sede di innesto, detta pista di scorrimento essendo predisposta ad impegnare scorrevolmente un’estremità dello spinotto.
  9. 9. Giunto secondo le rivendicazioni 6 e 8 in cui la pista di scorrimento è definita da una scanalatura predisposta ad accogliere l’estremità appuntita dello spinotto, detta scanalatura essendo delimitata da bordi lateralmente contrapposti predisposti ad agire contro una porzione terminale dello spinotto, per mantenere detta estremità appuntita ad una certa distanza dalle pareti interne delia scanalatura.
  10. 10. Giunto secondo le rivendicazioni 7 e 9 in cui detta scanalatura presenta un profilo in sezione trasversale a “V” con angolo di apertura inferiore all’angolo di conicità della porzione terminale dello spinotto.
  11. 11. Scala pieghevole comprendente almeno un giunto secondo una o più delle precedenti rivendicazioni.
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IT1292047B1 (it) 1999-01-25
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