ITMI970320A1 - Chiusura in cristallo per finestre vetrate strutturali - Google Patents

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Mauro Giulio August Bonandrini
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Description

Descrizione della domanda di brevetto per invenzione industriale dal titolo: “Chiusura in cristallo per finestre e vetrate strutturali.”
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad una chiusura in cristallo, utilizzabile per finestre e vetrate strutturali nei settori dell’edilizia e dell’arredamento. Più in particolare, la presente invenzione riguarda una chiusura come sopra definita e comprendente un telaio perimetrale portante per i cristalli costituito da un profilato distanziatore di sezione quadrangolare, il quale presenta, esternamente, delle basette d’impegno per i cristalli stessi resi solidali ed autoportanti con sigillanti siliconici e, internamente, dei vani da utilizzare, con Γ inserimento di squadrette, per la formazione del suddetto telaio.
Per quanto riguarda le finestre, sono attualmente noti dei telai ottenuti in vari materiali, come alluminio, legno, PVC ecc., i quali supportano i cristalli, preferibilmente a doppia parete al fine di garantire un grado elevato di isolamento acustico e termico. Questi telai, hanno però l’inconveniente di essere sporgenti rispetto al cristallo e non rappresentano quindi il meglio dal punto di vista estetico; essi, inoltre, hanno una scarsa tenuta all’aria e all’acqua soprattutto nelle parti basse in corrispondenza delle soglie e richiedono periodiche manutenzioni e sigillature.
Per quanto riguarda invece le facciate degli edifici, sono attualmente molto utilizzate le cosiddette vetrate strutturali, che costituiscono un sistema di costruzione con pannelli in cristallo assai ricercato e funzionale. Tali vetrate sono essenzialmente di due tipi, a “due lati” ed a “quattro lati”. Nel primo caso, la vetrata strutturale prevede un supporto metallico che regge il peso del cristallo e lo fissa nella parte superiore ed inferiore e prevede un sigillante siliconico strutturale che sostiene il cristallo stesso sugli altri due lati. Nel secondo caso, invece, la vetrata strutturale non offre alcun supporto metallico per il cristallo ed il carico è sostenuto da un’aletta o da un sigillante siliconico strutturale su tutti e quattro i lati.
E’ conseguentemente evidente che per la realizzazione delle finestre e delle vetrate strutturali si applicano attualmente soluzioni tecniche diverse in un caso o nell’altro, non essendo disponibili chiusure in cristallo per finestre che, al tempo stesso, possano essere usate come elementi modulari per ottenere vetrate strutturali.
Scopo della presente invenzione è quello di ovviare agli inconvenienti lamentati in precedenza.
Più in particolare, scopo della presente invenzione è quello di ottenere una chiusura in cristallo, utilizzabile non solo per le finestre ma anche come elemento modulare per le vetrate strutturali, atta ad assicurare un perfetto isolamento acustico e termico, un elevato livello di resistenza meccanica, di tenuta all’aria e all’acqua, nonché di affidabilità nel tempo, tale inoltre da poter essere facilmente ed economicamente realizzata.
Questi ed altri scopi ancora vengono raggiunti dalla chiusura in cristallo oggetto della presente invenzione, comprendente un telaio perimetrale formato da un profilato distanziatore di sezione quadrangolare e almeno due lamine o lastre in cristallo normale o temperato, formanti tra loro un’intercapedine ermetica, e che si caratterizza fondamentalmente per il tatto che detto telaio è interamente compreso e integrato tra le suddette lamine e per il fatto che dette lamine sono fissate al suddetto telaio mediante guarnizioni sigillanti nastriformi al silicone.
Le caratteristiche costruttive e funzionali della chiusura in cristallo secondo la presente invenzione risulteranno meglio evidenziate nel corso della descrizione che segue di una sua forma di esecuzione preferita e non limitativa, fatta con riferimento alle allegate tavole di disegni, in cui:
la figura 1 rappresenta schematicamente una vista prospettica parziale della chiusura in cristallo secondo la presente invenzione;
la figura 2 rappresenta schematicamente una vista prospettica parziale dell’unione di due strutture di figura 1; e
la figura 3 rappresenta schematicamente una vista prospettica parziale di una variante della struttura di figura 1.
Con riferimento alle figure, la chiusura in cristallo secondo la presente invenzione, rappresentata nel suo insieme dal riferimento numerico 20, comprende essenzialmente un telaio perimetrale formato da un profilato distanziatore 1, da due lastre o lamine 7 e 9 in cristallo trasparente normale o temperato. Detto profilato, preferibilmente ottenuto in resine sintetiche, quali PVC, resine melamminiche, policarbonati, ecc., presenta una struttura cava di sezione preferibilmente quadrangolare, suddivisa in quattro vani 2, 3, 4 e 5 da un elemento a crociera e prevede due basette 10 e 11 che costituiscono le basi di appoggio per i suddetti cristalli, dei quali, esemplificativamente, uno può essere monolaminare e l’altro può essere a struttura stratificata.
Tali cristalli vengono fìssati al suddetto distanziatore con l’ausilio di una o più guarnizioni sigillanti nastriformi al silicone, ad esempio due come indicato con i riferimenti numerici 6 e 16, assicurando una tenuta durevole nel tempo e tale da rendere perfettamente ermetica Fintercapedine 8 compresa i due cristalli. Vantaggiosamente sono impiegabili particolari guarnizioni al silicone quali i sigillanti siliconici n. 797 e 983 della ditta Dow Corning.
I suddetti vani 2 e 4 sono utilizzati per Finserimento di squadrette in acciaio inox come elementi di assemblaggio.
II suddetto vano 3, con la relativa apertura 13, è utilizzabile invece per contenere delle sostanze disidratatrici (setacci molecolari, gel di silice, gel di allumina, ecc.) atte a preservare dall’umidità la citata intercapedine 8; evitando l’appannamento interno dei cristalli durante la stagione fredda. Il suddetto vano 5, con la relativa apertura 15, serve infine da guida per il montaggio di elementi di movimento e di battuta perimetrale, non riportati in figura e realizzati in profilati plastici o gomme che fanno da finitura e da tenuta al blocco autoportante delle lamine in cristallo. Tale vano è utilizzabile, come si dirà più dettagliatamente in seguito, anche per il montaggio di un dispositivo per l’accoppiamento modulare delle stesse chiusure in cristallo.
Nella suddetta intercapedine 8 può essere montata una tendina con movimento ad arrotolamento o a impacchettamento comandato dall’esterno. Quando richiesto, le lamine in cristallo trasparente possono essere sostituite da lamine in cristallo non trasparente o da lastre smaltate per realizzare parti opache oppure graduare l’illuminazione interna dei locali, eliminando completamente i sistemi di oscuramento a tendina sopra citati e relativi manovellismi.
La figura 2 si riferisce invece al sistema di accoppiamento modulare della chiusura in cristallo secondo la presente invenzione, al fine di realizzare vetrate strutturali.
Esemplificativamente viene considerato Γ accoppiamento in verticale di due chiusure per finestra 20, utilizzando un dispositivo d’unione 18, inseribile nel vano 5 e nella relativa apertura 15 di una delle due chiusure e bloccabile con un dispositivo di fissaggio 19 (ad esempio una vite), inseribile nel corrispondente vano 5 dell’ altra chiusura. Nell’interspazio 12 che si crea tra dette chiusure è eventualmente previsto un convenzionale elemento di tenuta perimetrale, non riportato in figura.
Con questo sistema è possibile concatenare una pluralità di chiusure in cristallo con andamenti verticali e/o orizzontali, realizzando tutte le composizioni desiderate secondo le esigenze tecniche ed estetiche.
La figura 3 riguarda infine una variante esecutiva della chiusura in cristallo 20 illustrata in figura 1. Tale variante si riferisce alle estremità delle basette 10 e 11 del profilato 1, le quali presentano, rispettivamente, degli smussi 10’ e 1Γ, entro cui vanno ad impegnarsi corrispondenti smussi previsti alle estremità delle lamine di cristallo 7 e 9.
La chiusura in cristallo, così come è stata descritta, rappresenta un modulo per finestre e vetrate strutturali di caratteristiche innovative, fondamentalmente per quanto attiene alla posizione del telaio completamente integrato e compreso tra due lastre di cristallo, e per quanto attiene al fissaggio di dette lamine a detto telaio ottenuto per mezzo di guarnizioni sigillanti nastriformi al silicone, col risultato di poter acquisire i seguenti vantaggi:
a) miglioramento deirestetica delle facciate degli edifici per l’assenza del telaio sporgente;
b) esclusione di infiltrazioni d’aria e d’acqua, in quanto il telaio utilizzato assicura, soprattutto nelle parti basse della chiusura in cristallo, una tenuta perfetta;
c) interventi di pulizia esterna limitati ai soli cristalli, non essendo presente alcuna altra parte sporgente;
d) assenza di tapparelle con conseguente eliminazione dei rumori di movimentazione e delle dispersioni dai cassonetti;
e) possibilità di sfruttare le qualità di resistenza e di rigidità delle parti vetrate per realizzare soluzioni nuove nelle facciate strutturali e nelle finestre o vetrate divisorie, fisse, scorrevoli, ripiegabili con funzionamento a mano o a motore;
f) possibilità di ottenere risultati eccezionali di sicurezza e di deresistenza nell’uso di componenti vetrari, eliminando la precarietà delle strutture attualmente utilizzate;
g) costi di fabbricazione contenuti.
L’invenzione, così come sopra descritta e più avanti rivendicata, è stata tuttavia proposta a puro titolo esemplificativo, intendendosi che la stessa potrà essere suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte peraltro rientranti nell’ambito del concetto inventivo.
S’intendono possibili, inoltre, eventuali inversioni strutturali o dislocazioni alternative dei componenti che complessivamente formano la struttura in cristallo oggetto dell’invenzione.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Una chiusura in cristallo comprendente un telaio perimetrale formato da un profilato distanziatore (1) e da almeno due lamine in cristallo normale o temperato (7) e (9) formanti un’intercapedine ermetica (8), caratterizzata dal fatto che detto telaio in profilato (1) è interamente compreso ed integrato tra le suddette lamine, e dal fatto che tali lamine sono fissate al suddetto telaio per mezzo di una o più guarnizioni sigillanti nastriformi al silicone.
  2. 2. La chiusura in cristallo secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto profilato presenta una struttura cava di sezione quadrangolare, suddivisa in quattro vani (2), (3), (4) e (5) da un elemento a crociera e prevede due basette (10) e (11) come basi d’appoggio per le suddette lamine in cristallo.
  3. 3. La chiusura in cristallo secondo le rivendicazioni 1 o 2, caratterizzata dal fatto di comprendere elementi di assemblaggio inseriti nei vani (2) e (4), sostanze disidratatrici per la suddetta intercapedine (8), inserite nel vano (3) e relativa apertura (13) ed elementi di battuta e di tenuta perimetrale inseriti nel vano (5) e relativa apertura (15).
  4. 4. La chiusura in cristallo secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detti elementi di assemblaggio comprendono squadrette di acciaio inox , che dette sostanze disidratatrici comprendono setacci molecolari, gel di silice e gel di alluminio e che detti elementi di battuta comprendono profilati plastici o di gomma.
  5. 5. La chiusura in cristallo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto di comprendere un dispositivo di accoppiamento (18), inseribile nel suddetto vano (5) e relativa apertura (15), bloccabile con un dispositivo di fissaggio (19), ed atto a concatenare più chiusure in senso verticale e orizzontale.
  6. 6. La chiusura di cristallo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che dette lamine (7) e (9) sono ottenute in cristalli trasparenti, non trasparenti, a luce variabile, a struttura monolaminare o stratificata.
  7. 7. La chiusura in cristallo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che dette guarnizioni sigillanti nastriformi al silicone comprendono i prodotti n. 797 e 983 della ditta Dow Corning.
  8. 8. La chiusura in cristallo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detto profilato (1) è ottenuto in PVC, resine melamminiche o policarbonati.
  9. 9. La chiusura in cristallo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto di comprendere nell’intercapedine (8) una tendina con movimento sali-scendi ad arrotolamento o a impacchettamento .
  10. 10. Uso della chiusura in cristallo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni per realizzare finestre, vetrate strutturali, vetrate divisorie, fisse o mobili con funzionamento manuale o a motore.
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