ITMI960256A1 - Elemento distintivo anticontraffazione ed antiriutilizzazione applicabile su prodotti in genere nonche' procedimento per la - Google Patents

Elemento distintivo anticontraffazione ed antiriutilizzazione applicabile su prodotti in genere nonche' procedimento per la Download PDF

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ITMI960256A1
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Abstract

Il presente trovato si riferisce ad un elemento distintivo anticontraffazione ed antiriutilizzazione, applicabile su prodotti in genere, che presenta la peculiarità di comprendere un elemento lastriforme, applicabile su prodotti in genere, presentante almeno un elemento nascosto per l'accertamento di autenticità, almeno un elemento palese per l'accertamento di autenticità ed almeno un elemento antiviolo antieffrazione per rendere palese il tentativo di distacco di detto elemento lastriforme dal prodotto su cui era originariamente applicato.

Description

DESCRIZIONE
Il presente trovato si riferisce ad un elemento distintivo anticontraffazione ed antiriutilizzazione applicabile su prodotti in genere, nonché al procedimento per la sua realizzazione.
Come è noto, in molti e disparati settori merceologici, esiste l'esigenza di apporre sui prodotti in genere, posti in vendita al pubblico, un elemento distintivo che costituisca un marchio di originalità o legittimità di difficile riproduzione.
L'utilizzazione dell'elemento distintivo si è resa necessaria per arginare i fenomeni della contraffazione dei prodotti di marca o della evasione di dazi, imposte, diritti vari e royalty, dovute a termine di legge.
Per risolvere questo problema sono già state utilizzate sul mercato come elemento distintivo delle etichette agevolmente applicabili anche automaticamente a prodotti da identificare come autentici e legittimi, che, in pratica, risultano costituite da etichette autoadesive o non, realizzate con materiali olografici il cui soggetto risulta difficilmente riproducibile dai contraffattori.
Questa soluzione presenta il limite che l'identificazione di un'eventuale etichetta falsa non è agevole, infatti anche se il soggetto riprodotto nell'etichetta falsa è leggermente diverso dal soggetto riprodotto in quella autentica, le differenze possono essere lievissime e devono essere rilevate visivamente in modo soggettivo, con una verifica che non è certamente facile nè oggettivamente probante.
Un'altra soluzione nota prevede di utilizzare delle etichette auto-adesive o non, eventualmente stampate su carte leggere e sfibrate, con in-chiostro il cui colore può cambiare se messo in contatto con un apposito liquido reagente. Le etichette possono inoltre essere dotate di una numerazione progressiva.
Questo tipo di soluzione presenta l'inconveniente di risultare facilmente contraffacibile data la facile reperibilità di questi inchiostri che possono cambiare colore e dei rispettivi reagenti.
Queste soluzioni poi non aiutano il consumatore ad identificare il prodotto falso o illegittimo, non avendo il consumatore a disposizione il reagente specifico per la verifica del viraggio dell'inchiostro, che è in dotazione esclusiva dei funzionari preposti.
Un altro limite è poi costituito dal fatto che tali etichette sono facilmente asportabili dal prodotto che dovrebbero tutelare e possono essere riutilizzate in modo improprio dal malintenzionato, in quanto carte leggere o sfibrate rendono semplicemente difficoltoso il distacco, ma non lo impediscono se viene effettuato con una certa cautela.
Inoltre la numerazione progressiva è assolutamente riproducibile e di fatto non consente particolari verifiche di autenticità o legittimità se non a costo di laboriosissimi controlli incrociati tra eventuali, onerose e complesse registrazioni dei numeri progressivi e le opere e i prodotti ai quali le etichette sono destinate.
Un altro elemento distintivo di tipo noto risulta costituito da etichette autoadesive o non che, oltre ad una zona con la presenza di inchiostro che cambia colore in presenza di apposito reagente, presentano una scritta a stampa con cristalli liquidi termocromatici a viraggio programmato, in sostanza i cristalli liquidi variano di colore con il variare della temperatura e la loro reazione può essere, ad esempio, programmata sulla temperatura del corpo umano, così da poter essere verificata mediante la semplice apposizione delle dita.
Questa soluzione dà sicuramente molte maggiori caratteristiche di sicurezza, sia per l'estrema difficoltà di reperire sul mercato i cristalli liquidi termocromatici sia perchè la deposizione dei cristalli liquidi risulta estremamente complessa e richiede impianti estremamente costosi e sofisticati.
Questa soluzione presenta il vantaggio di consentire il facile riconoscimento da parte dei funzionari preposti ed anche da parte dell'acquirente che può semplicemente verificare il viraggio dei cristalli liquidi al cambiamento della temperatura.
Un limite che rimane però in questo tipo di soluzione è costituito dalla possibilità di rimuovere l'etichetta ai fini di un suo uso improprio.
Sono altresì noti sul mercato dei materiali autoadesivi denominati "VOID" che sono appositamente studiate per uso antiviolo antieffrazione le quali risultano realizzate con specifici accorgimenti tecnici in virtù dei quali l'etichetta realizzata con questo materiale, una volta applicata su una superficie liscia e pulita, in caso di asportazione si deteriora inevitabilmente e irrimediabilmente, lasciando sulla superficie stessa scritte o disegni predeterminati ed eventualmente personalizzabili, mentre sull'etichetta appaiono in negativo le stesse scritte o disegni, rendendola quindi assolutamente non riutilizzabile.
Questi materiali VOID sono in pratica costituiti da uno strato di materiale trasparente stampabile sul fronte ma già retrostampato dal produttore con un fondo di colore bianco, argento o di altri colori che viene adesivizzato in modo particolare, per cui se l'etichetta viene staccata fraudolentemente, lascia scritte o disegni predeterminati sul prodotto originale.
Questa etichetta presenta però l'inconveniente di poter costituire un elemento di identificazione del prodotto solo quando è distaccato dal prodotto ed inoltre risulta facilmente reperibile e stampabile da chiunque.
D'altro canto su questo tipo di etichetta non risulta possibile applicare degli elementi di accertamento di autenticità, quali ad esempio i cristalli liquidi, in quanto la materia plastica che costituisce l'elemento di supporto non si mostra compatibile all'applicazione dei cristalli liquidi.
Il compito che si propone il trovato è appunto quello di risolvere il problema sopra esposto realizzando un elemento distintivo che non possa essere asportato da un prodotto e riposizionato su un altro, senza che ciò non deteriori l'elemento distintivo stesso, in modo tale da rendere immediatamente evidente la frode, inoltre l'elemento distintivo deve essere tale da costituire un elemento di riconoscimento di autenticità.
Nell'ambito del compito sopra esposto, uno scopo particolare del trovato è quello di realizzare un elemento distintivo che fornisca le necessarie garanzie rispetto al rischio di contraffazione o uso improprio, a vantaggio sia del consumatore sia di eventuali funzionari preposti al controllo.
Ancora uno scopo del presente trovato è quello di realizzare un elemento distintivo che possa essere agevolmente e rapidamente personalizzato dai vari utenti, incrementando così la possibilità di impedire un uso improprio dell'elemento distintivo.
Non ultimo scopo del presente trovato è quello di realizzare un elemento distintivo anticontraffazione ed antiriutilizzazione, applicabile su prodotti in genere, che risulti facilmente ottenibile partendo da elementi e materiali di comune reperibilità in commercio, e che, inoltre, sia competitivo da un punto di vista puramente economico.
Il compito sopra esposto, nonché gli scopi accennati ed altri che meglio appariranno in seguito, vengono raggiunti da un elemento distintivo anticontraffazione ed antiriutilizzazione, applicabile su prodotti in genere, caratterizzato dal fatto di comprendere un elemento lastriforme applicabile su prodotti in genere presentante almeno un elemento nascosto per l'accertamento di autenticità, almeno un elemento palese per l'accertamento di autenticità ed almeno un elemento antiviolo antieffrazione per rendere palese il tentativo di distacco di detto elemento lastriforme dal prodotto su cui era originariamente applicato.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un elemento distintivo anticontraffazione ed antiriutilizzazione, applicabile su prodotti in genere, illustrato a titolo indicativo e non limitativo con l'ausilio degli uniti disegni in cui:
la figura 1 rappresenta l'elemento distintivo, secondo il trovato; la figura 2 rappresenta elementi distintivi, secondo il trovato, affiancati per riga e per fila su di un elemento di supporto;
la figura 3 evidenzia l'elemento nascosto per l'accertamento di autenticità;
la figura 4 evidenzia l'elemento palese per l'accertamento di autenticità;
la figura 5 rappresenta l'elemento antiviolo antieffrazione.
Con riferimento alle citate figure, l'elemento distintivo anticontraffazione ed antiriutilizzazione, applicabile su prodotti in genere, secondo il trovato risulta sostanzialmente costituito da una etichetta autoadesiva, indicata globalmente con il numero di riferimento 1, la quale presenta un elemento lastriforme 2 che può essere veicolato su di un supporto siliconato 3.
Come schematicamente illustrato in figura 2, viene prevista una pluralità di etichette 1 disposte per file e per righe che offrono la possibilità di un'agevole personalizzazione delle etichette autoadesive a cura delle aziende produttrici o degli enti, associazioni, istituti o comunque dei soggetti aventi diritto a termine di legge.
La personalizzazione può essere realizzata mediante delle stampanti automatiche che funzionano stampando rotoli di diametri variabili che, avendo le etichette affiancate in larghezza, offrono la possibilità di ridurre significativamente i tempi di personalizzazione.
Dato che, in fase di applicazione, le macchine automatiche per l'applicazione richiedono etichette disposte in fila e non affiancate, sul supporto 3 sono previste linee di indebolimento o di taglio indicate con 4 che danno la possibilità di eseguire la stampa di etichette affiancate, quindi con sensibile riduzione dei tempi di personalizzazione, ma che poi offrono la possibilità di separare rapidamente le file di etichette, con la possibilità di impiegarle sulle normali linee di etichettatura.
Sull'etichetta 1 viene previsto almeno un elemento nascosto per l'accertamento dall’autenticità che risulta vantaggiosamente costituito, come evidenziato in figura 3 da un inchiostro 10 o simili che cambia colore se messo a contatto con un reagente 11, schematicamente individuato con la punta di un pennarello, ma che ovviamente potrà essere di qualsiasi tipo.
Tale tipo di accertamento di autenticità, che viene definito nasco-sto, risulta in pratica fruibile dal solo personale preposto ai controlli che è a conoscenza del tipo di reagente che deve essere utilizzato e della presenza di una parte specifica stampata con apposito inchiostro.
Vantaggiosamente è anche possibilità prevedere in sostituzione o in aggiunta un ulteriore elemento nascosto per l'accertamento di autenticità che può, ad esempio, essere realizzato mediante inchiostro di Wood che cambia colore se esposto ad una luce prodotta da apposita lampada o siste-mi analoghi.
Sull'etichetta risulta poi previsto un elemento palese per l'accerta-mento dell'autenticità che risulta costituito da una scritta o simili, indicata con 20, realizzata con cristalli liquidi termocromatici a viraggio programmato, i quali danno al consumatore la possibilità di verificare direttamente l'autenticità del prodotto.
L'elemento palese per l'accertamento di autenticità può anche essere costituito da inchiostro termosensibile che, ad esempio, diventa invisibile al raggiungimento di una specifica temperatura, o eventualmente mediante l'impiego di materiali olografici.
Inoltre l'elemento lastriforme che costituisce l'etichetta è realizzato mediante uno strato in materia plastica che, sulla faccia posteriore, presenta uno strato di materiale asportabile, che unitamente allo strato in maniera plastica realizza il cosiddetto materiale VOID, individuato con 30, adesivizzato in modo particolare, per cui se l'etichetta viene staccata fraudolentemente lascia scritte o disegni o comunque parte dello strato, sul prodotto originale, queste scritte e disegni sono composti dal fondo di colore retrostampato che è assolutamente inconsistente, quindi non possono essere staccati successivamente a loro volta se non a prezzo della loro completa distruzione.
Eventualmente è possibile anche utilizzare uno strato di materiale lacerabile, ad esempio, del tipo descritto nella domanda di brevetto italiana MI 94 A 001506 o altro materiale che presenta superficialmente tagli di indebolimento.
E' importante sottolineare il fatto che un problema risolto dal trovato è quello di riuscire ad eseguire l'applicazione dei cristalli liquidi termocromatici su una materia plastica che supporta uno strato VOID in bobina.
Infatti si è riscontrato che l’essiccazione dei cristalli liquidi sulla materia plastica del materiale VOID, non può essere effettuata con i tradizionali sistemi di essiccazione diffusi nel settore delle etichette autoadesive in bobina.
Attualmente la totalità dei produttori di macchine per la stampa di etichette autoadesive in bobina, dotano la macchina di lampade di essiccazione a raggi ultravioletti o forme di essiccazione ad aria calda, le quali non offrono la possibilità di essiccare i cristalli liquidi termocromatici stampati su materie plastiche, pena il loro inevitabile deterioramento.
Da prove sperimentali eseguite si è riscontrato che l'essiccazione risulta possibile senza danni di alcun tipo, qualora venga effettuata mediante delle lampade a raggi infrarossi.
A quanto detto va anche aggiunto che lo strato di materiale VOID può essere inciso con una serie di piccoli tagli disposti in modo casuale sulla superficie dell'etichetta, in modo da rendere più difficoltoso il distacco dell'etichetta dal prodotto sul quale è stata legittimamente applicata, impedendo l'uso improprio.
Da quanto sopra illustrato si vede quindi come il trovato raggiunga gli scopi ed in particolare si sottolinea il fatto che viene realizzato un elemento distintivo anticontraffazione ed antiriutilizzazione applicabile su prodotti in genere, che è costituito in pratica da una etichetta autoadesiva che risulta applicabile con le normali tecnologie che vengono normalmente utilizzate per il settore di applicazione di etichette autoadesive, offrendo però la possibilità di presentare una combinazione di criteri di sicurezza circa l'autenticità e un elemento antiviolo antieffrazione che impedisce nel modo più assoluto il distacco dell'etichetta.
Inoltre si ha la possibilità di mettere a disposizione dell'utente un'etichetta facilmente e rapidamente personalizzabile che, grazie all'accorgimento di disporle su uno strato di supporto siliconato dotato di righe di incisione per separare le varie file di etichette, dà la possibilità di rendere rapida la fase di stampa per la personalizzazione, avendo poi la possibilità di disporre di bobine di etichetta con un'unica fila di etichette.
Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e va-rianti tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo.
Inoltre tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica i materiali, nonché le dimensioni e le forme contingenti potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Elemento distintivo anticontraffazione ed antiriutilizzazione, applicabile su prodotti in genere, caratterizzato dal fatto di comprendere un elemento lastriforme applicabile su prodotti in genere, presentante almeno un elemento nascosto per l'accertamento di autenticità, almeno un elemento palese per l’accertamento di autenticità ed almeno un elemento antiviolo antieffrazione per rendere palese il tentativo di distacco di detto elemento lastriforme dal prodotto su cui era originariamente applicato.
  2. 2. Elemento distintivo, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detto elemento lastriforme è amovibilmente applicabile su un supporto siliconato per lo stoccaggio prima dell'utilizzazione.
  3. 3. Elemento distintivo, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento nascosto per l'accertamento della autenticità è costituito da un inchiostro atto a modificare il colore a contatto con un predisposto reagente.
  4. 4. Elemento distintivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento nascosto per l'accertamento di autenticità è costituito da inchiostro di Wood atto a modificare il colore se esposto ad una luce prodotta da una apposita lampada.
  5. 5. Elemento distintivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento palese per l'accertamento dell'autenticità è costituito da cristalli liquidi termocromatici a viraggio programmato applicati su detto elemento lastriforme.
  6. 6. Elemento distintivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento palese per l'accertamento di autenticità è costituito da un inchiostro termosensibile atto a diventare invisibile al raggiungimento di una specifica temperatura.
  7. 7. Elemento distintivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento palese per l'accertamento dell'autenticità è costituito da un elemento olografico.
  8. 8. Elemento distintivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento antiviolo antieffrazione è costituito da uno strato di materiale VOID previsto sulla faccia posteriore di detto elemento lastriforme.
  9. 9. Elemento distintivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento antiviolo antieffrazione è costituito da uno strato di materiale particolarmente lacerabile.
  10. 10. Elemento distintivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento antiviolo antieffrazione è costituito da un materiale presentante tagli di indebolimento.
  11. 11. Elemento distintivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere su detto supporto siliconato una pluralità di etichette autoadesive disposte per file e per righe, dette file essendo separate da linee di incisione atte a consentire la separazione di una singola fila di etichette per l'applicazione con macchine automatiche e a realizzare la stampa di personalizzazione su più etichette disposte affiancate.
  12. 12. Procedimento per la realizzazione di un elemento distintivo anticontraffazione ed antiriutilizzazione caratterizzato dal fatto che l'essiccazione dei cristalli liquidi sulla materia plastica di detto materiale VOID viene eseguita mediante lampade a raggi infrarossi.
  13. 13. Elemento distintivo anticontraffazione ed antiriutilizzazione, applicabile su prodotti in genere, nonché procedimento per la sua realizzazione, caratterizzato dal fatto di comprendere una o più delle caratteristiche descritte e/o illustrate.
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