ITMI971220A1 - Apparecchiatura per la climatizzazione di ambienti chiusi contenenti sorgenti di calore - Google Patents

Apparecchiatura per la climatizzazione di ambienti chiusi contenenti sorgenti di calore Download PDF

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Description

DESCRIZIONE PER BREVETTO DI INVENZIONE
La presente invenzione si riferisce ad una apparecchiatura per la climatizzazione o il condizionamento termico di ambienti chiusi, quali contenitori, shelter, armadietti, box, costruzioni in muratura e/o in cemento, destinati ad ospitare dispositivi o apparati elettrici od elettronici che durante il loro funzionamento generano, per dissipazione, calore che deve essere opportunamente dissipato verso l'esterno al fine di mantenere l'ambiente chiuso del contenitore ad una temperatura controllata, sostanzialmente costante ed entro limiti compatibili con gli apparati ospitati. L'invenzione è inoltre diretta ad una unità termica di scambio e di accumulo del calore, adatta per essere impiegata con una apparecchiatura per il condizionamento termico di ambienti,'sopra riferita.
Come noto, nel settore delle telecomunicazioni, o per altre applicazioni, esiste l'esigenza di alloggiare apparati elettrici o elettronici all'interno di contenitori o di moduli di contenimento prefabbricati opportunamente coibentati, disposti sia fuori terra che interrati; l'ambiente interno a tali contenitori risulta inoltre ermeticamente chiuso per cui deve essere opportunamente condizionato, ovvero controllato termicamente, onde evitare che la temperatura interna, a causa della dissipazione del calore generato dagli stessi apparati elettrici ©.elettronici ospitati, raggiunga e superi valori ritenuti pericolosi.
In passato sono stati proposti e impiegati vari sistemi di condizionamento ad accumulo di calore, secondo cui il calore generato viene accumulato in una opportuna massa termica, costituita da materiale a cambiamento di fase, ad esempio paraffina, per essere poi disperso verso l'esterno mediante un sistema di scambiatori di calore in cui .circola per convezione naturale, un fluido termovettore.
La presente invenzione è diretta ad apportare miglioramenti a questo tipo di apparecchiature, che consentono di conseguire numerosi vantaggi.
Apparecchiature ad accumulo termico, del genere sopra riferito, sono descritte ad esempio in US 4.907.644 ed US 4.921.043.
Secondo US 4.921.043, ciascun scambiatore di calore interno al contenitore è collegato ad uno o più scambiatori di calore esterni mediante un circuito chiuso, separato e indipendente da quello degli altri scambiatori. L' indipendenza dei singoli circuiti, se da un lato può risultare vantaggiosa in quanto un intervento di manutenzione su uno di essi non coinvolge i restanti, dall'altro questa soluzione potrebbe essere soggetta ad eventuali squilibri termici dovuti alla disposizione degli apparati elettrici e/o elettronici interni al contenitore; ciò comporterebbe una riduzione dell'efficienza dell'intero sistema di condizionamento.
Secondo US 4.907.644 si usano due batterie di scambiatori interne al contenitore, collegate in serie tra loro e ad una batteria di scambiatori di calore esterna, mediante appositi collettori e/o tubazioni di circolazione del fluido termovettore. Questa soluzione risulta in pratica molto complessa, costosa e di difficile manutenzione .
In entrambi i casi gli scambiatori di calore interni al contenitore sono inoltre circondati da un involucro contenente una sostanza a cambiamento di fase, ad esempio paraffina in grado di fondere ad una temperatura prefissata, inferiore alla temperatura massima di sicurezza ammissibile per gli apparati ospitati all'interno dell ’ambiente <' >chiuso che deve essere controllato.
Queste soluzioni note in pratica presentano due gravi inconvenienti dovuti alla particolare conformazione e disposizione del sistema termico di accumulo del calore.
In pratica, con queste apparecchiature di tipo noto a causa di un eventuale prolungarsi del periodo di accumulo del calore, con conseguente ritardo nel trasferire il calore verso l'esterno, potrebbero verificarsi fenomeni di surriscaldamento all'interno dello stesso ambiente protetto, particolarmente nel momento critico del cambiamento di fase, a causa dell'inerzia termica della massa di accumulo del calore che circonda l'intero scambiatore di calore.
Questi sistemi di condizionamento termico di tipo noto sono pertanto lenti a smaltire il calore generato dalle apparecchiature interne all'ambiente protetto, con il rischio che un eventuale surriscaldamento possa mettere fuori sevizio o addirittura danneggiare irreparabilmente gli apparati ospitati.
Un altro inconveniente insito nei sistemi di condizionamento noti, consiste nel pericolo di eventuali perdite del liquido termovettore e/o del materiale di accumulo del calore allo stato fuso, che potrebbero cadere sugli apparati elettrici e/o elettronici sottostanti, danneggiandoli ovvero causando inconvenienti. Tali perdite possono essere causate da eventuali cedimenti strutturali, particolarmente nei giunti di connessione e nei punti di saldatura maggiormente sollecitati, a causa della disomogeneità della struttura dello scambiatore di calore e del dispositivo di accumulo termico ad esso associato. Inoltre, nel caso si verifichi un tale inconveniente risulta, praticamente impossibile rimuovere o sostituire il dispositivo di accumulo del calore, se non smontando o rimuovendo gli scambiatori di calore dell'intero sistema, o parte di essi.
Scopo generale della presente invenzione è di fornire una unità termica di scambio e di accumulo del calore, particolarmente adatta per la realizzazione di apparecchiature per la climatizzazione e/o il condizionamento termico di ambienti chiusi, quali contenitori, shelters, armadietti, box, costruzioni in muratura e simili, destinati ad ospitare ad esempio apparati elettrici e/o elettronici che durante il loro normale funzionamento dissipano calore, mediante la quale apparecchiatura è<'>possibile ovviare in gran parte agli inconvenienti precedentemente riferiti.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è-di fornire una unità termica di scambio e di accumulo del calore, come precedentemente riferito, per la quale il transitorio tra fase liquida e fase solida della sostanza di accumulo del calore risulti meno critico, in quanto meno soggetta ai fenomeni di surriscaldamento, rendendo l'intero sistema più efficace e più veloce rispetto ai sistemi tradizionali.
Un ulteriore scopo ancora della presente invenzione è di fornire una unità termica di scambio e di accumulo del calore, come precedentemente riferito, che presenti una struttura omogenea, sostanzialmente priva di parti deboli, di connessioni o di saldature, ed in cui eventuali .perdite della sostanza di accumulo del calore allo stato fuso e del fluido termovettore non fuoriescano, con il rischio di causare danni agli apparati elettrici ed elettronici interni all'ambiente protetto.
Un ulteriore scopo ancora della presente invenzione è di .fornire una apparecchiatura per la climatizzazione o per il condizionamento termico di ambienti, che utilizzi una unità termica di accumulo e di scambio del calore secondo la presente invenzione, ed in cui si faccia uso di una particolare disposizione di scambiatori di calore che migliora l'efficacia dell'intero sistema.
Questi ed ulteriori scopi dell'invenzione sono conseguibili mediante una unità termica di accumulo e di scambio del calore, nonché mediante una apparecchiatura per controllare la temperatura di ambienti chiusi, secondo la parte caratterizzante delle rivendicazioni 1 e
8
In generale, secondo l'invenzione, si è fornita una unità termica di accumulo e di scambio del calore, particolarmente adatta per il condizionamento termico di ambienti chiusi contenenti apparati generanti calore, la quale unità termica comprende uno scambiatore di calore in cui circola un fluido termovettore, ed un dispositivo di accumulo del calore comprendente un involucro di contenimento per una sostanza a cambiamento di fase ed in cui il dispositivo di accumulo del calore è posto internamente allo scambiatore di calore con detto involucro di contenimento a diretto contatto con il fluido termovettore .
Secondo un altro aspetto dell'invenzione si è fornita un'apparecchiatura per il condizionamento ed il controllo della temperatura di un ambiente chiuso contenente apparati generanti calore, detta apparecchiatura di condizionamento e di controllo della temperatura comprendendo almeno uno scambiatore di calore interno all'ambiente chiuso, collegato in circuito chiuso con almeno uno scambiatore esterno all'ambiente suddetto, ed un dispositivo di accumulo del calore per assorbire e rispettivamente per cedere calore ad un fluido termovettore circolante lungo il percorso chiuso definito dai due scambiatori di calore, caratterizzata dal fatto che il dispositivo di accumulo del calore è situato internamente e si prolunga assialmente allo scambiatore di calore che è posto internamente a diretto contatto con l'ambiente chiuso da controllare.
Queste ed ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'invenzione, risulteranno dalla descrizione che segue, con riferimento ai disegni allegati, in cui:
Fig. 1 è una vista prospettica di un contenitore comprendente una apparecchiatura per il condizionamento termico secondo la presente invenzione;
Fig. 2 è una vista frontale dell'apparecchiatura di figura 1;
Fig. 3 è una sezione longitudinale ingrandita di una unità termica di accumulo e di scambio del calore secondo l'invenzione;
Fig. 4 è una sezione trasversale ingrandita, secondo la linea 4-4 di figura 3;
Fig. 5 è una sezione longitudinale di una unità termica di accumulo e di scambio del calore secondo una forma di realizzazione alternativa;
Fig. 6 è un dettaglio ingrandito di figura 1.
Nelle figure 1 e 2 è mostrata una particolare realizzazione di una apparecchiatura per il controllo della temperatura interna di un contenitore<' >10 destinato ad ospitare apparati elettrici e/o elettronici schematicamente indicati con 11. Il contenitore 10 può essere di qualsiasi tipo desiderato, ad esempio può essere un normale shelter, un armadietto, un box, una costruzione in muratura, in cemento od altro, tale da definire un ambiente ermeticamente chiuso che deve essere opportunamente climatizzato o condizionato termicamente, dissipando verso l'esterno il calore generato dagli apparati elettrici 11, in modo che la temperatura interna al contenitore 10 rimanga sostanzialmente costante o entro certi limiti richiesti per il buon funzionamento degli apparati elettrici alloggiati.
A tale proposito, il contenitore 10 è provvisto di una apparecchiatura di condizionamento termico per il controllo della temperatura interna, che nell'esempio mostrato è costituita da una batteria interna 12 di scambiatori di calore, collegata in circuito chiuso ad una batteria esterna 13 avente un numero di scambiatori di calore uguale o diverso da quello della batteria interna 12.
Più precisamente la batteria interna 12 comprende più unità termiche 12' di accumulo e di scambio del calore, ad esempio del tipo mostrato in figura 3, situate in prossimità del soffitto del contenitore 10, al di sopra degli apparati elettrici 11.
Le varie unità termiche 12' di accumulo e di scambio del calore interne al contenitore 10, sono collegate in parallelo tra loro mediante due collettori laterali 15 e 16 disposti esternamente ed opportunamente fissati alle pareti del contenitore 10.
Come mostrato nelle figure 1 e 2, le singole unità termiche .12' risultano leggermente inclinate con un angolo di qualche grado per facilitare il flusso naturale di un fluido termovettore che circola per semplice convezione naturale nei circuiti chiusi dell'intero sistema termico di condizionamento.
A loro volta le unità termiche 13' di scambio del calore verso l'ambiente esterno, sono collegate in parallelo tra loro mediante due collettori laterali 17, 18 posti al di sopra del contenitore 10; come si nota il collettore 17 è posto ad una altezza notevolmente superiore a quella del collettore 18 in modo che le unità termiche 13' presentino un'inclinazione verso il basso, con un angolo ad esempio di 10 o 20° o superiore; in questo modo si fornisce una prevalenza sufficiente a facilitare la circolazione del fluido termovettore.
Il collettore 18 della batteria di scambiatori di calore esterna 13, tramite la tubazione 19 è collegato al collettore superiore 15 della batteria interna 12 e, corrispondentemente, il collettore superiore 17 della batteria esterna 13 è collegato al collettore inferiore 16 della batteria interna tramite la tubazione 20.
In generale i collettori 15, 16, 17 e 18 hanno un volume relativamente grande rispetto al fluido contenuto in ciascuna unità termica 12' e 13', in modo da formare delle camere che consentono un'omogenea distribuzione dei flussi verso tutti gli scambiatori, evitando il sorgere di flussi preferenziali, e quindi mantenendo condizioni omogenee di scambio termico e di efficacia per i singoli scambiatori di calore del sistema.
Secondo un aspetto dell'invenzione tale efficacia od omogeneità di condizioni termiche di scambio del calore viene ottenuta grazie alla disposizione incrociata o ortogonale delle unità termiche 12' della batteria di scambiatori di calore interna al contenitore 10, rispetto alle unità termiche 13' della batteria esterna.
La disposizione incrociata dei due gruppi di scambiatori di calore, combinata con l'uso di collettori laterali, consente innanzitutto di svincolare la pendenza della battéria esterna 13 dalle dimensioni del contenitore; in questo modo le distanze tra gli assi delle unità termiche ·13' esterne al contenitore, possono essere maggiorate ovvero variate, allontanando o avvicinando gli scambiatori 13' per trovare condizioni migliori di dissipazione del calore e quindi l'efficacia termica dell'intero sistema.
Una prima forma di realizzazione preferenziale di un'unità termica 12' di accumulo e di scambio del calore interna al contenitore 10 o all'ambiente protetto da condizionare, è rappresentata nelle figure 3, 4 e 6.
Come si vede da queste figure, ciascuna unità di accumulo e di scambio del calore, comprende uno scambiatore di calore costituito da un elemento tubolare 21 che si prolunga longitudinalmente da una parte all'altra, attraversando le pareti laterali del contenitore 10. L'elemento tubolare 21 può essere provvisto di una idonea alettatura esterna 22, di qualsiasi tipo o configurazione, ad esempio costituita da alette circolari o da elette elicoidali.
L'elemento tubolare 21, come più avanti descritto con riferimento alla figura 6, è a sua volta collegato ai due collettori laterali 15 e 16 mediante idonee giunzioni a manicotto o flange.
Internamente all'elemento tubolare 21 si trova un dispositivo di accumulo del calore costituito da un secondo elemento tubolare 23 di diametro inferiore a quello dell'elemento tubolare 21; l'elemento tubolare 23 è chiuso ad entrambe le estremità in modo da costituire una sorta di involucro per il contenimento di una sostanza a cambiamento di fase, ad esempio paraffina in grado di passare dallo stato liquido allo stato solido, e viceversa, ad una temperatura prefissata, inferiore alla temperatura massima ammissibile all'interno del contenitore 10.
L'elemento tubolare 23 è chiuso alle due estremità ad esempio mediante un cono 24 atto a facilitare il flusso del fluido termovettore, che normalmente scorre, per semplice convezione naturale, nel circuito chiuso definito dalle due batterie di unità termiche 12 e 13 di scambio del calore.
A questo proposito, l'elemento tubolare interno 23 che definisce l'involucro di contenimento del materiale a cambiamento di fase, presenta un diametro inferiore a quello dell'elemento tubolare esterno 21, in modo da formare fra i due elementi tubolari un percorso 25 per il fluido termovettore, avente sezione anulare che si prolunga assialmente per tutta la lunghezza dell'elemento tubolare interno 23. L'elemento tubolare interno 23 è mantenuto distanziato dall'elemento tubolare esterno 21 mediante setti radiali 26 provvisti ad entrambe le estremità, che possono prolungarsi per l'intero elemento tubolare nella direzione di circolazione del fluido termico in modo da evitare resistenze.
A sua volta l'elemento tubolare interno 23 del dispositivo di accumulo del calore, è .provvisto di una alettatura interna costituita, nell'esempio di figura 4, da setti radiali 27 che si prolungano longitudinalmente da un'estremità all'altra dell'elemento tubolare 23; volendo, i setti interni 27 potrebbero anche essere diversamente formati o disposti.
Dalle figure 3 e 6 si nota inoltre che lo scambiatore di calore di ciascuna unità termica 12' interna all'ambiente da controllare, è costituito da un elemento tubolare unico, privo di saldature, che fuoriesce con le sue estremità dalle pareti laterali 10' del contenitore. Pertanto, lo scambiatore di calore risulta a diretto contatto di scambio termico con l'ambiente interno del contenitore, rispetto al quale può assorbire o cedere calore.
Divèrsamente dai sistemi tradizionali, secondo l'invenzione l'elemento tubolare 23 costituente l'involucro di contenimento del materiale a cambiamento di fase, per l'accumulo del calore, è situato totalmente all'interno dell'elemento tubolare 21 dello scambiatore di calore, risultando a diretto contatto solo con il fluido termovettore che circola nello scambiatore di calore .
Questa disposizione invertita dello scambiatore di calore 21, 22 e dell'elemento interno di accumulo del calore, rispetto ad una disposizione tradizionale, consente numerosi vantaggi: in particolare consente una soluzione strutturalmente omogenea dell'intera unità termica, priva di saldature e/o di discontinuità, eliminando il rischio di rotture per sollecitazioni localizzate, che potrebbero causare fuoriuscite del fluido circolante. Inoltre, secondo l'invenzione l'eventuale fuoriuscita di materiale a cambiamento di fase, allo stato fuso, finirebbe per disperdersi nel fluido termovettore rimanendo all'interno del sistema. Di conseguenza non esiste il rischio di danneggiare gli apparati elettrici e/o elettronici 11 conservati all'interno dell'ambiente chiuso del contenitore 10.
Secondo l'invenzione si ottiene in questo modo una miglior efficacia dell'intero sistema e una maggiore velocità di scambio termico, che in questo modo avviene direttamente tra l'ambiente del contenitore 10 e lo scambiatore di calore interno.
Come precedentemente riferito, come verrà maggiormente spiegato con riferimento alla figura 6, l'elemento tubolare 21 che definisce lo scambiatore di calore interno è collegato in modo disimpegnabile, tramite un giunto, ai collettori laterali. Pertanto, la presente invenzione, rispetto alle soluzioni tradizionali, presenta il vantaggio di disporre di accumulatori termici che possono essere facilmente sfilati dall'esterno del contenitore 10 per essere controllati o sostituiti in qualsiasi momento, durante il funzionamento, senza dover accedere all'ambiente interno del contenitore.
Un altro vantaggio conseguibile con un'unità termica secondo l'invenzione, consiste nella possibilità di cambiare le prestazioni termiche del sistema, semplicemente sostituendo gli accumulatori termici di un tipo, con altri aventi un diverso materiale a cambiamento di fase .
Oltre alle prerogative e ai vantaggi sopra definiti, l'apparecchiatura e l'unità termica secondo l'invenzione consentono di mantenere e di migliorare tutte quelle caratteristiche proprie dei sistemi di climatizzazione o di condizionamento tèrmico tradizionali, quali: nessuna necessità di sorgenti primarie di energia; nessun organo meccanico in movimento; utilizzazione di fluidi ecologici; funzionamento alla pressione atmosferica e possibilità di funzionare per un illimitato numero di cicli del materiale a cambiamento di fase, senza alterazione alcuna o diminuzione della sua efficienza termica.
La figura 5 mostra una seconda soluzione possibile per l'unità termica 12' di accumulo e di scambio del calore che costituisce parte della batteria o del gruppo di scambiatori di calore interni al contenitore 10 o all'ambiente chiuso da controllare.
Nel caso di figura 5 sono stati utilizzati gli stessi riferimenti numerici di figura 3 per indicare parti simili o equivalenti.
Pertanto, anche nel caso di figura 5, si ha un elemento tubolare 21 esterno, con un alettatura 22, internamente e longitudinalmente al quale si estende un elemento di accumulo termico che in questo caso definisce un passaggio centrale per il fluido termovettore.
Nel caso di figura 5, l'elemento di accumulo del calore è costituito da due elementi tubolari concentrici 29 e 30, di diametro differente, tali da definire una intercapedine anulare 31 per il contenimento del materiale a cambiamento di fase 28.
<;>L'elemento tubolare più esterno 29 ha un diametro pari a quello interno dell'elemento tubolare 21 dello scambiatore di calore, essendo direttamente a contatto con quest'ultimo, mentre l'elemento tubolare più interno 30 risulta di diametro inferiore. La camera anulare 31 di contenimento del materiale a cambiamento di fase, è inoltre chiusa alle due estremità, mediante un anello conico 32, nel modo mostrato.
Anche in questo caso, l'elemento di contenimento della sostanza a cambiamento di fase, costituito dai due elementi tubolari 29 e 30, può essere sfilabile assialmente dall'elemento tubolare 21 dello scambiatore di calore, in modo simile e per gli stessi scopi di quello dell'esempio di figura 3.
La soluzione di figura 5 sotto certi aspetti è meno preferibile di quella di figura 3; tuttavia la soluzione di figura 5 conserva gran parte dei vantaggi della soluzione precedente potendo in certi casi risultare una utile alternativa.
La figura 6 dei disegni allegati mostra infine, a titolo di esempio, un modo per realizzare un collegamento disimpegnabile tra ciascuna unità termica 12' di accumulo e di scambio del calore, e i due collettori laterali.
In particolare, come mostrato in figura 6, ciascuna estremità dell'elemento tubolare 21, è collegata ad un raccordo 15' del collettore 15, mediante un manicotto in gomma 33 semplicemente infilato e bloccato ad esempio mediante fascette metalliche 34; in sostituzione del manicotto 33 il collegamento potrebbe avvenire tramite flange .
L'estremità dell'elemento tubolare 21 fuoriesce parzialmente dalla parete 10' del contenitore per un tratto sufficiente a consentire il collegamento con il manicotto in gomma 33.
Da quanto detto, risulta evidente che l'aspetto innovativo principale della presente invenzione, risiede nella disposizione del dispositivo di accumulo del calore, all'interno dello stesso scambiatore di calore, consentendo tutti i vantaggi precedentemente illustrati; risulta evidènte, che l'unità termica di accumulo e scambio di calore, può essere applicata con una qualsiasi apparecchiatura di condizionamento e/o di climatizzazione, indipendentemente dalla disposizione parallela o incrociata -delle due batterie di scambio termico, ed indipendentemente .dal fatto che si abbiano circuiti chiusi indipendenti o collegati da collettori .
E' evidente·che sono possibili altre soluzioni, diverse da quella mostrata, senza con ciò uscire dall'ambito specificò della presente invenzione.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Unità termica per l'accumulo e lo scambio di calore, in particolare per il condizionamento termico di ambienti chiusi contenenti sorgenti di calore, detta unità termica comprendendo, in combinazione, uno scambiatore di calore in cui circola un fluido termovettore ed un dispositivo di accumulo del calore costituito da un involucro chiuso contenente una sostanza a cambiamento di fase, caratterizzata dal fatto che il dispositivo di accumulo del calore è posto internamente allo scambiatore di calore a diretto contatto con il fluido circolante nello stesso scambiatore di calore.
  2. 2. Unità termica secondo la rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che lo scambiatore di calore è sottoforma di un elemento tubolare che si estende longitudinalmente e dal fatto che detto dispositivo di accumulo del calore comprende un corpo allungato che si prolunga coassialmente all'interno di detto elemento tubolare.
  3. 3. Unità termica secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detto dispositivo di accumulo del calore comprende un corpo cilindrico cavo che si prolunga sostanzialmente per l'intera lunghezza ed è disposto in modo rimovibile nell'elemento tubolare dello scambiatore di calore.
  4. 4. Unità termica secondo la rivendicazione 3 caratterizzata dal fatto che il corpo cilindrico dell'elemento di accumulo del calore è costituito da un elemento tubolare avente un diametro inferiore a quello dell'elemento tubolare dello scambiatore di calore, e dal fatto che detti elementi tubolari definiscono un percorso di sezione anulare per la circolazione del fluido termovettore che si prolunga assialmente e perifericamente attorno al corpo cilindrico del dispositivo di accumulo del calore.
  5. 5. Unità termica secondo la rivendicazione 3 caratterizzata dal fatto che il corpo cilindrico del dispositivo di accumulo del calore comprende un elemento tubolare interno ed un elemento tubolare esterno definenti tra loro uno spazio anulare di contenimento della sostanza a cambiamento di fase, e dal fatto che l'elemento tubolare interno del dispositivo di accumulo del calore definisce un passaggio centrale per il fluido termovettore che si prolunga coassialmente agli elementi tubolari del dispositivo di accumulo e dello scambiatore di calore .
  6. 6. Unità termica secondo una qualsiasi rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che il corpo cilindrico cavo del dispositivo di accumulo del calore è provvisto di una alettatura interna che si prolunga verso il suo asse centrale.
  7. 7. Unità termica secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che l'alettatura interna al corpo cilindrico cavo del dispositivo di accumulo del calore si estende radialmente e longitudinalmente.
  8. 8 . Apparecchiatura per controllare la temperatura di ambienti chiusi contenenti una sorgente di calore, l'apparecchiatura comprendendo almeno un primo scambiatore di calore interno all'ambiente chiuso da controllare, collegato in circuito chiuso con almeno uno scambiatore di calore esterno all'ambiente suddetto, ed un dispositivo di accumulo del calore nel percorso del fluido termico circolante lungo il circuito chiuso definito dai due scambiatori di calore, caratterizzata dal fatto che il dispositivo di accumulo del calore è situato internamente e si prolunga assialmente allo scambiatore di calore che è posto internamente a diretto contatto con l'ambiente chiuso da controllare.
  9. 9. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 8 caratterizzata dal fatto di comprendere: una prima serie di scambiatori di calore disposti all'interno dell'ambiente chiuso da controllare, ed una seconda serie di scambiatori di calore disposti all'esterno dell'ambiente suddetto, e dal fatto che gli scambiatori di calore di ciascuna serie sono collegati circuitalmente in parallelo tra loro mediante collettori laterali, e dal fatto che ciascun collettore di una serie di scambiatori di calore è collegato ad un rispettivo collettore dell'altra sèrie di scambiatori di calore, mediante un condotto tubolare.
  10. 10. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 9 caratterizzata dal fatto che gli scambiatori di calore di una serie sono orientati in una direzione trasversale a quella degli scambiatori di calore dell'altra serie.
  11. 11. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 9 caratterizzata dal fatto che gli scambiatori di calore di una serie sono in numero uguale o diverso dagli scambiatori di calóre dell'altra serie.
  12. 12. Apparecchiatura secondo una qualsiasi rivendicazione precedente, in cui gli scambiatori di calore presentano una disposizione inclinata, caratterizzata dal fatto che lo scambiatore o ciascun scambiatore esterno all'ambiente chiuso da controllare presenta una inclinazione maggiore dello scambiatore o degli scambiatori di calore interni all'ambiente suddetto.
  13. 13. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 12, caratterizzata dal fatto che lo scambiatore o ciascun scambiatore esterno all'ambiente da controllare presenta, rispetto ad un piano orizzontale, una inclinazione pari o superiore a 10°.
  14. 14. Shelter, contenitore, armadietto e similare definenti un ambiente chiuso per la conservazione di apparati elettrici e/o elettronici dissipanti calore, comprendente una apparecchiatura adatta per assorbire il calore generato e per dissiparlo all'esterno mediante circolazione naturale di un fluido termovettore che fluisce lungo un percorso chiuso, rispettivamente per accumulare il calore e per cederlo successivamente, detta apparecchiatura essendo costituita da una prima serie di scambiatori di calore interni, posti in prossimità del soffitto dell'ambiente chiuso da controllare, nonché da una seconda serie di scambiatori di calore esterna a detto ambiente, gli scambiatori di calore di ciascuna serie essendo collegati in parallelo tra loro mediante collettori laterali, essendo altresì previsti condotti di collegamento tra detti collettori per consentire la circolazione del fluido termovettore tra la prima e la seconda serie di scambiatori di calore; detta seconda serie esterna di scambiatori di, calore presentando una disposizione incrociata rispetto alla serie interna, ed in cui un dispositivo di accumulo del calore, comprendente un involucro di conferimento per una sostanza a cambiamento di fase, si estende longitudinalmente internamente a ciascun scambiatore di calore interno all'ambiente dello shelter, contenitore, armadietto o similare da controllare.
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