ITMI950917A1 - Raccordo per tubi di conduzione di fluidi - Google Patents

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ITMI950917A1
ITMI950917A1 IT95MI000917A ITMI950917A ITMI950917A1 IT MI950917 A1 ITMI950917 A1 IT MI950917A1 IT 95MI000917 A IT95MI000917 A IT 95MI000917A IT MI950917 A ITMI950917 A IT MI950917A IT MI950917 A1 ITMI950917 A1 IT MI950917A1
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tube
tabs
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mouth
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Gianfranco Polidori
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Murray Europ
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Abstract

Un raccordo (10) per tubi (12), (14) di conduzione di fluidi, specie per impianti di autoveicoli, è formato da un corpo (26) a forma tubolare nella parte posteriore (26') dalla quale si sviluppa una pluralità di linguette (28) la cui porzione anteriore è provvista di due o più sedi ravvicinate e ribassate (44), (46) nella parte interna per l'alloggiamento dell'imboccatura (22') del tubetto femmina (12) e di almeno una rifollatura (16) formata lungo il tubetto maschio (14). Sul corpo (26) è calzata una ghiera scorrevole (56) che costituisce un elemento di serraggio del corpo medesimo dopo l'accoppiamento dei tubi (12) (14) tra loro.

Description

Descrizione della domanda di brevetto per invenzione industriale dal titolo: “Raccordo per tubi di conduzione di fluidi."
DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda un raccordo per tubi di conduzione di fluidi.
Più in particolare, la presente invenzione si riferisce a un raccordo per tubi di conduzione di fluidi del tipo ad accoppiamento rapido, utilizzabile in ispecie nel settore automobilistico.
Come è noto, nella realizzazione di circuiti in cui un fluido in pressione è condotto a scorrere vengono impiegati elementi di raccordo dei corpi metallici tubolari, tradizionalmente ottenuti secondo diverse tipologie. Soprattutto negli impianti che equipaggiano autoveicoli, nei quali scorre olio o fluido ref rigerante , l’esigenza fondamentale è quella di assicurare la tenuta efficace e costante nei punti di raccordo, in presenza di pressioni elevate.
Note forme di esecuzione dei raccordi in questione prevedono la formatura di un tubo sagomato con elemento mobile d’estremità, in genere filettato, ovvero la predisposi zione di una flangia che viene saldata a un’estremità del tubo, con disposizione di un elemento di tenuta intermedio. In entrambe le ipotesi si rilevano difficoltà nel corso dell’assemblaggio dei raccordi, essendo tra l’altro richiesto l’impiego di specifiche chiavi dinamometriche; inoltre, la predisposizione dell’elemento mobile d’estremità o della flangia saldata comportano costi di produzione non trascu rabi1 i.
Altri tipi di raccordi prevedono la formazione di una tazza metallica o eguivalenti, vincolata in prossimità del1 ’imboccatura di uno dei tubi, che incorpora elementi elastici i quali definiscono la sede di accoglimento della convenzionale rifollatura formata sul complementare tubetto; l’accop-piamento tra i due corpi tubolari si realizza me-diante innesto manuale a pressione e la tenuta del raccordo è assicurata da uno o più anelli tarici disposti a monte della tazza.
Anche questa soluzione, peraltro, presenta alcuni inconvenienti di rilievo. Anzitutto, esiste la necessità di predisporre la citata tazza e vinco-larla a uno dei corpi, sul quale è inoltre necessario effettuare lavorazioni meccaniche, ad esempio torniture, per creare la sede degli anelli forici e il riscontro degli elementi elastici.
In caso di necessità di separazione dei due tubetti accoppiati è inoltre necessario disporre di specifici attrezzi per movimentare gli elementi elastici disposti all’interno della tazza- Da ultimo, questo tipo di raccordi non garantisce la tenuta a pressioni elevate.
Scopo della presente invenzione è quello di ovviare agli inconvenienti lamentati in precedenza. Più in particolare, lo scopo della presente inven-zione è quello di realizzare un raccordo per tubi di conduzione di fluidi, del tipo ad accoppiamento rapido, che non richieda il vincolo di un elemento metallico a uno dei tubetti, né l’ef-fettuazione sul medesimo di lavorazioni meccaniche con macchine utensili per la creazione di sedi.
Ulteriore scopo dell’invenzione è quello di realizzare un raccordo del tipo ad accoppiamento rapido atto a consentire, all'occorrenza, la rapida separa-zione degli elementi tubolari accoppiati, senza necessità di specifici attrezzi.
Non ultimo scopo dell’invenzione è quello di realiz-zare un raccordo come sopra definito atto ad assicurare la tenuta a pressioni elevate.
Ulteriore scopo dell’invenzione è quello di mettere a disposizione degli utilizzatori un raccordo per tubi di conduzione di fluidi atto a garantire un elevato livello di resistenza e affidabilità nel tempo, tale inoltre da poter essere facilmente ed economicamente realizzato.
Questi e altri scopi ancora vengono raggiunti dal raccordo per tubi di conduzione di fluidi oggetto della presente invenzione che, impiegabile in particolare negli impianti di autoveicoli, si caratterizza fondamentalmente per il fatto di comprendere un corpo a forma tubolare nella parte posteriore, dalla quale si sviluppa una pluralità di linguette la cui porzione anteriore è provvista di due o più ravvicinate sedi ribassate nella parte interna per l’alloggiamento dell’imboccatura del tubetto femmina e di almeno una rifollatura formata lungo il tubetto maschio.
Le caratteristiche costruttive e funzionali del raccordo per tubi di conduzione di fluidi oggetto dell’invenzione potranno essere meglio comprese dalla dettagliata descrizione che segue con riferimento alle tavole dei disegni allegati che rappresentano una forma di esecuzione preferita e non limitativa del raccordo stesso e in cui:
la figura 1 rappresenta schematicamente una sezione longitudinale del raccordo oggetto dell’invenzione, con i due tubetti non ancora accoppiati e vincolati; la figura 2 rappresenta schematicamente una sezione longitudinale dello stesso raccordo con i due tubetti accoppiati e vincolati;
la figura 3 rappresenta schematicamente una vista di testa del raccordo;
la figura 4 rappresenta schematicamente una sezione lungo la linea A-A del raccordo di cui a figura 3; la figura 5 rappresenta schematicamente una sezione lungo la linea B-B del raccordo di cui a figura 3; la figura 5A rappresenta schematicamente l’ingrandimento della porzione del raccordo di cui a figura 4.
Con riferimento alle citate figure, il raccordo oggetto dell’invenzione, indicato nel complesso con 10, è calzato sull’estremità libera di un tubetto metallico 12 in cui viene innestato un secondo tubetto 14 di diametro inferiore, provvisto di convenzionale rifollatura 16 distan-ziata dall’imboccatura 18, leggermente conificata a imbuto. Secondo una forma di esecuzione preferita e non critica, la parte del tubetto maschio 14 a monte della rifollatura 16, indicata con 18, presenta diametro maggiore rispetto alla parte antistante alla rifollatura stessa. indicata con 20 e atta a innestarsi nel tubetto femmina 12; parallelamente, la porzione avanzata 22 di detto ultimo, con imboccatura 22’ svasata, presenta diametro maggiore rispetto alla porzione retrostante 24, per la presenza di una strozzatura o rastrematura 24’. Il diametro interno di detta porzione 24 risulta leggermente superiore rispetto alla corrispondente quota della parte avanzata 20 del tubetto 14. Il raccordo 10, di preferenza ottenuto in materiale plastico, è costituito da un corpo 26 a pianta circolare. sostanzialmente conformato a gabbia, la cui estensione longitudinale è superiore rispetto alla porzione avanzata 22 a diametro maggiore del tubetto 12. Il corpo o gabbia 26 è formato da una pluralità di linguette 28, esemplificativamente 6 disposte a 60°, che si estendono longitudinalmente lungo il corpo 26 a partire dalla sua porzione posteriore 26’, sostanzialmente conformata a bicchiere; le linguette 28, in corrispondenza dell’estremità o testata posteriore 30, presentano un risalto 32, sbalzato lungo la superficie esterna per una quota limitata. L’opposta parete o superficie interna dell’estremità posteriore 30 delle linguette 28 presenta una porzione 48 orientata angolarmente verso l’interno del corpo 26, preferibilmente con prolungamento rettilineo 48’ rivolto in direzione della testata 30’ della parte posteriore 30. Le porzioni 48, 48’, formate lungo la superficie interna dell’estremità posteriore 30 di ciascuna delle linguette 28, sono atte a delimitare la superficie esterna del tubetto 12, rispettivamente lungo la strozzatura 24’ e, pref eribilmente , lungo la porzione posteriore 24 a diametro ridotto. Lungo la superficie interna della porzione 26’ conformata a bicchiere del corpo 26, in posizione adiacente a ciascuna delle lin-guette 28, è formata una nervatura o costolatura 34, corrispondente alle porzioni 48 e 48’ precedentemente definite, di preferenza smussata sui contrappo-sti fianchi e sul fronte anteriore. Dette nervature presentano un’estensione longitudinale limitata, esemplificativamente compresa tra 5 e 15 mm .
All’opposta estremità 38, che definisce il fronte o testata anteriore, ciascuna delle linguette 28 presenta un risalto smussato 36 sul fronte esterno, mentre il fronte interno della stessa estremità 38, rappresen tata in dettaglio a figura 5A, presenta una configurazione mistilineare che definisce una porzione inclinata 40, un settore rettilineo parallelo al fronte esterno e due ribassi 44, 46 che formano altrettanti spai lamenti . La porzione inclinata 40 costituisce uno smusso a invito per l’ingresso nel raccordo 10 del tubetto 14, in particolare della rifollatura 16 su di essa formata, mentre il ribasso 44 definisce la sede entro la quale si attesta la rifollatura medesima. L’adiacente ribasso 46 forma una parete di riscontro per l’imboccatura 22’ svasata della porzione avanzata 22 del tubetto 12.
Le linguette 28, che presentano complessivamente una sezione sostanzialmente quadra ngo 1are con pareti superiore e inferiore arrotondate a formare la gabbia o corpo 26 a pianta circolare, sono intervallate da aperture longitudinali 50, che dal fronte anteriore 38 si sviluppano nel corpo 26 sino in prossimità del fronte anteriore smussato delle nervature 34, alle quali sono allineate.
Un’ulteriore linguetta 52, solidale alla parte posteriore 26’ conformata a bicchiere del corpo 26 anteriormente a una delle nervature 34, si sviluppa in direzione del fronte 38 delle linguette 28, nello spazio definito da una delle aperture 50.
L’estensione longitudinale della linguetta 52, esempiificativamente a sezione quadrangolare, è inferiore
rispetto alla corrispondente quota delle linguette
28: la sua estremità anteriore 54 risulta sensisiblmente distanziata dal ribasso 46 ottenuto su ciascuna delle citate linguette 28; sul corpo o
gabbia 26 è calzata una ghiera 56, il cui fronte anteriore presenta un allargamento 58 del foro di
cui è provvista, di forma complementare a quella
del risalto smussato 36 ottenuta in corrispondenza
del fronte anteriore 38 delle linguette 28. L’altezza della ghiera 56 corrisponde sostanzianzialmente alla quota esistente tra il fronte anteriore 38
delle linguette 28 e il fronte anteriore della linguetta 52 .
All’interno del tubetto 12, nella sua parte anteriore
22 a diametro maggiore, è vantaggiosamente disposta
una serie di anelli, esemplificativamente 3 e
formati in plastica o altro idoneo materiale, indicati con i riferimenti 60, 62, 64, che costituiscono altrettanti distanziali per uno o più
anelli torici di tenuta 66; il diametro esterno
degli anelli 66 corrisponde al diametro interno
della porzione avanzata 22 del tubetto 12, mentre il
diametro interno dei medesimi corrisponde al diametro esterno della parte 20 antistante alla rifol- « latura 16 del tubetto 14, salve le tolleranze di accoppiamento.
L’anello più interno 64 si attesta contro la strozzatura 24’ che riduce il diametro della parte avanzata 22 del tubetto 12, mentre l’anello più esterno 60 si attesta a filo dell’imboccatura della stessa parte 22, dalla quale sporge la porzione svasata 22 ’.
L’accoppiamento rapido dei tubetti metallici 12, 14, stante la loro configurazione e dimensionamento e la presenza del raccordo 10, si realizza in modo rapido ed efficace, secondo le seguenti fasi operative, evidenziate in particolare alle figure 1 e 2. Il raccordo, formato dal corpo 26, 26’ sul quale è scor revo1 mente disposta la ghiera 56, è calzato sul tubetto femmina 12 e condotto sulla porzione avanzata a diametro maggiore 22 del medesimo. Lo scorrimento, stante l’elasticità delle linguette 28, conduce l’imboccatura svasata 22’ ad attestarsi nel ribasso 46 formato su ciascuna delle linguette 28. La parte 20 del tubet-to maschio 14, antistante alla rifollatura 16, è quindi innestata attraverso detta imboccatura 22’; l’inserimento è guidato dagli anelli distanziator i 60, 62, 64, che delimitano gli anelli torici di tenuta 66, preventivamente inseriti nella porzione 22 del tubetto 12. A seguito di tale inserimento, la rifollatura 16 si attesta in cor rispondenza del ribasso 44 formato sulle linguette 28 e adiacente al ribasso 46 riscontrato dall’imboccatura svasata 22’.
La ghiera 56, a questo punto, è condotta a scorrere lungo la superficie esterna delle linguette 28, a partire dalla porzione posteriore 26’ del corpo 26, provvista di risalto 32 che impedisce l’accidentale sfilamento della ghiera medesima; detta ultima scorre in direzione delle testate 38 delle linguette 28 sino a riscontrare il risalto 36, di forma complementare all’allargamento 58 del proprio foro, e forma un anello di serraggio del corpo 26, 26’ sui tubetti 12, 14, dopo aver scavalcato il fronte anteriore 54 della linguetta 52 che si ritrae elasticamente. Successivamente, la stessa linguetta ritorna in posizione d’origine, impedendo qualsiasi movimento a ritroso della ghiera 56. In queste condizioni i tubetti 12, 14 sono precisamente accoppiati tra loro; la tenuta a pressione è assicurata dagli anelli tarici 66 e la testata 54 della linguetta 52 impedisce 1 ’arretramento della ghiera di serraggio 56.
Come si può rilevare da quanto precede sono evidenti i vantaggi che l’invenzione consegue. La forma di esecuzione sopra definita del raccordo oggetto dell’invenzione garantisce tenuta a pressioni elevate, indicativamente comprese tra 100 e 350 bar in funzione dello spessore dei tubetti da accoppiare, e permette inoltre l’agevole separa-zione manuale dei medesimi ove se ne manifesti la necessità. Anche in fase di installazione di un impianto per convogllamento di fluidi in pressione, i vantaggi risaltano con immediatezza quanto all’effettuazione del collegamento rapido tra i due corpi tubolari, non essendo richiesta la predisposizione di elementi mobili e filettati, flange saldate d’estremità o tazze metalliche con formazione di sedi di accoglimento da realizzare mediante lavorazioni meccaniche di precisione.
L’invenzione, così come sopra descritta e più avanti rivendicata, è stata tuttavia proposta a puro titolo esemplificativo, intendendosi che la stessa potrà essere suscettibile di numerose modifiche e varianti , tutte peraltro rientranti nell’ambito del concetto inventivo.
Ad esempio, il raccordo potrà essere ottenuto, totalmente o parzialmente, in metallo e presentare un numero diverso di linguette per il bloccaggio della rifollatura o per il mantenimento in posizione della ghiera, eventualmente configurate e/o sviluppate in modo diverso rispetto a quanto esemplificativamente descritto e illustrato; analogamente, gli anelli distanziatori e quelli torici di tenuta potranno essere configurati in maniera differente o disposti nel tubetto femmina in numero diverso, maggiore o minore rispetto alla soluzione preferita sopra evidenziata. Il corpo conformato a gabbia potrà essere realizzato in più parti, prevedendosi la sostituzione delle nervature adiacenti alle linguette con un anello o settori interfacciati con il corpo medesimo. La ghiera 56 potrà essere bloccata in posizione attraverso ulteriori sistemi, del tipo a baionetta o con filettatura, in aggiunta o in sostituzione della linguetta, eventualmente prevedendo l’impiego di uno specifico attrezza per il solo smontaggio; in questa ipotesi, la linguetta di bloccaggio risulterà coperta dalla ghiera scorrevole e sarà raggiungibile con detto attrezzo attraverso fori o feritoie ottenuti sulla ghiera stessa. Il raccordo, inoltre, potrà essere dimensionato per accogliere un tubetto maschio avente il medesimo diametro nelle parti antistante e retrostante alla rifollatura.
Si intendono possibili, da ultimo, eventuali inver-sioni strutturali o dislocazioni alternative dei componenti o parti che complessivamente formano il raccordo oggetto dell’invenzione.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Raccordo (IO) per tubi (12), (14) di conduzione di fluidi, specie per impianti di auto-veicoli, caratterizzato dal fatto di comprendere un corpo (26) a forma tubolare nella parte posteriore (26’) <' >dalla quale si sviluppa una pluralità di linguette (28) la cui porzione ante-riore è provvista di due o più sedi ravvicinate e ribassate (44), (46) nella parte interna per l’allog-giamento dell’imboccatura (22’) del tubetto femmina (12) e di almeno una rifollatura (16) formata lungo il tubetto maschio (14).
  2. 2. Raccordo secondo la rivendicazione 1, carat-terizzato dal fatto che le linguette (28) costi-tuiscono il prolungamento della parte posteriore (26’) del corpo (26), allineandosi a esso e presentano lungo il fronte esterno, in corrispondenza delle testate posteriore (30) e anteriore (38), un risalto (32), (36).
  3. 3. Raccordo secondo una o più delle rivendi-cazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l’estremità anteriore delle linguette (28) presen ta, a valle dei ribassi (44), (46), una porzione piana (42) dalla quale si sviluppa un settore d’estremità (40), limitatamente esteso, inclinato in direzione opposta all’asse longitudinale del corpo (26), le linguette (28) essendo alternate ad aperture (50) alle quali sono allineate nervature (34), formate lungo la superficie interna della parte posteriore (26’) del corpo (26).
  4. 4. Raccordo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette nervature (34) sono smussate sui contrapposti fianchi e sul fronte anteriore rivolto alle apei— ture (50).
  5. 5. Raccordo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, ca ratterizzato dal fatto che sul corpo (26), (26’) è calzata una ghiera scorrevo-le (56) il cui fronte anteriore presenta un allarga-mento (58) del foro di cui è provvista, avente configurazione complementare a quella del risalto (36) formato all’estremità anteriore di ciascuna delle linguette (28).
  6. 6. Raccordo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, carat terizza to dal fatto che il tubetto femmina (12), nella propria porzione avanzata (22), presenta diametro maggiore rispetto alla retrostante porzione (24) il cui diametro interno è leggermente superiore rispetto al diametro esterno della parte (20) del tubetto maschio (14) antistante alla rifollatura (16), 1 ’imboccatu ra (22’) del tubetto (12) essendo svasata.
  7. 7. Raccordo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, ca ratte rizzato dal fatto di presentare, a ridosso della superficie laterale interna di detta porzione avanzata (22) a diametro maggiore del tubetto femmina (12), uno o più anelli torici (66) eventualmente intervallati da uno o più anelli distanziatori (60), (62), (64).
  8. 8. Raccordo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, ca ratteriz zato dal fatto che dalla parte posteriore (26’) del corpo (26), lungo una delle aperture (50), si sviluppa una linguetta (52) il cui fronte anteriore (54) è arretrato rispetto all’estremità (33) delle linguette (28) .
  9. 9. Raccordo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, carat terizza to dal fatto che la parte (18) del tubetto maschio (14) retrostante alla rifollatura (16) presenta diametro maggiore o eguale rispetto alla parte antistante (20), provvista di imboccatura conificata (18).
  10. 10. Raccordo per tubi di conduzione di fluidi così come descritto con particolare riguardo alla riserva espressa nell’ultimo periodo della parte descrittiva , esempli ficativa mente iìlu strato e per gli scopi specificati.
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