ITMI971213A1 - Sistema di unione tra due elementi - Google Patents

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Carlo Guenzi
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Carlo Guenzi
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Description

Descrizione del brevetto per invenzione industriale avente per titolo:
"Sistema di unione tra due elementi"
La presente invenzione concerne un sistema di unione fra elementi di costruzione avente una vasta gamma di applicazioni quali la realizzazione di elementi d'arredo,cometvoli,sedili,carrelli , librerie a mensole, oppure nell'edilizia per ponteggi, unioni di pannelli, o strutture espositive e simili, e particolarmente nel caso in cui debbano essere rispettate anche caratteristiche estetiche.
Attualmente, l'unione fra due elementi viene realizzata in molti modi noti, i quali però o sono molto complessi e antiestetici oppure non sono spostabili a piacere in modo preciso.
Il sistema di unione in conformità al presente brevetto d'invenzione consente l'unione tra due elementi a maschio e femmina con una tecnica che ne consente un'unione in perfetta aderenza e con un altissimo attrito che evita la possibilità di scorrimento tra le due parti a montaggio avvenuto. Qualora il sistema di unione dell'invenzione venga utilizzato per montare un componente, quale una mensola, su un montante, ad esempio facente parte di un mobile a libreria, la posizione di montaggio sul montante è resa possibile in un qualsiasi punto dello stesso in modo preciso.
L'innovazione di detta soluzione consiste nel produrre l'aderenza tra l'elemento maschio e l'elemento fémmina del sistema di unione che abbraccia il montanteo t a l' l me to maschio facente parte di un componente e l'elemento femmina facente parte di un altro componente da collegare assieme, mediante uno scorrimento longitudinale tra l'elemento maschio e l'elemento femmina e trasformando tale movimento in due componenti di movimento, longitudinale e trasversale per realizzare la coesione tra i due elementi componenti da unire sfruttando un effetto tipo cuneo.
Questa soluzione consente di ridurre gli elementi che realizzano il sistema di unione a tre elementi fondamentali:
1) un elemento maschio con asole oblique che consentono la trasformazione del movimento longitudinale ovvero verticale in una componente trasversale ovvero orizzontale che produce l'avvicinamento dell'elemento maschio all'elemento femmina e la loro forzatura l'uno contro l'altro, nonché una componente longitudinale ovvero verticale;
2) un eleménto femmina presentante fori per ricevere spine trasversali inserite simultaneamente nelle asole oblique dell'elemento maschio e in altrettanti fori previsti sull'elemento femmina, le quali spine servono a connettere tra di loro gli elemento maschio e femmina e producono la spinta di avvicinamento dell'elemento maschio all'elemento femmina mediante il loro spostamento lungo le dette asole oblique dell'elemento maschio;
3) mezzo di spostamento reciproco longitudinale ovvero verticale dell'elemento maschio rispetto all'elemento femmina realizzabile ad esempio con una vite che viene portata in contatto con una delle spine per reagire contro di essa producendo un movimento dell'elemento maschio in senso longitudinale e una pressione contro l'elemento femmina grazie alla componente trasversale ovvero orizzontale di movimento delle spine entro le asole oblique.
Rispetto ai sistemi di unione già noti, che utilizzano giunti di serraggio con bulloni antiestetici o sistemi di montaggio su elementi tubolari presentanti fori previsti in posizioni determinate, il sistema di unione secondo l'invenzione consente una facile connessione per attrito e un montaggio preciso tra le parti con risultati estetici gradevoli, la forza di accoppiamento essendo regolabile in base ai coefficienti di attrito dei materiali impiegati, all'inclinazione delle asole di guida delle spine, e alla forma nonché all'estensione delle superfici di contatto degli elementi maschio e femmina.
Il trovato verrà qui di seguito descritto nei dettagli facendo riferimento ad una forma di realizzazione esemplificativa, non limitativa, illustrata nei disegni allegati in cui:
la figura 1 mostra, in vista assonometrica e in condizione esplosa, gli elementi costituenti il sistema d'unione secondo l'invenzione, montati su un montante di sezione circolare, parzialmente in spaccato;
la figura 2 rappresenta in vista assonometrica gli elementi della figura 1 avvicinati in condizione di prebloccaggio;
la figura 3 è una vista assonometrica, in sezione, degli elementi di unione della figura 2, nella condizione rappresentata in figura 1;
la figura 4 mostra in vista assonometrica gli elementi del sistema di unione coniugati e fissati fra di loro;
la figura 5 mostra in sezione, a titolo esemplificativo, una forma alternativa delle superiici coniugabili di tipo maschio e femmina;
le figure 6 e 6a mostrano due forme di realizzazione di spine di vincolamento fra gli elementi maschio e femmina; e
la, figura 7 mostra in vista prospettica l'unione di due pannelli.
Còme illustrato nei disegni, che mostrano il sisterna di unione della presente invenzione applicato ad un qualsiasi componente da montare su un montante a sezióne circolare, con particolare riferimento alla figura· 1, il sistema di unione comprende un elemento femmina 2 ed un elemento maschio 4.
L'elemento maschio 4 presenta pareti laterali parallele 5 e 6 e una parete interna 8 sagomata in modo congruente col profilo 8' della superficie del montante 9.
L'elemento femmina, il quale può far parte di una staffa di montaggio di una mensola, foggiato in generale ad U, comprende due bracci laterali 10 e 12 aventi pareti interne parallele che accolgono scorrevolmente in modo preciso le pareti laterali 5 e 6 dell'elemento maschio 4, come osservabile nella figura 2 .
Per vincolare in modo lasco gli elementi 2 e 4 sono previsti uno o due fori 20, praticati sui bracci 10 e 12 dell'elemento 2 a seconda della sua lunghezza, nei quali sono inseribili altrettante spine 22 che attraversano l'elemento maschio 4 in corrispondenza di asole 30 praticate nell'elemento 4 stesso, angolate rispetto alla direzione verticale con inclinazione verso l'estremità interna dei fianchi 5 e 6 e verso l'alto.
Le spine 22 saranno di preferenza ancorate all'elemento femmina 2 mediante una filettatura 23 situata o in prossimità della testa 24 della spina oppure all'estremità libera opposta, tale filettatura impegnando una corrispondente filettatura di fori 20 prevista limitatamente ai fori 20 che devono impegnare la filettatura delle spine 22 prevista in corrispondenza della loro estremità libera (fig. 6) o della loro testa (fig. 6a).Naturalmente le spine 22 potrebbero essere anche prive di filettature ed inserite in modo preciso e con una leggera forzatura entro in fori 20 dell'elemento femmina.
Sulla faccia superiore dell'elemento 4, centrato sulla verticale degli assi 25 delle spine 22, in conformità ad una forma di realizzazione esemplificativa, è praticato un foro filettato 40 nel quale è avvitabile una vite o segmento filettato 42.
Come è osservabile nella figura 1, l’inclinazione a dell'asse longitudinale 31 delle asole 30 rispetto alla direzione longitudinale dell'elemento maschio 4 può variare a seconda delle esigenze, tenendo presente che man mano che viene aumentato tale angolo, aumenta la componente di movimento reciproco trasversale ma diminuisce l'effetto, sulla stabilità di unione, del peso supportato, e viceversa.
A questo punto la semplice osservazione della figura 3 è sufficiente per comprendere il semplice ma efficace sistema di unione ad effetto cuneo secondo l'invenzione.
Infatti avvitando il segmento filettato 42 con un semplice cacciavite o una chiave esagonale per vite "Brugola", a seconda del tipo di testa prevista per tale elemento filettato, dopo una breve escursione, l'estremità inferiore del segmento filettato si appoggia sullo spinotto orizzontale 22 e, non potendo più procedere verso il basso, richiama verso l'alto l'elemento maschio 4 il quale è sollecitato a muoversi obliquamente verso l'alto e contro il fondo 8' dell'elemento fisso 2, come indicato dalle frecce nella figura 3, per l'azione concomitante delle asole inclinate 30, impegnate scorrevolmente sulle spine 22, che scompongono il movimento nella direzione verso l'alto e verso destra.
Le superfici coniugate 8 e 8' indicate nella fi-' gura 1, dove la superficie 8' può essere la superficie di un montante o del secondo elemento componente da unire assieme al primo, possono avere forma circolare, ellittica od anche poligonale, come indicato ad esempio nella figura 5, per aumentare l'estensione della superficie d}. attrito.
Ovviamente la relazione reciproca fra la superficie 8 e quella coniugata 8' può essere invertita, scambiando le reciproche concavità e convessità fra loro.
E' lasciata piena libertà per la scelta dei materiali in base al loro coefficiente d'attrito per quanto riguarda gli elementi 2 e 4 che possono essere costituiti da metalli, sostanze lignee, materiali plastici ed altri, uguali o diversi fra loro.
In casi particolari, solo allo scopo di aumentare l'attrito fra gli elementi 2 e 4, potrebbe essere prevista la ricopertura di una o di entrambe le superfici a contatto con un materiale più idoneo.
L'elemento femmina 2 può essere una parte di una staffa di sostegno di una mensola oppure gli elementi 2 e 4 possono far parte di due elementi da unire assieme, ad esempio due pannelli da collegare assieme e in questo caso la superficie 8' costituirebbe parte integrale dell'elemento femmina 2, come illustrato nella figura 7 dove sono rappresentanti due pannelli da unire l'uno all'altro.
L'impiego della soluzione proposta dall'invenzione può essere infatti esteso a qualunque tipo di costruzione quali mensole, librerie a piani spostabili, tavoli, piani ruotabili, ponteggi, pannelli espositivi, con aste di qualunque sezione, anche tenendo presente che l'unione predetta non si limita a resistere ad un appoggio di un elemento gravante verticalmente verso il basso ma risulta valida in tutte le direzioni .
Risulta evidente che due elementi componenti da unire assieme possono essere vincolati tra loro in qualsiasi posizione in modo molto preciso e senza più limiti dati dai sistemi noti che sono legati a fori distanziati e preordinati che limitano la precisione della disposizione finale desiderata e il tutto con un aspetto estetico gradevole e privo di parti sporgenti in aggetto.

Claims (9)

  1. RI VEHDICAZ IONI 1. Sistema di unione fra due elementi, caratterizzato dal fatto di comprendere un elemento maschio (4) e un elemento femmina (2), l'elemento maschio (4) essendo vincolabile in modo amovibile all'elemento femmina fisso (2) attraverso l'attrito sviluppato dalla compressione fra le rispettive superfici di coniugazione (8, 8') dei detti elementi che combaciano fra loro, detta compressione essendo attuata sfruttando un effetto cuneo realizzato da un movimento di scorrimento reciproco, longitudinale ovvero verticale, che si scompone in una componente di movimento di scorrimento reciproco, in direzione longitudinale ovvero verticale, ed una componente di movimento di avvicinamento o allontanamento, in direzione trasversale, tra l'elemento maschio e l'elemento femmina, cioè un movimento ad esempio verso l'alto dell'elemento maschio (4) rispetto all'elemento femmina (2)^ e dell'elemento maschio (4) verso l'elemento femmina (2), ottenuto mediante la previsione di una o più asole di guida inclinate (30) previste sull'elemento maschio collaboranti con altrettante spine (22) che attraversano dette asole inclinate (30) nonché un ugual numero di fori (20) previsti nell'elemento femmina (2), un mezzo (42) essendo previsto per provocare il movimento di scorrimento dell'elemento maschio rispetto all'elemento femmina.
  2. 2. Sistema di unione secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l’elemento maschio (4) è guidato scorrevolmente in direzione di scorrimentolongitudinale ovvero verticale entro l'elemento femmina (2 ).
  3. 3. Sistema di unione secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che il mezzo (42) previsto per provocare il movimento di scorrimento reciproco dell'elemento maschio (4) rispetto all'elemento femmina (2) è costituito da una vite o segmento filettato (42) avvitabile entro un foro filettato (40), praticato a partire dalla faccia superiore dell'elemento maschio (4), il cui asse è centrato sulla verticale degli assi (25) delle spine (22).
  4. 4. Sistema di unione secondo le rivendicazioni da 1 a 3, carattefrizzato dal fatto che le spine (22) vengono preferibilmente impegnate con l'elemento femmina fisso (2) mediante filettatura (23) di almeno una delle loro estremità che collaborano con filettature previste in alcuni dei detti fori (20) dell'elemento femmina a seconda della posizione delle filettature delle spine (22).
  5. 5. Sistema di unione secondo le rivendicazioni da 1 a 4, caratterizzato dal fatto che l'asse (31) delle asole di guida (30) praticate nell'elemento maschio mobile (4), è inclinato rispetto all'asse longitudinale dell'elemento stesso di un angolo (a), con senso di inclinazione rivolto verso la superficie (8') dell'elemento femmina fisso (2) e verso l'alto.
  6. 6. Sistema di unione secondo le rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzato dal fatto che le superfici di coniugazione (8, 8'), rispettivamente dell'elemento maschio (4) e dell'elemento sul quale si accoppia il detto elemento maschio e che si impegnano fra loro, possono avere, in sezione, qualunque forma, come ad esempio ad arco di cerchio, ellittica, poligonale oppure qualsiasi altro tipo di sagomatura purché tali superfici risultino reciprocamente coniugabili fra loro, preferibilmente in grado di presentare la maggior superficie di contatto reciproco possibile.
  7. 7. Sistema di unione secondo le rivendicazioni 1-6, caratterizzato dal fatto che la superficie (8) dell'elemento maschio (4) e la superficie (8') del secondo elemento di coniugazione possono essere rispettivamente concava/convessa o convessa/concava.
  8. 8. Sistema di unione secondo le rivendicazioni 1 a 7, caratterizzato dal fatto che la superficie (8') con cui si coniuga la superficie (8) dell'elemento maschio (4) é la superficie di un montante o simile.
  9. 9. Sistema di unione secondo le rivendicazioni 1 a 7, caratterizzato dal fatto che la superficie (8') con cui si coniuga la superficie (8) dell'elemento maschio (4) é la superficie di coniugazione dell'elemento femmina nel caso di vincolamento diretto di due elementi i quali comportano in modo integrale l'elemento maschio e rispettivamente l'elemento femmina.
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