ITMI970011A1 - Freno per dispositivi porgitrama di telai - Google Patents

Description

Descrizione della domanda di brevetto per invenzione industriale dal titolo: “Freno per dispositivi porgitrama di telai.”

DESCRIZIONE

La presente invenzione riguarda un freno per dispositivi porgitrama di telai.

Più in particolare, la presente invenzione riguarda un freno come sopra definito atto a mantenere costante la tensione del filo che si svolge dal tamburo del porgitrama e a impedirne quindi la rottura. Come è noto, ai telai di tessitura sono accoppiati specifici dispositivi, cosiddetti porgitrama, per l’alimentazione del filo in svolgimento dalla rocca. Detti dispositivi sono tradizionalmente provvisti di un organo di frenatura, posizionato in prossimità di un tamburo ed agente in direzione del tamburo sul quale il filo è convogliato prima di fuoruscire. L’organo di frenatura, o freno, è preposto alla funzione di mantenere il più possibile costante la tensione del filo, onde evitarne la rottura che determina inevitabilmente l’interruzione almeno temporanea del ciclo produttivo.

I noti freni per dispositivi porgitrama di telai, del tipo a braccio o ad anello, sono strutturati in modo da agire sistematicamente in direzione del tamburo e presentano alcuni inconvenienti di rilievo. L’organo frenante, in genere formato da un disco che agisce in contrasto con la direzione di svolgimento del filo, tende col tempo a deformarsi e non è quindi più in grado di accoppiarsi con la dovuta precisione al tamburo. Durante la rotazione, inoltre, la forza centrifuga tende a far staccare dal tamburo il filo, mentre l’organo frenante tende a contrastarlo in senso contrario; ne consegue che la tensione del filo, specie a velocità elevate di rotazione, cresce in modo sensibile e il filo stesso è facilmente soggetto a rottura, oppure non consente di effettuare lo scambio tra le pinze del telaio.

Ulteriore inconveniente che si riscontra in capo ai noti dispositivi di frenatura in questione riguarda la calotta dei freno, ottenuta tradizionalmente in materiale plastico; la spinta esercitata su di essa, infatti, ne determina la deformazione in alcuni punti. Il filo, conseguentemente, non risulta frenato in maniera omogenea e fuoriesce dal dispositivo porgitrama con frenatura non costante, ciò che incrementa il pericolo della sua rottura per strappo.

Scopo delia presente invenzione è quello di ovviare agli inconvenienti lamentati in precedenza.

Più in particolare, lo scopo della presente invenzione è quello di realizzare un freno per dispositivi porgitrama di telai atto a garantire un ottimale e costante tensionamento del filo alimentato al telaio, evitandone quindi la possibile rottura.

Ulteriore scopo dell’invenzione è quello di realizzare un freno in cui l'organo preposto alla frenatura del filo non sia soggetto a deformazioni localizzate che impediscono l’uscita del filo stesso a frenatura costante.

Ulteriore scopo dell’invenzione è quello di mettere a disposizione degli utilizzatori un freno per dispositivi porgitrama di telai atto a garantire un elevato livello di resistenza e affidabilità nel tempo, tale inoltre da poter essere facilmente ed economicamente realizzato.

Questi e altri scopi ancora vengono raggiunti dal freno per dispositivi porgitrama di telai della presente invenzione, disposto tra una testata del tamburo sul quale si avvolge il filo proveniente da una convenzionale rocca e il vano definito da un elemento cavo di chiusura e copertura con orifizio anteriore e solidale alla testata stessa, avente configurazione sostanzialmente conica o a calotta sferica, comprendente un corpo a pianta circolare, ovoidale o eventualmente quadrangolare formato da uno o più settori anulari intermedi, con profilo approssimativamente semicircolare che si sviluppano su almeno una delle contrapposte testate in una porzione a diametro inferiore rispetto a quelli di detti settori anulari, il filo essendo compreso e compresso tra il bordo di una di dette testate e la parete interna dell’elemento cavo, immediatamente prima della sua fuoruscita attraverso detto orifizio.

Le caratteristiche costruttive e funzionali del freno per dispositivi porgitrama di telai della presente invenzione possono essere meglio comprese dalla descrizione che segue in cui si fa riferimento alla allegata tavola di disegno che ne rappresenta una forma di esecuzione preferita e non limitativa e in cui:

la figura 1 rappresenta schematicamente, in vista laterale parzialmente sezionata, il freno oggetto della presente invenzione.

Con riferimento alla citata figura, il freno per dispositivi porgitrama di telai della presente invenzione, indicato nel complesso con 10, comprende basilarmente un tamburo 12, sul quale il filo indicato con 14 e proveniente dalla rocca (non rappresentata) si avvolge e un elemento conico cavo 16, o cono rigido, accoppiato con mezzi in sé noti alla testata anteriore di detto tamburo e provvisto in corrispondenza del vertice di un orifìzio 18 dal quale fuoriesce lo stesso filo 14 per alimentare il telaio. Secondo l’invenzione, nel vano definito dal cono 16 è disposto, in asse con il cono medesimo un elemento 20 vantaggiosamente costituito da un corpo tubolare a diametri differenziati. Detto corpo 20 presenta, secondo una forma di esecuzione preferita e non critica, una conformazione a soffietto o fisarmonica, a pianta circolare, ovoidale o eventualmente quadrangolare, essendo costituito da una pluralità di settori anulari con profilo approssimativamente semicircolare; le testata posteriore e anteriore del corpo 20, indicate rispettivamente con 22 e 24, sono definite da altrettante porzioni a pianta circolare, aventi diametro o sviluppo inferiore rispetto a quelli dei settori anulari intermedi. Il corpo 20 nel suo complesso è preferibilmente ottenuto in gomma, materiale plastico o lamellari metallici che ne consentono la deformazione elastica in senso longitudinale e/o trasversale.

Sui fronte anteriore del tamburo 12 al quale è accoppiato il cono 16 è ottenuto, in posizione centrale, un ribasso 22’, che costituisce la sede di posizionamento e centratura del corpo 20 a partire dalla sua testata posteriore 22; la parete di fondo di detto ribasso, indicata con 26, può allo scopo definire una sede anulare o un piattello sbalzato (non rappresentati) di forma complementare a quella della testata 22 del corpo 20, in modo che quest’ultima possa stabilmente essere posizionata sul tamburo 12 prima dell'accoppiamento del cono 16 al tamburo medesimo.

L’opposta testata 24 del corpo 20 perviene a contatto diretto con filo 14 in uscita dal cono 16 e definisce, secondo la forma preferita di cui alla figura allegata, un labbro che si sviluppa parallelamente all’asse longitudinale del citato cono e alla direzione di uscita dal medesimo del filo 14, indicata dalla freccia “X”; la flessibilità o deformabilità di detta testata 24, derivante dal materiale con il quale è ottenuto l'intero corpo 20, permette il preciso adattamento del bordo della testata stessa al profilo del cono 16, la cui parete interna è sistematicamente riscontrata. Il filo 14, che giunge dal tamburo 12 e si sviluppa obbligatoriamente con andamento a spirale conica durante lo svolgimento dal tamburo 12 e dal cono 16, risulta quindi mantenuto in costante tensione tra il bordo della testata 24 e detta parete interna del cono 16. Alla figura 1 il filo 14 è rappresentato, nel suo svolgimento a spirale conica, in posizione leggermente distanziata dalla parete interna del cono 16, ma è evidente che esso viene sospinto dal bordo della testata 24 del corpo 20 in direzione della stessa parete interna. Il corpo 20 funge quindi da freno calibrato per il filo 14 e agisce nel senso della trama, cioè in direzione del senso di alimentazione del filo stesso al telaio, lungo la direttrice definita dalla freccia “X”.

La flessione o deformazione elastica del corpo 20 interessa sia il labbro anteriore formato dalia testata 24, che può ripiegare verso l’interno per adattarsi al profilo dei cono 16, sia la parte retrostante in quanto costituita dai settori anulari intermedi a profilo sostanzialmente semicircolare, che fungono da soffietto e quindi da ammortizzatore del tensionamento. li filo 14, di conseguenza, resta costantemente tensionato nella posizione che precede immediatamente la sua uscita dall'orifizio 18 del cono 16; tale frenatura in trazione evita al filo 14 alternanze nel proprio tensionamento, che potrebbero dar luogo a rotture.

Come si può rilevare da quanto precede sono evidenti i vantaggi che l'invenzione consegue.

In qualsiasi posizione si trovi quanto a dispiegamento nel cono 16, il filo 14 incontra sistematicamente il bordo della testata 24 del corpo 20, che lo mantiene in costante tensione.

Particolarmente vantaggioso risulta il fatto che l’organo di frenatura, costituito dal medesimo corpo 20, agisce in direzione dei senso di alimentazione del filo 14 al telaio; la presenza su detto corpo di porzioni a profilo sostanzialmente semicircolare, che definiscono nel complesso una struttura a soffietto, permette di ammortizzare le vibrazioni eventuali senza alterare l'effetto di frenatura costante sul filo 14.

L'invenzione, così come sopra descritta e più avanti rivendicata, è stata tuttavia proposta a puro titolo esemplificativo, intendendosi che la stessa potrà essere suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte peraltro rientranti nell’ambito del concetto inventivo.

Ad esempio, il corpo 20 potrà presentare qualsiasi profilatura e sviluppo, eventualmente conificato, per adattarsi almeno in parte alia parete interna del corpo 16, riscontrando in più punti, con porzioni anulari semicircolari o di altra forma, il filo 14; lo stesso corpo 20 che funge da freno inoltre, potrà essere eventualmente ottenuto in due o più parti, almeno una delle quali elasticamente deformabile, intervallate da mezzi elastici, come ad esempio molle a spirale od equivalenti.

Lo stesso cono 16 potrà presentare configurazione diversa, ad esempio in forma di calotta sferica, e accogliere al proprio interno un corpo 20 corrispondentemente conformato, di diametro complementare o inferiore.

Si intendono possibili, da ultimo eventuali inversioni strutturali o dislocazioni alternative dei componenti o parti che complessivamente formano il freno della presente invenzione.

Claims (8)

1. RIVENDICAZIONI 1. Freno (10) per dispositivi porgitrama di telai, disposto tra una testata del tamburo (12) sul quale si avvolge il filo (14) proveniente da una convenzionale rocca e il vano definito da un elemento cavo (16) di chiusura e copertura con orifizio anteriore (18) e solidale alla testata stessa, avente configurazione sostanzialmente conica o a calotta sferica, comprendente un corpo (20) a pianta circolare, ovoidale o eventualmente quadrangolare formato da uno o più settori anulari intermedi, con profilo approssimativamente semicircolare, che si sviluppano su almeno una delle contrapposte testate (22), (24) in una porzione a diametro inferiore rispetto a quelli di detti settori anulari, il filo (14) essendo compreso e compresso tra il bordo di una di dette testate e la parete interna dell’elemento cavo (16), immediatamente prima della sua fuoruscita attraverso detto orifizio (18).
2. 2. Freno secondo la rivendicazione 1, in cui detto corpo (20) costituente l’organo di frenatura è ottenuto in materiale elasticamente deformabile, gomma, plastica, lamellari metallici, o equivalenti.
3. 3. Freno secondo le rivendicazioni precedenti, in cui sul fronte del tamburo (12) al quale è accoppiato il corpo (20) è formata una sede di centratura, appoggio e/o stabilizzazione della testata posteriore (22) del medesimo corpo (20).
4. 4. Freno secondo le rivendicazioni precedenti, in cui detta sede per la testata (22) del corpo (20) è formata in corrispondenza di un ribasso (22’), definente una parete di fondo (26) eventualmente provvista di una sede anulare o di un piattello sbalzato di forma complementare a quella della medesima testata.
5. 5. Freno secondo le rivendicazioni precedenti, in cui detti settori anulari intermedi sono orientati parallelamente al senso di alimentazione al telaio del filo (14) che fuoriesce dall’orifizio (18) dell’elemento cavo (16).
6. 6. Freno secondo le rivendicazioni precedenti, in cui il corpo (20). presenta profilatura sostanzialmente troncoconica, corrispondente a quella della parete interna definita dall’elemento cavo (16).
7. 7. Freno secondo le rivendicazioni precedenti, in cui il corpo (20) presenta profilatura sostanzialmente a forma di calotta sferica, corrispondente a quella della parete interna dell’elemento cavo (16).
8. 8. Freno secondo le rivendicazioni precedenti, in cui il corpo (20) è costituito da due o più elementi, almeno uno dei quali elasticamente deformabile, intervallati da mezzi elastici del tipo molle a spirali o equivalenti.